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Tag: Sanremo 2023

Strage di Viareggio, Cassazione conferma responsabilità ma con possibili sconti di pena. Moretti non andrà in carcere

Strage di Viareggio, Cassazione conferma responsabilità ma con possibili sconti di pena. Moretti non andrà in carcereRoma, 15 gen. (askanews) – La Cassazione ha confermato “le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro verificatosi in Viareggio il 29 giugno 2009”. Lo spiega la Suprema corte in una nota diffusa dopo la lettura del dispositivo di sentenza sul disastro ferroviario.

E’ stato però disposto un appello ter per le attenuanti: annullamento con rinvio limitatamente alle attenuanti generiche per una rideterminazione della pena. Questa la decisione della Cassazione per l’ex amministratore delegato di Rfi e delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, per la strage di Viareggio. I giudici della III sezione della Suprema corte hanno di fatto deciso un terzo processo di appello da celebrarsi a Firenze, il che potrebbe portare ad uno sconto di pena, fino ad un terzo, per diversi imputati tra cui proprio Moretti. In particolare, i giudici della III sezione della Cassazione in “parziale accoglimento del ricorso degli imputati Andrea Schröter Andreas, Kriebel Uwe, Paolo Pizzadini, Daniele Gobbi Frattini, Moretti Mauro, Michele Mario Elia, Ranier Kogelheide, Peter Linowski, Johannes Mansbart, Roman Mayer, Mario Castaldo, Helmut Brödel” hanno “annullato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 30 giugno 2022, limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche, che era stata determinata in un nono dalla Corte di appello, con rinvio, per nuovo giudizio sul punto, ad altra sezione della Corte di appello di Firenze”. I giudici della III sezione della Cassazione hanno comunque riconosciuto “le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro verificatosi in Viareggio il 29 giugno 2009”. Le aziende citate come responsabili sono Trenitalia, Ferrovie dello Stato, Rete ferroviaria italiana e Cima riparazioni. La tragedia in cui persero la vita 32 persone, avvenne il 29 giugno del 2009, quando un treno merci partito da Trecate, in Piemonte, e diretto a Gricignano, in Campania, deragliò poco dopo aver superato la stazione ferroviaria di Viareggio.

“Il ricalcolo della pena evita il rischio degli arresti per l’ingegner Moretti. Il carcere non lo rischia sicuramente: la riduzione della pena che potrebbe essere comminata a Firenze la farà scendere, non sarà più pari a cinque anni”, ha detto l’avvocato Ambra Giovene, che guida il collegio di difesa dell’ex amministratore delegato di Fs ed Rfi. La penalista ha spiegato dopo la sentenza della Cassazione: “Rimane la responsabilità che viene acclarata. Vedremo le motivazioni. Rimaniamo molto insoddisfatti rispetto all’esito conclusivo di questa vicenda perché ovviamente si rifiuta di trattare un compendio probatorio che è tutto a vantaggio dell’ingegnere Moretti perché sono profondamente convinta che è questo che emerge dagli atti del processo”. L’avvocato Giovene ha poi sottolineato: “Negli atti del processo non c’è una responsabilità dell’ingegner Moretti”. “L’unica cosa che abbiamo capito è che sono state riconosciute le responsabilità. Ora però vogliamo capire bene con i nostri avvocati il dispositivo della sentenza”, ha detto Marco Piagentini, presidente di “Il mondo che vorrei”, l’associazione dei familiari delle vittime della strage ferroviaria.

Sparatoria Corviale, morto un italiano di 33 anni

Sparatoria Corviale, morto un italiano di 33 anniRoma, 15 gen. (askanews) – Nell’agguato armato avvenuto poco dopo le 19,30 nella zona di Corviale a Roma, in largo Edoardo Tabacchi/via Ettore Ferrari, è rimasto ucciso uno dei due uomini centrati da colpi d’arma da fuoco. Lo fanno sapere i Carabinieri. L’uomo deceduto era stato colpito al torace, si tratta di un cittadino italiano di 33 anni. L’altro, un cittadino italiano di 30 anni è stato portato al San Camillo, è ferito ad una gamba ma secondo quanto riferisce la nota non è in condizioni critiche.

Sul posto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci per i rilievi tecnico scientifici. Si attende l’arrivo del magistrato e del medico legale.

Guardiola Best Fifa Men’s coach, battuti Inzaghi e Spalletti

Guardiola Best Fifa Men’s coach, battuti Inzaghi e SpallettiRoma, 15 gen. (askanews) – Pep Guardiola ha vinto il THE BEST FIFA MEN’S COACH risultando il miglior allenatore della stagione scorsa. Con il suo Manchester City nella stagione 2022/2023 Guardiola ha centrato uno storico treble vincendo la Premier League, la Coppa d’Inghilterra, la Champions League, battendo in finale l’Inter per 1-0: per i Citizens primo successo nella storia della massima competizione continentale per club. Inoltre Supercoppa UEFA e Coppa del mondo per club. Battuti Luciano Spalletti e Simone Inzaghi e proprio per loro sono state le prime parole di Guardiola. “Spalletti hai vinto lo scudetto, Inzaghi so quanto è stato difficile vincere contro di te in finale”. Poi un ringraziamento ai calciatori del City, protagonisti del Triplete, e alla sua famiglia. Sui due Triplete conquistati in carriera: “Il Barcellona è il club del mio cuore, col City abbiamo costruito step by step ed è stato un sogno diventato realtà. È stato davvero speciale”.

Ue, Gentiloni: dopo Pnrr servirà strategia industriale comune

Ue, Gentiloni: dopo Pnrr servirà strategia industriale comuneBruxelles, 15 gen. (askanews) – Bisogna costruire “una strategia industriale europea comune” di cui dovrà far parte la politica energetica, “che salvaguardi il mercato unico, rafforzi la nostra autonomia strategica e sostenga la transizione climatica”, e questo “richiederà anche di riflettere su nuovi strumenti e risorse a livello dell’Ue” da usare soprattutto dopo la scadenza del piano di ripresa post-pandemico europeo ‘NextGenerationEU’, nel 2026. Lo ha sottolineato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, stasera a Bruxelles.

Con i ministri economici degli Stati membri, “per quanto riguarda la competitività dell’Eurozona, abbiamo considerato soprattutto l’aspetto dell’energia”, ha riferito Gentiloni. “Nel complesso – ha ricordato – i prezzi dell’energia sono ben al di sotto dei massimi di un anno e mezzo fa, ma sono ancora al di sopra dei livelli che avevamo visto negli anni precedenti. Probabilmente rimarranno tali, almeno nel breve termine, il che – ha rilevato – mina la competitività dei prezzi delle aziende europee”. “Questa sfida – ha avvertito il commissario – richiede un’azione coordinata e soluzioni a livello dell’Ue. In particolare, dobbiamo continuare a lavorare per diversificare le forniture energetiche e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, per sostenere metodi di produzione più ecologici, soprattutto nelle industrie ad alta intensità energetica, e per integrare ulteriormente i mercati europei dell’energia. Molto è già stato fatto, e l’attuazione dei Piani di ripresa e resilienza degli Stati membri, con i nuovi capitoli ‘REPowerEU’ porterà ulteriori progressi”.

Ma, ha concluso Gentiloni, “è chiaro che la politica energetica deve essere parte integrante di una strategia industriale europea comune, che salvaguardi il mercato unico, rafforzi la nostra autonomia strategica e sostenga la transizione climatica. Ciò richiederà anche – ha concluso il commissario – di riflettere su nuovi strumenti e risorse a livello dell’Ue in prospettiva (‘going forward’, ndr), soprattutto dopo la scadenza di ‘NextGenerationEU’ nel 2026”.

Giovanna Pedretti, la morte e la gogna social: cosa è successo

Giovanna Pedretti, la morte e la gogna social: cosa è successoRoma, 15 gen. (askanews) – Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano è stata trovata morta la domenica sera del 14 gennaio lungo le sponde del fiume Lambro. Un suicidio, denunciano i familiari, provocato dalla shitstorm innescata sui social da alcuni post e da una recensione al suo locale.

Tutto nasce con una recensione omofoba al suo locale che prende di mira gay e disabili. Recensione immediatamente contestata dalla Pedretti che parla di cattiveria gratuita e “bassezze umane e di pessimo gusto”. I post diventano virali e la Pedretti diventa un simbolo positivo; in un’intervista spiega al Corriere della Sera: “Ho deciso di pubblicare sulla nostra pagina Facebook il post e rendere pubblica questa triste vicenda”, perché “sono convinta che sia necessario avere maggiore umanità in questo mondo”. I social impazziscono, in tutta Italia la pizzeria diventa esempio virtuoso. Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, digita: “Grazie a Nello e Giovanna, pronti a reagire davanti ad atteggiamenti discriminatori e di cattiveria pura. Grazie perché siete due persone serie e attente al prossimo. Dobbiamo tutti amare di più ed essere più gentili”.Ma non tutti condividono. Ad esempio, il compagno di Selvaggia Lucarelli, Lorenzo Biagiarelli, food blogger, sui social mette in dubbio l’autenticità della recensione e scrive: “Il font della recensione, come quello della risposta, è diverso da quello usato da Google”. In molti gli danno ragione: “Queste persone sono veramente pessime e meritano di fallire se hanno inventato tutto”. La bufera è scoppiata. Selvaggia Lucarelli rilancia, sui social e tra i suoi numerosi follower, i dubbi del compagno, e anche le televisioni tornano alla pizzeria della Pedretti per chiedere spiegazioni. Lei tentenna ed il web specula e si divide tra innocentisti e colpevolisti.

Dopo poco più di 24 ore, Giovanna Pedretti è stata trovata morta. La famiglia denuncia la gogna mediatica, la shitstorm. I social adesso cambiano bersaglio: in primis Biagiarelli; che, dopo aver espresso il suo dispiacere per la morte della donna, così si difende (sempre sui social): “Vi invito, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita, per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in ogni storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo, a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece quelli sì di una tale violenza e quantità che effettivamente a una persona non troppo fragile poterebbero far pensare a un gesto estremo”.Anche Selvaggia Lucarelli affida ai social la sua ricostruzione: “Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico. Era chiaramente falso al primo sguardo. Tutta la stampa italiana va dietro al primo che dà la notizia senza verificare. Tutta. Gli influencer la riprendono. La signora diventa l’eroina nazionale. La signora è la star del giorno. Qualcuno si prende la briga di fare debunking. Qualcuno dice che la notizia che è in home su tutti i giornali è falsa. Normale amministrazione ormai. Purtroppo. La signora viene trovata morta”, sintetizza. Lucarelli poi sottolinea: “I social sono pericolosi, la cattiva informazione è pericolosa, la superficialità è pericolosa. La distanza tra l’altare e la polvere è un nanosecondo”.

Fiorina D’Avino, figlia di Giovanna Pedretti su Instagram commenta il post: “L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”. Dopo qualche ora, la ragazza pubblica un’altra storia, in cui denuncia la pressione a cui è sottoposta la sua famiglia dopo l’esplosione del caso: “Siamo assediati dai giornalisti. Qualcuno li mandi via”.Le indagini dei carabinieri per chiarire quanto accaduto vanno avanti. Chi a Sant’Angelo Lodigiano conosceva Giovanna Pedretti ricorda: “Era una bravissima persona”. Il Maggiolino, un gruppo di volontari, “attivo dal 2003 che ogni mese organizza un’uscita che può essere pizza, cinema, teatro, bowling… per ragazzi disabili”, la saluta così su Facebook: “La nostra cara amica Giovanna Pedretti ha deciso di abbandonare questa vita e raggiungere suo fratello Stefano lassù. Grazie per quello che hai fatto per noi. Grazie per l’iniziativa della pizza sospesa e soprattutto per aver difeso la disabilità. Ci mancherai Gio”.

 

Hamas: due degli ostaggi in video sono morti nei raid israeliani. Gallant: solo pressione militare li libererà

Hamas: due degli ostaggi in video sono morti nei raid israeliani. Gallant: solo pressione militare li libereràRoma, 15 gen. (askanews) – Le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rilasciato oggi un video che mostra quelli che sembrerebbero i corpi senza vita dei due ostaggi israeliani che erano apparsi nel video diffuso ieri, ossia Yossi Sharabi, 53 anni, e Itay Svirsky, 38. Stando a quanto riportato da Al Jazeera, nel video diffuso oggi il terzo ostaggio apparso ieri, Noa Argamani, 26 anni, afferma di essere rimasta ferita in un attacco aereo israeliano che avrebbe causato la morte di Sharabi, mentre Svirsky sarebbe morto in un altro attacco aereo.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una conferenza stampa ha affermato che solo la pressione militare su Hamas potrà portare ad un nuovo accordo sugli ostaggi. “Se l’incendio si ferma, il destino degli ostaggi sarà segnato per molti anni nella prigionia di Hamas. Senza pressione militare, nessuno ci parlerà. Solo da una posizione di forza gli ostaggi potranno essere liberati”, ha detto, citato dal Times of Israel.

“Raggiungeremo tutti gli ostaggi e sconfiggeremo Hamas; sia i nostri nemici che i nostri amici guardano i risultati e ci mettono alla prova”, ha aggiunto.

Sardegna, Federale Lega non sblocca stallo. Parola torna ai leader

Sardegna, Federale Lega non sblocca stallo. Parola torna ai leaderMilano, 15 gen. (askanews) – A una settimana dalla chiusura delle liste, ancora non si sblocca lo stallo nel centrodestra sulla Sardegna. Proveranno i leader domani a dirimere le questione: nessuno lo vuole chiamare vertice, ma Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si verdanno a margine del Consiglio dei ministri. E si vedrà lì come uscire dall’impasse.

Ma intanto nessuno si smuove dalle sue posizioni: Christian Solinas deposita anche un contrassegno di lista per “Solinas presidente”, Fratelli d’Italia prosegue con Truzzu, Forza Italia difende la ricandidatura di Vito Bardi in Basilicata, e la Lega tace. Al Consiglio Federale Matteo Salvini fa sapere di aver parlato di fisco, di aver attaccato l’Agenzia delle Entrate, di aver criticato la Bce. Sulla Sardegna, invece, “nessuna novità” e nessuna dichiarazione. Anche perchè, par di capire, da FdI non c’è alcuna concessione circa eventuali compensazioni per la rinuncia di Solinas. La posizione degli uomini di Meloni è che un riequilibrio nei rapporti di forza è inevitabile. Mandando anche un messaggio alla Lega: “Dopo le Europee, gli equilibri potrebbero essere ancora più favorevoli a FdI”.

Ecco allora che dalla Lega si evita di parlare, nonostante la riunione del Consiglio Federale. All’uscita, nessuno si ferma coi cronisti, solo generiche dichiarazioni (il capogruppo in Senato Romeo) sul fatto che “una quadra si troverà”. Salvini ha fatto più volte capire che l’unità della coalizione è la sua principale preoccupazione, e anzi oggi è tornato ad attaccare chi divide il centrodestra in Europa, ma le condizioni per annunciare il passo indietro di Solinas ancora non ci sono. In ballo non c’è solo la Sardegna, ma appunto il risultato delle Europee (si va verso l’election day il 9 di giugno) e soprattutto il destino di un big del Carroccio come Luca Zaia: presente oggi di persona al Consiglio Federale, il ‘Doge’ che da quasi 15 anni governa il Veneto, vede ora davanti a sè la tagliola del limite dei mandati. Anche su questo fronte, da FdI non arriva alcun segno di disponibilità. Da Fi si ipotizza invece che qualche forma di compensazione per la Lega si potrebbe avere alle Amministrative. Perchè i candidati azzurri, Cirio in Piemonte e Bardi in Basilicata, per i forzisti sono ovviamente intoccabili.

Guterres: preoccupano gli scontri sulla Blue Line e l’aumento delle tensioni nel Mar Rosso, rischio escalation

Guterres: preoccupano gli scontri sulla Blue Line e l’aumento delle tensioni nel Mar Rosso, rischio escalationRoma, 15 gen. (askanews) – “Niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”: lo ha detto oggi il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un intervento alla stampa in occasione dei 100 giorni dall’attacco di Hamas in Israele e dell’inizio della guerra nella Striscia di Gaza.

Guterres ha rimarcato come “la situazione umanitaria a Gaza è indicibile, nessun luogo e nessuno sono è al sicuro”, rilanciando l’appello per “un cessate il fuoco umanitario immediato” in modo da “garantire che aiuti sufficienti arrivino dove sono necessari” e “per facilitare il rilascio degli ostaggi” detenuti da Hamas. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha inoltre ammonito sul rischio che il protrarsi del conflitto nella Striscia di Gaza possa portare a un’escalation nella regione, sottolineando in particolare di essere “seriamente preoccupato per gli scontri a fuoco quotidiani lungo la Blue Line” tra Israele e gruppo libanese Hezbollah, e invitando quindi le parti a “smettetela di giocare con il fuoco”.

“Le tensioni stanno aumentando nel Mar Rosso e oltre e presto potrebbe essere impossibile contenerle – ha sottolineato in un discorso alla stampa al Palazzo di Vetro – sono seriamente preoccupato per i quotidiani scontri a fuoco lungo la Blue Line. Questo rischia di innescare una più ampia escalation tra Israele e Libano e avere conseguenze profonde sulla stabilità della regione”. “E’ mio dovere rivolgere questo messaggio semplice e diretto a tutte le parti: smettetela di giocare con il fuoco lungo la Blue Line, allentate le tensioni e mettete fine alle ostilità nel rispetto della Risoluzione Onu 1701”, è stato l’appello di Guterres, secondo cui “più a lungo continua il conflitto a Gaza, maggiore è il rischio di escalation ed errori”. “Non possiamo vedere in Libano quello che stiamo vedendo a Gaza”, ha concluso il capo delle Nazioni Unite.

E’ morto Carles Falcón, motociclista spagnolo caduto alla Dakar

E’ morto Carles Falcón, motociclista spagnolo caduto alla DakarRoma, 15 gen. (askanews) – Parigi-Dakar in lutto. Dopo una settimana di battaglia, è morto il motociclista spagnolo Carles Falcón, vittima di una caduta nel corso delle seconda tappa del rally che si sta svolgendo in Arabia Saudita e che è appena entrato nella sua ultima settimana di gara. Falcon, in gara con una KTM privata del TwinTrail Racing Team, era finito a terra a soli quindici chilometri dalla conclusione di una prova speciale di quasi quattrocentocinquanta chilometri. Il quarantacinquenne pilota originario della città catalana di Tarragona era stato trasportato in aereo all’ospedale di Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, dove è rimasto in terapia intensiva e in coma indotto fino a quando non è stato rimpatriato in Spagna tre giorni fa, quando ormai le sue condizioni da gravi erano diventate critiche.

Con la scomparsa di Falcón, sono ormai un’ottantina le vittime della “Dakar” nei quarantasei anni (dal 1979 al 2024) di storia del rally avventura che ha lasciato nel 2009 il Nordafrica (dopo l’unica cancellazione del 2008 a causa dell’instabilità politica delle regioni attraversate) per trasferirsi in America Latina e poi ancora – cinque anni fa – nella Penisola Arabica. Falcón si era procurato anche fratture a cinque costole, clavicola e polso sinistro ed era trasferito in Spagna su un aereo medico per effettuare nuovi esami, con l’intento di salvargli la vita. Il danno neurologico causato dall’arresto cardiorespiratorio al momento dell’incidente si era però rivelato irreversibile.

Sanremo, ecco i 30 brani in gara – gli ascolti –

Sanremo, ecco i 30 brani in gara – gli ascolti -Roma, 15 gen. (askanews) –

Geolier – “I p’ me, tu p’ te” Canzone uptempo, con cassa dritta. Parla di una coppia che si ama troppo e riesce a capire che è il momento di riprendersi ognuno i propri spazi, pensare un po’ anche a se stessi e stare appunto “I p’ me, tu p’ te”. L’amore, quando finisce una storia, sta nell’accettarne anche la fine per rispetto dell’altro partner. Rose Villain – Click Boom! Brano sull’amore, ma anche di diffidenza, annullamento di sé, paura di soffrire, la paura di far stare male. Il brano racchiude il dualismo musicale e personale di Rose.

Clara – Diamanti grezzi E’ la giovane vincitrice di Sanremo Giovani. La rivelazione del palco, potrebbe sorprendere con il suo brano con violini intervallati da frasi rappate. Diodato – Ti muovi Una ballad in perfetto stile Diodato con al centro il tema dell’amore, che esalta la vocalità del cantautore Tarantino.

Mahmood – Tuta gold Amadeus lo ha fortemente voluto e lui ha risposto con una canzone profonda e avvincente. Sangiovanni – Finiscimi Un brano che traghetta Sangiovanni dopo un momento difficile verso il grande pubblico. Parla d’amore con il suo stile.

Fred de Palma – Il cielo non ci vuole Re dei tormentoni, punta a far ballare e a divertire, sa come si costruisce una hit, parlando d’amore. Santi francesi – L’amore in bocca Nata da una sessione improvvisata, si presenta come una sequenza di immagini e sensazioni senza meta o direzione precise, appesa costantemente al suo titolo. Romantica e sensuale allo stesso tempo. Renga-Nek – Pazzo di te Un sodalizio artistico oramai consolidato, due voci che si fondono e creano magia. Ghali – Casa mia Brano dall’impronta politica, affronta il tema dei migranti (“siamo tuti zombie col telefono in mano. Sogni che si perdono in mare”) ma anche dell’insicurezza nelle città (“mi manca il mio quartiere, adesso c’è una sparatoria, baby scappa via dal dancefloor”). E della guerra: “Con linee immaginarie bombardate un ospedale, per un pezzo di terra o per un pezzo di pane, non c’è mai pace”). La Sad – Autodistruttivo E’ la storia di un ragazzo, ma potrebbe essere la storia di qualsiasi persona che fa fatica a farsi accettare dalla sua famiglia, dai suoi amici e dalla società. La difficoltà nel sentirsi a proprio agio con gli altri si trasforma in una grande sofferenza e in una non-accettazione di se stesso. Una canzone per dar voce a chi la voce non ce l’ha, a chi non viene ascoltato, a chi si è sempre sentito fuori posto, deriso. Annalisa – Sinceramente Tra le favorite, presenta un pezzo sull’amore che è destinato a farsi sentire nei prossimi mesi. Dargen D’Amico – Onda alta “Sta arrivando, sta arrivando l’onda alta. Siamo più dei salvagenti sulla barca, sta arrivando l’onda alta”. E’ il secondo brano del Festival che affronta – seppure in un breve passaggio – il tema dei migranti, insieme a quello di Ghali. Il Tre – Fragili Uno degli outsider più attesi, velocissimo a rappate, punta a farsi strada tra i big della canzone Bnkr44 – Governo punk Sette ragazzi provenienti da Villanova, piccola frazione in provincia di Firenze, presentano un brano dal sound imprevedibile, lanciato ad alta velocità nel nuovo pop italiano.