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Uiv: Commissione Ue ancora contro il vino nel nuovo dossier Beca

Uiv: Commissione Ue ancora contro il vino nel nuovo dossier BecaMilano, 7 feb. (askanews) – “È stato pubblicato in questi giorni il nuovo documento di lavoro della Commissione Ue del piano Beca (Beating Cancer), lo stesso che tre anni fa proponeva forti limitazioni al commercio oltre all’introduzione di etichette allarmistiche e altro. Proposte, le cui linee più oltranziste furono bocciata dall’Europarlamento. Questo nuovo testo presenta alcuni aspetti addirittura peggiorativi rispetto a quello che ha trovato opposizione politica”. Lo denuncia in una nota Unione italiana vini (Uiv).


In particolare, la Commissione “afferma di essere al lavoro per introdurre nuove misure più stringenti riguardanti la tassazione, anche per il vino, dei prodotti e la limitazione delle vendite transfrontaliere, l’informazione ai consumatori attraverso l’introduzione avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici” spiega Uiv, che con il suo segretari generale, Paolo Castelletti, sottolinea che “cambia la squadra ma purtroppo il leit motiv della Commissione europea rimane lo stesso. Speravamo che la nuova Commissione incentrasse il suo lavoro su misure volte a rafforzare la competitività delle imprese, non a inasprire la tassazione e a creare nuove distorsioni nel mercato unico”. “La sensazione è che nella Ue la mano destra non sappia cosa faccia quella sinistra: è il caso degli ‘health warning’, riproposto nel documento quando lo stesso Commissario alla Salute Varhelyi, in audizione in Parlamento Europeo, aveva detto che non era una priorità per la nuova Commissione” prosegue Castelletti, spiegando che “ci appelliamo agli Stati membri e in particolare agli europarlamentari italiani per bloccare in sede di Consiglio e del Parlamento Ue un documento redatto senza alcuna consultazione pubblica con gli stakeholder. Sarebbe – conclude – un esordio shock della nuova legislatura per un settore che vale per il Vecchio Continente oltre 100 miliardi di euro e milioni di posti di lavoro”.


“Nel testo di revisione, la Commissione afferma che oltre il 90% delle azioni del piano sono state avviate, con molte già completate” precisa Uiv, evidenziando che “attualmente, la direttiva sulle aliquote fiscali sugli alcolici stabilisce una quota minima di accisa pari a 0 euro per il vino e altre bevande fermentate, una delle proposte è di cambiare questo principio”.

Ucraina, i russi conquistano Toretsk e avanzano nel Donbass

Ucraina, i russi conquistano Toretsk e avanzano nel DonbassRoma, 7 feb. (askanews) – L’avanzata totale delle truppe russe nella profondità delle difese nemiche ha superato i 13 chilometri durante l’operazione per prendere il controllo della città di Dzerzhinsk (conosciuta anche come Toretsk) nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), ha affermato venerdì il Ministero della Difesa russo. In precedenza, il Ministero ha affermato che le truppe russe hanno preso il controllo della città di Dzerzhinsk. “L’avanzata complessiva delle truppe russe nella profondità delle difese nemiche è ammontata a oltre 13 chilometri”, ha affermato il Ministero.

Leader e gotha dell’IA riuniti a Parigi, Meloni dà forfait

Leader e gotha dell’IA riuniti a Parigi, Meloni dà forfaitRoma, 7 feb. (askanews) – Giorgia Meloni non sarà al summit sull’Intelligenza artificiale in programma il 10 e 11 febbraio a Parigi. Una scelta che sorprende, visto l’interesse della presidente del Consiglio per il tema. Basti ricordare che l’IA è stato uno dei punti al centro del programma del G7 a guida italiana, su cui è stato chiamato a parlare il “super ospite” Papa Francesco.


L’incontro di Parigi è l’ideale continuazione del meeting organizzato lo scorso anno a Bletchley Park dall’allora primo ministro britannico, e amico di Meloni, Rishi Sunak, a cui la presidente del Consiglio prese parte. Il parterre dell’evento nella capitale francese è di altissimo livello: co-organizzato dal presidente francese Emmanuel Macron, con cui il rapporto personale della premier non è mai decollato, e dal premier indiano Narendra Modi, vedrà la partecipazione di capi di Stato e di governo, tra cui il leader emiratino Mohamed Bin Zayed al Nahyan e il cancelliere tedesco Olaf Scholz; della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen; del vice presidente americano J.D. Vance; del vice premier cinese Zhang Guoqing e dei numeri uno delle aziende hi-tech impegnate sul tema. Tra questi ultimi ci saranno il presidente di Microsoft Brad Smith; Liang Wengfeng, fondatore della startup cinese DeepSeek al centro dell’attenzione in questi giorni; Demis Hassabis, Nobel per la chimica e capo del laboratorio di ricerca DeepMind AI di Google; Meredith Whittaker, presidente di Signal. E anche Elon Musk dovrebbe arrivare a Parigi.


A fronte di questo programma, secondo quanto si apprende da fonti a diretto contatto con il dossier, lo staff ha consigliato alla premier di partecipare, ma senza riuscire a convincerla. Di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli

Foibe, Matteoni (FdI): deposte corone di fiori a Muggia per i martiri

Foibe, Matteoni (FdI): deposte corone di fiori a Muggia per i martiriMilano, 7 feb. (askanews) – “Questa mattina nella mia Muggia, nelle frazioni di Rabuiese e Cerei, ho partecipato con commozione alla deposizione delle corone di fiori in ricordo dei nostri connazionali infoibati dal regime comunista jugoslavo, ricordando anche il dramma dell’esodo di tantissimi italiani che sono transitati da questo territorio. Una cerimonia profondamente significativa che ci accompagna alla Giornata del Ricordo di lunedì 10 febbraio. Ringrazio il comune di Muggia, il sindaco Polidori e il vicesindaco e assessore alla Cultura Delconte per aver organizzato questa cerimonia molto sentita, evento che non veniva organizzato prima dell’insediamento di questa amministrazione. La cerimonia di oggi testimonia anche le vicende degli esuli che hanno valicato il confine di Rabuiese e di Cerei, storie che sono sopravvissute nell’ombra e nell’oblio per troppi anni ma che non sono mai state dimenticate. Noi di Fratelli d’Italia saremo sempre in prima linea insieme a chi come noi condivide l’importanza del ricordo di una grande ferita per la nostra Nazione. Ringrazio anche tutte le associazioni degli esuli e d’arma presenti, preziosi custodi del ricordo e dell’identità di questi territori”. Lo ha scritto il deputato e segretario provinciale di FdI Trieste, Nicole Matteoni.

L’aereo di Giorgia Meloni sparisce dai (Flight)radar…

L’aereo di Giorgia Meloni sparisce dai (Flight)radar…Roma, 7 feb. (askanews) – Giorgia Meloni sparisce dai radar. O meglio da Flightradar. La popolare app – aperta e gratuita nel suo profilo base – traccia tutti i voli a livello mondiale e inserendo l’apposito codice del volo era possibile seguire anche l’Airbus della premier nei suoi spostamenti. Una “trasparenza” evidentemente non gradita, in particolare in caso di viaggi “segreti”. Come quello del 6 gennaio scorso da Donald Trump a Mar-a-Lago. Una missione non prevista e non annunciata, che era stata rivelata grazie a buone fonti giornalistiche e a un semplice controllo proprio su Flightradar.


Da quel momento, come verificato anche in occasione del ritiro informale di lunedì scorso a Bruxelles, l’aereo di Meloni non è più tracciato. Sono invece ancora regolarmente monitorati gli altri aerei governativi, anche militari. “E’ stato chiesto di oscurarlo”, conferma una fonte a conoscenza della vicenda. E’ del resto nota l’attenzione alla “privacy” della premier, a partire dalla decisione di spegnere la campanella che per prassi ultradecennale segnalava l’uscita da Palazzo Chigi dei premier. O il “fastidio” – riferito dagli spifferi della Presidenza del Consiglio – per il passaggio nel suo studio dei commessi incaricati di esporre sulla “prua d’Italia” le bandiere in occasione dei Consigli dei ministri. Ma tornando agli aerei, è curioso notare che un fatto simile accadde, nel 2022, anche all’amico della premier Elon Musk. In quel caso era stato un ventenne, Jack Sweeney, a far indispettire il miliardario. Il ragazzo, studente della University of Central Florida, tramite un bot di sua creazione tracciava le rotte del jet privato di Musk, pubblicandole sul suo account dell’allora Twitter (oggi X). Musk gli aveva offerto 5 mila dollari per smettere, lamentando “un rischio per la sicurezza”. Lo studente aveva rilanciato chiedendo una “internship” nella sua azienda o una Tesla Model 3. Musk a quel punto aveva fatto causa a Sweeney, il cui account era stato sospeso per aver violato le regole del social network in tema di manipolazione della piattaforma e condivisione di spam.


Di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli

Auto ibride in Ue dopo 2035, possibile ma con e-fuel a zero emissioni?

Auto ibride in Ue dopo 2035, possibile ma con e-fuel a zero emissioni?Roma, 7 feb. (askanews) – Ha fatto molto rumore, nei giorni scorsi, un articolo pubblicato dal settimanale tedesco “Der Spiegel” secondo cui, durante il “dialogo strategico” in corso con le parti interessate sul futuro dell’industria automotive, ci sarebbe stata un’apertura da parte della Commissione europea verso una revisione dell’obiettivo zero emissioni per le auto nuove nel 2035, con la possibilità per l’industria di continuare a produrre veicoli ibridi anche dopo quella scadenza.


È una notizia da prendere con le pinze: innanzitutto, la fonte non è la Commissione, neanche come dichiarazione “off the record”. L’articolo dello Spiegel su questo è chiaro: “A quanto pare – scrive il settimanale tedesco – i lobbisti hanno successo. Per la prima volta, secondo quanto riferito dagli ambienti negoziali, i rappresentanti dell’Ue non hanno escluso la vendita di veicoli ibridi plug-in dopo il 2035”. Si tratta, dunque, di dichiarazioni rilasciate da lobbisti dell’automotive, che attribuiscono l’apertura ai rappresentanti della Commissione. I titoloni sull’Ue che finalmente “valuta”, “considera”, “apre”, “fa concessioni”, prospettando una modifica dell’obiettivo 2035, o addirittura una marcia indietro, non sono corretti. Da parte della Commissione, l’unica reazione finora è stata un rigoroso “no comment”. A una nostra domanda, la portavoce per Clima, Energia, e Trasporti, Anna-Kaisa Itkonen, ha risposto “Nessun commento all’articolo” dello Spiegel, “poiché il dialogo con l’industria automobilistica è in corso”. Non è una smentita, ma neanche una conferma.


Certo, risulta difficile, per chi ha seguito costantemente da Bruxelles il dibattito politico, spesso acceso, sulla transizione verde nell’automotive, credere che l’Esecutivo comunitario abbia all’improvviso cambiato posizione, dopo aver confermato innumerevoli volte e con fermezza l’obiettivo 2035. La tesi del ripensamento, se non proprio della retromarcia, sulla messa al bando dei motori a combustione entro dieci anni, si basa soprattutto su un punto (pag. 10) della recente comunicazione della Commissione sulla “Bussola della competitività”, che è citata dallo Spiegel, secondo cui è “esattamente la frase che l’industria si aspettava”. La Commissione scrive che “come parte del dialogo” con il settore automotive, “individueremo soluzioni immediate per salvaguardare la capacità di investimento dell’industria, esaminando possibili flessibilità per garantire che la nostra industria rimanga competitiva”. Nel documento, tuttavia, la frase si conclude con una “caveat”: queste soluzioni “flessibili” saranno trovate “senza abbassare l’ambizione complessiva degli obiettivi del 2025”.


E’ noto che l’industria automotive europea sta cercando delle soluzioni che possano scongiurare il pagamento delle multe per non aver rispettato gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di CO2 dalle auto, previsti per la fine di quest’anno (il 20% in meno rispetto al 2021). Ed è abbastanza chiaro che a questo, e non all’obiettivo 2035 si riferisce la frase riportata. Ma subito dopo, nel documento della Commissione, c’è un’altra affermazione: “Raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 – si legge – richiederà un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, in cui gli e-fuel (i carburanti sintetici, ndr) hanno un ruolo da svolgere attraverso una modifica mirata del regolamento, come parte della revisione prevista”.


In altre parole proprio il documento riportato dallo Spiegel non apre affatto a una revisione dell’obiettivo zero emissioni tra 10 anni, ma sottolinea l’intenzione della Commissione di applicare il principio della neutralità tecnologica, consentendo l’uso dei carburanti sintetici, e quindi un possibile futuro per la produzione di motori a combustione, a fianco ai motori elettrici. Questo, naturalmente, a condizione che sia rispettato il principio della neutralità climatica, ovvero dell’azzeramento delle emissioni nette dai veicoli, se e quando i carburanti sintetici saranno effettivamente in grado di assicurare questa condizione. Va precisato che in realtà nella legislazione in vigore l’obiettivo 2035 già ora non prevede affatto una messa al bando dei motori termici (come spesso si legge), ma solo l’azzeramento delle emissioni. La revisione del regolamento, prevista entro il 2026, potrebbe semplicemente precisare che i veicoli ibridi “plug-in” o “range extender” (con autonomia estesa), se alimentati con carburanti sintetici a zero emissioni nette, potranno continuare a essere prodotti e immessi sul mercato anche dopo il 2035. In ogni caso, tutto questo dovrebbe essere chiarito entro un mese, il 5 marzo, quando il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, presenterà il nuovo “action plan” industriale per l’automotive. È chiaro comunque che da parte dell’Industria c’è un tentativo di spingere sull’ibrido: perché consente di ritardare la riconversione al “tutto elettrico” per alcuni anni, mantenendo in produzione almeno in parte i motori a combustione interna, e dando più tempo per riconvertirsi all’indotto (così importante per l’Italia), e più margine per un ritorno degli investimenti in questa specifica tecnologia. Inoltre, questo risponderebbe alle aspettative del mercato, e soprattutto dei consumatori a basso reddito; i quali, giustamente, non si fidano dell’auto elettrica, e non solo per i costi ancora proibitivi, ma anche perché finora è stata troppo lenta la diffusione delle infrastrutture di ricarica, troppo limitata l’autonomia delle batterie, e sono ancora troppo lunghi i tempi di ricarica. Si tratta, tuttavia, di una strategia temporanea: puntare per ora sull’ibrido, per far ripartire la domanda, in attesa di modelli elettrici meno cari, di una diffusione adeguata e capillare delle colonnine (che con gli investimenti pubblici necessari può essere completata in pochi anni), e del miglioramento tecnologico delle batterie, con una maggiore autonomia e minori tempi di ricarica. Di Lorenzo Consoli e Alberto Ferrarese

Ippica, Hippogroup: riapriamo entro l’anno impianto di Capannelle

Ippica, Hippogroup: riapriamo entro l’anno impianto di CapannelleRoma, 7 feb. (askanews) – L’ippica a Roma è salva. Nel 2025 HippoGroup Roma Capannelle permetterà la riapertura dell’ippodromo Capannelle. In accordo con la controllante HippoGroup Cesenate, si è deciso di continuare, come da 56 anni a questa parte, la gestione dell’impianto di via Appia Nuova. “È stata una scelta difficile per le poche certezze che ci vengono date dal Comune di Roma (proprietario dell’intero compendio) e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (organizzatore delle corse sul territorio nazionale), ma abbiamo accettato la proposta di Roma Capitale, per poter tutelare i nostri dipendenti (saranno mantenuti tutti i livelli occupazionali) e il patrimonio della società, fiduciosi che nel corso del 2025 la magistratura ci darà ragione nel contenzioso relativo all’assurdo proposito di Roma Capitale che pretende dal 2017 al 2023, canoni per 18 milioni di euro. Si tratta di una richiesta di oltre 2,5 milioni di euro l’anno!”, si spiega in una nota.


“Anche le condizioni economiche proposte per continuare l’attività nell’anno appena iniziato risultano sproporzionate: Roma Capitale, infatti, ci richiede il triplo di quanto previsto dal bando, andato deserto lo scorso novembre, per la gestione temporanea – si aggiunge – Escludendo inoltre dalle attività in concessione i servizi bar e ristorazione già presenti nell’impianto. Consci del fatto che la chiusura dell’ippodromo Capannelle sarebbe stata un vulnus, una sventura, una sconfitta disastrosa e soprattutto un’offesa, non solo per il Comune di Roma e per gli operatori ippici locali, ma anche per il Masaf e tutto il mondo ippico nazionale, con grande senso di responsabilità, pur nelle ristrettezze e tra mille difficoltà, cercheremo di garantire con dignità anche nel 2025 lo svolgimento delle quasi 130 giornate di corse che ci sono state assegnate e l’attività del centro di allenamento”.

Vino, prende il via a Wine Paris il tour promozionale dei vini Imt

Vino, prende il via a Wine Paris il tour promozionale dei vini ImtMilano, 7 feb. (askanews) – Trasferta in Francia per i vini dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), il consorzio che riunisce oltre 500 aziende associate per 16 Denominazioni di origine e la maggior parte dell’export regionale. L’appuntamento, con una collettiva marchigiana di 20 aziende di cui 12 afferenti a Imt è quello di Wine Paris (dal 10 al 12 febbraio), una delle fiera internazionali di riferimento per il settore del vino. Una quarantina le etichette protagoniste a Parigi (padiglione 6, stand F158), in rappresentanza delle maggiori Denominazioni, a partire dal Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica fino al Conero, Colli Maceratesi Ribona, Lacrima di Morro d’Alba, Colli Pesaresi.


“La nostra seconda partecipazione a Wine Paris è particolarmente significativa perché conferma l’obiettivo di allargare il raggio di azione per le vendite dei nostri vini” ha affermato il presidente Imt, Michele Bernetti, aggiungendo che “in una fase complessa per il comparto a livello globale, su cui grava anche la minaccia dei dazi statunitensi, la risposta deve arrivare da una maggior attività di promozione: non a caso dopo Parigi saremo presenti al ProWein di Dusseldorf (16-18 marzo) e al Vinitaly a Verona (6-9 aprile)”. Assieme alla Regione Marche, l’Imt ha inoltre pianificato una serie di iniziative promozionali in programma nel corso dell’anno. Tra le azioni previste attraverso i fondi Csr 2023-2027 “Promozione dei prodotti di qualità”, figurano incontri b2b e b2c, degustazioni, workshop, eventi dedicati a buyer ed esperti di settore nazionali e europei, campagne di informazione e promozione. I Paesi obiettivo nel mercato comunitario sono Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svezia ma anche aree considerate emergenti, come Francia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Austria, Danimarca e Repubblica Ceca. Azioni di promozione anche nell’extra-Ue, con Stati Uniti, Canada, Svizzera, Regno Unito e Giappone individuati come Paesi target per la promozione attraverso i programmi Ocm.


Nella “collettiva” di Wine Paris saranno presenti Belisario, Conti degli Azzoni, Fattoria Mancini, Filodivino, Luigi Giusti, Santa Barbara, Sartarelli, Tenuta dell’Ugolino, Tenuta Santi Giacomo e Filippo, Umani Ronchi, Vignamato e Vignedileo. Le aziende che fanno capo a Imt con avranno stand propri sono invece Casa Vinicola Garofoli e Terre di Serrapetrona.

Napoli, da CDP 15 mln per l’efficienza della rete idrica di ABC

Napoli, da CDP 15 mln per l’efficienza della rete idrica di ABCMilano, 7 feb. (askanews) – Migliorare l’efficienza della rete idrica che serve la città di Napoli, grazie a un sistema digitalizzato che evita perdite nella rete di distribuzione dell’acqua e disagi alla popolazione. Questo è l’obiettivo principale del finanziamento di 15 milioni di euro concesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ad ABC (Acqua Bene Comune) Napoli che gestisce l’infrastruttura sul territorio.


Nel dettaglio, le risorse saranno destinate a sostenere il Piano di investimenti dell’Azienda Speciale partenopea. Tra gli interventi sono previsti, in particolare: l’installazione dei cosiddetti smart meter, strumenti tecnologici in grado di monitorare i parametri di funzionamento della rete accrescendone l’affidabilità; l’introduzione di una nuova piattaforma di monitoraggio digitalizzata che permette la supervisione, la gestione e l’ottimizzazione della rete; il rinnovamento delle fontane cittadine adottando impianti d’avanguardia e il rifacimento di alcune tratte idriche. L’operazione si colloca all’interno di un più ampio progetto di ABC Napoli denominato “ABC4INNOVATION: Transizione digitale e tecnologica verso lo Smart Water System della città di Napoli”, volto ad ottimizzare la gestione della rete idrica in maniera semplice e intuitiva attraverso la messa a punto di un sistema di monitoraggio.


Anche grazie al finanziamento accordato da Cassa Depositi e Prestiti, ABC Napoli potrà dare concretezza ai progetti di efficientamento della rete così da rispondere sia alle esigenze della cittadinanza che a quelle di una moderna gestione del Servizio Idrico Integrato. Tale intervento è in linea con l’impegno di CDP di promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse idriche, in particolar modo nel Mezzogiorno.

Vino, a Parigi si celebrano la Sicilia e il ruolo produttivo delle donne

Vino, a Parigi si celebrano la Sicilia e il ruolo produttivo delle donneMilano, 7 feb. (askanews) – A margine delle iniziative previste in occasione del Wine Paris (10-12 febbraio), la manifestazione che tradizionalmente apre la stagione dei grandi saloni internazionali dedicati al vino e ai territori di produzione, martedì 11 febbraio l’Istituto regionale del vino e dell’olio (Irvo) sarà protagonista nella capitale francese dell’evento “Women and wine: celebrating success stories” organizzato dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Parigi guidata dall’Ambasciatore Luca Sabbatucci. L’evento avrà luogo al Mairie e sarà seguito da una degustazione di vini siciliani.


L’Irvo, che per la prima volta è diretto da una donna, la commissaria Giuseppa Mistretta, presenterà ad una platea di Ambasciatori, diplomatici e funzionari delle organizzazioni internazionali presenti a Parigi, “l’attività dell’Istituto a supporto dell’innovazione, per la certificazione di qualità e la promozione della produzione vincola dei territori della Sicilia, Regione europea della Gastronomia 2025, con la presentazione del nuovo progetto dedicato alle ‘100 Sicilies – Experiences of Good Life’, con otto diversi itinerari enogastronomici tracciati per raccontare la civiltà della tavola siciliana e il suo patrimonio identitario”. Alla tavola rotonda parteciperà Valerie Lempereur, presidente della commissione enologia dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) e porteranno la loro testimonianza le produttrici siciliane Giovanna Caruso e Federica Bonetta, entrambe socie delle Donne del Vino Sicilia, che saranno rappresentate anche dal consigliere nazionale Dominique Marzotto. Moderatrice dell’evento la giornalista Alma Torretta, siciliana residente a Parigi, autore di diverse guide sui vini siciliani, delegata di Onav Paris e anche lei Donna del Vino Sicilia. “Le donne in questi ultimi anni stanno disegnando una nuova era nel mondo del vino, attraverso la loro passione, competenza e visione innovativa – ha commentato Mistretta – ed anche in Sicilia stanno contribuendo in modo determinante alla nuova viticoltura ed enologia dell’isola, con ruoli apicali e direttivi di indubbio successo. È per noi un grande onore poterlo mettere in evidenza a Parigi davanti ad una platea così rappresentativa del mondo intero”.


“L’Italia svolge un ruolo protagonista nei tavoli multilaterali di Parigi, e lo fa tutelando i propri interessi, promuovendo i propri valori e valorizzando le sue eccellenze” ha aggiunto Sabbatucci, sottolineando che “questa iniziativa coniuga tutti questi aspetti. Poniamo al centro il ruolo delle donne, tema di grande attenzione in ambito Ocse, nel settore vitivinicolo, che ha un’importanza strategica per la nostra economia e per tante imprese italiane”.