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Tag: Sanremo 2023

Mosca: attacco ucraino con 6 missili Atacms all’aeroporto di Taganrog

Mosca: attacco ucraino con 6 missili Atacms all’aeroporto di TaganrogRoma, 11 dic. (askanews) – Il ministero della Difesa russo ha accusato oggi Kiev di aver lanciato questa mattina “sei missili balistici Atacms, di fabbricazione americana”, contro l’aeroporto militare di Taganrog, nella regione meridionale di Rostov. In una nota riportata dalle agenzie di stampa russe, il ministero ha riferito di “personale dell’aeroporto russo rimasto ferito dalla caduta di frammenti di missili Atacms” e di “danni a due edifici”.


“Due missili sono stati abbattuti dal personale del sistema di difesa missilistica Pantsir, gli altri sono stati respinti con mezzi di guerra elettronica”, ha precisato il ministero. “L’attacco di Kiev con missili Atacms all’aeroporto militare russo di Taganrog non rimarrà senza risposta, saranno prese delle misure”, conclude la nota.

Dai legali di Sangiuliano-Corsini 2 esposti in Procura su audio Report

Dai legali di Sangiuliano-Corsini 2 esposti in Procura su audio ReportRoma, 11 dic. (askanews) – Due distinti esposti sono stati depositati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata dai legali della giornalista Federica Corsini e dai legali dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano sulla vicenda degli audio mandati in onda domenica scorsa dalla trasmissione Report.


I legali chiedono di accertare chi abbia consegnato a Report registrazioni illecitamente carpite e ancor più illecitamente consegnate e se ciò non configuri quantomeno, l’ipotesi di cui all’art. 615 bis del codice penale ‘Interferenze illecite nella vita privata”. Secondo i legali di Sangiuliano la consegna di una registrazione configura un illecito.

Eolico offshore, Delaware autorizza US Wind per infrastrutturazione

Eolico offshore, Delaware autorizza US Wind per infrastrutturazioneRoma, 11 dic. (askanews) – Renexia rende noto che la propria controllata statunitense US Wind ha ottenuto l’autorizzazione, da parte dello Stato del Delaware, all’installazione delle infrastrutture di terra e alla rete di cavi per i collegamenti del parco eolico offshore da 1,7 GW che sorgerà nelle acque del Maryland. L’impianto, frutto di un investimento complessivo di 11,5 miliardi, aveva ricevuto il parere favorevole dalla Casa Bianca nel mese di settembre. Una volta completato, il parco US Wind, che insisterà su uno specchio di acqua di 324 Kmq, di poco inferiore alla superficie del Lago di Garda, consentirà di produrre 7 TWh annui per un valore stimato di circa 1,5 miliardi di dollari annui per i 30 previsti dalla concessione. Nel dettaglio si tratta di tre permessi, il Subaqueous Lands Permit, il Wetlands Permit e il Beach Preservation Coastal Construction Permit, che garantiranno le operazioni di posa dei cavi elettrici, anche a livello sottomarino, in alcune zone del Delaware e l’installazione delle sottostazioni previste attraverso l’adozione di strategie di mitigazione e il finanziamento di attività conservative per le spiagge del Delaware.


“Siamo soddisfatti per aver ottenuto le approvazioni finali: ci consentiranno di avviare le operazioni di costruzione del parco eolico, fornire energia pulita agli stati del Delaware e del Maryland ma soprattutto poter contribuire al processo di decarbonizzazione avviato a livello globale. La filiera produttiva creata negli Stati Uniti prevede il coinvolgimento di diverse aziende locali e siamo pronti a replicare tale sistema anche in Italia, in particolare con il progetto Med Wind in Sicilia” – commenta Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia. Med Wind è attualmente il più grande progetto di impianto eolico offshore floating del Mar Mediterraneo e rappresenta l’innesco ideale per la creazione di una filiera industriale dell’eolico, sia offshore che onshore, che renda l’Italia un punto di riferimento internazionale in un settore dalle elevate potenzialità. Un obiettivo che si intende perseguire anche grazie all’accordo siglato in agosto con il Mimit per la costituzione di una fabbrica dedicata alla costruzione di turbine eoliche in Italia.

Milano, domani corteo per 55 a anni da strage di piazza Fontana

Milano, domani corteo per 55 a anni da strage di piazza FontanaMilano, 11 dic. (askanews) – Milano non dimentica le vittime della strage di Piazza Fontana. Il 12 dicembre del 1969, alle 16:37 un potente ordigno collocato all’interno della sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura esplode distruggendo il grande ingresso a quell’ora ancora pieno di clienti, per lo più giunti da località della provincia. Lo scoppio della bomba uccide 17 persone, 13 delle quali sul colpo, e ne ferisce gravemente altre 88. La città sconvolta reagisce con una partecipazione silenziosa e massiccia ai funerali in Duomo. E da allora non dimentica.


A partire da questo pomeriggio, con la proiezione di un video in piazzetta Reale e domani con il corteo e il ricordo di istituzioni e familiari, la città commemorerà le vittime innocenti di una strage, “la madre di tutte le stragi” di cui solo negli ultimi anni anche la verità giudiziaria ha dichiarato la matrice neofascista. Al centro della giornata di commemorazione ci sarà il corteo organizzato dall’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69 con il Comitato permanente antifascista e il Comune di Milano. Il raggruppamento dei partecipanti è previsto alle ore 15:45 in piazza della Scala. Il corteo, cui prenderà parte il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, partirà alle ore 16 e giungerà in Piazza Fontana alle ore 16:30. Alle 16:37, nel minuto esatto in cui la bomba esplose, avverrà la deposizione delle corone. Seguiranno gli interventi ufficiali. Prenderanno la parola il Sindaco Sala, i rappresentanti dell’Anpi, del mondo sindacale e dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69.


A seguire, si terranno ulteriori iniziative culturali legate alle iniziative del palinsesto “Milano è Memoria”: Con inizio alle ore 16:37 alla Biblioteca Sormani, “Piazza Fontana, una storia d’amore” a cura di Teatro Linguaggicreativi. L’ingresso è libero con prenotazione consigliata via e-mail: biglietteria@linguaggicreativi.it. Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano avrà luogo il concerto dedicato alle vittime, realizzato all’interno del progetto “Il Conservatorio per la sua città”. Si esibirà l’Ensemble di studenti e studentesse del Conservatorio di Milano con musiche di Arnold Schönberg e Dmitrij Šostakovic. Ingresso libero previa registrazione a permilano@consmilano.it.


Oggi pomeriggio, fino alle ore 21, su richiesta dei familiari delle vittime è proiettato in Piazzetta Reale il video “Piazza Fontana del dolor”, per richiamare alla memoria di tutti e tutte quanto successe in quel terribile giorno. Il video è visibile anche qui. La strage di Piazza Fontana è uno degli avvenimenti storici cardine del progetto Milano è Memoria e del suo palinsesto di eventi.

Presentata campagna Uila per sicurezza e salute in agroalimentare

Presentata campagna Uila per sicurezza e salute in agroalimentareRoma, 11 dic. (askanews) – “La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori del settore agroalimentare è strettamente connessa con la tutela dei consumatori, dell’ambiente e della legalità. L’assunto da cui siamo partiti è che non esiste cibo di qualità senza una produzione e un lavoro di qualità”. Lo ha affermato Alice Mocci, segretaria nazionale Uila con delega alla sicurezza, illustrando, oggi a Latina, il progetto “La Campagna dei diritti: salute e sicurezza nell’agroalimentare” alla presenza di numerosi delegati, rappresentanti sindacali e delle organizzazioni agricole locali. I


deato dalla Uila-Uil in collaborazione con l’Ital-Uil, il progetto che partirà a gennaio 2025 e vedrà coinvolto anche il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (DiMeila) dell’Inail, ha l’obiettivo di promuovere e migliorare la tutela della salute e la sicurezza per i lavoratori del settore agroalimentare. “Il progetto prevede un focus particolare sui lavoratori migranti, che a causa di mancanza di formazione adeguata e di scarse competenze linguistiche, sono più esposti di più ai rischi e agli infortuni”, ha spiegato Mocci rilanciando l’esigenza di trovare una soluzione per tutti quei lavoratori entrati, in Italia regolarmente con i precedenti decreti flussi, sono rimasti incastrati in un sistema contraddittorio che li ha trasformati da lavoratori necessari a lavoratori fantasma, solo perché non rientrati nelle quote di conversione dei permessi”.


Il progetto si articola in quattro fasi strettamente integrate fra loro: l’ascolto/informazione, la ricerca sul campo, attraverso la rilevazione e misurazione scientifica, con strumenti innovativi, dei rischi legati alle diverse attività lavorative, oltre alla formazione anche dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls).

Calenzano, Fratoianni (Avs): ancora in piazza a piangere morti, basta

Calenzano, Fratoianni (Avs): ancora in piazza a piangere morti, bastaRoma, 11 dic. (askanews) – “Ancora una volta in piazza con i sindacati a piangere delle persone morte mentre lavoravano. Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti in piazza a Calenzano (Fi) dove ha partecipato alla manifestazione sindacale, dopo la strage all’impianto Eni, assieme al senatore, Tino Magni, al segretario toscano di SI, Dario Danti, e al sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi.


“E questa certezza non è garantita perché gli investimenti in sicurezza sono sempre troppo pochi, i controlli sono troppo pochi e mancano gli ispettori. E questo, ed è preoccupante, riguarda ormai non solo piccole aziende ma anche grandi gruppi industriali. E poi il ricorso alla catena degli appalti e dei subappalti che aumenta l’insicurezza e calpesta i diritti. Le falle nella sicurezza si stanno allargando, e non si può arrivare sempre il giorno dopo”, prosegue il leader di SI. “E poi è assente una discussione sulla compatibilità di questi impianti a rischio di incidente rilevante in territori ampiamente popolati e urbanizzati. Il nostro Paese deve prendere consapevolezza fino in fondo di tutto questo”, conclude Fratoianni.

Bassorilievo di Daniele Milvio a ingresso nuova torre della Scala

Bassorilievo di Daniele Milvio a ingresso nuova torre della ScalaMilano, 11 dic. (askanews) – Al Teatro alla Scala è stato annunciato questa mattina il vincitore del concorso per l’opera d’arte che troverà posto all’ingresso della nuova torre progettata da Mario Botta in via Verdi, 3. La commissione, composta dall’Architetto Mario Botta, dagli artisti Maurizio Cattelan e Marzia Migliora, dalla dottoressa Sara Gnagnetti per la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano e presieduta dal Direttore della Comunicazione del Teatro alla Scala Paolo Besana ha scelto il progetto presentato dall’artista Daniele Milvio, assegnando due menzioni speciali ai progetti presentati dagli artisti Arcangelo Sassolino e Nico Vascellari.


L’opera prescelta, un bassorilievo in bronzo fuso a cera persa delle dimensioni di 102x319x18 cm dal titolo “Sipario”, ha saputo coniugare valori di qualità artistica, aderenza al tema proposto, coerenza con il contesto architettonico, durabilità e inserimento nel contesto urbano. “L’opera di Daniele Milvio non è solo una reinterpretazione di un simbolo della Scala – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – ma un gesto che lega la memoria storica della città al suo presente in continua evoluzione. Collocare un sipario in bronzo all’ingresso della nuova torre progettata da Mario Botta significa trasformare uno spazio architettonico in un luogo che racconta, che accoglie e che invita a riscoprire il valore della cultura nella vita urbana. Milano conferma così la sua vocazione a essere una città dove arte e architettura si intrecciano per dare nuova forma alla bellezza condivisa”.


Il concorso era stato indetto da Aria (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli acquisti) nel febbraio 2024 in ottemperanza alla Legge 717/49 che prevede la realizzazione di opere d’arte negli edifici pubblici di nuova costruzione e contemplava l’ideazione, la progettazione, la realizzazione e l’installazione di un’opera d’arte avente carattere durevole, da inserire nella facciata della nuova palazzina, accanto all’ingresso. Il bando specifica che l’opera deve essere inedita ed espressione di un progetto artistico volto a sviluppare il tema posto a base del concorso “Musica e Architettura”. All’artista era richiesto di predisporre una proposta artistica nella forma ritenuta più idonea, ma in dialogo con il progetto architettonico della Nuova Palazzina, prevedendo l’adozione di forme e motivi adatti al contesto e tenendo conto dell’ambito previsto per la sua collocazione. Le tecniche e i materiali per la realizzazione dell’opera erano a discrezione dagli artisti, purché assicurate le caratteristiche di staticità, stabilità, durata nel tempo, idoneità al contesto di riferimento, semplicità ed economicità di manutenzione, sicurezza degli utenti.


Nelle parole dell’artista, Daniele Milvio, “Sipario” rappresenta “le caratteristiche morfologiche di una porzione di sipario della Scala, per la precisione la parte centrale, in corrispondenza dell’apertura. Le proporzioni sono quelle reali, la porzione in oggetto rispetta le dimensioni massime dell’opera, il bronzo e la fusione e cera persa sono particolarmente adatti alla resa dei tessuti, delle ricchezze verticali tipiche dei sipari, dei loro ricami, della loro plasticità. Il sipario risulterà leggermente socchiuso. Riflettendo sul tema del concorso ho pensato di approfondire la mia conoscenza dell’architettura scenica, affidandomi ai testi di Giacomo Torelli e Bruno Mello. Ho ragionato sulla struttura del sipario e sulle sue mutazioni nel tempo, approfondendone tanto gli aspetti funzionali quanto quelli simbolici. Il sipario della Scala è un oggetto di incredibile duttilità, una quantità di scelte stilistiche possono essere mediate dalle sue molte possibilità di movimentazione, imprimendogli una vitalità che lo allontana dal campo degli esseri inanimati. Ho deciso di dedicarmi e di illustrare il momento esatto in cui il sipario, ancora chiuso, si intitola la funzione di separazione tra due mondi, due mondi che troveranno motivi di familiarità durante lo svolgimento, e che finiranno col coincidere, ma che ancora in quel momento hanno una conoscenza mediata l’uno dell’altro”. Il bando prevede l’installazione dell’opera realizzata in 180 giorni. La prima fase della realizzazione sarà proprio il rilievo in loco delle dimensioni e caratteristiche del sipario reale, per una resa il più possibile fedele dell’oggetto originale.

In Val d’Ossola l’azienda agricola del ritorno alle radici

In Val d’Ossola l’azienda agricola del ritorno alle radiciRoma, 11 dic. (askanews) – Ritornare alle proprie radici, in val d’Ossola, dopo avere sperimentato “professionalità contemporanee” ma riscoprendosi poi fortemente legati al proprio territorio di origine, da valorizzare per il bene della comunità. Su questi principi è nata Dea, un progetto-azienda agricola nato nel 2021 nel comprensorio del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, per opera della famiglia Stratta che ha scelto Masera, un piccolo comune di circa 1500 abitanti, per coltivare un sogno: preservare e tramandare l’eccellenza. Nello specifico, con la produzione di miele, vino e zafferano, l’azienda promuove i valori dell’artigianalità e della sostenibilità, creando prodotti che riflettono il legame con la terra e l’impegno per un’agricoltura responsabile.


Alessandro, Emanuele, Fabiana, Francesco, Manuela e Paolo hanno iniziato, con un gruppo di amici, a prendersi cura delle vigne che altrimenti sarebbero state estirpate. Ed è poi la famiglia a dare continuità all’avviata attività “Apicoltura Delvescovo”. L’obiettivo è diventare uno dei punti di riferimento per l’agricoltura di montagna in Val d’Ossola. Sul miele l’azienda ha un potenziale di produzione è di 4.000/5.000 kg all’anno, quindi circa 10.000 vasetti l’anno nelle varianti Millefiori Valle Ossola, Floralpina, Castagno, Tiglio, Acacia e Rododendro.


Per quanto riguarda il vino nel 2024 DEA ha notevolmente consolidato la produzione di vino, arrivando a una futura produzione di circa 10.000 bottiglie, tra cui una parte di Archè, il primo a essere rilasciato sul mercato. Tutto si basa sulla valorizzazione del vitigno locale Prünent, una delle anime del Nebbiolo. Infine, lo zafferano: la famiglia Stratta ha iniziato questa attività nel 2020, piantando il primo campo di Crocus sativus, il nome scientifico della preziosa spezia, inizialmente per hobby, prima di farne una professione l’anno successivo.

Affitti anticipati, in Italia mercato che vale 40 miliardi euro

Affitti anticipati, in Italia mercato che vale 40 miliardi euroMilano, 11 dic. (askanews) – Il rental advance, il servizio di anticipo di liquidità ai proprietari di immobili a fronte della concessione dei futuri canoni di affitto, ha un mercato inesplorato che vale circa 40 miliardi di euro solo in Italia. Questo secondo una stima Rent2Cash, la prima startup ad aver portato il servizio in Italia anticipando fino a 3 anni di affitto ai proprietari. Rent2Cash unisce proptech e fintech con un prodotto che converte le proprietà immobiliari in liquidità immediatamente disponibile e si affianca ad altri strumenti più affermati, come factoring e mutui ipotecari. La forza del comparto, inoltre, è dimostrata dalla velocità di crescita della startup, guidata dai founder Gianluca Fioranelli, Yilang Chen e Marco Grassi. R2C infatti, ha lanciato le operazioni in Italia a fine giugno 2024 e oggi, prima della conclusione dell’anno di attività, registra un volume di affari che ha già superato i 2 milioni di euro e conta oltre 2.000 utenti iscritti in piattaforma, con contratti che superano i 50 milioni di euro in controvalore. “La fiducia dei nostri clienti e lo standing dei conduttori, tra cui compagnie finanziarie e società quotate, confermano la validità dei nostri prodotti e ci rendono orgogliosi per il contributo che possiamo dare nella realizzazione dei loro progetti di investimento e di vita” affermano da Rent2Cash.


Il rental advance sostiene lo sviluppo del settore immobiliare. Otto proprietari su dieci che si affidano al servizio di rental advance reinvestono la liquidità ottenuta nel real estate, sia per l’acquisto di nuove proprietà che per la riqualificazione ed efficientamento di quelle già possedute. Il dato che emerge da un’indagine di Rent2Cash. In sintesi ogni euro di liquidità riconosciuta al cliente genera 2 euro di investimento nel real estate. “Un effetto stimato al 2x quello del rental advance in grado di contribuire allo sviluppo di nuovi progetti immobiliari con conseguenti incrementi occupazionali, in un periodo di prolungato rallentamento del settore dovuto al termine del superbonus e a quello di altri incentivi pubblici” spiegano i founder di Rent2Cash. Oggi in Italia, secondo l’analisi della startup, ad affidarsi al servizio di rental advance sono in egual misura privati e aziende, attratti sia dalla possibilità di avere liquidità anticipata (80%) che da quella di mitigare l’eventuale rischio di insolvenza da parte dei locatari (20%). Sempre secondo lo studio di R2C, in media i canoni di affitto dati in gestione a fronte di liquidità immediata oscillano fra i 1.200 euro mensili dell’immobile prevalentemente a uso residenziale appartenente a privati e i 3.000 euro di quello di proprietà aziendale generalmente a uso terziario (uffici e locali commerciali). Nuovo round di equity nel 2025. Al via l’anno prossimo un nuovo round equity che permetterà all’azienda di consolidarsi, investendo ancora di più nelle competenze e nelle tecnologie abilitanti, prima tra tutte l’Intelligenza Artificiale customizzata che aumenterà l’efficienza, l’efficacia e la rapidità di risposta ai clienti. I nuovi capitali inoltre supporteranno anche lo sviluppo dell’organico che crescerà grazie all’innesto di figure specializzate in data intelligence e credit assessment.

Federpesca: settore ittico guarda a 2025 con rinnovata fiducia

Federpesca: settore ittico guarda a 2025 con rinnovata fiduciaRoma, 11 dic. (askanews) – “Il settore ittico italiano può guardare al 2025 con rinnovata fiducia, grazie all’impegno concreto del ministro Francesco Lollobrigida e della Direzione Generale della pesca a difesa del settore”. Così in una nota Federpesca commenta l’esito della due giorni di intense negoziazioni per decidere le possibilità di pesca nel 2025 da parte del Consiglio Agrifish.


“Il lavoro duro di questi mesi – spiega la direttrice di Federpesca Francesca Biondo – tra riunioni, comunicati e documenti congiunti a livello nazionale ed europeo, e continui confronti con gli operatori ittici e con le istituzioni per portare le nostre istanze contro la proposta della Commissione, ha portato a un risultato positivo: la tanto temuta riduzione dell’attività di pesca a livelli insostenibili per gli operatori, in particolare nel Mediterraneo Occidentale, si è rivelata meno severa di quanto inizialmente previsto, offrendo un respiro di speranza al settore”. La Commissione europea aveva difatti proposto una riduzione del 38% per le attività di pesca demersale nelle Mediterraneo occidentale (GSA 8-9-10-11), entrando di fatto in una “fase permanente del Piano pluriennale che regola la pesca in quest’area – continua Biondo – Una fase che tuttavia non era mai stata preannunciata fino a poco tempo fa, lasciando gli operatori della pesca in un clima di incertezza e preoccupazione, con la paura di doversi adattare rapidamente a scenari e normative imposte dall’alto senza alcun confronto e con il rischio di un reale smantellamento del comparto. Tuttavia, grazie al negoziato, attraverso una serie di misure di compensazione, l’Italia potrà mantenere gli stessi giorni di pesca del 2024”.


Per quanto concerne i gamberi di profondità nelle stesse GSA 8-9-10-11, “anche qua possiamo tirare un respiro di sollievo”. Dalla proposta della Commissione di ridurre nel 2025 i livelli massimi di cattura del 18% per il gambero viola e del 29% per il gambero rosso, si è passati per entrambe le specie a una riduzione del 6%. Riguardo al Mar Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia, restano le decisioni prese durante la riunione annuale della Commissione generale per la Pesca nel Mar Mediterraneo (GFCM). “Nonostante la flessibilità mostrata dal nuovo Commissario per la pesca Kadis, resta il fatto che l’approccio adottato dalla Commissione europea, in particolare negli ultimi mesi, continua a sollevare preoccupazioni – conclude Biondo – Decisioni che avranno un impatto su migliaia di pescatori e famiglie devono essere prese in modo equo e basate su un processo decisionale trasparente, partecipativo e efficace. Non pertanto costruito su scelte improvvisate all’ultimo momento, ma fondato su una riflessione attenta e pianificata, capace di considerare tutti gli aspetti e le implicazioni a lungo termine. Diventa dunque fondamentale nel 2025 valutare i risultati degli scorsi anni e prendere decisioni congiunte per garantire un futuro al settore, che sia sostenibile a livello economico, ambientale e sociale”.