Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Ambiente, accordo Sogesid-Remtech Expo per sistemi prevenzione e sicurezza

Ambiente, accordo Sogesid-Remtech Expo per sistemi prevenzione e sicurezzaRoma, 14 nov. (askanews) – Progettare un primo “modello di gestione” delle aree ad alto rischio per morfologia e qualità dell’edificazione, con l’obiettivo di intercettare azioni prioritarie di prevenzione e contenimento degli effetti naturali, da replicare in caso di emergenza, sia a livello nazionale che nell’ambito della cooperazione internazionale. Sono questi i punti al centro dell’accordo siglato oggi dal Presidente e Amministratore Delegato di Sogesid, Roberto Mantovanelli ed Errico Stravato, e dal Presidente e dalla Direttrice generale di Ferrara Expo e RemTech Expo, Andrea Moretti e Silvia Paparella. Sogesid, Società di ingegneria in “house providing” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e RemTech Expo – Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori, metteranno a sistema le eccellenze scientifiche ed economiche del Paese, attraverso la progettazione e l’istituzione di un primo modello di gestione delle emergenze, per creare soluzioni di prevenzione contro gli effetti devastanti degli eventi naturali. Il modello metterà a sistema non solo le azioni da implementare in modo prioritario a livello di riorganizzazione territoriale, ma anche le strategie di comunicazione, informazione e divulgazione rivolte alla popolazione su operazioni di messa sicurezza. I risultati del “modello di gestione” consentiranno una replicabilità sia a livello nazionale che nell’ambito della cooperazione internazionale, guardando al modus operandi delle eccellenze gestionali dell’emergenza come protezione civile e Croce Rossa. “La collaborazione con RemTech è per noi motivo di grande orgoglio perché rappresenta un ulteriore elemento di sviluppo della rete di Sogesid per dare concreto supporto alle PA nel processo di transizione ecologica, e in generale di trasformazione del territorio” ha dichiarato il Presidente di Sogesid, Roberto Mantovanelli. “L’accordo di oggi conferma l’impegno di Sogesid nel mettere a sistema, con un polo di riferimento come RemTech, competenze tecniche, intelligenze organizzate e risorse economiche, per una sempre maggiore quanto urgente prevenzione e tutela dell’ambiente” ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Sogesid, Errico Stravato. “L’accordo genera una serie di opportunità che rispondono all’impellente ed evidente bisogno di maggiore sicurezza e tutela del nostro territorio e sarà per Ferrara Expo, che ospita l’evento RemTech da sempre, un’importante occasione per presentare e divulgare i risultati del “modello di gestione” che dal lavoro congiunto di Sogesid e Remtech Expo scaturiranno, assolvendo al meglio alla funzione del nostro quartiere fieristico che mira a farsi contenitore di idee, competenze, confronti e soluzioni utili al presente ed al futuro” ha dichiarato Andrea Moretti – Presidente Ferrara Expo. “La conoscenza puntuale del territorio, l’individuazione delle criticità e delle opportunità di riequilibrio, l’indispensabile sinergia tra pubblico e privato che operano alla messa a punto di una strategia concreta, frutto di una visione ordinata e sistemica, sono solo alcuni degli importanti pilastri dell’accordo che abbiamo il privilegio di condividere con una realtà importante come Sogesid” ha commentato Silvia Paparella – General Manager RemTech Expo.

A Palazzo Chigi incontro Governo-Santa Sede, punto su Giubileo 2025

A Palazzo Chigi incontro Governo-Santa Sede, punto su Giubileo 2025Roma, 14 nov. (askanews) – Incontro bilaterale tra Governo e Santa Sede a Palazzo Chigi in vista del Giubileo 2025.

La riunione si è tenuta dopo quella dello scorso 19 aprile presso la Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico in Vaticano. Insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la parte italiana erano presenti il vice presidente Tajani, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, i ministri dell’Interno Piantedosi, dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, della Cultura Sangiuliano, della Salute Schillaci, per gli Affari europei Fitto, del Turismo Santanchè, per le Disabilità Locatelli. Presenti anche il sindaco di Roma e commissario straordinario di Governo per il Giubileo Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Rocca e il prefetto di Roma Giannini. Per la Santa Sede erano presenti il Segretario di Stato cardinale Parolin, il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione mons. Fisichella, il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Gallagher, il Sottosegretario del Dicastero per l’Evangelizzazione mons. Bell, l’Assessore per gli Affari Generali, mons. Campisi, il Vice segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Puglisi Alibrandi, il vicedirettore delle Infrastrutture e Servizi Screpanti e il vicedirettore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile Giulietti. Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora – si legge in una nota di Palazzo Chigi entrambe le parti hanno espresso “apprezzamento per la proficua e intensa collaborazione tra Italia e Santa Sede per l’organizzazione di un appuntamento storico e globale che porterà a Roma e in Italia milioni di pellegrini da ogni parte del mondo”. La cabina di regia insediata a Palazzo Chigi e che in questi mesi si è riunita ogni 15 giorni continuerà a coordinare e monitorare l’andamento dei lavori. E’ stata ribadita “l’importanza anche culturale, oltre che spirituale, dell’evento” ed è stato fatto il punto sullo stato d’avanzamento del Piano delle opere e degli interventi connessi al Giubileo.

Guerra in Medio Oriente, Israele: Hamas non ha dato nessuna prova che gli ostaggi siano ancora in vita

Guerra in Medio Oriente, Israele: Hamas non ha dato nessuna prova che gli ostaggi siano ancora in vitaRoma, 14 nov. (askanews) – Attraverso uno dei suoi ministri, il governo israeliano ha chiarito di non aver avuto alcuna “prova di vita” dagli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dai terroristi di Hamas. Anche la Croce Rossa non ha incontrato gli ostaggi, secondo la stessa fonte. E’ stato il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, dopo un incontro con il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa a Ginevra, a dare queste informazioni.

“Sono qui con il ministro della Sanità e le famiglie, e abbiamo avuto un incontro con il presidente del Cicr. Ad oggi, nessuno ha incontrato gli ostaggi. Non abbiamo prove di esistenza in vita”, ha dichiarato Cohen durante una conferenza stampa, “fino ad oggi, nessuno dei nostri ostaggi ha incontrato la Croce Rossa”.

La Juve rinnova con Fagioli fino al 2028

La Juve rinnova con Fagioli fino al 2028Roma, 14 nov. (askanews) – Adesso è ufficiale: Nicolò Fagioli ha rinnovato il suo contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2028. Ad annunciarlo è stato lo stesso club bianconero con un comunicato sul proprio sito: “La Juventus è felice di annunciare che il contratto di Nicolò Fagioli è stato rinnovato fino al 30 giugno 2028. Continua dunque il rapporto con Nicolò, che è bianconero dai tempi del settore giovanile, essendo arrivato alla Juventus nel 2015, quando aveva solamente 14 anni”.

Nicolò Fagioli sta scontando una squalifica di sette mesi squalificato per sette mesi per scommesse illegali. Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc”, spiega la Federcalcio.

Spettacoli, a “Leolandia” l’incanto di Natale è già nell’aria

Spettacoli, a “Leolandia” l’incanto di Natale è già nell’ariaRoma, 14 nov. (askanews) – A partire da novembre, Leolandia è tra i primi parchi a tema in Italia in cui si può già respirare l’atmosfera di Natale, la festa più suggestiva dell’anno, da sempre dedicata ai bambini. A dare il benvenuto agli ospiti, un grande, altissimo e splendente albero dai mille colori, sormontato da una stella dorata e circondato da giganteschi pacchi dono, pieni di sorprese!

Tra fiocchi di neve e centinaia di decorazioni scintillanti, il Natale Incantato di Leolandia porta grandi e piccini in un mondo magico, popolato di elfi e fate, ispirato alle atmosfere del nord Europa, nel quale trovano spazio anche tanti simpatici pinguini! Ospite d’onore: Babbo Natale, pronto ad accogliere i bambini nella sua baita, per ricevere le loro letterine con i regali desiderati e scattare una foto da incorniciare tra i ricordi più belli. Vicino alla grande giostra dei cavalli, ispirata ai caroselli d’altri tempi, gli animatori del truccabimbi trasformano tutti i piccoli ospiti del parco in principi e dame, con vivaci make-up a tema; fiumi di cioccolata calda, zucchero filato e altre squisite leccornie accompagnano le giornate, da trascorrere tra giostre, animazioni itineranti e divertenti pattinate sul ghiaccio fino al tramonto, quando gli ultimi raggi di sole lasciano spazio a migliaia di luci che illuminano a festa tutto il parco.

Appuntamento speciale con gli spettacoli a tema natalizio, che promuovono l’amore per il prossimo e la condivisione: dallo show di benvenuto alla grande parata che chiude la giornata di Leolandia sotto un’incantevole nevicata. Dopo aver vinto il Parksmania Award per il miglior spettacolo indoor con il musical della stagione estiva, per il Natale Incantato Leolandia presenta “Merry Christmas! La Notte di Natale”, un grande show ispirato alla tradizione di Broadway, con costumi e scenografie originali e una colonna sonora che comprende gli evergreen della tradizione natalizia di tutto il mondo. Due repliche al giorno per rivivere la vibrante atmosfera della sera della vigilia e aiutare Babbo Natale e i suoi elfi a ritrovare un sacco pieno di giocattoli da consegnare ai bambini, con un commovente finale all’insegna dei valori che animano lo spirito del Natale: la generosità, la fratellanza e l’amicizia. Pronti a festeggiare anche tutti i personaggi dei cartoni animati preferiti dai bambini: i mitici Masha e Orso, Bing e Flop, i PJ Masks – Superpigiamini nell’area a tema a loro dedicata, Ladybug e Chat Noir di Miraculous e il Trenino Thomas. Direttamente dalla serie TV del momento tra i bambini in età prescolare, sono presenti anche Bluey e la sorellina Bingo, con un mini-live show nel quale i bambini possono cimentarsi in Keepy Uppy, il gioco del pallone che non deve mai cadere a terra, e nei mimi del Cane Copione.

Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, dichiara: “Con questa tematizzazione offriamo a grandi e piccini un’immersione nei valori più autentici delle festività natalizie, all’insegna dell’amore e della solidarietà, in un momento storico purtroppo nuovamente segnato da eventi tragici che colpiscono anche i bambini. Il nostro compito è divertire, ma sentiamo il dovere morale di condividere con gli ospiti di tutte le età la speranza in un mondo più attento e sensibile al valore della vita”. Anche a Natale, Leolandia si conferma un mondo fantastico che esiste davvero, da regalarsi e da regalare sotto l’albero per far felici i bambini, approfittando anche delle diverse promozioni disponibili. Per ogni ingresso acquistato online o direttamente al parco, ad esempio, Leolandia offre ben due rientri gratuiti: il primo da utilizzare per tornare una seconda volta a Natale, il secondo per scoprire le grandi novità della stagione 2024! Tutte le informazioni, compresi i dettagli relativi ai giorni e agli orari di apertura, al palinsesto degli spettacoli e alle modalità di accesso al parco sono disponibili sul sito www.leolandia.it.

Nasce Dicolab. Cultura al digitale: il nuovo sistema formativo

Nasce Dicolab. Cultura al digitale: il nuovo sistema formativoRoma, 14 nov. (askanews) – La formazione è una componente strategica della grande sfida europea della trasformazione digitale. Una sfida che dovrà portare innovazione e cambiamento anche nel sistema del patrimonio culturale, lavorando sul miglioramento e l’aggiornamento delle competenze digitali per il vasto mondo dei professionisti, degli operatori, delle organizzazioni del settore. E che dovrà alimentare la costruzione e lo sviluppo di un nuovo “ecosistema del patrimonio culturale digitale”, di cui ognuno dovrà imparare a maneggiare gli strumenti e i linguaggi.

È in questo scenario che nasce Dicolab. Cultura al digitale, il sistema formativo realizzato e curato dalla Fondazione Scuola dei beni e attività culturali e promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0. Si tratta di un progetto di rilevanza strategica che, per vincere la sfida della trasformazione digitale in ambito culturale e sostenere l’innovazione del settore a livello nazionale, mette in campo azioni diversificate secondo un format modulare e scalabile grazie ad un modello innovativo di blended learning che prevede un’offerta formativa gratuita, altamente qualificata e certificata, con attività in presenza e online.

Dicolab. Cultura al digitale, si colloca all’interno del Piano Nazionale per la Digitalizzazione del patrimonio culturale, importante segmento del PNRR Cultura 4.0 affidato alla Digital Library del Ministero della Cultura. Il Piano affida infatti alla formazione il compito di migliorare e aggiornare le competenze digitali indispensabili per accrescere il valore del patrimonio culturale nella sua nuova dimensione digitale. Dichiara Angelantonio Orlando, direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione del PNRR del Ministero della Cultura: “Il Piano Nazionale di Digitalizzazione per il patrimonio culturale (PND) che il Ministero della Cultura sta portando avanti, costituisce il contesto strategico per la realizzazione degli obiettivi del PNRR. In tale ambito il progetto ‘Dicolab. Cultura al digitale’ assume una rilevanza strategica in quanto il rafforzamento delle competenze digitali costituisce un fattore abilitante per i professionisti e gli operatori del settore che, grazie al sistema formativo, potranno utilizzare al meglio i nuovi strumenti messi loro a disposizione dalle numerose linee di intervento del PND”

L’impegnativo obiettivo assegnato dal PNRR è il raggiungimento di una grande platea di utenti che dovranno completare 40.000 unità formative entro giugno 2026. “E’ un progetto di ampio respiro e lunga visione che contribuirà a dar vita ad un originale ecosistema culturale teso ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità del processo di trasformazione digitale del patrimonio culturale” dichiara Vincenzo Trione, presidente della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali.

Dunque in poco più di tre anni il progetto Dicolab. Cultura al digitale dovrà generare un impatto diretto e concreto sul sistema culturale italiano. E lo farà attraverso la realizzazione di 100 prodotti formativi originali, l’offerta di 400 ore di attività laboratoriali e il coinvolgimento di oltre 300 docenti. I processi di ascolto, engagement e animazione territoriale delle iniziative saranno attivati attraverso una rete che potrà comprendere fino a 10 Hub diffusa in tutto il Paese, per mobilitare competenze, attivare le istituzioni culturali e coinvolgere le imprese, i professionisti e le realtà locali. Un percorso già avviato in stretto dialogo con le Amministrazioni centrali e locali, le Regioni, le organizzazioni e gli istituti culturali, le imprese del settore. “Con ‘Dicolab. Cultura al digitale’ mettiamo a disposizione l’esperienza maturata dalla Scuola dei beni e delle attività culturali, nella formazione e nella ricerca in ambito culturale. La sfida strategica della trasformazione digitale non può avanzare senza un adeguato intervento sulle competenze degli operatori. Per agire sul cambiamento delle istituzioni, delle organizzazioni e dell’intero sistema” aggiunge Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali. Un vero e proprio laboratorio in continua evoluzione con un ricco programma formativo organizzato in aree tematiche e numerosi percorsi, su temi che spaziano da Pensiero digitale e soft skills per la trasformazione digitale a Produzione e gestione orientati all’utente, Uso e condivisione del patrimonio culturale, Governance della trasformazione digitale, Ricerca e innovazione del settore culturale, Processi di supporto per la trasformazione digitale delle organizzazioni culturali. Il bacino di riferimento cui il progetto si rivolge è ampio e diversificato e comprende l’intera comunità di professionisti e organizzazioni del sistema culturale: dal personale del Ministero della Cultura (coinvolto con la collaborazione della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali) e delle altre pubbliche amministrazioni, alle imprese e organizzazioni del settore culturale, al mondo universitario (laureandi, specializzandi, dottorandi e ricercatori), agli istituti culturali, pubblici e privati, agli operatori, agli specialisti ed esperti del settore. Al completamento di ogni unità formativa, ad ogni partecipante sarà rilasciata una certificazione in forma di open badge, uno standard utilizzato a livello europeo che attesta, in modo trasparente e verificabile, non solo i contenuti e gli strumenti formativi, ma anche le competenze acquisite. Attraverso la nuova piattaforma e-learning della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali (fad.fondazionescuolapatrimonio.it) gli utenti avranno libero accesso alle numerose risorse multimediali rilasciate progressivamente e potranno iscriversi alle attività formative in presenza. I primi contenuti formativi sono già on line e riguardano le tematiche fondamentali per confrontarsi con le sfide della trasformazione digitale del settore culturale: dalla comunicazione ai processi di ascolto, dal data management alla gestione del cambiamento organizzativo. Entro gennaio 2024 saranno disponibili 20 corsi multimediali, 4 cicli di webinar, un seminario, un podcast di 8 episodi e 2 serie di video pillole; un corposo set di prodotti formativi che spaziano dal project management allo human-centered design, dall’archivio digitale al tema cruciale del diritto e digitalizzazione.

Cooperazione internazionale, Rocca: Regione Lazio farà sua parte

Cooperazione internazionale, Rocca: Regione Lazio farà sua parteRoma, 14 nov. (askanews) – “Gli scenari complessi che hanno sconvolto molti Paesi, Africa in testa, impongono un ripensamento delle tradizionali politiche di cooperazione allo sviluppo. L’Italia è riconosciuta nel mondo per la sua capacità di fare rete, peer-to-peer, fra istituzioni territoriali, imprese private, Terzo Settore”. Lo scrive sui social il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, in occasione, oggi alla Farnesina, della presentazione dell’edizione 2024 di CodeWay Expo. Con lui il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.

“La Regione Lazio farà la sua parte: in Etiopia, in una recente missione, abbiamo visitato il Tigrai per la ricostruzione di quella Regione, sviluppando rapporti con le nostre imprese del farmaceutico e dell’aereospazio. Il Governo italiano, con il Piano Mattei per l’Africa, ha tracciato la strada: creare ricchezza, crescita e sviluppo in Africa arginando il fenomeno migratorio e la tratta degli esseri umani”, prosegue Rocca. “CodeWay è una grande opportunità in cui il Lazio, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sarà protagonista. Dobbiamo essere in grado di guardare tutto in maniera diversa. Oggi serve una comunità internazionale capace di parlare con una sola voce. L’Italia in questo può fare la differenza. Sono felice di questo orientamento che va perseguito con orgoglio”, sottolinea il presidente della Regione Lazio.

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferie

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferieRoma, 14 nov. (askanews) – “Viaggio, condivisione, futuro”. Sono le tre parole-chiave che l’amministratore delegato di Bnl Bnp Paribas Elena Goitini, affiancata dalla presidente Claudia Cattani sceglie per presentare il progetto “Inclucity” con il quale la banca, interverrà a fianco di tre associazioni i non profit molto conosciute come Save the Children, Comunità di Sant’Egidio e alla Fondazione Alberto e Franca Riva sostenendo iniziative finalizzate all’inclusione sociale giovanile, favorendo la co-creazione di nuovi progetti e attività che includa anche altre associazioni a livello locale. Tutto ciò nei quartieri Giambellino a Milano, Macrolotto Zero a Prato, e Ponte di Nona a Roma, dove sono attivi i “Punti Luce di Save the Children, Portello – Padova insieme alla Comunità di Sant’Egidio e Doganella a Napoli a sostegno della Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi” con la Fondazione Riva.

“Queste tre associazioni sono tre compagni di viaggio – ha spiegato Goitini in una conferenza stampa tenuta nel quartier generale dell’istituto a Roma – che abbiamo imparato a conoscere per la capacità che hanno di stare sul territorio in maniera estremamente concreta e pragmatica. Il viaggio ha una destinazione: partiamo nel 2024 con cinque destinazioni. Investire sulla’inclusione giovanile significa investire sulle famiglie”. “Crediamo nel valore della prossimità – ha aggiunto la presidente di Bnl Bnp Paribas e Findomestic Banca Claudia Cattani — e il progetto Inclucity guarda alle periferie per sostenere iniziative di coinvolgimento soprattutto dei giovani condividendo con loro saperi, valori ed esperienze che contribuiscano a farne donne e uomini più consapevoli, pronti alla vita e padroni, il più possibile, di scelte e obiettivi”.

Il progetto Inclucity è la prosecuzione, per la prima volta fuori dai confini francesi, del “Projet Banlieues del gruppo Bnp Paribas, attivo dal 2006. “L’impegno finanziario – ha spiegato Goitini – è di 1,2 milioni di euro. Le iniziative saranno identificate dai partner nell’ambito di quelle che sono le iniziative già in corso che potranno essere o potenziate o ampliate”. “Queste cinque città – ha aggiunto Cattani – sono collocate nelle cinque aree territoriali in cui è divisa la rete di Bnl quindi nella nostra idea coprono tutto il territorio italiano”.

Vino, la missione di promozione di Vinitaly fa rotta sui Balcani

Vino, la missione di promozione di Vinitaly fa rotta sui BalcaniMilano, 14 nov. (askanews) – Fa rotta sui Balcani la missione di promozione del vino italiano di Vinitaly e Ice Agenzia, che da giovedì 16 a domenica 19 novembre approda a Belgrado (Serbia) per la seconda edizione di “Wine Vision by Open Balkan”, prima e più grande fiera enologica nel Sud Est Europa che lo scorso anno ha ospitato 350 cantine provenienti da 20 Paesi e più di 30mila visitatori da 40 nazioni. Qui gli oltre mille mq di “Area Italia” diventerà il punto di ritrovo per buyer, professionisti e opinion maker di settore, interessati a conoscere e approfondire non solo le proposte delle 50 aziende della collettiva italiana, ma anche contatti, strategie e opportunità commerciali per il vino made in Italy.

“Dopo il successo della partecipazione della delegazione ‘Open Balkan’ allo scorso Vinitaly, vogliamo continuare a presidiare e sviluppare il business del vino nei Balcani e nell’Est Europa, un mercato dove il vino italiano è riuscito lo scorso anno a sorpassare la Francia in quantità e valori, divenendo il principale fornitore Ue” ha spiegato l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, parlando di “un primo risultato importante e da capitalizzare attraverso un’azione mirata sia di posizionamento e penetrazione, ma anche attivando il reclutamento e lavorando sugli incoming in vista di Vinitaly 2024”. “Sono Paesi ancora a forte sviluppo, dove l’attenzione per l’Italia sta crescendo, il made in Italy è molto apprezzato ed il vino è uno dei prodotti strategici” ha affermato il presidente di Ice, Matteo Zoppas, sottolineando che “non c’è un ristorante internazionale di livello che non abbia una importante carta dei vini italiani e ciò testimonia come l’Italia anche su questo sia un riferimento nel mondo”.

Alla manifestazione serba sono previste quattro masterclass con più di 30 vini selezionati in degustazione e con focus dedicati al Veneto, a Piemonte e Lombardia, a Veneto e Friuli-Venezia Giulia e al Centro e Sud Italia. All’inaugurazione di “Area Italia”, giovedì 16 novembre, sono attesi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il direttore della sede Ice di Belgrado, Antonio Ventresca, il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri con l’Ad Danese. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, nei primi sei mesi 2023 le vendite di vino italiano nell’area dell’Est Europa (Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia Del Nord, Moldavia, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Turchia), insieme con l’Austria, hanno registrato un aumento del 16,5%, per un controvalore nel semestre di 243 milioni di euro. Una crescita in controtendenza rispetto alle performance globali del settore nella prima metà dell’anno (-0,4%), che conferma la leadership italiana nell’area considerata.

Le Donne del Vino festeggiano il 35esimo anniversario a Firenze

Le Donne del Vino festeggiano il 35esimo anniversario a FirenzeRoma, 14 nov. (askanews) – Spegne 35 candeline l’associazione Donne del vino e celebra il compleannno a Firenze, a Palazzo degli Affari, presentando i risultati di una indagine dell’Osservatorio Sustainable Wine Business and Enogastronomic Tourism dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal titolo “Donne vino e salvaguardia dell’identità culturale dei territori del vino”.

“È un grande onore per noi accogliere le Donne del vino da tutta Italia – commenta Donatella Cinelli Colombini, delegata delle Donne del Vino della Toscana – Per la prima volta in un’indagine viene indagato il ruolo fondamentale della ‘gente del vino’ nella salvaguardia culturale delle aree rurali in cui opera. Un patrimonio di saperi e ambiente che andrebbe perduto senza l’opera di salvaguardia dei produttori che ne fanno un elemento caratterizzante delle proprie bottiglie e del proprio storytelling. Azione che li trasforma da custodi in divulgatori e amplifica l’importanza del loro ruolo”. “Un modo inconsueto di celebrare un anniversario di fondazione – aggiunge Daniela Mastroberardino, presidente nazionale dell’associazione – mettendo l’accento sull’utilità delle Donne del Vino con un contributo importante e innovativo alla civiltà del vino. Una vera pietra miliare rispetto a un nuovo campo di indagine e a un nuovo modo di guardare chi produce e consuma vino proponendoli come sentinelle dell’integrità culturale dei distretti enologici. Un’azione in cui le donne hanno un posto privilegiato così come i turisti del vino”.