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Tag: Sanremo 2023

Papa Francesco agli studenti: ricercate la verità, non i like

Papa Francesco agli studenti: ricercate la verità, non i likeMilano, 3 feb. (askanews) – “Vi incoraggio a impegnarvi intensamente nelle vostre attività scolastiche, ma sempre con una mente aperta alla novità. In particolare voi, ragazzi, ricercate in tutto la verità, senza lasciarvi condizionare dalle mode del momento o dal pensare comune, dai like o dal consenso dei followers: non sono queste le cose più importanti, anzi dipendere troppo da esse ci può togliere la libertà. Al tempo stesso però, non temete, quando necessario, di cambiare e di accettare opinioni e modi di pensare diversi dal vostro in tutto quello che non è essenziale: siate veri amanti della verità, e per questo sempre disponibili all’ascolto e al confronto”. Questo uno dei passaggi del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai docenti e agli alunni del Collegio Rotondi di Gorla Minore (Varese). “L’ignoranza genera paura e la paura genera intolleranza – ha detto Papa Francesco – Voi non fate così. Studiate facendo ‘squadra’, insieme, e sempre in allegria! La conoscenza, infatti, cresce nella condivisione con gli altri. Si studia per crescere, e crescere vuol dire maturare insieme, dialogare: dialogare con Dio, con gli insegnanti e gli altri educatori, con i genitori; dialogare tra di voi e anche con chi la pensa in modo diverso, per imparare sempre cose nuove e permettere a tutti di dare il meglio di sé. Del resto, questo dice il motto della vostra scuola: ‘Erudire et edocere’, cioè fornire a ciascuno gli strumenti necessari a leggere la realtà e ad esprimersi con libertà creativa”, ha concluso il Papa.

A Parigi tre feriti in un attacco a Gare de Lyon: arrestato un maliano

A Parigi tre feriti in un attacco a Gare de Lyon: arrestato un malianoRoma, 3 feb. (askanews) – Sono stati momenti di panico e apprensione quelli vissuti stamattina alla stazione ferroviaria Gare de Lyon di Parigi, dove un uomo armato di coltello e martello ha aggredito alcune persone e provocato tre feriti, uno dei quali in condizioni gravi.


Il presunto responsabile, Kassogue S., un maliano di 32 anni in situazione regolare, proveniva dall’Italia. L’uomo si trovava “come regolare in Italia dal 2016, con un titolo rilasciato nel 2019 assolutamente valido” secondo i documenti in suo possesso, ha precisato il prefetto della polizia di Parigi. A quanto sembra aveva anche una patente di guida italiana. Secondo il racconto di un agente di polizia presente alla stazione Gare de Lyon, raccolto da Le Figaro, intorno alle 7.35, nella sala 3, ha dato fuoco al suo zainetto su una scala mobile, prima di tentare di aggredire una donna che in quel momento si stava allontanando da lui.


Poi avrebbe tirato fuori un coltello dai pantaloni, e avrebbe colpito all’addome un anziano intervenuto, per poi colpirlo alla testa con un martello. Questa persona ha riportato ferite gravi: in sala operatoria, è giudicato in pericolo di vita. Un’altra persona ha poi spinto a terra l’aggressore, in seguito altre tre persone sono intervenute per neutralizzarlo, tra cui un agente della stazione. Due di queste persone sono rimaste leggermente ferite, una al polso e alla mascella.


La Suge (brigata ferroviaria) e altri agenti di polizia sono poi prontamente intervenuti per arrestare l’aggressore, le cui azioni sono state riprese dalle telecamere di sicurezza della stazione. Kossogue S. è stato preso in custodia dalla polizia. A quanto trapelato, soffre di disturbi psichici ed è “sconosciuto alle forze dell’ordine in Francia e in Italia”.

Allegri: “Inter-Juve non è decisiva, ma sarà meravigliosa”

Allegri: “Inter-Juve non è decisiva, ma sarà meravigliosa”Roma, 3 feb. (askanews) – Inter-Juventus, “domani sarà una meravigliosa partita, sappiamo della forza dell’Inter, noi stiamo molto bene. È una tappa, noi dobbiamo fare ancora molti punti per il nostro obiettivo che è la Champions. Abbiamo grande rispetto di loro perché sono i più forti del campionato e i favoriti per vincere lo scudetto”. Parola di Massimiliano Allegri alla vigilia di un match per la Juve vale molto visto il ritardo in classifica e la partita in più che ha rispetto ai nerazzurri. Per vincere domani la Juve deve avere “la voglia e la convinzione di fare risultato, alla fine vedremo chi sarà stato più bravo. Serata importante e test importante per noi”. Poi aggiunge: “Non è uno snodo decisivo, con i tre punti recuperi e perdi punti in poche partite. Noi dobbiamo fare i punti per arrivare in Champions che è il nostro obiettivo stagionale. Quando ci sono queste partite il bello è che tutti parlano, domani i ragazzi devono andare in campo, divertirsi e fare il massimo. A me quando dicono che non hai niente da perdere fa girare le scatole, quando si gioca hai sempre da perdere”. La Forza del gruppo: “La nostra forza è lavorare sui nostri limiti, e questo non vuol dire essere più o meno bravi degli altri. E’ un gruppo coeso, che ha voglia di fare cose importanti. Al momento la squadra ha fatto 53 punti ma ne mancano minimo 20 per entrare in Champions, facciamo un passo alla volta” Sui singoli: “Abbiamo recuperato Chiesa e Rabiot, poi abbiamo i due nuovi. Djalò è più indietro, Alcaraz oggi farà il primo allenamento ma andremo tutti a Milano”. Fiducia a Kean, rientrato dal trasferimento mancato. “Gli ho detto che deve rimettersi a lavorare e sicuramente ci sarà utile nella seconda parte di stagione”. Su Yildiz: “La concorrenza fa bene a tutti, soprattutto quando giochi una partita a settimana. Da questo ne trae beneficio tutta la squadra e infatti quelli che entrano dalla panchina sono sempre pronti. Domani è una partita bella da giocare, ma saranno decisivi i punti che faremo da ora fino a fine campionato. Yildiz l’ho visto meglio”. Rabiot e Cambiaso: “Rabiot è un giocatore pesante nelle spogliatoio e in campo. Su Cambiaso l’unica cosa che posso dire è che fanno solamente piacere perché per la società è un valore patrimoniale importante per il futuro della Juventus”. Dell’Inter “non c’è chi mi ha impressionato, ma che sta facendo cose straordinarie è Thuram”.

Conte: Sgarbi avrebbe dovuto dimettersi prima

Conte: Sgarbi avrebbe dovuto dimettersi primaFaenza, 3 feb. (askanews) – Le dimissioni del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, “sarebbero dovute arrivare prima”. Così come la premier Meloni “avrebbe dovuto prendere in mano questa situazione ben prima” invece “quando si parla dell’amichettismo di destra o del familismo si volta dall’altra parte”. Questa situazione “ha danneggiato l’immagine dell’Italia”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, all’assemblea dell’Emilia-Romagna a Faenza.


“Noi ci siamo battuti con tenacia per ottenere questo risultato – ha detto Conte a margine del suo intervento in assemblea -. Avremmo voluto che si arrivasse prima, perché siamo stati sui più importanti quotidiani internazionali per questa notizia che ha danneggiato l’immagine dell’Italia”.

Vino, Planeta: nuove etichette La Segreta ispirate a erbaio di Riggio

Vino, Planeta: nuove etichette La Segreta ispirate a erbaio di RiggioMilano, 3 feb. (askanews) – La storica azienda agricola siciliana Planeta ha presentato a Palermo il nuovo packaging dei vini La segreta, con la bottiglia “Cento per cento Sicilia” realizzata assieme alla Fondazione SOStain, e le nuove etichette che raccontano un alfabeto di erbe, fiori e radici, frutto della collaborazione con lo studio di design Rovai Weber.


Il restyling ha infatti attinto dal lavoro di un siciliano illustre, Giuseppe Riggio, che tra fine ‘700 e inizio ‘800 realizzò, con l’aiuto di un pittore, un “erbario picto”, che rappresenta con grande precisione e poesia il patrimonio floristico della regione. La Segreta nasce nel 1995 con i primi vini e diventa una vera e propria linea nel 2017, con l’arrivo del Grillo e del Nero d’Avola in purezza. Una linea da sempre prodotta esclusivamente con le vigne di proprietà da secoli della famiglia Planeta, coltivate con passione e totale dedizione all’ambiente. I vini sono, come l’intera produzione Planeta, certificati in biologico dal 2022, a cui si è aggiunta la certificazione SOStain, il programma di sostenibilità che racchiude nel suo disciplinare dieci punti cardine che vanno dalla gestione del vigneto al consumo energetico, dalla scelta delle materie prime locali alla trasparenza nella comunicazione.


Planeta conta oggi 371 ettari di vigneto e sette Cantine dislocate nei territori di Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo), oltre, tra l’altro, 151 ettari di oliveto. Foto di Paola Licciardello

Turismo, Santanchè: Italia destinazione più sexy d’Europa

Turismo, Santanchè: Italia destinazione più sexy d’EuropaMilano, 3 feb. (askanews) – “Essere la Nazione più desiderata e popolare è senza dubbio un dato che ci fa guardare al presente con soddisfazione e al futuro con ottimismo. Ma a noi non basta risultare la destinazione più ricercata online, non possiamo fermarci a questo: dobbiamo aspirare a far diventare l’Italia capace di presentare l’offerta turistica migliore, in termini di ricchezza, profondità e qualità, così da essere non soltanto la meta più sexy in rete, bensì anche quella più scelta. Bisogna, insomma, proseguire su un percorso di costruzione di proposte turistiche di qualità e di rafforzamento della reputazione di brand. E in questo ci sarà di grande aiuto l’hub digitale del turismo che stiamo perfezionando giorno dopo giorno anche grazie alle tante imprese che lo arricchiscono scegliendo di salirvi a bordo”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè commenta i dati del Regional Tourism Reputation Index di Demoskopika per il 2023.

Tre feriti in un attacco con il coltello a Parigi, arrestato l’aggressore

Tre feriti in un attacco con il coltello a Parigi, arrestato l’aggressoreRoma, 3 feb. (askanews) – Tre persone sono state ferite questa mattina nella stazione della metropolitana di Gare de Lyon, a Parigi, in un’aggressione con un coltello. Il responsabile è stato bloccato dagli agenti nella sala 3 della stazione e, riporta Le Figaro, avrebbe mostrato loro un documento italiano.


Due di loro sono in condizioni meno urgenti, mentre il terzo è stato gravemente ferito, ma si ignora se sia in pericolo di vita. Secondo una fonte della polizia, l’incidente è avvenuto intorno alle 8 di questa mattina. Il sospetto autore, che è stato arrestato, non ha gridato durante l’aggressione. Le sue motivazioni restano al momento sconosciute. Dopo l’arresto ha presentato alla polizia una patente di guida italiana.


“La polizia e i servizi di emergenza stanno attualmente lavorando nelle sale 1 e 3, rendendole temporaneamente inaccessibili”, ha dichiarato la Sncf su X, “Il traffico è stato rallentato tra Parigi Gare de Lyon e Montargis e tra Parigi Gare de Lyon e Montereau”, ha inoltre annunciato. Il presunto autore dell’aggressione alla stazione della metro Gare de Lyon, a Parigi, era di origine africana e “sicuramente di nazionalità maliana”, anche se dopo essere stato arrestato ha presentato una patente di guida italiana. L’uomo avrebbe aggredito le tre vittime, restando in silenzio tutto il tempo, e poi avrebbe dato fuoco al suo zaino prima di essere arrestato dalla squadra Rete ferroviaria della polizia. A quanto trapela, è affetto da disturbi psichiatrici e ha 32 anni. Su Twitter, il ministro degli Interni Gerald Darmanin si è congratulato con le persone che hanno sopraffatto l’aggressore alla Gare de Lyon.

Borrell invita tutte le parti ad evitare un’ulteriore escalation in Medio Oriente

Borrell invita tutte le parti ad evitare un’ulteriore escalation in Medio OrienteRoma, 3 feb. (askanews) – Il capo della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha invitato tutte le parti a evitare un’ulteriore escalation in Medio Oriente dopo gli attacchi degli Stati Uniti ai gruppi legati all’Iran in Siria e in Iraq. Lo riporta l’agenzia di stampa France Presse.


“Tutti dovrebbero cercare di evitare che la situazione diventi esplosiva”, ha dichiarato Borrell durante una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Bruxelles. Borrell non ha parlato direttamente degli attacchi statunitensi, ma ha ripetuto l’avvertimento che il Medio Oriente “è una caldaia che può esplodere”. Ha citato la guerra a Gaza, la violenza lungo il confine libanese, i bombardamenti in Iraq e Siria e gli attacchi alla navigazione nel Mar Rosso. “Per questo chiediamo a tutti di cercare di evitare un’escalation”, ha detto Borrell. L’Unione Europea intende lanciare una missione navale nel Mar Rosso a fine mese per aiutare a proteggere le navi internazionali dagli attacchi degli Houthi dello Yemen. Borrell ha dichiarato che la missione sarà “difensiva” e non condurrà alcun attacco a terra contro i ribelli yemeniti.

Raid degli americani contro obiettivi iraniani in Iraq e Siria

Raid degli americani contro obiettivi iraniani in Iraq e SiriaRoma, 3 feb. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno effettuato attacchi contro forze d’elite iraniane e gruppi filo-iraniani in Iraq e Siria, come rappresaglia per l’attacco con un drone in Giordania che domenica ha ucciso tre militari americani.


La Casa Bianca ha dichiarato che gli aerei da guerra statunitensi hanno colpito un totale di 85 obiettivi in sette diverse località – tre in Iraq e quattro in Siria – e che l’operazione ha avuto “successo”. Le forze armate americane hanno preso di mira il Corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica, l’esercito ideologico del regime di Teheran, la sua Forza Quds e gruppi armati filo-iraniani. Il Centcom (il comando militare statunitense per il Medio Oriente) ha dichiarato che gli 85 siti comprendevano centri di comando e di intelligence, oltre a strutture di stoccaggio di droni e missili appartenenti a milizie e forze iraniane “che hanno permesso gli attacchi contro le forze statunitensi e della coalizione”.


Almeno 18 combattenti filo-iraniani sono stati uccisi in questi attacchi nella Siria orientale, secondo l’Osdh (Osservatorio siriano per i diritti umani). Baghdad ha condannato gli attacchi come una “violazione della sovranità irachena”, mentre gli Stati Uniti hanno spiegato di aver “avvertito il governo iracheno prima degli attacchi”. Joe Biden non ha ordinato di colpire l’Iran, come chiedevano invece alcuni oppositori repubblicani. Né il leader democratico ha apparentemente preso di mira funzionari iraniani, come aveva fatto il suo predecessore Donald Trump nel gennaio 2020, quando aveva commissionato l’omicidio di Qassem Soleimani, l’ex “architetto” delle operazioni militari iraniane in Medio Oriente, in un attacco mirato a Baghdad. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato ieri che “gli Stati Uniti non vogliono un conflitto in Medio Oriente o in qualsiasi altra parte del mondo”, e la Casa Bianca ha ripetuto dopo gli attacchi di non volere una “guerra” con l’Iran, con cui non intrattiene più relazioni diplomatiche dal 1980.


Biden, in campagna elettorale per un secondo mandato, si era impegnato a rispondere alla morte, avvenuta domenica, di tre militari statunitensi uccisi da un drone in Giordania, vicino al confine siriano, dove 350 soldati sono di stanza nell’ambito della lotta contro l’organizzazione dello Stato Islamico. I loro corpi sono stati rimpatriati proprio ieri. Gli Stati Uniti hanno puntato il dito contro i gruppi armati iracheni sostenuti dall’Iran. Secondo un funzionario, le forze statunitensi in Iraq e Siria hanno subito almeno 165 attacchi con droni o razzi da metà ottobre, ma domenica è stata la prima volta in cui dei soldati americani hanno perso la vita. Le tensioni regionali sono alle stelle dopo il sanguinoso attacco a Israele da parte di Hamas, organizzazione sostenuta dall’Iran, seguito dall’incessante bombardamento dello stato ebraico della Striscia di Gaza.


Attraverso la diplomazia e la presenza militare nella regione, gli Stati Uniti hanno cercato per quasi quattro mesi di evitare che il conflitto tra Israele e il movimento integralista islamico palestinese si estendesse al Libano e a un conflitto tra Israele e gli Hezbollah sostenuti dall’Iran. Dal 7 ottobre, tuttavia, Washington, con il sostegno di Londra, ha fatto ricorso ad azioni militari contro i ribelli Houthi filo-iraniani in Yemen, che hanno lanciato attacchi contro navi mercantili e militari nel Mar Rosso. Biden ha avvertito che la “risposta” degli Stati Uniti è “iniziata oggi” e che “continuerà nei tempi e nei luoghi” che Washington “stabilirà”. “Non vogliamo vedere un altro attacco alle posizioni americane o al personale militare nella regione”, ha avvertito il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. Molti esperti a Washington ritengono che l’Iran non rischierà un conflitto diretto con la prima potenza mondiale, ma che si sia rafforzato dopo la guerra a Gaza e il suo sostegno ad Hamas, raccogliendo più consensi nel mondo arabo.

Barilla estesa a lavoratrici di Rubbiano campagna prevenzione tumori seno

Barilla estesa a lavoratrici di Rubbiano campagna prevenzione tumori senoMilano, 3 feb. (askanews) – Barilla estende l’impegno per la prevenzione dei tumori al seno. Già da due anni, grazie alla collaborazione con la breast unit dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma è stato avviato un programma di incontri presso la sede centrale del gruppo, a Pedrignano, in provincia di Parma, dove si trovano gli uffici, il pastificio e il molino Barilla. Ora questo modello verrà presto riproposto anche nello stabilimento bakery e sughi di Rubbiano, in provincia di Parma, con l’obiettivo di valutarne l’estensione graduale nel tempo ove possibile anche alle altre realtà produttive di Barilla in Italia. L’annuncio di Barilla arriva in occasione del Giornata mondiale contro il cancro promossa dalla Union for international cancer control e sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità.


Giunta alla ventitreesima edizione, la Giornata rappresenta un richiamo a riflettere su cosa istituzioni e individui possono fare insieme per prevenire la malattia. Per alcune tipologie di tumore, come quello alla mammella, infatti, una diagnosi precoce aumenta notevolmente le aspettative di vita e la prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita giocano un ruolo fondamentale. Per questo, Barilla ha dedicato alle sue persone anche questa iniziativa che mira a chiarire dubbi, approfondire la conoscenza di sé, spiegare quanto sia importante conoscere il proprio corpo e aderire ai programmi di prevenzione.