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Oggi si insedia la task force per la gestione del rischio

Oggi si insedia la task force per la gestione del rischioRoma, 27 gen. (askanews) – Si insedierà oggi la Task Force per la gestione del rischio, tra Caa, Consorzi di Difesa, Masaf, Ismea e le Compagnie Assicurative coordinata da Agea. Il portato delle emergenze climatiche, delle epidemie, oltre all’aumento dei costi legato alla situazione internazionale, è causa di forti difficoltà per le imprese agricole che il Masaf sta cercando di risolvere con un piano di attività serrato.


In relazione alla campagna 2024, produzioni vegetali, la Task Force si riunirà per condividere una procedura straordinaria, ha spiegato in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Tratterà anche le eventuali questioni relative al settore zootecnica 2023 e 2024, considerata la dotazione di liquidità approvata dalla recente finanziaria 2025. Nelle more dell’assenza della disponibilità finanziaria, non era infatti possibile emanare i bandi. È dunque pronta la risposta del Ministero che, con il supporto di tutti gli attori della filiera, intende prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività del settore. Agea, in qualità di organo strumentale del Ministero, fin dall’inizio dell’anno 2023, ha messo in atto un piano straordinario per risolvere tutte le questioni pregresse dal 2015 al 2023. In relazione alla campagna 2024 produzione vegetali gestione del rischio SFR01, inoltre, l’Agenzia, sempre coordinata dal Masaf, ha portato ad erogare agli agricoltori risorse per un totale complessivo di 749 milioni di euro (tenuto conto anche del fatto che il contributo erogato per l’annualità 2023 era fissato al 52% del premio e non più al 70% come previsto per le annualità precedenti al 2023).

Meloni: nessuna contraddizione sull’Arabia Saudita rispetto al passato. E’ attore chiave, risultati concreti anche per Italia

Meloni: nessuna contraddizione sull’Arabia Saudita rispetto al passato. E’ attore chiave, risultati concreti anche per ItaliaAl-Ula, 27 gen. (askanews) – “L’opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa ma non c’è contraddizione fra quello che dicevo ieri e quello che faccio oggi” nel rapporto con l’Arabia Saudita. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula, a proposito delle critiche che in passato aveva rivolto al regime saudita.


“Italia e Arabia Saudita – ha aggiunto – sono due nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l’energia, come il rapporto con l’Africa, come la difesa, come gli investimenti. Altro tema, completamente altro tema, che io ho posto in passato è la questione eventualmente di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni”. Per la stabilizzazione di tutta l’area del Medio Oriente l’Arabia Saudita “è sicuramente un attore chiave”, ha sottolineato la presidente del Consiglio . “Io – ha aggiunto – penso che ad esempio sull’ipotesi alla quale noi lavoriamo e che supportiamo di una normalizzazione della questione medio orientale, quindi della soluzione dei due Stati, il tema di una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave, una delle questioni che possono facilitare questo percorso”. Anche per il Libano “l’Arabia Saudita ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo presidente Aoun”. Per quello che riguarda la Siria “è un Paese impegnato alla stabilizzazione”. Quindi “è oggettivamente un attore che particolarmente nel Medio Oriente ma anche in Africa può avere e ha un ruolo molto importante di stabilizzazione e di normalizzazione e sicuramente è un interlocutore con il quale è importante lavorare insieme”.


Inoltre, “c’è un focus del governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni particolarmente incentrato sul Mediterraneo allargato. Nel Mediterraneo allargato ovviamente le nazioni del Golfo assumono una centralità strategica, l’Arabia Saudita è un attore di primo piano quindi in questo nostro lavoro era molto importante questa visita. Ma come sempre non si tratta semplicemente di visite di cortesia, sono occasioni che ci consentono di lavorare per risultati concreti per l’Italia”, ha ricordato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula. “Nello specifico – ha aggiunto – la scelta qui in Arabia Saudita è stata quella di elevare il livello della nostra collaborazione al parternariato strategico. Significa un Consiglio che si riunisce periodicamente, fa stato degli avanzamenti del lavoro comune sulle materie prioritarie che vengono individuate e le materie prioritarie che noi abbiamo individuato sono ovviamente la cooperazione in materia energetica, in materia di difesa, sull’impulso agli investimenti reciproci fino ai temi legati all’archeologia. Il valore delle intese, tra intese governative e anche tra enti pubblici e privati, viaggia intorno ai 10 miliardi di euro. E’ l’inizio di un lavoro, di una fase che io considero nuova nella cooperazione strategica con questo importante attore del Golfo e del Mediterraneo allargato”.


Il rapporto, ha detto ancora, “coinvolge anche il lavoro comune che possiamo fare ad esempio soprattutto in materia energetica in Africa, quindi si inserisce all’interno di un lavoro più ampio che l’Italia sta portando avanti”. Su un altro fronte, la questione dei dazi con gli Usa, “uno scontro non conviene a nessuno” mentre “il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata” è “il modo per affrontare” il tema “e quindi farò tutto quello che posso: è la strada che intendo percorrere, la strada che intendo suggerire per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula.

Nominato il Cda del Consorzio Cioccolato Modica, alla guida Peluso

Nominato il Cda del Consorzio Cioccolato Modica, alla guida PelusoRoma, 27 gen. (askanews) – Nominato il consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica Igp. Presidente del Cda è stato nominato Salvatore Peluso, vicepresidente Elvira Roccasalva e Nino Scivoletto è stato nominato preliminarmente direttore generale. Costituito il 21 novembre del 2024 , con decreto del 5 dicembre 2024 del Masaf, il Consorzio è formato da 15 aziende produttrici di cioccolato di Modica: Antica Dolceria Rizza, Spadaro 1964, Pasticceria Cappello, Casalindolci, Pagef, Ciokarrua, Dolce Arte, Dolcezze Modicane, Dolci Peluso, Donna Elvira, Luchino, Nacrè, Pasticceria Di Lorenzo, Sfizi Golosi e Tipico Barocco.


Consiglieri sono stati nominati Carmela Cicero, Maria Mallemi, Giovanni Cicero, Daniele Giurdanella, Carmelo Di Lorenzo, Rizza Giacomo e Rizza Giuseppe. Nel corso della riunione è stato reso noto anche che l’Ars ha inserito nella Finanziaria un contributo di 50mila euro, che il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica IGP, potrà utilizzare per le attività di internazionalizzazione, di promozione e di partecipazione su base consortile agli eventi di promozione del cioccolato in Italia, in Europa e nel mondo.

Mais, perdura sofferenza settore. In calo produzione e superfici

Mais, perdura sofferenza settore. In calo produzione e superficiRoma, 27 gen. (askanews) – La campagna maidicola 2024 conferma la sofferenza del comparto mais, con rese, produzione e superfici in calo. Le rese si sono attestate in media a meno di 10 tonnelate per ettaro: il lieve calo rispetto al 2023 anche le superfici, che hanno fatto segnare il nuovo minimo storico degli ultimi 160 anni con circa 495mila ettari. La produzione raccolta è ridiscesa da 5,3 a 4,9 milioni di tonnellate, rimanendo quindi largamente insufficiente e inferiore al 45% del fabbisogno nazionale. Il costo complessivo del prodotto importato nel 2023/24 è sceso a 1,5 milioni di euro, -26%, favorito dal calo dei prezzi, -29%, a fronte di un aumento delle quantità importate, arrivate a un nuovo record storico prossimo a 7 milioni di tonnellate, +4%.


E, secondo l’indagine preliminare Istat sulle intenzioni di semina, le prospettive per il 2025 sono improntate verso una relativa stabilità delle superfici a livello nazionale, con una discreta ripresa nel Nord Est, +9%, dopo anni di calo, cui si contrappone una considerevole riduzione nel Nord Ovest, -13%, dove si attende una forte crescita delle foraggere temporanee, +10%, da attribuire probabilmente ai primi effetti della PAC. E’ quanto emerso nel corso della giornata del mais 2025 celebrata annualmente dal Crea Cerealicoltura e Colture Industriali. Durante l’incontro tenutosi a Bergamo ricercatori e i principali attori della filiera maidicola si sono riuniti per analizzare l’impatto di ricerca e innovazione per l’adattamento del mais ai nuovi scenari climatici, con particolare enfasi sui nuovi ibridi a bassa taglia, sul loro uso nell’alimentazione animale e sulla gestione del rischio climatico.


In particolare, gli ibridi a statura ridotta di circa il 30% e con internodi raccorciati hanno una maggiore stabilità, che può ridurre i rischi connessi agli eventi metereologici estremi, e la capacità di essere coltivali a più elevate densità rispetto agli ibridi convenzionali, favorendo un più efficiente utilizzo della radiazione. I vantaggi produttivi e di efficienza agronomica di questa innovazione genetica, misurati dalle prime sperimentazioni condotte in Italia, dimostrano l’importanza di adeguare correttamente il sistema colturale. Le Reti Nazionali di confronto varietale, coordinate dal CREA sugli ibridi di mais da granella e trinciato integrale nell’anno 2024, hanno evidenziato una resa media sulle 13,2 t/ha, l’8,5% in meno rispetto allo scorso anno. La stagione maidicola 2024 d’altra parte è stata alquanto problematica per l’alternarsi di condizioni meteorologiche di segno opposto, con piogge intense nel periodo della semina, seguite da condizioni di siccità e temperature elevate durante luglio e agosto, e con un abbassamento generalizzato delle temperature, accompagnato ancora da intense e diffuse precipitazioni, all’inizio di settembre, determinando significativi ritardi nelle operazioni di raccolta.

Accordo con Israele: Hamas libererà anche Arbel Yehud. Migliaia di palestinesi tornano a Gaza Nord

Accordo con Israele: Hamas libererà anche Arbel Yehud. Migliaia di palestinesi tornano a Gaza NordRoma, 27 gen. (askanews) – Israele ha annunciato che gli sfollati di Gaza potranno iniziare a tornare nella parte settentrionale del territorio palestinese a partire da oggi, in seguito a un accordo con il movimento Hamas, secondo quanto affermato dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. E migliaia di palestinesi hanno iniziato a dirigersi verso nord sulla Rasheed Street di Gaza per tornare a casa, secondo alcuni filmati pubblicati da account palestinesi. L’accordo contribuisce a preservare il fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, devastata da 15 mesi di guerra e che ha visto quasi tutti i suoi abitanti sfollati. Secondo la Protezione civile, ieri Israele aveva impedito a “decine di migliaia” di sfollati di tornare nel nord di Gaza attraverso il valico di Netzarim, che taglia in due il territorio. Israele aveva giustificato il rifiuto di lasciarli passare con il mancato rilascio di una civile, Arbel Yehud, e con l’assenza di un elenco della situazione degli ostaggi.


Ieri sera, però, Netanyahu ha annunciato una svolta nei negoziati e che Hamas avrebbe rilasciato tre ostaggi, tra cui Arbel Yehud, e, come previsto nella prima fase dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas, altri tre sabato. “Come parte di questi accordi” Israele “consentirà ai cittadini di Gaza di passare nella Striscia di Gaza settentrionale a partire da lunedì mattina”, ha aggiunto l’ufficio del primo ministro. Da parte sua, Hamas aveva accusato ieri Israele di “violare” l’accordo impedendo il ritorno degli abitanti della Striscia di Gaza settentrionale. Il movimento palestinese Hamas, quindi rilascerà tre ostaggi israeliani entro venerdì prossimo, 31 gennaio; altri tre saranno rilasciati sabato 1° febbraio, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. L’informazione è stata poi confermata direttamente da Hamas. Il gruppo ha riferito infatti che rilascerà Arbel Yehud e altri due ostaggi “prima di venerdì”, mentre altre tre persone saranno consegnate l’indomani.


“Nell’ambito degli sforzi in corso guidati dai mediatori, le due parti hanno raggiunto un’intesa secondo cui Hamas consegnerà l’ostaggio Arbel Yehud e altri due prigionieri venerdì prossimo”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri qatarino sul suo social network X. Al Ansari ha aggiunto che “Hamas consegnerà altri tre ostaggi sabato, in conformità con l’accordo, e fornirà anche informazioni sul numero di ostaggi che saranno rilasciati come parte della prima fase dell’accordo”. Hamas, da parte sua, ha confermato inoltre che ai residenti sfollati della Striscia di Gaza settentrionale sarà consentito di tornare alle loro case questa mattina.

Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del Gusto

Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del GustoRoma, 27 gen. (askanews) – Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del Gusto, il network formato da aziende italiane che offrono prodotti di alta qualità nel settore alimentare. Nato a Napoli nel 1997, Caffè Borbone si è affermato come il marchio di riferimento nel settore del caffè, con oltre 30.000 tonnellate di caffè processate ogni anno, 2,7 miliardi di pezzi monoporzionati prodotti e distribuiti globalmente, un fatturato di 300,4 milioni di euro nel 2023, che ha messo a segno un incremento del 14,3% rispetto all’anno precedente.


“Siamo entusiasti di accogliere Caffè Borbone nel nostro Consorzio – spiega in una nota Giacomo Ponti, presidente di Italia del Gusto – La loro adesione rappresenta un arricchimento per la nostra rete, che si impegna ogni giorno a valorizzare le migliori eccellenze alimentari italiane nel mondo”. “Entrare a far parte del Consorzio Italia del Gusto rappresenta un’opportunità unica e promuovere i valori distintivi del Made in Italy – aggiunge Marco Schiavon, amministratore delegato di Caffè Borbone – La vera sfida è ricercare soluzioni che rispondano ai gusti e agli interessi delle persone, uno stimolo fondamentale per continuare a lavorare su un’offerta diversificata e sempre più completa, in particolare per i mercati internazionali. La tradizione dell’espresso italiano è diffusa in tutto il mondo ma ogni paese si distingue per proprie specifiche consuetudini”.


L’ingresso di Caffè Borbone, a pochi mesi dall’adesione di Molino Spadoni, rafforza il ruolo del Consorzio come ambasciatore del gusto italiano nel mondo e consolida l’impegno verso una crescita sostenibile e condivisa. La famiglia Italia del Gusto raggiunge ora i 30 associati.

Usa, Trump ha sospeso le sanzioni alla Colombia dopo l’accordo sui migranti

Usa, Trump ha sospeso le sanzioni alla Colombia dopo l’accordo sui migrantiRoma, 27 gen. (askanews) – La Casa Bianca ha annunciato che sospenderà le sanzioni annunciate contro la Colombia dopo che il governo di Bogotà ha accettato le condizioni del presidente Donald Trump per il rimpatrio dei migranti illegali.


“Il governo colombiano ha accettato tutte le condizioni del presidente Trump, tra cui l’accettazione senza restrizioni di tutti gli immigrati clandestini provenienti dalla Colombia e rimossi dagli Stati Uniti, anche a bordo di aerei militari statunitensi, senza limitazioni o ritardi”, ha affermato la Casa Bianca in un dichiarazione. “Sulla base di questo accordo, le tariffe e le sanzioni completamente redatte saranno sospese e non saranno firmate a meno che la Colombia non rispetti questo accordo”, ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un comunicato stampa. Tuttavia, le sanzioni sui visti emesse dal Dipartimento di Stato saranno mantenute “finché non sarà arrivato con successo il primo volo di deportati colombiani”, ha aggiunto la stessa fonte. “Gli eventi di oggi inviano un chiaro messaggio al mondo: l’America è di nuovo rispettata”, ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato ieri una serie di sanzioni contro la Colombia, in seguito alla decisione di Bogotà di respingere gli aerei militari che trasportavano immigrati deportati dagli Stati Uniti.

Amplifon con la Scala per portare a teatro 20mila giovani e anziani

Amplifon con la Scala per portare a teatro 20mila giovani e anzianiMilano, 27 gen. (askanews) – Amplifon ha rinnovato la sua partnership con il Teatro alla Scala di Milano per la stagione 2024-2025. L’azienda, spiega una nota, continuerà a sostenere il programma di concerti e balletti infrasettimanali del progetto “Invito alla Scala”, riservato a studenti e anziani per aprire loro le porte del Teatro. L’obiettivo, come nella scorsa stagione, è fare in modo che circa 20.000 persone, tra scolaresche, adulti e senior, partecipino alle iniziative della rassegna.


“In occasione del nostro 75esimo anno di attività, proseguiamo la nostra collaborazione con il Teatro alla Scala con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il legame tra Amplifon, la musica e l’ascolto responsabile e, al tempo stesso, sostenere un progetto che avvicina i ragazzi e i senior alla musica classica – dichiara Susan Carol Holland, presidente di Amplifon – Siamo orgogliosi di questa partnership che unisce un’azienda italiana come Amplifon, nata a Milano esattamente 75 anni fa e presente oggi in 26 paesi di cinque continenti, con una delle istituzioni culturali milanesi e italiane più conosciute nel mondo”. Nei prossimi giorni, al Teatro alla Scala, è previsto un evento per fare il punto sui cinque anni di attività di Fondazione Amplifon, la fondazione aziendale del gruppo volta a favorire l’inclusione sociale delle persone più fragili.

Bce, tassi più bassi ma commissioni più care sui prestiti alle imprese

Bce, tassi più bassi ma commissioni più care sui prestiti alle impreseRoma, 27 gen. (askanews) – Le imprese dell’area euro riferiscono lievi riduzioni dei tassi di interesse sui prestiti praticati, ma al tempo stesso altri costi, come spese commissioni, hanno continuato ad aumentare. Lo riporta la Bce nell’ultima indagine sui costi di finanziamento delle imprese, relativa al quarto trimestre.


Le aziende riportano un lieve calo della disponibilità generale di prestiti a fronte di un quadro immutato della loro necessità di finanziamenti. Questo ha determinato un lieve incremento del divario tra prestiti disponibili e necessità degli stessi. Guardando avanti le imprese prevedono leggeri miglioramenti della disponibilità di finanziamenti sui prossimi tre mesi.


E’ cresciuto il numero di imprese che vedono il contesto economico generale come il principale fattore alla base della disponibilità o meno di finanziamenti, prosegue la Bce. In generale, le aziende si attendono una moderazione della crescita dei loro prezzi di vendita e delle dinamiche salariali sui prossimi 12 mesi. L’indagine è stata condotta tra il 20 novembre e il 18 dicembre, coinvolgendo 5393 imprese dell’area euro di cui il 93% avevano meno di 250 dipendenti.

Lavoro, Federlegno: in Brianza da marzo corsi formativi per utenti fragili

Lavoro, Federlegno: in Brianza da marzo corsi formativi per utenti fragiliMilano, 27 gen. (askanews) – FederlegnoArredo aderisce al Patto territoriale per le competenze e per l’occupazione nella manifattura del mobile e dell’arredo, un progetto pilota finanziato da Regione Lombardia e promosso dalla Provincia di Monza e della Brianza, che mira a creare percorsi di formazione continua e a colmare il divario tra le competenze richieste dalle imprese del settore legno-arredo e la disponibilità di lavoratori qualificati. Concentrato sul territorio della Brianza, la cui provincia presenta il maggior numero di imprese d’Italia dedicate al settore, il progetto svilupperà percorsi formativi brevi dedicati a utenti fragili, tra cui migranti, disoccupati e donne in condizioni di difficoltà.


Nello specifico a marzo 2025 ci sarà l’avvio del primo percorso formativo con Artwood Academy, scuola d’alta formazione nel campo del design del legno e della falegnameria contemporanea (fondata da FederlegnoArredo nel 2013 a Lentate sul Seveso, MB) che si dedica a soddisfare le esigenze formative delle aziende del distretto brianzolo. Entro aprile 2026 saranno formate almeno 25 persone, pronte a entrare nel mercato del lavoro come falegnami, operatori che operano su macchine a controllo numerico, progettisti, disegnatori, prototipisti, tappezzieri e cucitori. Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, nel quinquennio 2024-2028 il fabbisogno occupazionale del legno-arredo a livello nazionale sarà compreso tra 22mila e 34mila unità, con almeno 8mila lavoratori per le industrie del legno e oltre 25mila per il comparto del mobile. Il 48% delle nuove figure richieste nel periodo 2024-2028 richiederà un diploma tecnico-professionale di secondo grado.


FederlegnoArredo avrà un ruolo centrale nella mappatura dei fabbisogni formativi attraverso quattro focus group con aziende e il sistema formativo locale. Coordinerà inoltre il collegamento tra imprese e percorsi formativi, favorendo l’inserimento lavorativo tramite stage e tirocini. Il progetto, coordinato dall’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro di Monza e Brianza (Afol), coinvolge 16 soggetti, tra istituzioni, enti del terzo settore, associazioni di categoria e imprese del territorio, con l’obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo cogliendo le opportunità di uno dei comparti di punta del made in Italy. “Siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa che unisce formazione, occupazione e innovazione sociale – dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – Il design viene spesso percepito come un’arte puramente creativa, ma include aspetti meno visibili e altrettanto essenziali, come la manualità e la profonda conoscenza dei materiali, delle tecniche e dei più moderni processi di produzione. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere la nostra filiera in tutti i suoi aspetti, e di sottolineare come ciascuna figura professionale coinvolta nel processo di produzione sia cruciale per il successo di un comparto che è l’orgoglio del Made in Italy. Questo progetto pilota si propone come modello replicabile per altri distretti, contribuendo a rafforzare il legame tra mondo della formazione e imprese”.


Le imprese della filiera legno-arredo in Lombardia sono poco più di 8.600 di cui oltre 4.600 dell’Arredo (54%) e quasi 4.000 nel legno (46%), con un fatturato totale che ammonta a 10,8 miliardi di euro. Gli addetti impiegati nella filiera Legno-Arredo in Lombardia sono più di 53.000. Nella produzione di mobili è la provincia di Monza e Brianza ad avere il primato, con 1.325 aziende, 9.879 addetti ed un fatturato prodotto di circa 2,2 miliardi di euro. La provincia di Monza e Brianza presenta il maggior numero di imprese d’Italia dedicate al settore ed è capace di trainarlo, coprendo il 40% del fatturato totale della Lombardia (Fonte: Centro Studi FederlegnoArredo).