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In E.-R. 7 bandi da 100 mln per supporto al biologico

In E.-R. 7 bandi da 100 mln per supporto al biologicoRoma, 23 gen. (askanews) – Supporto all’agricoltura biologica e integrata, interventi di contrasto all’impoverimento dei suoli, sostegno ai castagneti da frutto e tutela dell’agrobiodiversità. La Regione Emilia Romagna rinnova l’impegno a promuovere un’agricoltura sostenibile e di qualità, mettendo a disposizione oltre 100 milioni di euro per il triennio 2025-27: risorse che saranno distribuite attraverso 7 nuovi bandi a valere sui fondi europei dello Sviluppo Rurale. Le domande di ammissione possono essere presentate fino al 28 febbraio 2025.


Tra i sette bandi approvati dalla Giunta, due riguardano l’agricoltura biologica e la produzione integrata. Altri due puntano a contrastare il degrado dei suoli, due ulteriori azioni sono rivolte ai castagneti da frutto e al mantenimento della forestazione, dell’imboschimento e dei sistemi agroforestali. Infine, un ultimo bando è riservato al ritiro dei seminativi dalla produzione. Si tratta di misure che hanno come obiettivo quello di garantire e incentivare le migliori pratiche ambientali e climatiche come l’adozione di metodi di produzione rispettosi del territorio; il ripristino, la salvaguardia e il miglioramento degli ecosistemi e l’efficientamento delle risorse in un’ottica produttiva a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici.


“Lo sviluppo di un’agricoltura di qualità, competitiva e attenta al territorio è uno degli obiettivi strategici per il comparto agroalimentare dell’Emilia-Romagna – commenta in una nota l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi – Queste risorse sono finalizzate a incentivare pratiche rispettose dell’ambiente e a sostenere gli obiettivi delle imprese che scelgono di adottare modelli produttivi innovativi e sostenibili. L’obiettivo è tutelare le risorse naturali e la biodiversità, e contemporaneamente offrire un contributo concreto agli agricoltori per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici, contrastare l’impoverimento dei suoli e ridurre l’impatto ambientale della pratica agricola”.

Nato, Rutte: “minacce ibride possono essere piuttosto spaventose”

Nato, Rutte: “minacce ibride possono essere piuttosto spaventose”Milano, 23 gen. (askanews) – “Quelle che chiamiamo minacce ibride possono essere piuttosto spaventose”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, nella plenaria a Davos “Technology in the World” concentrndosi sulla necessità di applicare rapidamente le ultime tecnologie.


In questo senso ha detto Rutte serve “applicare rapidamente le ultime tecnologie” per contrastare queste minacce: “sono stato felice di vedere che almeno all’interno del sistema NATO, siamo in grado di farlo. Ma poi, naturalmente, all’avanguardia in questo campo è l’Ucraina. Ciò che devono fare è implementare, ogni due settimane le tecnologie più recenti per restare al passo con i russi in termini di tecnologia. Ma i russi stanno copiando ciò che stanno facendo gli ucraini, anche in due settimane”.

Lidl: 9 nuove aperture da inizio anno, investimento per 70 mln euro

Lidl: 9 nuove aperture da inizio anno, investimento per 70 mln euroMilano, 23 gen. (askanews) – Lidl Italia dà il via al nuovo anno con nove aperture, oltre 160 nuovi posti di lavoro e un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro, confermando gli obiettivi di espansione della rete vendita su tutto il territorio nazionale. Questa mattina ha aperto per la prima volta le sue porte ai clienti il punto vendita di Gozzano (NO). A questa nuova apertura si aggiungono anche i 5 nuovi store della catena inaugurati in contemporanea il 9 gennaio a Bergamo (BG), San Bonifacio (VR), Termoli (CB), Andria (BT) e Oristano (OR), e i tagli del nastro del 16 gennaio a Modena, Gorla (VA) ed Erice (TP).


Il percorso di consolidamento di Lidl Italia nell’ultimo decennio è stato sostenuto da investimenti per l’apertura di nuovi punti vendita e centri logistici e l’ammodernamento e rinnovo degli esistenti, raggiungendo nel secondo semestre del 2024 un investimento pari a 400 milioni di euro destinati all’apertura di 40 punti vendita. Gli ingenti investimenti per l’apertura di nuovi punti vendita e centri logistici e l’ammodernamento e rinnovo degli esistenti sostenuti da Lidl in questi anni sono cresciuti a un tasso medio annuo del 12,9% nell’ultimo decennio, superiore rispetto alle top-10 aziende della GDO (+8,1%). “L’inaugurazione di nove nuovi supermercati in soli 15 giorni testimonia il proseguimento senza sosta del nostro piano di sviluppo che ci porterà a raggiungere i 1.000 punti vendita entro il 2030 – ha dichiarato Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia – Questi nuovi store non solo rafforzano la nostra presenza sul territorio nazionale, ma generano anche importanti opportunità di lavoro, contribuendo allo sviluppo economico delle comunità locali in cui operiamo”.


Nella progettazione di ognuno dei punti vendita inaugurati oggi, Lidl ha seguito metodi costruttivi orientati all’efficienza energetica. Tutti gli store sono dotati di un impianto fotovoltaico e il restante fabbisogno energetico è coperto al 100% da fonti rinnovabili. L’illuminazione interna sfrutta sia la luce naturale, garantita da ampie vetrate, sia sistemi a Led che offrono un risparmio del 50% rispetto alle tecnologie tradizionali.

Il messaggio di Papa Francesco a Davos sull’intelligenza artificiale

Il messaggio di Papa Francesco a Davos sull’intelligenza artificialeMilano, 23 gen. (askanews) – “Esiste il pericolo che l’Ia venga usata per promuovere il ‘paradigma tecnocratico’, secondo il quale tutti i problemi del mondo possono essere risolti con i soli mezzi tecnologici. In questo paradigma, la dignità e la fraternità umana sono spesso subordinate alla ricerca dell’efficienza, come se la realtà, la bontà e la verità emanassero intrinsecamente dal potere tecnologico ed economico. Tuttavia, la dignità umana non deve mai essere violata a favore dell’efficienza. Gli sviluppi tecnologici che non migliorano la vita di tutti, ma che invece creano o aumentano disuguaglianze e conflitti, non possono essere definiti vero progresso. Perciò l’Ia deve essere messa al servizio di uno sviluppo più sano, più umano, più sociale e più integrale”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio inviato al Presidente del Forum Economico Mondiale in occasione dell’incontro annuale a Davos.


“Il progresso contrassegnato dalla nascita dell’IA esige una riscoperta dell’importanza della comunità e un rinnovato impegno a prendersi cura dalla casa comune che ci è stata affidata da Dio – sottolinea il Pontefice -. Per gestire le complessità dell’Ia, i governi e le aziende devono esercitare la dovuta diligenza e vigilanza. Devono valutare in modo critico le singole applicazioni dell’Ia in particolari contesti al fine di determinare se l’uso della stessa promuove la dignità umana, la vocazione della persona umana e il bene comune. Come accade per molte tecnologie, gli effetti dei diversi usi dell’Ia possono non essere sempre prevedibili dal principio”. Per il Santo Padre, “man mano che l’applicazione dell’Ia e il suo impatto sociale diventano più evidenti nel tempo, occorre adottare risposte adeguate a tutti i livelli della società, secondo il principio di sussidiarietà, con singoli utilizzatori, famiglie, società civile, aziende, istituzioni, governi e organizzazioni internazionali che si adoperano al livello a loro proprio per assicurare che l’Ia sia volta al bene di tutti. Oggi ci sono importanti sfide e opportunità laddove l’Ia viene posta in un quadro di intelligenza relazionale, dove ognuno condivide la responsabilità per il benessere integrale degli altri”, conclude Papa Francesco.

Usa, Okonjo-Iweala (Wto): dazi Trump? “Evitiamo iperventilazione”

Usa, Okonjo-Iweala (Wto): dazi Trump? “Evitiamo iperventilazione”Roma, 23 gen. (askanews) – Sui dazi commerciali attesi dalla nuova amministrazione Trump “evitiamo di fare iperventilazione Prendiamo un respiro profondo”. Lo ha affermato la direttrice dell’Organizzaizone mondiale del commercio (Wto), Ngozi Okonjo-Iweala, rispondendo ad una domanda sui dazi minacciati da Donald Trump, durante un dibattito al World Economic Forum, a Davos, in Svizzera.


“I dazi sono molto facili da usare, basta firmarli, quindi vengono utilizzati piuttosto spesso per risolvere problemi che tuttavia magari non sono dovuti al commercio. Il commercio viene incolpato di tante cose, ma quando guardi ai deficit commerciali, a volte vedi che il problema non è che arrivi dal commercio – ha notato – ma degli squilibri macroeconomici”. “A volte i consumi interni non sono adeguati, oppure non ci sono risparmi, oppure ci sono troppi risparmi. Se ci sono squilibri sui consumi che vanno risolti, anche usando i dazi possono farlo temporaneamente, riducendo il deficit, ma ci sono altre questioni che entrano in campo, come l’inflazione e la competitività, e alla fine torni al punto di prima – ha sostenuto – in cui i tuoi deficit tornano a salire. Quindi mi limito a dire dobbiamo guardare ai fondamentali e lavorare su quelli”.


Inoltre, “i dazi possono avere ricadute sui cambi valutari”, ha ricordato l’economista nigeriana. (fonte immagine: World Economic Forum).

Milei a Davos: con Musk, Trump e Meloni alleanza contro ideologia woke

Milei a Davos: con Musk, Trump e Meloni alleanza contro ideologia wokeRoma, 23 gen. (askanews) – Con Elon Musk, Donald Trump, Giorgia Meloni si sta formando “un’alleanza internazionale tra tutte quelle nazioni che, come la nostra, vogliono essere libere e credono nelle idee di libertà” contro l’”ideologia del wokismo”. L’ha affermato nel suo intervento al World Economic Forum a Davos il presidente argentino Javier Milei.


“Quanto è cambiato in così poco tempo. Un anno fa mi trovavo qui davanti a voi, da solo, e ho espresso alcune verità sullo stato del mondo occidentale che sono state accolte con sorpresa e stupore da gran parte dell’establishment politico, economico e mediatico dell’Occidente. E devo ammettere che, in un certo senso, lo capisco. Un presidente di un paese che, a causa di un fallimento economico sistematico durato più di cento anni, per via di posizioni deboli assunte nei grandi conflitti globali e per essersi chiuso al commercio, ha perso praticamente ogni rilevanza internazionale nel corso degli anni. Un presidente di un paese come questo è salito su questo palco e ha detto al mondo intero che si stava sbagliando, che stava andando verso il fallimento, che l’Occidente si era smarrito e che doveva essere riorientato”, ha affermato Milei. “Un presidente di quel paese, l’Argentina, che non era un politico, che non aveva alcun sostegno legislativo, né il supporto di governanti, leader economici o gruppi mediatici. In quel discorso, qui, davanti a voi, vi dissi che era l’inizio di una nuova Argentina, che l’Argentina era stata infettata dal socialismo per troppo tempo e che con noi avrebbe abbracciato nuovamente le idee di libertà, un modello che riassumiamo come la difesa della vita, della libertà e della proprietà privata”, ha continuato Milei in un discorso fortemente ideologico. “Vi dissi anche che, in un certo senso, l’Argentina era il fantasma del Natale futuro dell’Occidente, perché avevamo già vissuto tutto ciò che voi stavate affrontando e sapevamo già come sarebbe finita. Un anno dopo, devo dire che non mi sento più così solo. Non mi sento solo perché il mondo ha abbracciato l’Argentina. L’Argentina è diventata un esempio globale di responsabilità fiscale, di impegno a onorare i propri obblighi e, ovviamente, di lotta per risolvere il problema dell’inflazione. Siamo anche un esempio di un nuovo modo di fare politica, che consiste nel dire la verità in faccia alle persone e confidare che queste capiranno”, ha continuato il leader di Buenos Aires.


“Non mi sento più solo – ha detto ancora – pure perché, nel corso di quest’anno, ho trovato alleati in questa lotta per le idee di libertà in ogni angolo del mondo. Dal sorprendente Elon Musk, a quella determinata donna italiana, la mia cara Giorgia Meloni. Da (Nayib) Bukele in El Salvador a Viktor Orban in Ungheria. Da Benjamin Netanyahu in Israele a Donald Trump negli Stati uniti. Lentamente si sta formando un’alleanza internazionale tra tutte quelle nazioni che, come la nostra, vogliono essere libere e credono nelle idee di libertà. E lentamente, quella che sembrava l’egemonia assoluta della sinistra woke a livello globale – nella politica, nelle istituzioni educative, nei media, nelle organizzazioni sovranazionali, o persino in forum come Davos – ha iniziato a sgretolarsi. E una speranza per le idee di libertà sta cominciando a emergere”. Milei però ha aggiunto che la battaglia “non è ancora vinta” e “anche se la speranza si è riaccesa, è nostro dovere morale e nostra responsabilità storica smantellare l’edificio ideologico del wokeismo malato”. E ha attaccato anche i contenuti dei passato Forum economici mondiali. “Se vogliamo cambiare, se vogliamo davvero difendere i diritti dei cittadini, dobbiamo prima cominciare dicendo loro la verità. E la verità è che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nelle idee che sono state promosse attraverso forum come questo”.


Il presidente argentino ha avvertito che “gran parte del mondo libero preferisce ancora il conforto di ciò che è familiare, anche se si tratta della strada sbagliata, e insisterà nell’applicare ricette fallimentari”, dacendo riferimento al “virus mentale dell’ideologia woke” che a suo dire è “la grande epidemia del nostro tempo che deve essere curata, il cancro che dobbiamo eliminare”, perché “ha colonizzato le istituzioni più importanti del mondo: dai partiti politici e dai governi delle principali nazioni occidentali alle organizzazioni di governance globale, persino alle ONG, alle università e ai mezzi di comunicazione”. “Vi dissi anche che, in un certo senso, l’Argentina era il fantasma del Natale futuro dell’Occidente, perché avevamo già vissuto tutto ciò che voi stavate affrontando e sapevamo già come sarebbe finita. Un anno dopo, devo dire che non mi sento più così solo. Non mi sento solo perché il mondo ha abbracciato l’Argentina. L’Argentina è diventata un esempio globale di responsabilità fiscale, di impegno a onorare i propri obblighi e, ovviamente, di lotta per risolvere il problema dell’inflazione. Siamo anche un esempio di un nuovo modo di fare politica, che consiste nel dire la verità in faccia alle persone e confidare che queste capiranno”, ha continuato il presidente argentino Milei.


“Non mi sento più solo – ha detto ancora – pure perché, nel corso di quest’anno, ho trovato alleati in questa lotta per le idee di libertà in ogni angolo del mondo. Dal sorprendente Elon Musk, a quella determinata donna italiana, la mia cara Giorgia Meloni. Da (Nayib) Bukele in El Salvador a Viktor Orban in Ungheria. Da Benjamin Netanyahu in Israele a Donald Trump negli Stati uniti. Lentamente si sta formando un’alleanza internazionale tra tutte quelle nazioni che, come la nostra, vogliono essere libere e credono nelle idee di libertà. E lentamente, quella che sembrava l’egemonia assoluta della sinistra woke a livello globale – nella politica, nelle istituzioni educative, nei media, nelle organizzazioni sovranazionali, o persino in forum come Davos – ha iniziato a sgretolarsi. E una speranza per le idee di libertà sta cominciando a emergere”. Milei però ha aggiunto che la battaglia “non è ancora vinta” e “anche se la speranza si è riaccesa, è nostro dovere morale e nostra responsabilità storica smantellare l’edificio ideologico del wokeismo malato”. E ha attaccato anche i contenuti dei passato Forum economici mondiali. “Se vogliamo cambiare, se vogliamo davvero difendere i diritti dei cittadini, dobbiamo prima cominciare dicendo loro la verità. E la verità è che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nelle idee che sono state promosse attraverso forum come questo”. Il presidente argentino ha avvertito che “gran parte del mondo libero preferisce ancora il conforto di ciò che è familiare, anche se si tratta della strada sbagliata, e insisterà nell’applicare ricette fallimentari”, dacendo riferimento al “virus mentale dell’ideologia woke” che a suo dire è “la grande epidemia del nostro tempo che deve essere curata, il cancro che dobbiamo eliminare”, perché “ha colonizzato le istituzioni più importanti del mondo: dai partiti politici e dai governi delle principali nazioni occidentali alle organizzazioni di governance globale, persino alle ONG, alle università e ai mezzi di comunicazione”.

Turismo all’aperto, chiuso bando del Ministero per aree di sosta

Turismo all’aperto, chiuso bando del Ministero per aree di sostaMilano, 23 gen. (askanews) – Il Ministero del turismo ha chiuso il bando per l’erogazione delle risorse finalizzate alla creazione e alla riqualificazione delle aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici, nell’ambito del fondo orientato alla valorizzazione del turismo all’aria aperta.


“Sono molto soddisfatta sono arrivate più di 200 domande, adesso le valuterà una commissione cone le giuste competenze, ma si tratta di un’altra promessa mantenuta su un settore che sta crescendo moltissimo soprattutto nelle nazioni del Nord Europa e su cui avevamo un deficit” ha commentato sui social il ministro del turismo, Daniela Santanchè. “Oltretutto queste aree rigenereranno alcuni territori, perché il turismo serve anche a questo: dare lavoro e ripopolare le aree interne e i piccoli borghi” ha osservato Santanchè.

Dombrovskis: con Trump cercare modo costruttivo per andare avanti

Dombrovskis: con Trump cercare modo costruttivo per andare avantiRoma, 23 gen. (askanews) – Come Unione europea con la nuova amministrazione Trump “certamente cercheremo di impegnarci nel dialogo per trovare un modo costruttivo per andare avanti”. Lo ha affermato il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis, in merito agli attesi nuovi dazi Usa durante un dibattito al World Economic Forum, a Davos, in Svizzera (dove oggi pomeriggio interverrà il nuovo presidente Usa).


“Ue e Usa sono alleati strategici. E specialmente nel contesto geopolitico attuale, in cui vediamo le autocrazie che mettono alla prova le regole dell’ordine globale, è importante che le democrazie lavorino insieme. Ed è con questo spirito di cooperazione che approcciamo anche la nuova amministrazione Trump. Ue e Usa – ha sottolineato Dombrovskis – fanno il 42% del Pil globale. Quindi ci sta molto in ballo anche economicamente”. (fonte immagine: World Economic Forum).

Leolandia emette suo primo bond da 12,5 milioni a sostegno investimenti

Leolandia emette suo primo bond da 12,5 milioni a sostegno investimentiMilano, 23 gen. (askanews) – Leolandia Holding, capofila del Gruppo Leolandia che gestisce l’omonimo parco divertimenti a Capriate San Gervasio (BG), ha finalizzato l’emissione del suo primo bond per un importo di 12,5 milioni di euro, con l’obiettivo di supportare un programma pluriennale di investimenti che prevede il potenziamento delle aree a tema e delle attrazioni e un focus sulle iniziative in campo ambientale.


L’operazione, strutturata e collocata da Banca Finint, ha una durata pari a 6 anni con un profilo di rimborso a quote capitali crescenti (balloon) ed è stata sottoscritta da Ver Capital Sgr con il fondo Ver Capital Credit Partners SMEs VII, Finint Investments con il fondo di private debt Pmi Italia III e Solution Bank. Banca Finint ha svolto inoltre il ruolo di banca agente dell’operazione. Il prestito obbligazionario permetterà al gruppo di proseguire nel piano di investimenti in atto, con l’obiettivo di estendere progressivamente l’offerta anche ai bambini dai 6 ai 12 anni, rispetto al focus target attuale 0/6 anni. Nello specifico, già entro l’estate è prevista l’apertura della prima parte di una nuova area tematica che comprenderà in totale 10 attrazioni, di cui 2 completamente nuove; sempre entro l’estate saranno realizzati un nuovo punto ristoro, postazioni di street food e una zona games. Altre novità saranno prese in considerazione nel 2026. In funzione di queste novità, l’aspettativa di Leolandia è di crescere del 20% rispetto al milione di visitatori totalizzati nel 2024. Il progetto prevede inoltre il rinnovo, l’ammodernamento e il miglioramento dell’infrastruttura per il turismo sostenibile, con una nuova area verde e l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico, che coprirà l’intero parcheggio visitatori, con l’obiettivo di rendere il parco completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.


“Questa operazione, la prima nel mercato dei capitali, è un attestato di stima e di fiducia nei confronti della nostra solidità e permetterà a Leolandia, il più importante parco a tema nazionale ancora al 100% italiano, di accelerare la fase di crescita”, ha commentato Giuseppe Ira, presidente del gruppo Leolandia. “Ringraziamo il Gruppo Banca Finint, Ver Capital e Solution Bank per aver creduto fin da subito nel nostro progetto e aver scelto di finanziare questo importante passaggio della storia del nostro parco”.

Cosmesi, Pettenon: fusione con la controllata G&P Cosmetics

Cosmesi, Pettenon: fusione con la controllata G&P Cosmetics

Milano, 23 gen. (askanews) – Pettenon Cosmetics, gruppo specializzato nell’hair e skin care professionale, ha effettuato la fusione per incorporazione della controllata G&P Cosmetics, operativa dal primo gennaio 2025. L’operazione, spiega una nota, rafforza la competitività del gruppo, ottimizza l’efficienza operativa e consolida il ruolo di ambasciatore del made in Italy a livello globale, grazie a tre poli produttivi specializzati, a San Martino di Lupari (PD), Cartigliano (VI) e Sansepolcro (AR).


“L’integrazione di G&P Cosmetics, la nostra casa del colore, rappresenta un passaggio strategico fondamentale per Pettenon Cosmetics. Il colore è un elemento imprescindibile nel mondo dell’haircare professionale, dove innovazione e qualità sono fattori decisivi per il successo. Con questa fusione, valorizziamo il nostro know-how produttivo e rispondiamo in modo eccellente alle richieste di un mercato sempre più competitivo ed esigente – ha dichiarato Luigi Ambrosini, amministratore delegato di Pettenon Cosmetics – Questo passaggio permette di unire tradizione e innovazione, rafforzando il nostro impegno per una crescita sostenibile e l’espansione globale del made in Italy, mettendo al centro il talento e le competenze delle nostre persone”. Con la fusione, approvata dall’sssemblea e dal CdA il 25 settembre 2024, Pettenon incorpora tutti gli asset di G&P Cosmetics, inclusi personale, marchi e proprietà immobiliari, garantendo una gestione più centralizzata ed efficace. La procedura sindacale, completata con successo con il consenso di tutte le parti, permette ai 119 dipendenti di G&P Cosmetics di passare a Pettenon senza interruzioni, mantenendo i diritti acquisiti e i benefit aziendali. Grazie all’integrazione delle risorse e delle competenze di G&P Cosmetics, Pettenon Cosmetics potrà accelerare lo sviluppo di prodotti innovativi e soddisfare le aspettative di un mercato globale in continua evoluzione.