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Gustoso ma salutare: lo spuntino “social” degli italiani

Gustoso ma salutare: lo spuntino “social” degli italianiMilano, 15 mag. (askanews) – Lo spuntino spezza-fame è un’abitudine alimentare che i nutrizionisti consigliano di fare per evitare cali di energia tra un pasto e l’altro e arrivare troppo affamati ai pasti principali. A patto, però, che lo spuntino sia equilibrato da un punto di vista nutrizionale. E a guardare quello che dichiarano sui social, gli italiani sembrano aver fatto proprio questo consiglio.

La ricerca condotta da Blogmeter per Prugne della California, ci dice innanzitutto che nel 2022 lo spuntino è stato un momento molto condiviso in rete, con 46 milioni di interazioni, alimentato non solo da chi “posta” i propri spuntini, ma anche da chi li prepara suggerendo ricette e nuove preparazioni. Se poi si entra più nei contenuti si osserva che gusto e profilo salutare sono i due elementi per scegliere cosa mangiare.   Nello specifico, oltre il 70% delle conversazioni social identifica come snack qualcosa di dolce e che soddisfi il palato, con una predilezione per il sapore al cioccolato (29%). Per quanto riguarda l’aspetto salutare, più di una conversazione su tre parla dello spuntino come di un momento healthy nel corso della giornata, il cui consumo spesso è associato allo sport nel pre e post allenamento, e in cui la frutta assume un ruolo rilevante (31%).   Lo spuntino si può consumare ovunque e non richiede necessariamente un momento di pausa o stacco: è fortemente connesso al consumo in casa (29%), seguito a ruota da quello fuori casa (27,3%), ma è anche legato all’attività sportiva (22%). La praticità è un sicuramente una caratteristica importante, soprattutto quando il consumo non è domestico. Coloro che scelgono di fare una gita fuori porta prediligono qualcosa di facile da portare con sé e da consumare comodamente, ad esempio, durante un trekking, in montagna o al mare e lo stesso vale per chi si concede un break durante l’attività sportiva.   La frutta secca, come le prugne della California, in questo senso può essere una proposta che associa al gusto i benefici per la salute visto che “hanno un basso indice glicemico, grazie sia alla presenza di fibre sia soprattutto alla composizione dei loro glucidi, che apportano un’energia facilmente disponibile e di graduale assimilazione – spiega Annamaria Acquaviva, dietista e nutrizionista per il California prune board in Italia -particolarmente ideale per workout ed esercizi fisici che prevedono uno sforzo prolungato ma anche per mantenere la concentrazione e la lucidità al lavoro o durante le ore di studio”.

Al Brancaccio a Roma il 22 maggio va in scena “Amori Tossici”

Al Brancaccio a Roma il 22 maggio va in scena “Amori Tossici”Roma, 15 mag. (askanews) – Dopo l’annuncio della data del 18 maggio al Teatro degli Arcimboldi a Milano, “Amori Tossici”, lo spettacolo tratto dal podcast true crime di successo Demoni Urbani, arriva anche nella capitale: l’appuntamento è fissato per lunedì 22 maggio al Teatro Brancaccio di Roma. I biglietti per lo spettacolo con la regia di Filippo Ferraresi e scritto da Giuseppe Paternò Raddusa sono già disponibili su Ticketone.

Demoni Urbani, una delle audio-serie più amate e ascoltate, prodotta da Gli Ascoltabili ed esclusiva Spotify, sui casi di cronaca nera più famosi che hanno segnato la storia, presenterà anche sul palco romano lo show “Amori Tossici”. Protagonista assoluto sarà Francesco Migliaccio, già narratore di tutti gli episodi della serie true crime che ogni lunedì, dal 2018, incanta ascoltatori e ascoltatrici. In occasione della sua evoluzione sulla scena e sulla scia della ricerca del germe maligno che può annidarsi ovunque e in chiunque che ha caratterizzato il podcast Demoni Urbani approfondisce e racconta l’aspetto più torbido e oscuro delle relazioni sentimentali. La ricetta per l’amore perfetto non esiste. Quella dell’amore tossico, invece, sì. Sono numerose le dinamiche alla base di rapporti sgangherati e squilibrati; legami in cui il narcisismo, il senso di possesso e l’egoismo azzerano il sentimento e ne favoriscono variazioni imprevedibili e violente.

Francesco Migliaccio vive sulla scena i meccanismi, le derive più oscure e i moventi feroci di alcuni casi della cronaca italiana in cui, con la scusa del “troppo amore”, uomini e donne si sono lasciati andare ad azioni criminali efferate e sanguinose. “Ho sempre immaginato l’evoluzione di Demoni Urbani anche in chiave teatrale”, afferma Migliaccio. “Il successo del podcast de Gli Ascoltabili in esclusiva su Spotify unisce la mia sensibilità d’attore agli intensi testi degli autori. C’è una vera e propria Community di appassionati che vogliono saperne di più, che hanno comprato il libro, che desiderano scoprire cosa c’è dietro al podcast – quando sono in tournée, per esempio, vengono a trovarmi dietro le quinte per parlarne. È come se di Demoni Urbani non si fosse mai sazi, come se non bastasse solo il podcast: si è creata una curva ascendente di sentimenti e sensazioni osmotiche, una voglia di sperimentare che ci ha portato a declinare il format anche in forma drammaturgica, una prospettiva inedita, per il pubblico di Demon”.

“Il tema trattato, poi, è strettamente attuale e metterà al centro casi più o meno noti della recente cronaca, attorniati da una coralità di micro-storie che ci ricordano quanto siano terribili i crimini legati all’amore tossico”, conclude.

IIT inaugura il Center for Robotics and Intelligent Systems

IIT inaugura il Center for Robotics and Intelligent SystemsGenova, 15 mag. (askanews) – Inaugurato a Genova il Center for Robotics and Intelligent Systems – Centro per la Robotica e i Sistemi Intelligenti – dell’Istituto Italiano di Tecnologia che ha visto anche il supporto, per la sua realizzazione, della Camera di Commercio di Genova. Nel centro sono concentrate la maggior parte delle linee di ricerca di robotica dell’IIT: dalla robotica chirurgica a quella industriale, dagli esoscheletri riabilitativi all’esplorazione spaziale.

L’inaugurazione ha visto i saluti introduttivi da parte del Presidente di IIT Gabriele Galateri di Genola, del Direttore Scientifico di IIT Giorgio Metta, e del Presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio. Erano presenti i rappresentanti delle istituzioni locali quali Regione Liguria, Comune di Genova, Confindustria e Università di Genova. “Quest’oggi siamo testimoni di un salto in avanti nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale del nostro Istituto – ha detto il presidente di IIT, Gabriele Galateri di Genola – Il lavoro svolto in questo nuovo centro potrà contribuire concretamente allo sviluppo del tessuto locale ma anche dell’intero Paese”. “La robotica di IIT conta in tutto 468 persone, l’80% è concentrato qui in questo centro con l’idea di fare massa critica – ha affermato Giorgio Metta, direttore Scientifico di IIT – Le aree di applicazione sono la cura della persona, come esoscheletri per la biomedica e protesi, la cura e il monitoraggio di infrastrutture e ambiente, come il robot presente sul Ponte San Giorgio, e l’industria, attraverso lo sviluppo di robot industriali che avviene anche in laboratori congiunti instaurati con importanti aziende italiane e internazionali” “La Camera di Commercio di Genova ha sempre creduto nell’Istituto Italiano di Tecnologia – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio – L’IIT ha permesso di far conoscere a livello mondiale la ricerca svolta nella nostra città trasmettendo un’immagine di Genova come un luogo in ci nascono tecnologie e idee”.

In seguito al taglio del nastro, l’evento è proseguito con una visita nei laboratori del Centro dove i ricercatori e le ricercatrici di IIT hanno mostrato i robot umanoidi iCub, R1 e Alterego, che funzioneranno come assistenti per l’essere umano nei musei, in ambienti sanitari, in contesti lavorativi o in luoghi colpiti da calamità, l’esoscheletro “Stream” utilizzato dai manutentori delle ferrovie, la piattaforma robotica “Concert” per supportare le persone in lavori nell’edilizia, il robot industriale collaborativo “Moca” per le future linee di produzione manifatturiera, e infine, il quadrupede HyQ uno dei esemplari robotici appartenente a quello che oggi è il laboratorio con più robot quadrupedi in Europa. La realizzazione dei diversi sistemi robotici è garantita da una struttura che supporta nella progettazione, sviluppo e prototipazione di sistemi meccanici. L’edificio del “Cris” è nato per ospitare laboratori e strutture di test all’avanguardia per lo studio della robotica. Le diverse linee di ricerca condividono uno spazio comune per favorire la collaborazione e l’integrazione. I nuovi laboratori consentiranno a IIT di puntare a obiettivi più ambiziosi alla luce di una rinnovata e più forte collaborazione con il mondo accademico e industriale. Il Cris consentirà inoltre la sperimentazione in spazi dedicati interni ed esterni che simulano gli ambienti operativi in cui i nostri robot devono operare.

Al Cris di IIT, composto da circa 250 ricercatori e ricercatrici provenienti da tutto il mondo, si sviluppa circa l’80% dell’attività nel campo della robotica dell’Istituto. Il Centro si inserisce nel disegno della Robot valley che vede IIT e si suoi laboratori di ricerca tra i principali attori e che comprende un tessuto produttivo con una vocazione sempre più orientata a tecnologie di frontiera quali la robotica, l’intelligenza artificiale e la meccatronica.

Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di Roma

Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di RomaRoma, 15 mag. (askanews) – Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto uno scontro di idee e moralità. È “Preferirei di no”, commedia nata dalla penna di Antonia Brancati in scena al Teatro Manzoni di Roma da giovedì 18 maggio a domenica 4 giugno, interpretata da Ivana Monti e Maria Cristina Gionta. La regia è di Silvio Giordani e le musiche dello spettacolo sono interamente eseguite dal vivo dal grande sassofonista Vittorio Cuculo.

In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio stentano persino a riconoscersi. La figlia, manager cinica e pragmatica, la madre stravagante e inselvatichita da una esistenza solitaria lontana dalla città. Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati soprattutto sulla figura del rispettivo padre e marito. Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto a conferma di una vita familiare idilliaca per favorire l’elezione politica del padre. Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna che sembra. È colta, indipendente, schietta fino alla durezza, ma dotata di un sottile senso dell’umorismo. Dall’ostinato, comico rifiuto, dall’incalzante, irresistibile scontro tra le due donne emergerà la verità. “Preferirei di no nasce nel 1994 – ha raccontato l’autrice Antonia Brancati – era l’epoca di tangentopoli, del “così fan tutti”, della sconfitta dell’idealismo, del prevalere della rassegnazione o del pragmatismo ed io volevo scrivere di una donna che fosse – come siamo, o, almeno, come dovremmo essere – migliore degli uomini. La casa di campagna in cui la mia protagonista cucina maniacalmente e si occupa del bucato vuole essere in realtà una torre d’avorio in cui – per dirla con le parole di mio padre – l’aria di un secolo si condensa meglio che in un ufficio pubblico. Quello della madre è un grande ruolo per una attrice matura, e nel 1995 mia madre lo ha voluto interpretare. Sono orgogliosa che la grande attrice spagnola Julia Gutierrez Caba abbia scelto questo mio testo per festeggiare i suoi 50 anni di teatro nel 1998 e sono adesso felice che un’attrice come Ivana abbia deciso di farlo rivivere”.

“Preferirei di no – ha spiegato il regista Silvio Giordani – è un interessante duello psicologico con un finale a sorpresa. Teresa si è nascosta da se stessa fuggendo dal passato e dal riflesso abbagliante di una vita politica accanto al marito senatore. Quel passato che l’ha distrutta ritorna quando nella sua casa di campagna irrompe Diana a sconvolgere fragili equilibri faticosamente costruiti. Delicato, intenso, ironico e graffiante, il testo – continua Giordani – conserva sempre una vena di sottile umorismo ed è una spietata analisi dei compromessi e delle feroci regole del gioco della politica”. Preferirei di no è una produzione del Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi. Le scene sono di Mario Amodio, le luci di Marco Macrini, i costumi di Lucia Mariani.

Studio Palliped: solo 5% bambini malati riceve cure palliative

Studio Palliped: solo 5% bambini malati riceve cure palliativeRoma, 15 mag. (askanews) – In Italia su 30mila bambini malati solo il 5% ricevono cure palliative. E’ quanto evidenzia PalliPed – Studio delle caratteristiche dei pazienti pediatrici che accedono alle reti e alle strutture di Cure Palliative Pediatriche, presentato oggi al ministero della Salute. Lo studio, che fotografa lo stato dell’arte delle Cure Palliative Pediatriche in Italia è stato coordinato dalla Dott.ssa Franca Benini, Responsabile del Centro Regionale Veneto di terapia del dolore e Cure Palliative Pediatriche, Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino, Università di Padova, con il sostegno incondizionato della Fondazione Maruzza.

L’indagine multicentrica che verrà pubblicata su una rivista scientifica di settore, è durato due anni e ha visto il coinvolgimento di reti e strutture di CPP nel Nord, Centro e Sud Italia ed è stato eseguito valutando la prevalenza di bambini in carico ai servizi il 23/10/2022. Obiettivo è quello di identificare le caratteristiche dei pazienti pediatrici che accedono alle reti e le strutture di CPP nei diversi setting di cura quali hospice, assistenza domiciliare e ospedale, e descrivere le principali proprietà strutturali e di processo delle Reti di CPP in Italia. “In Italia, la Legge 38/2010 stabilisce che tutti i cittadini hanno il diritto di poter accedere alla terapia del dolore e alle cure palliative e sancisce, in modo incontrovertibile, la specificità pediatrica. Lo studio PalliPed fornisce una fotografia chiara e onesta di quanto è stato ad oggi realizzato nell’ambito delle CPP evidenziando servizi attivati e funzionanti nonché tipologia dei pazienti in carico – ha spiegato Franca Benini – i dati raccolti rappresentano una base importante per evidenziare criticità, e stimolare nuove strategie utili per indirizzare e implementare programmi ed interventi”.

In particolare il documento riporta e analizza dati aggiornati attinenti il grado di sviluppo attuale raggiunto dal punto di vista sia strutturale che del personale rilevando ad esempio che il 74% delle strutture coinvolte è un Ente pubblico, il 21% ente privato accreditato, mentre il 5% è un ente del terzo settore. Sono in totale 14 le regioni di appartenenza delle 19 strutture che hanno partecipato allo studio, di cui 7 si sono rivelate attrezzate per fornire continuità di cure, intesa come la possibilità per bambino e famiglia di avere risposte continue h24 ai loro bisogni in qualsiasi setting di cura, mentre 5 strutture offrono tale prestazione dalle ore 08:00 alle ore 20:00 e 3 dalle ore 08:00 alle ore 16:00. In 5 regioni non esiste il Centro di riferimento e le strutture lavorano senza coordinamento. Per quanto riguarda alcune delle caratteristiche dei minori eleggibili l’indagine rivela quali sono i bisogni assistenziali sanitari che vengono gestiti dal caregiver: somministrazione dei farmaci (92%), mobilitazione (66%), fisioterapia respiratoria (22%) e motoria (34%) e a seguire una serie di prestazioni complesse. È stato esaminato a fondo anche l’impatto della malattia sulla famiglia, indagando sulla composizione familiare e lo status dei genitori dei piccoli pazienti, evidenziando che il 79.8% è coniugato, 8,1% è convivente e il 9,8% è separato o divorziato. Tra i genitori divisi, il 77,4% si è separato dopo la diagnosi. Alcuni dati rivelano inoltre come la malattia determina ripercussioni anche sulla sfera lavorativa dei genitori caregiver. Un dato in particolare sottolinea che anche quando il titolo di studio della madre è superiore a quello del padre, sono quasi sempre quest’ultime ad abbandonare il lavoro per assistere il minore malato. Sono infatti le madri, nel 90% dei casi, a svolgere la funzione di caregiver principale.

PalliPed colma un vuoto relativo alla situazione attuale italiana e rappresenta un fondamentale strumento di conoscenza, su cui basare l’identificazione degli obiettivi e delle priorità aiutando clinici, enti ospedalieri e istituzioni locali e nazionali a progettare meglio i servizi di assistenza dedicati ai minori affetti da patologie inguaribili. Durante l’evento del 15 maggio al Ministero della Salute, è stato inoltre lanciato il Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche 2023 con l’obiettivo di far conoscere le cure palliative pediatriche alla cittadinanza tutta. A tal fine il tema scelto per questa edizione è: “Miti e Limiti delle Cure Palliative Pediatriche”. Infatti, si cercherà di sfatare miti e leggende che ostacolano la richiesta di cura e limitano l’accesso ai servizi e di analizzare i limiti che rallentano la piena realizzazione della rete assistenziale.

Le Cure Palliative Pediatriche si occupano di un’ampia varietà di patologie, molte delle quali rare o senza diagnosi, la cui natura specifica determina il tipo di progetto assistenziale per il singolo paziente e tutto il suo nucleo familiare. Un approccio multidimensionale ai bisogni del minore allevia la sofferenza, il dolore e gli altri sintomi, tenendo conto dello stato psico-emotivo e delle probleatiche connesse alla sfera sociale, culturale e spirituale, conferendo qualità di vita nel percorso, a volte molto lungo, che va dalla diagnosi di inguaribilità e irreversibilità fino alle fasi avanzate e terminali della malattia. Le Cure Palliative Pediatriche consentono di migliorare la qualità di vita, ritrovare equilibrio e stabilità nella propria quotidianità e di convivere con la malattia anche per lunghi periodi in “buona salute” e con la consapevolezza di non essere lasciati soli.

Tre Golfi Sailing Week, Sorrento capitale internazionale vela

Tre Golfi Sailing Week, Sorrento capitale internazionale velaRoma, 15 mag. (askanews) – Due porti, cento imbarcazioni, una organizzazione che coinvolge tutta la penisola sorrentina. Dopo lo spettacolo della regata lunga della Tre Golfi Sailing Week conclusa a tempo record al largo del Vervece, le imbarcazioni partecipanti al Campionato Europeo Maxi ed al Campionato del Mediterraneo Orc sono ormeggiate ora tra i porti di Sorrento e Piano di Sorrento pronte per le regate costiere. Sorrento, S.Agnello, Piano di Sorrento e Vico Equense campo di regata internazionale che non fa invidia a location come Porto Cervo e Palma de Mallorca. Tre Golfi Sailing Week protagonista anche nello sforzo organizzativo soprattutto a Sorrento dove in pochi giorni il porto di Marina Piccola si è trasformato accogliendo i 26 maxi partecipanti al Campionato Europeo con un progetto messo in campo dal Comune di Sorrento con il supporto operativo della V ZONA FIV. “L’organizzazione di questa edizione della Tre Golfi Sailing Week è stata una sfida impegnativa e complessa e poterla condividere con tutti i comuni della Costiera ha rafforzato la valenza di uno dei più importi eventi velici del mediterraneo” le parole del presidente della Federvela campana Francesco Lo Schiavo. Una macchina organizzativa che dopo un complesso iter autorizzativo che ha coinvolto Comune di Sorrento, Regione e Capitaneria di Porto, in poche ore ha garantito la messa in opera di 150 metri di pontili galleggianti attrezzati con tutti i servizi necessari per la flotta, la realizzazione del villaggio tecnico con ben 12 container da 40 piedi ed una veleria mobile a servizio delle imbarcazioni ed il villaggio per i regatanti con segreteria di regata, media center, punto informazioni e tanti azioni finalizzate al rispetto dell’ambiente. “Anche quest’anno abbiamo raccolto con entusiasmo la sfida, insieme agli organizzatori, per trasformare nuovamente il nostro golfo in una cornice preziosa dove accogliere equipaggi ed ospiti. E la nostra città in un palcoscenico ineguagliabile per questa grande festa della vela” le parole del sindaco di Sorrento Massimo Coppola. Per il sindaco di Vico Equense, Giuseppe Aiello: “Sarà straordinario guardare ancora le eccellenze della vela mondiale nel nostro specchio d’acqua. Un obiettivo importante frutto del grande lavoro in sinergia tra Comune, le associazioni che operano sul porto e la Federazione per la promozione, organizzazione e gestione di eventi sportivi legati alla vela per incoraggiare e sostenere la pratica di questo sport”. Salvatore Cappiello, Sindaco di Piano di Sorrento, sottolinea: “È un piacere ospitare ancora una iniziativa di spessore come la Tre Golfi Sailing Week che ha un ruolo concreto anche per la promozione del nostro splendido territorio che può vantare eccellenze e bellezze straordinarie. Sono certo che sarà una competizione di qualità sotto ogni suo aspetto”. Soddisfazione anche da Piergiorgio Sagristani (Sindaco S.Agnello): “Il ritorno di organizzatori ed equipaggi per il 2023 rinnova la sfida per i nostri territori di essere all’altezza di un evento che esalta le bellezze della Penisola sorrentina. Buon vento a tutti. Soddisfazione del circolo del remo e della Vela Italia organizzatore della manifestazione: “Le risposte della proverbiale accoglienza della Penisola con una organizzazione di un porto trasformato grazie all’intervento del Comune di Sorrento da porto commerciale a turistico, sono state immediate ed eccezionali con 25 barche che rappresentano il gotha degli armatori e dei timonieri internazionali. Bisogna dire grazie alla lubgimiranza dei comuni che hanno accolto i progetti loro presentati”.

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film Festival

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film FestivalRoma, 15 mag. (askanews) – È il francese “The sixth child”, del regista Léopold Legrand, il film vincitore del Riviera International Film Festival 2023, la rassegna che premia le opere dei migliori filmmaker under 35 giunta quest’anno alla sua settima edizione, i cui premi sono stati consegnati, domenica 14 maggio, all’ex Convento dell’Annunziata in riva alla Baia del Silenzio di Sestri Levante. L’opera di Legrand, a cui va anche l’Audience Award del pubblico, è interpretata da Sara Giraudeau, Damien Bonnard e Judith Chemla e racconta la storia di Franck, commerciante di rottami che vive tra mille difficoltà economiche nella periferia di Parigi assieme alla moglie Meriem e a cinque figli, con un sesto in arrivo. Ma è anche la storia di Julien e Anna, avvocati benestanti impossibilitati ad avere figli, e dell’accordo impensabile tra le due famiglie.

Doppio riconoscimento anche al thriller norvegese “Storm”, che vede la regista Erika Calmeyer aggiudicarsi la miglior regia e l’attrice Ana Dahl Torp ricevere il premio speciale della giuria, presieduta dall’attrice britannica Emily Mortimer. Migliori attori sono la danese Emilie Kroyer Koppel di “Unruly” e l’ungherese Benett Vilmányi di “Larry”, mentre i ragazzi aspiranti attori e registi di Accademia09, per il secondo anno consecutivo partner del Riff, hanno assegnato lo Students Award al film serbo “Where the Road Leads”, di Nina Ognjanovic. All’unico lungometraggio italiano in gara, “Rispet” di Cecilia Bozza Wolf, va l’inedito Baia del Silenzio – Redelfi Award. La sezione documentari incorona “Project Iceman”, produzione statunitense diretta dall’egiziano Ammar Kandil che segue passo passo l’impresa ai limiti delle possibilità umane compiuta da Anders Hofman, triatleta amatoriale partito da Copenaghen per diventare il primo uomo in grado di completare un Ironman in Antartide. L’austriaco “Patrick and the wale”, girato da Mark Fletcher e prodotto da Wolfgang Knöpfler, si aggiudica lo Sky Documentaries Award. Menzione speciale della giuria, presieduta da Michela Andreozzi, per il filippino “Delikado”, di Karl Malaukanas.

Come ogni anno il Riviera International Film Festival ha inoltre attribuito premi speciali ad alcuni dei suoi ospiti più illustri, assegnando l’Icon Award ad Emily Mortimer ed il Vision Award all’artista Vanessa Beecroft e alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi. Nel corso della cerimonia è salita sul palco anche la filmmaker russa Lena Lanskih che ha potuto ritirare il premio vinto nel 2022 per la miglior regia con il film “Unwanted”. Impossibilitata, un anno fa, a lasciare il proprio paese per le conseguenze della guerra in Ucraina, questa volta Lanskih è riuscita ad ottenere un visto speciale per meriti artistici e a raggiungere Sestri Levante in compagnia della madre. Le cifre del Riviera International Film Festival 2023 parlano di ottomila biglietti emessi in totale, di cui cinquemila soltanto al Cinema Ariston e tremila tra masterclass, panel e talk quasi sempre sold-out pensando, soprattutto, alla grande folla accorsa a Sestri per vedere da vicino i cast di “Mare fuori” e “Blanca” o per assistere agli incontri con Vanessa Beecroft, Anna Foglietta e Antonio Scurati. “Numeri eccezionali, che ci riempiono di orgoglio e ci ripagano del grande lavoro portato avanti ogni anno dal nostro splendido team – ha commentato Stefano Gallini Durante, presidente del Riviera International Film Festival -. Il Riff è oggi una realtà solida e riconosciuta ed i risultati toccati quest’anno ci spingono a rilanciare, in vista del 2024, la richiesta per una nuova sala cinematografica a Sestri in cui proiettare sempre più film e, finalmente, far vedere al pubblico anche le più belle serie televisive, che ormai costituiscono una parte sempre più importante della nostra manifestazione”.

Tra gli ospiti del Riff di quest’anno: Anna Foglietta, Emily Mortimer, Michela Andreozzi, Maria Chiara Giannetta, Ludovica Martino, Aurora Giovinazzo, Giancarlo Commare, Francesca Comencini, Marco Bocci, Filippo Nigro, Anna Ammirati, Artem Giuseppe Pirozzi, Lavinia Longhi, Selene Caramazza, Paolo Ruffini, Antonio Scurati, Nils Hartmann, Vanessa Beecroft, Ludovica Rampoldi, Greta Ferro, Paki Meduri, Giuseppe Stasi, Fabrizio Gatti.

Lancia nominati primi 40 concessionari in 6 Paesi europei

Lancia nominati primi 40 concessionari in 6 Paesi europeiMilano, 15 mag. (askanews) – Lancia conferma il piano di rilancio in Europa, con la nomina dei primi 40 concessionari in 6 Paesi: Spagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio e Portogallo. Il piano prevede l’apertura di 70 nuovi concessionari in 70 grandi città entro la prima metà del 2024.

“Oggi si compie un altro passo avanti nel Rinascimento di Lancia per farne un marchio desiderabile, rispettato e credibile nel mercato premium europeo. Dopo aver annunciato il piano strategico a 10 anni, presentato un nuovo logo e applicato la nuova Corporate Identity nel primo showroom italiano, abbiamo incontrato a Torino tutti i potenziali nuovi concessionari a cui abbiamo presentato la nostra strategia e il piano di internazionalizzazione. E oggi Lancia nomina i primi 40 concessionari in 6 Paesi: Spagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio e Portogallo. Saranno questi, infatti, i primi mercati dove Lancia ‘sbarcherà’ con l’arrivo della Nuova Ypsilon”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo del marchio Lancia. “Entro la prima metà del 2024, nomineremo 70 nuove concessionarie in altrettante grandi città europee. Il nostro sarà un modello distributivo innovativo e caratterizzato da una qualità senza compromessi: un numero selezionato di rivenditori, senza necessità di grandi showroom e con l’intento di offrire un alto livello di qualità, sia online che offline”, ha concluso Napolitano.

Zaia:a Padova primo trapianto da donatore cadavere a cuore fermo

Zaia:a Padova primo trapianto da donatore cadavere a cuore fermoPadova, 15 mag. (askanews) – “E’ una giornata storica per la sanità veneta e per tutto il Paese: l’equipe della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, diretta dal prof. Gino Gerosa, in collaborazione con la Cardiochirurgia di Treviso diretta dal dr. Giuseppe Minniti, ha compiuto il primo trapianto di cuore in Italia da donatore cadavere. Fino ad oggi nessuno era riuscito a trapiantare un cuore oltre i 20′ dalla morte cardiaca imposta dalla legislazione; il prelievo era effettuato solo per morte celebrale, con il cuore ancora in attività”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto. Zaia ricorda che già nel 1985, grazie al prof. Vincenzo Gallucci, Padova aveva effettuato il primo trapianto di cuore in assoluto. Oggi, con questo nuovo straordinario primato, la Cardiochirurgia padovana si conferma eccellenza internazionale.

“E c’è di più – ha detto il presidente -: la possibilità di prelevare il cuore da donatore cadavere, a cuore fermo cioè, consentirà l’abbattimento del 30% delle liste d’attesa. Concretamente, salveremo vite” ha concluso Zaia.

Ucraina, von der Leyen: il nuovo pacchetto Ue contro la Russia impedirà che le sanzioni siano aggirate

Ucraina, von der Leyen: il nuovo pacchetto Ue contro la Russia impedirà che le sanzioni siano aggirateBruxelles, 15 mag. (askanews) – Il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia, l’undicesimo, già presentato dalla Commissione europea e attualmente in discussione nel Consiglio Ue che deve approvarlo all’unanimità, è focalizzato soprattutto sulle misure contro l’aggiramento delle sanzioni già esistenti, attraverso i paesi terzi. Lo ha confermato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, rispondendo ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, oggi a Bruxelles.

“Le nuove sanzioni sono ancora in cantiere, per così dire. In questo pacchetto di proposte in primo luogo c’è il divieto di raggiro. In effetti – ha spiegato von der Leyen – in alcuni paesi terzi c’è stata una impennata esponenziale nei flussi commerciali con l’Unione europea in questi ultimi mesi, e c’è una discrepanza tra quello che parte dell’Unione Europea, e che passa per la Russia, e quello poi finisce nei diversi paesi. Ecco perché ci stiamo chiedendo se sia opportuno, come deterrente, un eventuale divieto di transito” attraverso la Russia delle merci esportate dall’Ue verso paesi terzi. “Ci saranno in questo meccanismo vari dispositivi di controllo, perché vogliamo assicurarci che sia giustificato” il divieto di transito. “Ma questo è ancora in discussione, per ora, a livello di Stati membri”. “Poi – ha aggiunto la presidente della Commissione – c’è anche l’estensione del divieto di transito fisico attraverso la Russia, che è già applicato ai prodotti a duplice uso e agli armamenti, includendo anche le tecnologie avanzate, e componenti e carburanti per aerei”.

Infine, “c’è un secondo elemento che riguarda i paesi terzi che comprano direttamente dall’Unione europea, e che poi, potenzialmente, potrebbero consegnare i prodotti oggetto di sanzioni alla Russia: in questo caso noi mandiamo un chiaro messaggio che facciamo sul serio, che potremmo vietare l’eportazione di questi verso questi paesi terzi, se ci risulta che c’è un raggiro delle sanzioni con consegne alla Russia”, ha concluso von der Leyen.