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Tag: Sanremo 2023

Vino, Enochar: un progetto innovativo per preservare fertilità suoli

Vino, Enochar: un progetto innovativo per preservare fertilità suoliMilano, 1 feb. (askanews) – Mitigare gli effetti del cambiamento climatico sul suolo, sempre più povero di sostanza organica e divenuto ormai fonte di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, ridurre il rilascio di inquinanti connesso all’impiego di prodotti chimici di sintesi nei vigneti, e migliorare la produzione vitivinicola in un’ottica di transizione verso un’economia circolare. È questo lo scopo del progetto Enochar, coordinato, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale dell’Emilia Romagna, da Ri.Nova, società cooperativa che si occupa di ricerca e sperimentazione nel comparto delle produzioni vegetali.

“Il terreno coltivabile si sta inesorabilmente impoverendo e si sta trasformando anche a causa del cambiamento climatico: anziché stoccare carbonio aiutando il clima, come in passato, oggi il suolo sta diventando un’ulteriore fonte di emissione” ha affermato Giovanni Nigro, responsabile del settore vitivinicolo di Ri.Nova, spiegando che “ad esempio, l’incremento delle temperature contribuisce ad accelerare la perdita di sostanza organica: in Emilia-Romagna diverse ricerche hanno mostrato come oltre il 50% dei terreni coltivati possa considerarsi povero di sostanza organica con valori anche sotto l’1%, e questo ha incentivato l’utilizzo di fertilizzanti sintetici, il cui abuso però è una minaccia per l’ambiente”. “Da qui prende le mosse il progetto Enochar che intende contrastare queste criticità attraverso l’interramento di nuove matrici organiche come compost, biochar (matrice solida, altamente porosa, ricca di carbonio in percentuale dell’80-90%) e un mix delle due matrici, ottenute da sottoprodotti e scarti della filiera agroalimentare, in particolare da quella vitivinicola, in un’ottica di economia circolare” haproseguito Nigro, aggiungendo che “l’interramento di Biochar e CB Mix permette di incrementare lo stoccaggio di carbonio nel suolo, di ridurre l’utilizzo dei fertilizzanti sintetici e, quindi, il rilascio di sostanze inquinanti, migliorando al tempo stesso la fertilità e la capacità di ritenzione idrica del suolo, fondamentale nelle sempre più frequenti estati siccitose. Questi due elementi, in particolare, incidono in modo importante sulla qualità della produzione vitivinicola”.

Partito a febbraio 2023, Enochar si concluderà nel corso del 2024: le azioni previste dal Piano sono diverse, a partire dalla valutazione degli effetti dell’applicazione di queste innovative matrici organiche sul suolo, sulla vite e sul vino. L’attività è stata condotta in un vigneto a Tebano (Faenza), coltivato con la varietà resistente Sauvignon Kretos. “Attraverso le tecniche proposte da Enochar, i produttori potranno razionalizzare la gestione del suolo, gestire efficientemente l’apporto idrico nel vigneto e ridurre i costi associati all’applicazione di fertilizzanti di sintesi” ha continuato Nigro, evidenziando che “al tempo stesso il suolo sarà protetto da erosione, inquinamento e diminuzione della fertilità, stoccando una maggior quantità di carbonio in un’ottica di adattamento e mitigazione rispetto al cambiamento climatico”. Infine, il migliore equilibrio vegeto-produttivo delle viti dovuto a una razionalizzazione della concimazione attraverso l’interramento di tali matrici permetterà di migliorare l’efficienza di distribuzione di prodotti per la difesa, riducendo l’esposizione dell’operatore ai rischi connessi all’utilizzo dei fitofarmaci”.

Lollobrigida: sistema assicurativo agricolo va riformato

Lollobrigida: sistema assicurativo agricolo va riformatoRoma, 1 feb. (askanews) – Nella legge di bilancio “non è stata introdotta alcuna assicurazione obbligatoria a carico delle imprese agricole, anzi, al contrario, abbiamo dovuto sanare un buco di 200 milioni, riuscendo a garantire con fondi ministeriali il mantenimento, in linea con gli anni precedenti, del contributo agli agricoltori per la stipulazione delle assicurazioni agricole”. E’ quanto ha precisato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una interrogazione durante il question time al Senato.

Lollobrigida ha quindi ribadito che il sistema assicurativo italiano, “così come l’avete tenuto in piedi negli anni di governo, è un sistema sbagliato, non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si era posto”, e il Governo ha deciso di mettervi mano, “tant’è vero – ha proseguito – che con le Regioni e con le associazioni agricole lo stiamo riformando. Abbiamo intenzione di utilizzare anche un criterio che metta in condizione gli agricoltori di attivare davvero le difese attive e sottoscrivere contratti di assicurazione, perché il 7% di assicurati sul territorio nazionale è davvero un risultato fallimentare”.

Protesta dei trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti, la politica Ue deve cambiare

Protesta dei trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti, la politica Ue deve cambiareBruxelles, 1 feb. (askanews) – Sulle richieste degli agricoltori, “ieri la Commissione ha fatto aperture importanti, ho chiesto di fare sforzi maggiori ma credo che un cambio di linea possa arrivare solo dopo le elezioni europee, sperando che ci sia un approccio vincente diverso da quello ideologico che abbiamo visto in questi anni, che ha finito per impattare sui più deboli, cioè sui lavoratori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito delle proteste degli agricoltori.

“Io – ha ricordato – sono leader di un partito politico che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che oggi giustamente gli agricoltori pongono, penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica, che non si doveva scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, oggi cominciamo a vedere risultati. E’ un problema che l’Italia ha già affrontato, abbiamo fatto in un anno un lavoro molto importante sul settore agricolo: ricordo solamente che abbiamo portato da 5 a 8 mld le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo, abbiamo istituito un fondo da 300 mln per aiutare le aziende a combattere l’emergenza climatica, che abbiamo lavorato sull’agrisolare e i contratti di filiera, in altre nazioni europee gli agricoltori protestano perchè non sono stati prorogati gli aiuti al gasolio, noi li abbiamo prorogati. In Italia abbiamo fatto del nostro meglio, rimane il tema di una politica europea che va cambiata, l’ho detto anche oggi”.

Bologna, Arte Fiera: 50 anni di storia guardando al futuro

Bologna, Arte Fiera: 50 anni di storia guardando al futuroBologna, 1 feb. (askanews) – Vivace e consapevole sia della propria storia sia di quello che ancora si può fare nel sistema italiano: a Bologna Arte Fiera festeggia il cinquantesimo compleanno e si concentra sulle sue origini: le prime, pionieristiche edizioni che la imposero nel giro di pochi anni a livello internazionale. Il public program del 2024 rivisiterà episodi, personaggi, pubblicazioni di quegli anni, a partire da quello di fondazione, il 1974. Nel farlo, celebrerà anche gli anni Settanta a Bologna, una stagione straordinaria in cui la città era all’avanguardia nelle arti visive, nell’architettura, nell’immaginare nuove forme di rapporto fra arte, politica e società. Di quella stagione, la nascita di Arte Fiera è stata al tempo stesso un effetto e una causa: è scaturita dal clima innovativo e audace della città, e ha dato ad esso, fin da subito, un impulso fondamentale.

L’edizione del 2024 di Arte Fiera, guidata dal direttore operat5ivo Enea Righi e dal direttore artistico Simone Menegoi, conferma la location della scorsa edizione ossia i padiglioni 25 e 26 di Bologna Fiera e ospita complessivamente 196 espositori. Gli organizzatori in particolare sottolineano il ritorno di gallerie come Apalazzo Gallery, Laveronica, Lia Rumma, Lorenzelli Arte, Franco Noero, Ronchini, Sprovieri. Alla Main Section di Arte Fiera, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si affiancano tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli, che propone opere in edizione, spaziando dal libro d’artista al design d’autore. Alla curatela di Pittura XXI è confermato Davide Ferri, critico e curatore indipendente, mentre Fotografia e immagini in movimento è affidata per il secondo anno a Giangavino Pazzola, curatore di Camera – Centro italiano per la fotografia (Torino). Novità invece per Multipli, che vede l’arrivo del critico e storico dell’arte Alberto Salvadori. Accanto alle sezioni curate, ritorna Percorso: non una sezione vera e propria ma, come indica il titolo, un itinerario che collega un certo numero di stand della Main Section secondo un criterio tematico. Il tema di Percorso sarà un linguaggio universale, che unisce artisti di generazioni e linguaggi differenti: il disegno. Per l’edizione 2024, Percorso è sostenuto da un partner di eccellenza, legato al territorio bolognese ma conosciuto a livello mondiale: Ducati. Il prestigioso brand motociclistico ha scelto di sposare un format che, fin dal nome, esprime un’idea di mobilità e dinamismo e un tema, il disegno, che include la dimensione del progetto, fondamentale per la sua identità. Opus Novum, la commissione di un’opera inedita rivolta a un artista italiano affermato, va quest’anno a Luisa Lambri, una delle artiste italiane che lavorano con il linguaggio fotografico più apprezzate a livello internazionale. Ad Arte Fiera 2024 verrà svelata inoltre la seconda e ultima parte della commissione Opus Novum precedente, affidata ad Alberto Garutti: una lapide collocata in modo permanente all’ingresso principale del quartiere fieristico che reca la celebre scritta, in italiano e in inglese, “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”.

Si rinnova inoltre la collaborazione fra Arte Fiera e Fondazione Furla per il programma di azioni dal vivo curato da Bruna Roccasalva, direttrice artistica della Fondazione. Protagonista della nuova edizione è l’artista peruviana Daniela Ortiz, che realizzerà un intervento inedito e concepito ad hoc dal titolo Tiro al Blanco. La performance, di fatto, era di casa ad Arte Fiera fin dalle primissime edizioni: quella del 1976, in particolare, vide succedersi le azioni di artisti come Vincenzo Agnetti, Urs Lüthi, Hermann Nitsch, Franco Vaccari, non come parte del programma di eventi bensì come proposta, audace e lungimirante, di alcune gallerie. Si tratta di una storia poco nota e ancora meno documentata, sulla quale getta un primo sguardo la mostra “Praticamente nulla da vendere”. La performance ad Arte Fiera nel 1976, a cura di Uliana Zanetti, Curatrice delle collezioni al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Un’altra mostra indaga le origini della fiera a partire da un aspetto poco noto: il catalogo della prima edizione. Curata dalla storica dell’arte Clarissa Ricci, Numero zero. Il primo catalogo di Arte Fiera allinea le riproduzioni ingrandite di tutte le pagine di questa rara pubblicazione, permettendo ai visitatori di scoprire le dieci gallerie – tutte italiane, la maggior parte bolognesi – che furono protagoniste dell’edizione pilota della fiera. Realizzata in collaborazione con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, e allestita accanto alla lounge dell’Associazione (Padiglione 26), la mostra è accompagnata una cronologia delle partecipazioni ad Arte Fiera dal 1974 al 1979 che in modo inedito illustra lo sviluppo di Arte Fiera mettendone in luce la grande vitalità culturale e il fondamentale contributo delle gallerie.

Giunge alla terza edizione il ciclo di conversazioni Book Talk, un programma di presentazioni dedicato esclusivamente ai libri d’arte, a cura di Guendalina Piselli e sostenuto da BPER. Un fitto calendario di appuntamenti che propone al pubblico alcuni dei più interessanti titoli italiani di recente (o prossima) pubblicazione coinvolgendo critici, studiosi, artisti. Si rinnova infine la collaborazione con Mutina, celebre brand di ceramiche firmate dai maggiori designer del mondo, noto anche per il suo forte legame con l’arte contemporanea. Mutina partecipa ad Arte Fiera 2024 con un progetto espositivo speciale dedicato a Maurizio Cattelan, intitolato BECAUSE. Nel 1991, ancora agli inizi della sua carriera artistica, Cattelan decise di “infiltrarsi” ad Arte Fiera con uno stand abusivo. Nel 2024, trentatré anni dopo, Mutina è lieta di contribuire a creare in fiera il palcoscenico per una nuova apparizione dell’artista. Con BECAUSE Cattelan non azzarda nessuna risposta, ma lascia il pubblico ancora una volta senza certezze. Concepito da Sarah Cosulich, curatrice di Mutina for Art, il progetto BECAUSE è un dialogo inaspettato tra due opere di Maurizio Cattelan, amplificato dallo spazio che le ospita. Protagonista del display creato per l’occasione è la collezione ceramica Fringe, disegnata per Mutina da Michael Anastassiades.

Sinner a Mattarella: la cosa importante non è vincere ma sentirci liberi di giocare

Sinner a Mattarella: la cosa importante non è vincere ma sentirci liberi di giocareRoma, 1 feb. (askanews) – “Siamo tutti ragazzi normali, e questo è una cosa bella e importante per tutta la nazione. Abbiamo giocato un ottimo tennis ma la cosa importante non è solo vincere, è sentirci liberi in campo”: lo ha detto Jannik Sinner nell’incontro in Quirinale con il capo dello Stato della squadra azzurra vincitrice della Coppa Davis.

“La cosa importante è essere felici di sorridere anche quando le cose non vanno benissimo. Questa coppa – ha aggiunto Sinner visibilmente emozionato – ci ha dato molte emozioni”. “Adesso ci sono le Olimpiadi – ha concluso – sono molto importanti, ognuno cercherà di dare il meglio di sé”. A fine discorso Sinner ha regalato una racchetta da tennis al Capo dello Stato.

Lollobrigida: immotivata esenzione Irpef per redditi agricoli

Lollobrigida: immotivata esenzione Irpef per redditi agricoliRoma, 1 feb. (askanews) – “Il nostro Governo difende i produttori, difende gli agricoltori, sta dalla loro parte. Un governo è costretto a scegliere come utilizzare le risorse disponibili e quindi sull’esenzione Irpef guardiamo i dati”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time in merito alla decisione del Governo di non prorogare le agevolazioni Irpef per i redditi agricoli.

“È un provvedimento che per il 60% interviene in modo orizzontale sugli agricoltori – ha spiegato il ministro – Quelli che fatturano entro i 50.000 euro ne beneficiano mediamente per 60 euro al mese, l’altro 40%, cioè quelli che hanno un reddito superiore ai 50.000 euro e fino a diversi milioni, non la pagavano come gli altri. E non si capisce che differenza ci fosse con altri lavoratori italiani che producono, hanno la possibilità di sostenersi, ma pagano l’Irpef”.

Italiani virtuosi con la carne: vale solo 3% dello spreco domestico

Italiani virtuosi con la carne: vale solo 3% dello spreco domesticoMilano, 1 feb. (askanews) – Carne e pesce non sono tra i cibi più più sprecati dagli italiani: sul podio infatti troviamo frutta fresca, insalate e pane fresco a cui seguono verdure e tuberi. Per gli alimenti di origine animale c’è un atteggiamento più resposnabile: sommando gli avanzi del cibo portato in tavola e gli alimenti buttati perché scaduti o andati a male, gli sprechi complessivi di carne e pesce arrivano al 5% in peso sul totale dello spreco medio di una famiglia. I risultati sono stati confermati da una recente pubblicazione dell’Osservatorio sugli sprechi alimentari del Crea dal quale risulta che lo spreco domestico della sola carne è stimato in appena 11 grammi a settimana per famiglia (3% dello spreco medio).

A tal proposito, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, lunedì 5 febbraio, Carni Sostenibili fornisce un vademecum per conservare più a lungo tutti i tipi di carne. Il primo consiglio è quello di asciugare la carne fresca appena acquistata, non confezionata, con carta assorbente, prima di riporla in frigo in modo da eliminare il liquido esterno complice della crescita batterica. Inoltre, si suggerisce di lasciarla in pezzi grossi, tagliandola o macinandola solo al momento del consumo, così da evitare che si deteriori più facilmente. Da ricordare di riporla in un contenitore chiuso e nel ripiano più freddo.

Per conservare la carne fresca in frigo evitare di utilizzare carta stagnola o pellicola. Più opportuno utilizzare contenitori di vetro o plastica, al riparo dall’aria. Per prolungare la durata di conservazione della carne fresca, riducendo il contatto con l’ossigeno, particolarmente utili si rivelano anche i sacchetti alimentari sottovuoto. Una volta in frigo, è possibile consumare la carne fresca anche dopo tre giorni nel caso della carne rossa e di maiale, mentre se si tratta di pollo e tacchino la loro conservazione non deve mai superare le 48 ore. Da sottolineare, infine, come carne macinata o già lavorata non debbano superare le 24 ore; in caso di carne confezionata fa sempre fede la scadenza riportata dal produttore sull confezione.

Per quanto riguarda la conservazione sotto zero, la carne cotta congelata va necessariamente consumata entro e non oltre 1-2 mesi, mentre per la carne fresca congelata (-18°C ) i tempi di conservazione domestica in congelatore dipendono dalla tipologia: per le carni suine 4 mesi, per le ovine 2-3- mesi, per il manzo pezzo intero 9 mesi, per le fettine di manzo 4-6 mesi, per la salsiccia 1-2 mesi, pollo e tacchino interi 12 mesi e pollo e tacchino a pezzi 9 mesi. Per scongelare la carne in modo sicuro ed evitare la perdita di qualità è importante riporla nella parte bassa del frigorifero, ponendola su un piatto o un recipiente; scongelarla il giorno prima del consumo se si tratta di pezzi grossi oppure la mattina stessa se si tratta di pezzi piccoli; nel caso di hamburger surgelati è possibile cuocerli in padella senza scongelarli. Non ricongelare la carne scongelata, a meno che non sia stata cotta.

Al contrario della carne, i salumi interi non possono essere congelati in quanto potrebbero perdere le loro proprietà organolettiche. Questa procedura, praticata erroneamente da molte persone, non fa altro che aumentare il livello di ossidazione nell’alimento, portandolo al deperimento. I salumi stagionati, invece, non richiedono la conservazione in frigo ma possono essere appesi in cantina o comunque in un luogo fresco, asciutto e ben arieggiato. Si conservano in questo modo anche dopo il taglio, ma una volta tolta la prima fetta il prodotto deve essere protetto ricoprendo la superficie.

Lollobrigida: da Ue no richiesta abrogazione legge carne sintetica

Lollobrigida: da Ue no richiesta abrogazione legge carne sinteticaRoma, 1 feb. (askanews) – E’ stata chiusa la procedura avviata in Europa a seguito della notifica della legge 173 del 2023 sulla carne coltivata. “La chiusura comporta che sia stato definitivamente accertato da parte della Commissione europea la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Unione europea in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto a contestare, come era nelle sue facoltà, le disposizioni, a prescindere dalla modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione né richiesta all’Italia di abrogare la legge”. Lo ha ribadito nel question time al Senato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il ministro ha aggiunto che ora la Commissione Europea “chiede solo di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali, con buona pace dei tanti fanfaroni che hanno in queste ore replicato messaggi nefasti, come era avvenuto quando si era sostenuto che quella legge questo Parlamento non l’avrebbe approvata, che il Presidente della Repubblica non l’avrebbe promulgata, che in Europa saremmo stati isolati”. Lollobrigida ha ricordato che la scelta del Governo italiano rispetto al cibo sintetico è stata oggetto di un documento presentato nel Consiglio Agrifish del 23 gennaio scorso insieme ad Austria e Francia e ha aggiunto: “oggi Attal (il primo ministro francese, ndr.) è tornato sul tema, sottolineando, a nome della Francia che la considerano un pericolo nelle dichiarazioni che abbiamo letto sulla stampa”.

Nelle premesse del documento abbiamo definito con chiarezza che il cibo sintetico, e in particolare la cosiddetta carne coltivata, rappresentano una potenziale minaccia per l’Europa dal punto di vista sanitario, ambientale, etico, ma anche sociale ed economico. Su 26 nazioni che potevano sottoscrivere il documento, 14 lo hanno fatto formalmente e altre cinque l’hanno appoggiato in sede di dibattito”, ha ricordato il ministro. “Siamo convinti – ha detto – che le nostre posizioni vadano supportate sempre da ulteriori dati scientifici. Non temiamo la trasparenza ed è questa la richiesta che abbiamo fatto all’Europa. Di verificare che cosa sta accadendo con operazioni di greenwashing che hanno tentato di oscurare i rischi di questo tipo di produzione e abbiamo chiesto che l’Europa, rispetto a questi temi, apra una consultazione ai cittadini europei, perché possano scegliere quale deve essere il loro indirizzo”. “Questo Parlamento ha difeso un modello di civiltà – ha concluso Lollobrigida – E le altre nazioni in Europa oggi guardano l’Italia come punto di riferimento in questo senso”.

Iss: pubblicata la prima mappa delle risorse di sostegno per i padri

Iss: pubblicata la prima mappa delle risorse di sostegno per i padriRoma, 1 feb. (askanews) – E’ online la prima “Mappa delle risorse di sostegno per i padri”, che contiene informazioni sui diversi gruppi di sostegno ai padri/partner presenti sul territorio italiano, rendendo più visibili e facilmente accessibili le risorse disponibili, dai percorsi di accompagnamento alla nascita ai gruppi di ascolto. La mappa fa parte delle azioni del progetto 4E-Parent, che ha come obiettivo la promozione della paternità attiva come mezzo per la prevenzione della violenza di genere.

L’iniziativa intende fra le altre cose promuovere l’attenzione sull’importanza del ruolo paterno e genitoriale, stimolando le possibilità di confronto, la riproduzione e la diffusione di buone pratiche e rafforzando così i contatti e il lavoro di rete tra le diverse realtà nazionali che sostengono la paternità. Nella mappa sono incluse associazioni e istituzioni ispirate al principio dell’uguaglianza di genere e che rispondono ai seguenti standard: assenza di elementi misogini e omotransfobici, offerta di servizi e proposte a libero accesso o che, a fronte di iscrizioni o attività a pagamento, non abbiano natura e finalità commerciali, trasparenza in merito a possibili conflitti di interesse. Le risorse per il sostegno ai padri sono consultabili, a seconda delle proprie necessità, sia attraverso una mappa territoriale delle Regioni italiane, sia attraverso una suddivisione per ambiti tematici. Inoltre, per ogni risorsa indicata sulla mappa viene fornita una breve descrizione delle attività svolte, dei loro destinatari, indirizzi e numeri di telefono per prendere contatto. La mappa, creata grazie alle risposte fornite compilando un modulo specifico, è aggiornata periodicamente con il supporto dell’associazione “Maschile Plurale” e degli altri partner di progetto.

Papà che si prendono cura dei propri figli e figlie e lo fanno fin dai primi momenti dalla nascita, in maniera concreta ed empatica: sono i cardini del progetto europeo 4E-PARENT. Le quattro “E” riepilogano i presupposti del progetto: Early, per la partecipazione da subito, Equal a indicare un approccio paritario ed equo, Engaged che richiama la partecipazione attiva e Empathetic per la valenza empatica, accudente e responsiva. Il progetto, che si avvale di un finanziamento europeo, vede l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) capofila e la partecipazione di diversi partner: il Centro per la salute del bambino (CSB), l’associazione il Cerchio degli Uomini, l’agenzia di editoria scientifica Zadig, la società di consulenza Deep Blue, la Rete degli uomini Maschile Plurale, la rete per lo sviluppo delle bambine e dei bambini International Step by step Association (ISSA) e può contare inoltre sul supporto del Comitato Italiano per l’UNICEF, dell’Associazione culturale pediatri (ACP) e dell’Istituto Ricerca Intervento Salute (IRIS).

Alla mappa, tra le iniziative già realizzate, si aggiungono anche i tre corsi FAD “Il padre nei primi 1.000 giorni di vita” dedicati rispettivamente al personale sanitario, a quello educativo e al personale del volontariato e terzo settore a contatto con le famiglie sin dai primi momenti di vita. Infine, nella pagina dedicata ai materiali di comunicazione del progetto sono scaricabili le nuove schede informative dedicate a: occupazione femminile, offerta di asili nido, legislazione sui congedi, welfare aziendale. Il coinvolgimento da subito, pratico ed empatico, del padre nella genitorialità – afferma ormai da tempo la letteratura scientifica – ha esiti positivi per lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo dei bambini, crea fin dall’inizio un forte legame affettivo, migliora la salute psico-fisica della prole e della madre e contribuisce alla parità fra uomini e donne e al contrasto alla violenza domestica. Inoltre, per una donna avere accanto un compagno più informato, consapevole e partecipe (senza essere intrusivo o controllante) è un grande beneficio: per condividere responsabilità e lavoro di cura e domestico, per conciliare lavoro, famiglia e tempo libero con minore stress, per relazioni familiari più equilibrate e più ricche.

Protesta trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti

Protesta trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giustiBruxelles, 1 feb. (askanews) – Sulle richieste degli agricoltori, “ieri la Commissione ha fatto aperture importanti, ho chiesto di fare sforzi maggiori ma credo che un cambio di linea possa arrivare solo dopo le elezioni europee, sperando che ci sia un approccio vincente diverso da quello ideologico che abbiamo visto in questi anni, che ha finito per impattare sui più deboli, cioè sui lavoratori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito delle proteste degli agricoltori.

“Io – ha ricordato – sono leader di un partito politico che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che oggi giustamente gli agricoltori pongono, penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica, che non si doveva scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, oggi cominciamo a vedere risultati. E’ un problema che l’Italia ha già affrontato, abbiamo fatto in un anno un lavoro molto importante sul settore agricolo: ricordo solamente che abbiamo portato da 5 a 8 mld le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo, abbiamo istituito un fondo da 300 mln per aiutare le aziende a combattere l’emergenza climatica, che abbiamo lavorato sull’agrisolare e i contratti di filiera, in altre nazioni europee gli agricoltori protestano perchè non sono stati prorogati gli aiuti al gasolio, noi li abbiamo prorogati. In Italia abbiamo fatto del nostro meglio, rimane il tema di una politica europea che va cambiata, l’ho detto anche oggi”.