Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Piazza Fontana, a Milano corteo con Sala e familiari vittime

Piazza Fontana, a Milano corteo con Sala e familiari vittimeMilano, 12 dic. (askanews) – Nel giorno del 54esimo anniversario della strage di piazza Fontana Milano commemora le 17 persone uccise dall’ordigno collocato il 12 dicembre 1969 nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo con un corteo partito da piazza della Scala. La manifestazione, diretta nel luogo dello scoppio, vede in prima fila il sindaco di Milano Beppe Sala e i famigliari delle vittime.

Alle 16.45 dopo la deposizione delle corone prevista alle 16.37 (ora in cui avvenne la deflagrazione) si svolgeranno gli interventi commemorativi. Parleranno, tra gli altri, lo stesso sindaco Sala, il presidente del Comitato Permanente Antifascista Roberto Cenati e l’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati. In testa al corteo ci sono i gonfaloni dei Comuni, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana. È prevista inoltre una contromanifestazione indetta dai centri sociali “contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”, con partenza alle 18 da piazza Santo Stefano e arrivo in piazza Fontana.

Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio, è previsto infine un concerto in memoria delle vittime della strage con musiche di Schumann, Brahms e Martinu eseguite dal Duo Kimé composto da Alessandro Mauriello, al violoncello, e Gianluca Terruli, al pianoforte.

”Il Concerto”, esce l’album live di Venditti e De Gregori

”Il Concerto”, esce l’album live di Venditti e De GregoriRoma, 12 dic. (askanews) – Venerdì 15 dicembre esce “Il Concerto” (Columbia Records /Sony Music), l’album live che fissa per sempre nel tempo il tour di VENDITTI & DE GREGORI, iniziato il 18 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma, proseguito nei più prestigiosi teatri e anfiteatri, e attualmente in corso nei palasport per il gran finale dopo oltre un anno di concerti. L’album live “IL CONCERTO” sarà disponibile in digitale e nelle versioni CD, vinile 180 grammi e vinile 180 grammi in edizione autografata e numerata, quest’ultima in esclusiva su Sony Music Store. Perle e grandi classici, duetti inediti, arrangiamenti originali: l’album live “IL CONCERTO” non è un semplice greatest hits dal vivo, ma una visione artistica sul modo di affrontare la musica, con introspezione, passione e un suono straordinario. Comprende una selezione di 17 brani, registrati in presa diretta durante diverse tappe del tour, che fanno rivivere le emozioni impresse nei ricordi di chiunque abbia visto questo live e sottolineano l’attualità del repertorio dei due artisti. Un disco che cattura l’essenza stessa della musica come linguaggio universale che parla al cuore e alla mente, unendo in un dialogo armonico stili musicali distinti.

Nel disco, prodotto da Alessandro Canini, così come sul palco, Antonello Venditti e Francesco De Gregori sono affiancati da un’unica grande band che unisce i musicisti che da anni collaborano con i due artisti: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino). Con loro anche Fabiana Sirigu e Roberta Palmigiani al violino e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti. Una storia comune e diversa, quella di VENDITTI & DE GREGORI, entrambi capaci di segnare la canzone d’autore e la musica italiana. Dopo il debutto con l’album “Theorius Campus” (1972), le loro carriere si sono divise fino ad arrivare al tour che li ha visti percorrere insieme tutta l’Italia e che ora si concluderà nei palasport, l’ultima occasione per vedere sullo stesso palco i due artisti che hanno scritto la colonna sonora di intere generazioni. Di seguito le ultime date del tour VENDITTI & DE GREGORI (organizzato e prodotto da Friends & Partners): il 15 dicembre a Rimini, il 19 dicembre a Firenze e il 23 dicembre a Roma.

Rai,Furfaro:mie parole a Radio1 manipolate,non è servizio pubblico

Rai,Furfaro:mie parole a Radio1 manipolate,non è servizio pubblicoRoma, 12 dic. (askanews) – “Apprendo che la trasmissione ‘Ping Pong’ avrebbe inviato un comunicato nel quale si riporta un mio commento alle inchieste di Report fatto durante la diretta di questa mattina. Nel comunicato sono incredibilmente riportate, come mie, frasi che non ho mai pronunciato. Le parole e i giudizi sulle inchieste della conduttrice Annalisa Chirico sono state riportate come mie, un fatto di una gravità inaudita, tanto più perché stiamo parlando di servizio pubblico. Un episodio che segna un precedente pericoloso ed è l’emblema di un clima inquietante nel servizio pubblico se le parole di un esponente dell’opposizione – chiarissime, come si può facilmente ascoltare dalla registrazione dell’audio sul sito – vengono riportate in modo inventato. Fare una cosa come questa nell’era dello streaming è grottesco, per questo mi aspetto la rettifica e le scuse della trasmissione, sperando che sia stato un errore in buona fede e non un tentativo maldestro di creare notizie squalificanti”. Così in una nota Marco Furfaro, segreteria nazionale del Pd.

Manovra,vertice Governo-maggioranza con Meloni alla Camera

Manovra,vertice Governo-maggioranza con Meloni alla CameraRoma, 12 dic. (askanews) – E’ in corso alla Camera dei deputati un vertice tra governo e maggioranza presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per fare il punto sull’iter della legge di bilancio.

Alla riunione sono presenti, oltre alla Premier, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ed i capigruppo del centrodestra a Montecitorio, Tommaso Foti(FdI), Riccardo Molinari(Lega), Paolo Barelli(FI), Maurizio Lupi (NM).

Agrifish: semplificare e agevolare modifiche piani strategici Pac

Agrifish: semplificare e agevolare modifiche piani strategici PacRoma, 12 dic. (askanews) – Stabilità e prevedibilità per gli agricoltori, sottolineando l’importanza della semplificazione e di agevolare il processo di modifica dei piani strategici della Pac. E’ quanto hanno rimarcato oggi i ministri nel corso della riunione dell’Agrifish, durante la quale si è proceduto a uno scambio di opinioni sui piani strategici e discusso le sfide relative alla loro attuazione.

Con l’avvicinarsi della fine del primo anno di attuazione della nuova politica agricola comune (PAC), inizia quindi il tempo dei bilanci sui piani strategici, che costituiscono lo strumento principale per realizzare gli obiettivi della PAC tra il 2023 e il 2027. Elaborati dagli Stati membri e approvati dalla Commissione, i piani sostengono l’agricoltura e le zone rurali con una spesa pubblica totale di 307 miliardi di euro attraverso il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (compreso il cofinanziamento nazionale). Inoltre, i piani strategici contribuiscono agli impegni ambientali e climatici dell’UE e svolgono un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi delle strategie “dal produttore al consumatore” e della biodiversità. Oltre ad avere concordato concordato le possibilità di pesca nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero per il 2024, i ministri hanno discusso anche la questione delle nuove tecniche genomiche (Tea). Il Consiglio ha preso atto dei buoni progressi compiuti durante la presidenza spagnola sulla proposta di regolamento sulle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche e sui loro alimenti e mangimi.

La proposta di regolamento mira a consentire al settore agroalimentare dell’UE di contribuire agli obiettivi di innovazione e sostenibilità del Green Deal europeo e alle strategie “dal produttore al consumatore” e alle strategie sulla biodiversità, migliorando al contempo la competitività del settore. Inoltre, le norme proposte garantiscono un elevato livello di protezione della salute umana, animale e ambientale. Infine, il Consiglio ha tenuto un dibattito politico incentrato sui principali fattori che incidono sulla redditività dell’agricoltura nell’UE e sul reddito degli agricoltori europe alla luce degli attuali sviluppi geopolitici, compresa la guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l’Ucraina, e la situazione in Medio Oriente. Di conseguenza, il Consiglio ha fornito orientamenti politici su come affrontare le sfide che il settore agricolo dell’UE si trova attualmente ad affrontare in modo tempestivo ed efficace attraverso la PAC.

Infine, per quanto riguarda l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, la presidenza ha presentato una relazione sulla proposta della Commissione, adottata il 22 giugno 2022, che fa parte di un pacchetto di misure per ridurre l’impronta ambientale dei sistemi alimentari dell’UE. Le principali misure proposte includono: obiettivi giuridicamente vincolanti a livello dell’UE per ridurre del 50% l’uso e il rischio derivante dai pesticidi chimici, nonché l’uso di pesticidi più pericolosi entro il 2030, nuove misure di controllo dei parassiti rispettose dell’ambiente e il divieto di pesticidi in aree sensibili.

Boschi montani capaci contrasto frane e inondazioni ma in stato abbandono

Boschi montani capaci contrasto frane e inondazioni ma in stato abbandonoRoma, 12 dic. (askanews) – L’Accademia Nazionale di Agricoltura ed i Carabinieri Forestali lanciano l’allarme: in Italia sono 11 milioni gli ettari di superficie coperti da foreste, ma la gran parte di queste sono abbandonate. Incrementare la presenza di boschi ben conservati, capaci di funzionare alla stregua di vere e proprie “spugne naturali”, contribuirebbe a regolare il deflusso delle acque ed a ridurre l’erosione dei suoli. È tempo di pensare alla stesura di un testo unico nazionale sul dissesto idrogeologico, che sappia valorizzare ed incentivare la gestione del territorio montano anche come utile strumento per salvaguardare le zone vallive e di pianura.

Le recenti alluvioni, che hanno interessato il territorio dell’Emilia-Romagna e della Toscana, hanno richiamato l’attenzione su alcuni dei problemi più contingenti e gravi del nostro Paese: il dissesto idrogeologico e la mancanza di una adeguata pianificazione territoriale capace di far fronte ai distruttivi fenomeni alluvionali indotti dal cambiamento climatico antropogenico. L’Accademia Nazionale di Agricoltura ed il Comando Carabinieri Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari hanno fatto il punto della situazione a Bologna, presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio, riunendo i principali esperti italiani per la giornata su: “Risanamento e bonifica del territorio italiano nel centenario della Legge forestale Serpieri”. I dati presentati durante il Convegno sono, come visto, allarmanti e forniscono un quadro desolante della attuale situazione idrogeologica nazionale: ben 7.423 comuni italiani (93,9% del totale) sono a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. Complessivamente il 18,4% (55.609 km2) del territorio nazionale è classificato a pericolosità frane elevata, molto elevata e/o a pericolosità idraulica media. Sono 2 milioni gli abitanti a rischio frane (2,2%) e 7 milioni quelli a rischio alluvioni (11,5%). Ben l’83% delle frane europee si trovano in Italia (fonte ANBI-ISPRA). Una situazione grave ed in continua evoluzione che, secondo i relatori intervenuti alla giornata, deve necessariamente portare ad un deciso cambio di rotta nella pianificazione del territorio. Occorre abbandonare la logica dei cd. “interventi mirati” per potenziare, invece, in una visione d’insieme, le forme di pianificazione territoriale su larga scala. Si rende auspicabile puntare ad un nuovo grande quadro di interventi di sistemazione dei bacini montani che, ponendo al centro la gestione sostenibile dei boschi e delle foreste, possano garantire la stabilità dei versanti nella fascia collinare e montana e, al contempo, contenere il rischio idraulico in quella basale. I boschi e le foreste, infatti, si comportano alla stregua di vere e proprie “spugne naturali”, capaci di drenare il deflusso delle acque meteoriche e di ridurre notevolmente il fenomeno del ruscellamento verso valle (che è colpevole dell’aumento delle portate dei fiumi in pianura). Certo, la naturale funzione drenante di boschi e foreste montani non può essere considerata, da sola, la soluzione al problema del dissesto idrogeologico, ma rappresenta comunque un valido strumento di aiuto, che necessita di essere coadiuvato da una corretta sistemazione e cura del territorio. Il bosco, inoltre, è capace di ridurre anche l’erosione del terreno. In Europa il 95% dei terreni boschivi non è soggetto ad erosione a differenza, ad esempio, di quelli dedicati alla coltivazione, che risultano molto più difficili da gestire.

In Italia la riforestazione ha visto un notevole incremento dal 1950 in poi: in circa 70 anni, siamo passati da 4 a 11 milioni di ettari coperti da boschi, che si estendono, soprattutto, nei territori montani e collinari, apportando un sensibile aumento della biodiversità. D’altra parte, nell’ultimo cinquantennio, si è registrato anche un progressivo e costante abbandono della montagna: i boschi non sono più stati curati con regolarità ed i versanti non sono più stati soggetti ad interventi di regimazione della rete scolante superficiale. In altre parole, è venuta a mancare la necessaria cura e gestione di vaste aree montane, che hanno perso la loro centralità nel quadro della pianificazione territoriale. In un simile contesto, gli eventi atmosferici degli ultimi anni “consigliano”, nuovamente, di portare la montagna al centro delle politiche ambientali e di gestione del territorio, anche per tutelare la sicurezza idraulica nelle zone vallive e di pianura. Di seguito quanto emerso dai principali interventi che si sono succeduti nel corso della giornata.

Necessario un testo unico nazionale contro il dissesto idrogeologico Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura: “Propongo un testo unico contro gli effetti del cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico, a tutela dell’ambiente e del territorio, in particolare la montagna, che sia al di sopra di tutto. Tutti gli interlocutori e gli addetti ai lavori devono sedersi intorno a un tavolo per contribuire ad avere una nuova riforma del territorio e dell’ambiente. Il dissesto idrogeologico è anche una conseguenza di comportamenti errati dell’uomo quindi ripristinare i luoghi è sicuramente importante, ma dobbiamo lavorare prima sulla prevenzione, accettandone anche i sacrifici. Nel prossimo futuro le emergenze mondiali saranno la siccità e la mancanza di suolo”.

L’importanza dell’attività di prevenzione messa in campo dai Carabinieri Forestali Generale di Divisione Nazario Palmieri, Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi: “La specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri concorre alla prevenzione del dissesto idrogeologico esercitando compiti d’istituto relativi alla polizia idraulica e forestale attraverso i controlli di polizia amministrativa e giudiziaria espletati quotidianamente dagli oltre 900 Nuclei Carabinieri Forestali dislocati su tutto il territorio nazionale. Campagne mirate annuali di controllo come le operazioni “Bosco Sicuro e Fiume sicuro” hanno lo scopo di vigilare sull’applicazione del vincolo idrogeologico, istituito dalla legge Serpieri, prevenire furti di inerti, escavazioni o rettifiche di alvei di torrenti e fiumi, impedire disboscamenti o scorrette pratiche di utilizzazioni forestali affinché non venga alterato il regime idrogeologico dei versanti e il turbamento al buon regime delle acque, aggravato anche da fenomeni di abusivismo edilizio in aree golenali”. I numeri su frane e alluvioni in Emilia-Romagna Ing. Paolo Ferrecchi, Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna: “I dati riassuntivi sul rischio geologico regionale: oltre 80.000 frane recensite, circa 9.000 frane hanno almeno un edificio interessato, circa 7.000 fabbricati sono coinvolti in frane attive, ben 347 località sono classificate a rischio molto elevato e 122 sono gli abitati classificati da consolidare. Nel solo maggio 2023, durante l’alluvione, il numero totale di frane è stato di 65.020, dati allarmanti che fanno comprendere la necessita di tornare a ripensare il sistema di manutenzione della montagna”. Italia prima in urbanizzazione e si spendono 3,7 miliardi per ripristinare i danni Dott. Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI: “L’Italia è prima in Europa con il 7,13% di territorio urbanizzato, pari circa a 2 milioni di ettari. Il terreno costruito perde le sue capacità di drenare acqua, ma continuiamo a edificare 24 ettari al giorno per case, zone commerciali o industriali, strade senza una minima concezione territoriale. Si abbandonano così le aree interne e montane, lasciate senza imprese e servizi, che diventano fragili e portano a quel dissesto idrogeologico che tanto ci sta colpendo. Ricordiamo che degli 8,2 miliardi che l’UE stanzia annualmente per il dissesto idrogeologico, ben 3,7 vanno all’Italia, che li utilizza non per fare prevenzione ma solo per riparare i danni. Una visione miope che non capisce l’importanza della montagna, della collina e dell’innovazione necessaria in campo ambientale”. L’alluvione in E.R. diventi un caso di studio nazionale. Non esiste rischio zero. Dott.ssa Irene Priolo, Vice Presidente Regione Emilia-Romagna: “Abbiamo assoluto bisogno di momenti di riflessione come quello di oggi. L’evento che abbiamo avuto in E.R. diventerà un caso di studio per ingegneri idraulici e geologi italiani. Avevamo già censito quasi 80.000 frane, prima dell’alluvione, sappiamo della fragilità del nostro territorio, l’evento di maggio è uno spartiacque che consegnerà al sistema paese le chiavi di lettura del territorio nazionale. Non esiste il rischio zero e pensare il territorio in ottica di gestione del rischio residuo è il nuovo approccio. Propongo di tenere aperta questa sessione e aggiornarci a inizio 2024 per analizzare il report, che la Commissione di evento consegnerà, per nuovi lavori da fare insieme con la struttura commissariale e l’Accademia con le sue conoscenze. E’ tempo di ripensare il territorio.” Necessario potenziare i sistemi di Early Warning Carlo Cacciamanni, Direttore Agenzia Italia Meteo: “Le condizioni di pericolosità date dal clima che sta cambiando impattano sul rischio dato dalla vulnerabilità dei terreni. Siamo in condizione di pericolo crescente e i rischi idrogeologico e alluvionale sono sempre più probabili. In Italia dal 1980 la temperatura è in continuo aumento e sono necessari interventi strutturali che possano mitigare il rischio di inondazione, ma anche non strutturali, come l’ottimizzazione dei sistemi di Early Warning per allontanare preventivamente e in anticipo le popolazioni, a fronte di fenomeni idrometeo intensi che possano colpirle. E’ necessario attuare, meglio di quanto si stia facendo oggi, piani di emergenza a livello territoriale, coinvolgendo i cittadini, affinché divengano parte attiva del sistema di protezione civile.”

Ortofrutta resistente, al via 14 progetti per la filiera del futuro

Ortofrutta resistente, al via 14 progetti per la filiera del futuroRoma, 12 dic. (askanews) – Investimenti per oltre 10 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 14 progetti in partenza per difendere il futuro della frutta e della verdura nazionale. Apo Conerpo, principale organizzazione dei produttori ortofrutticola in Europa, e F.In.A.F., la più grande associazione di organizzazioni di Op transnazionale nel panorama europeo lanciano un piano pluriennale di sostegno alla ricerca scientifica.

L’investimento in ricerca scientifica abbraccia il miglioramento varietale, la lotta al cambiamento climatico, la difesa delle produzioni, l’innovazione nel post-raccolta e la formazione di nuovi specialisti. Un milione di euro per il 2024, che va ad aggiungersi agli altri investimenti in corso e che incrementerà anno dopo anno per arrivare a un investimento totale di oltre dieci milioni entro il 2029: una cifra consistente, suddivisa fra 14 progetti, che finanzierà oltre 35.000 ore di lavoro all’anno di tecnici e ricercatori di numerosi enti di ricerca e atenei universitari in tutto il Paese. “Negli ultimi anni il mondo ortofrutticolo ha registrato cali di produzione in tutte le specie coltivate, con punte anche dell’80% in alcuni casi – spiega Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo – Gelate, siccità, grandine, fenomeni alluvionali: il cambiamento climatico ha colpito il nostro settore e ha portato in eredità vecchi e nuovi antagonisti come la cimice asiatica, la batteriosi del kiwi, la maculatura bruna del pero e l’alternaria. A queste problematiche di campo si sono poi associate diverse criticità lungo la filiera: mancanza di manodopera, inflazione alle stelle che ha contratto i consumi, crisi internazionali con impennate nei costi energetici e logistici. Ci servono nuove varietà che resistano al cambiamento climatico, nuove tecniche di produzione, nuovi sistemi di controllo e difesa”.

Feltrin (Federlegno): stop superbonus? Ci penalizza ma serve realismo

Feltrin (Federlegno): stop superbonus? Ci penalizza ma serve realismoMilano, 12 dic. (askanews) – La conferma di uno stop alla proroga del superbonus da parte Mef “sicuramente avrà un riflesso negativo” per la filiera del legno-arredo “però penso che il messaggio che del governo sia quello di mettere un freno a delle spese che stavano diventando insostenibili di per sè e hanno ipotecato il futuro prossimo”. A parlare è il presidente di Federlegno Arredo, Claudio Feltrin, a margine di un evento con la stampa.

Feltrin invita a essere realisti: “Non possiamo vivere su un altro Pianeta. Ahimè tocca dire che sicuramente non favorirà la ripresa che possiamo intravedere nella seconda metà dell’anno che però dipende dalle economie mondiali. Se migliorerà l’economia mondiale probabilmente il governo potrà essere un po’ più generoso”. Con questo ha chiarito “non voglio dire che appoggio la manovra perchè ci penalizza ma occorre essere un po’ realisti e capire che oggi questa è la situazione e non possiamo immaginarci qualcosa di diverso”. Nel nostro settore, ha ricordato, “il bonus mobili ci ha sicuramente aiutato ma non è stata la ragione del successo della filiera, è stato un aiuto ma noi abbiamo lavorato di nostro”. Il bonus edilizio “ha creato un indotto forte, era un fatto evidente dai dati con una crescita più elevata in Italia rispetto all’estero che non si era mai vista negli anni, oggi ovviamente torniamo alla realtà”. “L’economia vera non è quella che devi incentivare in modo drogato perchè non può durare – ha concluso – oggi occorre fare un bagno nella realtà e tornare coi piedi per terra”.

Stellantis: 80% auto Ue connesse in 2024, ChatGpt su diversi modelli

Stellantis: 80% auto Ue connesse in 2024, ChatGpt su diversi modelliTorino, 12 dic. (askanews) – Stellantis punta sulla digitalizzazione e sulla connettività con un ecosistema di funzioni e applicazioni per “rendere più sicura la guida, più facile la vita, emozionante il viaggio”. Punta di diamante dei servizi connessi è il chatbot di Intelligenza Artificiale ChatGpt, oggi offerto in fase sperimentale e gratuita su 20mila modelli Ds nei 5 principali mercati europei. A partire da aprile 2024 sarà offerto a pagamento anche su modelli Citroen, Peugeot e sulla Jeep Avenger che montano il sistema di infotainment siglato “IVI R1”.

“Nel 2024 puntiamo ad avere in Europa l’80% di auto connesse”, ha detto Santo Ficili, responsabile Italia di Stellantis durante la presentazione dei servizi connessi del gruppo a Torino. Nel 2022 in Italia, ha spiegato Ficili, le auto connesse di tutte le case hanno toccato quota 20 milioni in crescita del +16% su anno, mentre nel mondo sono 240 milioni, +12%. “L’Italia è più veloce di altri mercati nella digitalizzazione. Stiamo lavorando molto bene nello spiegare cosa sono e come funzionano i nuovi servizi che sono fondamentali per la crescita dei ricavi insieme alle vendite. Speriamo ci sia un’accelerazione analoga anche nell’elettrico”. Nel 2021 le auto connesse di Stellantis in Italia erano 12 milioni e hanno generato 400 milioni di ricavi.

Grazie allo sviluppo interno del software e alla collaborazione con partner come Foxconn, Amazon, Qualcomm e Waymo, Stellantis offre un’ampia gamma di applicazioni aggiornabili over the air, per la sicurezza, la manutenzione, l’intrattenimento e la navigazione avanzata. I servizi connessi possono anche aiutare i clienti nella transizione all’elettrico, con informazioni in tempo reale sull’autonomia, sul percorso migliore per un uso più efficiente della batteria e sui punti di ricarica. I servizi connessi sono utili anche ai clienti delle flotte perché aiutano a programmare la manutenzione riducendo al minimo i tempi di fermo dei veicoli. Numerosi i servizi connessi per interagire con il veicolo anche a distanza. Fra questi My Alert: avvisa e supporta i clienti in caso di furto; Remote-Controls o il controllo da remoto di alcune funzioni tramite applicazione; OnDemand services per gestire a distanza servizi come la ricarica, la ricezione di un pacco o il lavaggio dell’auto. In Italia, i partner di Stellantis sono E-Gap o Refilla service per la richiesta di ricarica dei veicoli elettrici; Poste Italiane per la consegna sicura dei pacchi nel veicolo; WashOut per programmare una sessione di lavaggio. E-Routes invece è una nuova applicazione di navigazione con dati dinamici, progettata per i veicoli elettrici. Voice interactions on board: i clienti interagiscono con il veicolo utilizzando comandi vocali, tramite Amazon Alexa o ChatGPT.

I ricavi da servizi saranno una componente sempre più rilevante per il gruppo: nel piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis punta a raggiungere 34 milioni di veicoli connessi e 20 miliardi di euro di ricavi annuali da servizi con un margine del 40%.

Assemblea Confagricoltura a Roma: agricoltura settore strategico

Assemblea Confagricoltura a Roma: agricoltura settore strategicoRoma, 12 dic. (askanews) – “Si chiude un anno che deve farci riflettere: cambiamenti climatici e conflitti ci fanno capire che l’agricoltura è un settore strategico e che, come Italia, dobbiamo raggiungere il 100% della capacità produttiva”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti all’assemblea invernale, che ha visto la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dei ministri Antonio Tajani, Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida e, con contributi video, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del ministro Adolfo Urso.

Il nuovo modello agricolo di cui il Paese ha bisogno passa attraverso investimenti e riforme. Un appello che il ministro Lollobrigida ha accolto annunciando, tra l’altro, interventi immediati a sostegno delle polizze assicurative e una riforma generale del sistema per consentire alle imprese di affrontare le emergenze climatiche e le epizoozie. Una riforma che punterà su un nuovo approccio alla gestione del rischio da parte di tutto il settore. Dall’Auditorium Parco della Musica di Roma arriva l’unanime convinzione dell’agricoltura quale leva fondamentale dello sviluppo economico e sociale del Paese. Un concetto evidenziato anche dal Presidente Mattarella nel suo discorso alla platea degli imprenditori. “L’Italia – ha affermato – può giocare d’iniziativa a tutto campo in una stagione che vede insieme alimentazione, tutela dell’eco-sistema, governo del territorio e valorizzazione dei beni ambientali. È necessario rendere tutti consapevoli di quanto centrale sia oggi l’agricoltura”.

Lo dimostrano i dati: oltre 60 miliardi di euro di export per il Made in Italy agroalimentare con un trend in crescita; quasi 1,4 milioni di addetti; una filiera che rappresenta il 16% del Prodotto Interno Lordo nazionale. Non solo cibo. L’agricoltura concorre anche per quasi il 10% alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. “La sicurezza alimentare deve essere uno dei temi prioritari della presidenza italiana del G7 – ha commentato Giansanti – Così come occorre ripensare la Politica Agricola Comune a fronte dell’ingresso di nuovi Paesi nella UE dopo un adeguato periodo transitorio”.

“Tra meno di un anno si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. A seguire si insedierà una nuova Commissione. Tra i primi impegni che dovrà affrontare l’Esecutivo UE – ha spiegato – spiccano proprio le proposte sul bilancio pluriennale dopo il 2027 e una nuova riforma della Pac”. “Come imprenditori siamo consapevoli che operiamo al centro di un sistema di valori più ampio di quello economico. Per questo, continueremo ad impegnarci al massimo all’interno delle nostre imprese per contribuire al progresso dell’Italia e dell’Europa”, ha concluso Giansanti.