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Tag: Sanremo 2023

Da assemblea Cia un piano nazionale per l’agricoltura in 5 mosse

Da assemblea Cia un piano nazionale per l’agricoltura in 5 mosseRoma, 29 nov. (askanews) – Accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy. Queste le cinque mosse da cui parte il Piano nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione lanciato oggi da Cia-Agricoltori Italiani in occasione della sua Assemblea annuale, a Roma all’Auditorium Antonianum. In assemblea, più di 400 delegati provenienti da tutta Italia si sono ritrovati sotto lo slogan “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida e Matteo Salvini, della segretaria del Pd Elly Schlein e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

“Senza un’agricoltura in salute, viene compromesso il diritto a un’alimentazione sana, sostenibile e accessibile a tutti – ha detto in apertura dei lavori il presidente di Cia, Cristiano Fini – Ma il settore ora vive una crisi generalizzata, tra tante emergenze che acutizzano il divario tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli sugli scaffali dei supermercati, con aumenti che superano anche il 400% dal campo alla tavola”. Per questo, ha continuato Fini, “Cia si candida come interlocutore delle istituzioni per definire il Piano agricolo nazionale sempre annunciato, ma mai realizzato, in grado di invertire la rotta, collocando finalmente il settore primario tra i protagonisti della filiera agroalimentare, un colosso da circa 550 miliardi di fatturato in cui l’agricoltura prende però solo l’11%”.

In questo percorso “l’Italia e, soprattutto, l’Europa devono essere dalla nostra parte, abbandonando posizioni e regolamenti ideologici anche in vista delle prossime elezioni Ue. D’altronde – ha chiosato Fini – se non c’è agricoltura, il Made in Italy non può esistere, scompare il presidio del territorio e le aree interne muoiono. Un rischio che il Paese non può correre”.

Caso Cospito, il pm torna a chiedere il proscioglimento di Delmastro

Caso Cospito, il pm torna a chiedere il proscioglimento di DelmastroRoma, 29 nov. (askanews) – Non luogo a procedere nei confronti dell’imputato Andrea Delmastro delle Vedove. Così ha concluso il rappresentante della Procura di Roma davanti al giudice dell’udienza preliminare Maddalena Cipriani nell’ambito del procedimento a carico del sottosegretario. Secondo la pubblica accusa – è stato spiegato – manca l’elemento soggettivo rispetto al reato contestato, quello di rivelazione del segreto d’ufficio. La posizione era già stata espressa dai pm in occasione della udienza che portò nel luglio scorso alla imputazione coatta. Anche il difensore di Delmastro, l’avvocato Giuseppe Valentino, ha ribadito l’assenza di presupposti per un rinvio a giudizio. Il giudice Cipriani, ascoltate le argomentazioni delle parti, ha respinto le istanze di costituzione parte civile presentate da quattro parlamentari del Pd, e poi si è ritirato in camera di consiglio per decidere su quanto prospettato dalla Procura e dalla difesa di Delmastro. La sua decisione è attesa a breve.

 

Blinken dice che incontrerà il governo di Israele “domani”

Blinken dice che incontrerà il governo di Israele “domani”Milano, 29 nov. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che incontrerà il governo di Israele “domani”. Lo ha detto in un conferenza stampa trasmessa dal quartier generale della Nato a Bruxelles. Blinken ha spiegato che domani tornerà sulla questione del rilascio degli ostaggi. “Più ostaggi torneranno a casa, più assistenza arriverà” ha spiegato. Blinken dice che andrà in Israele per cercare di prolungare la tregua. “Vorremmo che questa pausa fosse prolungata”, ha detto.

Blinken è atteso in Israele già da questa sera. Visiterà anche la Cisgiordania e Dubai. Il capo della diplomazia americana in Medio Oriente si è già recato più volte nella regione dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre.

Cospito, pm ribadisce: prosciogliere Delmastro

Cospito, pm ribadisce: prosciogliere DelmastroRoma, 29 nov. (askanews) – Non luogo a procedere nei confronti dell’imputato Andrea Delmastro delle Vedove. Così ha concluso il rappresentante della Procura di Roma davanti al giudice dell’udienza preliminare Maddalena Cipriani nell’ambito del procedimento a carico del sottosegretario. Secondo la pubblica accusa – è stato spiegato – manca l’elemento soggettivo rispetto al reato contestato, quello di rivelazione del segreto d’ufficio. La posizione era già stata espressa dai pm in occasione della udienza che portò nel luglio scorso alla imputazione coatta. Anche il difensore di Delmastro, l’avvocato Giuseppe Valentino, ha ribadito l’assenza di presupposti per un rinvio a giudizio. Il giudice Cipriani, ascoltate le argomentazioni delle parti, ha respinto le istanze di costituzione parte civile presentate da quattro parlamentari del Pd, e poi si è ritirato in camera di consiglio per decidere su quanto prospettato dalla Procura e dalla difesa di Delmastro. La sua decisione è attesa a breve.

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Oltre 26mila gli ingressi complessivi al Mercato dei vignaioli Fivi

Oltre 26mila gli ingressi complessivi al Mercato dei vignaioli FiviMilano, 29 nov. (askanews) – Sono stati oltre 26mila gli ingressi complessivi alla tre giorni del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti organizzato dalla Fivi per la prima volta a Bologna Fiere, e a cui hanno partecipato 985 vignaioli, due associazioni di produttori stranieri e 29 olivicoltori della Fioi, “a sancire un’importante alleanza tra produttori agricoli”. Rispetto all’edizione dell’anno scorso che si era tenuta per l’ultima volta alla Fiera di Piacenza, gli ingressi sono aumentati di oltre duemila unità.

“Abbiamo dimostrato ancora una volta che il cuore di questa manifestazione sono le vignaiole e i vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino” ha commentato il presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi, spiegando che “ci sono senza dubbio ancora molte cose da mettere a punto ma siamo nelle condizioni ideali per fare meglio, grazie alla forza dei contenuti che mettiamo sul tavolo”.

Roma, Rocca: il progetto su Tor Vergata? La mia disponibilità c’è

Roma, Rocca: il progetto su Tor Vergata? La mia disponibilità c’èRoma, 29 nov. (askanews) – “Tutto ciò che riguarda lo sviluppo dei territori regionali mi interessa. Quello era un bel progetto, quindi non è che adesso lo è di meno, visto che non ci siamo aggiudicati Expo”. Parole del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine della seduta del Consiglio regionale rispondendo ai giornalisti in merito al ruolo che intende giocare la Regione Lazio sul progetto dell’area di Tor Vergata, chiesto da Unindustria, ed area interessata dalla candidatura di Expo.

“Il problema è rimanere coi piedi per terra rispetto alle risorse possibili. Sarei ben contento se con Governo e il Comune di Roma si potesse lavorare insieme sullo sviluppo di quell’area che va rigenerata completamente. Inoltre il Municipio VI ha necessità di importanti interventi di valorizzazione. È una zona molto sfidante sotto il profilo sociale. Si tratta di mettersi a tavolino, analizzare la fattibilità e i progetti. La mia disponibilità è totale” ha concluso.

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra Id

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra IdBruxelles, 29 nov. (askanews) – Il gruppo Id (Identità e democrazia) dell’estrema destra al Parlamento europeo, di cui fa parte la Lega, “rimarrà sempre fuori” dal confronto democratico sulle politiche e la legislazione dell’Ue, e non farà parte quindi di una possibile alleanza con il Ppe dopo le prossime elezioni europee. E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles.

In particolare, ha rilevato Tajani, con i due partiti francese e tedesco dell’Id (il Rassemblement National di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland) non si può “costruire nulla di positivo”; ma, ha precisato, “la Lega è completamente diversa”, e con il Carroccio si può “collaborare a livello europeo”. Comunque, ha osservato, “l’accordo ideale” all’Europarlamento sarebbe quello tra Ppe, Conservatori (gruppo Ecr, di cui fa parte Fdi)) e Liberali (gruppo Renew), senza Id, anche se tutto dipenderà dall’esito delle elezioni europee di giugno. Il gruppo “Id rimarrà sempre fuori da un un perimetro di confronto, perché nega di fatto l’Unione europea, nega l’Euro, e ci sono posizioni molto critiche anche rispetto alla Nato. Detto questo, io considero la Lega completamente diversa da Alternative für Deutschland e dal partito della signora Le Pen, “perché ha posizioni diverse”, anche se “stanno nello stesso gruppo”, ha detto Tajani, rispondendo alla domanda di un giornalista.

“Faccio un esempio: io – ha ricordato – ho molto criticato una posizione di Afd sui bambini che hanno delle disabilità, perché non si può pensare di ricreare le classi differenziali per non fare un danno ai bambini normali, che poi voglio sapere chi è un bambino normale e chi no; ma la riforma proposta dal ministro della Lega che si occupa di questo problema in Italia (Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ndr) va in direzione opposta a quella di Afd. Quindi sono posizioni per quanto mi riguarda incompatibili. Non possiamo accettare una visione che non rispetta la dignità della persona da parte dell’Afd; ma la posizione della Lega, per come realizzarla nella riforma del ministro che abbiamo approvato, va invece nella direzione positiva, inclusiva, quindi di solidarietà”. “Quindi – ha puntualizzato Tajani -, da questo punto di vista noi siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo, ma assolutamente no con l’Afd e con la signora Le Pen. Siamo pronti a collaborare, come abbiamo già fatto, con i Conservatori. Io ricordo che ho sconfitto il candidato socialista nella corsa alla presidenza del Parlamento europeo, nel febbraio 2017, con un accordo tra Popolari, Conservatori e Liberali. Questo – ha sottolineato – sarebbe l’accordo ideale. Poi dipende naturalmente dal voto: non siamo in Italia, ci sono realtà diverse, maggioranze diverse, istituzioni diverse, e quindi è più complicato. L’importante è che ci sia stabilità e che non ci siano fondamentalismi”.

“Come condanno fortemente le posizioni dell’Afd, non condivido assolutamente, per altre questioni – ha aggiunto poi il leader di Forza Italia – le posizioni sulla lotta al cambiamento climatico di Frans Timmermans”, l’ex vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal, dimessosi in agosto per partecipare alle elezioni politiche in Olanda, dopo essere stato duramente attaccato dal Ppe e dai Conservatori per le proposte legislative da lui difese con forza sulla transizione verde, soprattutto in campo agricolo. A un giornalista che chiedeva se tutto questo non significhi mettere in discussione la collocazione della Lega nel gruppo Id, il ministro ha replicato: “Non dipende da me decidere, la lega fa quello che vuole. Non voglio interferire nell’attività di altri partiti”.

“Dico soltanto – ha concluso Tajani – che noi con l’Afd e con la signora Le Pen non possiamo costruire nulla di positivo, cioè non possiamo governare l’Europa insieme a loro”. Loc

Libri, esce “Maria Callas. La diva umana” di Annarita Briganti

Libri, esce “Maria Callas. La diva umana” di Annarita BrigantiRoma, 29 nov. (askanews) – “La libertà e il valore del talento: sono i doni più preziosi che ci lascia Maria Callas a cento anni dalla sua nascita”, dice Annarita Briganti, giornalista, scrittrice, opinionista, autrice di “Maria Callas. La diva umana” (Cairo).

Settimo libro di Briganti. “Questo saggio biografia – racconta Briganti – contiene documenti inediti sul divorzio dal suo primo e unico marito, Meneghini, quando in Italia il divorzio non c’era, a proposito di libertà. E lettere inedite della sua famiglia e degli amici, da Pier Paolo Pasolini a Luchino Visconti, e interviste ai testimoni, a chi c’era, a chi sa, da Giovanna Lomazzi a Ferruccio Mezzadri, da Nadia Stancioff a Pippo Zeffirelli e a Paolo Gavazzeni. Si parla del tempestoso amore con Onassis, della maternità (presunta) di Callas, di Callas artista, della sua eredità artistica, del nuovo Museo Maria Callas ad Atene. Un viaggio letterario sulla vera Maria Callas che finisce a Parigi, nella casa in cui la soprano è morta (quasi) sola”. Dopo i libri su Alda Merini, Coco Chanel e Gae Aulenti, Briganti continua a raccontare le donne di ieri, di oggi e di domani contro ogni forma di violenza e di discriminazione, per realizzare finalmente la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno, per avere una società non violenta.

“È il libro su di lei che avrei voluto leggere”, dichiara l’autrice, che con questo libro e una mostra sta partecipando alle celebrazioni callasiane in Italia e all’estero. Annarita Briganti è curatrice della mostra “Maria Callas. La voce e l’amuleto” alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dal 4/12 all’8/1/24. Il 2 dicembre presenterà “Maria Callas. La diva umana” al Teatro alla Scala per “Callas 100” dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Expo 2030, Rocca: risultato non bello, la geopolitica ha influito

Expo 2030, Rocca: risultato non bello, la geopolitica ha influitoRoma, 29 nov. (askanews) – su Expo 2030 per Roma “è stato un risultato non bello”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, rispondendo ai giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale.

Il Governatore, che è in partenza per Cop28 a Dubai, ha offerto una chiave di lettura della sconfitta della candidatura di Roma per Expo. “Ci dimentichiamo che l’Italia con Milano ha ospitato una edizione dell’Expo solo pochi anni fa. La strada, quindi, era in salita e, probabilmente, quando è stata lanciata la candidatura si doveva considerare meglio questo aspetto. Poi sicuramente il fattore degli investimenti sauditi ha fatto la parte del leone. Inoltre, credo ci siano stati dei fattori di geopolitica che, nelle ultime settimane, hanno influito sul risultato”.

Vendemmia, stimato ulteriore calo tra il 20 e il 24% sul 2022

Vendemmia, stimato ulteriore calo tra il 20 e il 24% sul 2022Milano, 29 nov. (askanews) – Si ferma all’interno di una forbice tra 38 e 40 milioni di ettolitri la produzione vitivinicola italiana 2023. È quanto emerge dalla revisione delle stime annunciate a settembre dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), che ha registrato un ulteriore alleggerimento rispetto ai valori della vendemmia 2022. Si prevede che la contrazione raggiunga quindi un range variabile tra il -20% e -24%, al netto di eventuali prodotti a monte del vino (quali mosti, vini nuovi in fermentazione, ecc.) acquistati da altri Paesi Ue, anziché il -12% preventivato a settembre.

Il calo produttivo, che coinvolge praticamente tutto lo Stivale, è stato determinato in particolare dalla riduzione del raccolto nelle principali regioni produttive del Nord, Veneto (-10%) e Piemonte (-17%), ma vede stime sensibilmente peggiorative anche per le big del vino nelle altre macroaree italiane: Toscana (-30%), Puglia (-30%), Abruzzo (-60%) e Sicilia (-45%). In particolare, si rileva una riduzione media complessiva attorno al -9,5% al Nord, -29,5% al Centro, e -38,2% al Sud. I dati definitivi saranno comunque resi noti il prossimo anno dagli uffici competenti del Masaf. Secondo l’Osservatorio, l’ulteriore diminuzione è da imputare, in primis, ad un’estate settembrina che si è prolungata per tutto il mese con sole e temperature massime spesso oltre i 30 gradi. “Caldo e mancanza di piogge – chiosano gli analisti – da una parte hanno sicuramente influito positivamente sulla qualità delle uve, ma dall’altra hanno determinato un alleggerimento dei frutti, con una conseguente riduzione volumica del raccolto”.