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Tag: Sanremo 2023

Italia-Croazia, Meloni: rapporti ottimi, possono crescere

Italia-Croazia, Meloni: rapporti ottimi, possono crescereZagabria, 17 nov. (askanews) – La comunità italiana in Croazia è “una realtà molto operativa, che fa diverse cose. Mi hanno formulato l’invito a recarmi in Istria, sarebbe una cosa molto interessante e bella. Con il primo ministro Plenkovic abbiamo parlato del Trattato per la protezione delle minoranze che credo meriti un tavolo tecnico di verifica sullo statto di attuazione, per capire se va implementato e come possiamo difendere le minoranze, che sono comunità che aiutano costruire ponti e che difendono un’identità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria, dove ha incontrato rappresentanti della comunità italiana.

“Il lavoro che hanno svolto le comunità in Croazia e Slovenia – ha aggiunto – è stato preziosissisimo. Una grande occasione è offerta dal 2025 quando Nova Gorica e Gorizia saranno entrambe capitali europee della cultura, credo che si possano organizzare iniziative in comune molto carine. Sicuramente ci sarò, mi sono presa l’impegno con il primo ministro sloveno Golob”. Il bilancio della missione a Zagabria, ha assicurato, è “ottimo, ero certa che sarebbe stato ottimo. Con il primo ministro Plenkovic ci siamo trovati spesso d’accordo, lo stato delle relazioni è eccellente, penso che con la presenza di un primo ministro italiano dopo 20 anni possa crescere: ci sono molti ambiti da rafforzare e altri da esplorare ma c’è una convergenza. Penso al ruolo che ha il Mare Adriatico, dunque il Mediterraneo, o al tema energetico su cui la strategia di Italia e Croazia è molto simile. Penso che l’occasione di febbraio, con il comitato interministeriale e il business forum, possa essere molto importante”.

Per Meloni è stata “utile” anche la cena di ieri sull’agenda strategica “perchè avere occasione di parlare anche in pochi, in una dinamica informale e anche intima è molto interessante e proficua per capire bene il punto di vista che hanno gli altri”.

Esce “La mia terra” di Diodato, cononna sonora di “Palazzina LAF”

Esce “La mia terra” di Diodato, cononna sonora di “Palazzina LAF”Milano, 17 nov. (askanews) – Esce oggi 17 novembre “La mia terra” (Carosello Records), il nuovo brano di Diodato che celebra la resilienza e determinazione del popolo di Taranto ispirandosi al racconto del mito della sua fondazione. È online anche videoclip (https://youtu.be/NbQCkIaV_A0) per la regia di Giacomo Citro.

Il brano unisce la storia attuale al mito della fondazione della città, da cui emergono tanto i contrasti quanto la bellezza di Taranto: Falanto, capo dei Parteni esiliati da Sparta, attraverso l’oracolo viene a conoscenza del proprio destino: troverà la sua terra, solo quando vedrà piovere a ciel sereno. A seguito di numerose difficoltà, Falanto giunge finalmente nel porto di Saturo, dove esausto si lascia andare sulle gambe della moglie Etra, abbandonandosi alla disperazione. Commossa, Etra comincia a piangere e con le sue lacrime bagna il capo e il viso del marito, che si sveglia e, proprio grazie a quelle lacrime, capisce di essere arrivato a casa e aver compiuto il destino predetto dall’oracolo trovando, finalmente, la sua terra.

Scritto da Diodato e prodotto dallo stesso cantautore insieme a Tommaso Colliva, “La mia terra” è la canzone originale di “Palazzina LAF” – una produzione Palomar, Bravo e BIM distribuzione con Rai cinema, distribuzione BIM – film d’esordio da regista di Michele Riondino in uscita il 30 novembre e presentato in occasione del Festival del Cinema di Roma, ed entra a far parte di “Così speciale”, il quarto album di inediti di Diodato. “La mia terra” è legato al racconto del film, che attraverso lo sguardo appassionato e attento di Michele Riondino, racconta uno dei casi giudiziari che hanno fatto scuola nella giurisprudenza del lavoro: la “Palazzina LAF”, infatti, è stato uno dei più famigerati reparti lager del sistema industriale italiano.

Sonorità popolari, intense e solenni: attraverso una cifra stilistica unica e realistica, il video ufficiale vede Diodato e Michele Riondino spettatori di alcune scene emblematiche della pellicola e mostrano le immagini che più raccontano la storia e i luoghi di Taranto. Quella tra il cantautore e il regista, inoltre, è più di un’amicizia: con Roy Paci, infatti, i tre sono direttori artistici dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante. È proprio grazie a questo rapporto di fratellanza che hanno dato vita ad una collaborazione unica, che accende ancora una volta le luci sulle ombre, ma anche sulla bellezza della loro terra. Diodato e Riondino hanno voluto mostrare attraverso l’unione di musica e cinema il proprio amore verso la città, che seppur sofferente per le scelte fatte in passato, lotta per un futuro migliore.

Gran Finale REF2023 con Onikeku, Diawara, Bombino e Sissoko-Bianchi

Gran Finale REF2023 con Onikeku, Diawara, Bombino e Sissoko-BianchiRoma, 17 nov. (askanews) – Appuntamento domenica 19 novembre con i protagonisti del Gran Finale del REF2023. Un tour de forse musicale che a partire dalle 17 si diffonderà in tutte le sale dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” all’insegna della contaminazione.

Apre la giornata Qudus Onikeku, tra i più interessanti esponenti della scena coreografica internazionale, impegnato, in Sala Petrassi, con la seconda replica (debutto il 18 novembre alle 21) del suo folgorante “RE:incarnation”: un rituale collettivo in cui si intrecciano l’idea di tempo non lineare della cultura yaruba e i canoni della performing arts della cultura europea. Dall’inferno al paradiso, dalla metropoli all’incontaminata foresta, Re:incarnation chiama a raccolta i suoi urban della nuova scena musicale nigeriana e introduce i ritmi che animeranno l’intera giornata. È un dialogo musicale quello costruito alle 18.30 in Teatro Studio Gianni Borgna da Ballaké Sissoko e Lorenzo Bianchi Hoesch, tra gli artisti più rilevanti della scena etnica e jazz. Il loro “Radicants” è ancora una volta un dialogo tra tradizione e innovazione, elettronica e musica acustica, Europa e Africa, un percorso di relazione volto alla costruzione di un unico universo sonoro.

Sono i suoni dell’acclamato Bombino, ad abitare alle 20 la Sala Sinopoli. L’acclamato artista, definito “la stella più luminosa del desert blues”, torna al REF per presentare dal vivo il suo ultimo album Sahel e conquistare il pubblico con il suo stile inconfondibile, meditativo e terroso, energico e coinvolgente. Chiude la serata alle 21.30 l’atteso ritorno della regina dell’afrofuturismo Fatoumata Diawara, vera e propria icona della contaminazione, capace di spaziare dall’afrobeat al jazz, dal pop all’elettronica senza mai tradire le sue radici. l’artista presenta live il suo ultimo album “London Ko”, prodotto con Damon Albarn.

Inaugurato il 6 settembre, il festival presieduto da Guido Fabiani con la direzione generale e artistica di Fabrizio Grifasi, ha proposto 138 appuntamenti e 300 repliche di spettacolo in più di due mesi di programmazione. Oltre 500 artisti hanno disegnato e abitato “le geografie del nostro tempo”, crocevia della creazione nazionale e internazionale, luogo di confronto, di scambio e dialogo tra generazioni, estetiche e linguaggi, restituendo il senso del titolo scelto per questa edizione, partecipata da 55.000 presenze complessive. “Ancora una volta Romaeuropa afferma la sua propensione all’ascolto del presente e la sua capacità di disegnare una mappa geografica articolata in cui si incontrano i grandi maestri della creazione contemporanea, l’attenzione al repertorio nazionale e internazionale e lo sguardo verso il futuro raccontato dalle più giovani generazioni. Una fotografia composita delle arti del nostro presente a cui ha risposto un pubblico altrettanto composito ed eterogeneo”, ha affermato Grifasi.

“Siamo molto felici di questi risultati – ha proseguito Fabiani – Romaeuropa torna a rendere l’Italia e la sua capitale centro del dialogo e del confronto della cultura nazionale dello spettacolo con la creatività internazionale. Il viaggio che sta per concludersi è stato possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma e si è articolato in altrettanti percorsi costruiti in rete con le più prestigiose realtà nazionali e internazionali. Sono state parte di questa geografia la Maison Van Cleef & Arpels con il suo programma Dance Reflections, Flanders State of the Art che ha istaurato con noi un dialogo triennale che ci accompagnerà fino al 2025, la Fondazione Ernst von Siemens, e ancora il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e tutti i teatri e le istituzioni culturali nazionali e internazionali operanti sul territorio che hanno partecipato e accolto il festival: il Fonds Podiumkunsten e l’Ambasciata dei Paesi Bassi per il programma FuturoPresente, il Cantone e la Città di Ginevra e l’Istituto Svizzero, l’Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo e il Goethe-Institut, l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna per il programma ACE PICE nell’ambito del Semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, Institut Français – La Francia in scena – Fondazione Nuovi Mecenati e Villa Medici – Accademia di Francia a Roma, l’Adam Mickiewicz Institute e il Ministero della Cultura Polacco oltre alla rete Aerowaves cofinanziata dall’Unione Europea. A loro il nostro ringraziamento”. Romaeuropa Festival torna con la sua trentanovesima edizione dal 4 settembre al 17 novembre 2024.

Jack Ma rassicura: ancora molto positivo sul futuro di Alibaba

Jack Ma rassicura: ancora molto positivo sul futuro di AlibabaRoma, 17 nov. (askanews) – L’ufficio di Jack Ma, il fondatore del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba, ha affermato oggi che il magnate resta “molto positivo” sul futuro della compagnia Alibaba, dopo che in un’operazione di borsa i suoi trust di famiglia sono scesi nella proprietà provocando un calo di quasi il 10% per centro del valore delle azioni della big tech sulla piazza di Hong Kong.

L’ufficio di Jack Ma ha parlato con il South China Morning Post, testata hongkonghese di proprietà della stessa Alibaba. Ma, un tempo iperattivo sulla scena pubblica, è caduto dalle grazie del potere cinese e si è sostanzialmente eclissato dalla scena pubblica, centellinando al minimo le sue apparizioni e di fatto non parlando più direttamente. Nel 2019 si è ritirato dalla carica di presidente di Alibaba, anche se rimane uno dei principali azionisti attraverso i fondi fiduciari di famiglia.

La dichiarazione è arrivata per tentare di rassicurare i mercati, dopo che le sue unità fiduciarie JSP Investment e JC Properties hanno diffuso ieri una dichiarazione annunciando di voler vendere 70 milioni di dollari di azioni Alibaba azioni a partire dal 21 novembre in diverse operazioni. La vendita graduale farebbe parte, secondo i collaboratori di Ma, di un “piano condizionato preimpostato di lunga data per effettuare una svendita parziale per il futuro” adottato in agosto, ma “non è stata venduta una sola azione finora”. Inoltre l’ufficio ha segnalato di ritenere “che l’attuale prezzo delle azioni sia inferiore a un equo valore”.

Ma – hanno assicurato i suoi collaboratori – non intende uscire da Alibaba e continuerà a detenere le azioni. Ieri Alibaba ha anche annunciato durante che non procederà con lo spin-off completo della sua unità di cloud computing dop,o aver registrato una crescita dei ricavi del 9% nel trimestre di settembre.

Ma, che ha co-fondato una delle più grandi piattaforme di e-commerce del mondo nel 1999, non è più coinvolto nelle operazioni quotidiane di Alibaba da quando è andato in “pensione” nel giorno del suo 55esimo compleanno. Pare trascorra gran parte del suo tempo viaggiando per il mondo e visitando realtà agroalimentari tra Olanda e Giappone.

Meloni: sciopero deciso prima della manovra. Bullismo? A decidere è stata un’Autorità indipendente

Meloni: sciopero deciso prima della manovra. Bullismo? A decidere è stata un’Autorità indipendenteZagabria, 17 nov. (askanews) – “Ho grande rispetto per i diritti dei lavoratori e gli scioperi. Nel merito lo sciopero contro la manovra è stato lanciato in estate quando non avevo ancora cominciato a pensarla” e dunque “nel merito” non riguarda “nostri oggettivi errori”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria.

E “non so cosa intenda” chi parla di “toni di sfida” di Matteo Salvini sullo sciopero ma “sono d’accordo, perché era dovuto, sul tema della precettazione, cioè sul tentativo di mettere insieme diritto di sciopero e diritto di poter usufruire dei servizi essenziali”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Non so cosa si intenda – aggiunge, replicando ai sindacati – per bullismo istituzionale. C’è stato il pronunciamento di una autorità indipendente che segnalava al sindacato che non c’erano i requisiti per lo sciopero generale. Non è una decisione che ho preso io, lo ha detto una autorità indipendente, c’è stata una decisione del sindacato di farlo rientrare nelle prescrizioni dell’autorità indipendente. Il governo ha un ruolo marginale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, replicando ai sindacati sullo sciopero di oggi.

Balneari, Meloni: nuova contrattazione con Ue, passi avanti

Balneari, Meloni: nuova contrattazione con Ue, passi avantiZagabria, 17 nov. (askanews) – Sulla questione dei balneari “ereditiamo una situazione che si trascina da qualche anno. Io ho trovato corretto e positivo il fatto che la Commissione dicesse che il fatto che stia andando avanti con la lettera di richiamo non preclude le negoziazioni con l’Italia. Perchè c’è una novità interessante che è la chiusura del tavolo tecnico che doveva fare una cosa che curiosamente non era stata fatta e cioè la mappatura per capire se c’è la scarsità di risorsa. Il tavolo dice che non c’è scarsità della risorsa, oggi bisogna portare questa novità e iniziare una nuova contrattazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria.

“La Commissione – ha aggiunto – dice che il lavoro che sta facendo non preclude questa contrattazione, è un elemento positivo poi ovviamente faremo le nostre proposte perchè abbiamo il problema di dare certezza del diritto ed evitare che ci sia un caos. Stiamo facendo dei passi in avanti”.

Patto stabilità, Meloni:sarebbe folle firmare proposta non sostenibile

Patto stabilità, Meloni:sarebbe folle firmare proposta non sostenibileZagabria, 17 nov. (askanews) – Sul nuovo Patto di stabilità “noi cerchiamo una soluzione sostenibile perchè sarebbe folle accettare una soluzione non sostenibile, sarebbe controproducente per la nazione che rappresentiamo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a Zagabria.

A chi le chiedeva se l’Italia potrebbe usare il veto, Meloni ha risposto che “non c’è un’attuale proposta ma ce ne sono diverse. Se io devo impegnarmi a rispettare un Patto che so di non poter rispettare il problema me lo dovrò porre perchè preferisco non essere nella condizione di rispettare un patto che non ho votato. Non credo che arriveremo lì. Le posizioni che sta portando avanti l’Italia sono più che sensate per molti Paesi, abbiamo cercato varie ipotesi di soluzioni che per noi fossero ragionevoli con gli impegni che abbiamo. Il tema delle transizioni vuol dire Pnrr. Noi sappiamo che il Pnrr una volta che lo mettiamo a terra avrà un moltiplicatore positivo ma oggi è soprattutto un impegno e una spesa quindi quegli investimenti che stiamo facendo, condivisi con l’Europa, devono essere tenuti in considerazione. Molti Paesi la vedono come noi”.

Il Dom di Bologna lancia l’iniziativa “un parco per Simone Weil”

Il Dom di Bologna lancia l’iniziativa “un parco per Simone Weil”Roma, 26 nov. (askanews) – Il 29 novembre, in occasione del XIV anno dalla fondazione di DOM la cupola del Pilastro, la Compagnia Laminarie curerà diversi appuntamenti dedicati all’opera di Simone Weil.

In questa occasione alle ore 18:30 si proporrà l’intitolazione alla filosofa dell’area verde, situata in via Panzini, alla presenza di Simone Borsari, Assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città, protezione civile, toponomastica. Simone Weil nasce a Parigi il 3 febbraio 1909; professoressa di filosofia nei licei di provincia, militante nella sinistra rivoluzionaria, operaia metalmeccanica, combattente in Spagna in una colonna anarchica; a seguito dell’occupazione tedesca si trasferisce dapprima a Marsiglia, dove scrive gran parte della sua opera filosofico-religiosa; quindi è per un breve periodo a New York, da dove raggiunge a Londra il vertice della resistenza francese, al cui servizio s’impegna a ridefinire i caratteri etico-politici della Francia post bellica e ad immaginare il volto nuovo dell’Europa. Muore a trentaquattro anni di tubercolosi e inedia il 24 agosto 1943. L’intitolazione è stata presentata a conclusione di diverse azioni, realizzate da Laminarie a partire dal 2019, volte alla cura del parco adiacente allo spazio DOM.

A seguito di un confronto con le realtà che hanno sede nel Polo Panzini (Centro Volontariato Sociale, l’Istituto Comprensivo 11, la Scuola delle Donne, Servizi Educativi e Scolastici del Territorio Q.re San Donato-San Vitale) e con la commissione cultura del quartiere San Donato – San Vitale, convocata dalla Presidente di quartiere Adriana Locascio, si è convenuto di attribuire a Simone Weil l’area pubblica riconoscendo un’affinità tra l’opera della pensatrice francese e le opere messe in campo da chi abita l’ampia area verde del Polo Panzini. L’omaggio a Simone Weil, annunciato da una campagna di affissioni di manifesti di grande formato sull’intero territorio cittadino, allo scopo di creare l’installazione temporanea “Saluti dal Pilastro”, inizia con uno spettacolo dedicato all’infanzia: Storie di bambine che se la cavano di RadiceTimbrica Teatro. La compagnia, attiva dal 1996 che si situa nell’ambito della ricerca teatrale, proporrà ai bambini tre racconti ispirati a fiabe della tradizione popolare “Il diavolo dal naso d’argento” (tradizione popolare delle Langhe), “Il fidanzato brigante” e “La Vergine Malvina” (tradizione popolare tedesca), che vedono come protagoniste bambine capaci di superare terribili insidie. Le avventure di queste bambine hanno lo scopo di suscitare riflessioni e nuove prospettive nei partecipanti: i bambini e le bambine della scuola primaria Romagnoli.

Formula1, Leclerc e Sainz guidano le Fp2 a Las Vegas

Formula1, Leclerc e Sainz guidano le Fp2 a Las VegasRoma, 17 nov. (askanews) – Charles fa sue le Libere 2 a Las Vegas, penultimo appuntamento del mondiale di Formula1. Il monegasco chiude in 1:35.265 dimostrando un ottimo stato di forma. Leclerc aveva chiuso al comando anche le FP1 durate solo 9′ prima dell’interruzione causata dalla presenza di un tombino che ha danneggiato alcune monoposto. Su tutte la Ferrari di Sainz: lo spagnolo – secondo nelle FP2 – ha dovuto sostituire la batteria senza ottenere una deroga dalla FIA e sconterà 10 posizioni in griglia. Dietro le due Rosse si piazza l’Aston Martin di Fernando Alonso, mentre la migliore delle Red Bull è quella di Sergio Perez che chiude quarto. Max Verstappen, che ha chiuso col sesto tempo, ha prima litigato un po’ col tracciato, poi si è concentrato sul passo gara.

Archeologia, Sangiuliano visita la Tomba del Cerbero a Giugliano

Archeologia, Sangiuliano visita la Tomba del Cerbero a GiuglianoMilano, 17 nov. (askanews) – “Il territorio della nostra Nazione è una miniera inesauribile di tesori archeologici e i ritrovamenti come quello della Tomba del Cerbero lo dimostrano una volta di più. Questo luogo straordinario, così perfettamente conservato, costituisce una risorsa preziosa grazie alle quale gli archeologi potranno aiutarci a sapere di più del nostro passato. Ho molto apprezzato l’impegno e la passione che i ricercatori stanno mettendo nel loro lavoro. È un momento felice per il nostro sistema museale e archeologico, segnato dalla grande affluenza di visitatori, da nuove scoperte e dall’avvio di progetti importanti messi in atto dal MiC”. Lo ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando questa mattina la Tomba del Cerbero, recentemente venuta alla luce durante scavi preventivi ad un’opera pubblica, e la Chiesa dell’Annunziata a Giugliano in Campania. Ad accompagnare il Ministro c’erano, tra gli altri, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, il deputato Michele Schiano di Visconti, la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, il consigliere del Ministro, Luciano Schifone, i sindaci di Giugliano, Villaricca e Qualiano, Nicola Pirozzi, Franco Gaudieri e Raffaele de Leonardis.

La tomba ipogea di epoca romana recentemente scoperta è stata ritrovata ancora intatta. L’ambiente presenta affreschi al soffitto e alle pareti che raffigurano scene mitologiche: ittiocentauri che sorreggono un clipeo sulla parete frontale, festoni che percorrono il perimetro della camera, e rappresentazioni figurate tra cui spicca un cane a tre teste, da cui la denominazione convenzionale del mausoleo come Tomba del Cerbero. Tutto è rimasto cristallizzato a oltre duemila anni fa. Per la visita del Ministro, inoltre, è stato presentato un allestimento di tutti i reperti rinvenuti all’interno della tomba costituiti da vasi, urne cinerarie, anfore, monili, coppette e unguentari per il belletto femminile. La visita è poi proseguita con il sopralluogo nella Chiesa dell’Annunziata, dove il Ministro è stato aggiornato sugli sforzi portati avanti dalla Soprintendenza per l’attivazione di tavoli di concertazione con l’Asl Napoli Nord, proprietaria del bene, allo scopo di presentare un nuovo progetto di consolidamento e restauro del soffitto.

“Si tratta di un patrimonio da salvare e tutelare, dinanzi al quale non si può e non si deve restare indifferenti. Occorre mettere in campo ogni strategia per raggiungere l’obiettivo finale di restituire al pubblico un bene comune di grande valenza storico-artistica e culturale, altrimenti destinato all’oblio”, ha evidenziato il soprintendente Nuzzo.