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Tag: Sanremo 2023

Premierato, via indicazione 55%. Ecco proposta modifica sul premio

Premierato, via indicazione 55%. Ecco proposta modifica sul premioRoma, 1 feb. (askanews) – Niente più soglia del 55% scritta in Costituzione per il premio di maggioranza. La proposta di modifica al ddl sul premierato che, a quanto si apprende, è arrivata sul tavolo della riunione del centrodestra che si è tenuta questa mattina in Senato prevede infatti una formulazione più generica. Si stabilisce che “la legge disciplina il sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio, assegnando un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio, nel rispetto del principio di rappresentatività”.

Ue, Meloni: Orban? Ho dimostrato che bisogna parlare con tutti

Ue, Meloni: Orban? Ho dimostrato che bisogna parlare con tuttiBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Ho lavorato per portare a un punto che ci consentisse di non dividere l’Europa in un momento come questo perchè noi abbiamo altri problemi. In Europa bisogna dialogare con tutti e quello che è accaduto nelle ultime ore credo che dimostri quello che ho sempre sostenuto: non puoi pensare di risolvere i problemi parlando con 2-3 persone ma devi avere una capacità di dialogo che tenga conto di punti di vista e interessi di tutti gli Stati membri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito dei colloqui di questi giorni con Viktor Orban.

“Non sbagliavo – ha aggiunto – perchè se non ci fosse stata quella capacità noi oggi non avremo una soluzione sul bilancio, non avremmo risorse per l’Ucraina, per sostenere la competitività europea per combattere l’immigrazione clandestina. E invece forse una capacità di dialogare con tutti apertamente, rivendicando i propri interessi ma cercando di capire anche il punto di vista dell’altro, fa la differenza. Io vado fiera di aver rivendicato questa modalità e dimostrato che funziona meglio di altre”.

Psa, allargate zone restrizione. Confagri: rafforzare contenimenti

Psa, allargate zone restrizione. Confagri: rafforzare contenimentiRoma, 1 feb. (askanews) – La pubblicazione del Regolamento di esecuzione UE (2024/413) identifica le nuove zone di restrizione in merito alla Peste Suina Africana in Italia. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, se da un lato elimina la cosiddetta zona di restrizione III a carico degli allevamenti che sono ormai indenni e senza casi positivi da tempo, dall’altro estende le zone di restrizione I e II in tre regioni a causa dell’aumento del numero dei casi di cinghiali positivi alla PSA. Lo rende noto Confagricoltura, spiegando che la misura segue l’evoluzione che nell’ultimo mese ha visto una sensibile espansione dell’epidemia nel selvatico nel Nord-Ovest. L’estensione riguarda aree molto vocate alla produzione suinicola di eccellenza: in Lombardia le province di Pavia e Milano; in Piemonte le province di Asti e Cuneo, e in Emilia-Romagna la provincia di Piacenza.

“Gli allevamenti che si trovano nelle zone in restrizione subiscono ulteriori limitazioni alla commercializzazione dei capi – spiega in una nota il presidente della FNP Suini di Confagricoltura, Rudy Milani – Questo determinerà anche dei danni alle aziende agricole, che in qualche modo dovranno essere indennizzate”. “La strategia e il nuovo piano di contenimento del selvatico necessitano un rafforzamento – aggiunge Milani – dal momento che il numero dei capi selvatici infetti non accenna a diminuire e i territori interessati coprono un’area sempre più ampia e pericolosamente vicina alle aree maggiormente vocate”.

“Il Masaf – prosegue – grazie anche alla richiesta di Confagricoltura, ha previsto di estendere le risorse sinora stanziate a tutti i fermi successivi al primo agosto, ma ora potrebbero essere insufficienti. Occorre fare, d’intesa con l’amministrazione, una valutazione sulla verifica di tutti i danni diretti e indiretti che sono a carico degli allevamenti conseguenti a questi provvedimenti sanitari e che potrebbero essere maggiori di quelli considerati finora”. “A nostro avviso – conclude Milani – è anche necessario uno sforzo comune di istituzioni e filiere per evitare perturbazioni di mercato ingiustificate”.

Deliveroo: nel 2022 400 mln impatto economico, supportati 6.800 posti

Deliveroo: nel 2022 400 mln impatto economico, supportati 6.800 postiMilano, 1 feb. (askanews) – Nel 2022 le attività di Deliveroo in Italia hanno generato un impatto economico di quasi 400 milioni di euro, supportando 6.800 posti di lavoro. Lo rivela uno studio di Capital Economics, società di ricerca macroeconomica, che ha analizzato l’impatto e il valore economico generato dalla piattaforma di consegne a domicilio per il settore della ristorazione e l’economia italiana.

Alla fine del 2022, anno preso in considerazione dallo studio, Deliveroo collaborava con circa 21.000 ristoranti in Italia. Per questi ristoranti, la crescita delle attività economiche attribuibile alla collaborazione con Deliveroo è stata di quasi 350 milioni di euro di fatturato, con più di 4.000 nuovi posti di lavoro creati. A questo si aggiungono gli effetti indiretti innescati dalla crescita delle attività economiche: l’aumento del business dei ristoranti si è tradotto, infatti, in ulteriori 151 milioni di euro spesi, dagli stessi ristoranti, per l’acquisto di beni dai propri fornitori, che hanno supportato ulteriori 1.700 posti di lavoro nella supply chain e in altri settori dell’economia. Per quanto riguarda il settore della ristorazione, oltre all’aumento del business e del fatturato, la collaborazione con Deliveroo ha determinato per i ristoranti effetti anche più ampi: secondo la survey condotta da Capital Economics, oltre il 30% dei ristoratori intervistati ritiene abbia contribuito allo sviluppo del business. Tra questi, il 52% ha dichiarato che l’effetto più importante è stata la possibilità di raggiungere, attraverso l’app, nuovi clienti in nuove aree. Ma i benefici non sono solo economici. Sempre secondo lo studio, la collaborazione con Deliveroo ha determinato un aumento della digitalizzazione del business in circa il 25% dei ristoranti, aumentando l’efficienza, la produttività e determinando maggiore fiducia nell’utilizzo di strumenti digitali.

“L’Italia è un mercato chiave, uno dei più performanti a livello globale, dove vogliamo continuare ad investire e dove oggi collaboriamo con più di 24.000 tra ristoranti e supermercati raggiungendo più di 40 milioni di italiani – ha detto Matteo Sarzana, general manager Deliveroo Italy & Belgium – Nel 2023 abbiamo confermato la nostra posizione di leader di mercato. Il nostro obiettivo, per il 2024, è continuare a crescere in modo consistente, attraverso una strategia che vede anche nella consegna della spesa, attraverso la collaborazione con i più importanti brand della gdo in Italia, un pilastro chiave”.

Confindustria, con la nomina dei saggi parte corsa per presidenza

Confindustria, con la nomina dei saggi parte corsa per presidenzaRoma, 1 feb. (askanews) – Con la nomina dei saggi parte ufficialmente la corsa per la presidenza di Confindustria. Il Consiglio generale dell’associazione, in una riunione molto partecipata, ha individuato, tramite sorteggio, i tre saggi della commissione di designazione. Si tratta di Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. È stato estratto anche un quarto nome di riserva, quello di Luciano Vescovi, in caso di indisponibilità di uno dei tre.

La commissione avrà un compito molto delicato, quello di valutare le candidature e consultare la base associativa. Il successore di Carlo Bonomi verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall’assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio. Nessuno, ad oggi, si è ufficialmente candidato perchè il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. Ma per il dopo Bonomi i rumors vedono pronti alla gara quattro candidati, quasi tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Sarebbe sfumata la candidatura del lombardo Giovanni Brugnoli, mentre rimarrebbero in pista due degli attuali vicepresidenti, Emanuele Orsini (Emilia Romagna), e Alberto Marenghi (Lombardia). Ai nastri di partenza anche il ligure Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ed Edoardo Garrone, anche lui ligure e presidente di Erg e Sole 24 Ore.

La corsa parte affollata, ma nel giro di poco tempo i candidati potrebbero ridursi a due se, come nella tradizione confindustriale, si cercheranno accordi e alleanze in nome di una visione comune. Tra gli imprenditori presenti al sorteggio dei saggi, molti avrebbero insistito sulla necessità di ricercare un’intesa, anche per non rischiare di disperdere i voti e, soprattutto, di apparire al di fuori come un’associazione divisa. Quello che sembra consumarsi, al momento, è, infatti, uno scontro tra le due anime di Confindustria: una parte chiede un cambio di passo auspicando che il prossimo leader sia un rappresentante della grande impresa; l’altra ritiene che si possa proseguire con un presidente espressione di realtà imprenditoriali più piccole.

I nomi dei candidati, comunque, verranno ufficialmente fuori nei prossimi giorni. La procedura di elezione del presidente di Confindustria prevede che, nella prima settimana dall’insediamento, i saggi possano ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. In sostanza i candidati dovranno presentare circa una ventina di firme a loro sostegno. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche. Dalla data d’insediamento dei saggi, entro una settimana dal sorteggio, decorre il termine di otto settimane per arrivare al voto di designazione del nuovo presidente da parte del Consiglio generale.

Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle associazioni, i nomi dei candidati emersi dai vari incontri. Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo. Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura, previa verifica di tutti requisiti richiesti dallo statuto, anche coloro che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle Associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Il 4 aprile il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati. Il Consiglio generale del 18 aprile voterà, poi, il programma e la proposta di squadra di Presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.

Meloni: a Orban ho chiesto dignità e giusto processo per Ilaria Salis

Meloni: a Orban ho chiesto dignità e giusto processo per Ilaria SalisBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Una eventuale detenzione” di Ilaria Salis “in Italia va discussa quando sapremo come andrà il processo. Anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici, questo non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con il primo ministro ungherese. Quello di cui ho parlato con Orban è garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto e veloce processo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario.

”Progetto Identità Soave”: qualità selezionata per vino identitario

”Progetto Identità Soave”: qualità selezionata per vino identitarioMilano, 1 feb. (askanews) – Proseguire lungo la strada tracciata lo scorso luglio della “qualità selezionata”, della produzione sempre più rispettosa dell’ambiente, della tutela del consumatore finale, e rendere la Denominazione del Soave ancora più competitiva sui mercati. Sono le direttive e le buone pratiche del “Progetto Identità Soave”, in cui rientra la riduzione delle rese per ettaro per tutte le produzioni della Doc della provincia di Verona, approvata all’unanimità dall’assemblea del Consorzio di tutela a fine dicembre 2023.

Una decisione presa dopo che l’estate scorsa era stata deliberata la sospensione degli impianti ai fini della rivendica per i vigneti realizzati dopo il 31 luglio 2023 e un blocco rivendica per le stagioni 2023 e 2024. A seguire, l’assemblea aveva collegialmente deciso un aumento al 30% delle verifiche sul rispetto della resa massima consentita da parte dell’organismo di certificazione Siquria, ispezioni potenziate che entreranno in vigore quest’anno posizionando il Soave tra le Denominazioni con più controlli in vigneto. Un insieme di provvedimenti con i quali il Consorzio punta ad ottenere “un vino marcatamente identitario dal punto di vista del vigneto e del terroir, grazie a pratiche agricole condivise in grado di gestire la generosità produttiva della Garganega”, che impattano positivamente anche per quanto riguarda la riduzione dei consumi energetici e idrici. “Quello che abbiamo posto in essere è un insieme di misure che, da circa due anni, mirano ad una forte riorganizzazione interna sul fronte della produzione col risultato di garantire al consumatore finale vini frutto di una severa selezione, in grado di distinguersi per l’elevata qualità” ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela del Soave, Sandro Gini, sottolineando che “è una risposta importante che come Denominazione intendiamo dare ai mercati che, oggi più che mai, ricercano vini fortemente identitari, con una gradazione alcolica non troppo spinta”.

“La Garganega, madre del Soave, è un’uva generosa e per tale ragione va dosata la sua naturale esuberanza” ha proseguito Gini, aggiungendo che “se coltivata con lungimiranza e intelligenza non ha nulla da invidiare a vitigni come lo Chardonnay o il Sauvignon e non deve temere il confronto con le varietà aromatiche. Il Soave – ha concluso – si caratterizza proprio per la sua ‘lievità olfattiva’ che varia a seconda delle zone di produzione ma proprio questa sua caratteristica può dar vita ad una complessità affascinante, sostenuta dalla naturale vocazione di questo grande bianco veronese ad evolvere nel tempo”.

Biden: Sto lavorando giorno e notte per la pace tra Israele e Gaza

Biden: Sto lavorando giorno e notte per la pace tra Israele e GazaNew York, 1 feb. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden, intervenendo giovedì mattina alla National Prayer Breakfast ha richiamato la guerra tra Israele e Hamas. Vedo anche il trauma, la morte e la distruzione in Israele e a Gaza e “Capisco il dolore e la passione provati da così tante persone qui in America e nel mondo”, ha detto Biden ricordando le “circostanze terribili” in cui stanno vivendo “uomini, donne e bambini innocenti”, così come gli ostaggi, chi è sotto i bombardamenti e chi è sfollato e non sa “se arriverà mai il prossimo pasto”.

“Non solo preghiamo per la pace, ma lavoriamo attivamente per la pace, la sicurezza e la dignità del popolo israeliano e palestinese”, ha ribadito il presidente americano. “Sono impegnato in questo lavoro giorno e notte, e sto lavorando, come molti di voi in questa sala, per trovare i mezzi per riportare a casa i nostri ostaggi, per alleviare la crisi umanitaria e per portare la pace a Gaza e in Israele e una pace duratura con due Stati per due popoli” ha detto Biden, che ha richiamato anche la situazione ucraina aggiungendo:”Dobbiamo continuare ad aiutarli”.

Caputo (CoR): gli agricoltori in Ue meritano giusta remunerazione

Caputo (CoR): gli agricoltori in Ue meritano giusta remunerazioneRoma, 1 feb. (askanews) – Il Comitato europeo delle Regioni ha chiesto all’Unione europea di cambiare le modalità di assegnazione dei fondi agli agricoltori, per proteggerli meglio dai crescenti rischi derivanti da eventi meteorologici estremi, fluttuazioni dei mercati e crisi globali. Lo annuncia in una nota l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, nel giorno delle proteste degli agricoltori a Bruxelles, spiegando: “l’Europa deve cambiare approccio, è fondamentale assicurare la sostenibilità economica delle aziende agricole, che sono sempre più a rischio. Non possiamo più ignorare le proteste degli agricoltori, che scendono in piazza per far sentire con forza la propria voce. Gli agricoltori meritano una giusta remunerazione. È il momento di condividere un modello innovativo per rafforzare l’agricoltura, che gioca un ruolo chiave nella transizione verso un futuro sostenibile. Lotta ai cambiamenti climatici, tutela dei lavoratori e stabilizzazione del reddito agricolo devono necessariamente coesistere”.

Intanto, proprio ieri è stato approvato all’unanimità dai membri del Comitato europeo delle Regioni, riuniti in plenaria presso l’emiciclo del Parlamento europeo, il parere “Gestione dei rischi e regolamentazione dei mercati: gli strumenti per rafforzare la sostenibilità dell’agricoltura europea” presentato proprio da Caputo. “Il Parere individua i possibili miglioramenti da apportare negli strumenti di gestione dei rischi e nel meccanismo della riserva di crisi previsto dalla nuova Politica agricola comune – spiega Caputo – In particolare, ho evidenziato l’importanza di assegnare i finanziamenti dell’UE in base a criteri su misura e di promuovere prodotti assicurativi solidi per proteggere gli agricoltori dagli shock finanziari provocati da epidemie, conflitti e altre crisi, con impatti pesantissimi sui prezzi delle commodity agricole e dell’energia – conclude Caputo – che hanno reso insostenibili i costi di gestione aziendale per gli agricoltori, rafforzando al contempo la resilienza del settore agricolo”.

Salis, Meloni: a Orban chiesto dignità e giusto processo

Salis, Meloni: a Orban chiesto dignità e giusto processoBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Una eventuale detenzione” di Ilaria Salis “in Italia va discussa quando sapremo come andrà il processo. Anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici, questo non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con il primo ministro ungherese. Quello di cui ho parlato con Orban è garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto e veloce processo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario.