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Tag: Sanremo 2023

Gli Statuto tornano in tour per festeggiare 40(+1) anni di carriera

Gli Statuto tornano in tour per festeggiare 40(+1) anni di carrieraRoma, 22 gen. (askanews) – Al via la nuova serie di concerti del 40 Club Tour 1983-2023 della storica mod band torinese Statuto. Sette date in giro per l’Italia dove festeggiare i loro primi “40 anni di musica, impegno, divertimento, rabbia e stile all’insegna del Modernismo”.

Con la recente pubblicazione dell’album “Bella storia”, la band capitanata da Oscar “oSKAr” Giammarinaro, ribadisce le sue sonorità pop che mescolano soul, ska e powerpop. Le loro nuove canzoni, pur avendo radici musicali precise, hanno soluzioni sonore più che mai attuali, con testi incisivi e ruvidi; parole che illustrano uno stato d’animo ribelle, reso credibile, sia artisticamente sia ideologicamente, dalla loro lunga e coerente carriera. Gli Statuto sono una realtà unica, che ha scritto capitoli significativi per la storia della musica italiana. Con la loro spiccata identità Mod (fatta di scelte culturali, estetiche e artistiche sempre chiare e precise), con il loro eccentrico stile, con la loro immediatezza e sfrontatezza nei testi impegnati e talvolta ironici, si sono rivelati negli anni un modello di continuità e originalità musicale. In attività dal 1983, hanno pubblicato 21 album e tenuto più di 2000 concerti in Italia e all’estero.

“Questo tour – dichiara oSKAr – era già importantissimo in quanto celebrazione dei nostri quarant’anni, ma è diventato ancor più significativo nel ricordare il nostro storico bassista Rudy Ruzza scomparso prematuramente lo scorso anno. Nonostante malato da tempo, Rudy ha voluto suonare dal vivo fino all’ultimo. A lui abbiamo dedicato il nuovo disco e dedichiamo questo tour”. La band porterà dal vivo oltre un’ora di show con decine di brani dal lor repertorio più classico come “Abbiamo vinto il Festival di Sanremo”, “Qui non c’è il mare” o “Ragazzo ultrà”, ma anche i più recenti “Bella storia”, “Siamo ospiti” e “La Rivincita”. Sul palco Oscar oSKAr Giammarinaro (voce), Enrico Bontempi (chitarra), Giulio Arfinengo (batteria), Ennio Piovesani (basso) e Lorenzo Bonaudo (tromba). Le date del tour: sabato 27 gennaio – Giardini Luzzati – Genova; venerdì 23 febbraio – Ink Club – Bergamo; giovedì 29 febbraio – Legend Club – Milano; venerdì 1 marzo – Defrag – Roma; sabato 2 marzo – La Nuova Direzione – Cellino Attanasio (TE); sabato 23 marzo – Vibra Club – Modena e sabato 30 marzo – Diavolo Rosso – Asti.

Medio Oriente, Borrell: a Gaza Israele sta seminando odio per generazioni

Medio Oriente, Borrell: a Gaza Israele sta seminando odio per generazioniBruxelles, 22 gen. (askanews) – Se il governo israeliano non è d’accordo con la soluzione a due Stati per il conflitto con la Palestina, la “soluzione complessiva” per la pace e la sicurezza che sostengono l’Ue e la comunità internazionale, allora deve spiegare quali sono le altre soluzioni che ha in mente, perché pace e sicurezza non potranno certo essere assicurate con i mezzi militari e con il modo in cui sono impiegati a Gaza, dove al contrario si sta “seminando odio per generazioni”, lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue Josep Borrell, parlando con la stampa a Bruxelles a margine della riunione del Consiglio Affari esteri, a cui partecipano anche i ministri degli Esteri di Israele, e quelli di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, e Autorità Palestinese.

“Per questo siamo qui”, ha detto Borrell. “Dobbiamo discutere, anche se loro” gli israeliani “non sono d’accordo, anche se hanno in mente un’altra soluzione. Devono venire qui e discutere con noi. Quali altre soluzioni hanno in mente? Fare andar via tutti i palestinesi, ucciderli tutti? Ci sono già stati 25.000 morti a Gaza, di cui il 70% donne e bambini”. “Certamente – ha continuato l’Alto Rappresentante – quello che stanno facendo non è il modo migliore di cercare di distruggere Hamas, perché così stanno seminando odio per generazioni”. “Noi sappiamo che cosa è Hamas, ciò che ha fatto, e certamente lo condanniamo. Ma la pace è la stabilità – ha sottolineato Borrell – non possono essere costruite solo con mezzi militari, e certo non con questo particolare modo di usare i mezzi militari. Lo dico – ha concluso – con pieno rispetto per le vittime degli attacchi terroristici di Hamas”. Al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri, Borrel ha sottolineato che nella Striscia di Gaza “la situazione umanitaria non potrebbe essere peggiore, non ci sono parole per spiegare quale sia la situazione, con centinaia di migliaia di persone senza niente. Senza un ricovero, senza cibo, senza medicine e sotto le bombe”. Borrell ha poi aggiunto: “Oggi giorno si registra un elevato numero di vittime civili. Molti ministri hanno detto che sono troppe. La domanda è: quante sono troppe? Troppe dovrebbe significare troppe. Troppe 25.000 vittime? Per quanto andrà avanti?”.

Domani in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoro

Domani in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoroRoma, 22 gen. (askanews) – Si riunirà domani, 23 gennaio, il Consiglio Agricoltura e Pesca, durante il quale la presidenza belga presenterà il suo programma di lavoro per il prossimo semestre nel settore dell’agricoltura e della pesca.

Durante la seduta, i ministri europei discuteranno le questioni agricole legate al commercio, sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione e il Consiglio terrà una discussione pubblica sul dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in Europa avviato dalla Commissione. Sempre nel corso di una sessione pubblica e a seguito di una presentazione da parte della Commissione, il Consiglio avrà un primo scambio di opinioni sulla proposta di regolamento relativo a un quadro di monitoraggio per le foreste europee resilienti.

Infine, la Lettonia fornirà informazioni sulle sanzioni contro i prodotti agricoli importati dalla Russia, mentre il Consiglio riceverà pubblicamente informazioni dalla delegazione austriaca sul ruolo della politica agricola comune nella salvaguardia della produzione alimentare di alta qualità.

Eridania riduce plastica in imballaggi e punta su riciclo

Eridania riduce plastica in imballaggi e punta su ricicloRoma, 22 gen. (askanews) – Uso della plastica ridotto progressivamente negli anni (-14% per i pack primari e -13% per i pack secondari) e la quasi totalità degli imballaggi utilizzati è ad oggi riciclabile. Eridania punta su sostenibilità e riciclo: gli imballaggi sono oggi per il 75% in carta o cartoncino e, dal 2020, sono tutti certificati FSC, a garanzia della provenienza del materiale da fonti di riciclo e di recupero.

Eridania, azienda leader nel mercato della dolcificazione ha scelto di inserire tra i pillar della sua agenda green anche l’attenzione in materia di packaging, in un’ottica fortemente orientata alla sostenibilità. E studia packaging meno impattanti possibile ad ogni nuovo lancio: tre degli ultimi arrivati in casa Eridania hanno infatti confezioni interamente riciclabili in carta certificata FSC. Alessio Bruschetta, AD di Eridania Italia, spiega in una nota: “il percorso iniziato dieci anni fa vede la nostra azienda attiva non soltanto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche sociale e nutrizionale. Siamo orgogliosi di contribuire a un futuro più verde e di offrire soluzioni innovative, anche in termini di packaging, che possano soddisfare le esigenze dei clienti informandoli con trasparenza sui prodotti che andranno ad inserire nel loro carrello e, allo stesso tempo, salvaguardare l’ambiente”.

M.O., Borrell: a Gaza Israele sta seminando odio per generazioni

M.O., Borrell: a Gaza Israele sta seminando odio per generazioniBruxelles, 22 gen. (askanews) – Se il governo israeliano non è d’accordo con la soluzione a due Stati per il conflitto con la Palestina, la “soluzione complessiva” per la pace e la sicurezza che sostengono l’Ue e la comunità internazionale, allora deve spiegare quali sono le altre soluzioni che ha in mente, perché pace e sicurezza non potranno certo essere assicurate con i mezzi militari e con il modo in cui sono impiegati a Gaza, doce al contrario si sta “seminando odio per generazioni”.

Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue Josep Borrell, parlando con la stampa a Bruxelles a margine della riunione del Consiglio Affari esteri, a cui parteciperanno anche i ministri degli Esteri di Israele, e quelli di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, e Autorità Palestinese. “Per questo siamo qui”, ha detto Borrell. “Dobbiamo discutere, anche se loro” gli israeliani “non sono d’accordo, anche se hanno in mente un’altra soluzione. Devono venire qui e discutere con noi. Quali altre soluzioni hanno in mente? Fare andar via tutti i palestinesi, ucciderli tutti? Ci sono già stati 25.000 morti a Gaza, di cui il 70% donne e bambini”.

“Certamente – ha continuato l’Alto Rappresentante – quello che stanno facendo non è il modo migliore di cercare di distruggere Hamas, perché così stanno seminando odio per generazioni”. “Noi sappiamo che cosa è Hamas, ciò che ha fatto, e certamente lo condanniamo. Ma la pace è la stabilità – ha sottolineato Borrell – non possono essere costruite solo con mezzi militari, e certo non con questo particolare modo di usare i mezzi militari. Lo dico – ha concluso – con pieno rispetto per le vittime degli attacchi terroristici di Hamas”.

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Ocse: crisi energia frena crescita Italia, stretta Bce il credito

Ocse: crisi energia frena crescita Italia, stretta Bce il creditoRoma, 22 gen. (askanews) – In Italia la crescita economica si è dimostrata “resiliente”, ma ora “sta attraversando una fase di rallentamento. L’attività ha superato bene le crisi recenti, ma la crescita sta attualmente rallentando in un contesto di irrigidimento delle condizioni finanziarie”. E’ la fotografia scattata dall’Ocse in un rapporto sull’economia Italiana. Secondo l’ente parigino, dato l’elevato livello del debito “occorre consolidare le finanze pubbliche”.

Nello studio l’Ocse ha ripreso le stime che erano state diffuse lo scorso 29 novembre, in occasione dell’aggiornamento del suo Economic Outlook: il Pil italiano dovrebbe segnare una crescita dello 0,7% quest’anno, analoga a quella del 2023, e una lieve accelerazione al più 1,2% nel 2025. L’indebolimento della crescita è stato causato dalla crisi energetica, che “ha innescato un rallentamento dell’attività. L’ampio sostegno fiscale e l’aumento della competitività hanno contribuito a riportare il Pil reale al livello precedente la pandemia entro la metà del 2021 – prosegue l’Ocse – e la disoccupazione a livelli storicamente bassi. Tuttavia, l’aumento dell’inflazione in seguito alla crisi energetica ha eroso i redditi reali delle famiglie e l’inasprimento della politica monetaria della zona euro ha condotto a un rapido aumento dei costi di finanziamento per le famiglie, le imprese e le amministrazioni pubbliche”.

Secondo l’ente parigino l’irrigidimento delle condizioni finanziarie causato dalla stretta monetaria decisa dalla Bce per tutta la zona euro “è stato considerevole. Dal secondo semestre del 2022, i tassi sui prestiti alle famiglie e alle imprese sono aumentati di circa 3 punti percentuali. La crescita del credito è diventata negativa – si legge – e il mercato immobiliare si è indebolito”. Nel frattempo, la politica di bilancio nel Belpaese “ha assunto un orientamento neutrale. Il sostegno pubblico connesso alla crisi energetica è stato in parte revocato e dovrebbe giungere a termine, ma il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e i tagli mirati alle imposte sul reddito sostengono la domanda. Qualora i prezzi dell’energia aumentassero nuovamente in maniera considerevole – avverte l’Ocse – occorrerebbe reintrodurre esclusivamente misure che siano destinate alle famiglie più indigenti”.

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevede una crescita contenuta sul biennio in corso (2024-2025). “L’inflazione dovrebbe diminuire gradualmente, poiché lo shock dei beni energetici ha determinato pressioni più ampie sui prezzi, che richiederanno tempo per dissiparsi. I rischi sono orientati al ribasso e la presenza di condizioni finanziarie più rigide del previsto ridurrebbe ulteriormente la domanda interna”. All’opposto, un fattore che potrebbe sostenere la crescita potrebbe essere l’accelerazione della spesa dei fondi del Pnrr, “anche mediante il riorientamento del Piano verso progetti di investimento di grandi dimensioni gestiti a livello centrale, come pianificato dal Governo e approvato dalla Commissione europea: potrebbe stimolare gli investimenti”.

Cia a Stati Generali birra: è eccellenza ma servono certezze

Cia a Stati Generali birra: è eccellenza ma servono certezzeRoma, 22 gen. (askanews) – Certezze per potere investire e crescere sui mercati internazionali. Negli ultimi anni le birre agricole e artigianali, prodotte in parte con materie prime italiane, sono diventate un’eccellenza a livello qualitativo, ma hanno bisogno di far crescere ancora il mercato. E, per farlo, servono anche certezze da parte della politica, come il mantenimento dell’attuale riduzione sulle accise. Questi i temi principali degli Stati generali della birra, che hanno raccolto per la prima volta i protagonisti della filiera brassicola e sono stati organizzati a Pollenzo (Cn) da Cia-Agricoltori Italiani insieme a Unionbirrai, che associa i birrifici indipendenti.

“E’ necessario un fronte comune fra tutti gli attori coinvolti per raggiungere gli obiettivi, creando una filiera di materie prime coltivate interamente in Italia”, ha detto Cristiano Fini, presidente di Cia, che ha voluto sollecitare una riflessione su un settore che negli ultimi 20 anni ha attuato una vera e propria rivoluzione, con la nascita della birra artigianale italiana. La birra, infatti, non è solo un prodotto di gran consumo, ma è anche una nuova eccellenze del Made in Italy con oltre 1000 birrifici di eccellenza che hanno fatto crescere il valore condiviso del comparto, 9,4 miliardi di euro e oltre 700 milioni in accise annue, che si sommano alla contribuzione fiscale ordinaria. Inoltre, la filiera agricola della birra sta crescendo, con la ricerca di produzioni sempre di maggiore qualità, per fare della birra un prodotto 100% con materie prime italiane. Se nel malto d’orzo c’è un fabbisogno che supera il 50% della domanda, nel caso del luppolo solo il 5% di quello consumato dai produttori italiani è prodotto nel nostro Paese.

Secondo Matteo Bartolini, vicepresidente Cia, “il settore ha molte opportunità da cogliere, ma per ottenere l’obiettivo bisogna che tutti gli attori del settore impostino una programmazione di lungo periodo. Alle istituzioni chiediamo, invece, di rivedere la Legge del 1962 che regolamenta il settore e di ripristinare nel decreto Milleproroghe le accise ridotte per i birrifici fino a 60mila ettolitri annui, che sono state soppresse dalla Legge di bilancio”. Gli ha fatto eco Alfredo Pratolongo di Assobirra: “il settore dopo una crescita del 9% dal 1918 al 2022, nel 2023 ha perso una forbice di mercato tra il 5 e il 7%. L’inversione di tendenza è dovuta a diversi fattori strutturali come i costi aumentati in modo esponenziale e i consumi diminuiti, anche perché le accise incidono in modo pesante sul prezzo al consumatore”.

Malattie rare, al via la campagna #UNIAMOleforze

Malattie rare, al via la campagna #UNIAMOleforzeRoma, 22 gen. (askanews) – Il 29 febbraio 2024, il giorno più raro del calendario, si celebra in tutto il mondo la Giornata dedicata alle Malattie Rare (Rare Disease Day). UNIAMO, la Federazione Italiana delle Malattie Rare, che da 25 anni opera per la tutela e la difesa dei diritti delle persone con malattia rara e delle loro famiglie, svilupperà come di consueto dal 2008 iniziative specifiche. In continuità con le precedenti edizioni, UNIAMO approfondirà il tema del “viaggio”, un percorso metaforico a rappresentare le difficoltà e le sfide che incontrano le persone con malattia rara. Focus di questa edizione sarà la presa in carico olistica, un approccio integrato di cura che considera tutte le esigenze sanitarie e sociali.

Insieme ad una campagna out-of-home, con la brandizzazione di autobus, tram e pensiline in quattro città italiane (Roma, Milano, Bologna e Venezia), verranno organizzati eventi di sensibilizzazione con la presenza delle più alte cariche politiche e istituzionali. La campagna social coinvolgerà influencer, persone con malattia rara, associazioni e cittadini, con una grafica coordinata e momenti focali sul racconto delle “storie” dei pazienti. Per l’edizione 2024 del Rare Disease Day, la diciassettesima, UNIAMO ha deciso di raggiungere con la sua campagna di sensibilizzazione un pubblico più giovane, stringendo una partnership con il FantaSanremo, il fantasy game basato sul Festival della canzone italiana che l’anno scorso ha coinvolto oltre un milione e mezzo di partecipanti. Sul sito fantasaremo.com si potrà comporre la propria squadra fatta da 5 artisti, acquistati con 100 baudi – la valuta del gioco -, e iscriverla alla Lega UNIAMO.

Gli hashtag ufficiali saranno #rarediseaseday, #uniamoleforze e #rarimaisoli. L’hashtag #uniamoleforze vuol spronare tutti gli attori a coalizzare gli sforzi per ottimizzare il sistema e raggiungere una reale presa in carico, che assicuri diagnosi precoce, terapie appropriate, disponibili e a domicilio, percorsi strutturati, integrazione socio-sanitaria, collegamenti fra centri di specializzazione e territorio, ricerca e sperimentazioni che offrano speranza per il futuro. Il video e il podcast, realizzati quest’anno con il contributo del noto musicista e direttore d’orchestra Beppe Vessicchio, saranno trasmessi su canali tv e radio nazionali.

Le iniziative di UNIAMO partono il 31 gennaio con il lancio online della campagna #UNIAMOleforze, insieme al video spot. A dare il via al mese delle malattie rare il primo febbraio la conferenza stampa al Ministero della Salute con il Sottosegretario Marcello Gemmato. Il 6 febbraio a Roma si entra nel vivo delle iniziative di sensibilizzazione con l’inaugurazione dei bus elettrici che circoleranno per tutto il mese con i colori ufficiali della giornata. Il 9 febbraio prevista a Milano una conferenza stampa alla quale seguirà il 10 Febbraio, sempre a Milano, la marcia per le malattie rare che partirà da Piazza Castello (con taglio del nastro della pensilina brandizzata) per concludersi in via Palestro. Il 12 febbraio sarà la volta della conferenza stampa a Bologna. Il 21 Febbraio a Roma l’evento coorganizzato con l’Istituto Superiore di Sanità sulla medicina narrativa e, nel pomeriggio, un convegno sulle attività dell’Istituto con focus malattie rare. Il 29 febbraio, sempre a Roma, l’evento della Federazione dedicato ai parlamentari, per fare il punto sull’anno trascorso. A chiudere il mese dedicato alle iniziative due appuntamenti a Venezia, il 1° marzo una conferenza stampa per l’inaugurazione degli schermi digitali brandizzati all’aeroporto e il 2 marzo un convegno con temi incentrati sull’etica e le sfide poste dalle malattie rare. La Giornata ha ricevuto quest’anno il patrocinio di Agenas, CNR, Federazione Nazionale Ordini Tsrm E Pstrp, Fiaso, Fofi e Forum Terzo Settore.

Si ringraziano Rai Pubblica Utilità (per la campagna di sensibilizzazione) e Sky per il Sociale (per la diffusione dello spot TV).

Credit Agricole compra 7% di Worldline: azionista di lungo termine

Credit Agricole compra 7% di Worldline: azionista di lungo termineMilano, 22 gen. (askanews) – Credit Agricole compra il 7% di Worldline, la paytech company francese. L’annuncio in una nota nella quale la banca sottolinea la volontà di restare azionista di minoranza della società nel lungo termine, “pienamente al fianco di Worldline”. Il deal, viene fatto sapere, avrà un impatto di 10 punti base sul Cet1 ratio di Credit Agricole.

L’accordo si basa sulla partnership strategica siglata a luglio 2023 tra il Gruppo Crédit Agricole e Worldline. “L’obiettivo – viene spiegato – è rafforzare questa partnership per creare un attore di primo piano nel mercato francese dei servizi di pagamento. Oltre alla partnership strategica, questa transazione dimostra l’intenzione del Gruppo Credit Agricole di sostenere lo sviluppo e la crescita di Worldline”. Il lavoro per la creazione della joint venture già annunciata, spiega la nota, procede secondo il timing previsto con il lancio operativo per il 2024 dopo il via libera regolamentare.

Belstay Hotels: 2023 in crescita, fatturato a 19 milioni di euro

Belstay Hotels: 2023 in crescita, fatturato a 19 milioni di euroMilano, 22 gen. (askanews) – Si chiude in crescita il primo bilancio completo di Belstay Hotels, la catena a quattro stelle lanciata meno di due anni fa per clientela sia business sia leisure a ridosso delle principali città. Nel 2023 il fatturato dei quattro hotel, due dei quali a Milano, uno a Venezia Mestre e uno a Roma, si attesta sui 19 milioni di euro, facendo segnare il 25% in più rispetto ai volumi pre-acquisizione e pre-Covid (2018-19) e un incremento del ricavo per camera disponibile (indice RevPar) maggiore del 30% rispetto alla crescita media del medesimo index nei mercati cittadini dove è possibile un confronto con altre catene. Le strutture, al loro primo anno completo di gestione, hanno peraltro realizzato marginalità positiva sopra le aspettative.

L’occupazione media annua è stata superiore al 70%, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto alle attese e una crescita costante dei repeaters (ospiti ricorrenti) sia a livello corporate, sia MICE (Meetings, Incentives, Conferences & Exhibitions) sia individuale. La provenienza geografica degli ospiti Belstay è risultata estremamente varia con oltre 50 nazionalità. In sensibile crescita rispetto al 2022 la componente estera pari al 68% della clientela totale, a riprova di una progressiva internazionalizzazione della domanda. L’Italia rappresenta comunque il primo mercato col 32% delle presenze, seguita dagli Stati Uniti col 7 per cento. Significativo nel segmento leisure l’afflusso dall’America Latina che rappresenta il 22% del totale.

Nel 2023 sono stati realizzati circa mille eventi, che hanno visto come assolute protagoniste le strutture di Roma Aurelia e Milano Assago. I principali eventi sono stati organizzati per aziende dei comparti Pharma, Formazione e Beauty. Da notare che molti clienti che hanno organizzato meeting presso Belstay Hotels lo scorso anno, già oggi hanno pianificato attività per l’anno in corso, confermando la scelta delle location presso le strutture del gruppo. Un altro segmento al quale Belstay ha rivolto l’attenzione è quello dei Gruppi Sportivi, in costante crescita anche grazie ad attività di sponsorizzazione e servizi dedicati alle particolari esigenze delle squadre.

Per il 2024 si prevede un’ulteriore crescita anche grazie al potenziamento della ristorazione a marchio Seguimi, l’apertura delle due piscine di Linate e Venezia Mestre nonché l’espansione delle aree eventi e leisure, frutto d’investimenti in attività di ristrutturazione, portati a termine secondo i piani. “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti – ha commentato Roberto Di Tullio, AD di Belstay Hotels -. La nostra catena con la sua formula unica fatta di comfort, design e convenienza, ha riscosso un successo superiore alle attese, segno che le nostre strutture colmano un vuoto nelle zone decentrate delle principali città e che il concetto Belstay, così centrato sul prodotto e sui servizi, risponde alle esigenze di una clientela diversificata per segmento di domanda e provenienza geografica. Il 2024 sarà l’anno della messa a regime operativa per portare il gruppo verso una traiettoria di performance che realizzi il potenziale ancora inespresso. L’obiettivo è di incrementare il giro d’affari, con un focus sull’incremento del prezzo medio e sul potenziamento delle attività ristorative a marchio Seguimi grazie all’operatività ordinaria, ma soprattutto mediante il comparto MICE e l’organizzazione di nuovi eventi nella stagione estiva”.

“Il 2023 è stato caratterizzato da alti tassi di interesse, prezzi medi da record e costi di materie prime ancora crescenti – ha aggiunto Tommaso Valle, Co-Fondatore di Garnet Hospitality Partners nonché Development & Project Director di Belstay Hotels -. Viste le condizioni penalizzanti nell’effettuare nuove acquisizioni, i cui volumi immobiliari sono risultati inferiori al 2022, l’anno scorso ci siamo concentrati sull’ottimizzazione dell’attività gestionale e sul pieno sfruttamento dell’onda lunga di mercato per massimizzare il giro d’affari. Oggi Belstay è nelle condizioni ottimali per cogliere ulteriori opportunità d’incremento del fatturato sugli hotels esistenti ed eventualmente crescere nel numero di strutture, sfruttando un’organizzazione estremamente solida. Ci auguriamo che il mercato immobiliare offra quest’anno maggiori occasioni d’espansione, vista la grande necessità di rinnovamento del patrimonio alberghiero italiano nel segmento 4 stelle”.