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Legge marziale Sudcorea, anatomia di un (fallito) colpo di mano

Legge marziale Sudcorea, anatomia di un (fallito) colpo di manoRoma, 5 dic. (askanews) – Sul fallito colpo di mano presidenziale avvenuto in Sudcorea nella notte tra martedì e mercoledì, quando il capo di stato Yoon Suk-yeol ha prima promulgato la legge marziale per poi doverla ritirare in seguito al voto negativo dell’Assemblea nazionale, si comincia a fare luce ed emergono i primi elementi che delineano responsabilità, oltre a dare un quadro delle motivazioni che hanno portato al suo deragliamento.


A ispirarlo e guidarlo, secondo le prime testimonianze presentate all’Assemblea nazionale nelle audizioni d’urgenza che si tengono oggi, sarebbe stato l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun e, nel governo, alcuni dei ministri avrebbero espresso perplessità o, addirittura, opposizione alla mossa di Yoon. Durante l’audizione parlamentare, i membri del governo, incluso il ministro degli Interni e della Sicurezza Lee Sang-min, hanno affrontato domande sui loro ruoli e sulla loro conoscenza della situazione. Lee, in particolare, ha dichiarato: “Ricordo che alcune persone hanno usato la parola ‘opposizione’”, Un parlamentare del Partito democratico (DPK) ha chiesto quanti ministri avessero espresso opposizione durante la discussione sulla legge marziale nella riunione, avvenuta martedì sera. Lee non ha risposto su questo, ma ha detto che di fronte alle preoccupazioni dei membri del governo, Lee inizialmente ha evitato di rispondere direttamente, Yoon ha dichiarato che il senso di responsabilità percepito dai membri del governo era diverso da quello del presidente, in quanto comandante in capo.


La riunione del gabinetto si è tenuta alle 22 locali e ha avuto una durata di circa 20 minuti, con 11 membri presenti. È stato discusso anche l’impatto della legge marziale sull’economia. Attorno alle 22.30, Yoon è apparso alla televisione annunciando alla nazione l’incredibile notizia dell’imposizione della legge marziale, che non veniva proclamata dal 1979. Poi, il presidente ha nominato il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Park An-su, che ha emesso la direttiva con la quale si vietavano le attività politiche sia dell’Assemblea nazionale sia di ogni gruppo politico e civico. Inoltre, nel provvedimento, si mettevano i media sotto il controllo della legge marziale e si precettavano i medici, da mesi in sciopero, sotto il rigore del provvedimento militare.


Park, nella sua audizione, ha riferito di aver appreso dal discorso presidenziale dell’imposizione della legge marziale. L’alto ufficiale ha sostenuto, con un’espressione imbarazzata di fronte alle incalzanti domande dei parlamentari dell’opposizione, di non essere stato preventivamente consultato o avvertito dal presidente. Il generale ha affermato di aver appreso che avrebbe assunto il ruolo di comandante addetto all’applicazione della legge marziale solo durante una riunione con i principali comandanti successiva all’annuncio. “Il ministro della Difesa ha dichiarato durante la riunione che il capo di stato maggiore dell’esercito sarebbe stato il comandante della legge marziale. E’ in quel momento che ho capito cosa stava succedendo”, ha detto Park.


Park ha detto che il proclama di legge marziale non sarebbe stato vergato da lui, ma gli sarebbe stato trasmesso dal ministro della Difesa Kim Yong-hyun, che dopo il fallimento del colpo di mano si è dimesso ed è ora indagato per tradimento. Sebbene non sia chiaro se Kim abbia redatto personalmente il proclama, Park ha dichiarato che il ministro lo ha consegnato già pronto. Il generale, dal canto suo, ha detto di aver suggerito che fosse necessario un esame legale per verificare eventuali irregolarità nel documento. Tuttavia, Kim avrebbe respinto la richiesta, affermando che il testo era già stato sottoposto a revisione legale e avrebbe insistito per l’annuncio immediato. I parlamentari dell’opposizione hanno chiesto chi fosse l’autore del documento, considerato incostituzionale anche perché, vietando le attività politiche del parlamento, tentava di impedire che a norma di legge questo si esprimesse sull’imposizione della stessa legge marziale. Park ha risposto: “Non lo so”. E anche il viceministro della Difesa ha dichiarato che “non è possibile confermare chi l’abbia redatto” e che “non risulta sia stato scritto dal ministero della Difesa”. A mezzanotte, poi, l’esercito ha tentato di entrare nel parlamento, sfondando le finestre. Sono stati dispiegati circa 280 soldati, compresi membri delle forze speciali, trasportati in elicottero. Tuttavia, cittadini e politici dell’opposizione avevano già barricato gli ingressi, impedendo l’accesso ai militari. Il generale Gwak Jong-geun, comandante delle forze speciali, ha suggerito di utilizzare taser e proiettili a salve per gestire la resistenza. Tuttavia, dopo una discussione tra il comando e il generale Park, sarebbe stato deciso di non autorizzare l’uso di tali strumenti. Solo all’una di notte, l’Assemblea nazionale è riuscita a votare la mozione di revoca della legge marziale, con l’unanimità dei presenti (190 su 300). Dopo il voto, il presidente Yoon ha visitato la sala di controllo del comando centrale insieme a Kim Yong-hyun. Per tre ore e mezza tutti hanno tenuto il fiato sospeso: Yoon avrebbe revocato o no la legge marziale? Alle 4:27, Yoon ha infine annunciato in diretta televisiva la revoca della legge marziale, sei ore dopo la sua proclamazione. Il ministro della Difesa Kim Yong-hyun, deluso per il fallimento dell’operazione, avrebbe detto ai comandanti: “La nostra forza era insufficiente rispetto agli avversari. Tornate in sicurezza”. Lo stesso giorno, Kim ha presentato le sue dimissioni, accettate dal presidente Yoon il 5 dicembre.

’Ndrangheta, maxi blitz nel Bresciano: arrestata anche una suora

’Ndrangheta, maxi blitz nel Bresciano: arrestata anche una suoraMilano, 5 dic. (askanews) – Una “locale” di ‘ndrangheta in grado di “esportare” in territorio bresciano le azioni tipiche delle associazioni criminali di stampo mafioso, come estorsioni, traffico di armi e stupefacenti, ricettazioni, usura e scambio elettorale politico-mafioso. Ruota attorno a questo impianto accusatario la maxi operazione di Polizia e Guardia di Finanza che ha portato a 24 misure cautelari tra le province di Brescia, Milano, Reggio Calabria, Como, Lecco, Varese, Viterbo e in Spagna, e al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 1,8 milioni di euro.


Il blitz, riferisce una nota, è il risultato di una complessa indagine, avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia nel settembre 2020, su un’associazione per delinquere di matrice ‘ndranghetista, originaria di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc) ma residente da anni nel Bresciano e legata da rapporti federativi alla cosca ‘Alvaro’, egemone nella zona aspromontana compresa tra i comuni di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte. Tra gli arrestati c’è anche una suora che, evidenziano gli investigatori, “più volte, avrebbe svolto il ruolo di intermediario, tra gli associati e soggetti in detenzione, approfittando dell’incarico spirituale che le consentiva di avere libero accesso alle strutture penitenziarie”.

Addio a Paolo Pillitteri, sindaco di Milano dal 1986 al 1992

Addio a Paolo Pillitteri, sindaco di Milano dal 1986 al 1992Milano, 5 dic. (askanews) – E’ morto Paolo Pillitteri, importante esponente del Partito Socialista Italiano tra gli anni Ottanta e nei primi anni Novanta e sindaco di Milano dal dicembre 1986 al gennaio del 1992. Ad annunciarlo, sui social, è il figlio Stefano: “Mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84esimo compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un’esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone”.

All’Aeroporto di Olbia la mostra “La dolce vita di Fellini e Catozzo”

All’Aeroporto di Olbia la mostra “La dolce vita di Fellini e Catozzo”Roma, 5 dic. (askanews) – È stata inaugurata presso l’Artport Gallery e la Sala Arrivi dell’Aeroporto di Olbia la mostra fotografico-documentale La dolce vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà, un omaggio straordinario al genio cinematografico di Federico Fellini e al talento innovativo del montatore Leo Catozzo. Ideata e organizzata dall’associazione culturale Il Leone e le Cornucopie, l’esposizione si propone di esplorare aspetti inediti della vita professionale e privata del maestro riminese, intrecciando le sue esperienze artistiche e umane in una narrazione unica.


Presenti al taglio del nastro i direttori artistici Fabio Alescio e Tiziana Biscu, il Ceo di Geasar S.p.A. – Olbia Costa Smeralda Airport Silvio Pippobello, le dirigenti dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna Alessia Pillai e Valentina Pisano, il figlio di Leo, Alberto Catozzo e Costantino Frontalini, presidente del Museo del Sidecar di Cingoli. Uno degli aspetti più suggestivi della retrospettiva è la sezione dedicata alle motociclette, un tema che attraversa quasi tutta la produzione cinematografica di Fellini. Le due ruote, pur non essendo mai state parte della vita personale del regista, occupano un ruolo simbolico fondamentale nei suoi film, rappresentando libertà, ribellione e modernità. La mostra riunisce nove motocicli originali, accuratamente restaurati dal Museo del Sidecar di Cingoli, che trasportano il visitatore in un viaggio emozionante attraverso la carriera e l’immaginario felliniano.


Tra i pezzi più iconici spicca il motocarro Zampanò, protagonista del capolavoro La Strada (1954), un veicolo spartano che rappresenta il duro e poetico vagabondare del personaggio interpretato da Anthony Quinn. Costantino Frontalini, direttore del museo marchigiano dove sono conservati molti veicoli dei principali film dell’industria cinematografica italiana a soggetto motociclistico, sottolinea la presenza in mostra del veicolo simbolo de La dolce Vita, la vespa sulla quale i paparazzi fuggivano dopo aver immortalato scatti rubati: “il loro era un mestiere in velocità per potersi guadagnar da vivere – afferma – e grazie ad un veicolo come questo, che li facilitava per le due ruote e il cestello posizionato sul manubrio anteriore per riporre la proprio macchina fotografica e il flash, riuscivano a collezionare risultati sorprendenti. Non solo un mezzo di trasporto, quindi, ma un vero e proprio strumento di lavoro”.


In mostra anche l’imponente Harley-Davidson WL 750 di Amarcord (1973), una moto che Fellini trasformò in un archetipo del motociclista, celebrandone il fascino mitologico. Più recente, ma altrettanto significativa, è la Ducati Indiana 650 di La Voce della Luna (1990), ultima opera del regista, dove la moto diventa un’estensione onirica della ricerca di libertà e sogno. Altri mezzi in esposizione includono il sidecar utilizzato in I Clowns (1971), che rievoca il mondo del circo caro al regista, e la Moto Guzzi 500 de La Città delle Donne (1980), simbolo dell’autorevolezza ribaltata in chiave surreale. Ogni veicolo è accompagnato da pannelli esplicativi che raccontano il contesto cinematografico e le modifiche apportate per adattarli alle esigenze dei set, offrendo al pubblico un’esperienza di immersione totale nell’universo felliniano.


La mostra celebra anche il rapporto professionale e umano tra Fellini e Leo Catozzo, montatore di capolavori come La Strada, Le Notti di Cabiria, La Dolce Vita e 8½. In esposizione, alcuni prototipi originali della celebre pressa Catozzo, un’invenzione rivoluzionaria che ha cambiato per sempre il montaggio cinematografico. La “Cabiria” fu utilizzata per la prima volta durante la lavorazione di Le Notti di Cabiria, guadagnando a Leo Catozzo un Oscar Tecnico (Technical Achievement Award) nel 1990. “La mostra testimonia una grande amicizia tra mio padre e Fellini – rivela il figlio di Leo, Alberto Catozzo – e stimola una serie di ricordi della mia infanzia, legati tanto alla sfera affettiva che a quella professionale. Il successo della pressa Catozzo fu infatti rilevante nella realizzazione di due dei capolavori felliniani assoluti, La Dolce Vita e Otto e Mezzo, ma quando per mio padre subentrarono successivamente altre sfide lavorative e lui e Fellini si dovettero allontanare, i rapporti si incrinarono inevitabilmente”. Nell’ambito dell’inaugurazione sono state anche distribuite copie del volume Leo Catozzo. La dolce vita di Fellini e Catozzo, a cura di Silvia Nonnato ed è stato annunciato dagli organizzatori il calendario degli eventi culturali previsti all’interno della mostra: le proiezioni de La dolce Vita e Amarcord, rispettivamente l’11 e 14 dicembre alle ore 20:00, entrambe nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, e il doppio evento musicale in programma il 16 dicembre a partire dalle ore 21:00, con l’esibizione del maestro Gian Domenico Anellino che eseguirà le più famose colonne sonore del cinema e la performance del Gruppo Gospel di Olbia Movin’on Up Gospel Choir che concluderà la serata con i canti natalizi. La dolce vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2024, con ingresso libero a tutti.

L’Istat: Pil in crescita (+0,5%) nel 2024 e (+0,8%) nel 2025

L’Istat: Pil in crescita (+0,5%) nel 2024 e (+0,8%) nel 2025Roma, 5 dic. (askanews) – Il Pil italiano è atteso crescere dello 0,5% nel 2024 e dello 0,8% nel 2025. E’ la stima dell’Istat che ha diffuso le prospettive per l’economia italiana.


Nel 2024 l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali), mentre la domanda interna fornirebbe un apporto negativo (-0,2 p.p.). Nel 2025 la crescita dell’economia italiana sarebbe invece trainata dalla domanda interna (+0.8 p.p.).


L’Istat taglia le stime di crescita dell’Italia. Nel complesso, la previsione della crescita del Pil per il 2024 è stata rivista al ribasso di -0,5 punti precentuali (dal +1% al +0,5%) e, per il 2025, di -0,3 punti percentuali (da 1,1% a 0,8%)

Pil, Istat: crescita +0,5% nel 2024 e +0,8% nel 2025

Pil, Istat: crescita +0,5% nel 2024 e +0,8% nel 2025Roma, 5 dic. (askanews) – Il Pil italiano è atteso crescere dello 0,5% nel 2024 e dello 0,8% nel 2025. E’ la stima dell’Istat che ha diffuso le prospettive per l’economia italiana.


Nel 2024 l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali), mentre la domanda interna fornirebbe un apporto negativo (-0,2 p.p.). Nel 2025 la crescita dell’economia italiana sarebbe invece trainata dalla domanda interna (+0.8 p.p.).

Giappone, sospeso leader partito minore che sta trattando con Ishiba

Giappone, sospeso leader partito minore che sta trattando con IshibaRoma, 5 dic. (askanews) – Il leader del Partito democratico del popolo, una piccola formazione politica giapponese cruciale però per la tenuta del governo di minoranza di Shigeru Ishiba, è stato sospeso per tre mesi a causa di una relazione extraconiugale. E questo rischia di mettere in difficoltà la già perigliosa navigazione dell’esecutivo giapponese di Ishiba.


Yuichiro Tamaki – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo – ha dichiarato di accettare la decisione presa dal Partito democratico per il popolo, che ha quadruplicato i propri seggi a 28 su 465 nella Camera dei Rappresentanti durante le elezioni generali del 27 ottobre. Tuttavia, ha escluso di dimettersi dalla carica di leader del partito. Durante il periodo di sospensione, che durerà fino al 3 marzo del prossimo anno, il presidente ad interim Motohisa Furukawa assumerà la guida del partito. Tamaki, negli ultimi tempi, è stato coinvolto nelle negoziazioni politiche con il Partito liberaldemocratico al governo.


Gli analisti ritengono che la sospensione potrebbe influire negativamente sulla popolarità del partito, complicando ulteriormente la situazione per il primo ministro Ishiba, che guida un governo di minoranza insieme al suo alleato, il partito buddista Komeito, dopo che la coalizione ha perso la maggioranza alla camera bassa. “Prendo questa decisione molto seriamente,” ha dichiarato Tamaki ai giornalisti, scusandosi con gli elettori. Ha inoltre ammesso che il resoconto di un incontro segreto con una donna in un hotel, pubblicato da una rivista il mese scorso, è in gran parte accurato.


Tamaki non potrà guidare i colloqui con i liberaldemocratici e il Komeito sulla proposta del suo partito di innalzare la soglia per l’imposta sul reddito, un’iniziativa volta ad aiutare le famiglie colpite dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Si tratta di una prova fondamentale per valutare se l’idea di governare con un esecutivo di minoranza e con maggioranze mobili costituite ad hoc sia o meno praticabile. Il Partito liberaldemocratico, che esprime il premier quasi ininterrottamente dagli anni ’50 del secolo scorso, è uscito parecchio indebolito dalle elezioni di ottobre, anche a causa di una serie di scandali relativi alla gestione dei fondi della politica, che hanno eroso la popolarità della formazione politica. E’ emersa, dopo anni, un’opposizione competitiva, guidata dal Partito democratico costituzionale, che punta a scalzare Ishiba e il suo partito dal potere alle prossime tornate elettorali.

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione sociale

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione socialeRoma, 5 dic. (askanews) – “Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per la coesione sociale della comunità. Sfide di portata sempre più ampia sono di fronte a noi e l’azione dei volontari si propone come un’efficace componente per affrontare scenari che rendono le nostre società più fragili. Il volontariato è generosa espressione dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale sanciti dalla Costituzione. Come anche affermato dalle Nazioni Unite, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile necessita del contributo di ciascuna persona, che tramite il suo impegno volontario ‘diventa parte delle soluzioni’. L’impegno a migliorare le società contemporanee, proprio a tante espressioni associative del volontariato, indica e restituisce speranza e prospettive di rinascita anche nelle situazioni di avversità e calamità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale.


“La Repubblica è grata per l’operato dei volontari che, con mirabile spirito di altruismo e collaborazione, prestano ogni giorno il loro inestimabile supporto”, ha affermato il Capo dello Stato.

Legge marziale Sudcorea, Yoon criticato anche dagli Usa

Legge marziale Sudcorea, Yoon criticato anche dagli UsaRoma, 5 dic. (askanews) – Qual è stato il ruolo degli Stati uniti nel fallito colpo di mano del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol? Washington – che, oltre a mantenere oltre 23mila soldati in Corea del Sud, ha enorme influenza nella politica a Seoul – ha mantenuto nelle sei ore in cui Yoon aveva proclamato la legge marziale, nella notte tra martedì e mercoledì, un profilo basso nelle dichiarazioni. Tuttavia, all’indomani alcune affermazioni fatte da alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno aperto uno squarcio sulle opinioni maturate negli Stati uniti, che non sono favorevoli alla mossa azzardata fatta da Yoon.


Il vice segretario di Stato Kurt Campbell ha giudicato negativamente il passaggio fatto da Yoon, usando toni insolitamente aspri nei confronti di quello che, fino a pochi giorni fa, era considerato uno dei cocchi di Washington, tanto che era stato onorato come padrone di casa del Summit for Democracy organizzato dagli Stati uniti. “Quanto accaduto nelle ultime 24 ore in Corea del Sud, nella Repubblica di Corea, è stato completamente, profondamente imprevedibile e improbabile, e credo che il presidente Yoon abbia commesso un grave errore di valutazione”, ha detto Campbell intervenendo all’Aspen Security Forum.


L’esponente dell’amministrazione Usa ha ricordato come, per i sudcoreani, l’imposizione della legge marziale ha un forte impatto emotivo e riporta a una memoria di un passato sanguinoso non troppo lontano. Le persone – ha notato il vicesegretario di Stato – “sono state pronte a scendere in piazza per chiarire che si trattava di un processo profondamente illegittimo, e che sarebbe stato contrastato dalla volontà del popolo e, francamente, dalla volontà degli organi legislativi”. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, che ha una particolare expertise sull’Asia, ha confermato che gli Stati uniti non sono stati consultati in alcun modo prima della dichiarazione di legge marziale di Yoon. “Abbiamo appreso la notizia dall’annuncio in televisione, come il resto del mondo”, ha dichiarato Sullivan durante un evento organizzato dal CSIS a Washington. Sullivan ha anche sottolineato l’importanza del funzionamento corretto delle istituzioni democratiche in Corea del Sud.


Le dichiarazioni vengono dopo che anche il segretario di Stato Antony Blinken ha fatto capire che Washington non ha apprezzato. In una conferenza stampa a Bruxelles, il capo della diplomazia Usa ha detto ieri: “Nel nostro giudizio, qualsiasi disaccordo politico deve essere risolto pacificamente e nel rispetto dello stato di diritto”.

Vino motore economico della Campania: nel 2023 produzione vale 101 mln

Vino motore economico della Campania: nel 2023 produzione vale 101 mlnMilano, 5 dic. (askanews) – “Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita consacra la provincia di Benevento come uno dei poli più dinamici per le filiere agroalimentari Dop e Igp italiane, con un valore alla produzione complessivo di 59 milioni di euro”. Lo spiega il Sannio Consorzio Tutela Vini, sottolineando che “nel comparto vino Campania, tra le Denominazioni con il maggiore ritorno e impatto economico, rientrano le indicazioni geografiche: Benevento IGP, Falanghina del Sannio Dop e Sannio Dop. Le bottiglie certificate con i contrassegni di Stato “ne sottolineano la forza e la resilienza della Dop Economy sannita, che continua a rappresentare un asset strategico per il sistema produttivo locale e regionale, nonostante le difficoltà del settore agricolo e dei mercati globali”.


Da gennaio a novembre di quest’anno sono state vendute 5,2 mln di bottiglie di Sannio Doc, 4,7 di Falanghina del Sannio Doc e poco meno di 250mila bottiglie di Aglianico del Taburno Docg, mentre negli ultimi tre mesi (settembre, ottobre e novembre 2024) ben 3,3 mln di Benevento Igp, per un totale di circa 13,6 mln di bottiglie certificate per oltre 50 milioni di euro di valore alla produzione. Il comparto vino si conferma un motore economico non solo per il Sannio ma per l’intera regione Campania, che nel 2023 ha registrato un valore alla produzione di 101 mln di euro, coinvolgendo 4.406 operatori. “Questi risultati – rimarca l’ente consortile del Sannio – rafforzano il ruolo della Campania nell’ecosistema nazionale della Dop Economy, prima regione del Sud Italia per valore alla produzione con 921 mln di euro nel 2023, generati dalle 59 filiere del cibo e del vino Dop e Igp che ricadono sul territorio”.