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Mediobanca boccia Mps: Ops ostile e fortemente distruttiva di valore

Mediobanca boccia Mps: Ops ostile e fortemente distruttiva di valoreMilano, 28 gen. (askanews) – Mediobanca passa al contrattacco e boccia senza appello l’Ops lanciata da Mps, ritenendola “ostile” e “fortemente distruttiva” di valore. Ed è scontro aperto con Caltagirone e Delfin: Piazzetta Cuccia stigmatizza i “rilevanti intrecci azionari” dei due soci, azionisti anche del Monte e di Generali, che configurano “una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria”.


Il cda di Mediobanca, riunito questa mattina dopo l’offerta annunciata venerdì da Siena, ha rigettato l’Ops – con l’astensione dei due consiglieri Sandro Panizza e Sabrina Pucci, che siedono nel board in rappresentanza di Delfin -, ritenendola “priva di razionale industriale e finanziario” e rivendicando il “brillante avvio” del proprio piano 2023-2026, confermandone gli obiettivi (coi 3,7 mld distribuiti ai soci in tre anni), la visione e la traiettoria. L’istituto guidato da Alberto Nagel argomenta punto per punto, senza sconti, l’offerta di Mps che innanzitutto non ha, secondo Mediobanca, valenza industriale e porterebbe a “un forte indebolimento” del proprio modello di business focalizzato sui segmenti di attività specializzate e redditizie quali il Wealth Management e l’Investment Banking. L’Ops, sottolinea, “distrugge valore per gli azionisti di Mediobanca e di Mps essendo facile prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività (WM e CIB) che presuppongono l’indipendenza, la reputazione e la professionalità dei professionisti”, con la clientela bancaria e finanziaria e quella large corporate che migrerebbe verso boutique specializzate o banche estere, così come “le migliori risorse umane del gruppo che ragionevolmente” andranno altrove.


L’Ops, inoltre, è “negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell’azione Mps che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale (3,3 mld), indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse, una marcata concentrazione geografica (70% filiali al centro-sud Italia) e di clientela (piccole media impresa), mancanza di fabbriche prodotto”. Dal punto di vista finanziario, scrive Mediobanca, il calo del titolo Mps dopo l’annuncio dell’Ops “ne testimonia la fragilità del corso di borsa, rendendo improbabile il buon esito dell’operazione”. Rispetto al prezzo undisturbed di Mediobanca di 15,23 euro alla chiusura del 23 gennaio, l’offerta basata sul prezzo di borsa di Mps rappresenta infatti: uno sconto del 3% sulla base del prezzo del 27 gennaio, del 7% guardando alla media degli ultimi tre mesi di Mps, del 15% sulla media dei sei mesi e uno sconto del 28% guardando alla media degli ultimi 12 mesi.


Ma è nella parte finale del comunicato che arriva l’affondo verso i due principali soci dell’istituto, Delfin che, sulla base dello stacco del dividendo di novembre, detiene il 20% circa e Caltagirone col 7% del capitale. L’operazione – sottolinea Mediobanca – “è caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone”. La presenza degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni “configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria”. In Borsa, Mediobanca e Mps hanno chiuso la seduta in netto calo. Le azioni Mediobanca, dopo i forti guadagni degli ultimi giorni, hanno perso il 4,36% a 15,78 euro, Mps ha continuato la sua discesa (-2,45% a 6,206 euro), ai minimi da fine novembre. Le 2,3 azioni che il Monte offre per ogni azione di Piazzetta Cuccia valgono così oggi 14,2738 euro contro il prezzo implicito di 15,992 euro dell’Ops, portando l’offerta a sconto del 9,5% circa.

Efsa: migliorare benessere cavalli durante macellazione

Efsa: migliorare benessere cavalli durante macellazioneRoma, 28 gen. (askanews) – Migliorare il benessere dei cavalli durante l’abbattimento in fattoria e la macellazione per il consumo umano. L’Efsa ha appena pubblicato due pareri scientifici in materia, fornendo anche raccomandazioni per migliorare il benessere dei cavalli durante questi processi.


La Commissione europea ha chiesto infatti all’Efsa di fornire una revisione indipendente dei processi di macellazione dei cavalli e del loro impatto sul benessere. Inoltre, gli esperti hanno anche esaminato il processo di abbattimento in fattoria dei cavalli per scopi diversi dalla macellazione, ad esempio in situazioni come l’abbattimento su larga scala per il controllo delle malattie. E hanno fornito raccomandazioni specifiche per migliorare il benessere dei cavalli, rivolte a decisori politici, agricoltori e aziende alimentari come i macelli. Questo lavoro scientifico, spiega l’Efsa servirà alla Commissione europea sulle future negoziazioni dei capitoli del Codice sanitario degli animali terrestri sviluppato dall’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH).

Lollobrigida: comunicare di più il mondo dell’agricoltura

Lollobrigida: comunicare di più il mondo dell’agricolturaRoma, 28 gen. (askanews) – “L’agricoltura è un mondo che va comunicato”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, chiudendo oggi a Roma, alla sala Cavour del Masaf, la presentazione del ciclo di incontri sul territorio nazionale “Comunicare l’agricoltura”, promosso e voluto dal senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. I vari appuntamenti di “Comunicare l’agricoltura” dai prossimi giorni e fino alla primavera inoltrata attraverseranno l’intero territorio nazionale. Il ministro ha anche ricordato che il settore primario è spesso danneggiato da fake news, “emblematica la vicenda del servizio civile agricolo per capire quanto si possa distorcere la realtà”.


Il ministro ha ribadito che “finalmente oggi si parla di agricoltura per discutere di un modello di sviluppo” tornato centrale in una Europa “che oggi ha radicalmente cambiato approccio” grazie all’azione italiana e ha rivendicato il ruolo sociale della buona agricoltura che “evita lo spopolamento delle aree rurali, come già previsto dai Trattati di Roma”. Lollobrigida ha poi ricordato la riforma europea delle Ig, produzioni “a cui l’Italia ha saputo dare un valore superiore perché hanno un elemento qualitativo distintivo che permette la valorizzazione del prodotto e con esso del reddito di chi lo produce”. E ha ricordato che proprio la maggior parte delle Indicazioni geografiche italiane “arriva da quelle aree montane e deboli che in questo modo non si spopolano, perchè il reddito incrementato si riverbera sulla filiera”.


Luca De Carlo in apertura ha ricordato che “il settore primario non ha mai goduto di così tanta attenzione da parte di un governo italiano”, sia sul fronte delle risorse sia “di visibilità”. “Per questo – ha detto – è fondamentale raccontare al meglio il settore, le sue eccellenze, il suo lavoro di sostenibilità ambientale ed economica, ed è questo l’obbiettivo di questa rassegna”. Scopo di questo “nuovo corso” nella comunicazione dell’agricoltura è cancellare anni di propaganda che hanno dipinto gli agricoltori come inquinatori e poco attenti alle questioni ambientali: “non possiamo lasciare soli gli imprenditori di fronte a questi attacchi falsi e ideologici” perché l’agricoltura è “un settore per anni bersagliato dalle fake news e invece vanta il primato mondiale di produzioni certificate”.


“Dobbiamo lavorare per la verità in agricoltura, per ricostruire e rinsaldare l’alleanza tra produttore e consumatore; per questo, oggi a questo tavolo e poi negli incontri che animeranno questa rassegna, abbiamo voluto chi tutti i giorni e da sempre racconta con correttezza e trasparenza il settore primario italiano”, ha proseguito il senatore.

Fiat Grande Panda, ibrida ed elettrica a marzo nei concessionari

Fiat Grande Panda, ibrida ed elettrica a marzo nei concessionariMilano, 28 gen. (askanews) – Con la Grande Panda in arrivo a marzo nei concessionari, Fiat torna nel segmento B delle compatte di volume da cui mancava dal 2018 con l’uscita di produzione della Punto. La Grande Panda, progettata a Torino presso il Centro Stile Fiat, misura 3,99 metri ed è la prima auto del brand costruita sulla piattaforma multi energia Smart Car di Stellantis che condivide con diversi modelli, fra cui la gemella Citroen C3. La Grande Panda è prodotta in Serbia a Kragujevac, punta al mercato globale e nella gamma Fiat si affianca alla Pandina, erede della Panda lanciata nel 1980 e venduta in 8 milioni di esemplari, che resterà in produzione a Pomigliano fino al 2030.


La Grande Panda è disponibile in versione ibrida con un motore turbo 1.2 litri a 3 cilindri, 100 CV e cambio eDct con motore elettrico incorporato per aumentare l’efficienza, e 100% elettrica con batteria da 44 kWh, autonomia di 320 km (Wltp) e motore elettrico da 83 kW (113 CV) per una velocità massima di 132 km/h. Fiat Grande Panda elettrica supporta ricariche fino a 100 kW ed è dotata di un cavo di ricarica integrato e retrattile lungo 4,5 metri per ricariche fino a 7 kW. Fra i tratti distintivi del design i Led Pxl: una serie di elementi simili a pixel che si estendono dal centro della griglia superiore ai fari, evocando l’iconico videogioco degli anni ’80 e richiamando le finestre a forma di cubo del Lingotto. Focus sulla sostenibilità per gli interni: ogni Grande Panda contiene materiale riciclato proveniente da 140 confezioni di cartone per bevande, e nuovi tessuti con fibre di bambù per la plancia. Il cruscotto è digitale abbinato a un touchscreen da 10,25″ con mirroring e ricarica wireless.


La Grande Panda nella versione ibrida è offerta in tre allestimenti: Pop, Icon e La Prima a partire da 18.900 euro; la versione elettrica in due: la top di gamma La Prima e la Grande Panda (Red) a partire da 24.900 euro con un’offerta di lancio a 22.950 euro, in caso di rottamazione e finanziamento. Con la Grande Panda, Fiat espande ulteriormente la sua partnership con (Red), l’organizzazione che da quasi 20 anni combatte l’Aids e le ingiustizie che permettono alle pandemie di prosperare.

Agricat, Cia bene sblocco risarcimenti per 19mila agricoltori

Agricat, Cia bene sblocco risarcimenti per 19mila agricoltoriRoma, 28 gen. (askanews) – Cia-Agricoltori Italiani esprime soddisfazione a conclusione della fase di ricalcolo dei risarcimenti di Agricat per i 19mila agricoltori che hanno subìto danni dopo le perdite del 2023 a causa di gelo, siccità e dell’alluvione. Il lavoro del tavolo composto da Agea, Ismea e partecipato anche dal Caa-Cia ha prodotto un ricalcolo degli indennizzi a limite massimo consentito dalle procedure e dai criteri del Piano di gestione dei rischi in agricoltura.


Cia apprezza, dunque, lo sforzo della task force Agricat guidata dall’amministratore delegato, Massimo Tabacchiera e auspica che dopo il primo anno sperimentale il sistema di funzionamento di Agricat possa essere ancora più semplificato, continuando a operare in stretta collaborazione con i Caa anche per le domande di risarcimento dei danni causati dalle calamità del 2024.

Al Masaf prima riunione Osservatorio lavoro giovanile agricoltura

Al Masaf prima riunione Osservatorio lavoro giovanile agricolturaRoma, 28 gen. (askanews) – Prima riunione al Masaf dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nell’agricoltura (Onilga), istituito con decreto ministeriale 18 luglio 2024 con l’obiettivo di promuovere e sviluppare l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.


“Studiare gli spazi occupazionali nel settore agricolo, monitorare i possibili sbocchi imprenditoriali, evidenziare le opportunità di lavoro a disposizione dei giovani e promuovere sinergie amministrative – ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra – rappresentano obiettivi importanti per il futuro del comparto, che ha estremamente bisogno di attenzione nel proporre una corretta informazione sulle molteplici vie che si possono intraprendere e che spesso sono state, fino ad oggi, scarsamente segnalate ai giovani, che si affacciano nel mondo del lavoro”. “Per queste ragioni – ha aggiunto – ritengo che l’Osservatorio potrà svolgere un compito importante e qualificato, a cui come ministero non mancheremo di esprimere il sostegno dovuto, proprio a fronte della missione che con il ministro Lollobrigida e tutto il governo Meloni ci siamo posti, ossia la valorizzazione del lavoro agricolo e la massima apertura ai giovani, che vogliono fare impresa in questo settore strategico per il futuro di tutti noi”.

Libia, Meloni: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire

Libia, Meloni: non sono ricattabile, non mi faccio intimidireRoma, 28 gen. (askanews) – Sulla vicenda Almasri “io penso che valga oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. E’ possibile che per questo io sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo io intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione. A testa alta e senza paura”. Lo afferma in un video su facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Lombardia, Fontana a Fitto: Regioni centrali in politica coesione

Lombardia, Fontana a Fitto: Regioni centrali in politica coesioneMilano, 28 gen. (askanews) – La necessità di preservare il ruolo chiave delle Regioni nella Politica di Coesione Europea e la valorizzazione di un approccio che ponga al centro i territori attraverso un orientamento basato sul raggiungimento di risultati misurabili e tangibili. Questi alcuni dei punti chiave affrontati dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in occasione dell’incontro con il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, avvenuto nell’ambito della missione istituzionale a Bruxelles.


Della delegazione fanno parte Marco Alparone (vicepresidente e assessore al Bilancio e Finanza) e gli assessori Giorgio Maione (Ambiente e Clima), Guido Guidesi (Sviluppo Economico), Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste), Massimo Sertori (Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica) oltre a Raffaele Cattaneo (sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee). “Siamo contrari – ha detto il presidente Fontana – a un ‘Quadro Finanziario Pluriennale’ che annulli le risorse per la Politica di coesione in un macro-contenitore con altri fondi e ad un modello per Piani nazionali che riduca le Regioni da autorità di gestione a organismi intermedi o semplicemente a beneficiari”.


“Siamo qui – ha aggiunto – per chiedere che le Regioni continuino ad essere attori primari della Politica di coesione secondo il principio di sussidiarietà e che le altre politiche europee siano più integrate con la Politica di coesione”. Il governatore della Lombardia, infatti, ha condiviso la posizione di molte regioni in base alla quale la Politica di Coesione promossa dall’Unione Europea sia l’intervento istituzionale di carattere orizzontale più riconoscibile agli occhi dei cittadini, incarnando i principi della sussidiarietà e della solidarietà tra i diversi popoli e territori. Entro luglio 2025, la Commissione europea dovrà formulare la proposta per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’UE.


“Dai documenti informali della direzione generale Budget della Commissione circolati nei mesi scorsi – ha specificato il governatore – si andrebbe verso un bilancio pluriennale post 2027 basato sulle politiche, con meno programmi e un piano unico per ciascuno Stato membro che colleghi le riforme chiave agli investimenti e si concentri su priorità comuni”. “Abbiamo spiegato al vicepresidente Fitto come tutto ciò significherebbe che non vi sarebbero più contatti diretti o negoziazioni tra la Commissione Europea e le regioni – ha continuato Fontana – mettendo così in discussione l’elemento chiave della governance multilivello. La nazionalizzazione della Politica di coesione ridurrebbe le regioni da autorità di gestione a organismi intermedi o addirittura semplicemente beneficiari”.


“Un modello centralizzato come quello che viene prefigurato – ha concluso il presidente lombardo – non darebbe garanzie del mantenimento di tale impegno finanziario per la Lombardia e toglierebbe alla Regione la gestione di questi fondi”. Dopo l’incontro tra il presidente Fontana e il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, la delegazione lombarda ha partecipato a un momento di lavoro nella sede della Regione Lombardia a Bruxelles al quale hanno preso parte, oltre agli assessori che accompagnano il governatore, anche l’ambasciatore d’Italia Federica Favi e funzionari apicali della Commissione Europea. Presenti i responsabili dei Gabinetti dei Commissari e gli stakeholders del mondo associativo, economico ed imprenditoriale. Tra questi, il capo di gabinetto aggiunto del Commissario ai Trasporti e Turismo, Apostolos Tzitzikostas, interlocutore principale per il dialogo strategico sull’automotive, settore chiave che vede Regione Lombardia alla guida dell’Automotive Regions Alliance (Ara).

Libia, Meloni: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire

Libia, Meloni: non sono ricattabile, non mi faccio intimidireRoma, 28 gen. (askanews) – Sulla vicenda Almasri “io penso che valga oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. E’ possibile che per questo io sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo io intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione. A testa alta e senza paura”. Lo afferma in un video su facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Macron: la Gioconda sarà spostata in un nuovo spazio al Louvre

Macron: la Gioconda sarà spostata in un nuovo spazio al LouvreRoma, 28 gen. (askanews) – La Gioconda sarà spostata in un’area speciale “accessibile indipendentemente dal resto del museo” Louvre, che richiederà un proprio biglietto d’ingresso. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, sottolineando che il capolavoro di Leonardo da Vinci sarà esposto “in uno spazio speciale”, grazie in particolare a una nuova sala sotto la Cour Carré.


Questa nuova sala sarà accessibile “indipendentemente” dal resto del museo e avrà “un proprio titolo di accesso” e condizioni che consentiranno “un modo diverso e più tranquillo di visitare” e un’esposizione “che va di pari passo con ciò che la Gioconda merita”, secondo il Presidente, che ha illustrato oggi un progetto di lavori di ristrutturazione e rilancio del Louvre, da completare entro il 2031.