Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Coldiretti-Unaprol: sistema tracciabilità Ue contro frodi olio

Coldiretti-Unaprol: sistema tracciabilità Ue contro frodi olioRoma, 10 dic. (askanews) – Una svolta decisiva contro frodi e contraffazioni nell’olivicoltura con l’istituzione di un sistema telematico di registrazione e tracciabilità unico a livello europeo per proteggere l’olio extravergine d’oliva e garantire trasparenza lungo tutta la filiera produttiva. E’ questa la richiesta avanzata dal vicepresidente di Coldiretti e presidente di Unaprol, David Granieri, in una lettera inviata al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. L’obiettivo è chiaro: proteggere la qualità di un prodotto simbolo dell’agroalimentare italiano ed europeo e tutelare sia i consumatori che i produttori onesti.


“Le truffe, le sofisticazioni e le adulterazioni stanno erodendo il valore e l’autenticità di uno dei pilastri della tradizione agroalimentare italiana ed europea – si legge nella lettera – È inaccettabile che queste pratiche fraudolente possano continuare a minacciare un patrimonio costruito sulla qualità, sulla trasparenza e sulla fiducia”. La situazione attuale vede il mercato dell’olio extravergine sotto assedio, con frodi sempre più sofisticate e la vendita di olio a prezzi insostenibili per i produttori onesti. Questo fenomeno, come sottolineano Coldiretti e Unaprol, “infligge danni irreparabili sia ai consumatori, che vengono ingannati e lesi nei loro diritti, sia ai produttori onesti, il cui impegno e dedizione vengono sistematicamente sviliti da pratiche disoneste”.


Per arginare queste problematiche, Coldiretti e Unaprol propongono l’istituzione di un Registro Telematico Unico a livello europeo per garantire la tracciabilità degli oli d’oliva vergini, basandosi sul modello italiano del Registro Telematico del SIAN. Questo sistema, già applicato con successo in Italia, permetterebbe di garantire ogni fase della produzione tracciabile digitalmente in modo uniforme in tutta l’UE, la garanzia di acquisti consapevoli e di prodotti dall’origine certa, un sistema di tracciabilità efficace per scoraggiare le pratiche illecite e faciliterebbe i controlli. Inoltre, la reputazione dell’olio extravergine europeo sarebbe così rafforzata e tutelata a livello internazionale. Come ribadito nella lettera, “è necessario garantire il rispetto del principio di reciprocità per tutelare i produttori italiani ed europei da una concorrenza sleale messa in atto con prodotti di dubbia provenienza”. Ma è essenziale anche rivedere il meccanismo degli accordi di contingenti tariffari, “che prevedono l’importazione di olio senza dazi doganali. Tali accordi dovrebbero essere gestiti, come in passato, al termine della campagna di raccolta in modo da garantire condizioni di parità competitive per i produttori europei, anche per evitare che siano sfruttati per pratiche commerciali sleali, come l’importazione di prodotti a prezzi eccessivamente bassi, in contrasto con i rigorosi standard europei in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale previsti nell’Unione Europea”.


Coldiretti e Unaprol confidano quindi nella sensibilità e nella determinazione del ministero per proteggere un simbolo del patrimonio agroalimentare e culturale dei Paesi mediterranei e invitano ad un’azione tempestiva per l’applicazione del Regolamento UE 299/2013.

Multe tolte ai novax, Burioni: ignoranti, il resto è la peggiore politica

Multe tolte ai novax, Burioni: ignoranti, il resto è la peggiore politicaRoma, 10 dic. (askanews) – “Multe tolte ai novax: i vaccini fino alla variante Omicron erano efficaci nel prevenire l’infezione, quindi chi ha scelto di rifiutare un vaccino sicuro ed efficace, oltre a infrangere la legge, ha messo in pericolo la sua salute e quella degli altri in nome della sua ignoranza. Questi i fatti INCONFUTABILI. Il resto è politica, ma quella peggiore”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Roberto Burioni, virologo e microbiologo all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Italia best practice su contrasto consumo illecito sigarette

Italia best practice su contrasto consumo illecito sigaretteRoma, 10 dic. (askanews) – Anche nel 2023 l’Italia è best practice in Europa per quanto riguarda il consumo illecito di sigarette: nel 2023 la percentuale di consumo illecito si attesta all’1,8%, in ulteriore contrazione (-0,5%) rispetto all’anno precedente. Ma la perdita erariale ammonta comunque a circa 219 milioni di euro e sottolinea l’esigenza di assicurare un presidio costante del fenomeno. Nel resto d’Europa, invece, il fenomeno è in aumento.


E’ quanto emerso dal convegno “Un brutto vizio: il commercio illecito nel settore dei tabacchi” svoltosi oggi a Roma presso la sede nazionale di Coldiretti, a Palazzo Rospigliosi. L’evento è stato promosso nell’ambito del Tavolo M.A.C.I.S.T.E. (Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi ed E-cig) dalla Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema alimentare, in collaborazione con Philip Morris Italia. L’incontro ha rappresentato un’occasione per gli esperti nazionali del settore di analizzare e discutere le ultime evidenze relative al fenomeno, insieme alle misure di contrasto adottate dagli attori coinvolti.


Al centro del dibattito gli ultimi dati del Rapporto KPMG sul consumo illecito di sigarette in Europa, commissionato da Philip Morris Product SA, che hanno evidenziato come in un quadro europeo di sostanziale peggioramento del fenomeno illecito, con 35,2 miliardi di sigarette illecite consumate (8,3% del consumo totale) e 11,6 miliardi di euro di mancante entrate fiscali, l’Italia si confermi anche nel 2023 una best practice nel contrasto al fenomeno. La percentuale di consumo illecito è infatti ulteriormente diminuita, arrivando all’1,8% del totale (-0,5% vs 2022), per quanto la perdita stimata di entrate fiscali ammonti alla cifra considerevole di circa 219 milioni di euro. Impressionante il confronto con alcuni Paesi come la Francia, dove il consumo illecito di sigarette nel 2023 si è attestato alla percentuale record del 33%, caratterizzati da approcci regolatori e fiscali particolarmente restrittivi.


E visto che combattere il commercio illecito di tabacco significa tutelare consumatori e lavoratori di una filiera agricola tutta italiana, la filiera integrata riconducibile all’accordo di filiera Coldiretti-Philip Morris Italia rappresenta oggi la punta più avanzata del settore tabacchicolo italiano. “La filiera integrata del tabacco Coldiretti-Philip Morris rappresenta circa il 50% del tabacco italiano e si caratterizza per un contesto fortemente orientato all’innovazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione – ha dichiarato Gennarino Masiello, presidente Organizzazione Nazionale Tabacco Italia – Per queste ragioni iniziative come quella di M.A.C.I.S.T.E. vanno sostenute con forza non solo a livello nazionale. Buone pratiche di questo tipo vanno esportate anche a livello europeo, al fine di avere un contesto omogeneo comunitario per il settore fatto di regole, controlli e sanzioni”.

Bankitalia: i tassi sui nuovi mutui calano al 3,74%, il minimo dal 2022

Bankitalia: i tassi sui nuovi mutui calano al 3,74%, il minimo dal 2022Roma, 10 dic. (askanews) – A ottobre i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie in Italia, al 3,7408%, sono calati a nuovi minimi da quasi due anni a questa parte. Per trovare valori più bassi bisogna infatti risalire al dicembre del 2022, quando questa voce si attestava al 3,3569%. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia, a ottobre sono calati in maniera più marginale anche i tassi sui prestiti al consumo, ma al 10,42%, dal 10,47% di settembre, restano a livelli sostenuti.


Guardando alle imprese, i tassi sui nuovi prestiti si sono attenuati al 4,726% a ottobre, dal 4,9017% del mese precedente. In questo caso per trovare un livello più basso bisogna risalire all’aprile del 2023 (4,5218%). La dinamica di moderazione dei tassi segue (e a volte anticipa) le mosse in tal senso da parte della Bce sui livelli di riferimento che stabilisce per tutta l’eurozona. Proprio a ottobre l’istituzione di Francoforte aveva effettuato un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base (0,25 punti percentuali) ed è atteso che riduca ulteriormente i riferimenti al Consiglio direttivo che si svolgerà giovedì.


Secondo l’ultima indagine “Banche moneta: serie nazionali”, sempre a ottobre però è tornata ad accentuarsi la dinamica di contrazione complessiva del credito: i prestiti al settore privato sono infatti diminuiti dell’1,1% su base annua, a fronte del meno 0,9% registrato a settembre. I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,2%, in questo caso in attenuazione rispetto al meno 0,4% del mese precedente, mentre quelli alle imprese sono calati del 3,1%, qui in accelerazione rispetto al meno 2,4% di settembre. Bankitalia riporta infine che i depositi al settore privato sono aumentati del 2,5% e la raccolta obbligazionaria è salita del 9,5%, sempre guardando alla variazione annua su ottobre, dopo il più 10,6% di settembre.

Bankitalia: tassi nuovi mutui calano al 3,74%, minimo dal 2022

Bankitalia: tassi nuovi mutui calano al 3,74%, minimo dal 2022Roma, 10 dic. (askanews) – A ottobre i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie in Italia, al 3,7408%, sono calati a nuovi minimi da quasi due anni a questa parte. Per trovare valori più bassi bisogna infatti risalire al dicembre del 2022, quando questa voce si attestava al 3,3569%. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia, a ottobre sono calati in maniera più marginale anche i tassi sui prestiti al consumo, ma al 10,42%, dal 10,47% di settembre, restano a livelli sostenuti.


Guardando alle imprese, i tassi sui nuovi prestiti si sono attenuati al 4,726% a ottobre, dal 4,9017% del mese precedente. In questo caso per trovare un livello più basso bisogna risalire all’aprile del 2023 (4,5218%). La dinamica di moderazione dei tassi segue (e a volte anticipa) le mosse in tal senso da parte della Bce sui livelli di riferimento che stabilisce per tutta l’eurozona. Proprio a ottobre l’istituzione di Francoforte aveva effettuato un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base (0,25 punti percentuali) ed è atteso che riduca ulteriormente i riferimenti al Consiglio direttivo che si svolgerà giovedì.


Secondo l’ultima indagine “Banche moneta: serie nazionali”, sempre a ottobre però è tornata ad accentuarsi la dinamica di contrazione complessiva del credito: i prestiti al settore privato sono infatti diminuiti dell’1,1% su base annua, a fronte del meno 0,9% registrato a settembre. I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,2%, in questo caso in attenuazione rispetto al meno 0,4% del mese precedente, mentre quelli alle imprese sono calati del 3,1%, qui in accelerazione rispetto al meno 2,4% di settembre. Bankitalia riporta infine che i depositi al settore privato sono aumentati del 2,5% e la raccolta obbligazionaria è salita del 9,5%, sempre guardando alla variazione annua su ottobre, dopo il più 10,6% di settembre.

Lavoro, Confindustria: oltre 2 imprese su 3 non trovano figure richieste

Lavoro, Confindustria: oltre 2 imprese su 3 non trovano figure richiesteRoma, 10 dic. (askanews) – Più di due terzi delle imprese italiane segnalano difficoltà nel trovare le competenze necessarie per le proprie attività, con criticità particolarmente evidenti nel reperimento di profili tecnici, indicati dal 69,2% delle aziende, e di personale per mansioni manuali, segnalate dal 47,2% a livello nazionale e dal 58,9% nel settore industriale. Le difficoltà appaiono meno significative in relazione alle competenze trasversali, segnalate dal 16,5% delle imprese, e a quelle manageriali, indicate dall’8,3%. Sono questi i dati che emergono dall’indagine Confindustria sul lavoro 2024, presentata nel corso del convegno “Competenze e lavoro: l’indagine Confindustria e le sfide delle imprese”.


Le difficoltà delle imprese si concentrano soprattutto in settori chiave come la transizione digitale, dove due aziende su tre segnalano problemi nel trovare competenze adeguate. Anche l’internazionalizzazione rappresenta un’area critica per circa un terzo delle imprese, mentre la transizione green viene indicata dal 15,1% delle aziende come un ambito in cui è complesso reperire figure specializzate.

Industria, Istat: produzione ottobre ferma su mese, -3,6% su anno

Industria, Istat: produzione ottobre ferma su mese, -3,6% su annoRoma, 10 dic. (askanews) – Produzione industriale ferma ad ottobre: l’indice destagionalizzato rimane invariato rispetto a settembre. Al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 22 di ottobre 2023). E’ la stima diffusa dall’Istat.


Nella media del trimestre agosto-ottobre il livello della produzione diminuisce dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile presenta aumenti congiunturali nei comparti dell’energia (+1,7%) e dei beni di consumo (+1,5%); variazioni negative registrano invece, i beni strumentali (-0,2%) e i beni intermedi (-1%).


Il calo tendeiale interessa tutti i principali comparti: la riduzione è meno pronunciata per i beni di consumo e l’energia (-0,8% per entrambi i settori), mentre risulta più rilevante per i beni intermedi (-5,2%) e per i beni strumentali (-4,4%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono le industrie alimentari, bevande, tabacco (+3,7%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,6%) e le altre industrie manifatturiere (+1,5%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-16,4%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,9%) e nell’attività estrattiva (-12,4%).

Fao: in 2023 -12% nel commercio globale di prodotti in legno/carta

Fao: in 2023 -12% nel commercio globale di prodotti in legno/cartaRoma, 10 dic. (askanews) – Il commercio globale di prodotti in legno e carta è sceso drasticamente rispetto ai livelli record del 2021 e del 2022, con il commercio di carta che continua a diminuire sotto la pressione dei media digitali. E’ quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).


Secondo il rapporto Dati e cifre sui prodotti forestali globali 2023 il commercio mondiale di prodotti in legno e carta ha registrato un calo del 12%: le esportazioni sono diminuite di 64 miliardi di dollari a quota 482 miliardi di dollari nel 2023. Un livello ancora al di sopra del valore commerciale internazionale più alto mai visto prima del 2021. Ma, significativamente, il fatto che il valore commerciale sia diminuito più rapidamente delle quantità scambiate per la maggior parte dei prodotti indica un calo dei prezzi dei prodotti forestali nel 2023 in un contesto di rallentamento generale della crescita economica. La produzione globale di carta e cartone si è contratta del 3%, a causa della continua sostituzione dei supporti stampati con prodotti digitali.


“Quello che abbiamo visto accadere è una combinazione di fattori, con produzione e commercio in calo a causa dell’interruzione della catena di approvvigionamento globale, del rallentamento della domanda dei consumatori e delle restrizioni commerciali, insieme a un calo a lungo termine, ad esempio nella produzione e nel commercio di carta globale insieme al progresso della digitalizzazione”, ha detto Zhimin Wu, Direttore della Divisione forestale della FAO. La produzione e il commercio globali della maggior parte dei principali prodotti a base di legno hanno registrato un calo nel 2023, con solo i pannelli a base di legno che hanno registrato una crescita marginale nella produzione.

Aumento tasse carburanti aerei e navi sul tavolo oggi all’Ecofin

Aumento tasse carburanti aerei e navi sul tavolo oggi all’EcofinRoma, 10 dic. (askanews) – Alla riunione di oggi, i ministri delle Finanze dell’Unione Europea discuteranno anche di tassazione sull’energia con l’obiettivo di “assicurare che tutti i settori dell’economia partecipino in maniera equa alla decarbonizzazione”. Lo ha riferito il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis giungendo all’Ecofin.


In particolare, nel mirino della Ue ci sta la tassazione sul kerosene delle compagnie aeree e sui carburanti del trasporto marittimo. Tuttavia su questo si sono creati non pochi attriti con i paesi membri e con le compagnie aeree, tanto che il capitolo è tra quelli che ha fatto più fatica a fare passi avanti nell’ambito del “green deal”. Sul tavolo oggi anche le discussioni sui pareri pubblicati dalla commissione europea sui piani di bilancio dei paesi per il prossimo anno e sulle procedure per deficit deficit eccessivo, ha aggiunto Dombrovskis. E, immancabile, anche il tema di erogare altri soldi all’Ucraina.

Esplosione nel deposito Eni di Calenzano, trovato il corpo di un’altra vittima

Esplosione nel deposito Eni di Calenzano, trovato il corpo di un’altra vittimaFirenze, 10 dic. (askanews) –  Sono stati trovati stamani i corpi di altre due vittime  dell’esplosione avvenuta ieri nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). Entrambi i corpi erano nell’area della pensilina di carico dei mezzi, epicentro dell’esplosione. Sono così quattro le vittime accertate, mentre si cerca ancora un disperso. Una finora la vittima identificata, Vincenzo Martinelli, napoletano di 51 anni che viveva a Prato, conducente di un’autobotte rimasta coinvolta nell’esplosione. Mancano all’appello Carmelo Corso, di Catania, 57 anni, Davide Baronti, 49 anni, di Novara, Gerardo Pepe, 46enne tedesco ma residente in Italia e Fabio Cirielli 46enne di Matera. Uno di loro deve essere l’ultimo disperso, gli altri vittime da identificare.


Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta durante le fasi di carico del carburante all’interno di un’autocisterna. tra le ipotesi una perdita di carburante, un’innesco fortuito come una scintilla. L’esplosione avrebbe poi innescato anche gli altri mezzi in sosta. Tre i consulenti nominati dal Procuratore di Prato Luca Testaroli che conduce le indagini, omicidio colposo plurimo, al momento, l’ipotesi di reato.