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Tag: askanews

Frode fiscale, sequestrati 8 mln a concessionaria del marchio Despar

Frode fiscale, sequestrati 8 mln a concessionaria del marchio DesparMilano, 8 gen. (askanews) – La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo per l’importo complessivo di circa 8 milioni di euro nei confronti della Aspiag Service, società di Bolzano concessionaria del marchio Despar. L’operazione è scattata nell’ambito di un’inchiesta diretta dalla Procura di Milano, sul fenomeno della somministrazione illecita di manodopera.


Le ipotesi investigative, riferisce una nota della Gdf, riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d’appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti. In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio”), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’I.V.A., nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale. Sotto inchiesta sono finiti due dirigenti della Aspiag Service oltre che la stessa società.

Gb, a Londra è iniziata l’epoca dell’ingresso con permesso (ETA)

Gb, a Londra è iniziata l’epoca dell’ingresso con permesso (ETA)Milano, 8 gen. (askanews) – A Londra è iniziata l’epoca dell’ingresso con autorizzazione: il Governo britannico sta gradualmente introducendo l’Electronic Travel Authorisation. Per i cittadini extra-UE l’obbligo è a partire da oggi 8 gennaio 2025, con apertura della possibilità di fare domanda dal 27 novembre 2024: in sostanza da questa mattina è richiesto a cittadini americani, israeliani o giapponesi.


Storia a parte per i cittadini dei Paesi Ue (inclusa l’Italia) che possono richiedere un’ETA (Electronic Travel Authorisation) a partire dal 5 marzo 2025 e potranno viaggiare nel Regno Unito con tale autorizzazione dal 2 aprile 2025. IN COSA CONSISTE?


L’ETA non è un visto, ma una autorizzazione (elettronica) a viaggiare verso la Gran Bretagna, riservata agli stranieri esentati dall’obbligo di visto. Per richiederlo serve il passaporto con cui si viaggia (non una fotocopia o un passaporto digitale), un indirizzo email, una carta di credito o una carta di debito o Apple Pay o Google Pay. L’APP


Il modo più veloce per presentare domanda è tramite l’app gratuita UK ETA scaricabile da Apple Store o Google Play. Segno dei tempi: l’app oggi risulta al quarto posto nel rank “Top Free Apps” di iPhone, pur non potendo vantare una valutazione ottimale da parte degli utenti.


Esiste comunque anche una guida all’uso dell’app: una pagina internet sul sito del governo britannico all’indirizzo www.gov.uk/guidance/using-the-uk-eta-app QUANTO COSTA E A COSA SERVE? L’ETA è utile per una visita fino a 6 mesi e costa 10 sterline. La possibilità di presentare domanda dipende dalla data del viaggio e dalla nazionalità sul passaporto. Secondo il sito ‘Welcome to GOV.UK’ (www.gov.uk) l’ETA non va bene per svolgere un lavoro retribuito o non retribuito per un’azienda del Regno Unito o per lavoratori autonomi, salvo eccezioni (Creative Worker visa concession); per vivere nel Regno Unito con visite frequenti o successive; per sposarsi o registrare un’unione civile: anche per dare comunicazione di matrimonio o unione civile sarà necessario richiedere un visto ad hoc (Marriage Visitor visa). A CHI NON SERVE? Inoltre non ha bisogno di un’ETA chi ha un visto o il permesso di vivere, lavorare o studiare nel Regno Unito (incluso lo status di residente permanente o provvisorio o il diritto di residenza); chi è un cittadino britannico o irlandese; chi sta viaggiando con un passaporto di cittadino dei territori britannici d’oltremare; chi vive in Irlanda e viaggia dall’Irlanda, Guernsey, Jersey o dall’Isola di Man.

E’ morto a 90 anni Rino Tommasi, maestro del giornalismo sportivo

E’ morto a 90 anni Rino Tommasi, maestro del giornalismo sportivoRoma, 8 gen. (askanews) – È morto a 90 anni Rino Tommasi, giornalista, scrittore, da sempre legato al mondo del Tennis. Salvatore Tommasi, detto Rino, era nato a Verona ed è scomparso mercoledì 8 gennaio. Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 23 febbraio. Ha vissuto una carriera lunghissima, iniziata nel 1953, passata per la Gazzetta dello Sport, per la storica emittente italo slovena Telecapodistria e da lì per il ruolo di direttore dei servizi sportivi di Canale 5, il primo della storia. Passando a Telepiù è diventato un’icona rivoluzionando le telecronache del tennis accanto a Gianni Clerici, scomparso nel 2022. E’ stato per due volte, nel 1982 e nel 1991, premiato dalla Atp come “Tennis Writer of the Year”. Negli anni Ottanta lancia “La grande boxe”, programma televisivo settimanale dedicato a un’altra delle sue grandi passioni.

Papa Francesco: bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vita

Papa Francesco: bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vitaCittà del Vaticano, 8 gen. (askanews) – Ancora oggi “sono troppi i piccoli costretti a lavorare. Ma un bambino che non sorride e non sogna non potrà conoscere né fare germogliare i suoi talenti”. A ricordarlo è stato stamane Papa Francesco che ha dedicato la sua catechesi durante l’udienza generale nell’Aula Nervi in Vaticano, al tema dello sfruttamento e degli abusi sui minori.


“In ogni parte della terra – ha notato il Papa – ci sono bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vita; un’economia che, così facendo, brucia il nostro più grande giacimento di speranza e di amore”. Condannando ogni forma di sfruttamento e abuso e chiedendo un impegno forte per il suo contrasto, Francesco ha quindi citato il dramma dei piccoli costretti a fuggire dalle loro terre di origine e dalle loro case. Il Papa ha, infatti, ricordato la fuga della famiglia e del piccoli Gesù in Egitto per evitare la persecuzione e la violenza di Erode, un “incubo”, quello “di diventare profughi in un paese straniero, come succede anche oggi a tante persone”, fa fatto notare.


Davanti a queste realtà, ha concluso Papa Bergogli, l’umanità “non può restare indifferente; non può accettare che sorelline e fratellini, invece di essere amati e protetti, siano derubati della loro infanzia, dei loro sogni, vittime dello sfruttamento e della marginalità. Chiediamo al Signore che ci apra la mente e il cuore alla cura e alla tenerezza, e che ogni bambino e ogni bambina del mondo possa crescere in età, sapienza e grazia, ricevendo e donando amore”.

Belloni: non vado via sbattendo la porta

Belloni: non vado via sbattendo la portaMilano, 8 gen. (askanews) – “Una cosa ci tengo a dirla ed è l’unico motivo che mi fa rompere il riserbo che mi sono imposta in tutti questi mesi: non vado via sbattendo la porta”. Lo spiega in un colloquio con il Corriere della Sera Elisabetta Belloni, che dal 15 gennaio lascerà la guida del Dis. “Il tritacarne in cui sono finita in questi giorni mi impone di chiarire quanto è successo e soprattutto di sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese, soprattutto in un momento così delicato”, prosegue Belloni che ieri mattina – riferisce sempre il Corriere – avrebbe avuto un confronto chiarificatore con la premier Giorgia Meloni.


Spiega Belloni nel colloquio col Corriere: “Io sono un funzionario dello Stato, faccio il mio lavoro e non è obbligatorio piacere a tutti o andare d’accordo con tutti. Purché questo non metta in discussione i risultati, come infatti non è avvenuto. Però a maggio scade il mio mandato, quando ho avvertito che già cominciavano a circolare voci sul mio futuro e soprattutto sul mio successore ho ritenuto fosse arrivato il momento di lasciare”. Belloni spiega di averne parlato “con i miei interlocutori istituzionali, prima fra tutti la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano. È con loro che, sin dagli inizi di dicembre – racconta – abbiamo tracciato la strada per una transizione tranquilla e senza scossoni”. Quanto all’ipotesi che in futuro possa entrare nello staff della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Belloni spiega: “Sarebbe un onore ma anche su questo voglio essere chiara nel dire che non c’è nulla di deciso – conclude – Al mio futuro comincerò a pensare il 16 gennaio”.

Liberato l’italo-venezuelano arrestato in Venezuela

Liberato l’italo-venezuelano arrestato in VenezuelaRoma, 8 gen. (askanews) – L’italo-venezuelano fermato ieri in Venezuela perchè sospettato di attività illegali è stato liberato già ieri notte. E’ quanto si apprende da fonti della Farnesina.


Ieri, 7 gennaio alle 14 circa (le 19 in Italia) la Farnesina ha ricevuto la segnalazione che un cittadino italo-venezuelano, il cui nome non è stato divulgato per proteggerne la privacy, era stato fermato attorno alle 11 alla frontiera terrestre colombiana-venezuelana di Cucuta. Il ministero, secondo quanto riferito, ha subito chiesto l’intervento del viceconsole onorario di Tachira ed ha contattato il Commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. Il connazionale è stato rilasciato alle 16 circa (ora locale), dopo circa cinque ore e mezzo di fermo. La famiglia è stata informata.


Non sono noti altri casi di connazionali fermati dalle autorità venezuelane, è stato precisato.

Papa in udienza generale torna a chiedere pace nel mondo

Papa in udienza generale torna a chiedere pace nel mondoCittà del Vaticano, 8 gen. (askanews) – Ancora una richiesta di pace per il mndo. A rivolgerla è stato stamane Papa Francesco al termine dell’udienza generale in Aula Nervi in Vaticano.


Francesco ha invitato i tanti fedeli riuniti a “non dimenticare di pregare per la pace” citando, in particolare “la martoriat Ucraina, Nazareth, Israele e tutti i paesi in guerra”. “Chiediamo al pace – quindi concluso – perchè la guerra è sempre, sempre una sconfitta”.

Oriental World il Festival delle luminarie cinesi prosegue fino al 9 marzo

Oriental World il Festival delle luminarie cinesi prosegue fino al 9 marzoRoma, 8 gen. (askanews) – A grande richiesta, il fascino millenario della Cina continua a illuminare Cinecittà World. Dopo il successo registrato durante le festività natalizie, Oriental World – il Festival delle Luminarie Cinesi, prolunga la sua permanenza al Parco divertimenti del cinema e della TV di Roma fino al 9 marzo, offrendo agli ospiti un’esperienza immersiva unica in Italia: un suggestivo viaggio nei colori e nelle tradizioni dell’Oriente.


Con oltre 220 installazioni luminose realizzate a mano da artigiani cinesi, alte fino a 8 metri, il Festival si snoda lungo un incantevole percorso luminoso di oltre 1 km e che intreccia miti e leggende. Qui gli ospiti possono esplorare il Palazzo del Dragone – una regale dimora subacquea dove scattare un selfie con il Re dei Mari che governa accanto a creature come il Primo Ministro Tartaruga, il Generale Granchio e i soldati Gambero e Pesce – e scoprire Oriental Wonderland, il paese delle meraviglie ispirato alla mitologia cinese, con piante marine e animali fantastici come la Fenice e il maestoso Dragone Cinese lungo oltre 30 metri. L’immersione nella cultura cinese si arricchisce con Oriental Food, un’area interamente dedicata allo street food tradizionale dove gli ospiti possono deliziare il palato con piatti tipici e sapori autentici della cucina cinese. Oriental World è aperto tutti i weekend dalle 17:00 alle 20 fino al 9 marzo. Cinecittà World, dopo una stagione 2024 ricca di successi con oltre 500mila visitatori, dà appuntamento ai propri ospiti il 15 febbraio per festeggiare il Carnevale nella Carnival Street vestita a festa e animata da spettacoli e sorprese. Per vivere il Parco divertimenti del cinema e della TV nella sua interezza con 40 attrazioni e 6 spettacoli live al giorno, bisognerà attendere il 15 marzo, quando la stagione 2025 ripartirà con una grande festa in occasione del 10° anniversario del Parco divertimenti di Roma.

Champagne Boizel entra nel portfolio di Allegrini Wine Distribution

Champagne Boizel entra nel portfolio di Allegrini Wine DistributionMilano, 8 gen. (askanews) – Allegrini Wine Distribution ha annunciato l’ingresso nel proprio portfolio di Maison Champagne Boizel per la sua distribuzione sul territorio italiano. Questa collaborazione non solo arricchisce l’offerta di Allegrini “ma – si legge in una nota – riflette una strategia commerciale mirata a consolidare una presenza forte e duratura sul mercato italiano: l’obiettivo è sviluppare una distribuzione selettiva, rivolta a location premium come enoteche, wine bar, hotel di lusso e ristoranti gourmet, mantenendo un posizionamento esclusivo”.


Fondata nel 1834 e con vigneti che si estendono per sette ettari nei Grands e Premiers Crus della Champagne, inclusi i celebri terroir di Avize, Boizel si distingue per vini profondamente legati al territorio, con cuvée che invecchiano fino a 15 anni e dosaggi calibrati. Tra queste, spiccano il “Blanc de Blancs La Cote 1er Cru” e il “Blanc de Noirs La Montagne 1er Cru”, autentiche espressioni dell’identità della Maison. “Boizel è storia, artigianalità e visione, siamo entusiasti di portare nel nostro mercato un simbolo della prestigiosa regione vinicola francese” ha dichiarato Matteo Allegrini, Export and Iconic Wines Manager di Allegrini Wines, spiegando che “il nostro obiettivo è rafforzarne la reputazione in Italia, puntando sulla qualità senza compromessi e sulla fedeltà alla tradizione, in perfetta sintonia con i valori di Allegrini”.


“Siamo lieti di unire le forze con una famiglia vinicola così prestigiosa in Italia” ha affermato Florent Roques-Boizel, Ceo di Champagne Boizel, ricordando che “il mercato italiano è fondamentale per qualsiasi Maison di Champagne di alto livello e siamo certi che l’eccellente rete distributiva di Allegrini, insieme al suo team appassionato, sarà il partner ideale per presentare lo Champagne Boizel agli amanti dello Champagne italiani”.

Papa: ovunque bambini sfruttati da una economia che non rispetta vita

Papa: ovunque bambini sfruttati da una economia che non rispetta vitaCittà del Vaticano, 8 gen. (askanews) – Ancora oggi “sono troppi i piccoli costretti a lavorare. Ma un bambino che non sorride e non sogna non potrà conoscere né fare germogliare i suoi talenti”. A ricordarlo è stato stamane Papa Francesco che ha dedicato la sua catechesi durante l’udienza generale nell’Aula Nervi in Vaticano, al tema dello sfruttamento e degli abusi sui minori.


“In ogni parte della terra – ha notato il Papa – ci sono bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vita; un’economia che, così facendo, brucia il nostro più grande giacimento di speranza e di amore”. Condannando ogni forma di sfruttamento e abuso e chiedendo un impegno forte per il suo contrasto, Francesco ha quindi citato il dramma dei piccoli costretti a fuggire dalle loro terre di origine e dalle loro case. Il Papa ha, infatti, ricordato la fuga della famiglia e del piccoli Gesù in Egitto per evitare la persecuzione e la violenza di Erode, un “incubo”, quello “di diventare profughi in un paese straniero, come succede anche oggi a tante persone”, fa fatto notare.


Davanti a queste realtà, ha concluso Papa Bergogli, l’umanità “non può restare indifferente; non può accettare che sorelline e fratellini, invece di essere amati e protetti, siano derubati della loro infanzia, dei loro sogni, vittime dello sfruttamento e della marginalità. Chiediamo al Signore che ci apra la mente e il cuore alla cura e alla tenerezza, e che ogni bambino e ogni bambina del mondo possa crescere in età, sapienza e grazia, ricevendo e donando amore”.