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Tag: Sanremo 2023

In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli Usa

In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli UsaRoma, 14 gen. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima alla 16esima edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, uscirà al cinema il primo febbraio distribuito da EXIT Media, “Upon Entry – L’arrivo”, la pluripremiata opera prima della coppia hispano-venezuelana Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez.

Basato sulle esperienze biografiche dei registi come venezuelani emigrati, il film racconta la storia di una coppia composta da Elena (interpretata dall’attrice spagnola Bruna Cusí, vincitrice del Premio Goya 2018 come Miglior attrice rivelazione per Estate 1993 di Carla Simón) e Diego (interpretato dall’attore argentino Alberto Ammann, divenuto celebre per il film di culto Cella 211 di Daniel Monzón, con cui si è aggiudicato il premio come Miglior attore rivelazione ai Premi Goya 2010, e per aver interpretato Pacho Herrera nella serie Netflix Narcos). Lei è catalana, lui venezuelano. Dopo aver convissuto a Barcellona decidono di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma già nell’area immigrazione dell’aeroporto di New York affiorano i primi problemi con le autorità.

La giovane coppia, infatti, viene sottoposta ad un estenuante interrogatorio da parte degli agenti di frontiera, interpretati da Ben Temple (Nessuno vuole la notte, Isabel Coixet, 2015; I Want To Be A Soldier, Christian Molina, 2010) e da Laura Gómez (Orange Is The New Black, Netflix), che cercano di scoprire se la coppia ha qualcosa da nascondere, mettendo così a repentaglio il loro sogno. “Upon Entry – L’arrivo” è un thriller psicologico avvincente e carico di suspence che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Attraverso un incedere narrativo serrato dettato da un montaggio virtuoso, il film restituisce tutta la vulnerabilità e il senso di impotenza che si prova di fronte a certe situazioni.

Un esordio audace che diviene metafora sociale di un sistema ingiusto che si sta espandendo sempre di più in tutto il mondo.

Renzi: mi candido alle elezioni Europee

Renzi: mi candido alle elezioni EuropeeRoma, 13 gen. (askanews) – Il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi si candiderà alle prossime elezioni europee. Lo annuncia su Facebook e su X. “Io nel frattempo mi candido. Contro questo Governo incapace ma anche contro questa opposizione inconcludente”, scrive sui social criticando invece la scelta della segretaria del Pd, Elly Schlein, di non aver dato immediatamente una risposta chiara sulla questione.

“L’errore è tutto di Elly: doveva replicare per prima alla Meloni. Avrebbe potuto dirle sì, avrebbe potuto dirle no. Rispondendole Ni e aprendo il dibattito interno si sono levate le voci – disinteressate e non – di tutti, tranne che l’unica che forse valeva la pena sentire: la voce di Elly. Peccato, un’occasione persa”. Lo scive sui social il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a proposito dell’eventuale candidatura della segretaria del Pd alle prossime elezioni europee. “Mi candido o non mi candido – sottolinea Renzi – questo è il problema. Solo che se Amleto si trasforma in Elly Schlein, la tragedia diventa commedia. Perché l’errore fatto dal gruppo dirigente del PD fa veramente ridere. Avevano un calcio di rigore e hanno deciso di non tirarlo. Quale? Facciamo un passo indietro. Torniamo alla conferenza in cui Giorgia Meloni decide di scegliersi l’avversaria. Scarta il Movimento cinque stelle, scarta Conte e sceglie il Partito Democratico. E prova a giocare di sponda con Elly Schlein cui offre un assist mica male. La Meloni dice: sono pronta a candidarmi alle europee e vorrei un confronto TV con Elly Schlein. Per il PD è tutta manna dal cielo: visibilità gratis e radicalizzazione assicurata. A quel punto al Nazareno hanno due opportunità. La prima è dire: grazie, Giorgia, per il reciproco riconoscimento. Elly si candiderà in tutte e cinque le circoscrizioni e contiamo di batterti. Invitiamo tutti gli oppositori di questo Governo a votare PD e dare la preferenza a Schlein. La seconda è dire: grazie, Giorgia, ma le elezioni europee sono una cosa diversa da un mega sondaggio come quello che tu intendi. Elly non si candiderà perché non potrebbe svolgere la funzione di parlamentare europea. Entrambe le risposte sarebbero state comprensibili e chiare. E avrebbero messo il PD in una posizione di forza”.

“Invece che fa il PD? Anziché rispondere, apre il dibattito. Un partito politico il cui gruppo dirigente discute come in un’assemblea studentesca e senza una leadership che decide mostra palesemente le sue difficoltà. Quello non vuole la segretaria perché teme di perdere preferenze; l’altro vuole solo la segretaria perché non vede alternativa; poi c’è quello che dice una cosa e ne pensa un’altra. Niente di nuovo nel correntificio del PD. Solo che non decidendo nulla, Schlein lascia il campo agli altri”, afferma Renzi. “Conte sa che le preferenze non sono il suo forte, le europee non sono Instagram e sa che con il PD alle europee perde: dunque tuona contro quelli che si candidano per fare un altro mestiere. La Meloni fa assist, Schlein tentenna, Conte insacca. Uno a zero per i grillini. Poi arriva Salvini. Che sa di non poter replicare il risultato di due milioni di preferenze del 2019 e allora se ne esce diplomaticamente inventando candidati diversissimi al solo scopo di mascherare la marcia indietro del fu Capitano: Vannacci, Paragone, Palamara. Ancora incerto Topo Gigio, pare non abbia sciolto la riserva”, conclude.

Bce, Lane cauto su tempi tagli tassi, ma dice: sarà “una sequenza”

Bce, Lane cauto su tempi tagli tassi, ma dice: sarà “una sequenza”Roma, 13 gen. (askanews) – “Quando la Bce inizierà a ridurre i tassi di interesse, non si tratterà di una singola decisione, ma molto probabilmente di una sequenza”. Lo afferma il capo economista della Bce, Philip Lane, che in una intervista al Corriere della Sera resta molto abbottonato sulla tempistica di quando l’istituzione monetaria inizierà a ridurre il costo del denaro. “Restiamo molto dipendenti dai dati”, dice.

Il banchiere centrale irlandese sfugge alla domanda sul sé i mercati siano corretti o meno nella loro previsione di un primo taglio a marzo o aprile. “Il rialzo di settembre fa sì che il punto più alto sia superiore a come sarebbe stato altrimenti. Riconosco che c’era un elemento assicurativo in quel rialzo dei tassi. E ne terrò pienamente conto in termini di entità e tempistica dell’aggiustamento dei tassi verso una posizione di politica monetaria più neutrale, quando sarà il momento”, precisa. E sul quando arriverà questo momento non si sbilancia. “Il dato sull’inflazione di dicembre è stato sostanzialmente in linea con le nostre proiezioni: non vedo grandi sorprese al ribasso. È stato in linea con la nostra attesa che ci sarebbe stato un balzo. E i progressi continui nell’allentamento dell’inflazione di fondo sono benvenuti. Ma vediamo alcune tendenze contrarie nell’inflazione dei servizi quest’anno e, per il momento, i salari stanno ancora crescendo ben al di sopra di qualsiasi tipo di tasso di equilibrio di lungo periodo”, osserva Lane.

“Non ci aspettiamo che i prezzi dell’energia continuino a scendere allo stesso ritmo dell’anno scorso. Lo scenario di base delle nostre proiezioni indica una ripresa significativa dell’economia europea quest’anno, dovuta a una domanda più forte in Europa che, di per sé, è inflazionistica. Ma a dicembre abbiamo segnalato l’esistenza di rischi al ribasso per le nostre previsioni. E questo è uno dei grandi interrogativi che ci poniamo in queste settimane – spiega il capo economista della Bce -: i dati segnaleranno una ripresa o un proseguire del tipo di stagnazione che abbiamo avuto per gran parte del 2023? Restiamo molto dipendenti dai dati”.

Esplosioni in Yemen, colpito un sito Houthi a Hodeidah

Esplosioni in Yemen, colpito un sito Houthi a HodeidahRoma, 13 gen. (askanews) – Esplosioni sono state udite nella zona sud della città portuale di Hodeidah, controllata dal gruppo Houthi nella zona occidentale dello Yemen. Lo riporta l’emittente panaraba al Mayadeen. Secondo una fonte militare alleata degli Houthi, interpellata dalla France presse, sarebbe stato preso di mira “il sito da cui è stato lanciato un razzo degli Houthi, alla periferia di Hodeidah”. Una fonte della polizia ha confermato alla France Presse l’attacco.

Ue, produzione elettricità da nucleare -16% in 2022, minimo storico

Ue, produzione elettricità da nucleare -16% in 2022, minimo storicoRoma, 13 gen. (askanews) – Nel 2022, mentre con la guerra in Ucraina abbandonava le forniture di energia da fonti fossili della Russia, l’Unione europea ha anche perso drasticamente, di circa un sesto, la sua capacità di produzione di energia dal nucleare, portandola ai minimi storici. Secondo i dati di Eurostat, la produzione di elettricità da nucleare nell’Unione è calata a 609.255 GigaWatt-ora nel 2022, il 16,7% in meno rispetto al 2021.

E secondo l’agenzia di statistica comunitaria si tratta del valore più basso registrato dal 1990, il primo anno delle serie storiche. L’energia nucleare continua a pesare per oltre un quinto, con il 21,8% sul totale della produzione di elettricità nell’unione. Eurostat ricorda che 13 paesi Ue producono elettricità dall’atomo. Il primo è di gran lunga la Francia, che da sola conta per quasi la metà di tutta l’energia elettrica da nucleare prodotta nell’Ue: il 48,4% del totale, con 294.731 GWh. Seguono la Spagna con un 9,6%, la Svezia con l’8,5% e il Belgio con il 7,2%. Questi quattro paesi producono assieme il 73,7% del totale di elettricità da nucleare dell’Ue.

Eurostat ricorda che a fine 2021 la Germania ha definitivamente interrotto l’attività di tre delle sue centrali nucleari, in questo modo nella prima economia dell’Ue e dell’area euro nel 2022 solo il 6% dell’energia elettrica è stata prodotta dal nucleare. In Olanda, infine, questa quota è ridotta al 3,4%.

La Cina: le elezioni non impediranno “l’inevitabile riunificazione” con Taiwan

La Cina: le elezioni non impediranno “l’inevitabile riunificazione” con TaiwanRoma, 13 gen. (askanews) – Le elezioni che si sono tenute a Taiwan “non modificheranno la tendenza allo sviluppo delle relazioni tra le due sponde dello Stretto, non altereranno l’aspirazione condivisa dei compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti e non impediranno l’inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina”. Lo ha detto oggi il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, Chen Binhua, dopo la vittoria alle presidenziali dell’isola di Lai Ching-te, candidato del Partito democratico progressista (Dpp). “La nostra posizione per risolvere la questione di Taiwan e realizzare la riunificazione nazionale rimane coerente e la nostra determinazione è solida come la roccia”, ha rimarcato Chen, citato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua.

Valditara: bene fermezza sulle occupazioni a scuola

Valditara: bene fermezza sulle occupazioni a scuolaRoma, 13 gen. (askanews) – Sulla vicenda del liceo Tasso di Roma, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, esprime il suo apprezzamento al dirigente scolastico e ai docenti per la fermezza dimostrata in merito alle occupazioni dell’istituto. “La scuola costituzionale, e dunque democratica”, precisa Valditara, “è quella che insegna a rispettare le regole e a coniugare libertà con responsabilità”.

Il preside aveva sanzionato con 10 giorni di sospensione, attività socialmente utili e 5 in condotta gli studenti dello storico liceo classico romano per l’occupazione di dicembre.

M.O., a Napoli 5mila piccole lapidi bianche per stop a conflitto

M.O., a Napoli 5mila piccole lapidi bianche per stop a conflittoNapoli, 13 gen. (askanews) – Un’installazione di 5mila piccole lapidi bianche con i nomi dei minori uccisi: un vero e proprio cimitero di bambini allestito in piazza Municipio a Napoli per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto stanno provocando i bombardamenti su Gaza. La fontana del Nettuno, inoltre, è stata colorata per l’occasione con i colori di Amnesty International. Il presidio è stato organizzato da AOI, Un ponte per, la community Fermatevi e Articolo21, con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, insieme con Marisa Laurito, madrina dell’iniziativa.

In piazza tanti associazioni, esponenti della Uil, volti noti e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno anche letto testimonianze di vittime innocenti di guerra. Si sono alternati, tra gli altri: Imma Battaglia; Benedetto Casillo; Maurizio de Giovanni; Francesco Di Leva; Cristina Donadio; Giuseppe Giulietti; Yari Gugliucci; Nello Mascia; Antonella Morea; Nando Paone; Patrizio Rispo; Gino Riveccio; Dario Sansone; Stefano Sarcinelli; Nunzia Schiano; Daniele Sepe; Alex Zanotelli; Mario Zinno e Marco Zurzolo. A tre mesi dall’inizio del conflitto, anche da Napoli il presidio è stato l’occasione per ribadire le richieste fatte al governo, alle istituzioni e alla comunità internazionale, di intervenire nelle sedi appropriate affinché: “Tutte le parti accettino un immediato cessate il fuoco; Israele ponga fine all’assedio totale della Striscia di Gaza; siano garantiti gli aiuti essenziali nella Striscia di Gaza da tutti i valichi, non solo da Rafah; siano rese possibili con urgenza le evacuazioni di persone ferite o malate verso Egitto, Cisgiordania o Israele e gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi e i Palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele siano liberati senza condizioni”.

M.O., manifestazione a Roma: immediato cessate il fuoco

M.O., manifestazione a Roma: immediato cessate il fuocoRoma, 13 gen. (askanews) – “Mai più apartheid, Palestina libera, Israele assassina”. Questo lo slogan che viene scandito in via dei Fori Imperiali, a Roma nella prima manifestazione del nuovo anno a 100 giorni dai fatti dei 7 ottobre, dalla “tragedia di Gaza”. Sui cartelli o nei volantini non si legge delle vittime israeliane, degli oltre 130 ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas.

Vito Scalisi, presidente di Arci Roma, sventola la bandiera della pace della Palestina. “Dal 7 ottobre si sta assistendo ad una escalation di morte. Le armi devono fermarsi. Israele deve rispettare gli organismi internazionali e l’Onu”. Su un cartellone si spiega: “Gaza è ormai ridotta a un cumulo di macerie. Oltre 23.000 (quasi 10.000 le/i bambine/i) le vittime palestinesi, più di 40 strutture sanitarie distrutte, oltre 2 milioni di persone abbandonate nella morsa del freddo, della fame e delle malattie”. Maya Issa, presidente del Movimento studenti palestinesi in Italia, spiega: “Abbiamo organizzato questa manifestazione per continuare a dire basta al genocidio che è in corso a Gaza ormai da 100 giorni e non solo perché quei 100 giorni vanno contestualizzati nella storia, quindi è una denuncia anche a 75 anni di occupazione. Appoggiamo inoltre l’iniziativa che ha preso il Sud Africa che ha portato per la prima volta nella storia Israele davanti al Tribunale di giustizia internazionale, dove speriamo che Israele venga finalmente processata e condannata per i crimini commessi contro l’umanità”.

Lgbt, il Papa: benedizione alle persone non alle organizzazioni

Lgbt, il Papa: benedizione alle persone non alle organizzazioniRoma, 13 gen. (askanews) – Il provvedimento sulle benedizioni delle coppie gay riguarda “le persone, non le organizzazioni”. Lo ha chiarito papa Francesco all’incontro a porte chiuse con il clero romano: “Rispondendo a sollecitazioni di un cardinale africano – ha riferito il cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, a Rai News 24 – il pontefice ha chiarito la situazione: l’intenzione del provvedimento è quella della benedizione alle persone”.