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Confagri Toscana: lavorare su criticità Consorzi Bonifica

Confagri Toscana: lavorare su criticità Consorzi BonificaRoma, 30 gen. (askanews) – Positivi i progetti illustrati dai Consorzi di Bonifica toscani ma, nonostante il lavoro svolto dai Consorzi, persistano criticità irrisolte che non possono essere ignorate. Per questo Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana, in una nota indica le priorità su cui lavorare, prima tra tutte la progettazione di un sistema irriguomoderno, efficiente e strutturato, che garantisca la tenuta del comparto agricolo in un contesto di cambiamenti climatici sempre più estremi.


Inoltre, Confagricoltura Toscana solleva dubbi sull’efficacia di alcune restrizioni ambientali, come quelle imposte nei Siti di Rete Natura 2000 o nelle riserve naturali, quando finiscono per limitare le attività agricole senza un reale beneficio per l’ecosistema. “Le aziende agricole – sottolinea Cavicchioli – sono spesso le prime a subire le conseguenze di eventi climatici estremi, dall’esondazione dei fiumi all’erosione dei terreni, fino alla perdita di valore dei fondi. Eppure, nonostante il loro ruolo centrale, continuano a non essere fra gli attori principali nei processi decisionali. È tempo di cambiare approccio e dare agli agricoltori il giusto riconoscimento”.


Un primo passo concreto potrebbe essere il tavolo tecnico annunciato durante la conferenza stampa dei Consorzi. “Bene l’impegno a discutere, ma come detto servono soluzioni immediate e attuabili. Gli agricoltori non possono attendere all’infinito”, aggiunge il direttore di Confagricoltura Toscana. “Preservare l’ambiente è fondamentale – conclude Cavicchioli – ma non possiamo trascurare la sostenibilità economica e la libertà d’impresa. È necessario trovare un equilibrio tra tutela del territorio e sopravvivenza delle aziende agricole. Senza interventi mirati, il rischio è che i problemi rimangano tali e che a pagarne il prezzo siano sempre gli stessi”.

Emirates SkyCargo conferma il suo ruolo strategico in Italia

Emirates SkyCargo conferma il suo ruolo strategico in ItaliaRoma, 30 gen. (askanews) – Emirates SkyCargo, la divisione cargo di Emirates, la più grande compagnia aerea internazionale, conferma il suo ruolo strategico in Italia. Nell’ultimo anno, infatti, la divisione merci di Emirates ha trasportato dal nostro Paese verso i mercati chiave del network della compagnia aerea oltre 33 mila tonnellate di beni per una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Relativamente alle importazioni, anche quest’ultime si confermano in crescita nel 2024. Basti pensare che attraverso Emirates SkyCargo – si legge in una nota – sono arrivate in Italia oltre 27 mila tonnellate di merci rispetto alle 15 mila tonnellate dell’anno precedente, con una crescita che si attesta intorno all’81%.


In Italia, Emirates SkyCargo opera con strutture permanenti nei quattro gateway della compagnia presenti nel Paese: Milano, Roma, Bologna e Venezia. L’aeroporto di Milano Malpensa è il principale hub per il trasporto merci in Italia, con importazioni ed esportazioni che si equivalgono. Tra novembre 2023 e ottobre 2024, dall’aeroporto di Milano Malpensa è partito oltre il 53% delle esportazioni di Emirates SkyCargo in Italia e il 64% dei beni importati nel nostro Paese da Emirates SkyCargo sono arrivati presso l’aeroporto lombardo. I tre mercati chiave da cui provengono le merci sono Hong Kong, India ed Emirati Arabi Uniti; quelli in cui vengono esportate sono gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e l’India. La divisione merci di Emirates è leader nel trasporto di beni deperibili e prodotti del settore medico e farmaceutico. Generi alimentari, macchinari, prodotti dell’industria tessile, capi d’abbigliamento e accessori di lusso, parti di ricambio di automobili e motocicli e beni di valore sono i principali prodotti esportati verso i mercati chiave del network Emirates; mentre gli articoli preminenti importati dai mercati chiave, soprattutto quelli asiatici, sono prodotti tecnologici, capi d’abbigliamento e tessile. Infine, attraverso il gateway di Roma Fiumicino transitano per la maggior parte i prodotti farmaceutici, mentre le merci deperibili sono importate ed esportate da tutte le strutture. I beni di valore e i capi d’abbigliamento e accessori di lusso transitano principalmente dai gateway di Milano Malpensa e Venezia, mentre le auto dall’aeroporto di Bologna.


“La crescita di Emirates SkyCargo in Italia è in linea con l’andamento globale della nostra compagnia che nell’ultimo anno ha registrato un notevole incremento delle importazioni e delle esportazioni.” ha dichiarato Flavio Ghiringhelli, Country Manager di Emirates Italia. “La forte domanda dei clienti per i prodotti specializzati di Emirates SkyCargo e l’eccellente rete di operazioni cargo e di stiva hanno visto aumentare i rendimenti di questa divisione”. “Grazie ai quattro gateway della Compagnia presenti nel nostro Paese, Emirates SkyCargo si conferma un attore strategico nel mercato italiano. Siamo orgogliosi di essere parte di una catena virtuosa a 360° che tiene conto dell’elevata domanda dei clienti per le nostre soluzioni logistiche, della portata e della connettività del network globale di Emirates, dell’importanza a livello mondiale di Dubai come hub logistico globale via terra, aria e mare e dei continui investimenti di Emirates SkyCargo in tecnologia digitale, infrastrutture e prodotti. Risultati tangibili anche grazie ad un team di oltre 30 persone che lavorano all’unisono nei quattro gateway italiani per rispondere in maniera efficace ed efficiente alle richieste di tutti i nostri clienti”, ha concluso Silvia Tagliaferri – Cargo Manager Italia di Emirates SkyCargo.


Emirates è uno dei principali vettori cargo al mondo e opera con una flotta giovane e moderna di aerei a fusoliera e dedicati al trasporto merci. La rete copre oltre 140 destinazioni in 6 continenti, collegando imprese e comunità in tutto il mondo. Recentemente, Emirates ha concluso un ordine per altri 5 Boeing 777 cargo da consegnare a partire dal 2025/2026, portando la flotta a 21 aeromobili cargo entro la fine del 2026.

”A City in MIND” premia progetti STEAM scuole primarie e medie Lombardia

”A City in MIND” premia progetti STEAM scuole primarie e medie LombardiaRoma, 30 gen. (askanews) – Con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse dei ragazzi per le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, dal 4 al 11 febbraio saranno organizzate numerose iniziative in tutta Italia nell’ambito della Settimana nazionale delle discipline STEM, istituita dalla legge 187/2023. La VII edizione del Concorso “A City in MIND” vuole valorizzare l’impegno e le attività che già stanno svolgendo in questo ambito le scuole primarie e medie della Lombardia durante l’anno scolastico, dedicando 4000 euro a premiare i loro progetti che potranno essere candidati entro il 15 aprile.


L’approccio multidisciplinare STEAM (Science Technology Engineering Art Mathematics), protagonista della VII edizione del Concorso, è indirizzato allo sviluppo di queste abilità anche nei più giovani e include la dimensione artistica, voluta anche dal Ministero dell’Istruzione nei progetti formativi: lo studio di queste materie aiuta a sviluppare competenze trasversali e utili per la vita reale; le arti, inoltre, stimolano l’innovazione, la creatività e fanno da ponte tra le materie scientifiche e quelle umanistiche. La settima edizione del Concorso “A City in MIND. A tutto STEAM!” mette al centro l’approccio e le discipline STEAM e chiede alle classi di partecipare con l’obiettivo di valorizzare i percorsi e i progetti STEAM già in corso nelle scuole; riflettere sull’importanza delle discipline STEAM nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030; sfidare bambini/e e ragazzi/e a ribaltare i pregiudizi sulle discipline STEAM – spesso viste come materie difficili e noiose – e dimostrare come possano essere divertenti, stimolanti, alla portata di tutti e di tutte.


I progetti e gli elaborati delle classi potranno sviluppare e collegarsi a tutti i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, poiché le materie scientifiche e tecnologiche possono essere utilizzate nella risoluzione dei problemi di oggi e del futuro. Attraverso i loro progetti – da candidare entro il 15 aprile – le classi potranno presentare elaborati creativi, prototipi o soluzioni tecnologiche, sperimentazioni in diversi ambiti didattici o illustrare percorsi e attività che stanno realizzando per lo sviluppo di queste competenze, il contrasto al gender gap, la centralità delle STEAM nello sviluppo di Città e di Comunità del Futuro sostenibili…


Sono ammessi tutti tipi di format: multimediale (video, podcast, programma radio/webradio, presentazione di slides, canzoni, musica, soluzioni digitali e informatiche…); letterario (racconto, saggio breve, poesia, giornalino o articolo giornalistico, lettera…); artistico (poster, grafiche, infografiche, foto con didascalia, fumetti, dipinti, performance…); engagement – coinvolgimento (giochi, eventi, feste, campagne social, campagne pubblicitarie). Promotori e partner La settima edizione del Concorso di idee “A City in MIND. A tutto STEAM!” è promossa da Fondazione Triulza ETS in partnership con Arexpo, Lendlease, IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio e Microsoft e in collaborazione con Human Technopole e Università degli Studi di Milano.


L’iniziativa è organizzata nell’ambito del programma MIND Education, che mette a sistema le realtà di MIND per coinvolgere ed offrire opportunità a studenti e studentesse dalle scuole primarie alle Università. Il programma ha coinvolto in questi anni complessivamente più di 11.000 studenti dalle scuole primarie fino alle università ed ha erogato 109.000 euro in premi.

Domani la premiazione del bando Coltiviamo agricoltura sociale

Domani la premiazione del bando Coltiviamo agricoltura socialeRoma, 30 gen. (askanews) – Si svolgerà domani, venerdì 31 gennaio, nella sede di Confagricoltura, a Roma alle 10.30, la premiazione dei vincitori del IX bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”.


Interverranno alla cerimonia di premiazione il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti; Angelo Santori, presidente Senior-l’Età della saggezza Onlus; Luca Rossin, Team leader di Reale Foundation; Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete delle fattorie sociali e docente Master in Agricoltura sociale, Università Tor Vergata, e Andrea De Dominicis, docente dipartimento Scienze Umane – LUMSA. Parteciperanno alla cerimonia Marco Cerreto, Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Massimo Fiorio, primo firmatario della Legge 141/2015 sull’Agricoltura sociale, e Antonio Caponetto, capo di Gabinetto del ministro per le Disabilità.

Vino, Krause: Vietti non è in vendita, il mio impegno è incrollabile

Vino, Krause: Vietti non è in vendita, il mio impegno è incrollabileMilano, 30 gen. (askanews) – “Vietti non è in vendita. Il mio impegno nei confronti di Vietti ed Enrico Serafino, altra azienda di nostra proprietà, è incrollabile. Siamo concentrati sulla crescita a lungo termine, sulla conservazione del patrimonio vitivinicolo piemontese e sugli investimenti nella sostenibilità e innovazione”. A dirlo, in una nota, è l’imprenditore statunitense Kyle J. Krause, proprietario dal 2016 della storica azienda con sede a Castiglione Falletto (Cuneo), replicando alle indiscrezioni che circolano da qualche tempo su una possibile cessione della celebre Cantina con quasi 60 ettari di proprietà e 85 in conduzione al super marchio francese del lusso Lvmh.

La Norvegia a Fieragricola in cerca di partner agritech italiani

La Norvegia a Fieragricola in cerca di partner agritech italianiRoma, 30 gen. (askanews) – La Norvegia a Fieragricola Tech per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, che in Norvegia si traduce in abbassamento delle temperature, a volte così rigide da rendere complicata l’attività agricola. E così, un gruppo di imprenditori nel settore delle start-up e dell’agri-tech nel settore primario hanno individuato Fieragricola Tech, rassegna di Veronafiere con focus specifici su digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution come manifestazione leader in grado di offrire le ultime tendenze di settore con un elevato tasso di specializzazione e innovazione.


“Le aziende norvegesi che hanno preso parte a Fieragricola Tech – spiega Mauro Migliavacca, direttore di Innovation Norway, ufficio norvegese per il commercio, che ha organizzato la trasferta – sono per lo più piccole e medie imprese, che puntano ad avvicinarsi al mercato italiano, riconoscendo la leadership in diversi campi di azione, al pari di Francia e Spagna, che rappresentano insieme all’Italia i Paesi più all’avanguardia in termini di ricerca e sviluppo in agricoltura, nell’agri-tech e nell’agri-food”. Fra i settori di maggiore interesse per dare risposte agli agricoltori norvegesi, elenca Migliavacca, “la micro-irrigazione, la robotica, la sanificazione del suolo con metodi naturali, settori dove è possibile attivare formule di cooperazione con i player italiani”.


La Norvegia, come molti Paesi europei, negli ultimi anni ha registrato una contrazione del numero delle imprese agricole (scese al di sotto delle 35.000 unità) e degli addetti ai lavori. La robotizzazione e i sistemi di automazione, in un comparto vocato alla produzione zootecnica (prevalentemente nel segmento lattiero caseario), diventa un driver di crescita insostituibile. I cambiamenti climatici negli ultimi anni stanno mettendo in crisi colture che storicamente hanno fatto parte dell’agricoltura norvegese, come le patate, l’orzo, il frumento e gli ortaggi. Da qui la ricerca di partner all’avanguardia a Fieragricola Tech, prima di un tour per visitare le aziende del territorio.

Roma, Forum delle imprese al Golf Club Parco di Roma lunedì 2 febbraio

Roma, Forum delle imprese al Golf Club Parco di Roma lunedì 2 febbraioRoma, 30 gen. (askanews) – Le piccole e medie imprese (Pmi) rappresentano il cuore pulsante dell’economia, ma spesso non dispongono delle informazioni e delle risorse necessarie per accedere a bandi e incentivi che potrebbero fare la differenza per il loro sviluppo. Il Forum delle Imprese si presenta come un’iniziativa fondamentale per creare un dialogo diretto tra il mondo istituzionale e il tessuto imprenditoriale del Paese. Con l’obiettivo di favorire collaborazione, scambio di idee e sinergie, il Forum si pone come un motore per lo sviluppo economico e sociale, fornendo strumenti concreti per far crescere le piccole e medie imprese (Pmi).


Il Forum delle Imprese si terrà lunedì 3 febbraio dalle 18, al Golf Club Parco di Roma. L’evento è dedicato alle Pmi del Lazio e imprenditori, cuore pulsante dell’economia locale, spesso in cerca di risorse e informazioni utili per accedere a bandi e incentivi che possono fare la differenza per la loro crescita. I relatori: Roberta Angelilli, assessore allo Sviluppo Economico e Vice Presidente Regione Lazio; Francesco Marcolini, presidente Lazio Innova; Stefano Erbaggi, consigliere Roma Capitale; Leonardo Caputo, commercialista esperto in finanza agevolata.


Durante il Forum saranno presentati i principali strumenti messi a disposizione dalle istituzioni locali e nazionali per favorire la crescita delle imprese. Sarà l’occasione per approfondire i dettagli relativi ai bandi aperti nella Regione Lazio, con focus su finanziamenti per l’innovazione, il digitale, la sostenibilità e l’internazionalizzazione. Inoltre, esperti del settore forniranno consigli pratici su come accedere ai fondi europei e alle agevolazioni fiscali disponibili per le PMI. Il Forum delle Imprese non si limita a informare, ma punta a ridefinire il ruolo delle PMI come motore di innovazione e crescita sostenibile. Attraverso un focus sull’etica e sulla responsabilità sociale dell’impresa, l’evento mira a valorizzare gli imprenditori del Lazio, sottolineando il loro contributo fondamentale alla creazione di occupazione e ricchezza nel territorio.

Bei, nel 2024 in Italia investiti 11 mld per crescita sostenibile

Bei, nel 2024 in Italia investiti 11 mld per crescita sostenibileRoma, 30 gen. (askanews) – Nel 2024, il gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei) ha confermato il proprio impegno a sostegno della crescita sostenibile e dell’innovazione in Italia, con 99 operazioni e investimenti per 10,98 miliardi di euro, pari allo 0,5% del Pil. Con un comunicato, l’istituzione afferma che queste operazioni hanno contribuito ad attivare investimenti nell’economia reale per circa 37 miliardi di euro, equivalenti all’1,7% del Pil.


Le attività svolte sono state illustrate oggi dalla vicepresidente della Bei, Gelsomina Vigliotti, nel corso di una conferenza stampa a Roma, presso lo Spazio Europa. Sostenere il settore pubblico e quello privato, ha spiegato, aiuta ad affrontare le sfide della transizione ecologica, della sicurezza energetica e della digitalizzazione.


“Il Gruppo Bei ha da sempre ricoperto un ruolo strategico nel sostenere l’economia italiana, finanziando progetti infrastrutturali cruciali, catalizzando risorse e supportando le amministrazioni locali nei loro investimenti. Nel corso dell’ultimo anno – ha detto Gigliotti – abbiamo riaffermato il nostro impegno, contribuendo in modo significativo ad accelerare il cambiamento verso un futuro più resiliente, prospero e innovativo”. “Il nostro intervento non si limita al sostegno finanziario, ma si traduce in un contributo concreto alla sostenibilità ambientale, all’autonomia energetica, alla competitivita e alla trastormazione digitale – ha aggiunto Gigliotti – in linea con le priorità dell’Italia e dell’Unione Europea”.

Toyota vendite 2024 -3,7% a 10,8 mln veicoli, produzione -7,8%

Toyota vendite 2024 -3,7% a 10,8 mln veicoli, produzione -7,8%Milano, 30 gen. (askanews) – Il gruppo Toyota inclusi i brand Lexus, Daihatsu e Hino, chiude il periodo gennaio-dicembre 2024 con vendite in calo del -3,7% a 10,82 milioni di veicoli. Si tratta del primo calo in due anni. A dicembre le vendite sono diminuite del -4,8% a 963mila veicoli, si tratta del secondo mese consecutivo in calo.


Toyota e Lexus registrano nei 12 mesi da gennaio a dicembre un calo delle vendite dell’1,4% a 10,16 milioni di unità e a dicembre del -3,7% a 905mila unità. Fra i mercati in crescita Usa (+4,3% a 2,73 milioni di veicoli), Sud America (+1,8%) e Europa (+3,6% a 1,16 mln). In calo le vendite in Asia -3,1% a 3,2 mln di veicoli con una flessione marcata in Cina (-6,9% a 1,7 mln) a causa della competizione sui prezzi. In Giappone le vendite sono diminuite del 13,8% a 1,4 mln In calo anche la produzione di gruppo nel 2024 per la prima volta in 4 anni del -7,8% a 10,61 milioni di unità. A dicembre la produzione è diminuita per il quinto mese consecutivo del 3,8% a 871mila veicoli.

Copagri: servono rapide linee guida sui crediti di carbonio

Copagri: servono rapide linee guida sui crediti di carbonioRoma, 30 gen. (askanews) – “Quella dei crediti di carbonio agroforestali è una partita fondamentale sulla quale si giocherà buona parte dello sviluppo dell’agricoltura; una partita che sarà determinante anche per il contributo che il Primario può dare alla transizione ecologica”. Così in una nota il presidente della Copagri Tommaso Battista, ad avviso del quale “è fondamentale accelerare con l’adozione delle linee guida per il settore agroforestale, così da rendere rapidamente operativo il Registro pubblico dei crediti di carbonio.


“Basti pensare che il mercato dei carbon credit volontari, realtà ormai consolidata e punto di riferimento per le contrattazioni delle aziende che intendono procedere volontariamente alla compensazione delle emissioni, ha superato a livello globale i 2 miliardi di dollari in valore, con un significativo incremento rispetto agli ultimi anni”, fa notare il presidente della Copagri, ricordando che “il potenziamento delle attività di assorbimento del carbonio, ovvero la capacità delle colture e del sistema agroforestale nel suo complesso di immagazzinare un gas clima-alterante come la CO2, oltre ad avere sensibili ripercussioni positive in termini ambientali, può contribuire alla diversificazione del reddito degli agricoltori”. “Si tratta, inoltre, di uno dei tanti passaggi obbligati per puntare al raggiungimento della tanto decantata neutralità climatica entro il 2050, che passa dall’incombente obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030”, rimarca Battista, spiegando che “i carbon credit possono essere uno strumento fondamentale per contenere i gas clima-alteranti e per compensare le emissioni di anidride carbonica”.


Per questo motico secondo la Copagri “non si possono sottacere le grandi potenzialità legate a questa partita, che passano dal Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale, istituito con il DL 13/2023, ma ancora in attesa delle necessarie linee guida”. “I produttori agricoli chiedono di poter svolgere le attività aggiuntive di sequestro di carbonio in un quadro normativo chiaro e certo, sia con riferimento alle metodologie che ai sistemi di certificazione, in modo tale da evitare il rischio di ‘assorbimenti inaffidabili’ e così da poter lavorare allo sviluppo di progettualità efficaci e in grado di costituire una significativa fonte di diversificazione del reddito”, conclude Battista.