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Porsche Italia: nuovi incarichi per Diego Lovisetto e Andrea Angeli

Porsche Italia: nuovi incarichi per Diego Lovisetto e Andrea AngeliMilano, 23 gen. (askanews) – Porsche Italia annuncia un importante cambio ai vertici della propria organizzazione: Andrea Angeli sarà nominato direttore vendite e sviluppo rete di Porsche Italia, mentre Diego Lovisetto assumerà il ruolo di Ad di Porsche Retail Italia, realtà nata nel 2023 che ingloba i due Centri Porsche di Milano e di Padova, di proprietà della filiale italiana.


Lovisetto vanta una lunga e prestigiosa carriera in Porsche Italia, iniziata nel 1994 all’interno del reparto Marketing di cui è stato direttore dal 1998 al 2008, prima di assumere la responsabilità del dipartimento Vendite e Sviluppo Rete. La sua profonda conoscenza della rete e del mercato ha contribuito in modo determinante al successo dell’azienda, culminato nel 2024 con il record storico di oltre 8.200 vetture consegnate ai clienti del marchio. Allo stesso modo, Andrea Angeli ha maturato un’importante esperienza all’interno dell’organizzazione, prima come Brand Manager del Centro Porsche Udine, per poi gestire il processo di fusione e riorganizzazione che ha dato origine a Porsche Retail Italia. Entrambe le nomine confermano la volontà dell’azienda di valorizzare le competenze interne e garantire continuità nella strategia di crescita.

Netflix: iniziata la produzione della seconda stagione di “Berlino”

Netflix: iniziata la produzione della seconda stagione di “Berlino”Roma, 23 gen. (askanews) – È iniziata la produzione della seconda stagione di Berlino, lo spin-off de La Casa di Carta, che continua a essere nella top 10 delle serie non inglesi più viste nella storia di Netflix.


Pedro Alonso assume ancora una volta il ruolo dell’iconico “Berlino” e, insieme a lui, ritorna tutta la sua banda: Michelle Jenner (Isabel) interpreta Keila, un genio dell’ingegneria elettronica; Tristán Ulloa (Il caso Asunta) è Damian, un professore filantropo e confidente di Berlino; Begoña Vargas (Benvenuti a Eden) è Cameron, una ragazza che vive sempre al limite; Julio Peña Fernández (Attraverso la mia finestra) interpreta Roi, il fedele scudiero di Berlino; e Joel Sánchez è Bruce, l’implacabile uomo d’azione della banda. La trama di questa seconda stagione si sposta in Spagna e la nuova rapina avrà luogo a Siviglia. Lì, Berlino e la sua banda incontreranno nuovi personaggi come Candela, un’imprevedibile e capricciosa donna sivigliana interpretata da Inma Cuesta (Il caos dopo di te); l’eccentrico ed edonista Duca di Malaga Álvaro Hermoso de Medina, interpretato da José Luis García-Pérez (Honor); e la sua misteriosa e raffinata Duchessa di Malaga Genoveva Dante, interpretata da Marta Nieto (Madre).


Gli otto episodi della serie, creata da Álex Pina (La Casa di Carta, Sky Rojo) ed Esther Martínez Lobato (La Casa di Carta, Sky Rojo), sono scritti proprio da loro insieme a David Barrocal, Lorena G. Maldonado e Itziar San Juan, e saranno diretti da Albert Pintó (Nowhere, Sky Rojo), David Barrocal (Sky Rojo, Il rifugio atomico) e Jose Manuel Cravioto (Il rifugio atomico, Diablero). Le riprese di questa seconda stagione si svolgeranno nell’arco di diverse settimane a Madrid, Siviglia, San Sebastián e in altre località della Spagna.


Nella settimana della sua uscita, la prima stagione di Berlino è stata la serie più vista a livello globale e ha raggiunto la Top 10 in 91 paesi. La serie continua a essere nella Top 20 delle serie non in lingua inglese più viste nella storia di Netflix.

A Michela Giraud il Ciak d’oro per l’esordio alla regia in “Flaminia”

A Michela Giraud il Ciak d’oro per l’esordio alla regia in “Flaminia”Roma, 23 gen. (askanews) – Una nuova conferma per Michela Giraud, dopo la serie di sold out nei teatri di tutta Italia e il lancio di una nuova, grande data alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, mercoledì 10 settembre: con il suo primo film, “Flaminia”, ha vinto il Ciak d’Oro per il Miglior Esordio alla Regia, l’unico premio del panorama cinematografico italiano assegnato dal pubblico.


In Flaminia, una produzione Eagle Original Content e Pepito Produzioni, in collaborazione con Vision Distribution e Prime Video, Michela Giraud racconta, come da suo stile, una storia personale, rivelando però, per la prima volta in modo profondo, un altro lato della sua sensibilità di artista. La trama ruota attorno a Flaminia De Angelis, una giovane donna che vive nel piccolo mondo patinato di Roma Nord: la sua vita viene completamente rivoluzionata quando Ludovica, la sua sorellastra nello spettro autistico, fa ritorno a casa e sconvolge il suo mondo, costringendola a guardare alla vita in modo più onesto e profondo. Il film vede la scrittura della stessa Giraud, insieme a Francesco Marioni, Greta Scicchitano e Marco Vicari, e per il suo esordio alla regia ha potuto contare sui volti di: Rita Abela, Antonello Fassari, Nina Soldano, Edoardo Purgatori, Catherine Bertoni de Laet, Ludovica Bizzaglia, Francesca Valtorta, Fabrizio Colica e di Lucrezia Lante Della Rovere.


Flaminia è oggi in streaming su Amazon Prime Video.

Fatturato caffetterie 120z a 14 mln in 2024, previste 15 aperture in 2025

Fatturato caffetterie 120z a 14 mln in 2024, previste 15 aperture in 2025Milano, 23 gen. (askanews) – 12oz, il format delle caffetterie specializzato nel servizio rapido di bevande coffee&milk based, archivia il 2024 con un fatturato che supera i 14 milioni di euro, registrando un incremento del 18% rispetto all’anno precedente e un tasso like-for-like del +6,6%. La catena, che ora è presente in 9 regioni italiane e conta 30 punti vendita totali, di cui due anche all’estero (Atene), punta a un ulteriore sviluppo nel 2025, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nei centri città, nelle gallerie commerciali e nel canale travel attrtaverso l’apertura di 5 punti vendita diretti e 10 in franchising.


Nel corso del 2024, 12oz ha inaugurato 7 nuovi punti vendita, sia a gestione diretta che in franchising, segnando una tappa importante per l’espansione del brand. Tra le aperture dirette il recente store all’interno del Torino Airport e il punto vendita nel centro commerciale Porta di Roma, mentre sul fronte franchising sono stati avviati diversi nuovi punti vendita in partnership con primari brand della ristorazione come Autogrill, Areas My Chef e con imprenditori già attivi nel retail con altre attività che hanno voluto diversificare il proprio portfolio investendo nel format. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2024, – commenta David Nathaniel, Ceo e fondatore di 12oz – e guardiamo con grande entusiasmo al futuro. L’innovazione continua, la qualità del servizio e l’attenzione alle esigenze dei nostri clienti sono le basi del nostro successo. Tuttavia siamo prudenti, perché il settore del caffè sta affrontando uno dei periodi di incertezza più seri della sua storia, a seguito dei rincari delle materie prime, frutto di una complessa situazione geopolitica, climatica e finanziaria. Da circa un anno, siamo riusciti a non modificare il nostro listino standard, ma – in assenza di un recupero dei costi – non sappiamo se riusciremo a resistere ulteriormente”.


Nel corso del 2024 sono stati lanciati due format innovativi di 12oz, pensati per sviluppare la rete in due canali specifici, adattando l’offerta a diverse tipologie di location. 12oz Kiosque è stato rivisitato per essere adattabile ai centri commerciali: il primo stato recentemente aperto al Centro Commerciale Globo Busnago. Durante la stagione estiva, invece, è stato installato il primo 12oz Express, sull’autostrada A22 del Brennero, aperto in partnership con Nuova Sidap del Gruppo Avolta (Autogrill) presso la Brennero Est Oil Station. Questo formato, compatto e in modalità self service, è stato progettato per rispondere alle esigenze dei viaggiatori, che grazie al sistema Cafitesse, possono gustare un coffee shot (nuova bevanda ideata dal team R&D di 12oz: 30 ml di caffè che assomigliano al caffè di casa fatto con la moka), un Americano, un cappuccino o un latte macchiato, personalizzabili con due differenti flavour (caramello e nocciola). Il 2025 si preannuncia come un anno di ulteriore crescita per 12oz. Il brand prevede l’apertura di 5 punti vendita diretti e 10 in franchising, con una particolare attenzione al consolidamento della presenza nei centri città, nel canale travel e nelle gallerie commerciali, che si confermano luoghi ideali per attrarre il pubblico delle nuove generazioni. Il focus per il 2025 sarà anche sull’esperienza del cliente, con investimenti significativi nella formazione del personale, per garantire standard di servizio sempre più elevati. Un’altra area di sviluppo riguarderà l’innovazione sull’offerta food sia dolce che salata, per accompagnare la proposta di bevande, core business dell’azienda e che hanno reso 12oz un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza completa, dinamica e to go.

Dialogo istituzionale per progetti sociali, presentata Fondazione Boscacci

Dialogo istituzionale per progetti sociali, presentata Fondazione BoscacciRoma, 23 gen. (askanews) – “Sviluppare e divulgare studi, ricerche e approfondimenti mirati a sensibilizzare su temi di interesse sociale con il coinvolgimento diretto degli stakeholder di settore, e favorire un corretto dialogo Istituzionale”. Lo ha detto Fabio Boscacci, fondatore e presidente dell’omonima Fondazione alla presentazione avvenuta nella sala stampa della Camera dei Deputati.


Grazie all’interesse e alla sensibilità verso i temi trattati, sono intervenuti l’On. Francesco Ciancitto, gli onorevoli Luciano Ciocchetti, Simona Loizzo, Matteo Rosso, i proff. Giuseppe Assogna (Presidente SIFEIT), Vincenzo Baglieri dell’Università Bocconi, Federico Lega dell’Università di Milano, e Andrea Costa, esperto nelle strategie di attuazione del PNRR – Missione 6 Salute per il Ministero della Salute. Think tank dal Comitato Scientifico altamente qualificato, con il suo Laboratorio di Comunicazione e il suo Centro Studi, la Fondazione perseguirà l’obiettivo di supportare con i suoi membri – parlamentari, docenti universitari, professionisti, clinici di fama internazionale -, il dialogo Istituzionale in campo sociale e sociosanitario favorendo il coinvolgimento attivo delle diverse componenti della società civile.


Con il laboratorio la Fondazione metterà in campo fin da subito giornalisti e professionisti della comunicazione e delle relazioni pubbliche e istituzionali, per offrire strumenti comunicativi efficaci ai fini del raggiungimento degli obiettivi via via prefissati, con percorsi innovativi, podcast e girati multimediali. Accanto a questo promuoverà confronti in presenza e talk con i decisori pubblici con il coinvolgimento dei media tradizionali. L’attività del Centro Studi sarà incentrata sui bisogni di aziende ed enti su una informazione scientifica adeguata e aggiornata, con attenzione ai temi di politica, geopolitica e diplomazia.


Con il nodo di Salomone nel logo, e la saggezza alla base dell’azione la Fondazione vuole essere uno strumento a disposizione di chi abbia a cuore trasparenza, verità, democrazia, etica e dialogo come basi del proprio ruolo e della propria attività all’interno della complessa e conflittuale società odierna. Tra le Partnership attuali Golem Multimedia, MInter Group e Mondo Internazionale.

Faba chiude round da 4,5 mln, obiettivo diventare leader in Spagna

Faba chiude round da 4,5 mln, obiettivo diventare leader in SpagnaMilano, 23 gen. (askanews) – Faba, startup italiana del mondo dell’intrattenimento educativo per i più piccoli, ha chiuso un nuovo round di investimento da 4,5 milioni di euro, guidato da Cdp Venture Capital con la partecipazione di Oltre Impact, fondo leader nell’impact investing, e di Ad4Ventures, corporate venture capital del gruppo Mediaset. Grazie al capitale raccolto, che dal 2022 raggiunge gli 8,2 milioni di euro, Faba consoliderà la propria leadership sul mercato italiano, puntando a diventare il player di riferimento in Spagna. L’operazione è stata coordinata da Growth Capital, banca di investimento tech attiva nel venture capital.


La startup ha chiuso l’anno appena passato raggiungendo i 10 milioni di euro di fatturato e confermandosi il marchio più apprezzato nel settore della prima infanzia (0-6 anni). Dalla nascita nel 2019 al 2024 sono stati venduti oltre 1,4 milioni personaggi sonori, cuore dell’ecosistema Faba, che consente ai bambini di esplorare un intrattenimento educativo ricco e variegato. Ad oggi, più di 320.000 famiglie in Italia, Francia e Spagna l’hanno scelto, di cui 245.000 solo nel nostro Paese. Il nuovo dispositivo FABA+, lanciato a settembre, ha registrato oltre le 30.000 unità vendute, superando le previsioni dell’azienda. Il nuovo round segna una tappa fondamentale nella crescita di Faba, che punta a raggiungere i 15 milioni di fatturato nel 2025. Grazie al contributo del round, in primo luogo, l’azienda amplierà il proprio team con 20 nuove assunzioni previste entro il 2027, potenziando le divisioni prodotto, marketing e commerciale. Parallelamente, verrà accelerata l’espansione geografica con l’obiettivo di rafforzare la presenza nel mercato spagnolo, dove Faba punta a diventare il brand di riferimento per l’edutainment nella fascia 0-6 anni e consolidare ulteriormente la leadership in Italia. Infine, continuerà l’innovazione di prodotto e il rafforzamento del posizionamento sui principali canali di vendita, sia fisici che digitali, per garantire alle famiglie un’esperienza educativa sempre più coinvolgente e accessibile.


“Questo investimento segna un momento cruciale per Faba – dichiara Matteo Fabbrini, Ceo, co-founder Faba – Ci consente di accelerare la nostra crescita e di portare l’intrattenimento educativo che promuoviamo in sempre più case, in Italia e all’estero. Con un fatturato a 10 milioni di euro e la preferenza di oltre 300.000 famiglie che hanno scelto FABA, abbiamo la conferma che la nostra visione sta diventando realtà”.

Rai Cinema: “Vermiglio resta fuori, ma fin qui un’enorme visibilità”

Rai Cinema: “Vermiglio resta fuori, ma fin qui un’enorme visibilità”Roma, 23 gen. (askanews) – “Rivolgiamo i nostri complimenti a Maura Delpero, Vermiglio ha avuto comunque una enorme visibilità internazionale e siamo grati alla regista per l’impegno che, insieme ai produttori di Cinedora, ha messo in questa sfida difficilissima, senza risparmiarsi”: è il commento di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, dopo che il film italiano non è entrato nella cinquina per il Miglior film internazionale.


“Essere arrivati fin qui, nella shortlist degli Oscar, dopo le nomination ai Golden Globe e agli EFA, è comunque un traguardo importante che fa bene a tutta l’industria culturale del nostro Paese”, ha aggiunto. “Avevamo di fronte competitor molto forti, opere di grande qualità sostenute da soggetti produttivi, piattaforme e distributori americani con ingenti budget a disposizione, e questo sappiamo che può fare la differenza”, ha affermato Del Brocco, sottolineando che “con questo suo secondo film Maura Delpero ci ha rivelato appieno il suo talento e le sue potenzialità, crediamo nella sua visione di cinema e siamo sicuri che insieme realizzeremo ancora grandi progetti. Come Rai Cinema siamo orgogliosi di aver sostenuto il film e di aver preso parte a questo viaggio meraviglioso”.

Almasri, Pd: verità imbarazzanti per Governo? Meloni venga in Aula

Almasri, Pd: verità imbarazzanti per Governo? Meloni venga in AulaMilano, 23 gen. (askanews) – “Poiché in Senato il ministro Piantedosi non ha risposto sul caso Almasri, limitandosi a dire che si trattava solo di un cittadino straniero pericoloso e per questo andava rispedito a casa, diventa ora inevitabile che la premier Meloni venga in Parlamento”.Così in una nota i capigruppo del Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia. “È infatti necessario che sia lei a chiarire le irritualità di tutte le procedure, il mancato intervento del ministro della giustizia e soprattutto se dietro il mancato rispetto di una sentenza della Corte internazionale, si nascondano verità imbarazzanti per il governo. Se insomma la guerra dichiarata agli immigrati non si faccia anche garantendo agibilità e movimento a personaggi che come il libico Almasri si sono macchiati di condanne per crimini contro l’umanità”.

Intesa Stato-Regioni su manuale identificazione e registrazione

Intesa Stato-Regioni su manuale identificazione e registrazioneRoma, 23 gen. (askanews) – L’intesa Stato-Regioni sancita oggi sullo schema di decreto recante “Modifiche al manuale operativo inerente alla gestione e al funzionamento del sistema nazionale di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali, adottato con decreto del ministro della Salute del 7 marzo 2023”, riguarda anche gli apicoltori, chiamati a farsi carico di nuove procedure tese a garantire la salute del patrimonio di alveari presenti in Italia. Ne da notizia il presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), Raffaele Cirone, spiegando che le istanze rappresentate dal comparto apistico “sono state per intero recepite dal nostro governo e di questo siamo grati, in particolare, al sottosegretario di Stato, Marcello Gemmato, che ha saputo cogliere le specificità di un allevamento delicato quanto essenziale”.


Cirone, insieme alle altre rappresentanze dell’apicoltura nazionale aveva ripetutamente sollecitato al ministero della Salute interventi di semplificazione utili a tutelare il patrimonio apistico nazionale gestito da 76.961 apicoltori censiti dalla Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe apistica. “In attesa che il provvedimento veda ora la luce in Gazzetta Ufficiale – raccomanda il presidente FAI – chiediamo un ultimo sforzo affinché il processo di semplificazione burocratica a carico degli apicoltori venga recepito in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale, forti della collaborazione tra tutti i Servizi Veterinari, le associazioni e gli operatori del mondo apistico: soggetti tenuti a collaborare al fine di preservare la salute dell’ape italiana e della sua insostituibile funzione ecosistemica”.

Trump a Davos: chi non produce in Usa pagherà i dazi. L’Ue ci tratta molto male

Trump a Davos: chi non produce in Usa pagherà i dazi. L’Ue ci tratta molto maleNew York, 23 gen. (askanews) – “Il mio messaggio a tutte le aziende del mondo è molto semplice, vieni a produrre il tuo prodotto in America e ti daremo tra le tasse più basse di qualsiasi nazione sulla Terra”. Così ha detto Donald Trump intervenendo al World Economic Forum di Davos. Il presidente ha aggiunto che “se non produrrete il vostro prodotto in America, questa è una vostra prerogativa. Quindi, molto semplicemente, dovrete pagare un dazio di importi diversi ma una tariffa, che indirizzerà centinaia di miliardi di dollari, e persino trilioni di dollari, nel nostro tesoro per rafforzare la nostra economia”. “Dal punto di vista dell’America, l’UE ci tratta molto ingiustamente, molto male” ha sottolineato Trump, spiegando che questo è legato a tasse e Iva “molto consistenti”.


“Non prendono i nostri prodotti agricoli e non prendono le nostre auto. Eppure, ci mandano auto a milioni e mettono tasse su cose che vogliamo fare”, ha continuato Trump raccontando i suoi problemi nell’ottenere autorizzazioni per un suo affare in Irlanda. Il presidente ha aggiunto che proprio il sistema europeo di tasse e dazi “rende molto difficile portare prodotti in Europa, e tuttavia si aspettano di vendere i loro prodotti negli Usa. Come sapete, centinaia di miliardi di dollari di deficit con l’UE, e nessuno ne è contento, e faremo qualcosa al riguardo”.Esaltanto, poi, la politica energetica che tornerà all’uso del petrolio, il presidente americano Donald Trump a Davos, al World economic forum ha detto che questa politica energetica “renderà gli Stati Uniti una superpotenza manifatturiera e la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute”. Ha poi aggiunto: “La mia amministrazione ha anche avviato la più grande campagna di deregolamentazione della storia, superando di gran lunga anche gli sforzi record del mio ultimo mandato”.


“Se il prezzo del petrolio calasse il conflitto fra Russia e Ucraina cesserebbe immediatamente”, ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo intervento al World Economic Forum di Davos.“Gli sforzi per arrivare un accordo sono sperabilmente avviati, è importante trovare una soluzione” ha proseguito Trump, descrivendo il teatro di guerra come “un macello”: “Milioni di soldati morti, no si è visto nulla di simile dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”. Trump ha infine affermato di voler chiedere all’Arabia Saudita e ai Paesi produttori dell’Opec di abbassare il prezzo del petrolio.


“Chiederò anche all’Arabia Saudita e all’OPEC di abbassare il costo del petrolio. Bisogna abbassarlo, cosa che, francamente, mi sorprende che non l’abbiano fatto prima delle elezioni”, ha detto il presidente americano. “Bisogna abbassare il prezzo del petrolio”, ha insistito Trump. Il presidente ha riferito che “l’Arabia Saudita investirà almeno 600 miliardi di dollari in America. Ma chiederò al principe ereditario, che è un tipo fantastico, di arrotondare a circa mille miliardi. Penso che lo faranno”.“Vorrei davvero poter incontrare presto il presidente