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Tag: Sanremo 2023

Roma, Gualtieri: scelte prime 15 scuole per comunità energetiche

Roma, Gualtieri: scelte prime 15 scuole per comunità energeticheRoma, 1 feb. (askanews) – Approvata in Giunta capitolina la delibera con l’elenco delle 15 scuole che sul tetto ospiteranno impianti fotovoltaici a servizio di comunità energetiche. Coinvolte scuole primarie, secondarie e licei in diversi quartieri della città, una struttura per ogni municipio. Lo annuncia il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in una nota.

Al termine di un percorso di confronto con i diversi municipi sono stati indicate le seguenti strutture scolastiche: Municipio I – IC Umberto I-Dante Alighieri; Municipio II – IC Montessori; Municipio III – IC Piazza Capri; Municipio IV – IC Giorgio Perlasca; Municipio V – IC Laparelli; Municipio VI – IC De Curtis; Municipio VII – IC Gianni Rodari; Municipio VIII – Liceo Socrate; Municipio IX – IC Bernardini-Scuola “Paola Sarro”; Municipio X – IC Antonio Vivaldi; Municipio XI – IC Fratelli Cervi-Mazzacurati; Municipio XII – IC Largo Oriani plesso Manzoni e Liceo Manara; Municipio XIII – IC Antonio Rosmini; Municipio XIV – IC Neruda, scuola Primaria Selva Candida; Municipio XV – IC Lucio Fontana. Per i Licei Socrate e Manara, che si trovano rispettivamente nei Municipi VIII e XII, è stata attivata la collaborazione con la Città Metropolitana per condividere il percorso di realizzazione degli interventi.

“Quindici scuole, una per municipio, installeranno pannelli fotovoltaici e attiveranno le prime comunità energetiche – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri -. Si tratta di un altro tassello del nostro impegno a trasformare Roma nella capitale anche della lotta al cambiamento climatico. Abbiamo già approvato il Piano che punta a ridurre le emissioni e abbiamo definito la strategia di adattamento per mitigare l’impatto delle trasformazioni, anche veloci, a cui stiamo assistendo”. “Non possiamo più far finta di niente o peggio negare l’evidenza, dobbiamo muoverci – è l’esortazione di Gualtieri -. E Roma vuole essere in questo senso un vero e proprio laboratorio, pronto a lavorare con municipi, cittadini e associazioni. Lo dobbiamo ai romani e alle romane e, soprattutto, alle prossime generazioni”.

Il provvedimento consente all’Ufficio Clima e al Csimu (Dipartimento Coordinamento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), con il supporto del Dipartimento Centrale Appalti, di avviare la manifestazione di interesse per l’individuazione dei soggetti interessati alla realizzazione degli interventi. L’assessore ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini ha sottolineato: “Facciamo un passo importante verso l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale delle scuole della capitale. Scuole che sono sempre al centro della nostra azione; abbiamo infatti a disposizione anche i fondi del Cis scuole Roma, 400 milioni per 212 edifici, che contribuiranno a rendere le nostre strutture più accoglienti e più belle”.

Sanremo, Emma in gara con Apnea: uscita in digitale il 7 febbraio

Sanremo, Emma in gara con Apnea: uscita in digitale il 7 febbraioRoma, 1 feb. (askanews) – Manca sempre meno all’inizio della 74esima edizione del Festival di Sanremo che vedrà Emma protagonista in gara con il brano “Apnea”, brano scritto dalla stessa Emma insieme a Paolo Antonacci, Davide Petrella e Julien Boverod (in arte Jvli), che è anche il produttore della canzone.

Apnea uscirà in digitale mercoledì 7 febbraio e da venerdì 9 febbraio sarà disponibile in “Souvenir Sanremo Edition 2024” (Capitol/Universal Music), l’unica edizione di Souvenir – disponibile in formato CD e in digitale – che conterrà il brano sanremese e la speciale card baciata da Emma (disponibile in tutti gli store) o la card baciata e autografata (in esclusiva sullo store ufficiale di Universal). A Sanremo vedremo Emma in una veste inedita, libera e coerente con la persona che abbiamo imparato a conoscere con “Souvenir”. Già dai primi momenti in studio, durante la scrittura di Apnea, Emma ha sentito che era la canzone giusta da portare sul palco dell’Ariston per continuare il suo percorso musicale. Un brano che farà ballare, tre minuti di grande trasporto in cui il pubblico resterà col fiato sospeso.

Durante la serata del Festival dedicata alle cover, venerdì 9 febbraio, Emma omaggerà Tiziano Ferro, grande artista e amico da cui negli anni ha tratto grande ispirazione, con un medley dei suoi più grandi successi, e al suo fianco per l’occasione ci sarà il rapper e cantautore genovese Bresh: pop e urban si intrecceranno per una performance originale e sorprendente. A dirigere l’orchestra per Emma durante la settimana sanremese sarà il Maestro Alberto Cipolla.

Emma arriva a Sanremo dopo l’uscita di “Souvenir” (uscito ad ottobre 2023 e certificato oro) e l’esperienza di “Souvenir in da club” che, tra novembre e dicembre, l’ha vista protagonista, con più date per città, sui palchi dei club della nostra penisola, per presentare live al suo pubblico in modo intimo e rock and roll i brani del nuovo disco. In attesa di ritrovarla sul palco del Forum di Milano, l’11 novembre, per la grande festa ad un anno esatto dalla partenza di “Souvenir in da club”, quest’estate Emma sarà in tour nei principali festival italiani (biglietti disponibili nei circuiti di prevendita abituali a partire dalle ore 12.00 di domani, venerdì 2 febbraio).

Di seguito tutte le date del tour, organizzato e prodotto da Friends & Partners e Magellano Concerti: 13 giugno – MONCALIERI (TO) – Ritmika Festival 03 luglio – BRESCIA – Brescia Summer Music (Arena Campo Marte) 05 luglio – PECCIOLI (PI) – Festival 11 Lune 06 luglio – MAROSTICA (VI) – Marostica Summer Festival 19 luglio – LANCIANO (CH) – Parco Villa delle Rose 03 agosto – FORTE DEI MARMI (LU) – Villa Bertelli 06 agosto – BAIA DOMIZIA (CE) – Arena dei Pini 07 agosto – DIAMANTE (CS) – Tirreno Festival (Teatro dei Ruderi) 08 agosto – ROCCELLA JONICA (RC) – Roccella Summer Festival 10 agosto – CATANIA – Sotto il Vulcano Fest (Villa Bellini) Già disponibili anche i biglietti di Emma IN DA FORUM su Ticketone, Ticketmaster e Clappit. “Souvenir”, anticipato da Mezzo mondo (certificato platino) e Iniziamo dalla fine (certificato oro) è disponibile in digitale, in versione CD e VINILE. L’album, ad una settimana dall’uscita, è entrato direttamente al primo posto della classifica ufficiale FIMI/GfK dei dischi più venduti, rendendo Emma la terza artista italiana donna ad arrivare al vertice della classifica nel 2023. Attualmente è in radio il nuovo singolo Amore Cane feat. Lazza, il brano è una delle nove tracce che compongono “Souvenir”.

Formula1, Bild: Hamilton in Ferrari, annuncio nel fine settimana

Formula1, Bild: Hamilton in Ferrari, annuncio nel fine settimanaRoma, 1 feb. (askanews) – Secondo il quotidiano tedesco Bild Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, avrebbe confermato il trasferimento a Maranello del pilota britannico dal 2025 ai dipendenti della sua scuderia. La Bild precisa che le trattative tra Hamilton e la Ferrari sarebbero ormai molto avanzate, ma che la firma per mettere tutto nero su bianco non ci sarebbe ancora stata. Secondo indiscrezioni, infatti, l’annuncio ufficiale dell’intesa tra la Rossa e Lewis dovrebbe arrivare entro fine settimana.

Romania, trasferiti in cella più sicura Filippo Mosca e altri italiani

Romania, trasferiti in cella più sicura Filippo Mosca e altri italianiRoma, 1 feb. (askanews) – Sono stati traferiti in una cella più piccola e sicura, che può ospitare al massimo sei persone, i ragazzi siciliani detenuti nel carcere di Porta Alba a Costanza, in Romania, fra i quali Filippo Mosca, il ventinovenne di Caltanissetta, arrestato con alcuni amici il 3 maggio scorso e condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione per traffico internazionale di droga. Lo dice ad Askanews Ornella Matraxia, madre di Filippo: “Lo hanno comunicato questa mattina a Filippo e nel pomeriggio li hanno trasferiti, per allontanarli dai romeni e da altri detenuti violenti, in una cella con bagno e doccia. Gli hanno detto che anche l’ora d’aria la trascorreranno in un cortile separato rispetto agli altri detenuti, per motivi di sicurezza. Sono migliorate le condizioni di sicurezza – dice Matraxia – ma certamente non sono rispettati neanche lontanamente gli standard detentivi europei”. Fino ad oggi Filippo Mosca, che si dichiara con forza innocente e ha pure rifiutato il patteggiamento proposto dall’accusa, era detenuto con 24 persone in 23 metri quadrati pieno di topi e cimici e costretto ad espletare i bisogni fisiologici nel ‘bagno’ comune realizzato con un buco nel pavimento. “Filippo mi ha riferito che oggi gli hanno fatto trovare pure dei materassi nuovi di zecca e che c’è un via vai di gente e operai che cerca di risistemare la struttura, probabilmente per paura di qualche controllo dall’esterno”. “Questo trasferimento – dice ancora la mamma – è certamente frutto della pressione mediatica che è arrivata pure sui media della Romania. E’ un primo passo, speriamo adesso che Filippo possa avere, finalmente, un processo giusto e, soprattutto, che possa ottenere presto gli arresti domiciliari già chiesti dai difensori. Per questo chiedo ai media e alle istituzioni italiane di non calare l’attenzione”.

Von der Leyen: è un giorno speciale, l’Europa è diventata più forte

Von der Leyen: è un giorno speciale, l’Europa è diventata più forteBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Oggi è un giorno molto speciale”, perché il Consiglio europeo “ha riconfermato il fermo impegno dell’Europa a sostenere l’Ucraina”. E “con questo accordo l’Europa resta unita ed ben attrezzata per affrontare le sfide future. In altre parole, oggi l’Europa è diventata più forte”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue straordinario di Bruxelles.

“Sappiamo tutti – ha sottolineato von der Leyen – che l’Ucraina sta combattendo per noi. Quindi li sosterremo con i finanziamenti necessari e forniremo loro quella prevedibilità che è tanto necessaria, e che meritano. Questi 50 miliardi di euro per quattro anni” che i Ventisette hanno deciso di finanziare per il sostegno macroeconomico a Kiev, “mandano anche un messaggio molto forte a Putin, proprio alla vigilia del secondo anniversario della sua brutale invasione” dell’Ucraina. Tra l’altro, ha osservato, “oggi abbiamo anche concordato la prima revisione in assoluto del nostro bilancio pluriennale”, e questa revisione “conferma le priorità che la Commissione aveva presentato lo scorso giugno: sono molto soddisfatta di aver ottenuto l’80% dei finanziamenti che avevamo richiesto. Abbiamo dovuto fare delle scelte difficili, ma abbiamo ottenuto un ottimo risultato”.

La revisione del quadro di bilancio 2021-2027, che è stata approvata dal Consiglio europeo, oltre al sostegno macroeconomico all’Ucraina (a cui vanno 17 miliardi come sovvenzioni, oltre a 33 miliardi di prestiti che saranno raccolti sui mercati con le garanzie degli Stati membri) comprende il finanziamento a diverse altre azioni, per un totale a carico del bilancio Ue di 64,6 miliardi, di cui 21 miliardi di “soldi freschi” e 10,6 miliardi di fondi “riorientati” da programmi già esistenti. Con quest’accordo, ha spiegato von der Leyen, “abbiamo riaffermato il nostro impegno nella lotta all’immigrazione clandestina, a sostenere i nostri partner nei Balcani occidentali con il nostro piano di crescita, e i partner del ‘vicinato meridionale’” ovvero la sponda Sud del Mediterraneo. “Aumenteremo inoltre la nostra capacità di affrontare le catastrofi naturali negli Stati membri, e le crisi umanitarie, come quella di Gaza”. E poi ci sono i nuovi fondi (1,5 miliardi di euro, in realtà molto meno di quanto inzialmente previsto) per il programma Step, “che sosterrà lo sviluppo tanto necessario delle tecnologie critiche in Europa, anche nel settore della difesa, e aumenterà la nostra competitività”.

Accanto al sostegno macroeconomico a Kiev, che riguarda il funzionamento dello Stato e dell’amministrazione civile, “continueremo a sostenere – ha aggiunto la presidente della Commissione – le coraggiose forze armate ucraine nel combattere i brutali invasori. Finora – ha ricordato – l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno mobilitato forniture militari per un valore di 28 miliardi di euro. Ma c’è bisogno di ancora di più: più carri armati, elicotteri, sistemi di difesa aerea, missili, oltre a più munizioni”. “L’industria europea della difesa – ha continuato von der Leyen – ha già aumentato del 40% la propria capacità produttiva, che è ancora in crescita. Oltre 80 produttori europei hanno risposto al nostro invito a presentare proposte” per offrire forniture militari, “e firmeremo i contratti nel giro di poche settimane”.

“Stiamo lavorando con gli Stati membri – ha riferito ancora la presidente della Commissione – per far arrivare le munizioni all’Ucraina, sia provenienti dalle scorte nazionali sia dirottando ordini originariamente destinati ad altri paesi, o effettuando nuovi ordini. Entro marzo, avremo consegnato 520.000 munizioni di artiglieria” a Kiev. Si tratta, in realtà, di poco più della metà di quanto era stato promesso a marzo dell’anno scorso. Ma, ha puntualizzato von der Leyen, “questa quantità sarà più che raddoppiata entro la fine di quest’anno. Inoltre, stiamo addestrando i soldati ucraini: sono già 40.500 a metà febbraio. Ma questo sostegno deve aumentare, e di questo abbiamo parlato neml nostro dibattito oggi”. “L’invasione della Russia – ha rilevato la presidente della Commissione – è stata una sveglia per l’intera Unione europea. Mentre continuiamo a sostenere l’Ucraina, dobbiamo anche rafforzare le nostre capacità militari”. “Stiamo lavorando per portare il nostro settore della difesa al livello successivo. E questo è il motivo per cui la Commissione presenterà presto – ha annunciato – una nuova strategia industriale della difesa”, che “introdurrà una dimensione europea più forte in tutte le nostre industrie” del settore, “dalla pianificazione agli appalti. Avremo una maggiore coerenza e più coordinamento a livello di Unione europea”. “Con questa strategia – ha concluso von der Leyen – miriamo a far sì che l’Europa passi dalla risposta all’emergenza alla preparazione alla difesa (‘defence readyness’, ndr)”.

Ecco l’Italrugby per il Sei Nazioni contro l’Inghilterra

Ecco l’Italrugby per il Sei Nazioni contro l’InghilterraRoma, 1 feb. (askanews) – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Inghilterra sabato 3 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma, match valido per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 che sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8. Sarà il confronto numero 31 tra le due squadre, l’undicesimo in Italia e il settimo allo Stadio Olimpico di Roma con direzione di gara che sarà affidata a Paul Williams. Nella prima Italia targata Quesada il triangolo allargato sarà formato da Allan – che ha consolidato il ruolo di estremo nel suo club e toccherà quota 80 caps in maglia Azzurra – Capuozzo e Ioane. Coppia di centri formata da Brex e il rientrante Menoncello dopo l’infortunio nel Test Match pre Mondiale. Chiavi della mediana affidate ai fratelli Garbisi con Paolo e Alessandro che tornano insieme dal primo minuto dopo il match vinto contro l’Uruguay nella Rugby World Cup. In terza linea – insieme a capitan Lamaro – spazio per Negri e Lorenzo Cannone. In seconda linea con Niccolò Cannone scenderà in campo Federico Ruzza che raggiunge l’importante traguardo dei 50 caps con la Nazionale Maggiore Maschile. In prima linea, insieme a Ceccarelli e Fischetti, rientra Gianmarco Lucchesi dopo un lungo infortunio che lo ha costretto a saltare il 2023 con la Nazionale. Pronti a subentrare dalla panchina Nicotera, l’esordiente Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Iachizzi, Zuliani, Varney, Pani. “E’ stata una settimana intensa di lavoro. C’è grande entusiasmo in tutto il gruppo per l’esordio al Sei Nazioni. Lo staff e tutti i giocatori hanno mostrato un grande impegno cercando di immergersi rapidamente in metodologie nuove. Affronteremo la terza squadra della RWC 2023 in un torneo emozionante, a casa nostra in uno Stadio Olimpico farà sentire il suo supporto. Focus sulla nostra prestazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo” ha dichiarato Gonzalo Quesada. Questa la formazione che scenderà in campo: Allan; Cabuozzo, Brex, Menoncello, Ioane; Paolo Garbisi, Alessandro Garbisi; Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, Cannone; Ceccarelli, Lucchesi, Fischetti. A disposizione: Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Iachizzi, Zuliani, Varney, Pani.

Meloni: a Orban ho chiesto rispetto ma manette non solo in Ungheria

Meloni: a Orban ho chiesto rispetto ma manette non solo in UngheriaBruxelles, 1 feb. (askanews) – Per Ilaria Salis il governo italiano chiede “dignità” e “rispetto”, ma di più non può fare perchè “anche in Ungheria c’è l’autonomia dei giudici”. Giorgia Meloni lascia il Consiglio europeo “soddisfatta” per l’intesa raggiunta a 27 sul bilancio, una partita che l’ha vista “protagonista” (sottolinea Palazzo Chigi) delle trattative, in particolare con il premier ungherese Viktor Orban, che a dicembre aveva messo il veto sul dossier. Ma naturalmente a catturare l’attenzione è il caso della giovane maestra sotto processo in Ungheria, le cui foto in tribunale con catene alle mani e ai piedi hanno provocato reazioni in Italia e in Europa.

Due giorni fa Meloni aveva sentito Orban e tra i temi aveva sollevato anche la questione di Salis, ripresa poi in modo più approfondito ieri sera in un faccia a faccia con il collega ungherese nell’hotel del centro di Bruxelles in cui alloggia la presidente del Consiglio. Parlando oggi con i giornalisti al termine del summit Meloni – come aveva fatto ieri Orban – ha sottolineato che “anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici” e “i governi non entrano nei processi”. Dunque non si può parlare oggi di una eventuale detenzione in Italia prima di sapere “come andrà il processo” mentre quello che ha chiesto è di “garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto e veloce processo”. Se l’uso delle catene risponda o meno al rispetto della dignità è una delle cose che “stiamo chiedendo di verificare” ma – aggiunge – “segnalo che non è un trattamento riservato, presumo, a questo detenuto: accade in diversi Stati occidentali. Non è nostro costume, sono immagini che da noi impattano, ma in diversi Stati sovrani funziona così, anche occidentali, non è una cosa così rara”. Meloni auspica che Ilaria “sia in grado di dimostrare la sua innocenza, la sua estraneità a questa cosiddetta banda del martello”, mentre il governo garantisce “l’assistenza che dobbiamo, come abbiamo fatto fin dall’inizio”. Per quanto riguarda il summit di Bruxelles, la conclusione positiva (il via libera a 27 alla revisione del bilancio, con 50 miliardi destinati al sostegno dell’Ucraina) non era affatto scontata, tanto che gli incontri per cercare un’intesa sono andati avanti per buona parte della notte e della mattina, fino all’annuncio “abbiamo un accordo” twittato dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Ieri sera, intorno alle 21.30, Orban era arrivato all’hotel Amigo per incontrare prima Meloni e poi Emmanuel Macron. Un primo ‘round’ che però non era stato sufficiente e per questo stamani, prima dell’avvio del vertice, Michel ha raccolto intorno a un tavolo Ursula von der Leyen, gli stessi Orban, Macron e Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Dal lungo confronto è scaturita la mediazione che sblocca i fondi per Kiev ma non solo: ci sono anche 8 miliardi per “difendere i confini, cioè quello che l’Italia ha sempre chiesto” e “piena flessibilità sui fondi di coesione”, altro obiettivo di Roma, rivendica Meloni.

“Quello che è accaduto nelle ultime ore – per lei – dimostra quello che ho sempre sostenuto: non puoi pensare di risolvere i problemi parlando con 2-3 persone ma devi avere una capacità di dialogo che tenga conto di punti di vista e interessi di tutti gli Stati membri”. Dialogo dunque anche con la ‘mina vagante’ Orban (che ha irritato molti leader nelle ultime settimane) che potrebbe però essere ‘disinnescata’ o almeno messa in sicurezza non solo con il confronto istituzionale ma anche, nel medio periodo, con un’intesa politica per portarlo all’interno dei conservatori di Ecr, di cui Meloni è presidente. Orban sarebbe pronto, ma la leader di Fdi prende tempo: se c’è, non da oggi, un avvicinamento in atto, un “dibattito aperto”, questo si concretizzerà eventualmente solo dopo il voto di giugno. Nel summit, fuori sacco, è stato brevemente affrontato anche il tema della protesta degli agricoltori, che con i trattori oggi hanno ‘assediato’ il centro di Bruxelles. Meloni si schiera con loro, che pongono “giustamente” delle questioni determinate da “errori” causati da una visione “ideologica” della transizione ecologica. Meloni lo dice nel confronto, apprezza le “aperture” fatte dalla Commissione Ue ma a von der Leyen chiede “sforzi maggiori”, un vero e proprio “cambio di linea” che però, ne è convinta, potrà arrivare solo dopo le elezioni europee.

Sul Premierato(quasi)accordo maggioranza. Alta tensione Fdi-Lega

Sul Premierato(quasi)accordo maggioranza. Alta tensione Fdi-LegaRoma, 1 feb. (askanews) – C’è stato un momento, raccontano, in cui c’è mancato davvero poco che il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, lasciasse la riunione sbattendo la porta. Segno che sul premierato, e le modifiche da presentare in Senato, il livello di tensione tra Fratelli d’Italia e il Carroccio resta altissimo. Formalmente il terzo vertice di maggioranza in tre giorni si conclude con un’intesa. Tocca al presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, dare l’annuncio. “E’ stato raggiunto un accordo all’unanimità fra tutte le forze politiche sulle modifiche da apportare”, dice. Questo però non vuole ancora dire che la partita sia chiusa. “La proposta unitaria che abbiamo elaborato verrà sottoposta ai leader per la loro approvazione definitiva”, aggiunge.

E’ la soluzione che consente a tutti di salvare la faccia in vista della scadenza del termine per la presentazione fissato per lunedì prossimo, di mostrare un’armonia che in circa un’ora e mezza di riunione non ha certo regnato sovrana. Il testo che esce dalla riunione, e che arriverà sul tavolo dei capi dei partiti, resta identico a come era entrato. Prevede la possibilità di un secondo premier (come voleva la Lega) ma solo in casi eccezionali e lascia all’eletto il potere di chiedere lo scioglimento, e dunque di mettere fine alla legislatura, che nel testo iniziale era soltanto nelle mani del successore. Un punto, questo, imprescindibile per Fratelli d’Italia. E, tuttavia, proprio perché – come dicono tutti – quando si tocca la Costituzione anche una virgola può cambiare le carte in tavola, durante l’incontro è emerso un altro punto che ha alimentato il dibattito. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha infatti sollevato la questione che la possibilità di chiedere lo scioglimento da parte del premier eletto, in base al testo, si possa verificare solo in caso di “revoca della fiducia mediante mozione motivata da parte di una delle due Camere”. Non è contemplato, dunque, il caso in cui la fiducia venga a mancare, ove richiesta, su un provvedimento.

Ciriani avrebbe ribadito durante l’incontro che il punto da cui è partito Fratelli d’Italia nella ricerca di una mediazione con gli alleati è pur sempre quello del presidenzialismo. L’assunto – sarebbe stato il suo ragionamento – è che il primo premier deve avere più poteri del secondo perché è quello eletto. Durante la riunione proprio il responsabile dei Rapporti con il Parlamento sarebbe stato protagonista con Romeo di un botta e risposta molto animato. A un certo punto, la tensione sarebbe salita al punto da spingere il capogruppo leghista a sostenere che tanto valeva tornare al testo originario (by Calderoli). Saranno dunque i leader a decidere quali saranno le modifiche: non è scontato che vi sia un incontro a tre, potrebbero esserci invece contatti telefonici. Anche perché la questione, non è soltanto tecnico legislativa. Il sospetto dentro Fratelli d’Italia è che quella della Lega sia una precisa strategia per non rendere troppo facile la strada di quella riforma su cui Giorgia Meloni ha puntato tantissimo e di cui vuole il primo ok entro le Europee.

Allo stesso tempo, il Carroccio è convinto che il partito della premier non gli consentirà di incassare il via libera definitivo all’Autonomia prima dell’appuntamento elettorale di giugno. Di mezzo, ci sono almeno un altro paio di questioni che creano tensione tra Lega e Fdi e che si intrecciano inevitabilmente con queste due riforme: la possibile candidatura di Meloni alle Europee (che Salvini vorrebbe scongiurare) e la richiesta del leader leghista di prevedere un terzo mandato per i governatori per consentire a Zaia di restare alla guida del Veneto.

Miglior panettone artigianale 2024 della Lombardia è di Pioltello

Miglior panettone artigianale 2024 della Lombardia è di PioltelloMilano, 1 feb. (askanews) – La Pasticceria Merlo di Maurizio Bonanomi di Pioltello (MI) ha vinto il premio di miglior panettone artigianale 2024 della Lombardia. Il riconoscimento, decretato da Euro-Toques Italia tra le 50 realtà candidate, è stato consegnato oggi pomeriggio a Milano, presso lo spazio d’intrattenimento gastronomico e culturale Moebius, dove si è tenuto organizzato da Fondazione UniVerde insieme a Euro-Toques Italia e alla storica rivista La Cucina Italiana, in collaborazione con ITA0039 – 100% Italian Taste Certification by Asacert.

Il panettone, uno dei simboli dell’artigianato e dell’eccellenza agroalimentare e gastronomica lombarda, si riaffaccia sulle tavole in occasione di una iniziativa che si unisce alle tante iniziative promosse a sostegno della campagna #CucinaItalianaUnesco per la candidatura de ‘La Cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale’ nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità – UNESCO. Attività che si inseriscono anche nell’ambito di #NoFakeFood che rilancia l’impegno contro agropirateria e italian sounding per la difesa dei prodotti e delle preparazioni ‘made in Italy’. “Nato in Lombardia, il panettone è uno di quei dolci iconici conosciuti in tutto il mondo, che rientra a pieno titolo tra le eccellenze del nostro nuovo brand, il ‘Lombardia Style’” ha commentato Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, intervenendo alla tavola rotonda sull’importanza dell’artigianato in ambito culinario ‘Artigianato è tradizione’, oggi a Milano.

“I turisti stranieri – ha continuato – amano le nostre specialità culinarie, frutto delle nostre tradizioni, dei nostri saperi e del nostro modo di vivere. Uno stile che trova espressione nel ‘Lombardia Style’, un marchio regionale capace di mettere a ‘sistema’ le nostre bellezze territoriali, enogastronomiche e artigianali”. “Ne è una prova recente – ha osservato Mazzali – lo straordinario successo riscosso dal panettone in Gran Bretagna, dove è diventato il nuovo status symbol degli inglesi che vogliono mostrarsi chic, superando il pudding, il loro dolce tradizionale. Un risultato inaspettato quanto strepitoso che conferma tutta la forza della candidatura della cucina italiana come Patrimonio immateriale dell’Unesco, che il governo si è impegnato a rilanciare, al pari di altri simboli dell’italianità nel mondo”.

Hamilton verso la Ferrari, sette mondiali e la profezia Leclerc

Hamilton verso la Ferrari, sette mondiali e la profezia LeclercRoma, 1 feb. (askanews) – Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, nasce a Stevenage (Regno Unito) il 7 gennaio del 1985. Lewis eredita la passione per le auto e la velocità dal padre Anthony, sempre al suo fianco lungo la strada della F.1. A 10 anni, dopo aver vinto il campionato inglese di kart, Lewis incontra Ron Dennis, allora team principal della McLaren. E dopo due anni e diverse vittorie, proprio grazie al manager inglese, entra a far parte del programma giovani piloti del team di Woking, dal quale nel 2002 riceve il sostegno economico per fare il salto sulle monoposto. Nel 2006 esordisce nella serie GP2 con la Art Grand Prix. Dopo aver vinto il campionato lo stesso anno del debutto, il Team Principal di McLaren, Ron Dennis, lo ingaggia nel team di Formula 1. Debutta quindi nella massima categoria nel 2007 con il team britannico al fianco di Fernando Alonso. Alla prima gara sale sul podio e ottiene il suo primo successo al sesto appuntamento stagionale, in Canada. Gli basta un anno per prendersi il titolo di Campione del Mondo, che arriva nel 2008 dopo una lotta a pochi punti di differenza con Felipe Massa. Dopo sei stagioni a bordo della McLaren, Hamilton passa in Mercedes, squadra con cui ha poi vinto sei dei suoi sette titoli iridati: nel 2014, 2015, 2017, 2018, 2019 e 2020. Nella sua carriera ancora (decisamente) attiva, Lewis Hamilton ha disputato 332 Gran Premi; di 104 Pole Positions totali, 103 si sono trasformate in vittorie. Poco tempo fa era stato chiesto a Charles Leclerc se gli sarebbe piaciuto avere Hamilton come compagno di scuderia. La risposta era stata profetica. “Se dico sì, immagino che sia il titolo di ogni giornale. Lewis è un pilota incredibile, ha ottenuto così tanto in questo sport, quindi penso che chiunque sulla griglia adorerebbe avere Lewis come compagno di squadra, dato che tutti imparerebbero molto da lui. Ma ancora una volta, sono felice dove sono, e anche con Carlos Sainz c’è un ottimo rapporto”.