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Autonomia, Consulta dichiara parzialmente illegittima legge

Autonomia, Consulta dichiara parzialmente illegittima leggeRoma, 14 nov. (askanews) – La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. E’ quanto annuncia la stessa Consulta in attesa del deposito della sentenza.


I giudici, che hanno esaminato i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, ritengono che “la distribuzione delle funzioni legislative e amministrative tra i diversi livelli territoriali di governo, in attuazione dell’art. 116, terzo comma” della Costituzione, “non debba corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma debba avvenire in funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione. A tal fine, è il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni” si legge in un nota della Consulta. La Corte ha ravvisato in particolare l’incostituzionalità della “possibilità che l’intesa tra lo Stato e la regione e la successiva legge di differenziazione trasferiscano materie o ambiti di materie”. La Consulta ritiene invece che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata, in relazione alla singola regione, alla luce del richiamato principio di sussidiarietà”.


Secondo i giudici è incostituzionale poi “il conferimento di una delega legislativa per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP) priva di idonei criteri direttivi, con la conseguenza che la decisione sostanziale viene rimessa nelle mani del Governo, limitando il ruolo costituzionale del Parlamento”. Illegittima anche “la previsione che sia un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dPCm) a determinare l’aggiornamento dei LEP”, così come viene bocciato “il ricorso alla procedura prevista dalla legge legge di bilancio per il 2023 per la determinazione dei LEP con dPCm, sino all’entrata in vigore dei decreti legislativi previsti dalla stessa legge per definire i LEP”. Incostituzionale anche “la possibilità di modificare, con decreto interministeriale, le aliquote della compartecipazione al gettito dei tributi erariali, prevista per finanziare le funzioni trasferite, in caso di scostamento tra il fabbisogno di spesa e l’andamento dello stesso gettito; in base a tale previsione, potrebbero essere premiate proprio le regioni inefficienti, che – dopo aver ottenuto dallo Stato le risorse finalizzate all’esercizio delle funzioni trasferite – non sono in grado di assicurare con quelle risorse il compiuto adempimento delle stesse funzioni”.


E ancora secondo i giudici è illegittima “la facoltatività, piuttosto che la doverosità, per le regioni destinatarie della devoluzione, del concorso agli obiettivi di finanza pubblica, con conseguente indebolimento dei vincoli di solidarietà e unità della Repubblica”. Bocciata anche “l’estensione della legge n. 86 del 2024, e dunque dell’art. 116, terzo comma, Cost. alle regioni a statuto speciale, che invece, per ottenere maggiori forme di autonomia, possono ricorrere alle procedure previste dai loro statuti speciali”. La Consulta sottolinea che “spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua discrezionalità, colmare i vuoti derivanti dall’accoglimento di alcune delle questioni sollevate dalle ricorrenti, nel rispetto dei principi costituzionali, in modo da assicurare la piena funzionalità della legge”.

Superbonus, FIMAA: perplessi su spiegazioni Giorgetti tassazione plusvalenze

Superbonus, FIMAA: perplessi su spiegazioni Giorgetti tassazione plusvalenzeRoma, 14 nov. (askanews) – Destano forte perplessità le spiegazioni che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fornito oggi alla Camera, rispondendo all’interrogazione sulla tassazione delle plusvalenze del Superbonus presentata dall’on. Mauro Del Barba. Lo afferma la FIMAA, sottolineando che la tassazione delle plusvalenze degli immobili riqualificati con il Superbonus richieda attenzione particolare dal momento che sta determinando una contrazione nelle compravendite. Si rischia pertanto di rallentare il mercato immobiliare, e quindi l’intero comparto che rappresenta il volano dell’economia, e oltre il 20% del PIL nazionale.


La Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari aderente a Confcommercio, informa una nota, segue da tempo gli sviluppi normativi e continuerà a attivarsi per ottenere una revisione della norma. Con questo obiettivo, a fine ottobre ha organizzato una tavola rotonda per avviare un confronto tra associazioni ed esponenti politici. Ai lavori hanno preso parte rappresentanti del Consiglio Nazionale del Notariato, del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e dell’ANCE, insieme a diversi parlamentari – oltre alla Senatrice Lavinia Mennuni, gli Onorevoli Alberto Luigi Gusmeroli, Mauro Del Barba, Andrea de Bertoldi ed Emiliano Fenu. Prendendo spunto dalle criticità evidenziate in quell’occasione, la senatrice Mennuni ha presentato un emendamento al decreto Fiscale per limitare a 5 anni (invece degli attuali 10) il periodo di imponibilità della plusvalenza; per escludere dall’ambito di applicazione della norma gli immobili per i quali il contratto preliminare di compravendita è stato registrato o trascritto entro il 1° gennaio 2024; e per prevedere che, nel caso in cui i lavori di riqualificazione abbiano riguardato esclusivamente le parti comuni dell’edificio e non il singolo immobile, la tassazione della plusvalenza non possa superare l’ammontare del beneficio fiscale goduto; per adottare un meccanismo di tassazione della plusvalenza in funzione della effettiva fruizione del Superbonus in dichiarazione dei redditi; e per consentire ai soggetti che abbiano optato per la cessione del credito di dedurre gli oneri finanziari sopportati.


“Quell’emendamento purtroppo è stato dichiarato improponibile – commenta il Vicepresidente Vicario di FIMAA, Maurizio Pezzetta. – In sostanza, la Commissione Bilancio del Senato ha ritenuto che la tassazione delle plusvalenze del Superbonus fosse estranea alla materia del decreto Fiscale. Purtroppo, le spiegazioni che ha fornito oggi il Ministro Giorgetti sembrano confermare il fatto che il governo non stia valutando le ripercussioni che la norma rischia di causare, occorre invece arrivare a una disciplina che garantisca maggiore equità e ristabilisca il pieno rispetto del principio del legittimo affidamento tra contribuente Amministrazione. Confidiamo quindi di poter avviare quanto prima un confronto anche con il Ministro Giorgetti” conclude Pezzetta.

Enogastronomia, Lunelli presenta primo Report sostenibilità del Gruppo

Enogastronomia, Lunelli presenta primo Report sostenibilità del GruppoMilano, 14 nov. (askanews) – Il Gruppo Lunelli presenta per la prima volta il suo Report di sostenibilità che raccoglie le iniziative messe in atto dalle aziende che lo compongono, con l’obiettivo di conciliare crescita economica e responsabilità sociale e ambientale. Il documento, redatto secondo gli standard internazionali GRI, fa tesoro dell’esperienza acquisita da Ferrari Trento in tre edizioni del proprio Report ed è stato coadiuvato dal Comitato di sostenibilità che dal 2020 ha iniziato ad operare con regolarità proponendo ai Cda di tutte le società del Gruppo l’adozione di strategie e obiettivi di lungo periodo, in linea con quelli per lo Sviluppo sostenibile definiti dall’Onu. Sette sono gli obiettivi individuati come prioritari dal Gruppo: produzione e consumo responsabile, lotta al cambiamento climatico, promozione e tutela della biodiversità, gestione sostenibile dell’acqua, salute e benessere, lavoro dignitoso e crescita economica, uguaglianza di genere.


Per quanto riguarda l’ambiente, l’attenzione “è stata rivolta in primis all’attività agricola, con un approccio incentrato sulla naturale fertilità della terra”, che ha condotto alla certificazione biologica e “Biodiversity Friend” dei vigneti di proprietà in Trentino, Toscana e Umbria, all’implementazione del protocollo “Il Vigneto Ferrari per una viticoltura di montagna salubre e sostenibile” rivolto ai conferenti di uva, nonché alla valorizzazione di cloni antichi di Glera da parte di Bisol1542. L’attenzione all’impronta carbonica delle aziende ha portato all’installazione di parchi fotovoltaici in Surgiva, Ferrari e Tenute Lunelli, attualmente in corso di ampliamento, e all’utilizzo di energie esclusivamente da fonti rinnovabili in Segnana, Surgiva, Ferrari e Tenute Lunelli in Trentino. Tale impegno è culminato nella certificazione di “Carbon Neutrality” di Surgiva e Ferrari, che hanno ridotto e compensato, con l’acquisto di crediti carbonici certificati, tutte le emissioni dirette delle aziende secondo gli standard di Climate Partner. La “nuova era” di Tassoni, lanciata nel 2023, è stata l’occasione per rivedere il packaging dell’iconica cedrata “non solo in termini più contemporanei, ma anche in direzione di una maggiore attenzione all’ambiente, grazie all’eliminazione della plastica”. Un riguardo particolare è inoltre “dedicato al benessere dei dipendenti e allo sviluppo di programmi di welfare, nonché all’aspetto della sicurezza, che ha portato nel 2023 a raggiungere l’obiettivo ‘zero infortuni’ in sei delle nove sedi produttive del Gruppo”.


Il legame con i territori delle varie aziende “si esplica sia in termini di promozione e arricchimento della proposta enoturistica e culturale – come nel caso del Carapace di Tenute Lunelli in Umbria e di Villa Margon in Trentino – sia con il sostegno ad attività di tipo sociale, nella cui definizione vengono coinvolti anche i collaboratori del Gruppo”. Fra le iniziative rivolte ai giovani si segnalano i progetti “Io non me la bevo”, nato nell’ambito dell’impegno del Gruppo per la promozione di un consumo moderato e responsabile di alcol, e “Adotta una scuola”, promosso da Fondazione Altagamma, che lega il Gruppo Lunelli all’Istituto Alberghiero Trentino di Levico Terme. “Il nostro obiettivo è creare un valore condiviso, generando benessere, sicurezza e bellezza per tutti gli stakeholder” ha commentato Camilla Lunelli, Direttrice Comunicazione e Sostenibilità del Gruppo, spiegando che “con questo report, vogliamo trasmettere la nostra visione a lungo termine e condividere il nostro impegno nel costruire un futuro più sostenibile”.

Autonomia, la Consulta dichiara parzialmente illegittima la legge

Autonomia, la Consulta dichiara parzialmente illegittima la leggeRoma, 14 nov. (askanews) – La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. E’ quanto annuncia la stessa Consulta in attesa del deposito della sentenza.  La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, ha ravvisato l’incostituzionalità dei seguenti profili della legge:
– la possibilità che l’intesa tra lo Stato e la regione e la successiva legge di differenziazione trasferiscano materie o ambiti di materie, laddove la Corte ritiene che la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata, in relazione alla singola regione, alla luce del richiamato principio di sussidiarietà;
– il conferimento di una delega legislativa per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP) priva di idonei criteri direttivi, con la conseguenza che la decisione sostanziale viene rimessa nelle mani del Governo, limitando il ruolo costituzionale del Parlamento;
– la previsione che sia un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dPCm) a determinare l’aggiornamento dei LEP;
– il ricorso alla procedura prevista dalla legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio per il 2023) per la determinazione dei LEP con dPCm, sino all’entrata in vigore dei decreti legislativi previsti dalla stessa legge per definire i LEP;
– la possibilità di modificare, con decreto interministeriale, le aliquote della compartecipazione al gettito dei tributi erariali, prevista per finanziare le funzioni trasferite, in caso di scostamento tra il fabbisogno di spesa e l’andamento dello stesso gettito; in base a tale previsione, potrebbero essere premiate proprio le regioni inefficienti, che – dopo aver ottenuto dallo Stato le risorse finalizzate all’esercizio delle funzioni trasferite – non sono in grado di assicurare con quelle risorse il compiuto adempimento delle stesse funzioni;
– la facoltatività, piuttosto che la doverosità, per le regioni destinatarie della devoluzione, del concorso agli obiettivi di finanza pubblica, con conseguente indebolimento dei vincoli di solidarietà e unità della Repubblica;
– l’estensione della legge n. 86 del 2024, e dunque dell’art. 116, terzo comma, Cost. alle regioni a statuto speciale, che invece, per ottenere maggiori forme di autonomia, possono ricorrere alle procedure previste dai loro statuti speciali.


La Corte ha interpretato in modo costituzionalmente orientato altre previsioni della legge:
– l’iniziativa legislativa relativa alla legge di differenziazione non va intesa come riservata unicamente al Governo;
– la legge di differenziazione non è di mera approvazione dell’intesa (“prendere o lasciare”) ma implica il potere di emendamento delle Camere; in tal caso l’intesa potrà essere eventualmente rinegoziata;
– la limitazione della necessità di predeterminare i LEP ad alcune materie (distinzione tra “materie LEP” e “materie-no LEP”) va intesa nel senso che, se il legislatore qualifica una materia come “no-LEP”, i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali;
– l’individuazione, tramite compartecipazioni al gettito di tributi erariali, delle risorse destinate alle funzioni trasferite dovrà avvenire non sulla base della spesa storica, bensì prendendo a riferimento costi e fabbisogni standard e criteri di efficienza, liberando risorse da mantenere in capo allo Stato per la copertura delle spese che, nonostante la devoluzione, restano comunque a carico dello stesso;
– la clausola di invarianza finanziaria richiede – oltre a quanto precisato al punto precedente – che, al momento della conclusione dell’intesa e dell’individuazione delle relative risorse, si tenga conto del quadro generale della finanza pubblica, degli andamenti del ciclo economico, del rispetto degli obblighi eurounitari.Spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua discrezionalità, colmare i vuoti derivanti dall’accoglimento di alcune delle questioni sollevate dalle ricorrenti, nel rispetto dei principi costituzionali, in modo da assicurare la piena funzionalità della legge.
La Corte resta competente a vagliare la costituzionalità delle singole leggi di differenziazione, qualora venissero censurate con ricorso in via principale da altre regioni o in via incidentale.


 

”Lettura ad alta voce condivisa”, a Perugia convegno internazionale

”Lettura ad alta voce condivisa”, a Perugia convegno internazionaleRoma, 14 nov. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, si tiene a Perugia, dal 4 al 6 dicembre, la II Edizione del Convegno Scientifico Internazionale “Lettura ad alta voce condivisa – Shared Reading Aloud”.


Il convegno – informa una nota – intende ancora presentare al pubblico italiano e internazionale lo stato attuale della ricerca sulla lettura ad alta voce e sull’utilizzo della lettura e della letteratura come strumenti di sviluppo: approcci, contesti, metodi ed effetti. Lo sguardo proposto, non esclusivo, è quello della ricerca educativa, per cui un’attenzione particolare verrà data al sistema educativo e di istruzione, ma è intenzione del convegno favorire e sollecitare ricerche sull’utilizzo della lettura ad alta voce e sui risultati ed effetti, in differenti contesti e con diversi target. In questa edizione troveranno spazio anche i PRIN che più contribuiscono a far avanzare la ricerca negli ambiti di interesse del convegno.


La lettura ad alta voce ha dimostrato di essere in grado di incidere significativamente, in differenti fasce di età, su dimensioni strategiche per il successo formativo e per il controllo attivo della propria vita. Le principali dimensioni indagate, sono, per non fare che alcuni esempi fondamentali: funzioni cognitive di base, funzioni esecutive, domini di memoria, comprensione del testo orale e scritto, linguaggio ricettivo e produttivo, competenze emotive, comprensione degli altri e persino abilità motorie. Negli ultimi anni la ricerca sulla lettura, specialmente quella basata sulle evidenze, ha avuto una crescita a livello internazionale. Sono cresciute le ricerche che hanno indagato, in vario modo, i benefici prodotti dalle diverse pratiche di lettura e ancora di più le esperienze non formalizzate. Gli sguardi disciplinari sono molteplici non soltanto quello della ricerca educativa, perché la ricerca attorno alla lettura interseca gli interessi di molte discipline. Lo sguardo della ricerca educativa resta, tuttavia, fondamentale, in ragione del suo orientamento centrato sui soggetti e sul loro sviluppo, potenziamento, apprendimento e guadagni.


Moltissime le aree di ricerca che incrociano la lettura: dalle indagini sugli acquisti di libri e sui consumi culturali, su pratiche e abitudini di lettura che ci permettono di osservare la situazione attuale. Ci sono ricerche che offrono letture diacroniche del rapporto di parti della popolazione in un Paese con la lettura, ricerche riferite a un preciso tempo storico e/o determinati contesti. Ci sono ricerche che comparano le pratiche didattiche e sociali legate alla lettura in differenti paesi. Ci sono ricerche valutative, come quelle internazionali (Ocse Pisa, Pirls) e nazionali (Invalsi), che tentano di definire i livelli medi di abilità e competenze legate alla lettura e alla comprensione della stessa in un Paese, un’area geografica, una singola scuola, mettendoli in relazione con altre variabili, per compararli con quelli di altre aree e per orientare le politiche. Ci sono ricerche che tentano di ricostruire il punto di vista dei lettori o dei non lettori e i significati attribuiti, ricerche che tentano di ricostruire il punto di vista degli insegnanti o degli operatori e consulenti che la utilizzano e le pratiche reali attuate, ci sono ricerche che tentano di ricostruire il rapporto con la lettura di target specifici o in situazioni specifiche. Ci sono ricerche che vanno a indagare quali effetti siano determinati dalle differenti pratiche e “quantità” individuali di lettura (spesso sulla base delle dichiarazioni dei partecipanti). Negli ultimi anni hanno assunto maggiore visibilità le ricerche svolte all’interno dei sistemi di istruzione, sugli effetti della lettura ad alta voce di storie dell’insegnante e si sono affacciate ricerche relative a pratiche di lettura ad alta voce in altri contesti. Il convegno intende presentare e sollecitare la ricerca in questo campo proponendosi come nodo di una rete che vuole contribuire a costruire.


Nel convegno verrà presentata anche la rilevante attività di ricerca e azione condotta nel sistema educativo e di istruzione, negli ultimi anni, dal Dipartimento FISSUF dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con l’Associazione Nausika, a partire dalla recente nascita della Rete Umbra per la lettura ad alta voce condivisa e degli studi effettuati con il Centro per il Libro e la lettura, il PRIN dedicato alla sistematizzazione degli effetti della lettura ad alta voce nella fascia 11-14, il nuovo dottorato di ricerca (XXXIX e XL ciclo) in “Educazione alla Lettura. Effetti e benefici della lettura e della lettura ad alta voce” (Unipg, Unibo, Unimore) e i progetti: “Ad Alta Voce – Porta Palazzo” con Fondazione Scuola; “Lettrici e Lettori forti” con la rete dei comprensivi coordinati dall’IC Ferrari di Parma, sostenuto dalla Fondazione Cariparma; “Ad Alta Voce – Capo di Leuca”, con l’Associazione Narrazioni di Alessano e molti altri.

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”Milano, 14 nov. (askanews) – Dopo il musicista Elio, il campione di basket Marco Belinelli. Va al capitano della Virtus Bologna la seconda edizione del Premio “Vignaiolo come noi”, istituito dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), per valorizzare ogni anno un o una protagonista del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia e dello spettacolo che, “pur non esercitando il mestiere di vignaiolo, mette al centro del proprio lavoro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana”.


“Di lui si è detto che invecchiando migliora, come il buon vino e a 38 anni lo dimostra ogni giorno, in allenamento e in partita, rispondendo con i fatti a tutti quelli che si domandano quando finirà una carriera che, invece, non finisce mai di stupire”, si legge nella motivazione del Premio assegnato al cestista bolognese, che ha giocato diversi anni anche nell’Nba. “Una stagione sportiva, per un atleta, è come una vendemmia per noi vignaioli: ogni anno diversa, piena di paure e rischi, ma con la voglia di portare a casa il risultato, per sé e per il pubblico, per la gioia propria e degli altri” ha commentatoil presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi, augurando a Belinelli, “grandissimo campione di basket e personaggio di grande carisma e umanità, altre cento stagioni”.


Il riconoscimento introduce l’imminente Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che sabato 23 novembre apre il sipario sulla 13esima edizione, in programma a BolognaFiere fino a lunedì 25, con oltre 1.000 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane, due delegazioni di vignaioli stranieri in rappresentanza di alcune associazioni nazionali appartenenti a Cevi e 32 olivicoltori soci della Federazione italiana olivicoltori indipendenti (Fioi).

Umbria, Tesei: dopo 30 anni stiamo uscendo da isolamento

Umbria, Tesei: dopo 30 anni stiamo uscendo da isolamentoPerugia, 14 nov. (askanews) – “Da 20/30 anni questa regione è stata tenuta chiusa da un sistema infrastrutturale inesistente e oggi abbiamo cantieri aperti per strade e ferrovie. Per le opere ci vuole il tempo ma oggi questa regione sta uscendo dall’isolamento da una sinistra che non ha voluto far crescere questa regione. E la cosa più incredibile che è la stessa sinistra che continua a dire No a tutto. Se il progetto per l’Umbria è quello di andare con il somaro per le mulattiere noi non ci stiamo”. Lo ha detto la presidente uscente e ricandidata del centrodestra alle regionali dell’Umbria Donatella Tesei all’evento per la chiusura della sua campagna elettorale all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia, a cui partecipano anche i leader di Forza Italia, Antonio Tajani, della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Umbria, Tesei: fatto grande lavoro dopo macerie vere e in sanità

Umbria, Tesei: fatto grande lavoro dopo macerie vere e in sanitàPerugia, 14 nov. (askanews) – “C’era un grande lavoro da fare, l’Umbria era in ginocchio, c’era un sistema che volevamo cambiare e che, oggi lo posso dire, lo abbiamo cambiato nonostante il tempo sia stato così poco e la nostra piccola grande Umbria abbia dovuto affrontare” il Covid “con le macerie della sanità commissariata” e “con le macerie vere”, perché “c’erano le macerie del terremoto del 2016, era tutto lì, non si era per niente iniziata la ricostruzione”. Lo ha detto la presidente uscente e ricandidata del centrodestra alle regionali dell’Umbria Donatella Tesei nel suo intervento alla chiusura della sua campagna elettorale all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia, a cui partecipano anche i leader di Forza Italia, Antonio Tajani, della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.


“Quando si dice che la sanità è distrutta è trapassata l’ora di dire che se la sanità era distrutta era a causa dei 50 anni passati”, tant’è che “siamo stati la migliore regione a gestire l’emergenza Covid”, ha sottolineato Tesei.

Trump: incontro con Biden positivo, abbiamo parlato di Ucraina e Medio Oriente

Trump: incontro con Biden positivo, abbiamo parlato di Ucraina e Medio OrienteNew York, 14 nov. (askanews) – In un’intervista al New York Post, il neoeletto presidente Usa, Donald Trump, ha rivelato i temi di cui ha parlato con il presidente Biden alla Casa Bianca, nell’incontro di mercoledì.


L’Ucraina è stata sul tavolo delle discussioni tra i due. “Volevo, gli ho chiesto cosa pensasse e me l’ha detto”, ha spiegato Trump, aggiungendo che avevano parlato “molto anche del Medio Oriente. Volevo sapere cosa pensasse di dove siamo e cosa pensasse. E me l’ha detto, è stato molto gentile”. Trump ha fatto vari complimenti a Biden nell’intervista, cosa che va contro la sua retorica durante la campagna elettorale, in cui ha messo in dubbio le facolta’ mentali del presidente. “E’ stato un duro lavoro da entrambe le parti, e lui ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la campagna elettorale e tutto il resto. Abbiamo avuto davvero un ottimo incontro”, ha detto Trump.


Il presidente eletto ha chiarito che la transizione sta procedendo “molto agevolmente” e che i due hanno in programma di incontrarsi di nuovo poco prima dell’insediamento.

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in Italia

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in ItaliaRoma, 14 nov. (askanews) – “Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi. Stellantis ha un piano per l’Italia, che è stato condiviso coi nostri partner sindacali, e che oggi condividiamo a questo tavolo”. Lo ha detto Giuseppe Manca, responsabile risorse umane di Stellantis Italia, illustrando il piano industriale per l’Italia al tavolo in corso al Mimit. Nel 2025 sarà effettuato il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori, inoltre sarà dotata di una nuova batteria anche la versione BEV, ha ricordato Manca. Con un investimento di 240 milioni di euro sta nascendo il Mirafiori Automotive Park 2030, che, oltre alle carrozzerie, include lo stabilimento eDCT che attualmente occupa 852 persone rispetto alle 500 previste, 20 turni settimanali e una produzione che a regime raggiunge 600.000 unità all’anno A Melfi, ha proseguito il responsabile delle risorse umane di Stellantis Italia, grazie alla piattaforma Stella Medium, nei prossimi due anni, accanto al mantenimento di Jeep Renegade (fino al 2026) inizierà la produzione della Jeep Compass, BEV e ibrida, di due modelli DS e della nuova Lancia Gamma, che segna il ritorno del marchio in questo segmento di mercato. Un totale di cinque modelli. In particolare, nel primo quarter del 2025 uscirà la prima DS e nel terzo quarter del 2025 la nuova Jeep Compass Elettrica. Nel primo quarter del 2026 arriverà la seconda vettura DS, nel secondo quarter 2026 la Jeep Compass Ibrida e nel terzo quarter 2026 la nuova Lancia Gamma. A Cassino, sulla nuova piattaforma Stella Large, saranno prodotte la nuova Stelvio (2025) e la nuova Giulia (2026), in versione BEV; più un ulteriore modello negli anni successivi. La Maserati Grecale andrà oltre il 2030. A Pomigliano, grazie anche a una normativa Euro 7 rivista, risultato per il quale Stellantis ha ringraziato di nuovo il Governo per la sua azione in Europa, Manca ha affermato che è stata prolungata la Panda fino al 2029, data oltre la quale si sta lavorando alla possibilità di un nuovo progetto su cui ancora stiamo verificando la possibilità all’interno del gruppo. Nel frattempo, prosegue la produzione di Hornet e Tonale almeno fino al 2027 Ad Atessa, Stellantis Pro One, la divisione dei veicoli commerciali di Stellantis, ha appena rinnovato interamente la gamma dei VAN e Atessa, stabilimento storico in cui si producono i furgoni di grandi dimensioni del gruppo e il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri, continua ad essere centrale per Stellantis. Nello stabilimento di Atessa è stata avviata la produzione dei nuovi furgoni di grandi dimensioni (Large VAN) di Stellantis Pro One, adesso anche in versione BEV. Nel 2030 arriverà ulteriori novità. A Modena, l’amministratore delegato è stato in visita alla sede Maserati per un incontro di lavoro con il nuovo ceo Santo Ficili, il team di gestione e i partner sindacali. Obiettivo della giornata è stato costruire un dialogo per favorire una crescita sostenibile e redditizia di Maserati, unico marchio di lusso di Stellantis, fondato su eccellenza, innovazione e design. Maserati, in fase di transizione verso l’elettrificazione con il programma Folgore per i modelli Grecale, GranTurismo e GranCabrio, offre anche motorizzazioni ICE e mild hybrid. Al vertice della gamma ci sono la MC20 e la MC20 Cielo, con motore Nettuno V6. L’intera gamma attuale e futura di Maserati sarà prodotta al 100% in Italia. Sul fronte degli altri stabilimenti, le meccaniche stanno lavorando regolarmente e, sul fronte di Termoli, continueremo in modo significativo la produzione dei motori GME, soprattutto per gli Stati Uniti, e dei motori GSE per i veicoli ibridi come 500 o Panda.