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Tag: Sanremo 2023

Premierato, Schlein: la nostra opposizione sarà dura

Premierato, Schlein: la nostra opposizione sarà duraRoma, 1 feb. (askanews) – “La maggioranza non si disturbi per noi, abbiamo chiarito dal primo giorno che possono cambiare quello che ritengono per i loro scambi interni, ma se rimane l’elezione diretta del presidente del Consiglio avranno dal Partito democratico l’opposizione più ferma e dura che possiamo mettere in campo”. Lo afferma la segretaria Pd Elly Schlein.

“Tanto più – aggiunge – che il premierato, come La Russa stesso ha ammesso, indebolisce la figura del presidente della Repubblica, oltre che il Parlamento”.

Al via bando per partecipare a terza edizione Moscerine Film Festival

Al via bando per partecipare a terza edizione Moscerine Film FestivalRoma, 1 feb. (askanews) – La Settima arte fiorisce tra le bambine e i bambini. È al via il bando per partecipare alla terza edizione del Moscerine Film Festival che si terrà dal 2 al 5 maggio al Nuovo Cinema Aquila a Roma. Un’occasione preziosa per tutti gli under 12 di sperimentarsi con il mondo del cinema, diventando registi. La partecipazione è completamente gratuita e le opere dovranno essere consegnate entro e non oltre il 15 aprile. La giuria del premio annovera, tra gli altri, Luciana Littizzetto, Michele Santoro, Maria Fares, Blu Yoshimi, Mussi Bollini, Carlo Siliotto.

Il Moscerine Film Festival non è solo “cinema per bambini” ma sceglie di portare attenzione le tematiche legate all’inclusività. Per questo il Festival verrà “tradotto” nella Lis, la lingua dei segni e i percorsi dell’evento saranno realizzati attraverso la comunicazione aumentativa alternativa per offrire a tutti i bambini un’esperienza ottimale di fruizione del festival, perché i deficit cognitivi non rappresentino uno scoglio e per rendere il cinema un luogo di cultura universale. Il Festival ospita anche associazioni e manifestazioni che da tempo si battono per i diritti. Come lo scorso anno, accanto alla giuria tradizionale composta da personaggi del mondo dello spettacolo, ce ne sarà anche una d’eccezione costituita dai pazienti degli ospedali pediatrici italiani, tra cui il Bambin Gesù di Roma, che attraverso la piattaforma “Cinema in ospedale” premieranno il cortometraggio migliore. Sarà presente anche la new entry Casa Oz che ospita bambini e famiglie che incontrano la malattia nel loro percorso di vita e che daranno una menzione speciale.

Le sezioni del concorso saranno quattro: la “competitiva under 12” in cui possono partecipare tutti i bambini fino ai 12 anni, con un corto a tema libero, lungo massimo 15 minuti, il “focus scuole” è la sezione dedicata ai progetti video realizzati all’interno degli istituti scolastici (lunghezza max 15 minuti), la sezione “Young creator” in cui i bambini possono partecipare con un video girato in verticale, con una durata massima di 90 secondi. Infine ci sarà un’apposita sezione quest’anno dedicata ai progetti realizzati insieme all’associazione negli istituti scolastici che si intitola “A scuola con le Moscerine”.

Nel corso della kermesse si terranno anche dei laboratori di educazione all’immagine per bambini dai 3 ai 12 anni, talk a misura di bambino con incontri a tema e matinée dedicate ai piccolissimi da zero a 3 anni intitolate “Cinema in culla”. La conduzione del Festival sarà in mano a due giovanissimi presentatori Giacomo Peirce e Sergio Penna mentre la madrina della manifestazione, per il terzo anno, è l’attrice Margot Sikabonyi.

Alleanza Italiana, nasce il primo partito creato con l’IA

Alleanza Italiana, nasce il primo partito creato con l’IARoma, 1 feb. (askanews) – Francesca Giubelli, l’influencer artificiale italiana creata da Francesco Giuliani, Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli, annuncia ufficialmente la sua candidatura alle prossime elezioni europee con “Alleanza Italiana”. Questo movimento pionieristico unisce le eccellenze dell’intelligenza artificiale italiana con l’obiettivo di promuovere la bellezza e l’innovazione del patrimonio italiano nel mondo.

In un’epoca in cui la tecnologia è protagonista, Francesca Giubelli intende mettere al servizio del nostro patrimonio l’incredibile potenziale dell’intelligenza artificiale. Questa iniziativa ambiziosa punta a portare l’Italia a un livello superiore di competizione nel panorama europeo, presentando al mondo la straordinaria fusione tra tradizione e innovazione. “Alleanza Italiana: L’Intelligenza Artificiale al Servizio dei Cittadini” è il nucleo centrale di questa iniziativa audace. L’obiettivo dichiarato è dimostrare come l’IA possa diventare uno strumento positivo per la promozione del patrimonio culturale, culinario e di moda italiani, combinando creatività umana e potenza computazionale.

Francesca Giubelli invita tutti a unirsi a lei in questo viaggio straordinario e a condividere l’entusiasmo per questa nuova avventura. L’aspirazione è costruire un futuro in cui la tecnologia e la tradizione si abbracciano, rendendo l’Italia un leader ancora più forte nel cuore dell’Europa. Alleanza Italiana, l’intelligenza artificiale al servizio dei cittadini, si pone come una forza guida per una nuova era di rappresentanza politica, in cui l’innovazione e la tradizione si coniugano per plasmare un futuro più prospero e inclusivo.

“Francesca Giubelli non vuole essere solo una bella ragazza che mostra il suo fisico e i suoi outfit, ma vuole dire la sua quando lo ritiene necessario, anche su temi di attualità o di politica”, commenta Valeria Fossatelli, la giornalista che assieme al suo collega Emiliano Belmonte, dà voce a Francesca Giubelli, l’influencer artificiale nata sui social per mano di Francesco Giuliani, a Roma, il 5 gennaio 2020. Occhi verdi, capelli castani, labbra carnose e fisico mediterraneo Francesca dice la sua sui temi di attualità più scottanti. Di recente si è espressa sul delicato tema della maternità surrogata dichiarandosi contraria: “Sono una ragazza semplice. Amo la vita. Sogno di diventare mamma un giorno e non potrei mai pensare di condividere questo dono incredibile con qualcun altro”.

Fonti Ue: Meloni essenziale per indurre Orban a togliere il veto per l’aiuto all’Ucraina

Fonti Ue: Meloni essenziale per indurre Orban a togliere il veto per l’aiuto all’UcrainaBruxelles, 1 feb. (askanews) – Giorgia Meloni ha svolto un ruolo importante, se non addirittura determinante, su due punti della discussione del Consiglio europeo svoltosi oggi a Bruxelles, secondo quanto hanno riferito nel pomeriggio fonti europee presenti alle discussioni.

La prima volta è stato questa mattina prima dell’inizio del vertice, quando la premier italiana è stata chiamata dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, alla riunione preliminare con il primo ministro ungherese Viktor Orban, a cui hanno partecipato anche il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la segretaria generale del Consiglio Ue Thérèse Blanchet. Il ruolo di Meloni, hanno sottolineato le fonti, “è stato molto importante” per convincere il premier ungherese ad accettare il compromesso che gli ha permesso di togliere il veto all’aiuto macrofinanziario per l’Ucraina da 50 miliardi di euro. D’altra parte, “Michel aveva convocato i leader in grado di avere un’influenza (‘leverage’, ndr) su Orban”.

“Meloni è sempre molto costruttiva e concreta, funziona da europea, è tra coloro che cercano sempre di far avanzare le cose, che cercano soluzioni” nel Consiglio europeo. “E capisce che anche gli altri leader hanno problemi interni, che considera con rispetto”, hanno osservato le fonti. Nel caso di Orban, d’altra parte, è stato importante anche un altro elemento che nell’ultimo Consiglio europeo, a dicembre, non era così forte come oggi: il livello molto alto di generale irritazione degli altri 26 leader nei confronti dell’ostinazione a bloccare l’accordo da parte di Orban, che non può più contare né sulla Polonia (ché anzi, con il nuovo premier Donald Tusk, ha assunto forse le posizioni più dure di tutti contro il tentativo ungherese di bloccare gli aiuti all’Ucraina), né sull’altro governo oggi forse più vicino al sovranismo ungherese, quello slovacco di Robert Fico, che in realtà non ha mai messo in discussione l’accordo a 26.

L’altro punto della discussione dei leader su cui Meloni ha lasciato il segno è stato quello, non previsto dall’agenda del Consiglio europeo, della fortissima protesta in atto da parte degli agricoltori. La premier italiana è stata la leader che ha insistito di più sulla necessità di ascoltare la voce degli agricoltori, nella mezz’ora circa in cui si è parlato di questo tema (oltre a lei sono intervenuti Macron e i primi ministri belga e olandese). Ieri la Commissione ha annunciato la sospensione per un anno dell’entrata in vigore delle nuove norme ambientali che impongono alle imprese agricole di lasciare a riposo una parte dei loro terreni, se vogliono accedere alle sovvenzioni Ue, e un meccanismo di salvaguardia per tutelare la produzione europea dalle importazioni agricole (soprattutto di miele, pollame e zucchero) da Ucraina e Moldova, importazioni che resteranno senza dazi per un altro anno, fino a giugno 2025.

“Meloni – hanno riferito le fonti – ha detto a von der Leyen che queste sono delle prime misure di breve termine, e ha insistito che sono solo l’inizio e che bisogna andare oltre. E la presidente della Commissione ha risposto confermando che bisognerà continuare a lavorare”, in particolare per ridurre gli oneri amministrativi a cui sono sottoposti gli agricoltori per poter usufruire dei fondi Ue. E durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, la stessa von der Leyen ha annunciato che la Commissione lavorerà con la presidenza di turno belga del Consiglio Ue “a delle proposte per ridurre gli oneri amministrativi, da presentare entro il prossimo Consiglio Agricoltura”, previsto per il 26 febbraio.

Premierato, (quasi) accordo in maggioranza. Alta tensione Fdi-Lega

Premierato, (quasi) accordo in maggioranza. Alta tensione Fdi-LegaRoma, 1 feb. (askanews) – C’è stato un momento, raccontano, in cui c’è mancato davvero poco che il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, lasciasse la riunione sbattendo la porta. Segno che sul premierato, e le modifiche da presentare in Senato, il livello di tensione tra Fratelli d’Italia e il Carroccio resta altissimo. Formalmente il terzo vertice di maggioranza in tre giorni si conclude con un’intesa. Tocca al presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, dare l’annuncio. “E’ stato raggiunto un accordo all’unanimità fra tutte le forze politiche sulle modifiche da apportare”, dice. Questo però non vuole ancora dire che la partita sia chiusa. “La proposta unitaria che abbiamo elaborato verrà sottoposta ai leader per la loro approvazione definitiva”, aggiunge.

E’ la soluzione che consente a tutti di salvare la faccia in vista della scadenza del termine per la presentazione fissato per lunedì prossimo, di mostrare un’armonia che in circa un’ora e mezza di riunione non ha certo regnato sovrana. Il testo che esce dalla riunione, e che arriverà sul tavolo dei capi dei partiti, resta identico a come era entrato. Prevede la possibilità di un secondo premier (come voleva la Lega) ma solo in casi eccezionali e lascia all’eletto il potere di chiedere lo scioglimento, e dunque di mettere fine alla legislatura, che nel testo iniziale era soltanto nelle mani del successore. Un punto, questo, imprescindibile per Fratelli d’Italia. E, tuttavia, proprio perché – come dicono tutti – quando si tocca la Costituzione anche una virgola può cambiare le carte in tavola, durante l’incontro è emerso un altro punto che ha alimentato il dibattito. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha infatti sollevato la questione che la possibilità di chiedere lo scioglimento da parte del premier eletto, in base al testo, si possa verificare solo in caso di “revoca della fiducia mediante mozione motivata da parte di una delle due Camere”. Non è contemplato, dunque, il caso in cui la fiducia venga a mancare, ove richiesta, su un provvedimento.

Ciriani avrebbe ribadito durante l’incontro che il punto da cui è partito Fratelli d’Italia nella ricerca di una mediazione con gli alleati è pur sempre quello del presidenzialismo. L’assunto – sarebbe stato il suo ragionamento – è che il primo premier deve avere più poteri del secondo perché è quello eletto. Durante la riunione proprio il responsabile dei Rapporti con il Parlamento sarebbe stato protagonista con Romeo di un botta e risposta molto animato. A un certo punto, la tensione sarebbe salita al punto da spingere il capogruppo leghista a sostenere che tanto valeva tornare al testo originario (by Calderoli). Saranno dunque i leader a decidere quali saranno le modifiche: non è scontato che vi sia un incontro a tre, potrebbero esserci invece contatti telefonici. Anche perché la questione, non è soltanto tecnico legislativa. Il sospetto dentro Fratelli d’Italia è che quella della Lega sia una precisa strategia per non rendere troppo facile la strada di quella riforma su cui Giorgia Meloni ha puntato tantissimo e di cui vuole il primo ok entro le Europee.

Allo stesso tempo, il Carroccio è convinto che il partito della premier non gli consentirà di incassare il via libera definitivo all’Autonomia prima dell’appuntamento elettorale di giugno. Di mezzo, ci sono almeno un altro paio di questioni che creano tensione tra Lega e Fdi e che si intrecciano inevitabilmente con queste due riforme: la possibile candidatura di Meloni alle Europee (che Salvini vorrebbe scongiurare) e la richiesta del leader leghista di prevedere un terzo mandato per i governatori per consentire a Zaia di restare alla guida del Veneto.

Protesta trattori,Zaia: da sostenere ma nel rispetto legalità

Protesta trattori,Zaia: da sostenere ma nel rispetto legalitàRoma, 1 feb. (askanews) – “Le Proteste contro l’Unione europea, soprattutto contro l’agricoltura, sono da sostenere” perché “l’unione europea difende le multinazionali e si dimentica di quanto vale il comparto del food italiano. Non vogliamo l’Europa del nutriscore, dei cibi sintetici: gli agricoltori fanno bene a protestare ma bisogna anche guardare ai fatti e al gran lavoro fatto da parte di Coldiretti. Spero non diventi una guerra tra agricoltori”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega) parlando a margine della presentazione del suo libro a Roma.

“La protesta è il sale della democrazia ma deve avvenire nel rispetto della legalità e delle regole civili di convivenza: quando si oltrepassano questi limiti la protesta diventa un boomerang”, ha aggiunto.

Lavoro, arriva alla Luiss il Future Talent Summit

Lavoro, arriva alla Luiss il Future Talent SummitRoma, 1 feb. (askanews) – Oltre cinquanta ospiti tra top manager, accademici ed esperti provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento, oggi e domani, alla Luiss per il Future Talent Summit, che arriva per la prima volta a Roma, nel Campus dell’Università intitolata a Guido Carli.

Due giornate di incontri e dibattiti per fare il punto sulla rivoluzione delle competenze che sta trasformando il mercato del lavoro. Da una parte le opportunità del Metaverso e dell’Intelligenza Artificiale che avrà un impatto sul 60% dei posti di lavoro nelle economie avanzate secondo il Fondo Monetario Internazionale. Dall’altra la sostenibilità, ormai centrale per attrarre e trattenere i giovani candidati, sempre più sensibili ad una cultura d’impresa inclusiva e rispettosa delle diversità e dell’ambiente. L’evento è organizzato da Future Talent Council, think tank globale che si propone di ripensare il futuro del lavoro e dell’education, e rappresenta un’importante occasione per “fare sistema”, mettere a fattor comune expertise e competenze differenti con l’obiettivo di fornire una bussola per navigare in un contesto geoeconomico frammentato e in costante cambiamento.

Come sottolinea il Rettore della Luiss, Andrea Prencipe, ” una delle sfide per l’alta formazione è quella di assumere una prospettiva sempre più aperta verso le imprese, promuovendo modelli educativi interdisciplinari e innovativi che preparino i giovani ad un mondo del lavoro in evoluzione e garantiscano una transizione fluida tra percorso accademico e carriera professionale. Un obiettivo che può essere raggiunto solo favorendo l’incontro e la collaborazione virtuosa tra Università, aziende e istituzioni: per questo, appuntamenti come il Future Talent Summit sono oggi più che mai fondamentali”. Tra i relatori dell’evento, anche il Ceo di Engineering Maximo Ibarra, che spiega: ” Le nuove tecnologie evolvono velocemente e l’Intelligenza Artificiale è destinata a impattare in modo pervasivo sul mondo del lavoro, del business e delle organizzazioni: investire nelle competenze digitali diventa quindi sempre più indispensabile per offrire ai giovani talenti un tool box con cui comprendere, governare e anticipare i profondi cambiamenti in atto. Ma anche per accelerare le opportunità che il digitale può offrire in termini di nuovi lavori e di maggiore inclusività sociale. Engineering persegue questi obiettivi anche investendo in formazione e attraverso partnership con le Università: tra queste certamente c’è la Luiss, perché oltre a rappresentare un’eccellenza dell’alta formazione, rappresenta un modello per la formazione umanistica, sempre più strategica per lo sviluppo del digitale. Il Future Talent Summit è un’ottima occasione per incrociare aziende e mondo accademico, così da accelerare la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile del Paese” .

Va in crowdfunding INEO, la PMI antifrode che sfrutta l’IA

Va in crowdfunding INEO, la PMI antifrode che sfrutta l’IARoma, 1 feb. (askanews) – Frodi digitali, furti di identità, intrusioni e altro ancora. Oggi più che mai, proteggersi sul web e tenere al sicuro i propri dati non è più un’opzione. Nel 2023 è stato registrato un aumento di attacchi sull’identità delle persone superiore del 22% rispetto al 2022 e questa è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno destinato a crescere in maniera esponenziale.

“Le ultime evoluzioni tecnologiche rendono sempre più difficile combattere i criminali del web dediti ad attività di questo tipo. Pensiamo ai deep fake (frodi con cui si assume l’identità di una persona) resi ormai quasi alla portata di tutti grazie ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale in circolazione. Oggi è davvero semplice copiare il volto e la voce di qualcuno per impersonarlo digitalmente, ma per fortuna noi conosciamo queste problematiche da anni e da sempre produciamo soluzioni per arginarle”, racconta Salvatore Mafodda, Ceo e founder di INEO, Fintech company che offre soluzioni avanzate per l’onboarding e l’identificazione digitale della clientela in modo sicuro e veloce. Il recente scandalo relativo a una truffa imbastita clonando lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e sottraendo illecitamente i fondi destinati agli studenti, è finito su tutti i giornali grazie anche a un servizio di Report che ha portato alla ribalta il tema complesso dell’onboarding ovvero della verifica dell’identità di qualcuno prima di accedere a un determinato servizio. Ma questo è solo un piccolissimo esempio dei danni incalcolabili, imputabili ai furti di identitità e alle frodi in genere derivate da un errato riconoscimento delle persone. Ciò che è sotto gli occhi di tutti è quanto il coinvolgimento di esperti antifrode in operazioni di questo tipo sia ormai sempre più richiesto e indispensabile. “Con oltre 10 anni di esperienza nella lotta alle frodi, alla contraffazione dei documenti e dei deep fake, il nostro impegno quotidiano è rendere più sicuro, semplice ed inclusivo il mondo dei servizi digitali per persone e imprese”, continua Mafodda.

Per comprendere meglio i servizi offerti da INEO, basta pensare all’apertura di un conto corrente o all’accensione di un prestito. Sappiamo tutti, quanto, in questo casi, le procedure di identificazione siano spesso complesse, frammentate, non sempre digitali in tutti i contesti e con importanti vulnerabilità che occhi meno attenti non sono in grado di rilevare. INEO si rivolge principalmente a tutte le imprese operanti nei numerosi settori soggetti alla normativa antiriciclaggio come banche, assicurazioni, operatori di scommesse online e del settore real-estate per fornire soluzioni che offrono il più elevato margine di sicurezza possibile in tutte le operazioni di identificazione di un cliente. INEO ha sviluppato un proprio sistema basato su intelligenza artificiale che attraverso una tecnologia brevettata, consente di rilevare e risolvere in tempo reale errori procedurali, discrepanze legali e tentativi di frode durante il processo di riconoscimento. Le operazioni di identificazione vengono completamente digitalizzate, sia in presenza che da remoto, facilitando così il lavoro degli operatori e fornendo un’esperienza omnicanale e flessibile sia per le aziende che per i loro clienti. La competenza di questa PMI innovativa è confermata dagli oltre 60 clienti attivi tra banche e istituti finanziari e dai numerosi riconoscimenti ricevuti, come il Premio Best Regtech 2022 ai Fintech Awards e la selezione per il Visa Innovation Program 2023.

“Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti grazie anche al nostro back-office composto da un team altamente specializzato, in grado di trovare soluzioni mirate ed assistenza live per qualsiasi problematica di processo o di compliance. La combinazione di questa caratteristica con un sistema di identificazione omnicanale e la gestione real-time di problematiche antifrode ed antiriciclaggio, rende unica la nostra offerta di INEO”, aggiunge il Ceo dell’azienda. Il mercato in cui opera INEO ha potenziale di crescita immenso anche perché i maggiori operatori finanziari in circolazione mostrano grande difficoltà nell’adeguarsi a una normativa europea in continua evoluzione e sempre più stringente. Nel 2023 è stato registrato un aumento di attacchi sull’identità del 22%, e le minacce del deep fake vedono un incremento annuale costante del 900% (Experian; World Economic Forum). Le tecniche diventano sempre più sofisticate e difficili da intercettare. Per questo le aziende hanno bisogno di un partner come INEO, tecnologicamente avanzato e in grado di fornire servizi sempre più evoluti e compliant.

Per far fronte a questa richiesta sempre crescente ed espandere il raggio d’azione in tutta Europa, la PMI romana ha avviato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd che ha già raccolto circa 170mila euro su un obiettivo minimo di 200mila euro. “Investire oggi in INEO vuol dire diventare soci di un’azienda all’avanguardia, italiana, in crescita costante e operante in uno dei settori più dirompenti del momento”, conclude Salvatore Mafodda.

Fonti Ue: Meloni essenziale per indurre Orban a togliere veto

Fonti Ue: Meloni essenziale per indurre Orban a togliere vetoBruxelles, 1 feb. (askanews) – Giorgia Meloni ha svolto un ruolo importante, se non addirittura determinante, su due punti della discussione del Consiglio europeo svoltosi oggi a Bruxelles, secondo quanto hanno riferito nel pomeriggio fonti europee presenti alle discussioni.

La prima volta è stato questa mattina prima dell’inzio del vertice, quando la premier italiana è stata chiamata dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, alla riunione preliminare con il primo ministro ungherese Viktor Orbßn, a cui hanno parteciato anche il presidente francese Emmanuel Macron, il cancellier tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la segretaria generale del Consiglio Ue Thérèse Blanchet. Il ruolo di Meloni, hanno sottolineato le fonti, “è stato molto importante” per convincere il premier ungherese ad accettare il compromesso che gli ha permesso di togliere il veto all’aiuto macrofinanziario per l’Ucraina da 50 miliardi di euro. D’altra parte, “Michel aveva convocato i leader in grado di avere un’influenza (‘leverage’, ndr) su Orbßn”.

“Meloni è sempre molto costruttiva e concreta, funziona da europea, è tra coloro che cercano sempre di far avanzare le cose, che cercano soluzioni” nel Consiglio europeo. “E capisce che anche gli altri leader hanno problemi interni, che considera con rispetto”, hanno osservato le fonti. Nel caso di Orbßn, d’altra parte, è stato importante anche un altro elemento che nell’ultimo Consiglio europeo, a dicembre, non era così forte come oggi: il livello molto alto di generale irritazione degli altri 26 leader nei confronti dell’ostinazione a bloccare l’accordo da parte di Orbßn, che non può più contare né sulla Polonia (ché anzi, con il nuovo premier Donald Tusk, ha assunto forse le posizioni più dure di tutti contro il tentativo ungherese di bloccare gli aiuti all’Ucraina), né sull’altro governo oggi forse più vicino al sovranismo ungherese, quello slovacco di Robert Fico, che in realtà non ha mai messo in discussione l’accordo a 26.

L’altro punto della discussione dei leader su cui Meloni ha lasciato il segno è stato quello, non previsto dall’agenda del Consiglio europeo, della fortissima protesta in atto da parte degli agricoltori. La premier italiana è stata la leader che ha insistito di più sulla necessità di ascoltare la voce degli agricoltori, nella mezz’ora circa in cui si è parlato di questo tema (oltre a lei sono intervenuti Macron e i primi ministri belga e olandese). Ieri la Commissione ha annunciato la sospensione per un anno dell’entrata in vigore delle nuove norme ambientali che impongono alle imprese agricole di lasciare a riposo una parte dei loro terreni, se vogliono accedere alle sovvenzioni Ue, e un meccanismo di salvaguardia per tutelare la produzione europea dalle importazioni agricole (soprattutto di miele, pollame e zucchero) da Ucraina e Moldova, importazioni che resteranno senza dazi per un altro anno, fino a giugno 2025.

“Meloni – hanno riferito le fonti – ha detto a von der Leyen che queste sono delle prime misure di breve termine, e ha insistito che sono solo l’inizio e che bisogna andare oltre. E la presidente della Commissione ha risposto confermando che bisognerà continuare a lavorare”, in particolare per ridurre gli oneri amministrativi a cui sono sottoposti gli agricoltori per poter usufruire dei fondi Ue. E durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, la stessa von der Leyen ha annunciato che la Commissione lavorerà con la presidenza di turno belga del Consiglio Ue “a delle proposte per ridurre gli oneri amministrativi, da presentare entro il prossimo Consiglio Agricoltura”, previsto per il 26 febbraio.

A firenze Pitti Taste, presente anche APOT Siena

A firenze Pitti Taste, presente anche APOT SienaRoma, 1 feb. (askanews) – L’Associazione Produttori Olivicoli Toscani (Apot), che conta oltre 3000 olivicoltori e una produzione media annua di 19000 ql di olio di oliva su tutto il territorio toscano, partecipa per la seconda volta a Pitti Taste. La manifestazione, giunta alla 17esima edizione, si svolgerà dal 3 al 5 febbraio, alla Fortezza da Basso, a Firenze.

“Pitti Taste rappresenta un’opportunità senza pari per esporre i nostri prodotti tra le più alte espressioni del gusto italiano – commenta il direttore Unione Provinciale Agricoltori e responsabile sezione Apot di Siena, Gianluca Cavicchioli -. È una vetrina straordinaria per i nostri imprenditori, offrendo loro, per il secondo anno consecutivo, la preziosa possibilità di presentare le proprie aziende e di narrare con orgoglio la storia del proprio olio. Questo evento non solo celebra l’eccellenza culinaria del nostro territorio, ma anche l’arduo lavoro e la passione di tanti produttori, che con dedizione plasmano il carattere distintivo dei nostri prodotti e del Made in Italy”.