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L’estate della Capitale inizia con “Venere in musica”

L’estate della Capitale inizia con “Venere in musica”Roma, 9 giu. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione, torna a Roma dal 21 al 24 giugno Venere in Musica, la rassegna musicale ideata e curata dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale. Otto concerti in quattro serate musicali a ingresso gratuito animeranno il Tempio di Venere e Roma, uno dei siti più iconici e suggestivi del PArCo, con un programma dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in epoca antica questo luogo, cuore dell’Urbe.

Sul palco di Venere in Musica 2023 si alterneranno, infatti, artisti e musicisti provenienti da diversi paesi del mondo: i Votia da La Réunion, BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra dalla Spagna, Renata Rosa dal Brasile, Sandra Nkaké dalla Francia con le sue origini camerunensi, La Chica dal Venezuela, oltre che alcuni nomi storici della scena world italiana come Enzo Avitabile, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Avion Travel. “Non si erano ancora spente le luci sull’ultima serata dell’anno scorso che già stavamo immaginando l’edizione successiva di Venere in Musica” ricorda il direttore artistico Simone Prattico che aggiunge: ‘Nella costruzione del programma 2023 abbiamo lavorato su una miscela musicale di culture diverse capace di offrire al pubblico una nuova serie di momenti indimenticabili”. Un impatto emotivo sottolineato anche dal Direttore del PArCo, Alfonsina Russo: “La musica dai vari continenti risuona nell’abside della cella di Venere, che abbraccia gli artisti e il pubblico in uno scenario unico al mondo che non smette mai di emozionare”.

L’organizzazione del festival è resa possibile grazie al sostegno di importanti partner come SIAE, Aeroporti di Roma e Grandi Stazioni. CALENDARIO 21 giugno VOTIA BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra 22 giugno RENATA ROSA AVION TRAVEL 23 giugno SANDRA NKAKÉ LA CHICA 24 giugno ENZO AVITABILE NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE PROGRAMMA La rassegna si apre la sera del solstizio d’estate, nel giorno della 29esima edizione della Festa della Musica, con Votia, band proveniente dall’isola de La Réunion guidata da Marie-Claude Lambert-Philéas, figlia del leggendario musicista Gramoun Lélé. Sempre più presenti nei migliori festival internazionali di world music, dall’olandese Afrika Festival Hertme al canadese Festival d’été de Montréal, i Votia portano a Venere in Musica le energiche sonorità e i potenti ritmi del Maloya, la musica tradizionale dell’isola che risente di influenze sudafricane e indiane: nata come musica di trance utilizzata nei rituali di omaggio agli antenati, il Maloya si è trasformato nel tempo nella musica degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero. Una forma espressiva coinvolgente e partecipata che, come il blues, canta i sentimenti della vita quotidiana per celebrare la joie de vivre, attraverso una polifonia di ipnotiche percussioni e intense melodie vocali. La stessa sera del 21 giugno si esibiranno poi anche i BGKO, ovvero la Barcelona Gipsy balKan Orchestra. Con oltre 90 milioni di visualizzazioni, centinaia di migliaia di iscritti al suo canale YouTube e centinaia di concerti all’attivo nelle più prestigiose realtà culturali internazionali – dalla Wiener Rathaus in Austria al Jazztage Dresden in Germania, passando per AKM Telekom Opera Salonu di Istanbul, The Cutting Room di NewYork e il Teatro Comunale Pavarotti di Modena – la BGKO è una delle band più acclamate in tutto il mondo per la capacità di tenere in perfetto equilibrio il rispetto della tradizione con la sensibilità verso il contemporaneo. Dieci anni di attività segnati da un’appassionata e inarrestabile esplorazione della musica rom, klezmer, balkan per arrivare a un suono unico e distintivo che si espande al Medioriente e approda sulle coste del Mediterraneo, grazie anche alle varie influenze portate dai musicisti di diversa provenienza, dall’Italia alla Grecia, dalla Spagna alla Francia, dalla Serbia all’Ucraina. Il concerto al Tempio di Venere e Roma sarà una preziosa occasione per ascoltare i “classici” del loro repertorio ma anche le ultime produzioni, in attesa del nuovo album previsto per l’autunno 2023. Il giorno seguente 22 giugno segna l’atteso ritorno in Europa di Renata Rosa, esploratrice musicale e cantante brasiliana che reinterpreta la tradizione del Pernambuco, una regione del nordest del Brasile. Quello di Renata Rosa è un universo sonoro pulsante di danze rurali – come la ciranda, il maracatu e il côco -, di percussioni frenetiche ai limiti della trance e di strumenti come la rabeca. Assistere a un suo concerto vuol dire partecipare a un’esperienza di comunione festosa e rituale, dove danza e musica si intrecciano indissolubilmente, in una dimensione che contraddistingue anche il suo nuovo album Rainha de Fogo in uscita alla fine del 2023. Subito dopo sul palco saliranno gli Avion Travel, un ensemble che non ha certo bisogno di presentazioni dal momento che ha segnato, in oltre quarant’anni di carriera, buona parte della musica italiana più innovativa, attraversando generi diversi – rock, pop, new wave – con eleganti incursioni in ambito cinematografico e teatrale e prestigiose collaborazioni con artisti internazionali del calibro di Arto Lindsay. A Venere in Musica arrivano con la loro formazione attuale, dopo la scomparsa del chitarrista storico della band Fausto Mesolella: alla voce, come sempre, Peppe Servillo, al sax Peppe D’Argenzio, alle tastiere Flavio D’Ancona, al pianoforte Duilio Galioto, al contrabbasso Ferruccio Spinetti e Mimì Ciaramella alla batteria. Protagoniste della serata del 23 giugno saranno due artiste accomunate da un fascino magnetico: Sandra Nkakè e La Chica. Cantante, autrice e attrice, attivista culturale e femminista, francese ma nata in Camerun, Sandra Nkakè è considerata una delle voci più commoventi dell’attuale scena musicale internazionale. Acclamata nei maggiori festival pop-jazz di tutto il mondo, è stata osannata da testate come Le Monde, Les Inrocks, Telerama e Elle che hanno accolto con entusiasmo il suo ultimo album Scars. Nel suo DNA ci sono il rock come il pop, l’indie come il jazz ma la musica per lei è soltanto una delle molteplici forme della pratica artistica e soprattutto è un mezzo per creare una dimensione di riconoscimento di se stessi e dell’altro da sé, di cura reciproca e di relazione fra l’individuo e la comunità. La sua voce, potente e singolare, si rivela subito come un vero e proprio dono per l’ascoltatore. A incantare il pubblico di Venere in Musica ci penserà anche La Chica, artista franco-venezuelana che unisce l’intensità mistica dell’America Latina con la modernità urbana e multiculturale di Parigi. La Chica sul palco è una sciamana che conduce il suo pubblico in un altrove indefinito e sospeso, fatto di introspezione poetica, emozioni crude, pensieri astratti. Magia e rituali, Debussy e hip-hop, Horowitz al ritmo di cumbia, connessioni spirituali e stati emotivi, “religioso” rispetto per il passato e tensione verso le sorprese che il futuro può riservare: sono tutti elementi che compongono un caleidoscopico ritratto artistico, ben presenti nel suo ultimo album La Loba, un’opera intima e sincera dedicata alla prematura scomparsa del fratello. La rassegna si chiude sabato 24 giugno con altri due nomi storici della musica popolare italiana. La serata sarà aperta dal concerto di Enzo Avitabile con il suo nuovo progetto Acoustic World Project, pensato per rivisitare il repertorio degli ultimi quindici anni di carriera in una versione acustica e in trio. Attraverso album come Salvamm ‘O Munno, Sacro Sud, Festa Farina e Forca, Napoletana e Black Tarantella si ripercorreranno i migliori brani di uno dei più importanti artisti di world music attivi oggi, un artista che si è sempre distinto per l’instancabile tensione verso la ricerca musicale e per una inesauribile attenzione verso gli ultimi della società e verso il Sud, inteso non come luogo geografico ma come condizione dello spirito, rispetto delle radici e bisogno di riscatto. Il Maestro Avitabile lascerà infine il palco alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, una formazione che fin dal suo esordio negli anni Settanta ha reso patrimonio mondiale l’universo sonoro dell’area del Mediterraneo, raccogliendo innumerevoli premi e riconoscimenti e attraversando per oltre mezzo secolo i festival e le istituzioni culturali più importanti al mondo.

Torna Ferrara sotto le stelle, è la 27esima edizione

Torna Ferrara sotto le stelle, è la 27esima edizioneRoma, 9 giu. (askanews) – Torna Ferrara Sotto le Stelle per la sua ventisettesima edizione, confermandosi una rassegna tra le più longeve in Italia ma sempre fresca e in continuo movimento, capace di rinnovarsi ed evolversi ogni anno offrendo una proposta musicale varia, polimorfa e mai banale. Una rassegna di qualità che intercetta la migliore musica in circolazione per portarla a un pubblico sempre più ampio e vario. Ferrara Sotto le Stelle è possibile grazie al Comune di Ferrara, alla Regione Emilia-Romagna, ad Arci Ferrara e ad Ales&Co.

Dal 7 al 9 settembre il suggestivo Cortile del Castello Estense di Ferrara, nel cuore della città, ospiterà i concerti di Fatoumata Diawara (7 settembre), Trentemøller (8 settembre), e Arab Strap (9 settembre). Tre artisti che, incorniciati in una location prestigiosa ed esclusiva, evidenziano quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza l’anima del festival e che quest’anno ritrova grande vigore, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo a talenti e suoni nostrani: i live di Trentemøller e Arab Strap saranno infatti aperti rispettivamente dal duo Bono/Burattini e Daniela Pes. Il festival torna dunque ad abitare il luogo dove è nato e rinnova il suo impegno nel fondere sound, generi e generazioni diversi in una line up che raccoglie alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale e nazionale, mescolando varie sfumature sonore, dal cantautorato all’elettronica, dal rock alla world music. Un vincente mix tra passato e presente capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature, incluse quelle green – grazie alla certificazione ISO20121 che da anni il Festival persegue.

Ferrara Sotto le Stelle si propone poi di essere sempre più diffuso nel tempo e nello spazio e stringere e rafforzare legami con il territorio che abita. Nascono in quest’ottica le preziose anteprime di giugno, con il ritorno di Vasco Brondi nella sua Ferrara in un doppio live sold out (12 e 13 giugno) in cui riaccende Le Luci della Centrale Elettrica in occasione dei 15 anni dalla pubblicazione del primo album Canzoni da spiaggia deturpata, e che il 12 giugno avrà Anna Carol in apertura; e il concerto del raffinato cantautore statunitense Kevin Morby (14 giugno), anticipato dal live di Macie Stewart. Con il concerto gratuito di Giovanni Truppi ad Argenta (FE) il 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS, FSLS espande poi i propri confini, coinvolgendo anche altri luoghi vicini e confermando la propria sensibilità verso tematiche sociali e ambientali.

Si rinnova infine la collaborazione con Internazionale a Ferrara per il concerto di anteprima della nuova edizione del festival di giornalismo: il 28 settembre il Teatro Comunale della città ospiterà il live degli ultimi grandi eretici del rock britannico, i Kula Shaker. IL PROGRAMMA Ferrara Sotto le Stelle 2023 si apre con un doppio concerto (già sold out da tempo) che è molto più che un live: è un atteso, imperdibile ritorno a casa, lì dove tutto è iniziato. Lunedì 12 e martedì 13 giugno nel Cortile del Castello Estense Vasco Brondi torna nel cuore della città che lo ha visto crescere e diventare uno dei grandi protagonisti della scena musicale indipendente italiana per riaccendere Le Luci della Centrale Elettrica, proprio sotto il cielo dove sono nate, e festeggiare i 15 anni dalla pubblicazione del primo album, Canzoni da spiaggia deturpata. Vincitore della Targa Tenco come miglior opera prima, è un album epocale e per molti anche generazionale, che ha cambiato le regole del gioco. Ad aprire il concerto del 12 giugno, la musicalità eclettica e raffinata di Anna Carol, che dopo il brillante album di esordio Cinetica ha pubblicato da poco il nuovo ironico e accattivante singolo Colla.

Mercoledì 14 giugno invece, per la seconda anteprima del festival, sempre nel Cortile del Castello, arriva Kevin Morby. Il cantautore americano arriva in Italia per presentare i suoi ultimi album, This is a Photograph e il complementare More Photographs (A Continuum): i due nuovi tasselli di quella mappa agrodolce e autenticamente statunitense che il musicista ex membro dei Wood e dei The Babies ha tracciato e continua a tracciare dal 2013 a oggi lungo il suo significativo percorso da solista. Prima di Morby sul palco la polistrumentista, compositrice e cantautrice di Chicago Macie Stewart. Martedì 20 giugno ci si sposta ad Argenta per il live intenso e magnetico di Giovanni Truppi, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS in collaborazione con il Comune di Argenta. L’artista napoletano, accompagnato dalla band, presenta il suo ultimo album Infinite possibilità per esseri finiti: un disco urbano che partendo dal personale e particolare arriva al collettivo e all’universale. Diciotto tracce in cui soundscape e field recording fanno da trait d’union a un mix di generi e suoni, in cui l’incertezza e la frammentazione interiore si fanno vero e proprio linguaggio e cifra stilistica e che, inanellate in un racconto organico e poetico, rendono il disco uno specchio dello smarrimento del nostro tempo e delle trasformazioni che lo abitano. Giovedì 7 settembre nel Cortile del Castello Estense comincia il vero e proprio festival con una tra le voci più intense del panorama internazionale della world music: Fatoumata Diawara. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, nominata ben due volte ai Grammy, porta a Ferrara London KO, il nuovo disco con il quale continua a reinventare la musica africana tradizionale nel suo stile personalissimo. Il disco è un’immersione nel suo universo eclettico e all’avanguardia, in cui unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop, e trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Venerdì 8 settembre spazio invece all’energia di Trentemøller, protagonista di uno speciale show full band. Un live imperdibile, quello del musicista e produttore danese, che grazie ai suoi potenti ricami melodici e a un’attenzione al suono che combina sensibilità indie ed elettroniche in modo unico, personale e in costante evoluzione, è diventato uno dei personaggi chiave della musica elettronica del ventunesimo secolo. In apertura, Bono/ Burattini, duo nato dall’incontro tra la cantante e musicista Francesca Bono (Ofeliadorme) e la batterista e percussionista Vittoria Burattini (Massimo Volume) e che ha da poco dato alle stampe il primo disco, profondo e sperimentale: Suono in un tempo trasfigurato. Sabato 9 settembre arriva a Ferrara una band di culto: gli Arab Strap. Il gruppo scozzese, tra i pionieri della fiorente scena musicale nata attorno a Glasgow negli anni ’90, arriva a Ferrara per un concerto speciale: Philophobia Undressed, un live in duo che ripercorre le tracce dell’omonimo disco in occasione dei 25 anni dalla sua pubblicazione. Un lavoro scarno e potente, dalle tinte cupe, emblema di una band che senza paura ha sempre rifiutato ogni conformismo. Una riuscita commistione di song writing e post-rock dagli accenni electro, new wave e folk, sul quale scorrono storie dirette e schiette, raccontate con l’incomparabile semi-parlato e semi-cantato di Aidan Moffat e incanalate tra loop elettronici, drum machine e melodie minimali alla chitarra. L’apertura è affidata al talento multiforme di Daniela Pes con il suo album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane. Un disco di musica visionaria che interpreta la drammaturgia sonora come utopia. Immersa in un’elegante e oscura elettronica, Pes crea un ambiente sonoro esoterico, destruttura la forma canzone e utilizza una lingua inedita in cui le parole sono puro suono, facendo della sua voce uno strumento. Infine giovedì 28 settembre Ferrara Sotto Le Stelle, in occasione dell’anteprima di Internazionale a Ferrara (il prestigioso festival di giornalismo che si svolgerà poi 29 e 30 settembre e 1 ottobre), porta al Teatro Comunale i Kula Shaker. La band capitanata da Crispian Mills, uno dei gruppi più popolari della scena musicale britannica post Brit-pop grazie al suo vincente mix esoterico di riff psichedelici, mantra e misticismo rock and roll, presenta live l’ultimo lavoro in studio, 1st Congregational Church of Eternal Love & Free Hugs. Un doppio album energico e vitale, quindici canzoni in cui si incrociano vari generi e si affrontano temi universali. L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista Internazionale, Associazione IF e Arci Ferrara. Ferrara Sotto Le Stelle nelle precedenti 26 edizioni ha ospitato grandi protagonisti della musica internazionale, tra cui Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Wilco, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, The National, The Smile, The Jesus and Mary Chain così come i migliori nomi della musica italiana: Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Vinicio Capossela, Verdena, IOSONOUNCANE, Cosmo e molti altri ancora.

Puglia, Giansanti: xylella ferita per Italia, serve commissario

Puglia, Giansanti: xylella ferita per Italia, serve commissarioManduria (Ta), 9 giu. (askanews) – “Siamo in attesa di un commissario straordinario per la xylella. Credo che la terra pugliese meriti di avere delle risposte ma soprattutto delle prospettive, che riguardano sia la produzione che il territorio”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, a margine del Forum in Masseria promosso da Bruno Vespa a Manduria, alla Masseria Li Reni.

“La xylella è una ferita dell’Italia – ha aggiunto – così come vedere questi territori lasciati a se stessi. Credo che necessariamente ci voglia una figura autorevole in grado di dare un futuro agli imprenditori della zona e un ritorno alla normalità per questi territori considerati l’eccellenza del turismo italiano. Se non la fermiamo, la xylella arriverà prima a Roma e poi più su”.

Arriva a Roma Ilotopie – DéRives con un grande spettacolo sul Tevere

Arriva a Roma Ilotopie – DéRives con un grande spettacolo sul TevereRoma, 9 giu. (askanews) – Sabato 17 giugno l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia invitano il pubblico ad assistere a un evento gratuito della compagnia francese Ilotopie – DéRives, da seguire dalle banchine, dai ponti e dal lungotevere. Partirà alle 21.30 dal Ponte Umberto I la sfilata di 100 figure trasparenti guidate da un flautista e da tre pastori per arrivare a Ponte Sisto per un gran finale, trasformando per l’occasione il fiume in vero e proprio palcoscenico.

100 personaggi, 100 sagome galleggianti con illuminazione integrata e pannelli solari fluttueranno sull’acqua come barche a vela, sensibili ad ogni minimo respiro e ad ogni minimo movimento dell’acqua. Questa processione offrirà allo spettatore un viaggio unico e onirico, nel pieno rispetto del paesaggio locale, all’insegna dell’ecosostenibilità, ricavando l’energia necessaria dalla corrente del fiume e dal sole che splende sulla città. Dopo aver attraversato il Tevere, come finale degno di questo viaggio, la compagnia propone un intrattenimento spettacolare con giochi di fuochi e luci, sempre sull’acqua, in un punto del fiume all’altezza di Palazzo Farnese. Così come sarà affidato al fiume il trasporto della scena con la sua corrente e le sue turbolenze, brezza e vento faranno altrettanto la loro parte, per via dei mille movimenti che animeranno questi avatar di vetro. La loro luminosità notturna sarà frutto del sole della giornata captato da galleggianti fotovoltaici: il giorno illuminerà la notte. Il flusso d’acqua condizionerà la temporalità dello spettacolo e la durata della traversata della città. Tutte queste energie reciteranno con gli attori, come parte integrante della sceneggiatura.

Per l’inizio dell’estate, Palazzo Farnese è quindi più che mai “aperto per lavori” con una stagione ricca di eventi attraverso i quali il Palazzo si apre verso la città, con varie manifestazioni artistiche e culturali declinate sulla facciata, dentro e attorno al Palazzo. Dopo il successo del Ponte Farnese di Olivier Grossetête a luglio 2021, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia promuovono un nuovo e spettacolare evento sul Tevere, questa volta non più in cielo ma sull’acqua. La storica compagnia Ilotopie, pioniera nelle arti di strada, si serve di città, campagne, fiumi, specchi d’acqua, boschi e spazi insoliti come palcoscenici, propone un’incredibile traversata del Tevere.

Alluvione, Giansanti: danni epocali, ci vorrà tempo per la ripartenza

Alluvione, Giansanti: danni epocali, ci vorrà tempo per la ripartenzaManduria (Ta), 9 giu. (askanews) – “Oggi non possiamo dimenticare ciò che è accaduto in Emilia Romagna. Una parte del Paese sta piangendo danni epocali, la ripartenza in quelle zone non avverrà dalla mattina alla sera”. E’ l’allarme lanciato da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, dalla Masseria Li Reni per il quarto Forum in Masseria “L’Italia che verrà”.

“La sfida in cui si coniuga produttività, garanzie, sicurezza alimentare, con cambiamento climatico o la facciamo accompagnando l’agricoltura o è evidente che gli agricoltori senza una regia e senza mezzi e risorse non ce la faranno”, ha aggiunto. “Gli ultimi tre anni – ha spiegato il presidente di Confagricoltura – sono stati per gli agricoltori molto difficili. Da una parte importanti perché il Covid e la guerra russo-ucraina hanno dimostrato quanto sia importante avere oggi un settore primario fondamentale e in grado di rispondere alle necessità del Paese. L’accesso al cibo oggi in Italia è permesso a tutti, con prodotti da basso costo fino ai più alti. Questa è la sfida del futuro, ovvero come coniugare le risorse economiche del Pnrr e in generale della programmazione europea dei fondi dell’agricoltura. Noi avevamo chiesto maggiori risorse per il futuro quinquiennio. Non mi sembra che l’Europa voglia dare ulteriori risorse economiche al settore che deve garantire stabilità economica per i consumatori. La nostra principale preoccupazione è continuare a produrre cibo di qualità, in quantità e poter garantire a tutti i consumatori del mondo al minor prezzo possibile”, ha concluso.

Riforma Igp, Adinolfi (Lega Gruppo ID): tuteliamo i vini italiani

Riforma Igp, Adinolfi (Lega Gruppo ID): tuteliamo i vini italianiRoma, 9 giu. (askanews) – “La Lega sostiene la riforma dell’attuale sistema di Indicazioni Geografiche Protette (IGP) per i vini. Il sistema di indicazioni geografiche dell’Unione Europea è già solido, ma con le modifiche saranno introdotti miglioramenti che puntano a valorizzare i prodotti agroalimentari legati alla loro origine geografica e a combattere la contraffazione di cui sono vittime in particolare i vini italiani, emulati all’estero con alternative cosiddette italian sounding ma che di italiano non hanno nulla. Rispetto ai vini, attualmente questi possono ottenere la certificazione IGP se almeno l’85% delle uve proviene da una specifica indicazione geografica (IG). È possibile includere un 15% di uve provenienti da altre zone a patto che siano vinificate nell’area IGP indicata”. Lo afferma il parlamentare europeo della Lega Gruppo ID, Matteo Adinolfi.

“La Lega Gruppo ID – continua – ha presentato emendamenti che mirano a estendere la deroga sulle uve utilizzate per la produzione di vino IGP, permettendo che fino al 15% del mosto e del vino finito possano provenire da zone esterne all’IGP. In questo modo, la mancanza di omogeneità delle annate in termini quantitativi e qualitativi può essere compensata utilizzando vini di annate precedenti, garantendo così un elevato livello di qualità mantenendo le caratteristiche legate al territorio di origine”. “Inoltre, il trasporto delle uve può richiedere tecniche dispendiose a causa della necessità di adottare accorgimenti onde evitare che l’uva marcisca. Al contrario il trasporto del mosto o del vino finito presenta meno problemi logistici. Non stiamo chiedendo altro che il ripristino di una regola che già c’era e che è stata cambiata dalla recente riforma PAC senza alcuna discussione in merito. Un provvedimento che ha penalizzato in particolare Italia e Portogallo. Ripristinando la precedente regolamentazione tuteleremo piccoli e grandi produttori di vino che per anni hanno valorizzato il nome dell’Italia, facendo della loro produzione un’autentica tradizione apprezzata in tutto il mondo. La Lega Gruppo ID continuerà a lavorare per difendere il patrimonio gastronomico dell’Italia, e per garantire la protezione e la valorizzazione delle nostre eccellenze”, conclude Adinolfi.

Berlusconi, Tajani: solo anticipati controlli già previsti

Berlusconi, Tajani: solo anticipati controlli già previstiRoma, 9 giu. (askanews) – “Sono controlli che erano già previsti, sono stati soltanto anticipati di qualche giorno”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato così il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano, al termine del suo intervento a Roma al dibattito “Ue-Svizzera, una relazione nel cuore dell’Europa”.

“Erano assolutamente previsti”, ha ribadito quando gli è stato ricordato che domani era in programma un incontro ad Arcore tra il leader di Forza Italia e i ministri del governo.

Diritti, sindaco Gualtieri firma certificati nascita da due mamme

Diritti, sindaco Gualtieri firma certificati nascita da due mammeRoma, 9 giu. (askanews) – Questa mattina il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, alla presenza dell’assessore Andrea Catarci e della coordinatrice ufficio diritti Lgbt+ Marilena Grassadonia, ha proceduto alla trascrizione dei primi due atti di nascita esteri di figli di due mamme. Si tratta di un bambino nato in Francia con madri italiana e francese e di una bambina nata in Inghilterra, con una coppia di mamme italo-inglese. Con questo atto si garantisce ai minori il riconoscimento della cittadinanza italiana con i relativi diritti e alle madri pieni doveri nei loro confronti.

“Con questo atto garantiamo ai bimbi il riconoscimento della cittadinanza italiana, con i relativi diritti, e alle madri pieni doveri nei loro confronti. Si tratta di due certificati già formati all’estero e, con questa trascrizione, riconosciamo quello che è già sancito nei loro Paesi di nascita, ovvero che questi bambini hanno due mamme, e non solo una. Un atto normale, giusto, doveroso, pienamente legittimo perché ci sono sentenze chiarissime in merito, e sarebbe davvero sbagliato e ingiusto non procedere alle trascrizioni o farlo in modo parziale. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Roma Capitale, con coerenza, è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Poniamo fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità. È maturo il tempo di dare al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali, che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tutta Europa. L’amministrazione, con questo gesto concreto, ribadisce con forza di essere al fianco della comunità Lgbt+. Rendiamo tutti insieme Roma una città che non discrimina nessuno, sempre più aperta, accogliente, inclusiva, una vera Capitale dei diritti per tutte e per tutti”, ha detto il sindaco Roberto Gualtieri. “Si riafferma oggi una realtà elementare: il riconoscimento di diritti aggiuntivi migliora la vita reale delle persone e nulla toglie al resto della cittadinanza. Con le prime due trascrizioni volute dal Sindaco si garantisce la doppia genitorialità a minori nati all’estero figli di due mamme e, insieme, la cittadinanza italiana in aggiunta a quella che già si aveva, restituendo alle loro famiglie serenità e dignità. Miglior modo di suggellare l’alleanza con la comunità Lgbt+ prima del Pride non poteva esserci”, ha spiegato Andrea Catarci, assessore alle politiche del personale, decentramento, partecipazione e servizi al territorio per la città dei 15 minuti.

“Le grandi cose sono fatte di gesti semplici, la firma di questo atto è la dimostrazione che le battaglie giuste spesso si vincono. Alla vigilia del Roma Pride la trascrizione di oggi assume un’importanza ancora maggiore soprattutto alla luce della situazione politica attuale. Sappiamo che si tratta di un primo passo e che la strada da percorrere è ancora lunga, ma oggi Roma conferma di procedere nella giusta direzione, quella dei diritti. Un grazie al nostro Sindaco per essersi assunto insieme a tutti noi la responsabilità di questa firma che consente a due bambini di vivere finalmente sonni più tranquilli e di essere pienamente tutelati nei loro affetti”, ha commentato Marilena Grassadonia, coordinatrice ufficio diritti Lgbt+ di Roma Capitale.

”Un mondo di sogni animati”, tornano al cinema 5 film di Miyazaki

”Un mondo di sogni animati”, tornano al cinema 5 film di MiyazakiRoma, 9 giu. (askanews) – La rassegna “Un mondo di sogni animati” targata Lucky Red e dedicata ai film dello Studio Ghibli torna al cinema con cinque film del maestro Hayao Miyazaki. Dal 6 luglio al 30 agosto arriveranno sul grande schermo Ponyo sulla scogliera, Kiki – Consegne a domicilio, Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro e Si alza il vento. Un appuntamento atteso dagli appassionati che la scorsa estate hanno affollato le sale cinematografiche per seguire la prima edizione della rassegna che ha totalizzato oltre 1 milione di euro di incasso.

L’estate Studio Ghibli non può che iniziare con la più amata pesciolina rossa: Ponyo sulla scogliera, al cinema dal 6 al 12 luglio, che proprio quest’anno compie 15 anni. Si continua dal 13 al 19 luglio con una maldestra strega e una gatto di nome Jiji: Kiki – Consegne a domicilio, film tratto dall’omonimo romanzo di Eiko Kadono. Dal 27 luglio al 2 agosto è la volta de Il castello nel cielo, premiato nel 1986 in Giappone come “Miglior film d’animazione”. Festeggia il 35esimo anniversario dall’uscita in Giappone l’immancabile Il mio vicino Totoro, che sarà in sala dal 10 al 16 agosto. Chiude la rassegna il candidato al Premio Oscar Miglior Film d’Animazione Si alza il vento, al cinema dal 24 al 30 agosto. L’elenco delle sale sarà presto disponibile sul sito dello Studio Ghibli.

Noa, Mogol, Ralph Towner, Aires Tango e Cristicchi al Roma Unplugged

Noa, Mogol, Ralph Towner, Aires Tango e Cristicchi al Roma UnpluggedRoma, 9 giu. (askanews) – Musica e archeologia si fondono in un paesaggio unico al mondo. Torna da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio nel Parco Archeologico dell’Appia Antica la seconda edizione di “Roma Unplugged Festival”. Tre giorni di live, musica all’alba e al tramonto, lectio magistralis e visite guidate in piena sintonia con l’ambiente circostante.

Dislocata tra l’imponente Villa dei Quintili e il Mausoleo di Cecilia Metella, la manifestazione ospita quest’anno l’incredibile voce di Noa, un gigante come Mogol in una lectio magistralis, Simone Cristicchi e Amara che affrontano con delicatezza e rispetto il repertorio mistico di Battiato, l’energia dei San Salvador con un doppio appuntamento in entrambi i siti, la chitarra di Ralph Towner che incontra gli Aires Tango di Javier Girotto. Il festival è organizzato dal Parco Archeologico dell’Appia Antica (Ministero della Cultura) in collaborazione con Eticaarte, Rete Doc, Nazionale Cantanti e Fondazione Charlemagne con il programma Periferiacapitale, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Roma, Parco Regionale dell’Appia Antica, Municipio VII di Roma Capitale, Municipio VIII di Roma Capitale, Italia Nostra, e con la direzione artistica di Gian Luca Pecchini in collaborazione con Marco de Persio e Annalisa Cipriani.

Roma Unplugged Festival nasce per promuovere il Parco Archeologico dell’Appia Antica. Il biglietto ha un prezzo speciale e contenuto (12 euro per Villa dei Quintili e 10 euro per il Mausoleo di Cecilia Metella) che comprende oltre la partecipazione agli eventi musicali anche la visita ai siti archeologici della via Appia Antica. L’apertura è affidata venerdì 30 giugno alle ore 21 a una grande voce, Achinoam Nini, per tutto il mondo semplicemente Noa. L’artista israeliana si esibirà in quartetto affiancata dallo straordinario chitarrista e collaboratore musicale di lunga data Gil Dor e dai musicisti Daniel Dor alla batteria e Omri Abramov al sassofono ed EWI (Electronic Wind Instrument). Circondati dall’impareggiabile scenario archeologico della Villa dei Quintili, il concerto si snoderà come un viaggio tra passato e presente, dagli ultimi album dell’artista fino ai primi, indimenticabili, successi.

Sabato 1 luglio sempre a Villa dei Quintili alle ore 21 saranno ospiti del festival Simone Cristicchi e Amara con “Torneremo ancora” – concerto mistico per Battiato. I due artisti affrontano con grazia e rispetto il repertorio mistico di Battiato, facendosi portatori dei messaggi spirituali che hanno reso immortale la sua opera, dalla preghiera universale “L’ombra della Luce” alla struggente “La cura”, passando per “E ti vengo a cercare” fino a “Torneremo ancora”, il suo ultimo brano inciso (e non a caso il titolo scelto per il concerto). Un’occasione speciale per riscoprire una grande eredità, in una nuovissima veste arrangiata dal Maestro Valter Sivilotti. Sul palco con loro, i solisti della Accademia Naonis di Pordenone: Lucia Clonfero (violino), Igor Dario (viola), Alan Dario (violoncello), U.T. Gandhi (percussioni), Franca Drioli (soprano). Qualche ore prima del concerto, al Mausoleo di Cecilia Metella (alle luci del tramonto delle ore 19,30) prende vita una lezione-concerto di San Salvador in collaborazione con Italia Nostra. Domenica 2 luglio si inizia poco dopo l’alba a Villa dei Quintili (ore 7) con il concerto dei San Salvador. Il collettivo di sei voci, dodici mani e un tamburino ha scelto di puntare tutto sull’incontro tra ritmo e polifonia vocale, quella occitana, punto di partenza per dare vita alla propria arte. Il gruppo si definisce “un coro popolare del Massiccio Centrale”, ma la sua proposta è molto di più di quanto questo appellativo possa lasciare intendere. Capaci di evocare “i contrappunti di Steve Reich così come l’energia di un concerto rock” – come scrive Libération – i sei componenti di San Salvador rappresentano una vitale scena di nuovo folk della Francia profonda, riuscendo a trasformare i repertori locali in magnetici, pulsanti e implacabili sperimentazioni polifoniche.

Si prosegue nel pomeriggio (ore 18) con la lectio magistralis di Mogol “Il cammino del POP”. Il celebre autore e produttore racconterà, anche attraverso l’ascolto di alcuni brani, l’evoluzione dell’interpretazione, dalla romanza a oggi, da Claudio Villa a Ed Sheeran. La giornata di chiude alle ore 21 con la poetica di un impareggiabile maestro della chitarra, lo statunitense Ralph Towner, che si incrocerà virtuosamente con le abilità degli Aires Tango di Javier Girotto, regalando sfumature sonore inedite. Un’occasione imperdibile per riascoltare i brani estratti da Duende, l’album nato dalla collaborazione tra lo storico componente degli Oregon e il quartetto italo-argentino. Il festival si caratterizza per un format rispettoso del luogo eccezionale che lo ospita. Gli incontri e i live in orari adatti a sfruttare la luce naturale, le visite guidate a piedi e la capienza di pubblico limitata sono tutte azioni decise per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’evento culturale.