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Tag: Sanremo 2023

Invitalia approva il Piano Strategico di Sostenibilità 2024-26

Invitalia approva il Piano Strategico di Sostenibilità 2024-26Roma, 5 feb. (askanews) – Il Consiglio di Amministrazione di Invitalia ha approvato il Piano strategico di sostenibilità 2024-26, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Focalizzato su 13 impegni e 34 obiettivi fino al 2026, il Piano – informa Invitalia in una nota – definisce le linee guida per massimizzare gli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle attività di Invitalia, con l’obiettivo di rendere più sostenibili i processi interni e rispondere alle esigenze ambientali e sociali delle comunità con un approccio innovativo.


Impatti sociali Per quanto riguarda gli impatti sociali, Invitalia si impegna a ridurre la disparità salariale tra donne e uomini in tutti i livelli di inquadramento, fino a scendere all’1% di differenza. Inoltre, si impegna a ridurre del 20% il divario tra i redditi più alti e più bassi dei dipendenti. Con l’obiettivo di favorire sempre di più la diversità e l’inclusione, si impegna inoltre ad aumentare la presenza di donne nei ruoli manageriali e a sviluppare progetti di inserimento lavorativo di persone in condizione di difficoltà socio-economiche.


Per quanto riguarda gli impatti sociali sulle imprese, Invitalia vuole potenziare ulteriormente l’Open Innovation, attraverso servizi che puntino a facilitare il business matching tra startup e grandi imprese. Inoltre, si impegna a sostenere l’imprenditoria innovativa e sostenibile, supportando con i suoi servizi di accompagnamento un numero sempre maggiore di donne e giovani che vogliono fare impresa e i progetti orientati a modelli di business sostenibili. Impatti ambientali


Per quanto riguarda gli impatti ambientali, Invitalia si impegna a continuare a ridurre i consumi di carta stampata, fino ad arrivare all’80% e ad attuare una strategia di riutilizzo dei rifiuti di plastica e materiale RAEE. Si impegna inoltre ad adottare criteri ESG nella selezione dei propri fornitori e a sviluppare un modello di analisi dei flussi finanziari gestiti secondo i criteri della classificazione delle attività economiche sostenibili adottati dall’Unione Europea, così da poter tracciare e valutare il contributo al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Impatti di governance


In merito agli impiatti di governance, Invitalia si impegna a continuare a garantire la massima trasparenza e a combattere la corruzione, anche attraverso la formazione, la digitalizzazione e l’adozione di tecnologie innovative. L’Agenzia si assume l’impegno di favorire, accrescere e diffondere la cultura della sostenibilità tra tutti gli stakeholder esterni, inclusi imprese, pubbliche amministrazioni e fornitori. Inoltre, al suo interno, con lo stesso obiettivo, vuole sviluppare un sistema di incentivazione economica del proprio management collegato al raggiungimento degli obiettivi ESG e implementare politiche di formazione per lo sviluppo delle competenze sulla sostenibilità dei dipendenti della holding e di indirizzo degli organi amministrativi delle sue partecipate. L’attuazione del Piano strategico di sostenibilità 2024-26 – conclude la nota – sarà costantemente monitorata per verificare il raggiungimento degli obiettivi attraverso report semestrali di avanzamento.

Appalti, de Pascale (Upi): Province strategiche per il Pnrr

Appalti, de Pascale (Upi): Province strategiche per il PnrrRoma, 5 feb. (askanews) – “Nei primi otto mesi del 2023 le province hanno gestito bandi di gara per un valore di 7,4 miliardi, rispetto ai 3,9 registrati nel biennio 2018/2019. Un vero boom degli investimenti che dimostra che le Province stanno avendo un ruolo chiave nella sfida del Paese ad attuare il Pnrr e che hanno saputo rispondere positivamente al nuovo codice degli appalti”. Lo dichiara il presidente di Upi, Michele de Pascale, riportando i dati emersi da uno studio realizzato dall’Unione delle Province sui dati Anac.


“Siamo molto orgogliosi di questi risultati perché evidenziano l’efficienza e il senso di responsabilità delle province che hanno un ruolo chiave nello sviluppo e la coesione dei territori. Grazie alle province, verranno attuate le misure del Pnrr dedicate alla scuola, il più grande investimento che il nostro Paese può realizzare per il futuro.Proprio per questo bisogna restituire maggiore centralità alle province, puntando su questa istituzione per tutte le funzioni che riguardano lo sviluppo territoriale e restituendo ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti”, aggiunge. “Il Dl Elezioni attualmente incardinato al senato è l’occasione per dare il giusto ruolo alle province, a partire dall’elezione diretta dei presidente all’istituzione delle giunte, dall’attribuzione delle funzioni di pianificazione strategica all’allineamento della durata dei mandati di presidenza a Consigli. Si tratta di un arricchimento nelle funzioni e nell’operatività che le province e soprattutto ii cittadini meritano”, conclude de Pascale.

L’Ocse conferma le previsioni di crescita dell’Italia e alza quelle globali, ma la situazione nel Mar Rosso preoccupa

L’Ocse conferma le previsioni di crescita dell’Italia e alza quelle globali, ma la situazione nel Mar Rosso preoccupaRoma, 5 feb. (askanews) – L’Ocse conferma nuovamente le previsioni di crescita economica dell’Italia: sul Pil è attesa una espansione dello 0,7% quest’anno e una accelerazione al più 1,2% nel 2025. Le stime, contenute in un aggiornamento di interim sono in linea con quelle indicate nell’Economic Outlook dello scorso 29 novembre, che peraltro erano state reiterate nel rapporto sull’economia italiana pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico il 22 gennaio.


Contestualmente, l’ente parigino ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’insieme dell’area euro, allo 0,6% quest’anno (0,3 punti percentuali meno rispetto a novembre) e 1,3% il prossimo (0,2 percentuali in meno). Per la Germania stima dopo un meno 0,1% del Pil nel 2023 un più 0,3% quest’anno (0,3 punti percentuali in meno da novembre) e un 1,1% nel prossimo (-0,1 punti). Per la Francia 0,6% di crescita quest’anno (-0,2 punti in meno) e 1,2 il prossimo (dato invariato rispetto a novembre). L’attesa di crescita più forte riguarda la Spagna con l’1,5% quest’anno (più 0,1 punti) e più 2% il prossimo (dato invariato). L’Ocse ha ritoccato al rialzo le previsioni di crescita economica globale di quest’anno al 2,9% mentre ha confermato l’attesa sul 2025 al 3%. Le stime sono contenute in un aggiornamento di interim che segna una revisione rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni dell’Economic Outlook di novembre. Per l’eurozona l’Ocse ha tagliato di 0,3 punti la stima di crescita di quest’anno, al più 0,6%, e di 0,2 punti percentuali quella sul prossimo all’1,3%. Per gli Stati Uniti ha rivisto al rialzo la stima di crescita di quest’anno di 0,6 punti percentuali al 2,1% e confermato l’attesa sul 2025 all’1,7%. Per la Cina l’Ocse ha confermato la previsione di crescita del 4,7% per quest’anno e del 4,2% il prossimo.L’economia che cresce di più a livello globale tra quelle elencate resta l’India, con un 6,2% di espansione quest’anno (0,1 punti percentuali in più) e 6,5% il prossimo. L’Ocse ha poi effettuato una revisione a rialzo sul Pil della Russia e dopo il 3,1% di crescita del 2023, nonostante le sanzioni decise dai paesi del G7 e altri Stati occidentali per l’invasione dell’Ucraina, sul 2024 è atteso un più 1,8% (0,7 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti) mentre sul 2025 è stato confermato un più 1%.


Dall’Ocse arriva comunque un avvertimento per tutti: gli attacchi alle navi nel Mar Rosso spingono costi e tempi trasporto, e le tensioni in Medio Oriente possono pesare sulle attività economiche e di conseguenza spingere di nuovo l’inflazione. Gli attacchi sulle navi nel Mar Rosso hanno fatto salire fortemente i costi di trasporto marittimo e allungato i tempi di consegna, danneggiando le scadenze di produzione e aumentato le pressioni sui prezzi, afferma l’Ocse nell’aggiornamento di interim del suo Economic Outlook. Più in generale le elevate tensioni geopolitiche rappresentano un rischio rilevante sul breve termine, sia per l’attività economica sia per l’inflazione, secondo l’ente parigino in particolare il conflitto in Medioriente dovesse avere ricadute sui mercati delle energia. Il persistere di pressioni sui prezzi dei servizi potrebbe anche generare spinte rialzo a sorpresa sull’inflazione generale e innescare inasprimenti delle aspettative sulle politiche monetarie. La crescita, poi, aggiunge l’Ocse, potrebbe risultare meno forte del previsto.

Lincei, a Roma mostra ricostruisce la storia di Villa Farnesina

Lincei, a Roma mostra ricostruisce la storia di Villa FarnesinaRoma, 5 feb. (askanews) – “La Villa Farnesina: una rilettura diacronica del palazzo e del suo comprensorio”, questo il titolo della mostra promossa dall’Accademia dei Lincei, a cura di Virginia Lapenta, che si inaugura il 7 febbraio alle 19 a Roma, a Via della Lungara 230 sede della Villa.


Le indagini diagnostiche e le ricerche effettuate in questi anni in Villa Farnesina a cura dell’Accademia Nazionale dei Lincei hanno offerto nuovi elementi per ricostruire le vicende della Villa Farnesina e una più dettagliata conoscenza degli interventi decorativi oggi scomparsi o occultati da scialbature o rivestimenti in stoffa che sta permettendo un recupero delle decorazioni non solo cinquecentesche, ma seicentesche ed ottocentesche permettendo così di offrire una nuova e più ampia fruizione della Villa unitamente allo studio dei pigmenti usati nei secoli. Il nuovo allestimento al primo piano della Villa Farnesina – informa l’Accademia – comprende quattro sezioni. Nella prima sezione, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’École française di Roma e il Museo Nazionale Romano, dal titolo “Trastevere in età romana” si rileggerà il territorio dal Gianicolo fino al Tevere e cioè quell’area che fin dall’età repubblicana e per tutto l’impero è stata caratterizzata da una commistione di aspetti urbanistici. Dalla porta Septimiana, nel settore nord delle Mura Aureliane, il tratto cosiddetto “della Farnesina”, oggi visibile all’interno del giardino della Villa che costituisce uno dei pochi resti della cinta muraria ancora conservati sulla riva destra del Tevere, su un antico tracciato viario, la futura via Septimia, fino alla Villa romana della Farnesina, un complesso abitato dal tardo secolo I a.C., sulle sponde del Tevere e alle recenti strutture antiche ritrovate nel Giardino di Palazzo Corsini che erano utilizzate, molto probabilmente, per la cottura di materiali ceramici o per l’invetriatura di oggetti fittili, tutto questo anche in connessione con la funzione di irreggimentare le acque che provenivano dal Gianicolo.


Le altre due sezioni della mostra – proseguono i Lincei – intendono offrire una nuova e più ampia lettura diacronica del palazzo tra Ottocento e Novecento. Il percorso espositivo racconterà la storia della Villa nell’Ottocento quando abitata dal Duca di Ripalda conobbe un cambiamento nel suo rapporto con la città a seguito della costruzione dei muraglioni del Tevere. La sezione evidenzierà l’aspetto ottocentesco delle sale di Villa Farnesina mettendo l’accento sui dettagli e i particolari degli apparati decorativi approfondendo soprattutto le ornamentazioni pittoriche a finti tendaggi e i sughi d’erba appositamente concepiti a complemento dell’esistente decorazione a fresco rinascimentale. Una sala multimediale racconterà l’evoluzione delle decorazioni tessili parietali che dal Cinquecento all’età contemporanea, dagli arazzi ai corami e alla carta da parati hanno caratterizzato anche la Villa Farnesina come formidabili indicatori del benessere del proprietario. Un accento sarà dato infine anche alla città “intorno a Villa Farnesina”, con un focus su Palazzo Farnese e su Palazzo Corsini. L’ultima sezione sarà dedicata ai lavori di restauro eseguiti negli Anni Trenta del Novecento quando la Villa Farnesina, ormai di proprietà dello Stato Italiano, fu scelta per farne sede della Reale Accademia d’Italia, istituzione voluta da Mussolini per la gestione della cultura italiana durante il suo governo in contrapposizione ai liberali Lincei. Nell’ambito del Secondo Convegno dei Soprintendenti all’Antichità e all’Arte del 1939 si programmò anche una “Mostra del Restauro” che si sarebbe tenuta successivamente nel 1940 di cui saranno esposti i pannelli che furono approntati. Il Secondo Convegno, l’istituzione dell’Istituto Centrale del Restauro e la Mostra del Restauro del 1940 costituiscono le basi di quella profonda riflessione teorica che unificò a livello nazionale le metodologie del restauro sulle opere d’arte e sui reperti archeologici superando il tradizionale concetto di restauro empirico fino ad allora condotto. La sezione si concluderà con i più recenti risultati delle analisi condotte di tipo diagnostico e non invasivo sui materiali pittorici della Logge “raffaellesche” per comprendere, nella convinzione che scienza ed arte sono indissolubilmente legate, la tecnica esecutiva di Raffaello e della sua bottega ed i pigmenti da lui scelti per la realizzazione degli affreschi.


Il percorso si conclude con la quarta sezione dedicata a “Il Trittico dell’ingegno italiano”, la serie di iniziative con le quali i Lincei hanno inteso celebrare in un percorso unitario i centenari di Leonardo (2019), Raffaello (2020) e Dante (2021). (Info: www.villafarnesina.it e www.lincei.it)

Ocse conferma previsioni di crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%

Ocse conferma previsioni di crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%Roma, 5 feb. (askanews) – L’Ocse conferma nuovamente le previsioni di crescita economica dell’Italia: sul Pil è attesa una espansione dello 0,7% quest’anno e una accelerazione al più 1,2% nel 2025. Le stime, contenute in un aggiornamento di interim sono in linea con quelle indicate nell’Economic Outlook dello scorso 29 novembre, che peraltro erano state reiterate nel rapporto sull’economia italiana pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico il 22 gennaio.


Contestualmente, l’ente parigino ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’insieme dell’area euro, allo 0,6% quest’anno (0,3 punti percentuali meno rispetto a novembre) e 1,3% il prossimo (0,2 percentuali in meno). Per la Germania stima dopo un meno 0,1% del Pil nel 2023 un più 0,3% quest’anno (0,3 punti percentuali in meno da novembre) e un 1,1% nel prossimo (-0,1 punti). Per la Francia 0,6% di crescita quest’anno (-0,2 punti in meno) e 1,2 il prossimo (dato invariato rispetto a novembre). L’attesa di crescita più forte riguarda la Spagna con l’1,5% quest’anno (più 0,1 punti) e più 2% il prossimo (dato invariato).

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone. C’è ok leader

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone. C’è ok leaderRoma, 5 feb. (askanews) – Via libera dei leader del centrodestra alla nuova riformulazione dell’emendamento all’articolo 4 del ddl sul premierato, quello che contiene la discussa norma anti ribaltone.


Nel precedente testo messo a punto dalla maggioranza nell’ultimo vertice si ipotizzava il potere di chiedere lo scioglimento da parte del premier eletto in caso di “mozione motivata” di sfiducia da parte di una delle Camere, non contemplando dunque l’ipotesi che venisse a mancare la fiducia, ove richiesta, su un provvedimento. Nella nuova versione, a quanto si apprende, si prevede che “in caso di revoca della fiducia del presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata, il presidente della Repubblica scioglie le Camere”.


Ma c’è anche la possibilità che il premier presenti dimissioni volontarie “previa informativa parlamentare”. In questo caso, “questi può proporre entro sette giorni lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica che lo dispone. Qualora non eserciti tale facoltà e nei casi di morte, impedimento permanente, decadenza, il presidente della Repubblica può conferire per una sola volta nel corso della legislatura l’incarico di formare il governo al presidente dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento con il presidente del Consiglio”. Va ricordato che l’informativa, a differenza della risoluzione, non prevede un voto del Parlamento. In pratica, rimane la previsione di un secondo premier (per una sola volta) ma si rafforza la possibilità dell’eletto di chiedere lo scioglimento delle Camere.

Viva Rai2!…Viva Sanremo! con Amadeus in un’inedita tenuta rock

Viva Rai2!…Viva Sanremo! con Amadeus in un’inedita tenuta rockMilano, 5 feb. (askanews) – Al Festival di Sanremo, Fiorello, Biggio, Casciari e tutta la squadra del Mattin Show, insieme ad Alessia Marcuzzi, danno il buongiorno al pubblico della città dei fiori in una nuova puntata di “Viva Rai2!…Viva Sanremo!”. L’allegra compagnia si è riunita oggi, nell’inedita cornice dell’Ariston all’alba, davanti a una folla urlante, accolta dalla banda di Bordighera. Da domani, 6 febbraio – primo giorno del Festival – si comincia con la diretta notturna al termine della manifestazione, in replica ogni mattina alle ore 7.00. Nonostante la nuova location, la puntata viene inaugurata come sempre dall’immancabile commento alle notizie del giorno, in particolare dalle notizie su Sanremo. “Ieri da Fazio abbiamo dichiarato che sarà l’ultimo Sanremo, ma non gli abbiamo detto tutto” scherza Fiorello. “Non solo il cantante che vincerà Sanremo non potrà andare alla Nove, ma non la potrà guardare per due settimane!”. E continua inarrestabile: “Durante Sanremo 3×3 farà 6, così hanno deciso i vertici Rai. D’altronde – conclude – è tutta colpa di Belzebù/Amadeus, invidioso perché Fazio ha avuto il Papa, mentre noi Sangiovanni e i Santi Francesi”. Nominato per gran parte della puntata, Amadeus in persona fa infine la sua apparizione fuori dall’Aristonello, in un’inedita tenuta rock cui non manca davvero nulla: giacca di pelle, chitarra elettrica e tanto di parrucca con la cresta. “Questo è l’ultimo Sanremo, ve l’ho detto! E faremo anche di peggio” promette lo showman dopo l’esibizione del Direttore Artistico di Sanremo. “Neanche i Kiss… Il pubblico è ammutolito”. E rivolto ad Amadeus: “Prometto al pubblico che ci sta seguendo che una delle cinque sere verrò in sala con la parrucca che stai indossando ora e tu farai un annuncio serio di un cantante con questa in testa”.

Stellantis, Elkann: non esiste alcun progetto di fusione

Stellantis, Elkann: non esiste alcun progetto di fusioneMilano, 5 feb. (askanews) – “Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull’esecuzione del piano strategico ‘dare forward’ e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati, per rafforzare la sua attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia”. Lo ha detto in una nota il presidente di Stellantis John Elkann in riferimento a recenti speculazioni di mercato, riprese da alcuni organi di stampa.


“In questo quadro – ha aggiunto Elkann – Stellantis è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit, che vede uniti il Governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme le sfide della transizione energetica”.

Presidenziali El Salvador, Nayib Bukele ha vinto (facilmente) un secondo mandato

Presidenziali El Salvador, Nayib Bukele ha vinto (facilmente) un secondo mandatoMilano, 5 feb. (askanews) – Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha affermato di essersi garantito la rielezione con oltre l’85% dei voti espressi domenica nel suo Paese. “Secondo i nostri numeri abbiamo vinto le elezioni presidenziali con oltre l’85% dei voti”, annuncia su X, ex Twitter, seguito pochi minuti dopo da massicci fuochi d’artificio nella capitale San Salvador.


Come da previsioni Bukele ha vinto facilmente un secondo mandato in un contesto di inversione di tendenza rispetto ai livelli di violenza, un tempo elevatissimi, del Paese. Bukele, 42 anni, gode di uno dei più alti indici di favore a El Salvador grazie al fattore sicurezza: i sostenitori elogiano la repressione delle bande criminali che ha portato ad un drammatico calo del tasso di omicidi, una volta il più alto del mondo. Ma gli arresti di massa – El Salvador ha ora il tasso di incarcerazione più alto del mondo – hanno anche scatenato la protesta di gruppi per i diritti umani, che sostengono che il governo di Bukele abbia detenuto persone innocenti e sottoposto i prigionieri a condizioni disumane, compresa la tortura.

Borsa, Consob: nel 2023 valore Piazza Affari 586mld, 28% del Pil

Borsa, Consob: nel 2023 valore Piazza Affari 586mld, 28% del PilMilano, 5 feb. (askanews) – Nel 2023 la capitalizzazione di Borsa Italiana è cresciuta del 20,5%, con il listino di Milano ai livelli di prima della grande crisi finanziaria del 2008 e del fallimento della banca Lehman Brothers. È uno degli elementi che risultano dall’ultimo Bollettino statistico pubblicato oggi dalla Consob, in cui si offre una fotografia delle società di diritto italiano quotate alla Borsa di Milano.


Il valore complessivo di mercato delle azioni in Piazza Affari è salito a fine 2023 a 574 miliardi di euro (dai 476 di fine 2022), con un rapporto capitalizzazione-Pil al 28% a fine anno (contro il 24% del 2022). Includendo anche i dati di Euronext Growth Milan (Egm) e Vorvel, la capitalizzazione complessiva a fine 2023 è di 586 miliardi di euro pari al 28,6% in relazione al Pil. Nel 2023, evidenzia Consob, positivo (+3) il saldo tra entrate e uscite sul listino principale, Euronext Milan (Exm). A fronte di 9 new entry si registrano 6 delisting. Continua ad espandersi l’Egm con 13 nuovi ingressi nel 2023, che portano il totale a 198 società. Fra Exm, Egm e Vorvel il numero totale delle società negoziate sale a fine 2023 a 428 da 412 di fine 2022.


Sostanzialmente stabile (730 miliardi di euro) il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane sulle piattaforme nazionali ed europee. In aumento (+25%) il volume delle negoziazioni su titoli di Stato della Repubblica Italiana. Il controvalore dei bond governativi passati di mano sulle piattaforme italiane è salito nel 2023 a 4.500 miliardi di euro dai 3.600 del 2022. “Pressoché costanti gli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato”, si legge nel comunicato Consob.