Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Ambiente, convegno a Roma sulla responsabilità del cambiamento

Ambiente, convegno a Roma sulla responsabilità del cambiamentoRoma, 12 dic. (askanews) – Tracciare una possibile rotta per la definizione di nuove strategie sostenibili che riconoscano l’uomo al centro delle strategie per il cambiamento. Questo il tema del convegno previsto giovedì 14 dicembre 2023, a Roma all’Acquario Romano – sede della Casa dell’Architettura – (piazza Manfredo Fanti 47) e on line, dalle ore 9.30. Il meeting, organizzato da Green Building Council Italia, ha come tema ‘La responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone’. Nell’incontro è annunciata la voce di relatori istituzionali, del mondo della ricerca, accademico e dell’impresa.

Previsto l’intervento di Matteo Salvini – vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Gian Marco Centinaio – vicepresidente del Senato; Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del consiglio; Andrea Tobia Zevi, assessore al patrimonio e alle politiche abitative del Comune di Roma; Fabrizio Capaccioli, presidente GBC Italia. Il convegno ospiterà, inoltre, una Lectio Magistralis del Professor Umberto Galimberti e l’intervento di Renato Mannheimer – Eumetra che presenterà i risultati di una ricerca, commissionata da GBC Italia, per valutare la percezione tra i cittadini italiani in merito ai principali temi del costruire green. L’evento è articolato in due distinti panel di confronto. Nel primo interverranno: Alberto Gusmeroli, presidente x commissione attività produttive, commercio e turismo; Emiliano Briante, responsabile area Business & Policy Impact The European House Ambrosetti; Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione Sisma 2016; Antonio Decaro, presidente Anci, Francesca Federzoni, vicepresidente Oice; e Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde.

I temi ruoteranno intorno a quanto messo in luce dall’indagine demoscopica presentata dal Professor Mannheimer e all’individuazione di nuove azioni e strategie utili per guidare il cambiamento in chiave sostenibile per il nostro Paese. Il secondo panel si incentra sui possibili scenari di sostenibilità oltre i limiti terrestri, partendo dalle opportunità offerte oggi e in futuro dalla Space Economy, grazie alla presenza di Sara Garino, capo ufficio legislativo presidenza della x commissione attività produttive, commercio e turismo; Augusto Cramarossa, Agenzia Spaziale Italiana; Gianluigi Baldesi, European Space Agencv (ESA); Anna Masutti, professoressa ordinaria di diritto della navigazione aerea Università di Bologna e Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia.

“L’appuntamento rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto – si spiega in una nota – per provare a trovare una possibile risposta a domande quali: Cosa significa, oggi, essere responsabili del cambiamento? Cos’è necessario che accada affinché la sostenibilità non sia un boomerang sociale ed economico? Qual è la percezione dei cittadini italiani rispetto all’urgenza di azioni da mettere in atto in merito alla sostenibilità?”. Il programma della mattinata si propone pertanto di condividere idee, ricerche e conoscenze per guardare ad una realtà in cui i temi di responsabilità sociale, inclusione e impatti dell’azione dell’uomo sull’ambientale convergono in un nuovo sentito culturale e sociale, per un nuovo ‘Umanesimo della Sostenibilità’.

Riqualificazione energetica, anche Milano tra casi di eccellenza

Riqualificazione energetica, anche Milano tra casi di eccellenzaMilano, 12 dic. (askanews) – Il BPIE, il Building Performance Institute Europe, ha selezionato sei case history europee, esempi eccellenti di riqualificazione energetica. Si tratta di un progetto italiano, uno belga, uno croato, uno francese, uno tedesco, uno spagnolo. Il progetto italiano è a Milano viene presentato da Renovate Italy, realtà che raccoglie numerose realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del patrimonio costruito in Italia.

E’ il complesso condominiale di sei torri Ca’ Granda, i cui lavori sono ancora in corso a opera dell’impresa edile Teicos. Si tratta di un intervento di riqualificazione energetica del costruito che riguarda un complesso di sei torri residenziali degli anni ’70 in via Cà Granda, a Milano. Complessivamente, le sei torri hanno una superficie abitabile di circa 30.000 mq. I lavori di riqualificazione, avviati per le prime torri a novembre 2021, per una durata pari a 25 mesi, coinvolgono più di 150 addetti per un investimento totale di 35 milioni di euro. Le torri sono tra loro identiche e disposte con una rotazione di 90 gradi; il progetto di intervento riguarda sia l’adeguamento sismico sia l’installazione di 4.200 mq di facciate ventilate con l’obiettivo di un salto di 3 classi, dalla F alla C, per ogni torre. A integrazione del progetto italiano, nel comunicato viene presentato uno studio economico realizzato dall’agenzia di comunicazione 89up, analizzato in occasione dei triloghi tra Istituzioni europee attualmente in corso a Bruxelles e relativi alle modifiche alla Direttiva Case Green, dedicato alla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici. Da qui emerge che gli italiani sono i cittadini europei più preoccupati per gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le sfide di Prometeo, incontro sull’Ia in Lussemburgo

Le sfide di Prometeo, incontro sull’Ia in LussemburgoRoma, 12 dic. (askanews) – Il 14 dicembre l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo organizza la conferenza “La sfida di Prometeo” sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sugli equilibri geopolitici globali (Prometheus’ Challenge. The Impact of Artificial Intelligence on Geopolitics), in collaborazione con importanti partner tra cui Banca Intesa Sanpaolo, Bill & Melinda Gates Foundation e NATO Defense College Foundation.

· Partecipano il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani (videomessaggio), l’Ambasciatore d’Italia in Lussemburgo Diego Brasioli, il Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity Bruno Frattasi (videomessaggio), il Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea Roberto Viola, l’Amministratore Delegato per l’Europa, Medio Oriente e Asia orientale della Bill & Melinda Gates Foundation Joe Cerrell. · Al centro del dibattito le azioni che governi e organizzazioni internazionali, UE per prima, dovranno mettere in campo per garantire un uso responsabile ed etico dell’IA.

In un mondo post-globalizzato e disordinato, come può essere utilizzata l’Intelligenza Artificiale per promuovere la pace e la stabilità a fronte delle mutevoli dinamiche di potere tra gli Stati? In che modo le normative possono garantire l’uso responsabile ed etico dell’IA nella diplomazia? Con l’adozione della sua regolamentazione in materia, la prima al mondo, l’Unione Europea può svolgere un ruolo fondamentale nel definire un sistema di norme internazionali sull’IA. Tema di grande rilevanza, al centro del G7 che si terrà in Italia nel 2024. Sono alcune delle questioni che verranno affrontate nel corso della

Conferenza “La sfida di Prometeo” 14 dicembre 2023

Lussemburgo Nel corso della conferenza esperti del settore, politologi, docenti universitari e scienziati, giornalisti ed esponenti del mondo dell’impresa e delle ONG avranno l’occasione di confrontarsi, in un approccio multidisciplinare e prospettico. Il programma completo della conferenza è consultabile al sito: https://www.ai-geopolitics.org/

Casa, Idealista: vivere soli un lusso, affitto monolocali +20%

Casa, Idealista: vivere soli un lusso, affitto monolocali +20%Roma, 12 dic. (askanews) – Vivere da soli è ormai diventato un lusso; sebbene, spesso, spinti dalla ricerca di stili di vita differenti, da una maggiore autonomia e privacy, si decida di cercare casa in affitto da soli, questa scelta non è sempre sostenibile per le tasche di un “single” italiano. Infatti, da uno studio condotto da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, emerge come l’affitto di un monolocale costi il 33% in più rispetto alla locazione di una stanza in un appartamento condiviso con altre persone.

L’affitto medio di una stanza in Italia a novembre è di 450 euro, contro i 600 euro che bisogna mettere in conto per prendere in affitto un monolocale, ovvero il 33% in più. Dal report emerge, inoltre, che entrambe le tipologie immobiliari sono diventate più costose: i prezzi dei monolocali sono aumentati del 20%; mentre le richieste dei proprietari di stanze in appartamenti condivisi sono cresciute del 13% in un anno. Dall’analisi delle 106 province italiane, si evidenzia come siano prevalenti (86) le aree con una maggiore differenza di prezzo tra monolocali e stanze. Le maggiori variazioni spettano a Genova, dove i monolocali costano il 127% in più delle camere, Venezia (111%) e Trieste (100%). Al contrario, Massa Carrara (-13%) è la provincia italiana in cui la differenza di prezzo tra monolocali e stanze favorisce di più quest’ultima tipologia abitativa: i monolocali, infatti, costano il 13% in meno rispetto alle stanze. La stessa dinamica avviene in altre 5 province: Asti (-6%), Crotone (-5%), Torino (-4%), Lodi (-3%) e Alessandria (-2%).

Passando alle due principali province italiane, notiamo come Roma segua la tendenza italiana con un affitto dei monolocali che è superiore del 40% rispetto all’affitto di una stanza; mentre a Milano questa differenza di prezzi si assottiglia livellandosi verso l’alto: i monolocali costano solo il 9% in più rispetto alle stanze. Per quanto riguarda i capoluoghi, notiamo come, spesso, non sia possibile confrontare i due prodotti immobiliari (monolocali e stanze), in quanto i monolocali non sono una tipologia comune in molti capoluoghi italiani. Lo stesso avviene per il segmento relativo alle stanze in affitto, la cui offerta è minore nelle città meno attrattive per studenti e giovani lavoratori. La tendenza cittadina segue quella provinciale: in 81 capoluoghi gli affitti dei monolocali superano notevolmente quelli delle stanze. Il divario si fa maggiore a Venezia, dove i monolocali sono più cari del 144%, seguono Pisa (125%), Mantova (100%), Genova (97%), Bari (92%), Bolzano (89%), Cagliari e Firenze (88%). Con una differenza di prezzo pari a oltre il 10% troviamo altri 65 capoluoghi compresi tra l’82% di Catania ed il 13% di Milano e Lecco, le due città con variazioni meno pronunciate. Anche a Roma (47%) lo scarto è elevato e superiore alla media nazionale.

Genova (86%) è la città dove il prezzo dei monolocali è aumentato di più rispetto allo stesso periodo del 2022. Seguono Trieste (54%), Imperia (43%), Olbia (36%) e Pisa (35%). Di contro, in 20 città i prezzi dei monolocali sono diminuiti, con i ribassi più forti che si concentrano a Campobasso (-47%), Rieti (-44%) e Trento (-30%). In tutti i grandi mercati cittadini, si registrano aumenti: Torino (18%), Venezia (17%), Napoli (14%), Milano e Palermo (13%), Roma (8%) e Firenze (7%). Sul fronte dei prezzi, Venezia presenta i monolocali più costosi d’Italia, con una media di 990 euro al mese. La seguono Milano, con 900 euro al mese, Bolzano (850 euro/mese), Bologna (800euro/mese), Firenze (750 euro/mese) e Roma (700 euro/mese). Le città più economiche per l’affitto di un monolocale sono Campobasso (240 euro/mese) e Cosenza (250 euro/euro). La città in cui i prezzi delle camere sono cresciuti di più nell’ultimo anno è Padova, con un aumento del prezzo del 60%, seguita da Trieste (57%), Savona e Brescia (in aumento entrambe del 52%) e Bolzano (50%). Tra i grandi centri italiani, i prezzi delle stanze sono in aumento a Roma (36%), Bologna e Cagliari (23%), Venezia (19%), Milano (13%), in linea con la variazione nazionale e Napoli (9%). Torino (-36%) è il capoluogo in cui, mediamente, i prezzi di affitto delle stanze sono calati di più negli ultimi 12 mesi.

Milano è la città più cara in cui affittare una stanza, con 795 euro al mese di media. Seguono Brescia (525 euro/mese) e Roma (475 euro/mese). Mentre, gli affitti delle stanze più convenienti si trovano a Cosenza (170 euro/mese) e Potenza (200/mese).

Eba: banche europee mai così solide e crediti deteriorati ai minimi

Eba: banche europee mai così solide e crediti deteriorati ai minimiRoma, 12 dic. (askanews) – Banche europee mai così solide e con livelli di crediti deteriorati mai così bassi. E’ la fotografia scattata dall’Eba, l’Autorità bancaria Europea nell’ultima tornata di esercizi volti a valutare il livello di rischio nel settore del credito dell’Unione Europea (Risk Assessment report).

Un rapporto di 124 pagine, che ha coinvolto 123 di 26 Paesi Ue, di cui 12 banche tricolori, al termine del quale l’autorità europea conclude che a dispetto di un contesto generale che presenta persistente incertezza il settore bancario europeo si è dimostrato “resiliente”, dopo le turbolenze che lo scorso marzo avevano coinvolto i mercati a seguito dei fallimenti della Silicon Valley Bank e di altre banche statunitense oltre che del Credit Suisse in Europa. Soprattutto, secondo l’ultima misurazione condotta l’indicatore più utilizzato per valutare i livelli di solidità delle banche – il Coefficiente Cet1 , o Common Equity Tier One Ratio – ha raggiunto il 16%, che secondo l’Eba è “il massimo mai registrato”.

A sostenere questi rafforzamenti ha contribuito la redditività di fondo delle banche, che finora ha beneficiato dei rialzi dei tassi di interesse e dell’allargamento dei margini di profitto sul differenziale dei tassi (tra quelli a cui le banche si finanziano e quelli ai quali erogano prestiti). “Ma questo potrebbe aver raggiunto il punto di svolta”, avverte l’Eba. Nel frattempo la qualità delle attività su cui le banche sono esposte resta robusta, tuttavia anche qui la crescita economica a rilento e gli elevati livelli dei tassi di interesse creano “sacche di rischio”, come le chiama il rapporto.

Ma proprio su questo aspetto va anche sottolineato come secondo lo studio nel periodo in esame il tasso di crediti deteriorati sul totale (Npl o Non performing loans ratio) sia calato a un nuovo minimo storico, con l’1,8% a giugno del 2023. “Tuttavia durante la prima metà di quest’anno gli afflussi di Npl sono stati maggiori dei deflussi e le banche hanno continuato a riferire di una quota relativamente elevata di prestiti allo stadio 2 (il 9,1% del totale)”. Secondo l’Eba l’impatto del deterioramento del credito è più evidente sui prestiti alle famiglie e sui mutui. E intanto le preoccupazioni che circondano il settore immobiliare si stanno manifestando anche in accresciuti accantonamenti da parte delle banche sulle relative esposizioni.

Un altro problema evidenziato dallo studio è quello dei rischi collegati alle politiche ambientali e di responsabilità sociale su cui spinge l’Unione Europea, che chiama “fattori Esg”. Secondo l’Eba banche potrebbero ritrovarsi rischi nella fase di transizione su questi parametri e al tempo stesso l’integrazione di considerazioni Esg su finanziamento e attività di prestito potrebbero diventare “una fonte di rischi reputazionali” per le banche. I livelli di liquidità delle banche restano elevati ma stanno iniziando a normalizzarsi, dopo i picchi toccati durante le fasi di crisi causata da lockdown e restrizioni imposte a motivo del Covid. Secondo l’Eba intanto i costi di finanziamento sui mercati sono aumentati in linea con i rialzi dei tassi. Invece anche l’Autorità bancaria europea rileva come i tassi sui depositi bancari siano rimasti bassi rispetto ad altre voci, anche se ci si potrebbero attendere aumenti più in avanti. Infine, secondo lo studio va anche tenuto presente il problema dei crimini cibernetici e dei Cyberattacchi. Su questo si sono moltiplicati gli episodi di attacchi di hacker alle banche ma la percentuale di quelli risultati effettivamente efficaci è ritenuta bassa. La misurazione ha coinvolto le maggiori banche dell’Ue e in Italia ha riguardato Banca Mediolanum, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Banco Bpm, Bper, Cassa Centrale Banca, Credito Emiliano, Finecobank, Iccrea Banca, Intesa SanPaolo, Mediobanca e Unicredit, in base all’elenco nel rapporto.

Tra neuroscienze e AI Salone del Mobile si prepara alla 62esima edizione

Tra neuroscienze e AI Salone del Mobile si prepara alla 62esima edizioneMilano, 12 dic. (askanews) – “Quest’anno abbiamo deciso di avere un aiuto in più: le neuroscienze che ci vengono in aiuto nel testare i layout, con delle persone che si mettono a disposizione e vivono in questi mesi l’esperienza immersiva dei padiglioni, misurando loro le reazioni”. Ad annunciare la novità della 62esima edizione del Salone del Mobile è la presidente Maria Porro che, in occasione di un evento stampa, ha raccontato come l’atteso evento milanese dedicato all’arredo e al design (previsto a Fieramilano a Rho dal 16 al 21 aprile 2024) abbia ha sempre più un “approccio human centric, mettendo al centro il visitatore, l’espositore, il desin lover, le diverse personas che visitano il Salone con le loro diverse esigenze”.

Non solo l’edizione 2024 della manifestazione avrà anche un altro supporto: quello dell’intelligenza artificiale. “E’ qualcosa sulla bocca di tutti ma nessuno la conosce. L’intelligenza artificiale apre un mondo enorme che non ha regole oggi ma con possibilità incredibili. Abbiamo deciso di usarla come strumento potente per indagare il sentiment di chi partecipa al Salone o fa parte della design community e lo trasformerà in una immagine parlante – ha spiegato la presidente – Alla fine questo progetto sarà una piattaforma fluida in costante divenire che si trasformerà di volta in volta in qualcosa di diverso. E ne verrà fuori uno studio che racconta la percezione del design e del Salone”. Grazie all’applicazione delle neuroscienze, a opera di Lombardini22, gruppo di architettura e ingegneria che, anche quest’anno, supporta il Salone nel progetto di evoluzione del layout e dell’esperienza fieristica, la manifestazione ha iniziato ad analizzare i comportamenti emotivi e inconsci delle persone, che percorrono e abitano padiglioni e stand, per progettare esperienze utili e originali. “Le useremo anche in sede di apertura della mostra andando a misurare il livello di soddisfazioe dei visitatori – ha sottolineato Porro – questo ci permette di dare informazioni utili alle aziende rispetto alle caratteristiche di uno stand. Saranno informazioni non solo utili al Salone ma anche alle aziende perché ci interessa analizzare i comportamenti delle persone, consci e inconsci, quelli che formano l’esperienza”.

In quest’ottica, le due biennali di quest’anno EuroCucina e bagno “sono state completamente ridisegnate: nel caso della cucina è emersa fortemente dalla aziende la volontà di dare valore alle piccole aziende quindi il layout è stato ridisegnato per dare visibilità alle piccole. Abbiamo poi lavorato alla riduzione dei corridoi per ridurre i tempi di spostamento. Al centro della biennale cucina ci sarà poi una installazione che cambierà ogni giorno il cui tema sarà quello del food design. Per la biennale del bagno al centro, invece, c’è la salvaguardia di una risorsa preziosa come l’acqua e anche qui ci sarà una grande installazione immersiva”. “L’anno scorso l’87% dei visitatori ha definito memorabile l’esperienza di Euroluce – ha aggiunto – Questo risultato rafforza il progetto di evoluzione del format Salone del mobile, che nel 2024 riguarderà tutti i padiglioni”. Il nuovo layout del Salone dunque rinuncia al classico decumano, sviluppandosi in ottica concentrica con boulevard ad anello, su cui si affacceranno da entrambi i lati le aziende, come fossero le vetrine di una via del centro città. Si riuscirà, così, ad avere accesso a tutti gli stand percorrendo la metà della distanza rispetto all’allestimento tradizionale e senza il rischio di smarrirsi o confondersi. Tra le anticipazioni fornite dalla presidente c’è anche un’altra grande installazione “curata da un importante regista in un altro padiglione che indagherà il tema degli interni e il rapporto col nostro mondo interiore”. Nel ricco palinsesto dell’edizione 2024, infine, le celebrazioni per i 25 anni del Salone Satellite, con un’edizione speciale in fiera, nei padiglioni 5 e 7, e una grande mostra in città presso Triennale Milano, dal 16 al 28 aprile 2024.

Vino, nel 2023 record imbottigliamenti per Doc Colli Berici e Vicenza

Vino, nel 2023 record imbottigliamenti per Doc Colli Berici e VicenzaMilano, 12 dic. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza registra per l’anno 2023 la miglior performance in termini di imbottigliamento degli ultimi sei anni per i vini dei Colli Berici e degli ultimi nove anni per quelli del territorio di Vicenza. Per la Doc Colli Berici, si contano ad oggi 1,640 milioni di bottiglie, segnando un importante aumento del 12% rispetto al 2022. Analogamente, i vini della Doc Vicenza registrano il picco massimo dal 2014 con una crescita del 7% rispetto all’anno precedente, “una prova tangibile della costante eccellenza produttiva e dell’apprezzamento di queste etichette sul mercato”.

Inoltre, il Consorzio accoglie due nuove aziende, portando il totale dei soci a 28, un aumento che sottolinea l’attrattiva delle iniziative messe in atto dalla realtà consortile. “In un contesto come quello italiano che negli ultimi anni ha presentato alcune sfide, le nostre Denominazioni si sono distinte per gli ottimi risultati” ha affermato il direttore del Consorzio, dichiara Giovanni Ponchia, aggiungendo che “è particolarmente gratificante constatare che la nostra buona performance non si limita al contesto nazionale, ma si estende anche all’estero”. “Il territorio dei Colli Berici e di Vicenza ha catturato l’interesse della critica internazionale, ottenendo punteggi notevoli che testimoniano la qualità dei nostri vini” ha evidenziato Ponchia, parlando di “un riconoscimento frutto di anni di impegno da parte di tutte le aziende consorziate nella cura dei vigneti, nella vinificazione e nella promozione del nostro patrimonio enologico”. “L’annata corrente per i nostri viticoltori è stata a tratti difficile, caratterizzata da condizioni climatiche e fitosanitarie complesse che hanno portato a un calo della quantità delle uve pari al 10%” ha ricordato il presidente del Consorzio, Silvio Dani, sottolineando che “tuttavia, notiamo con grande orgoglio come il livello qualitativo rimanga elevato, confermando la straordinaria vocazione del nostro territorio alla viticoltura ed evidenziando la capacità dei nostri soci nell’affrontare le variabili climatiche nella produzione e nella vinificazione delle uve”.

Evento benefico a Roma di Ciocchetti e Maselli

Evento benefico a Roma di Ciocchetti e MaselliRoma, 12 dic. (askanews) – “Il Natale di Solidarietà 2023 ha riscosso un enorme successo e ieri sera all’Auditorium della Conciliazione più di 2000 persone hanno contribuito a quel sogno che noi chiamiamo ‘Solidarietà’ e allo stesso tempo si sono divertite con uno spettacolo di altissima qualità. Da sempre aiutare concretamente i bisogni di chi vive in situazioni di difficoltà è il nostro obiettivo. Quest’anno per raggiungerlo abbiamo organizzato una serata presentata da Sabina Stilo che ha avuto come ospiti il comico Antonio Giuliani, il cantautore Vincenzo Capua, Gerardo Di Lella e la sua orchestra, gli artisti musicali Giandomenico Anellino e Davide Gobello, il violinista Andrea Casta, e l’accademia di spettacolo L’Arte nel Cuore che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio tra musica, comicità e divertimento”. E’ quanto dichiara Luciano Ciocchetti, ideatore, insieme all’assessore ai servizi sociali della Regione Massimiliano Maselli, della serata di beneficenza.

“L’evento, giunto alla sua diciannovesima edizione, promuove come di consueto in questo periodo dell’anno, una raccolta fondi per sostenere le numerose attività di tante associazioni impegnate nel settore del sociale e sanitario. Un grazie di cuore alle tante, tantissime persone che anche per quest’anno hanno contribuito a far crescere un sogno – evidenzia l’assessore Massimiliano Maselli – In qualità di assessore alle politiche sociali so bene quante e quali siano le situazioni di disagio presenti sull’intero territorio regionale. Poter aiutare associazioni che spesso hanno difficolta’ a reperire fondi per svolgere la propria attivita’ è motivo di grande orgoglio. Una vera e propria squadra della solidarieta’ e della condivisione distribuira’ parte dei fondi raccolti dal ‘Natale di Solidarieta’ 2023 a otto associazioni: Special Olympics, Associazione l’Arte nel Cuore, Associazione Nastro Viola, Fondazione Antea, Associazione Zanzibar Help, Associazione La Stella di Lorenzo, Dokita Onlus e Amso”. “Un ringraziamento particolare – ci tengono infine a precisare Ciocchetti e Maselli – alla consigliera regionale Edy Palazzi, alla consigliera capitolina Francesca Barbato, al presidente dell’Asp San Michele Giovanni Libanori, al consigliere della città metropolitana di Roma Capitale Stefano Cacciotti per il contributo dato alla piena riuscita dell’evento insieme con tutti gli amministratori dei municipi e dei comuni e dei nostri Staff. Prima dell’inizio della serata, alla quale hanno preso parte numerosi personaggi del mondo delle istituzioni, dello spettacolo e della politica, è stato benedetto da Sua Eccellenza Reverendissima mons. Fabio Fabene, Segretario della Congregazione Pontificia dei Vescovi il presepe della Fondazione Sapientia Mundi onlus realizzato con materiale di riciclo cartaceo proveniente da aziende sanitarie”.

Mef, Giorgetti in visita a Poste Italiane, incontra vertici

Mef, Giorgetti in visita a Poste Italiane, incontra verticiRoma, 12 dic. (askanews) – Poste Italiane ha accolto, questa mattina nella sede centrale a Roma, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti in occasione della messa in vista delle festività natalizie, insieme a centinaia di dipendenti. Alla presenza della presidente Silvia Maria Rovere, dell’amministratore delegato Matteo Del Fante, del condirettore generale Giuseppe Lasco, dei membri del CdA, dei responsabili delle unità di business e degli Ad delle società del gruppo, il ministro ha assistito alla presentazione dei risultati economici di Poste. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati al ministro i numeri in crescita dal 2017 ad oggi, le principali attività che fanno di Poste Italiane azienda di sistema Paese e le linee guida lungo le quali si muoverà il prossimo piano industriale.

Manovra, un emendamento del governo prevede 2,3 mld dai fondi di coesione per finanziare il Ponte sullo Stretto

Manovra, un emendamento del governo prevede 2,3 mld dai fondi di coesione per finanziare il Ponte sullo StrettoRoma, 12 dic. (askanews) – Per finanziare il Ponte sullo Stretto una quota di risorse pari a circa 2,3 miliardi di euro viene attinta dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027, liberando risorse dal bilancio dello Stato per un analogo ammontare.

E’ quanto prevede il quarto emendamento del governo alla manovra, bollinato per essere depositato in commissione bilancio del Senato. La norma prevede che l’autorizzazione di spesa per finanziare la realizzazione del Ponte, inizialmente pari a 11,63 miliardi fino al 2032, scenda a 9,312 miliardi.

I 2,318 miliardi mancanti vengono coperti per 718 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione “sulla quota afferente alle amministrazioni centrali”. I restanti 1,6 miliardi arrivano sempre dal Fondo per lo sviluppo e coesione ma “sulle risorse indicate per le Regioni Sicilia e Calabria”.