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D’Eramo (Masaf) incontra ministro Agricoltura Tanzania

D’Eramo (Masaf) incontra ministro Agricoltura TanzaniaRoma, 13 feb. (askanews) – Il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, ha ricevuto oggi al Masaf il ministro dell’Agricoltura della Tanzania, Hussein Bashe. Si è trattato di un incontro “molto proficuo che ha confermato le relazioni tradizionalmente molto buone ed amichevoli fra Italia e Tanzania”, si legge in una nota, nazione che è stata inclusa a gennaio fra i cinque nuovi paesi prioritari del Piano Mattei insieme ad Angola, Ghana, Mauritania e Senegal.


Nel corso dell’incontro diversi i temi affrontati, con l’obiettivo comune di rafforzare la partnership fra i due Paesi in campo agricolo e agroalimentare. D’Eramo ha ricordato le iniziative che l’Italia sta portando avanti nel Paese per migliorare la sicurezza alimentare e la sostenibilità e la collaborazione in corso dal 2016 con il Crea. Ha inoltre evidenziato che, essendo l’Italia all’avanguardia nella meccanizzazione agricola, è pronta a condividere le proprie competenze e tecnologie per supportare lo sviluppo agricolo della Tanzania e la sua crescita economica.

Migranti, Schlein: centri Albania uno spreco, Meloni si fermi

Migranti, Schlein: centri Albania uno spreco, Meloni si fermiRoma, 13 feb. (askanews) – “Con le lettere di licenziamento ai lavoratori dei due centri in Albania tanto voluti da Giorgia Meloni arriva anche l’ennesima certificazione del fallimento di questa operazione che calpesta i diritti fondamentali e le leggi italiane ed europee”. Lo afferma la segretaria Pd Elly Schlein.


“Uno spreco di risorse economiche, 800 milioni di euro degli italiani – prosegue – che potevano usare per assumere medici e infermieri, e di risorse umane, con centinaia di esponenti delle forze dell’ordine tenuti in Albania a sorvegliare una prigione vuota”. Aggiunge Schlein: “Solo pochi mesi fa Giorgia Meloni diceva che i due centri in Albania sarebbero stati un investimento, pochi giorni prima di Natale giurava che avrebbero funzionato. Oggi, insieme alla liberazione di Almasri – uno dei più crudeli trafficanti di esseri umani -, sono la rappresentazione plastica della catastrofica e inumana gestione del suo governo del fenomeno migratorio”.


Conclude la leader Pd: “Basta, si fermi, c’è un paese che tra calo di produzione industriale, costo dell’energia e salari bassi richiede risposte, non becera propaganda”.

Al Macfrut convegno internazionale su biosolutions pesche qualità

Al Macfrut convegno internazionale su biosolutions pesche qualitàRoma, 13 feb. (askanews) – “Quali biosolutions per pesche di qualità?”: sarà il tema al centro del Congresso internazionale in programma nella prossima edizione di Macfrut, fiera internazionale della filiera dell’ortofrutta, in programma da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025. Il convegno è parte integrante del Biosolutions International Event (BIE), il Salone dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante, coordinato da Agri2000 Net insieme a Macfrut.


Due i punti nevralgici del convegno internazionale, in agenda nella seconda giornata della fiera: le necessità di mercato del pesco in Italia e nel mondo; le problematiche emergenti con le relative biosolutions innovative per una peschicoltura redditizia e sostenibile. “Abbiamo posto l’attenzione sul pesco perché rappresenta bene i mutamenti del settore nel corso degli ultimi anni, sia sul piano produttivo sia su quello fitosanitario – spiega Roberto Sciolino, di Agri2000 Net, coordinatore di BIE – Malgrado la progressiva erosione delle superfici, il nostro Paese rimane al secondo posto nella produzione in ambito europeo e al terzo nei quantitativi di pesche e nettarine in ambito mondiale, preceduto da Cina e Spagna. La sfida che il settore ha davanti è quella di un rinnovamento di prodotto nel segno della qualità, che sia nel contempo sostenibile e capace di rispondere alle problematiche fitosanitarie sempre più pressanti. Temi che saranno affrontati proprio in occasione del Congresso internazionale alla presenza dei massimi esperti mondiali sul tema”.

Alluvioni 2024 in E-R, nuovo incontro nel reggiano

Alluvioni 2024 in E-R, nuovo incontro nel reggianoRoma, 13 feb. (askanews) – Nuovo incontro sul territorio dell’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, per fare il punto sui risarcimenti e le azioni da mettere in campo a favore delle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali di settembre e ottobre 2024. Oggi è stata la volta del Reggiano: all’appuntamento, nella sala consiliare di Cadelbosco di Sopra (RE), hanno partecipato il presidente della Provincia, Giorgio Zanni; i sindaci di Cadelbosco, Marino Zani; di Bagnolo in Piano, Pietro Cortenova e di Castelnovo Sotto, Francesco Monica, oltre ai rappresentanti locali delle associazioni delle imprese agricole e agroalimentari. Al centro del confronto lo stato di avanzamento delle procedure di indennizzo e sugli strumenti messi a disposizione dalla Regione.


“L’incontro di oggi rappresenta un’importante occasione di confronto e di ascolto per fare il punto e definire insieme delle soluzioni – ha detto Mammi – In assenza di una legge speciale per gli eventi alluvionali del 2024, stiamo agendo attraverso gli strumenti ordinari previsti dalla normativa nazionale. La Regione a gennaio ha approvato la declaratoria di delimitazione dei territori interessati per permettere alle imprese agricole colpite di presentare domanda per gli indennizzi, che adesso dovrà essere valutata dal Ministero”. Ulteriori risorse straordinarie saranno rese disponibili dalla Regione, attraverso la misura 23 che modifica il Psr, per il sostegno temporaneo eccezionale agli agricoltori per il ripristino dei danni subiti dal potenziale produttivo agricolo. Un provvedimento ritenuto importante dalle associazioni di categoria”.


Per venire incontro alle esigenze degli agricoltori che hanno subito danni al potenziale produttivo agricolo, la Regione ha previsto una misura di sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti da calamità naturali (misura 23) attraverso una modifica al Psr, che metterà a disposizione 6,3 milioni di euro di riservati alle imprese che verranno individuate sulla base delle ordinanze commissariali del 21 settembre e del 5 novembre 2024. L’intervento è riservato alle aziende agricole che hanno subito la perdita di non meno del 30% della produzione o del potenziale produttivo interessato. A breve sarà emanato il bando per accedere ai contributi, che andranno da 600 a 4.500 euro ad ettaro in base alla gravità del danno subito, fino ad un massimo di 42mila euro per azienda. Le domande di sostegno saranno approvate dell’autorità competente entro il 30 giugno 2025 e il contributo sarà erogato in forma forfettaria entro il 31 dicembre 2025.

Attacco vandalico al vigneto sperimentale di Verona

Attacco vandalico al vigneto sperimentale di VeronaRoma, 13 feb. (askanews) – Atto vandalico contro il vigneto sperimentale dell’Università di Verona a San Floriano Valpolicella, dove sono state distrutte cinque piante di vite in fase di sperimentazione TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), fondamentali per ottenere varietà più forti e resistenti, in questo caso contro la peronospora, che minaccia molti viticoltori italiani.


“Un attacco che danneggia tutto il mondo agricolo – commenta il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – La nostra solidarietà ai ricercatori, certo che continueranno con passione e competenza il loro lavoro. Se qualcuno teme l’innovazione, noi proseguiremo su questa strada per dare alla nostra agricoltura sempre più forza e strumenti per affrontare ogni criticità”.

FraMmenti Club, nuovo incontro con il collezionista Antonio Martino

FraMmenti Club, nuovo incontro con il collezionista Antonio MartinoRoma, 13 feb. (askanews) – È il collezionista Antonio Martino l’ospite del prossimo appuntamento di FraMmenti Club, il 20 febbraio al Palazzo delle Pietre a Roma. Per il ciclo “My Roma” Clara Tosi Pamphili, ideatrice e curatrice del ciclo che esplora la città nella sua pluralità di voci, eventi e protagonisti, dialogherà con il collezionista. Martino spiegherà perché l’arte sia il suo “violino d’Ingres”, parafrasando la celebre opera di Man Ray che ritrae l’amata musa e modella Kiki de Montparnasse. Una passione, la sua, nata nel 1989 con l’inizio della propria collezione e alimentata nel tempo da un’attività di ricerca, aggiornamento e mecenatismo.


FraMmenti Club prende vita dal desiderio di restituire alla città di Roma la curiosità verso il sapere, condividendolo con la collettività intera. Ospitato all’interno del Palazzo delle Pietre, progetto di ospitalità della famiglia Mazzi, è un luogo che rappresenta una storia di mecenatismo contemporaneo. Un club con una formula di divulgazione che rinnova la tradizione delle accademie romane, valorizzando il territorio e il suo dna creativo e i suoi protagonisti. Il primo ciclo di incontri di FraMmenti Club, dal titolo “L’Eterna Scoperta del Visibile e dell’Invisibile”, ha visto protagonisti direttori di Musei e Fondazioni d’Arte, costumisti, architetti e personalità di spicco impegnati in un racconto speciale di luoghi noti e meno noti della Città Eterna. Nella stagione 2024-25 il Club ha avviato il ciclo “My Roma”, dedicato a personaggi, eventi e protagonisti di uno panorama culturale in continua trasformazione.

Nato, Crosetto: spesa militare, cambiare regole Ue, ci uccidono

Nato, Crosetto: spesa militare, cambiare regole Ue, ci uccidonoBruxelles, 13 feb. (askanews) – Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ha affermato oggi a Bruxelles, a margine della riunione ministeriale Difesa della Nato, di “voler credere” alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, quando dice che saranno usate “tutte le flessibilità” possibili per facilitare la spesa militare degli Stati membri, nell’ambito delle regole Ue sui bilanci nazionali del nuovo Patto di stabilità. E ha giudicato “stupido” attaccarsi a regole burocratiche che, negli scenari geopolitici attuali rischiano di “ucciderci”.


“Io voglio credere alla von der Leyen – ha detto Crosetto – perché un’Europa che continua ad applicare regole burocratiche, le stesse, come se il mondo non fosse cambiato, è un’Europa che non ha futuro. I nuovi scenari del mondo – ha osservato – impongono di cambiare, quando le regole che noi stessi abbiamo fissato ci uccidono. Se le regole non ci consentono di difenderci o di competere con quello che succede nel mondo, vanno cambiate le regole”. “Io – ha continuato il ministro – non mi attacco alla regola; io non penso che la cosa importante per cui viviamo sia una regola, ma che sia il futuro dei nostri figli. E che l’impegno politico sia di garantire un futuro migliore e non di dire ‘non ho cambiato una regola’. Solo gli stupidi – ha concluso Crosetto – si attaccano alla regole, quando le regole gli fanno male. Non penso che l’Europa sia stupida e non deve esserlo”.

Copagri Puglia: su Xylella serve più chiarezza da Regione Puglia

Copagri Puglia: su Xylella serve più chiarezza da Regione PugliaRoma, 13 feb. (askanews) – “Prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno del governo per continuare a investire sul recupero del potenziale produttivo delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa, sostenendo con lo stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro le fondamentali attività di riconversione o reimpianto di varietà resistenti”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Michele Palermo a proposito dei contenuti del decreto interministeriale emanato in attuazione del cosiddetto “DL Agricoltura”.


“Ora diventa fondamentale puntare sulla rapidità di spesa, così da scongiurare il rischio che la burocrazia e la poca semplificazione facciano più danni della Xylella stessa; servono, inoltre, maggiore chiarezza e trasparenza, soprattutto da parte della Regione Puglia, per evitare che si ripeta quanto già accaduto con i 300 milioni di euro previsti dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola del 2020, dei quali non esistono dati certi in termini di spesa, se non per quanto concerne i 120 milioni di euro relativi alle indennità compensative per il quadriennio 2016-19”, prosegue il presidente della Copagri Puglia. “Ma anche con riferimento a quelle indennità – rimarca Palermo – non è dato sapere se le aziende che ne hanno beneficiato, quasi tutte ubicate nella provincia di Lecce, hanno ottemperato agli obblighi di reimpianto previsti dall’istanza per ottenere i fondi compensativi. Idem dicasi per i 40 milioni di euro previsti dal medesimo Piano ed espressamente destinati alle attività di reimpianto, cui vanno aggiunti gli ulteriori 35 milioni di euro stanziati dalla Regione e i 40 milioni della misura della misura 5.2 del precedente PSR”.


“Insomma, dopo le indennità compensative subordinate agli impegni di reimpianto e dopo i fondi governativi e regionali espressamente dedicati a tali attività, le cui domande sono state istruite dall’Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali-ARIF, sarebbe importante capire cosa evidentemente non ha funzionato e, soprattutto, quante siano state le aziende beneficiarie e i reimpianti effettuati”, aggiunge il presidente. “Senza contare il fatto che la Xylella – conclude Palermo – ha da tempo colpito anche le zone di Brindisi e Taranto, e che serve, quindi, analoga chiarezza e trasparenza anche in relazione ai fondi necessari a erogare le indennità compensative per il mancato reddito nel biennio 2020-21 delle aziende ubicate in queste zone, che hanno da tempo presentato le necessarie istanze e sono in attesa di risposte”.

Nel Bresciano primo treno italiano a idrogeno, cominciati i test

Nel Bresciano primo treno italiano a idrogeno, cominciati i testMilano, 13 feb. (askanews) – Sono stati presentati a Rovato, in provincia di Brescia, il primo treno italiano a idrogeno e il primo impianto italiano di manutenzione e rifornimento dei nuovi convogli che saranno in servizio sulla linea Brescia-Iseo-Edolo. Sul primo dei 14 treni acquistati attraverso i finanziamenti di Regione Lombardia, arrivato lo scorso 23 gennaio, sono in corso i test e le attività di collaudo necessari per l’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026.


Alla presentazione questa mattina hanno preso parte il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, gli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche). Presenti anche il sottogretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il presidente di Ferrovienord Milano Andrea Gibelli, il consigliere delegato di FNM Fulvio Caradonna, il presidente di FNM Pier Antonio Rossetti, l’amministratore delegato di Trenord Andrea Severini, il presidente di Alstom Michele Viale, il presidente di Sapio Alberto Dossi. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord e dotato di attrezzature all’avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.


“Questa è una giornata molto importante – ha dichiarato il presidente Fontana – che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno. Il percorso di modernizzazione nei trasporti e nelle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi tocchiamo con mano un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce a migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione. Negli ultimi anni abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per 214 nuovi treni che daranno forte slancio al settore ed entro il prossimo anno la Lombardia potrà contare su una flotta totalmente rinnovata. Anche per questo – ha concluso Fontana – saranno fondamentali i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria”. “Prosegue senza sosta – ha affermato l’assessore Lucente – la rivoluzione della mobilità che sta interessando la Lombardia. Una trasformazione che coinvolge tutti i mezzi di trasporto, dall’immissione dei nuovi treni sino al rinnovamento del parco autobus, tutti a ridotto impatto ambientale, e al trasporto pubblico locale lacuale, con battelli elettrificati. Il primo treno italiano a idrogeno è un’innovazione importante, che risponde in pieno all’esigenza di percorrere in maniera convinta la strada della neutralità tecnologica. Dobbiamo essere in grado di valorizzare tutte le fonti energetiche, trovando la giusta sintonia tra mezzi moderni, confortevoli ed un servizio di alto livello ed efficiente, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Progetti importanti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti, per un Tpl a emissioni zero”.


“La Lombardia si conferma protagonista di un’innovazione concreta al servizio dei cittadini – ha evidenziato l’assessore Terzi – con la trasformazione della Brescia-Iseo-Edolo nella prima linea ad idrogeno d’Italia, aprendo così nuove prospettive per il settore ferroviario a livello nazionale. È l’inizio di un cambiamento rilevante, in cui il Sebino e la Valcamonica si ritrovano al centro di nuove soluzioni per un trasporto a basso impatto ambientale, caratteristica questa ancora più cruciale per una Regione dinamica e densamente popolata come la nostra. Abbiamo creduto fin da subito nella bontà del progetto investendo anche nell’infrastruttura connessa all’attivazione dei convogli. Ci saranno ricadute positive per la qualità del trasporto pubblico e si creerà una nuova economia attorno all’idrogeno, con nuove occasioni di crescita e di lavoro”.

A San Valentino 6 mln italiani al ristorante: spenderanno 330 mln

A San Valentino 6 mln italiani al ristorante: spenderanno 330 mlnRoma, 13 feb. (askanews) – Un esercito di 6 milioni di innamorati che spenderanno in uno dei 133mila ristoranti italiani il 14 febbraio, per San Valentino, circa 330 milioni di euro. A stimare presenze e incassi è la Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Un dato che “evidenzia come un’esperienza gastronomica ricercata e curata nei dettagli sia sempre di più una delle soluzioni preferite per questa giornata speciale, accanto ai tradizionali regali di fiori, cioccolatini e gioielli”, aggiunge Fipe ricordando che alla ricerca di convivialità e di condivisione di emozioni degli italiani i ristoratori rispondono “con creatività, proponendo menu esclusivi e ambientazioni speciali, rendendo questa serata un appuntamento imperdibile”.


Atmosfera intima, candele rosse e musica di sottofondo faranno da cornice a una serata che si distingue per l’attenzione ai dettagli e alla qualità. La formula più scelta dai ristoratori è il menu “tutto compreso”. Al centro dell’offerta saranno i piatti dagli ingredienti afrodisiaci, come il caviale e le ostriche per quanto riguarda le pietanze di pesce, e con la prevalenza di spezie quali l’anice, noce moscata, peperoncino e zafferano. A distinguere il menu di questo giorno speciale saranno inoltre i piatti dalle cromie rosse, che richiamano il sentimento protagonista di San Valentino: largo dunque ai dessert con fragole, lamponi e mirtilli, ma anche agli antipasti di tartare di tonno rosso, accompagnati da bollicine rosé.


Un ulteriore trend che si osserva per il 2025 è il desiderio di prolungare la celebrazione di San Valentino oltre la cena. Quest’anno la festività cade a ridosso del fine settimana, spingendo molte coppie a concedersi una breve fuga romantica, della durata di una o due notti, con destinazioni preferite che includono piccoli borghi e mete di montagna.