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Tag: Sanremo 2023

Italia-Africa, Meloni elenca le priorità del piano Mattei: ci sono 5,5 miliardi

Italia-Africa, Meloni elenca le priorità del piano Mattei: ci sono 5,5 miliardiRoma, 29 gen. (askanews) – Al vertice Italia-Africa a Palazzo Madama, di fronte ai rappresentanti delle principali istituzioni mondiali (dall’Onu al Fmi), dei vertici europei e di 46 Stati africani, la premier Giorgia Meloni punta a spiegare la logica alla base del ‘piano Mattei’ per l’Africa, evidenziare le risorse sul tappeto ed elencare le cinque priorità su cui concentrare l’azione superando la “logica di risorse su micro-interventi che non producono risultati significativi”.

Gli “interventi strategici di medio e lungo periodo” saranno focalizzati su istruzione e formazione, sanità, agricoltura, acqua ed energia. E dovranno essere finalizzati ad “aiutare il continente a crescere e prosperare partendo dalle sue immense risorse”, ha esordito Meloni. Un Piano “non calato dall’alto” ma che si baserà su una “piattaforma programmatica condivisa”, fuori da “un’impostazione predatoria o caritatevole”. E che dovrà vedere l’impegno dell’Italia con “tutto il sistema-Paese, a partire dalla cooperazione allo sviluppo e dal settore privato”. Quanto al finanziamento, ha detto, si potrà “contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro: 3 miliardi sono destinati dal fondo italiano per il clima e il resto dal fondo cooperazione e sviluppo”. Con l’intenzione di coinvolgere “le istituzioni finanziarie internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l’Unione Europea e altri stati donatori” e creare “entro l’anno un nuovo strumento finanziario per agevolare insieme a Cassa depositi e prestiti gli investimenti del settore privato”.

I primi progetti riguardano alcune nazioni africane “nel quadrante sub-sahariano e in quello nordafricano con l’obiettivo di estendere progressivamente” l’iniziativa “seguendo una logica incrementale”, ha puntualizzato. ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Il capitolo “istruzione e formazione è decisivo”, ha sottolineato Meloni ricordando che “qualsiasi investimento per portare ricchezza ha bisogno di un’adeguata istruzione e formazione per costruire ponti, ferrovie e impianti fotovoltaici, strade, scuole, ospedali”. La premier ha citato un progetto in Marocco “dove puntiamo a organizzare un centro d’eccellenza per la formazione professionale sul tema delle rinnovabili”. Il Piano promuoverà lo scambio, la formazione e l’aggiornamento dei docenti, nuovi corsi di professionali, l’adeguamento dei curricula ispirandosi al ‘modello’ italiano di Pmi. Un progetto in Tunisia per la “riqualificazione infrastrutturale delle scuole nel 2024”.

SALUTE. Si vogliono rafforzare i sistemi sanitari. In questo ambito la prima nazione che sarà coinvolta è la Costa d’Avorio, “dove il nostro obiettivo – ha spiegato – è migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi primari con un’attenzione ai più piccoli, alle loro mamme, alle persone più fragili”. Tra le iniziative che verranno messe in cantiere, secondo quanto riferito, lo sviluppo di strategie e sistemi di prevenzione e contenimento delle minacce alla salute, in particolare pandemie e disastri naturali. AGRICOLTURA. “Non siamo impegnati solamente sulla food security, non solo food safety: la sfida non è solo garantire cibo per tutti ma cibo di qualità per tutti. Ed è fondamentale in questo il ruolo della ricerca che non deve servire per produrre cibo in laboratorio e andare verso un mondo in cui chi è ricco mangia cibo naturale e chi è povero mangia cibo sintetico con effetti sulla salute che non possiamo prevedere: il mondo che vogliamo è un mondo che viene mantenuto il legame millenario tra uomo e terra e la ricerca garantisce quel legame”, ha osservato Meloni, la quale ha evidenziato l’importanza di cogliere le possibilità che offrono le tecnologie “in termini di osservazione terrestre e raccolta dei dati per avere informazioni su fenomeni come la deforestazione, sugli sprechi dell’acqua e lo stato di salute delle agricolture”.

ACQUA. L’Italia, ha tenuto a sottolineare la presidente del Consiglio, vuole offrire il suo contributo per migliorare la gestione e l’accesso all’acqua, che è “sempre più scarsa” e la cui mancanza è uno dei principali fattori di insicurezza alimentare, conflitti, immigrazione”. Tra i progetti uno in Tunisia, “dove stiamo lavorando per potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di 8mila ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agro-alimentare”, in Congo dove “intendiamo impegnarci in pozzi e reti di distribuzione dell’acqua soprattutto a fini agricoli alimentati da energia rinnovabile” e in Etiopia con il “recupero ambientale di alcune aree e portare avanti interventi risanamento delle acqua anche attraverso la formazione e il sostegno tecnico alle università locali”. ENERGIA. Centrale sarà il “nesso clima-energia”. Meloni ha ribadito che l’Italia ha le “carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa”. Per Meloni le nazioni africane devono essere aiutate a “produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e ad esportare in Europa la parte in eccesso mettendo insieme due necessità, quella africana di generare ricchezza e quella europea di garantirsi nuove rotte di forniture energetica”. Con lo sviluppo in loco di tecnologie applicate all’energia attraverso l’istituzione di centri dove le aziende italiane potranno selezionare start-up locali e sostenere così l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano. “Questo scambio funziona se ci sono grandi infrastrutture di connessione tra i due continenti e lavoriamo su questo insieme all’Ue”, ha osservato la premier citando l’interconnessione elettrica Elmed tra Italia e Tunisia e il nuovo corridoio H2Sud per il trasporto di idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale passando per l’Italia. Meloni ha “voluto parlare di progetti concreti, la cui realizzazione e i cui sviluppi intendo seguire personalmente”, ha assicurato. “Per quelli non avviati i nostri esperti sono pronti a partire immediatamente per la definizione della parte operativa”, ha precisato.

Italia-Africa, Meloni elenca priorità piano Mattei: ci sono 5,5 mld

Italia-Africa, Meloni elenca priorità piano Mattei: ci sono 5,5 mldRoma, 29 gen. (askanews) – Al vertice Italia-Africa a Palazzo Madama, di fronte ai rappresentanti delle principali istituzioni mondiali (dall’Onu al Fmi), dei vertici europei e di 46 Stati africani, la premier Giorgia Meloni punta a spiegare la logica alla base del ‘piano Mattei’ per l’Africa, evidenziare le risorse sul tappeto ed elencare le cinque priorità su cui concentrare l’azione superando la “logica di risorse su micro-interventi che non producono risultati significativi”.

Gli “interventi strategici di medio e lungo periodo” saranno focalizzati su istruzione e formazione, sanità, agricoltura, acqua ed energia. E dovranno essere finalizzati ad “aiutare il continente a crescere e prosperare partendo dalle sue immense risorse”, ha esordito Meloni. Un Piano “non calato dall’alto” ma che si baserà su una “piattaforma programmatica condivisa”, fuori da “un’impostazione predatoria o caritatevole”. E che dovrà vedere l’impegno dell’Italia con “tutto il sistema-Paese, a partire dalla cooperazione allo sviluppo e dal settore privato”. Quanto al finanziamento, ha detto, si potrà “contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro: 3 miliardi sono destinati dal fondo italiano per il clima e il resto dal fondo cooperazione e sviluppo”. Con l’intenzione di coinvolgere “le istituzioni finanziarie internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l’Unione Europea e altri stati donatori” e creare “entro l’anno un nuovo strumento finanziario per agevolare insieme a Cassa depositi e prestiti gli investimenti del settore privato”.

I primi progetti riguardano alcune nazioni africane “nel quadrante sub-sahariano e in quello nordafricano con l’obiettivo di estendere progressivamente” l’iniziativa “seguendo una logica incrementale”, ha puntualizzato. ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Il capitolo “istruzione e formazione è decisivo”, ha sottolineato Meloni ricordando che “qualsiasi investimento per portare ricchezza ha bisogno di un’adeguata istruzione e formazione per costruire ponti, ferrovie e impianti fotovoltaici, strade, scuole, ospedali”. La premier ha citato un progetto in Marocco “dove puntiamo a organizzare un centro d’eccellenza per la formazione professionale sul tema delle rinnovabili”. Il Piano promuoverà lo scambio, la formazione e l’aggiornamento dei docenti, nuovi corsi di professionali, l’adeguamento dei curricula ispirandosi al ‘modello’ italiano di Pmi. Un progetto in Tunisia per la “riqualificazione infrastrutturale delle scuole nel 2024”.

SALUTE. Si vogliono rafforzare i sistemi sanitari. In questo ambito la prima nazione che sarà coinvolta è la Costa d’Avorio, “dove il nostro obiettivo – ha spiegato – è migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi primari con un’attenzione ai più piccoli, alle loro mamme, alle persone più fragili”. Tra le iniziative che verranno messe in cantiere, secondo quanto riferito, lo sviluppo di strategie e sistemi di prevenzione e contenimento delle minacce alla salute, in particolare pandemie e disastri naturali. AGRICOLTURA. “Non siamo impegnati solamente sulla food security, non solo food safety: la sfida non è solo garantire cibo per tutti ma cibo di qualità per tutti. Ed è fondamentale in questo il ruolo della ricerca che non deve servire per produrre cibo in laboratorio e andare verso un mondo in cui chi è ricco mangia cibo naturale e chi è povero mangia cibo sintetico con effetti sulla salute che non possiamo prevedere: il mondo che vogliamo è un mondo che viene mantenuto il legame millenario tra uomo e terra e la ricerca garantisce quel legame”, ha osservato Meloni, la quale ha evidenziato l’importanza di cogliere le possibilità che offrono le tecnologie “in termini di osservazione terrestre e raccolta dei dati per avere informazioni su fenomeni come la deforestazione, sugli sprechi dell’acqua e lo stato di salute delle agricolture”.

ACQUA. L’Italia, ha tenuto a sottolineare la presidente del Consiglio, vuole offrire il suo contributo per migliorare la gestione e l’accesso all’acqua, che è “sempre più scarsa” e la cui mancanza è uno dei principali fattori di insicurezza alimentare, conflitti, immigrazione”. Tra i progetti uno in Tunisia, “dove stiamo lavorando per potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di 8mila ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agro-alimentare”, in Congo dove “intendiamo impegnarci in pozzi e reti di distribuzione dell’acqua soprattutto a fini agricoli alimentati da energia rinnovabile” e in Etiopia con il “recupero ambientale di alcune aree e portare avanti interventi risanamento delle acqua anche attraverso la formazione e il sostegno tecnico alle università locali”. ENERGIA. Centrale sarà il “nesso clima-energia”. Meloni ha ribadito che l’Italia ha le “carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa”. Per Meloni le nazioni africane devono essere aiutate a “produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e ad esportare in Europa la parte in eccesso mettendo insieme due necessità, quella africana di generare ricchezza e quella europea di garantirsi nuove rotte di forniture energetica”. Con lo sviluppo in loco di tecnologie applicate all’energia attraverso l’istituzione di centri dove le aziende italiane potranno selezionare start-up locali e sostenere così l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano. “Questo scambio funziona se ci sono grandi infrastrutture di connessione tra i due continenti e lavoriamo su questo insieme all’Ue”, ha osservato la premier citando l’interconnessione elettrica Elmed tra Italia e Tunisia e il nuovo corridoio H2Sud per il trasporto di idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale passando per l’Italia. Meloni ha “voluto parlare di progetti concreti, la cui realizzazione e i cui sviluppi intendo seguire personalmente”, ha assicurato. “Per quelli non avviati i nostri esperti sono pronti a partire immediatamente per la definizione della parte operativa”, ha precisato.

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casa

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casaRoma, 29 gen. (askanews) – Kate Middleton, principessa del Galles, ha lasciato oggi l’ospedale quasi due settimane dopo aver subito un intervento chirurgico all’addome.

Un comunicato di Kensington Palace informa che la principessa è tornata nella sua casa di Windsor e che sta “facendo buoni progressi”. Kate ha lasciato la London Clinic senza alcuna apparizione pubblica. L’esatta natura dell’intervento non è stata rivelata, ma la principessa avrà bisogno di mesi di recupero. La futura regina ha trascorso 13 notti in ospedale dopo l’operazione e non dovrebbe tornare ai suoi impegni ufficiali fino a dopo Pasqua.

Kensington Palace riferisce inoltre che il principe e la principessa del Galles inviano un “enorme ringraziamento” al team della London Clinic e per gli “auguri che hanno ricevuto da tutto il mondo”. Kate, 42 anni appena compiuti, era ricoverata nello stesso ospedale privato del re Carlo III che le ha fatto visita prima di sottoporsi a un intervento per un ingrossamento benigno della prostata venerdì scorso. Il sovrano per il momento resta ancora in clinica.

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausi

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausiRoma, 29 gen. (askanews) – “Vieni a Sanremo Jannik, quando vuoi in una delle cinque serate. Lo so che è insolito un invito pubblico, ma un campione come te deve essere abbracciato e applaudito a Sanremo. Aspetto una tua risposta, ciao Jannik, sei il numero uno”. Il conduttore e direttore artistico di Sanremo, Amadeus, ha invitato ufficialmente Jannik Sinner sui social.

“Sanremo si ama, Jannik Sinner si ama, questo messaggio è per te Jannik, sono qui per farti pubblicamente l’invito a venire al Festival – ha detto Ama -. Tutti me lo chiedono, c’è la grande gioia di vederti a Sanremo. Non devi ballare o cantare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi”.

Giorgetti, Africa priorità assoluta per presidenza italiana del G7

Giorgetti, Africa priorità assoluta per presidenza italiana del G7Roma, 29 gen. (askanews) – “Per la Presidenza italiana del G7 l’Africa è una priorità assoluta”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della sessione sulla cooperazione economica del vertice Italia-Africa.

Giorgetti ha ricordato la tavola rotonda ministeriale dei Paesi G7 con i partner africani agli incontri annuali della Banca Mondiale e del fondo Fondo Monetario il prossimo ottobre. “Molti filoni di lavoro – ha aggiunto – riguardano la prevenzione di crisi del debito, infrastrutture verdi, contrasto ai cambiamenti climatici, preparazione sanitaria/pandemica”. Oltre a questo “proseguiremo il dibattito sulle riforme delle Banche Multilaterali di Sviluppo sostenendo le situazioni di fragilità, per agire circostanze e instabilità”.

Per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha quindi sottolineato Giorgetti “l’attenzione verso l’Africa è già una realtà”. Il Mef “cura molti aspetti” tra cui le infrastrutture, in termini di “reti energetiche, trasporti e connettività digitale come il cavo sottomarini ELMED che connette l’Italia alla Tunisia. Le infrastrutture sono un ingrediente chiave per il successo dell’area di libera scambio africana”. I paesi africani, ha concluso il Ministro “hanno un enorme potenziale e hanno bisogno di accedere alle catene del valore regionali e globali. Questo richiede un nuovo modello di partnership con investitori e paesi stranieri. L’Italia è qui per questo e questo è ciò che concretamente offre il Piano Mattei”.

Sandra Milo, Elio Bonsignore: donna dolcissima

Sandra Milo, Elio Bonsignore: donna dolcissimaRoma, 29 gen. (askanews) – “Sandra era una donna dolcissima, profondamente generosa e di una ingenuità autentica. Una persona perbene. Pochi sanno che Sandra era una grandissima cuoca e nel corso della sua vita ha gestito un ristorante di grande successo in Argentina. Anche per questo motivo ho fortemente voluto che lei facesse coppia con Anna Moroni nel suo ultimo programma tv “Senti che Fame! Nonna pensaci tu”. Ci mancheranno le sue storie, le sue ricette e le sue risate. Buon viaggio Sandra..”.

Così il produttore tv Elio Bonsignore.

Lega Filo d’Oro apre nuova sede e Centro Studi in Abruzzo

Lega Filo d’Oro apre nuova sede e Centro Studi in AbruzzoRoma, 29 gen. (askanews) – Sono stati inaugurati sabato mattina, a San Benedetto dei Marsi (AQ), il Centro Studi “Sabina Santilli” e la nuova Sede Territoriale della Lega del Filo d’Oro, dedicati alla memoria della fondatrice dell’Ente. Donna caparbia e visionaria, sordocieca dall’età di sette anni, Sabina Santilli decise di fondare nel 1964, insieme ad un giovane sacerdote di Osimo Don Dino Marabini e a un piccolo gruppo di persone di buona volontà, un’organizzazione che potesse rappresentare il “filo aureo della buona amicizia” per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro. La cerimonia di inaugurazione si è svolta presso la sala del Consiglio del Comune di San Benedetto dei Marsi, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco Antonio Cerasani, del Presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli e di Loda Santilli, sorella di Sabina, con le testimonianze di alcune persone sordocieche. A seguire, si è svolto il simbolico taglio del nastro presso la nuova Sede Territoriale dell’Ente, in via Alessandro Torlonia 15, a cui ha preso parte, con entusiasmo, anche la cittadinanza. Donata alla Lega del Filo d’Oro dalla famiglia Santilli, la nuova sede sorge proprio nell’abitazione di San Benedetto dei Marsi in cui Sabina ha vissuto i suoi ultimi anni di vita. I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2022, hanno riguardato la trasformazione e l’ampliamento delle funzionalità dell’ex “Casa Museo”. Oggi la struttura ospita un nuovo Centro Studi, pensato per diventare un punto di riferimento per gli studenti delle facoltà di psicologia e pedagogia di alcune Università, oltre che la nuova Sede Territoriale dell’Ente in Abruzzo.

“Con l’inaugurazione del Centro Studi “Sabina Santilli” e della nuova Sede Territoriale della Lega del Filo d’Oro di San Benedetto dei Marsi aggiungiamo un ulteriore, importante, tassello della nostra storia, lunga ormai 60 anni – ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – . Oggi celebriamo l’insegnamento ereditato da Sabina, che ha sempre guidato, con passione e coraggio, la nostra opera, permettendoci di vedere e ascoltare “oltre” ciò che è possibile, al fine di rendere la nostra missione sostenibile e replicabile nel futuro. Questo nuovo traguardo ci consente di essere presenti in Abruzzo, per rispondere ai bisogni di più persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e delle loro famiglie, e di promuovere iniziative culturali grazie al patrimonio di scritti del Centro Studi”.

Al film “Lala” il premio Corso Salani del Trieste Film Festival

Al film “Lala” il premio Corso Salani del Trieste Film FestivalRoma, 29 gen. (askanews) – “Lala” di Ludovica Fales vince il Premio Corso Salani alla 35a edizione di Trieste Film Festival. Per la giuria composta da Elisa Grando, Andrea Inzerillo, Boris Sollazzo “Lala” fa rispecchiare scopertamente i codici della finzione e quelli del documentario in un originale esercizio di prossimità con la vita a tratti sghembo e irregolare. È proprio questa sua non conformità che rende prezioso il film di Ludovica Fales e gli consente di attivare in modo inaspettato il nostro sguardo di spettatori.

Prosegue intanto il tour del film nelle sale cinematografiche, a presentarlo la regista che incontrerà il pubblico presente nei vari cinema: mercoledì 7 proiezione e incontro al Cinema Massimo di Torino alle 20.30; giovedì 8 alle 20.00 alla Cineteca di Bologna – Cinema Lumière; venerdì 9 febbraio alle 19.45 al Cinema Visionario di Udine. E ancora in programma lunedì 12 febbraio alle 21 al Cinema Palestrina di Milano; giovedì 15 febbraio il film arriva in Sicilia al Cinema Rouge et Noir di Palermo alle 21, mentre sabato 16 alle 20.30 a Marsala al Cinema Golden. Gli Assalti Frontali, storica band hip hop romana, firmano il brano musicale “Il Mio Nome è Lala”, realizzato appositamente per il film.

“Lala” ha vinto il premio del pubblico mymovies alla 41a edizione del Bellaria Film Festival e la menzione speciale per il documentario alla XV edizione di Ortigia Film. Il film racconta la storia di Lala, Samanta e Zaga, che hanno la stessa età e condividono gli stessi desideri e sogni. Sono tre giovani italiane, che l’Italia non riconosce perché i loro genitori sono nati altrove. Le loro storie prendono forma, e si intrecciano in un racconto collettivo di una e tante adolescenti senza documenti portandoci, tra i paradossi della legge in un viaggio collettivo alla ricerca della identità di un’intera generazione dai diritti indefiniti o negati. In un caleidoscopio di storie che si intersecano diventa il manifesto di una generazione, un mosaico di voci di ragazze e ragazzi e che sono tutte e tutti “Lala”.

“Lala” è una produzione Transmedia production (Italia), Staragara (Slovenia), con il contributo di Fondo Audiovisivo del FVG, MiC – DG Cinema (tax credit), FVG Film Commission, Regione Lazio, Slovenian Film Centre (Tax rebate), sviluppo Biennale College Cinema. Special Track musicale “Il Mio Nome è Lala” di Assalti Frontali, feat. Luca D’Aversa. Il film è distribuito da Transmedia production.

Sbarigia (Cinecittà): Sandra Milo volto del cinema italiano nel mondo

Sbarigia (Cinecittà): Sandra Milo volto del cinema italiano nel mondoRoma, 29 gen. (askanews) – “Il cinema oggi piange una indimenticabile protagonista del cinema, anticonformista e icona della commedia italiana. Sotto la direzione di maestri come Federico Fellini, Roberto Rossellini, Gabriele Salvatores e Pupi Avati, ha connotato con la sua vivacità e originalità una lunga epoca del cinema italiano. Sandra Milo ci ha raccontato i mille mondi della femminilità e, ancora oggi, nelle donne del cinema italiano risiede una parte di lei. Tutta Cinecittà la ricorderà tra i volti che hanno portato il cinema italiano nel mondo”, così Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, in ricordo di Sandra Milo, scomparsa questa mattina a 90 anni.

Italia-Africa, Calenda: giornata utile ma Piano Mattei è fuffa

Italia-Africa, Calenda: giornata utile ma Piano Mattei è fuffaRoma, 29 gen. (askanews) – Questa è una “giornata utile. Dobbiamo avere rapporti stretti con l’Africa, Renzi ha fatto un ottimo lavoro” quando era premier. Quindi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “fa benissimo” con il vertice Italia-Africa. Tuttavia il Piano Mattei è “fuffa, non esiste, non ci sono soldi”. Così il leader di Azione Carlo Calenda, su La 7.

“Noi – ha evidenziato Calenda intervistato a L’aria che tira – abbiamo votato in Parlamento una cosa completamente vuota. Gli stanziamenmti di cui parla” Meloni sono quelli “in parte già fatti dall’Unione europea, con il contributo italiano”.