Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Ue, Meloni: non posso dare assenso se Patto non si può rispettare

Ue, Meloni: non posso dare assenso se Patto non si può rispettareRoma, 12 dic. (askanews) – Sul Patto di Stabilità “l’unica cosa che non sono disposta a fare è dare il mio assenso a una riforma del Patto che non questo governo ma nessun governo italiano potrebbe in futuro rispettare” dunque intendo “condurre questa trattativa nel modo più serio possibile non anteponendo il mio interesse personale sapendo che se non si arrivasse a una soluzione verremmo accusati di essere isolati ma io preferisco essere accusata di essere isolata piuttosto che di aver svenduto l’Italia come capitato ad altri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

“La trattativa – ha aggiunto – è serrata, si parte da posizioni tra loro molto distanti. La posizione definitiva dell’Italia andrà presa quando sapremo esattamente dove si è fermata la trattativa. Continuiamo a lavorare per quella che per noi è la priorità ma non è solo un interesse italiano: riconoscere il valore degli investimenti su scelte strategiche non aiuta solo gli Stati che hanno fatto gli investimenti ma anche l’Ue a saper stare in questo tempo, in cui la competitività di altri grandi attori internazionali aumenta. Pensiamo che con la posizione italiana si stia anche difendendo un’Europa che sulle grandi scelte strategiche è un po’ mancata in passato e può recuperare le mancanze. Faremo del nostro meglio per ottenere la migliore delle soluzioni possibili con un approccio costruttivo e programmatico, in cui dobbiamo tenere aperte tutte le opzioni”.

Missione Hera, pronti a volare i pannelli solari di Leonardo

Missione Hera, pronti a volare i pannelli solari di LeonardoRoma, 12 dic. (askanews) – La missione Hera dell’Agenzia spaziale europea (ESA) per la difesa planetaria ha appena completato tutti i test dei pannelli solari. Le ali di Hera saranno conservate al sicuro, in attesa di dispiegarsi dopo il lancio nel 2024. La missione Hera percorrerà oltre 450 milioni di km e, una volta raggiunto l’asteroide binario Didymos potrà operare grazie anche al contributo di Leonardo. Leonardo ha realizzato i pannelli della missione (PVA) a Nerviano (Milano), mentre Beyond Gravity è responsabile del solar array, ovvero la struttura e i meccanismi che muovono i pannelli. Due ali con tre pannelli ciascuna per un totale di circa 14 m2 e oltre 1.600 celle, ciascuna grande quasi il doppio di una carta di credito, alimenteranno la sonda.

Progettati e qualificati per funzionare a temperature comprese tra -100°C e +140°C, i pannelli continueranno a erogare energia anche con il Sole molto lontano, ricevendo solo il 17% della luce solare rispetto a un satellite posto nell’orbita terrestre. Nelle fasi della missione in cui la sonda sarà più distante, i pannelli solari genereranno circa 800 W, pari all’energia necessaria per alimentare un piccolo forno a microonde. Per Leonardo, Hera è la terza missione ESA che richiede pannelli fotovoltaici in grado di operare in condizioni di così scarsa illuminazione e a una distanza così elevata dal Sole: il primo esempio è stata ROSETTA (verso una cometa), e il caso più recente, JUICE (verso Giove, a 800 milioni di chilometri dal Sole!). Come si testano i pannelli solari per lo spazio? Tutti i satelliti e le sonde nello spazio necessitano di ali speciali per volare: potenti pannelli solari che forniscono energia all’intera missione. Come tutte le componenti della missione Hera, anche i pannelli fotovoltaici hanno dovuto superare diversi test prima di potersi considerare pronti per il lancio. Innanzitutto, vengono eseguiti test di termovuoto sui singoli pannelli per verificare la resistenza delle celle e di tutte le altre componenti alle temperature estreme, calde e fredde, ed in condizioni di vuoto.

Poi c’è la campagna meccanica, dove i pannelli sono integrati all’ala e sottoposti a forti vibrazioni e carichi acustici (un subwoofer è posizionato davanti all’ala, emettendo suoni forti come in un concerto rock). Questo test ha lo scopo di simulare le sollecitazioni del lancio, soprattutto considerando che i pannelli solari, essendo montati all’esterno del satellite, sono esposti a maggiori rischi. Per verificare eventuali danni, oltre ad osservare le celle ad occhio nudo, gli ingegneri e i tecnici effettuano ulteriori test per verificare che non sia sfuggito nulla. Si inizia con il flasher test durante il quale si illumina il pannello con una lampada che simula la luce del Sole per verificare che generi la potenza prevista dalla missione. Dopo il flasher test, viene eseguito il test dell’elettroluminescenza (ELM), uno dei test principali che evidenzia anche le più piccole imperfezioni delle celle fotovoltaiche. Il test consiste nel far passare corrente attraverso le celle solari del pannello che quindi si accendono. Alimentandole si comportano come se fossero LED e, una volta illuminatesi, è possibile ispezionarle attentamente, rilevando anche il più piccolo difetto nella loro struttura. In caso di anomalie durante tutti questi test, le celle possono essere sostituite. 2 I test finali sono i “deployment test”, che vengono svolti a seguito del montaggio delle “ali” al satellite. In questo caso i test sono due: cold e hot deployment test. Entrambi verificano che le “ali” siano state agganciate correttamente al corpo del satellite e si aprono e si chiudono come previsto.

Tutti i giunti devono essere perfettamente allineati e coordinati. Il cold deployment test è un test più cauto, eseguito manualmente da tecnici esperti. L’hot deployment è invece il test finale per i pannelli solari durante il quale i meccanismi si aprono controllandoli direttamente dal satellite come se fosse in configurazione di volo. Una volta completato l’ultimo test, i pannelli vengono smontati dal satellite e chiusi in una “cassaforte” fino alla data di lancio. La missione Hera dell’ESA Hera è una missione di difesa planetaria dell’Agenzia spaziale europea (ESA), il cui lancio è previsto nell’ottobre 2024. Si incontrerà alla fine del 2026 con l’asteroide binario Didymos e la sua luna Dimorphos, che, nel settembre 2022, è stata colpita dalla missione DART della NASA, effettuando con successo il primo test nella storia di deflessione di un asteroide spostando la sua orbita. Le due missioni, DART ed Hera, supportate dagli stessi team internazionali di scienziati e astronomi attraverso la collaborazione Asteroid Impact and Deflection Assessment (AIDA), hanno l’obiettivo comune di testare e studiare la fattibilità di modificare intenzionalmente il movimento di un corpo celeste per essere pronti, un giorno, a tutelare la sicurezza del nostro pianeta. Dopo il successo di DART della NASA, che ha raggiunto l’obiettivo, anche grazie all’accuratezza del sensore d’assetto stellare di Leonardo, la sonda Hera dell’ESA tornerà sull’asteroide binario per condurre un’indagine ravvicinata del cratere lasciato da DART. Acquisendo dati ravvicinati, Hera contribuirà a trasformare l’esperimento di impatto su larga scala di DART in una tecnica di deflessione consolidata e ripetibile, pronta per essere utilizzata nel caso in cui venga rilevato un asteroide diretto verso la Terra. Non solo, Hera studierà anche le caratteristiche di Didymos e Dimorphos perché anche gli asteroidi sono considerati fonti di metalli rari. Gli asteroidi sono un pericolo reale?

Secondo l’ESA, ad oggi sono stati scoperti circa 33.800 asteroidi che orbitano “vicino” alla Terra (Near-Earth asteroids, NEAs) con una traiettoria entro 45 milioni di km dall’orbita del nostro pianeta. Tuttavia, gli asteroidi per cui c’è una probabilità di impatto sono circa 1.500 (NEAs in risk list). Anche se gli studi e le statistiche fino ad oggi non destano preoccupazione, è comunque possibile che, prima o poi, un asteroide possa incrociare la rotta del pianeta Terra e rappresentare una vera minaccia per le popolazioni.

Manovra, Meloni a maggioranza: fare presto per approvazione

Manovra, Meloni a maggioranza: fare presto per approvazioneRoma, 12 dic. (askanews) – Fare presto per l’approvazione della manovra, nel rispetto delle prerogative del Parlamento. E’ questo, secondo quanto si apprende, l’invito che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivolto ai capigruppo della maggioranza nella riunione che si è tenuto oggi alla Camera.

Nel corso dell’incontro, prima delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, secondo quanto si apprende, è stato fatto il punto sui tempi dell’iter parlamentare della legge di bilancio. Secondo quanto sottolineano fonti parlamentari dopo la riunione, l’ipotesi è di approvare la manovra al Senato prima di Natale, per arrivare al voto conclusivo a Montecitorio prima della fine dell’anno, “presumibilmente” il 29 dicembre.

L’omaggio della Juve a Chiellini: “Buona vita capitano”

L’omaggio della Juve a Chiellini: “Buona vita capitano”Roma, 12 dic. (askanews) – La Juventus con un lungo post ha voluto salutare il suo ex capitano Giorgio Chiellini che nella giornata di oggi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato dopo una lunghissima carriera costellata di successi con la maglia bianconera e con quella azzurra dell’Italia:

“Per la scuola pitagorica nata nella Magna Grecia più di due millenni fa, il numero 3 rappresentava la perfezione – l’unione tra il pari e il dispari, il triangolo che sta alla base di ogni figura geometrica. Un insieme di doti, di incastri che trovano la giusta collocazione nel tempo e nello spazio. Per i tifosi bianconeri, per 17 stagioni, il numero 3 è stato soltanto Chiellini. Giocatore, uomo e capitano – tre prospettive dello stesso Giorgio, che oggi conclude la sua carriera da calciatore. Tre, come lo schieramento difensivo che ti ha portato più di ogni altro a eccellere, a diventare uno dei migliori di sempre nel ruolo. Un riferimento per i compagni, per chi ti stava attorno e per chi sosteneva la squadra sugli spalti e da casa. Tre, come la posizione in classifica per presenze totali nella storia della Juventus: 561 partite, dietro soltanto ad Alex e Gigi – i maestri da cui prima hai imparato il mestiere e con cui poi hai condiviso successi, sconfitte, riscatti e decine di trofei. Tre, come i gol segnati in Serie B nella stagione 2006-07, quella che ti ha reso “uno di noi”, capace di lottare in ogni situazione “fino alle fine”. Tre, come i gol segnati in carriera in Champions League – la giostra più incredibile sulla quale abbiamo avuto la fortuna di viaggiare insieme, di vivere emozioni mozzafiato, di urlare di gioia e piangere di rabbia. Tutto, sempre, insieme. Sicuri di averti al nostro fianco, come un supereroe pronto a intervenire in caso di necessità. Nel tuo caso però niente scudo, mantello rosso o ragnatele varie: bastava un colpo alla testa – ne hai presi davvero tanti – e via con la fasciatura e il turbante. Una volta indossato quello, per gli avversari non c’era scampo: era la Kryptonite per qualunque Superman provasse a sfidarci, dal “Romeo Neri” di Rimini al “Santiago Bernabeu” di Madrid. Anche in MLS, dove hai concluso una carriera durata 23 stagioni, hanno avuto un piccolo assaggio di quello che sei in grado di fare. Alle pendici della collina di Hollywood sanno come raccontare le gesta di eroi di altri tempi, di uomini all’apparenza normali che poi si rivelano straordinari. Dovessero chiederci qual è il nostro preferito, non avremo dubbi: Giorgio da Livorno col turbante, con lui al nostro fianco nessuno ci ha mai fatto paura. Buona vita capitano”.

Guerra in Medio Oriente, Biden: Israele sta perdendo sostegno per i bombardamenti su Gaza che uccidono civili

Guerra in Medio Oriente, Biden: Israele sta perdendo sostegno per i bombardamenti su Gaza che uccidono civiliNew York, 12 dic. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, intervenendo ad un ricevimento di raccolta fondi a Washington, martedì, ha detto che Israele sta iniziando a perdere il sostegno della comunità internazionale dopo i bombardamenti di Gaza che hanno ucciso migliaia di palestinesi.

“Stanno iniziando a perdere quel sostegno”, ha detto Biden dicendo che anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deve cambiare il suo atteggiamento intransigente, anche sul piano proposto dalla sua amministrazione per riaffidare il governo della Striscia nuovamente all’Autorità Palestinese. A riportarlo è il Jerusalem Post.Intanto gli Stati Uniti stanno premendo che si apra un altro varco a Kerem Shalom per l’ingresso degli aiuti umanitari, poichè quello di Rafah non è sufficiente.

 

I vini di Giovanni Rosso nel portfolio di Santa Margherita Usa

I vini di Giovanni Rosso nel portfolio di Santa Margherita UsaMilano, 12 dic. (askanews) – Da gennaio 2024 i vini della nota Cantina di Serralunga d’Alba (Cuneo) Giovanni Rosso entrano nel portfolio di Santa Margherita Usa, azienda di importazione di vini pregiati italiani negli Stati Uniti appartenente a Santa Margherita Gruppo Vinicolo fondato dalla famiglia Marzotto. I vini di Giovanni Rosso, da tempo già presenti negli States, saranno dunque venduti esclusivamente attraverso Santa Margherita Usa: si tratta di una selezione di Barolo, di altre vini piemontesi e di quelli dell’Etna.

Santa Margherita Usa, con sede a Miami, rappresenta in tutti gli Stati Uniti le aziende Santa Margherita, Ca’ del Bosco, Masi, Kettmeir, Lamole di Lamole, Tenuta Sassoregale, Torresella, Feudo Zirtari, Fattoria Sardi, Cà Maiol, Cantina Mesa e l’americana ROCO Winery. Da gennaio, il primo Barolo ad entrare nel catalogo sarà proprio quello di Giovanni Rosso. “Giovanni Rosso è una gradita aggiunta al crescente portafoglio di Santa Margherita Usa” ha dichiarato il presidente e Ceo, Vincent Chiaramonte, sottolineando che “Rosso rappresenta la perfetta combinazione tra tradizione e innovazione: i vini sono eleganti, sofisticati, con una complessità che si integra molto bene nel nostro catalogo”.

La famiglia Rosso ha iniziato a coltivare i propri vigneti nel 1890 ma è negli anni Ottanta che Giovanni Rosso ha ristrutturato i vigneti per produrre il proprio vino. Nel 2001, suo figlio Davide Rosso, dopo aver studiato enologia e sviluppato ulteriormente le proprie competenze nelle Cantine della Borgogna, ha preso le redini dell’azienda, oggi certificata sostenibile, che nel 2023 ha prodotto 300mila bottiglie. Dal 2016 Davide Rosso e sua madre Ester Canale Rosso, producono vino a Castiglione di Sicilia, sul versante Nord-Est dell’Etna, in una tenuta di 14 ettari, di cui sei vitati, che si aggiungono ai 22 ettari in Piemonte.

Tennis, Atp Finals Torino 2024: al via le prevendite

Tennis, Atp Finals Torino 2024: al via le prevenditeRoma, 12 dic. (askanews) – L’edizione 2023 delle Nitto ATP Finals rimarrà per sempre nel cuore degli appassionati. Neanche il tempo di smaltire le emozioni della prima volta con un italiano in finale, neanche il tempo di far scemare l’eco dei cori da brividi per Jannik Sinner, ed è arrivato il momento di programmare l’edizione 2024 della grande kermesse torinese.

Per chi non vuol perdere neanche un quindici della magica settimana del Palaolimpico, o per chi desidera fare il più bel regalo di Natale che un appassionato di tennis possa sognare, è tempo di cliccare sulla sezione biglietteria del sito ufficiale del torneo https://tickets.nittoatpfinals.com/ per acquistare il prezioso tagliando. Dalle ore 15:00 di mercoledì 13 dicembre i tesserati della FITP godranno del diritto di prelazione per l’acquisto dei tagliandi, con possibilità di usufruire di uno sconto del 20% sul singolo biglietto o del 10% sull’abbonamento; dalle ore 15:00 di venerdì 15 dicembre scatterà, invece, la vendita libera aperta a tutti. La 55.ma edizione del torneo, che per il quarto anno consecutivo si disputerà sul campo indoor del Palaolimpico di Torino, vedrà impegnati i migliori otto singolaristi e le migliori otto coppie di doppio definiti dalla ‘Pepperstone ATP Live Race to Torino’, la classifica che di settimana in settimana si aggiornerà prendendo in considerazione solo i migliori 19 risultati ottenuti nel corso dell’anno solare 2024.

Le Nitto ATP Finals del mese scorso sono andate in archivio con un clamoroso successo sportivo, di pubblico e di impatto socio-economico: nel corso della settimana, chiusa con la finale dei sogni vinta da Novak Djokovic su Jannik Sinner, sono stati venduti 174.402 biglietti (di cui 124.804 spettatori unici), ed è stato generato un impatto economico totale di 306,3 milioni di euro. successo che Torino è pronta a ripetere e, se possibile, a migliorare ulteriormente fra 11 mesi esatti.

Calcio, Chiellini si ritira: il viaggio più bello della mia vita

Calcio, Chiellini si ritira: il viaggio più bello della mia vitaRoma, 12 dic. (askanews) – Ora è ufficiale, Giorgio Chiellini ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. A 39 anni appende le scarpette al chiodo dopo l’ultima esperienza nel Los Angeles FC e si appresta ad iniziare la sua seconda parte di carriera nel calcio, da dirigente: “Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto. Con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile. Ma ora è il momento di aprire nuovi capitoli e scrivere altre pagine importanti ed entusiasmanti”. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Italiana chiuderà la sua carriera dopo 23 stagioni da professionista, una carriera nata a Livorno, ma vissuta quasi per intero in maglia bianconera: dal 2005 al 2022, sono 20 i trofei vinti con la sua Juve, tra cui spiccano i nove scudetti di fila. Per lui anche cinque Supercoppe e altrettante Coppe Italia. Sono, invece, 117 le presenze con la maglia Azzurra, che lo collocano al sesto posto nella lista dei giocatori con più partite per l’Italia. Un percorso coronato dalla memorabile conquista dell’ultimo Eurropeo, quando Chiellini giocò da capitano un torneo da autentico protagonista, annullando alcuni tra i migliori attaccanti al mondo, come Harry Kane e Romelu Lukaku. Il futuro di Chiellini sembra già scritto: per lui sarebbe già pronto un posto nella sede della Juventus ma bisognerà capire con quale tempistica questo avverrà.

Flautissimo 2023, il finale al Teatro India di Roma con Valerio Aprea

Flautissimo 2023, il finale al Teatro India di Roma con Valerio ApreaRoma, 12 dic. (askanews) – La venticinquesima stagione di Flautissimo, il festival di parole, teatro e musica diretto da Stefano Cioffi, si appresta alla conclusione con il triplo “tutto esaurito” della prima assoluta del reading di Valerio Aprea “Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta” di Sandro Bonvissuto, in scena al Teatro India di Roma il 14 e 15 dicembre alle ore 21 e il 16 dicembre alle ore 19.

Il primo racconto scritto da Sandro Bonvissuto diventa un reading teatrale, magistralmente interpretato da Valerio Aprea. Nel pomeriggio di un giorno d’estate un padre insegna al figlio ad andare in bicicletta; le cose da bambini, dalle quali ci si congeda con lentezza, si infrangono su quell’istante in cui la vita chiede di diventare grandi in un solo momento. La voce narrante della vita interiore ci accompagnerà lungo il percorso che porta l’individuo nel punto in cui si comincia ad abbandonare la casa della propria infanzia per gettarsi nel mondo degli adulti. Il tutto avviene su di una strada che costeggia il mare, davanti allo sguardo di un padre, di pochi amici, e del sole che tramonta sull’orizzonte e su un’era della vita di ciascuno. Quando leggi Bonvissuto accade che all’inizio noti questa sua modalità di procedere per alternanza tra trama e digressione. Poi ti accorgi che digressione non è proprio il termine esatto perché in realtà quelli sono più degli approfondimenti su concetti che il racconto tocca in quei determinati punti. Ma sulle prime quegli approfondimenti non pare ti riguardino più di tanto, capisci che hanno tutta una loro dignità, ma probabilmente su fatti cari all’autore e che tu non cogli se non in modo semplicemente cognitivo. A un certo punto però ne arriva un altro e stavolta dici, no, un momento, questa cosa però non è niente male, cioè, ho capito che mi vuole dire, cosa mi sta indicando. Da quel momento è finita. Ci sei dentro fino al collo. Perché ti rendi conto che ognuno di quei momenti, di quelle riflessioni, ti riguarda eccome perché ti parla di questioni che realizzi di aver sempre pensato ma mai formulato; e lo fa con un meccanismo di vera e propria vivisezione di concetti e pensieri che ingrandisce al microscopio fino a vederne le particelle più piccole, le sottigliezze più inesplorate, generando così un’esplosione di contenuto e di senso di cui non puoi più fare a meno. Valerio Aprea

È sempre difficile, anzi, molto spesso inutile, percorrere la strada che porta a ritroso fino all’origine delle cose, ma se qualcuno avesse interesse nel sapere dove è iniziata la mia personale storia di scrittore, posso rispondere che tutto è cominciato con il racconto della bicicletta. È stata quella la prima volta nella quale ho scritto liberamente, solo perché mi andava di farlo e senza nessun obbligo. Ho composto quel testo in una casa che sta a viale Marco Polo, sopra ad una strana scrivania di mia costruzione, che univa trasversalmente due muri a 90 gradi. Quindi era un piano triangolare che finiva a punta nella congiunzione delle due pareti. E l’ho sentito e visto subito tutto per intero, anche se ci ho lavorato per diversi giorni consecutivi. Non so, quindi, se si possa ritenere redatto in un’unica soluzione, ma per me è stato così, perché per tutti quei giorni non ho pensato mai a nient’altro che a quelle pagine. Dopo di che una donna mi spinse a inviarlo ad un concorso per aspiranti scrittori che si svolgeva all’interno della mostra “Più Libri, Più Liberi” di Roma, al quartiere dirigenziale EUR. Così diedi retta a lei e inviai il mio cartaceo al comitato di giuria, e il racconto, diminuito nelle battute perché rientrasse nelle regole, venne riconosciuto e premiato con la pubblicazione (assieme ad altri) in un volumetto stampato per l’occasione da un piccolo editore che aveva sede a Roma. E quello fu in quel momento il giorno più bello della mia vita, pensai che la mia carriera di scrittore si fosse coronata del tutto, cominciata e conclusa in quei giorni, e nel migliore dei modi. E invece di lì a poco mi avrebbe investito una cascata di eventi che mi portarono al contratto editoriale con Einaudi senza nessuna preparazione, passai in un attimo dalla scrittura dilettantistica alle collane autoriali dell’editoria industriale del nord. Un po’ come se un ragazzino che gioca a pallone nel campetto della parrocchia con gli amichetti, fosse convocato a fare il provino dal Manchester United. Devo tutto alla storia della bicicletta. Che poi finì per fare parte dell’indice del mio primo libro Einaudi intitolato Dentro, perché, e questa è la frase finale di quel racconto, non avrebbe potuto essere altrimenti. Sandro Bonvissuto

Idrogeno, giapponesi Itochu e Osaka Gas entreranno in Everfuel

Idrogeno, giapponesi Itochu e Osaka Gas entreranno in EverfuelRoma, 12 dic. (askanews) – La società commerciale giapponese Itochu e l’utility Osaka Gas intendono entrare nel business dell’idrogeno acquisendo una partecipazione fino al 40 per cento nel produttore danese di idrogeno Everfuel. Lo scrive oggi il Nikkei.

Everfuel inizierà a produrre 3mila tonnellate di idrogeno all’anno nel 2024, diventando uno dei maggiori produttori al mondo. Itochu e Osaka Gas sperano di acquisire know-how nella produzione e di accelerare lo sviluppo di una catena di approvvigionamento di idrogeno.

La mossa è in linea con l’obiettivo del Giappone di utilizzare 3 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030 per accelerare la decarbonizzazione. Itochu e Osaka Gas hanno costituito una joint venture che acquisirà poco meno del 14% delle azioni di Everfuel la prossima primavera. La società prevede di aumentare gradualmente la partecipazione dal 30% al 40% acquistando nuove azioni e altri mezzi.

Everfuel è una startup che gestisce stazioni di idrogeno in Danimarca e nei Paesi Bassi. Inizierà la produzione in Danimarca il prossimo anno. La portata dell’operazione sarà una delle più grandi al mondo e produrrà “idrogeno verde” da energia rinnovabile. Si prevede che l’investimento totale delle due società giapponesi raggiungerà i 10 miliardi di yen (63,6 milioni di euro).