Confagri Mantova: bene accordo pomodoro ma costi ancora pesantiRoma, 30 gen. (askanews) – Bene l’accordo raggiunto sul prezzo del pomodoro da industria per l’area del Nord Italia a 142,5 euro a tonnellata, ma se è vero che “l’accordo sul prezzo all’industria ci soddisfa, sull’altro piatto della bilancia bisogna anche notare che i prezzi, saliti notevolmente lo scorso anno, non sono in calo. I costi per un produttore di pomodori sono di 10.500 euro all’ettaro, come ha certificato l’Ismea e non accennano a diminuire”.
Così il presidente della sezione Pomodoro da Industria di Confagricoltura Lombardia, il mantovano Corrado Ferrari. Quello del pomodoro da industria infatti resta un comparto importante per la provincia di Mantova, che resta la prima in Lombardia per coltivazione di pomodoro: nel 2024 sono stati 4.054 gli ettari dedicati a questa coltivazione e 2 milioni i quintali di pomodori raccolti. “Siamo soddisfatti soprattutto per le tempistiche lampo dell’accordo quadro, andato in porto al primo incontro; lo spirito di unione delle organizzazioni dei produttori, che si sono presentate compatte, ha contribuito al successo”, spiega ancora.
Un accordo a inizio anno, infatti, consente agli imprenditori agricoli di programmare le colture, basandosi su dati concreti sulla rendita. “La programmazione è l’altro punto chiave – prosegue Ferrari – L’industria ha dimostrato senso di responsabilità con questo accordo. Ora, però, è necessario capire in tempi stretti quali sono i quantitativi richiesti, anche in funzione del fatto che il 2024, a causa del maltempo, è stato una pessima annata per il pomodoro e i magazzini sono vuoti. Avere – conclude – la pianificazione prima possibile consente agli agricoltori di pianificare le colture per tempo ed evitare sovrapproduzione o, di contro, una produzione troppo scarsa rispetto alla futura domanda”.
I Giochi olimpici giovanili invernali del 2028 si terrano in ItaliaMilano, 30 gen. (askanews) – Le Alpi italiane ospiteranno i prossimi Giochi Olimpici Giovanili Invernali (Yog), dal 15 al 29 gennaio 2028, con la candidatura diffusa Dolomiti Valtellina. Lo hanno deciso i membri del Cio durante la 143a sessione a Losanna. Sarà la quinta edizione degli Yog invernali. Le gare si svolgeranno solo in sedi esistenti in tre cluster in Valtellina, Trentino e Cortina, tornando ad alcuni degli iconici impianti sportivi che saranno utilizzati per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Sette delle 11 sedi proposte saranno state utilizzate nel 2026. Il programma comprende tutti e sette gli sport olimpici invernali: biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, slittino, pattinaggio e sci.
Il progetto è guidato dal Coni, dalle Regioni Veneto e Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento, con il sostegno del Governo, ed è in linea con i piani a lungo termine per aumentare la crescita delle politiche regionali come destinazione per gli sport invernali. La delegazione italiana a Losanna era composta dal presidente del Coni e membro del Cio Giovanni Malagò; dal ministro dello sport e della gioventù Andrea Abodi; dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti; dall’assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Veneto Cristiano Corazzari e dai campioni olimpici Diana Bianchedi e Antonio Rossi. Il Presidente del Cio Thomas Bach, si legge in una nota, ha dichiarato: “L’elezione di Dolomiti Valtellina 2028 è un’espressione della fiducia del Cio nella capacità dell’Italia di offrire eventi di sport invernali eccezionali e di livello mondiale. Il movimento olimpico e le regioni ospitanti sono già entusiaste su Milano Cortina 2026, a poco più di un anno dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. La notizia di oggi significa che l’entusiasmo si estenderà fino alla fine del decennio e i benefici per le comunità locali continueranno”.
Dolomiti Valtellina 2028 sarà possibile, ha sottolineato Abodi, grazie alla piena collaborazione tra Governo, Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento e Coni. “L’organizzazione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali metterà ulteriormente in risalto le infrastrutture realizzate da Simico – Società Infrastrutture Milano Cortina, lasciando ulteriori eredità positive in termini di impianti sportivi, programmi educativi e iniziative sociali, che continueranno a generare un buon impatto oltre la chiusura dei Giochi Olimpici Giovanili 2028”. C’è stata una presentazione di Karl Stoss, membro del Cio e presidente della Future Host Commission per i Giochi Olimpici Invernali, l’organismo del Cio responsabile del monitoraggio e dell’analisi dell’interesse per ospitare i Giochi Olimpici Invernali e i Giochi Olimpici Giovanili Invernali, che prodotto il rapporto del Cio sulle Dolomiti Valtellina 2028. “Dolomiti Valtellina 2028 consoliderà l’impatto di Milano Cortina 2026 e si baserà ulteriormente sui programmi legacy per responsabilizzare i giovani atleti e i leader civici”, ha affermato. “La Commissione ha riscontrato che la visione per i Giochi Olimpici Giovanili è pienamente allineata con i piani regionali a lungo termine, le politiche per la gioventù, lo sport e l’istruzione e gli obiettivi dell’Agenda Olimpica 2020 e 2020+5”.
Giochi olimpici giovanili invernali del 2028 si terrano in ItaliaMilano, 30 gen. (askanews) – Le Alpi italiane ospiteranno i prossimi Giochi Olimpici Giovanili Invernali (Yog), dal 15 al 29 gennaio 2028, con la candidatura diffusa Dolomiti Valtellina. Lo hanno deciso i membri del Cio durante la 143a sessione a Losanna. Sarà la quinta edizione degli Yog invernali. Le gare si svolgeranno solo in sedi esistenti in tre cluster in Valtellina, Trentino e Cortina, tornando ad alcuni degli iconici impianti sportivi che saranno utilizzati per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Sette delle 11 sedi proposte saranno state utilizzate nel 2026. Il programma comprende tutti e sette gli sport olimpici invernali: biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, slittino, pattinaggio e sci.
Il progetto è guidato dal Coni, dalle Regioni Veneto e Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento, con il sostegno del Governo, ed è in linea con i piani a lungo termine per aumentare la crescita delle politiche regionali come destinazione per gli sport invernali. La delegazione italiana a Losanna era composta dal presidente del Coni e membro del Cio Giovanni Malagò; dal ministro dello sport e della gioventù Andrea Abodi; dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti; dall’assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Veneto Cristiano Corazzari e dai campioni olimpici Diana Bianchedi e Antonio Rossi. Il Presidente del Cio Thomas Bach, si legge in una nota, ha dichiarato: “L’elezione di Dolomiti Valtellina 2028 è un’espressione della fiducia del Cio nella capacità dell’Italia di offrire eventi di sport invernali eccezionali e di livello mondiale. Il movimento olimpico e le regioni ospitanti sono già entusiaste su Milano Cortina 2026, a poco più di un anno dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. La notizia di oggi significa che l’entusiasmo si estenderà fino alla fine del decennio e i benefici per le comunità locali continueranno”.
Dolomiti Valtellina 2028 sarà possibile, ha sottolineato Abodi, grazie alla piena collaborazione tra Governo, Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento e Coni. “L’organizzazione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali metterà ulteriormente in risalto le infrastrutture realizzate da Simico – Società Infrastrutture Milano Cortina, lasciando ulteriori eredità positive in termini di impianti sportivi, programmi educativi e iniziative sociali, che continueranno a generare un buon impatto oltre la chiusura dei Giochi Olimpici Giovanili 2028”. C’è stata una presentazione di Karl Stoss, membro del Cio e presidente della Future Host Commission per i Giochi Olimpici Invernali, l’organismo del Cio responsabile del monitoraggio e dell’analisi dell’interesse per ospitare i Giochi Olimpici Invernali e i Giochi Olimpici Giovanili Invernali, che prodotto il rapporto del Cio sulle Dolomiti Valtellina 2028. “Dolomiti Valtellina 2028 consoliderà l’impatto di Milano Cortina 2026 e si baserà ulteriormente sui programmi legacy per responsabilizzare i giovani atleti e i leader civici”, ha affermato. “La Commissione ha riscontrato che la visione per i Giochi Olimpici Giovanili è pienamente allineata con i piani regionali a lungo termine, le politiche per la gioventù, lo sport e l’istruzione e gli obiettivi dell’Agenda Olimpica 2020 e 2020+5”.
Sicurezza sul lavoro, esperti Zeca: ecco come ridurre rischio incidentiRoma, 30 gen. (askanews) – Garantire un ambiente di lavoro sicuro è una priorità assoluta per aziende e operatori in ogni settore produttivo. Dagli stabilimenti industriali alle officine, passando per i cantieri e gli impianti agricoli, la sicurezza rappresenta un elemento imprescindibile per la tutela dei lavoratori e la prevenzione di incidenti. Negli ultimi anni, la sensibilizzazione su questo tema è aumentata grazie a normative sempre più stringenti e all’adozione di tecnologie avanzate che permettono di ridurre i rischi legati all’utilizzo di attrezzature e strumenti di lavoro. Secondo gli esperti di Zeca, azienda con una lunga esperienza nella produzione di avvolgitori professionali, migliorare la sicurezza significa adottare un approccio integrato che preveda – si legge in una nota – la corretta gestione delle attrezzature, la formazione dei dipendenti e l’uso di dispositivi progettati per minimizzare i pericoli.
Uno degli aspetti fondamentali nella prevenzione degli incidenti è l’organizzazione efficiente degli spazi di lavoro. Ambienti disordinati, cavi elettrici sparsi e attrezzature lasciate in posizioni pericolose possono diventare una causa frequente di infortuni. Le statistiche dimostrano che una buona gestione dell’area operativa riduce sensibilmente il numero di incidenti sul posto di lavoro. Adottare soluzioni adeguate, come l’uso di avvolgicavo e avvolgitubo per mantenere in ordine le postazioni, può fare la differenza nel ridurre il rischio di inciampi e cadute, che rappresentano una delle principali cause di infortunio nelle officine e nei contesti industriali. Anche la corretta manutenzione degli strumenti di lavoro – prosegue il comunicato – è un fattore chiave per la sicurezza. Attrezzature usurate o malfunzionanti possono diventare estremamente pericolose e compromettere la sicurezza degli operatori. Per questo motivo, è essenziale prevedere controlli periodici e adottare protocolli di ispezione che garantiscano il corretto funzionamento di ogni dispositivo. Le aziende che implementano piani di manutenzione preventiva, con checklist regolari e interventi programmati, riescono a ridurre il rischio di guasti improvvisi e aumentare la sicurezza generale del luogo di lavoro.
Oltre agli aspetti legati alla gestione degli spazi e alla manutenzione, la formazione dei lavoratori gioca un ruolo determinante nella prevenzione degli incidenti. Un dipendente consapevole dei rischi e preparato a utilizzare correttamente le attrezzature è meno soggetto a infortuni e contribuisce a creare un ambiente più sicuro. I corsi di formazione periodici, l’aggiornamento sulle normative di sicurezza e l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) sono strumenti indispensabili per garantire la tutela di tutti gli operatori. L’implementazione di programmi formativi interni, che includano simulazioni di situazioni di rischio e test pratici, aiuta a consolidare le conoscenze e a rendere più efficace l’applicazione delle procedure di sicurezza. Un ulteriore elemento che può fare la differenza nella prevenzione degli incidenti è l’integrazione di tecnologie innovative nei processi di lavoro. Sensori di prossimità, sistemi di segnalazione automatizzati e dispositivi di controllo remoto permettono di monitorare costantemente l’ambiente lavorativo e di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Le aziende più all’avanguardia stanno investendo in soluzioni digitali che migliorano la sicurezza, come software di gestione dei rischi e piattaforme di monitoraggio che raccolgono dati in tempo reale sulle condizioni operative.
Infine, il rispetto delle normative in materia di sicurezza è un aspetto essenziale per garantire ambienti di lavoro protetti. Le leggi italiane ed europee impongono standard precisi in termini di sicurezza sul lavoro, con sanzioni severe per chi non si adegua. Oltre al rispetto delle disposizioni di legge, le aziende possono adottare certificazioni di qualità e sicurezza, come la ISO 45001, che attestano l’impegno nella riduzione dei rischi e nella protezione dei lavoratori. Un’impresa che investe nella sicurezza non solo garantisce un ambiente più salubre per i propri dipendenti, ma migliora anche la propria reputazione e riduce il rischio di costi aggiuntivi legati a infortuni e fermi produttivi. Secondo Zeca, la sicurezza sul lavoro deve essere vista come un investimento e non come un obbligo da rispettare. Adottare strategie efficaci per la prevenzione degli incidenti non solo tutela i lavoratori, ma permette anche di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi legati agli infortuni. L’azienda continua a promuovere soluzioni che aiutano le imprese a ottimizzare la gestione delle attrezzature e degli spazi di lavoro, con l’obiettivo di rendere ogni ambiente produttivo più sicuro e organizzato.
Inchiesta FedEx: ASSOTIR, ennesima conferma di un sistema opacoRoma, 30 gen. (askanews) – L’ennesima inchiesta giudiziaria su un colosso dell’autotrasporto conferma l’opacità di un mercato che prospera sull’illegalità, ma per contrastare il fenomeno l’Italia non dovrebbe fare altro che accorciare la filiera, recependo un Regolamento europeo che rimane lettera morta dal 2020. Così in una nota, ASSOTIR commenta la notizia del sequestro di 46 milioni di euro disposto nei confronti della FedEx dalla Procura di Milano che sta facendo luce su un meccanismo basato sullo sfruttamento dei lavoratori e sull’evasione fiscale.
“La vicenda in cui è coinvolta FedEx – osserva il Presidente Nazionale di ASSOTIR, Anna Vita Manigrasso, – conferma l’opacità di un mercato che prospera sull’illegalità, generando situazioni di sfruttamento, sia a danno delle persone, che di migliaia di imprese di trasporto di piccola e media dimensione. Alla base di tutto c’è la scelta dei giganti logistici di esternalizzare le attività meno remunerative: facchinaggio e trasporti. In tal modo scaricano costi e rischi sui fornitori e si riducono a meri intermediari dell’attività di trasporto. Ma trattengono per sé la parte più consistente dei margini di guadagno”. “Il silenzio delle istituzioni, della politica e del mondo della rappresentanza è sconcertante – prosegue Manigrasso – perché, nei casi migliori indica che si sta sottovalutando il fenomeno; nei peggiori, che si sta coprendo un sistema tendenzialmente al limite della legalità. Ogni volta che interviene un’indagine della magistratura, si scopre però che quel limite è stato superato”.
“Noi abbiamo una proposta per ridurre i passaggi all’interno della filiera del trasporto – aggiunge il Segretario Generale di ASSOTIR, Claudio Donati. – Lo Stato italiano deve recepire il Regolamento UE 1055/2020, che obbliga chi vuole fare l’Autotrasportatore a dotarsi di un numero di veicoli e di addetti ‘proporzionato’ al volume di attività svolta. Significa che almeno il 51% del fatturato dovrebbe essere fatto con veicoli propri. Oggi i primi 10 operatori logistici in Italia sviluppano un fatturato di circa 15 miliardi di euro, ma hanno autoveicoli che non arrivano a coprire il 5% di questo valore. Quindi, il 95% del fatturato proviene dal subappalto ai cosiddetti padroncini. È evidente a questo punto che i prezzi e le condizioni le impone il gigante di turno”. “Il ritardo di oltre tre anni dell’Italia nell’adempiere a questo obbligo normativo è la cartina di tornasole del peso degli interessi in campo – prosegue Donati – che ha prodotto lo stallo operato dai vari governi alternatisi negli ultimi anni, nonostante il diverso orientamento politico. Se si vuole dare un contributo serio per rendere il mercato più trasparente, il recepimento della normativa Ue è il primo, fondamentale, passo da compiere. Oltretutto, tecnicamente assai semplice da attuare. La nostra sensazione, avendo come Associazione speso molte energie per sollecitare l’approvazione di questo provvedimento, è che siano in molti quelli che non vogliono sentire – conclude Donati. – Ma noi continueremo a batterci perché questo avvenga”.
Bitcoin, Lagarde esclude acquisti da parte di Bce e EurosistemaRoma, 30 gen. (askanews) – La presidente della Bce esclude che l’istituzione e l’Eurosistema delle banche centrali si mettano ad acquistare Bitcoin o altri cripto asset. Tra le banche centrali è ampiamente condivisa la valutazione sul fatto che “le riserve debbano essere liquide, sicure e non coinvolte in attività come il riciclaggio. Questo – ha spiegato Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo – mi rende fiduciosa che (Bitcoin e criptopasset) non entreranno a far parte delle riserve”. (fonte immagine: ECB 2025).
Assosementi: 2 progetti innovativi per migliore qualità produzioniRoma, 30 gen. (askanews) – Tracciabilità totale delle produzioni a partire dal seme e geolocalizzazione delle coltivazioni per mappare le produzione. Sono i due progetti innovativi per migliorare la qualità delle produzioni nel settore sementiero attraverso le nuove tecnologie raccontati da Assosementi nel corso di Fieragricola TECH a Verona. L’associazione che rappresenta le aziende sementiere e vivaistiche italiane ha presentato i progetti Road to Quality e Mappatura delle Sementi, incentrati sulla tracciabilità dei processi produttivi e sulla geolocalizzazione delle coltivazioni portaseme.
Il progetto Road to Quality coinvolge tutti gli attori della filiera e certifica l’origine, la sicurezza e l’utilizzo delle migliori pratiche durante l’intero ciclo produttivo orticolo. La trasparenza è rafforzata dall’uso della blockchain, gestita dal software creato da GESAG, che, utilizzando un ERP integrato, centralizza dati qualitativi, logistici e amministrativi e favorisce l’analisi e il controllo a ogni livello. Road to Quality offre infine la possibilità al consumatore di ottenere tutte le informazioni sulla filiera produttiva, attraverso la scansione del QR Code presente sulle confezioni o direttamente sui prodotti. Per rispondere invece all’esigenza di purezza genetica, un parametro essenziale per la qualità del seme, Assosementi, in collaborazione con la Società Agronica, ha sviluppato un software avanzato che consente la mappatura delle colture da seme tramite georeferenziazione delle coltivazioni portaseme. Il programma consente di verificare in tempo reale le effettive distanze fra i campi di produzione sementiera, permettendo ai tecnici delle ditte sementiere di intervenire immediatamente andando a sostituire la coltura potenzialmente pericolosa, qualora il parametro della distanza non fosse rispettato. In questo modo, si riducono le possibilità di inquinamento genetico indesiderato a vantaggio di un’elevata qualità del seme prodotto.
Il progetto ha trovato iniziale applicazione nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Umbria, che da tempo dispongono di normative locali per preservare la qualità delle sementi delle piante allogame. L’efficacia del programma ha fatto sì che lo stesso software venisse utilizzato volontariamente anche dagli operatori delle altre regioni con forte vocazione sementiera. L’obiettivo è favorire la massima diffusione del progetto, per incrementare ulteriormente la qualità e la competitività del settore.
Finanza e Tecnologia per la crescita delle Pmi: la strategicità del CFORoma, 30 gen. (askanews) – “Le aziende che dispongono di un CFO non solo godono di una gestione finanziaria più efficiente, ma anche di una visione strategica che può tradursi in una maggiore competitività sul mercato. Secondo uno studio recentemente condotto da Academy FT su campione di più di 1 milione di aziende italiane, le imprese che integrano una direzione finanziaria strutturata conseguono performance migliori. In particolare, le realtà dotate di un Chief Financial Officer presentano un valore di mercato superiore rispetto a quelle che ne sono prive. In questo scenario, le PMI del nostro Paese, spesso caratterizzate da una carente cultura finanziaria che ostacola una pianificazione a lungo termine delle risorse, faticano a fare proprie le competenze di un CFO a causa dei relativi costi. Per superare questi limiti, è fondamentale garantire loro l’accesso a servizi in outsourcing che, facendo leva sul valore aggiunto oggi garantito dalla tecnologia, possano supportarne le scelte strategiche, operative e quindi la competitività, in tutti i settori”. Lo ha spiegato Raffaele D’Arienzo, Presidente di Academy FT, nel corso del seminario ‘Finanza e Tecnologia per la crescita delle PMI: la strategicità del CFO’, organizzato da Confindustria Salerno mercoledì 29 gennaio in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno.
“Il CFO ricopre un ruolo chiave nel trasformare dati aziendali in informazioni utili all’impresa per prendere decisioni strategiche e consapevoli, a supporto del business e della crescita. La complessità della sua funzione, però, implica un trade-off tra i costi di gestione finanziaria e le dimensioni aziendali. Le piccole e medie imprese italiane, in particolare, per mancanza di risorse adeguate e difficoltà di accesso al credito, spesso incontrano difficoltà nel dotarsi di un Chief Financial Officer interno. In questo scenario, oggi le fintech rappresentano delle alleate centrali delle aziende: grazie a soluzioni e servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale, sono in grado di rivoluzionare le logiche di gestione finanziaria, trasformandola in un processo più efficiente e tecnologico, accessibile anche alle PMI e non solo alle large corporate”, ha commentato Nicola Occhinegro, CEO & Founder di Finanza.tech.
Lagarde: prematuro discutere oggi quando ci fermeremo su tagli tassiRoma, 30 gen. (askanews) – Sui tassi di interesse alla Bce “siamo ancora in territorio restrittivo e oggi sarebbe prematuro discutere il punto al quale dovremo fermarci” sui tagli. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
Con la nuova riduzione da 0,25 punti percentuali operata oggi “abbiamo tagliato complessivamente i tassi di 125 punti base rispetto al picco. Alla riunione di oggi non si è discusso se questa decisione fosse appropriata o no: è stata unanime”, ha aggiunto. L’ipotesi di un taglio dei tassi più consistente oggi non sonio state evocate, ha riferito, a differenza di quanto avvenuto nel precedente direttorio. (fonte immagine: ECB 2025).
Milano ospiterà riunione annuale della banca asiatica di sviluppoMilano, 30 gen. (askanews) – Dal 4 al 7 maggio Milano ospiterà la 58esima edizione delle Riunioni annuali della Banca Asiatica di Sviluppo (Asian Development Bank, Adb), istituzione finanziaria internazionale che dal 1966 promuove lo sviluppo economico e sociale nei paesi dell’Asia e del Pacifico. La presentazione dell’evento alle aziende del territorio milanese si è tenuta questa mattina in Sala Alessi, a Palazzo Marino, da parte della Vice Presidente di Adb Roberta Casali, del Direttore Generale del Tesoro del Ministero Economia e Finanze, Riccardo Barbieri Hermitte, del Direttore della sede di Milano della Banca d’Italia, Giorgio Gobbi, con la moderazione di Francesca Utili, Direttore dei Rapporti Finanziari Internazionali del Ministero Economia e Finanze.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha portato i saluti istituzionali nell’intervento di apertura. È intervenuto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. Con l’appuntamento milanese, l’Italia è chiamata per la prima volta ad ospitare questo importante meeting internazionale che vedrà la presenza di ministri e alti funzionari provenienti dai 69 Paesi membri dell’Adb. Durante la quattro giorni, saranno oltre un centinaio gli eventi rivolti a organizzazioni internazionali, imprese, società civile e mondo accademico. Per le aziende sarà un’occasione per creare relazioni, avere visibilità, partecipare a importanti momenti di confronto e approfondimento sui temi dell’economia e dello sviluppo sostenibile e della cooperazione tra Italia, Europa e la regione Asia-Pacifico. L’organizzazione della Riunione Annuale è coordinata dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze.