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Tag: Sanremo 2023

Patto stabilità, Gentiloni: Parlamento-governi, un mese per accordo

Patto stabilità, Gentiloni: Parlamento-governi, un mese per accordoBruxelles, 17 gen. (askanews) – “Il voto di oggi del Parlamento europeo, che a larga maggioranza ha dato mandato ai relatori” per le trattative con il Consiglio Ue, “apre la fase conclusiva del negoziato per la riforma del Patto di stabilità. Quindi è un passo per noi molto importante, positivo”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in un incontro con i giornalisti a oggi a Strasburgo, dopo il voto dell’aula. Gentiloni è apparso ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo tra le due istituzioni co-legislative e la Commissione sulla riforma del Patto entro la metà di febbraio, in modo da poter concludere il processo prima della fine della legislatura europea, e applicare le nuove regole ai bilanci del 2025.

“E’ chiaro che nel negoziato che comincia già oggi pomeriggio tra il Parlamento europeo e il Consiglio Ue, la Commissione farà ogni sforzo per raggiungere un’intesa. Sarà necessario uno spirito di compromesso fra tutti. Abbiamo bisogno di un’intesa in poche settimane, se vogliamo dare rapidamente un quadro di regole per i bilanci dei nostri paesi che garantisca, in un momento molto difficile, con gravi incertezze anche geopolitiche, stabilità e investimenti, e crescita sostenibile. Quello di oggi è un passo molto positivo in questa direzione”, ha detto Gentiloni. “Certamente la Commissione si augura che l’entrata in vigore sia la più rapida possibile. Ma sarà – ha continuato il commissario – una decisione che verrà presa dai governi. Oggi, dopo il voto del Parlamento europeo, quello che è fondamentale è trovare un’intesa finale tra governi e Parlamento, in modo tale che si abbia una base legislativa solida”.

“Basta dare un’occhiata alla cartina geografica e alle tensioni che ci sono”, per capire che “non è un momento in cui l’Europa possa permettersi o di tornare alle vecchie regole del Patto di stabilità, o di avere incertezza sul quadro regolatorio. C’è bisogno di una riforma, e di un’intesa rapida sulla riforma”, ha insistito Gentiloni. Quanto ai tempi per l’entrata in vigore, il commissario ha osservato: “Si deciderà nelle prossime settimane se la riforma sarà già in applicazione per il bilancio del 2025. Ciò che è certo è che abbiamo bisogno di un compromesso. Vediamo che tra la posizione del Consiglio e quella del Parlamento ci sono differenze su un paio di aspetti sostanziali, e la Commissione sarà un intermediario onesto nel tentativo di raggiungere questo accordo”. Ma “dal punto di vista temporale l’accordo deve essere raggiunto entro la prima metà di febbraio, se vogliamo che questo processo legislativo si concluda in questa legislatura”.

Comunque, “vedo che c’è molto impegno da parte del Parlamento e del Consiglio per raggiungere questo obiettivo”, ha rilevato Gentiloni, aggiungendo che il fatto che il negoziato fra le istituzioni (“trilogo”) inizi già nell’ora successiva al voto di Strasburgo “è anche un segno che tutti sono consapevoli dell’urgenza di raggiungere un compromesso”. “Dobbiamo sostanzialmente lavorare per un compromesso: sappiamo che l’accordo raggiunto dal Consiglio è diverso, sotto diversi aspetti, dalle proposte iniziali della Commissione; ma sappiamo anche che, nonostante questo, è un passo avanti notevole rispetto alle regole precedenti, a quelle che sono già rientrate in vigore dal primo gennaio”, ha concluso Gentiloni.

Alluvione, von der Leyen: “Tin bota, l’Europa rimane con voi”

Alluvione, von der Leyen: “Tin bota, l’Europa rimane con voi”Roma, 17 gen. (askanews) – “A maggio vi ho detto di resistere e che l’Ue era al vostro fianco, ora vi dico che staremo al vostro fianco fin quando servirà: ‘Tin bota, l’Europa rimane con voi”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen chiudendo il suo intervento da Forlì dove si è recata in seguito all’alluvione dello scorso maggio.

“E’ veramente toccante per me essere qui di nuovo in Emilia Romagna e ricordo vivamente e non posso dimenticare la devastazione dell’alluvione”, “l’enorme quantità di fango ovunque e le rovine delle case andate distrutte” ma “ricordo altrettanto vivamente l’enorme solidarietà che si è diffusa tra le persone, l’aiuto vicendevole”, c’era anche chi “cucina e mi è stata persino consegnata quella fantastica piadina”, ha aggiunto scherzando anche su quella offerta oggi dal sindaco e “prossima piadina me la porto a casa”.

Federcuochi, a Roma è Gourmet Dinner Show tra sapori made in Italy

Federcuochi, a Roma è Gourmet Dinner Show tra sapori made in ItalyRoma, 17 gen. (askanews) – Tripudio di berrette bianche e sapori made in Italy nel ristorante Esposizioni del Palaexpo, dove centinaia di chef della Federazione Italiana Cuochi (FIC) e tanti volti noti hanno potuto applaudire le nuove creazioni con le quali la Nazionale Italiana Cuochi (NIC) gareggerà alle prossime Olimpiadi della Cucina di Stoccarda.

“L’annuale Gourmet Dinner Show è stata l’occasione per presentare il programma attività 2024 e per un confronto con chef e partner della Federazione sul futuro della ristorazione – ha detto il Presidente Federcuochi Rocco Pozzulo – proseguendo il cammino verso traguardi quali il cuoco certificato in ogni cucina professionale e il riconoscimento del nostro lavoro come mestiere usurante”. Nell’accogliere i tanti ospiti intervenuti alla serata, il responsabile Media & Public Affairs FIC Alessandro Circiello ha illustrato le nuove ricette della NIC, create con tanti ingredienti italiani “per promuovere il bello e il buono della grande cucina made in Italy”. E allora via libera a gusto e fantasia con i piatti magistralmente realizzati dalla NIC, supportata dalle Lady Chef e dall’Ateneo della Cucina: Risotto come una Pizza, Zucca pepe nero e basilico di Prà, Fusillone con calamaro fritto, pomodoro confit e nero di seppia, Frolla ai savoiardi con panna cotta alla vaniglia, mousse alla fava tonka e lamponi. Infine, omaggio alla Sicilia con l’Assoluto di Mandorla dello chef Seby Sorbello.

Accorsi a degustare le tante delizie del team azzurro, capitanato dal general manager Gianluca Tomasi, i conduttori RAI Beppe Convertini (Unomattina in Famiglia) e Marzia Roncacci (TG2 Italia), il sen. Maurizio Gasparri, i consiglieri capitolini Virginia Raggi e Fabrizio Santori, i direttori Paolo Petrecca (Rainews24), Francesco Pionati (Rai Radio1) e Fabrizio Zappi (Rai Documentari), il giornalista e divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, l’assessore alla cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre, l’assessore all’agricoltura della Regione Sardegna Valeria Satta, la forzista Maria Spena, il vicepresidente del Palaexpo Ivana Della Portella, il presidente di Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente dei conservatori e riformisti europei Antonio Giordano e il Gen. dei Carabinieri Donato Monaco.

Viminale, controlli frontiera con Slovenia prorogati di 5 mesi

Viminale, controlli frontiera con Slovenia prorogati di 5 mesiRoma, 17 gen. (askanews) – I controlli alla frontiera con la Slovenia saranno prorogati, a decorrere dal 19 gennaio, per ulteriori 5 mesi. Lo ha comunicato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, in una nota inviata oggi alle Autorità UE e ai Ministri dell’interno degli Stati Membri.

“La decisione è motivata dal perdurare del rischio di possibili infiltrazioni terroristiche tra coloro che giungono irregolarmente in Italia, e in ragione del fatto che dalla frontiera terrestre con la Slovenia transitano i maggiori flussi provenienti dalla rotta balcanica. Uno scenario – fa sapere il Viminale – che ha trovato conferma nel corso dell’ultima riunione del Comitato di Analisi Strategica Anti-terrorismo, tenutasi l’11 gennaio scorso”. Le modalità di controllo, che continueranno ad essere attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, sono “tali da causare il minore impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico di merci”.

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezza

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezzaForlì, 17 gen. (askanews) – “Ringrazio la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che torna su queste terre” dopo che a maggio “venne qui pochi giorni dopo l’alluvione. L’ultima volta che Von der Leyen venne qui portò il suo impegno e il fatto che sia qui di nuovo è secondo me simbolo di grande serietà e concretezza di cui credo che tutti gli abitanti di questa Reigone debbano per questo rinraziarla”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel municipio di Forlì.

“Abbiamo lavorato molto insieme in mod molto proficuo, la prima cosa che va raccontata è la revisione del Pnrr, una cosa che si diceva non fosse possibile invece era possibile e doverosa visto il mutato contesto in cui ci troviamo e in quella revisione c’è un impegno molto importate delle zone alluvionate per un ulteriore 1,2 mld di euro”, ha sottolineato Meloni.

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezza

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezzaForlì, 17 gen. (askanews) – “Ringrazio la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che torna su queste terre” dopo che a maggio “venne qui pochi giorni dopo l’alluvione. L’ultima volta che Von der Leyen venne qui portò il suo impegno e il fatto che sia qui di nuovo è secondo me simbolo di grande serietà e concretezza di cui credo che tutti gli abitanti di questa Reigone debbano per questo rinraziarla”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel municipio di Forlì.

“Abbiamo lavorato molto insieme in mod molto proficuo, la prima cosa che va raccontata è la revisione del Pnrr, una cosa che si diceva non fosse possibile invece era possibile e doverosa visto il mutato contesto in cui ci troviamo e in quella revisione c’è un impegno molto importate delle zone alluvionate per un ulteriore 1,2 mld di euro”, ha sottolineato Meloni.

Bce, Patuelli: temo che si arrivi tardi a decidere taglio tassi

Bce, Patuelli: temo che si arrivi tardi a decidere taglio tassiMilano, 17 gen. (askanews) – “Temo che si arrivi tardi a decidere la riduzione dei tassi ufficiali di sconto, che si attenda che tutta Europa vada sotto il 2%, perché poi nasce il problema opposto. Auspicherei un calo più tempestivo e più graduale”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, riguardo alle future decisioni della Bce, a margine del comitato esecutivo dell’associazione che si è tenuto oggi a Milano, al quale è intervenuto quale ospite il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.

“Da un mese e mezzo – ha rilevato Patuelli – i tassi di mercato sono cambiati e si sono ridotti con vantaggi per chi ha debiti a tasso variabile o per chi ha intenzione di sottoscrivere nuovi debiti. Il mercato sta reagendo in modo difforme dalla decisione di non discutere sui tassi ufficiali”. Patuelli ha inoltre osservato che “l’andamento dell’inflazione non è uniforme in Europa. Coloro che frenano i tagli – ha spiegato – sono in Nord Europa e sono quelli che rischiano di meno dal blocco del Mar Rosso. Quindi, è imprevedibile questa dinamica sulla media dell’inflazione dei Paesi dell’eurozona”. Riguardo, in particolare, alla situazione nel Mar Rosso, il presidente dell’Abi si è detto “molto preoccupato”.

De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)

De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)Roma, 17 gen. (askanews) – Bagarre in aula alla Camera durante il dibattito sulle comunicazioni del guardasigilli Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia. A suscitare le proteste e la censura da parte della presidenza, l’intervento del deputato M5s Federico Cafiero De Raho.

“Allarma – ha detto ex procuratore antimafia – l’attenzione ossessiva che il Ministro e il governo hanno sulla pubblicazione e sulla informazione del contenuto delle intercettazioni. Il silenzio sulle ordinanze di custodia cautelare lo riteniamo molto grave, il silenzio sui contenuti delle intercettazioni ostacola la prevenzione dei reati. Lei Ministro, la presidente Meloni e tutti voi della maggioranza sapete che il silenzio è omertà e sapete che le mafie si proteggono con l’omertà. La vostra politica è un favore alle mafie, voi fate quello che le mafie nei loro territori impongono con l’intimidazione. Zittite la stampa e le persone: mai le mafie hanno avuto un trattamento così favorevole”. “Non si può sostenere in quest’aula che quello che si sta facendo, ovvero la norma che tutti chiamano bavaglio abbia la funzione di silenziare la stampa ed è la tecnica che usa la mafia”, ha reagito il deputato Roberto Giachetti chiedendo alla presidenza della Camera “di verificare quello che è stato detto perché non tutto può essere perché quelle parole lasciano intendere che qui sui fanno le cose come le fanno i mafiosi”.

De Raho ha preso la parola precisando: “Ho grande rispetto sia per il Ministro, che per l’aula e per la politica. La mia affermazione era la seguente: non consentire la pubblicazione dei contenuti delle conversazioni, la pubblicazione delle ordinanze, determina il silenzio. Il silenzio è l’omertà e l’omertà è uno dei pilastri dell’associazione mafiosa. Ho detto questo senza voler infangare nessuno”. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha censurato le parole del deputato pentastellato: “Il sillogismo che ha appena spiegato non è accettabile in quest’aula. Il sillogismo secondo il quale all’omertà corrisponde il silenzio e la categoria si applica a questo governo è inaccettabile. Avevo inteso omertà nel senso di nascondere qualcosa ma se lei lo riporta a un senso criminale devo richiamarla e devo censurare il suo intervento”.

Sulla questione si è difeso il ministro Nordio: “Non voglio fare l’avvocato difensore di nessuno ma il collega Cafiero De Raho e altri credo abbiano in perfetta buona fede il complesso di Senofane. Senofane diceva che i traci dipingono gli dei con gli occhi azzurri e i capelli rossi, gli africani con occhi neri e i capelli ricciuti e se un triangolo potesse pensare vedrebbe Dio fatto a triangolo. Vuol dire che ognuno vede la realtà secondo la lente deformata dei propri pregiudizi. Non mi stupisco che una persona che ha dedicato la vita all’antimafia e all’anticorruzione veda tutto il mondo come una sorta di cospirazione, sotto ogni ponte veda un appalto truccato, un favore alla mafia. È una sorta di vizio mentale, prendiamolo ma non è così”.

Berlinale, “Quell’estate con Irène” di Sironi in anteprima mondiale

Berlinale, “Quell’estate con Irène” di Sironi in anteprima mondialeRoma, 17 gen. (askanews) – Sarà presentato in anteprima mondiale alla Berlinale, nella sezione Generation, “Quell’estate con Irène”, il nuovo film di Carlo Sironi (già vincitore del Discovery Prize per la migliore opera prima agli European Film Awards con “Sole”).

Il film, ambientato nell’agosto 1997, racconta di Clara e Irène che si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, in comune hanno soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Eppure quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate. “Quell’estate con Irène” nasce dal desiderio di raccontare quel momento in cui le prime impressioni della vita ci colpiscono e vanno a creare la nostra identità e la nostra memoria, quell’estate che non dimenticheremo mai. Volevo realizzare un film che avesse la sostanza indefinita di un sogno ad occhi aperti e la precisione chirurgica dei ricordi più importanti. La prima volta che l’ho immaginato stavo ascoltando To Wish Impossible Things dei The Cure: ‘Remember how it used to be / when the sun would fill up the sky. / Remember how we used to feel, / those days would never end’” ha dichiarato Carlo Sironi.

Il primo lungometraggio di Sironi, “Sole” ha debuttato in concorso nella sezione Orizzonti alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha partecipato ai festival di Toronto e Berlino, ottenuto una candidatura al David di Donatello e ai Nastri d’argento e vinto il Discovery Prize come migliore esordio agli European Film Awards 2020. “Quell’estate con Irène” è il suo secondo film, selezionato alla 74esima Berlinale.

Illetta, innovazione e design del caffè al bar: “E’ la macchina del futuro”

Illetta, innovazione e design del caffè al bar: “E’ la macchina del futuro”Milano, 17 gen. (askanews) – La qualità di un caffè al bar dipende in larga parte dalla “mano” del barista, quella abilità frutto di formazione ed esperienza che fanno la differenza. Perchè anche quando la qualità della materia prima è alta non è detto che la si ritrovi nella tazzina. Illy ha voluto eliminare questo rischio per garantire, a tutte le latitudini, la stessa qualità di una tazzina di caffè. Da qui è nata la nuova Illetta.

Evoluzione della prima e omonima macchina professionale da caffè ad alta pressione lanciata nel 1935, la nuova Illetta è “la macchina del futuro” come l’ha definita il presidente Andrea Illy in occasione dei 90 anni dell’azienda, con una tecnologia altamente innovativa, sostenibile e di design, visto che il progetto porta la firma di Antonio Citterio, con cui la collaborazione si rafforza ulteriormente. “Bellezza, innovazione e sostenibilità sono le tre caratteristiche di Illetta” ha detto alla presentazione milanese l’ad Cristina Scocchia, presentando la macchina che promette di cambiare l’esperienza di consumo al bar del caffè. La tecnologia che si cela dietro questa macchina rosso illy, consente di preparare un caffè di qualità in maniera costante e al tempo stesso di personalizzare la preparazione. “Questa tecnologia permette di fare qualsiasi ricetta si desideri: caffè lungo, napoletano, freddo ed è straordinario come si riesca a modulare l’aroma solo attraverso una macchina del caffè”, aveva detto Andrea Illy parlando della nuova macchina. “In questo momento in cui c’è un turnover molto elevato nella professione del barista, in cui manca il personale formato è molto facile che ne risenta la qualità in tazza. La nuova Illetta unisce un design sofisticato a un’anima tecnologica in grado di eliminare l’errore umano e garantire la miglior qualità in tazza con un elevato livello di personalizzazione”, ha spiegato Scocchia.

Dotata di un ecosistema interconnesso, la nuova macchina del caffè Illy ha un display Tft full touch ad alta risoluzione con cui è possibile impostare varie preparazioni, ciascuna con profili di estrazione dedicati. Ma la vera novità è all’interno: un sistema brevettato con tecnologia instant-heating, rende Illetta sempre pronta a erogare caffè, vapore in maniera delicata e progressiva e acqua calda a diverse temperature, annullando i tempi di attesa legati al riscaldamento e assicurando un risparmio energetico fino al 50% rispetto alle normali macchine da caffè con caldaia, oggi diffuse sul mercato. A spiegare il portato di questa innovazione è proprio Antonio Citterio: “L’innovazione nell’ambito del design è sempre legata a una innovazione tecnologica o tipologica. Illetta è innovativa in tutti e due i campi. Prima di tutto perchè scompare il volume della macchina del caffè – ha detto nella presentazione milanese – oggi le macchine sono fatte con un boiler interno che scalda l’acqua. Questa macchina non ha più il boiler, il riscaldamento dell’acqua è istantaneo e attraverso un software si regolano temperatura e pressione elementi che fanno la differenza nella qualità del caffè. Concettualmente è totalmente innovativa dal punto di vista tecnologico”. Ma ha anche dal punto di vista che lui definisce tipologico innova perchè “questa macchina per la sua leggerezza permette di interloquire con chi fa il caffè, crea un possibile dialogo tra il fruitore e il barista”. La nuova Illetta, infatti, come quella che 89 anni fa la precedette, mantiene la stessa forma a ponte verticale, un design retrò e la scocca con fianchi in alluminio.

Per il suo sviluppo gli ultimi due anni sono stati decisivi. “Due anni fa l’abbiamo selezionato come il progetto più promettente e negli ultimi due anni ci abbiamo lavorato con intensità – ha detto l’ad – ma era una idea che era sotto processo di incubazione negli anni precedenti”. Per ora il lancio riguarda il mercato italiano anche perchè “i costi di produzione sono ancora elevati. Poi – ha aggiunto Scocchia – l’idea è di allargare progressivamente la Illetta in tutti i mercati in cui illycaffè è presente”.