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Tag: Sanremo 2023

Meloni: la Ue ha erogato 551 milioni per REPowerEU, un’altra buona notizia

Meloni: la Ue ha erogato 551 milioni per REPowerEU, un’altra buona notiziaRoma, 25 gen. (askanews) – “Un’altra buona notizia sul fronte Pnrr con l’erogazione avvenuta oggi da parte della Commissione europea dell’anticipo pari a circa 551 milioni di euro del contributo a fondo perduto relativo al nuovo capitolo REPowerEU, inserito nel Piano al momento della sua revisione”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Consideriamo quello di oggi – sottolinea la premier – un ulteriore ed importante passo avanti sull’attuazione del Pnrr che il Governo sta portando avanti con efficacia e determinazione”.

Pnrr, Meloni: 551 mln da Ue per REPowerEU.Un’altra buona notizia

Pnrr, Meloni: 551 mln da Ue per REPowerEU.Un’altra buona notiziaRoma, 25 gen. (askanews) – “Un’altra buona notizia sul fronte Pnrr con l’erogazione avvenuta oggi da parte della Commissione europea dell’anticipo pari a circa 551 milioni di euro del contributo a fondo perduto relativo al nuovo capitolo REPowerEU, inserito nel Piano al momento della sua revisione”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Consideriamo quello di oggi – sottolinea la premier – un ulteriore ed importante passo avanti sull’attuazione del Pnrr che il Governo sta portando avanti con efficacia e determinazione”.

Prandini a Von Der Leyen: stop a import sleale dai Paesi terzi

Prandini a Von Der Leyen: stop a import sleale dai Paesi terziRoma, 25 gen. (askanews) – Stop alla concorrenza sleale dei Paesi terzi, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno, anche alla luce degli accordi di libero scambio in discussione come il Mercosur. Così il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel commentare le dichiarazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Dialogo strategico con gli agricoltori.

In Italia nel 2023 sono più che raddoppiate le importazioni di grano dal Canada, “trattato in preraccolta con glifosato secondo modalità da noi vietate – denuncia Prandini – nel sottolineare la necessità che in Europa venga fatto valere il principio di reciprocità affinchè tutte le importazioni rispettino tutti i criteri in termini ambientali sanitari e nel rispetto delle norme sul lavoro vigenti nella Ue”. “Una delle prime decisioni da prendere con questo Dialogo – sottolinea Prandini – deve vertere sulla necessità di adattare la futura Politica Agricola Comune (PAC) alle esigenze di redditività e competitività delle imprese agricole con un forte impegno alla semplificazione contro la burocrazia”.

Quindi, è urgente l’Unione Europea aumenti la propria capacità produttiva nell’agroalimentare e che faccia “scelte ambiziose in termini di bilancio UE, che dovrà riconoscere il ruolo centrale del settore agroalimentare se vogliamo mirare ad una sempre maggiore sovranità alimentare a livello europeo per garantire cibo sicuro per i nostri cittadini”. Ancora, per il presidente di Coldiretti è fondamentale “sostenere la ricerca per agrofarmaci più sostenibili, senza forzature bloccando la proposta della Commissione che mette a rischio la capacità produttiva dell’Unione ed interi settori. Fermare le follie ideologiche significa anche – conclude Prandini – l’immediata revisione delle procedure per autorizzazione dei cibi sintetici, come richiesto dalla maggioranza qualificata di Paesi al recente Consiglio Agricolo Ue per evitare di trasformare i cittadini europei in cavie”.

Anfia: in 2023 mercato Lcv +22,5%. Diesel domina, bev al 3%

Anfia: in 2023 mercato Lcv +22,5%. Diesel domina, bev al 3%Milano, 25 gen. (askanews) – Nel 2023, il mercato dei veicoli commerciali leggeri registra una crescita del 22,5% rispetto al 2023 con 195.618 targhe. Se paragonato con il 2021 la crescita è del 6,7%. Lo rende noto Anfia nel focus sul settore. Fra le alimentazioni, domina il diesel che cresce del 27,7% a 156mila unità, pari a una quota del 79,6%, calano ibride e benzina mentre l’elettrico si attesta al 3,1%. Quanto ai segmenti, un terzo è rappresentato da furgoni medi e grandi (34,6%), seguiti da furgonette (15,5%), derivati da autovetture 16,5%), van (15,9%), furgoni piccoli (12,1%) e pick-up (5,4%). Come brand, in testa Fiat (26,1%), Ford (13,9%), Renault (9,3%) e Iveco (7,8%)

Le immatricolazioni per il mercato degli autocarri pesanti nell’intero 2023 sono 28.623, con un aumento dell’11,4%. In confronto con il 2021, la crescita è stata invece del 13%. L’alimentazione dominante è il diesel (97%), quasi inesistente l’elettrico (0,3%). Fra i brand, Iveco guida le classifica (51,4%) degli autocarri con ptt fra 3,5 e 8 tonnellate seguita da Isuzu (28%), e sopra le 8 tonnellate (39,5%), in questo caso seguita da Volvo (16,7%) e Scania (15,7%). Per il settore dei veicoli trainati (rimorchi e semirimorchi) con ptt superiore a 3.500 Kg, nel 2023 il saldo è negativo: 15.533 mezzi e -7,9% immatricolazioni. Nel confronto con il 2021, la registrazione di nuovi libretti è pari a +2,7%. Infine, il settore degli autobus nel 2023 registra la crescita maggiore, +55,9% e 5.140 nuovi veicoli, grazie ai fondi del Pnrr, al Fondo Complementare per la mobilità e al Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, oltre che ai vari fondi locali. In questo mercato si registrano le immatricolazioni più alte degli ultimi 20 anni. Fra le alimentazioni cresce l’elettrico all’8,1% con 418 mezzi, mentre il diesel cresce in volumi (+27,7% a 3.152), ma perde quote di mercato (dal 75% al 61,3%). Oltre metà del mercato autobus è detenuta da Iveco (55%), seguita da Mercedes (19,5%).

Autonomia, De Luca: pronti a ricorrere alla Corte costituzionale

Autonomia, De Luca: pronti a ricorrere alla Corte costituzionaleNapoli, 25 gen. (askanews) – La Regione Campania, se necessario, farà ricorso alla Corte Costituzionale contro la riforma dell’autonomia differenziata. Ad annunciarlo, in conferenza stampa a Napoli, il governatore Vincenzo De Luca. “Ci prepariamo a una guerra su tutti i piani per contrastare una riforma che è contraria agli interessi dell’unità di Italia e del Mezzogiorno d’Italia. Riteniamo che ci sia materiale per presentare ricorso alla Corte costituzionale”, ha spiegato il presidente della Regione. “Stiamo combattendo una battaglia democratica nell’interesse dei nostri figli e della Nazione”, ha aggiunto De Luca.

Coalizione Italia libera da Ogm: voto Ue ci porta a 20 anni fa

Coalizione Italia libera da Ogm: voto Ue ci porta a 20 anni faRoma, 25 gen. (askanews) – L’approvazione, da parte della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, della proposta di deregulation degli organismi geneticamente modificati ottenuti con le New Genomic Techniques “è uno schiaffo al principio di precauzione e una condanna per l’agricoltura biologica, il made in Italy libero da OGM e l’agroecologia”. La Coalizione Italia Libera da OGM, composta da 41 organizzazioni dell’agricoltura contadina e biologica, ambientaliste, sindacali e dei consumatori considera “un passo indietro di vent’anni” il voto favorevole della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo sulla deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti con le New Genomic Techniques (NGT).

La relazione presentata dalla eurodeputata del PPE Jessica Polfjärd è stata approvata (47 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni) “con emendamenti minimi e non significativi per cambiare il senso della proposta avanzata dalla Commissione Europea lo scorso 5 luglio. A fronte di un prevedibile voto favorevole delle destre e un giudizio contrario dei Verdi e della Sinistra, desta sconcerto – scrivono in una nota – la posizione degli eurodeputati S&D Alessandra Moretti e Achille Variati, che hanno votato diversamente dalla maggioranza del gruppo, esprimendo rispettivamente un’astensione e un voto favorevole al rapporto Polfjärd”. Ora la palla passa al Parlamento Europeo, che potrebbe votare il provvedimento già nella plenaria del 5-8 febbraio. Per la coalizione, un’approvazione dell’Eurocamera “aprirebbe la strada al cambiamento radicale delle attuali norme che regolano gli OGM, abolendo di fatto gli obblighi di valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti della modificazione del genoma ottenuti tramite le NGT”.

In particolare, cancellazione dei controlli obbligatori “in base a un’equivalenza mai dimostrata, renderebbe impossibile prevedere i potenziali effetti dirompenti sulla biochimica e la fisiologia della pianta e sull’ambiente, con rischi che vanno ben oltre quelli che risulterebbero dalla selezione convenzionale”. Dal punto di vista degli agricoltori, poi, le salvaguardie introdotte tramite una possibile etichettatura delle sementi “sono insufficienti a garantire la separazione delle filiere, perché gli agricoltori che non vogliono coltivare organismi geneticamente modificati non hanno garanzie che i loro campi possano evitare la contaminazione causata dai pollini delle colture NGT”. “Siamo di fronte a un colpo di mano che mina alla base il principio di precauzione – commentano le associazioni della Coalizione Italia Libera da OGM – Attraverso la legislazione secondaria come questo regolamento si stanno svuotando di senso i Trattati fondativi, che hanno tra i loro pilastri un approccio basato sulla cautela e il principio ‘chi inquina paga’”.

Vino, Consorzio Franciacorta: nel 2023 cresciuti valore ed export

Vino, Consorzio Franciacorta: nel 2023 cresciuti valore ed exportMilano, 25 gen. (askanews) – Per le bollicine della Franciacorta il 2023 si è chiuso con un volume di vendite di 19,5 milioni di bottiglie (-3,4% sul 2022), a cui ha fatto da contraltare un aumento in valore del 2,8%, che sale al +26,5% se confrontato con il periodo pre-pandemico (2019). Lo ha reso noto il Consorzio Franciacorta, spiegando che il prezzo medio a scaffale è salito del 6,4% raggiungendo i 24,4 euro a bottiglia, rispetto ai 22,9 euro del 2022.

Il mercato nazionale ha rappresentato l’87,9% del venduto (-4,1% sul 2022), mentre l’export ha costituito il 12,1% (+1,5% rispetto all’anno precedente). Tra i principali Paesi importatori, la Svizzera rimane ben salda al primo posto, seguita da Giappone, Germania, Stati Uniti e Belgio. Confrontate con il periodo pre-pandemico, “le performance di crescita dell’export risultano essere particolarmente interessanti: i volumi di vendita in Svizzera sono cresciuti del 41,3% rispetto al 2019, quelli in Belgio del 23,3% e quelli negli Stati Uniti del 17,4%”. In termini di tipologie, il Franciacorta rappresenta il 77,7% del venduto globale, seguito da Franciacorta Satèn (12,2%) e Franciacorta Rosé (10,1%).

Gb. studio sterlina digitale prosegue, all’inizio limiti a detenzione

Gb. studio sterlina digitale prosegue, all’inizio limiti a detenzioneRoma, 25 gen. (askanews) – Il Tesoro della Gran Bretagna e la Banca d’Inghilterra stanno proseguendo i preparativi e le consultazioni sulla possibile creazione di una valuta digitale della banca centrale, una sterlina digitale, su cui la decisione definitiva non è stata ancora raggiunta. In un comunicato congiunto di aggiornamento su queste attività, le due istituzioni precisano che sarebbe un complemento al contante che resterebbe comunque disponibile “per chi lo preferisse.

E che potrebbero esserci restrizioni sull’ammontare massimo che singoli cittadini o imprese potrebbero detenere in sterline digitali, “almeno inizialmente”, puntualizza il comunicato. La sterlina digitale servirebbe ad effettuare pagamenti online, in presenza e tra persone, mentre non implicherebbe il versamento di interessi dato che “non sarebbe uno strumento di risparmio”, aggiunge il comunicato di Tesoro Uk e Bank of England.

In Gran Bretagna le attività preparatorie per una valuta digitale della banca centrale (central bank digital currency o Cbdc) sono iniziate nel febbraio dello scorso anno. Secondo le due istituzioni dalel imprese c’è un sostanziale sostegno a muoversi verso una valuta digitale. Ora il lavoro proseguirà sulla fase di design e studi di fattibilità su diverse opzioni.

Sardegna, Truzzu: in coalizione tornato clima forte collaborazione

Sardegna, Truzzu: in coalizione tornato clima forte collaborazioneMilano, 25 gen. (askanews) – “Un clima di forte collaborazione ritrovato dopo alcuni giorni di libera discussione all’interno della coalizione. E non saranno alcune fantasiose ricostruzioni ad incrinare i nostri rapporti, tenendo ben fermo l’obiettivo di garantire cinque anni di buon governo della coalizione di centrodestra, che si ripresenta compatta a questo appuntamento elettorale”. Così il candidato del centrodestra alla presidenza della Sardegna alle regionali del 25 febbraio, Paolo Truzzu, ha riferito l’esito della prima riunione di coalizione che si è svolta stamattina dopo la presentazione delle liste e della candidatura a presidente, accompagnata dal programma.

“Possiamo finalmente parlare di idee, partendo dal tavolo programmatico della coalizione – ha sottolineato Truzzu – che aveva lavorato su alcuni punti essenziali. Sono stati individuati alcuni temi forti che saranno sottoposti al giudizio degli elettori. Anche partendo dalle buone pratiche messe in campo durante la legislatura appena terminata. Ma soprattutto dedicandoci a quei temi più complessi che hanno bisogno di maggior impegno e di maggior coesione”. “Oggi, abbiamo parlato soprattutto di questioni organizzative legate alla breve, ma intensa, campagna elettorale. Incontrerò gli amministratori locali e i portatori di interesse per conoscere le loro istanze, ma starò soprattutto in mezzo alla gente. Un giro tra le comunità dedicato all’ascolto, ma con le idee ben chiare sul futuro della Sardegna da proporre al consenso dei sardi” ha concluso.

Covid, Fiaso: ricoveri ancora in calo, -35% in una settimana

Covid, Fiaso: ricoveri ancora in calo, -35% in una settimanaMilano, 25 gen. (askanews) – Ricoveri Covid ancora in discesa del 35% nell’ultima settimana: la rilevazione della rete sentinella della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) disegna una curva dei ricoveri ormai in picchiata nelle ultime sei settimane.

Questa volta il dato più evidente è il -43% che arriva dai ricoverati “Per Covid”, ovvero coloro che occupano posti letto nelle malattie infettive o nelle medicine con sindromi respiratorie e polmonari da riferire all’infezione da Sars Cov2. Per i ricoveri “Con Covid”, ovvero coloro che sono in ospedale per altre cause ma sono risultati positivi al coronavirus, la percentuale di riduzione è stata del 29% e rappresentano il 63% dei pazienti Covid negli ospedali. L’età media è di 78 anni e nel 92% dei casi si tratta di soggetti che presentano anche altre patologie. In calo del 25% anche i ricoveri Covid nelle terapie intensive, con un 55% in meno dei pazienti “Per Covid” in rianimazione. Si tratta in termini assoluti di poche unità per ospedale e qui il profilo è quello di soggetti con età media di 68 anni e altre patologie.

Dopo il crollo registrato la scorsa settimana (-75%) resta stabile e di poche unità il dato che arriva dagli ospedali pediatrici e dai reparti di pediatria degli ospedali sentinella monitorati dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Non ci sono bambini in terapia intensiva e ricoveri sono esclusivamente nella fascia di età tra 0-4 anni “Per Covid”. “Il trend in discesa si mantiene, il Covid in questo momento è abbastanza irrilevante tra i patogeni respiratori che circolano nella popolazione. Resta prevalente l’influenza ma anche qui gli indicatori sono in discesa e si sta allentando anche la morsa sugli ospedali”, spiega il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.