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Tag: Sanremo 2023

”La notte delle stelle” celebra l’arte e talento dei pizzaioli

”La notte delle stelle” celebra l’arte e talento dei pizzaioliRoma, 27 nov. (askanews) – Al “Grand Hotel La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate è andata in scena la prima edizione de “La notte delle stelle”, evento ideato da “Guida Chef di Pizza Stellato” del presidente Vincenzo Varlese, per celebrare il talento dei pizzaioli e la loro arte, portando orgoglio a coloro che hanno scelto di dedicare la propria vita alla cosiddetta “arte bianca”. “Come esiste una “Guida Michelin” per i ristoranti che rappresentano un simbolo di eccellenza culinaria, così anche i pizzaioli con i loro relativi ristoranti meritano di esser premiati attraverso un riconoscimento ufficiale”, ha affermato Varlese, pluricampione del mondo per la pizza napoletana, tra gli applausi degli oltre 70 pizzaioli venuti da tutto il mondo, compreso da Dubai e da Melbourne. La serata, condotta da Johnny Parker e Magda Mancuso, ha visto l’assegnazione di stelle ai pizzaioli, valide per 12 mesi, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, celebrando l’eccellenza e la maestria dei migliori pizzaioli del mondo. Ma come si ottiene l’ambìto riconoscimento? “Una commissione di esperti, rigorosamente in incognito – ha precisato Varlese – esplora le pizzerie di tutta Italia alla ricerca delle realtà più stimolanti e soddisfacenti, dei professionisti più eccellenti e dei prodotti più squisiti. Voglio specificare immediatamente che la stella non si acquista. Si riceve esclusivamente per merito”. “La missione principale della Guida Chef di Pizza Stellato – conclude Varlese – è quella di elevare la professione del pizzaiolo a un livello superiore, riconoscendo obiettivamente il merito e le capacità di ognuno tenendo ben presente che negli ultimi anni il settore ha subito una trasformazione incredibile, sempre in bilico fra tradizione e innovazione, a fronte di una pressante accelerazione mediatica. Vogliamo che questa arte venga apprezzata e giustamente insegnata e promossa, è la nostra aspirazione massima”. Dopo la conferenza stampa è andato in scena un cooking show con Natale Trentacoste, l’Associazione dei cuochi siciliani, Fulvio Russo, Ciro Poppella, Patrizio Pelliccio e Michele Cafiero. A seguire un talk show cui hanno preso parte Antonio Malvasi, Luana Mastrolia e Dario Duro. A collaborare per la realizzazione dell’evento, con Vincenzo Varlese, sono stati gli ispettori Giovanni Cristallo, Lorenzo Aiello, Fabio Falsetti e Gabriele Giannotti che hanno selezionato i pizzaioli degni di stella.


Ad aprire la serata la splendida voce di Imma Vitale. A seguire i riconoscimenti che sono andati a Luciano Carciotto, Antonio De Crecchio, Ciro Romano, Francesco Paolo D’Aniello (executive chef de “La Sonrisa”), Antonio Tomás Yegros Colman; Andrea Condorelli; Emilio Dimitri; Antonio Gargano; Teresa Iorio; Nicasio La Corte; Giuseppe Licciardi; Giulia Longo; Irene Malfarà; Giorgio Marras; Lucio Massafra; Daniele Merletti; Marco Nicolosio; Daniele Nicotra; Hatem Nijaovi; Michele Orlando; Vincenzo Piacente; Francesco Raucci; Luca Raucci; Roberto Russo; Pasquale Spadavecchia, Marcello Spingola; Gianluca Suzubir; Pasquale Tramunto; Marco Trentinella; Giuseppe Villani; Federico Visinoni; Mary Zumbo; Marcello Fotia; Fabrizio Liguori; Stefano Lettieri; Fausto Costanza, Roberto Davoli, Vincenzo Di Fiore; Alban Hoxha, Salvatore Lionello, Mirsad Malja, Giovanni Ribaldo, Pasqualino Rossi, Franco Scanavini, Mario Stasio, Pietro Angari, Lorenzo Tron, Luca Cucciniello; Giuseppe Lappola, Giuseppe Santoro, Francesco Crifo, Antony Aiello, Daniele Fazio. Stelle alla carriera per Ernesto Fico (alla Memoria), Alfredo Forgione, Umberto Fornito ed Angelo Iezzi. Nel corso della serata sono stati assegnati riconoscimenti ad Antonio Giaccoli, Imma Polese, Diego Paura, Paolo Farina e Linework Divise.

Gruppo VéGé, Arena: da 2026 alleanze in aree scoperte e riorganizzazione

Gruppo VéGé, Arena: da 2026 alleanze in aree scoperte e riorganizzazioneMilano, 27 nov. (askanews) – Il 2025 si annuncia come un anno di transizione per il gruppo VèGè, in cui si continuerà a lavorare per ampliare la copertura territoriale attraverso alleanze, dal 2026, in regioni come Calabria e Toscana e per realizzare una nuova AiCube, la centrale d’acquisto del gruppo, dopo la fine della collaborazione con Carrefour lo scorso anno. Questo si affiancherà a una possibile riorganizzazione del gruppo in tre business unit: ipermercati e supermercati, cash and carry e drugstore. A raccontare gli sviluppi futuri del gruppo della distribuzione moderna associata VéGé è il presidente Giovanni Arena dal palco del teatro Manzoni a Milano, dove insieme all’amministratore delegato, Giorgio Santambrogio, hanno celebrato i 65 anni di attività del gruppo davanti alla platea di imprenditori della distribuzione organizzata associata.


“Il gruppo VéGé è cresciuto negli ultimi dieci anni in modo esponenziale, quindi determinate scelte in quel periodo andavano bene, dalle partnership di aziende grandi e piccole e alle alleanze. Noi di questo cda abbiamo preso decisioni molto forti di cambiamento: tornare a negoziare solo per le nostre imprese – ha detto Arena spiegando alcune decisioni – Negli ultimi tre anni abbiamo sciolto circa 250 contratti di mandato e submandato che erano stati conferiti in passato, sciolto alleanze in AiCube, con Metro ma non significa che in un prossimo futuro non ci possano essere nuove alleanze”. “Nel 2025 non me ne immagino di nuove ma sarà un anno importante perchè pianificheremo tutte quelle attività di sviluppo di medio periodo che ci porteranno all’ingresso di nuove imprese nel gruppo VéGé che siano complementari alla compagine sociale e per ricoprire territori dove non siamo presenti”. Arena è stato chiaro: “Non pensiamo che il gruppo VèGè si possa allargare oltre l’Italia ma nulla è da escludere. Noi, però, abbiamo alcune regioni dell’Italia che non sono presidiate o non come vorremmo, regioni come la Calabria, la Toscana. Ci auguriamo che dal 2026 possiamo coprire anche quei territori che presidiamo in maniera marginale”. Del resto, ha ribadito “Quello che dobbiamo porci tutti come obiettivo è una crescita che sia sostenibile. Domani non ci sarà spazio per tutti nè nella distribuzione nè nell’industria perché o diventiamo grandi per affrontare le sfide che il mercato, i cambiamenti climatici, la transizione energetica ci impongono o saremo fuori dai giochi. La crescita tanto delle singole imprese nella distribuzione organizzata quanto dell’industria non è un fattore di volontà o di megalomania ma una esigenza delle imprese”.


Il presidente ha affrontato anche il tema della centrale di acquisto che alla fine del 2023 ha visto sciogliersi la partnership con Carrefour nata tre anni prima. “Può darsi che ci sarà la nascita di nuova AiCube ma non nel 2025 forse dal 2026. Valuteremo queste opportunità se porteranno benefici a VéGé e alle imprese di VéGé”, ha aggiunto anticipando una possibile riorganizzazione su tre aree di business. “Vista la struttura esistente oggi – abbiamo imprese che presidiano il canale ipermercati e supermercati, il canale cash and carry e il canale drugstore – qualora riuscissimo a crescere di più nel canale dei drugstore, che a quel punto non sarebbe più tattico ma strategico, potremmo immaginare una divisione del gruppo in business unit: ipermercati e supermercati, cash and carry e drugstore, andando verso la specializzazione perchè uno dei fondamentali che dovranno accompagnare VéGé nei prossimi anni sono le competenze. Più si va verso la specializzazione più si porteranno a casa dei risultati”. L’obiettivo del 2025 sarà quello di “portare a termine i progetti del cda scorso e quello appena insediato che va in continuità col precedente. Abbiamo trasformato la VéGé retail da società di capitali a società consortile quindi tutti partecipano e sarà la società dove si svolgerà tutto mentre gruppo VéGé cooperativa rimarrà a a svolgere il suo ruolo di cooperativa: questo processo si conclude nel 2024, nel 2025 completeremo alcune operazioni che ci porteranno ad avere una struttura con cui lavorare almeno per i prossimi 10 anni”.

Libri, esce “La tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti

Libri, esce “La tv da sfogliare” a cura di Guido BarlozzettiRoma, 27 nov. (askanews) – Rai Libri presenta “La Tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti.


Quarant’anni fa nasceva il servizio di teletext della Rai, il Televideo, che a partire dal 1984 portò nelle case italiane una vera e propria rivoluzione nel modo di fruire la televisione offrendo un servizio consultabile in tempo reale che dava all’utente la possibilità di scegliere. Il Televideo, che ha anticipato quello che sarebbe poi stata la rete, portando per la prima volta in televisione l’interattività, puntò da subito sul servizio basico di informazione: la notizia viene data e confezionata al modo di un’agenzia, mantenendone per quanto possibile “l’oggettività”. Seppur molte cose siano cambiate in questi ultimi 40 anni, Televideo resta un mezzo attuale. Ancora oggi milioni di utenti lo consultano e molti sono i punti di forza: l’ordine di un indice rispetto alla dispersione delle navigazioni su Internet, l’affidabilità perché le notizie sono validate dal riferimento al servizio pubblico, l’ampiezza di un’offerta che va dalle informazioni in senso stretto ai servizi. Una funzione essenziale, inoltre, è quella che Televideo svolge rispetto al digital divide, e cioè verso l’utenza che non ha particolare dimestichezza con le nuove tecnologie.


Per i più “digitalizzati” ha anche una versione online, un sito dedicato, che è accompagnata da video e approfondimenti. Il Televideo garantisce i servizi di accessibilità anche per le persone sorde e ipoudenti – veicolando a richiesta, a video – sulla famosa pagina 777 – stringhe di testo che vanno a formare il sottotitolo. Il Televideo è realizzato da Rai Pubblica Utilità e Rai News 24. “La Tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti da un’idea di Rai Pubblica Utilità, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 27 novembre 2024 (Euro: 19,00)


Guido Barlozzetti, autore e conduttore di programmi televisivi Rai (“LaRaichevedrai”, “Oblo?”, “Unomattina”, “Italia che vai”, “Il caffe? di Raiuno”), giornalista ed esperto di comunicazione.

Incocciati: G7 Fiuggi occasione straordinaria rilancio territorio

Incocciati: G7 Fiuggi occasione straordinaria rilancio territorioRoma, 27 nov. (askanews) – “Fiuggi, unitamente ad Anagni, è stata per due giorni capitale del mondo. E’ stata una scelta fondamentale per il nostro territorio e, aggiungo, un riconoscimento per l’impegno quotidiano che questa città sta mettendo per rilanciare la sua immagine, quella della Ciociaria e della Regione Lazio, in Italia e nel mondo. Di noi hanno parlato i media nazionali e internazionali e grazie al Ministro degli Esteri e Vice Presidente del Consiglio, Antonio Tajani, tutti hanno avuto la consapevolezza che anche questa importante parte del centro Italia ha le capacità, i mezzi e i territori adatti per organizzare un evento straordinario di questo tipo”. Così in una nota il Commissario di FI della Ciociaria Nord, Beppe Incocciati.


“La due giorni ha ospitato i Paesi economicamente più influenti del mondo e Fiuggi è stata una fondamentale vetrina e una grande opportunità per far conoscere le proprie straordinarie ricchezze. Ai grandi della terra abbiamo fatto conoscere la nostra storia e il nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. Da oggi ci permettiamo di guardare con maggiore ottimismo al futuro e il G7 è stato per noi tutti un punto di partenza perchè abbiamo, grazie allo straordinario lavoro svolto da Forza Italia in questi anni i valori e le potenzialità per assumere un ruolo importante”, conclude Incocciati.

Università, al via primo Master Italia in Comunicazione strategica

Università, al via primo Master Italia in Comunicazione strategicaRoma, 27 nov. (askanews) – Il polo accademico di Viterbo sempre più attento alle nuove sfide negli scenari ibridi. Dopo il Dottorato in Società in mutamento: politiche, diritti e sicurezza, guidato dal costituzionalista Alessandro Sterpa, arriva anche il Master di II livello in Comunicazione Strategica, il primo e il solo in Italia.


Proprio Sterpa, in qualità di direttore dell’Unitus Academy, ha aperto i lavori riconoscendo alle nuove sfide la necessità di offrire risposte rapide e con un approccio trasversale, capace di fondere più aree scientifiche in una stessa strategia. “Un progetto multidisciplinare che si pone l’obiettivo di diventare baricentro di formazione e confronto tra attori istituzionali e società private che riconoscono l’importanza della stratcom. Le influenze straniere, gli attacchi agli asset strategici, le minacce agli equilibri democratici avvengono quotidianamente in forma impercettibile e per questo dobbiamo formare professionisti capaci di intercettare le minacce e condividerle al fine di rafforzare il perimetro di sicurezza cognitivo, al contempo bisogna creare sinergie e approfondire gli studi per la valorizzazione del sistema Paese”, ha affermato Michele Zizza, decente Unitus e coordinatore del Master. A definire il piano empirico e gli aspetti didattici è stato Luigi Di Gregorio, responsabile scientifico del Master e strutturato Unitus: “La comunicazione strategica si basa su tre concetti chiave: reputazione, leadership, soft power. È una leva fondamentale per la sopravvivenza e per il successo duraturo di ogni brand, che sia commerciale, politico o istituzionale, così come collettivo (come una nazione) o individuale (come un leader politico). In un contesto di presentismo e di tirannia dell’istante, i brand leader restano quelli che riescono a ragionare in un’ottica di lungo periodo. Cioè a fare strategia, non tattica”.


A moderare l’evento è stata la giornalista Stefania Battistini del Tg1 che da anni opera in diverse aree di crisi nel mondo e conosce perfettamente i pericoli e le potenzialità delle discipline trattate. Tra i relatori anche Giorgio Rutelli, che ha riconosciuto la responsabilità dei professionisti del media mainstream nei confronti dei cittadini “perché la comunicazione strategica è importante per i giornalisti? e perché chi si occupa di comunicazione strategica nelle istituzioni, nelle aziende e in politica deve capire come sta cambiando il mondo dell’informazione, sia in Italia che all’estero? A queste e ad altre domande daremo una risposta durante il Master”. Dopo Giorgio Rutelli è stata la volta di Jenny Perlangeli, ricercatrice UNINT che si occupa di nation branding e ha offerto, alla platea, una lettura mirata sulle strategie adottate per affermare le capacità di un paese nei processi geopolitici. L’evento di lancio si è tenuto al Centro Studi Americani e fare gli onori di casa è stato il direttore Roberto Sgalla. Molto interessante l’intervento di Luca Di Bonaventura, uno dei massimi professionisti della comunicazione che abbiamo in Italia “la comunicazione strategica – intesa in senso largo e inclusivo – è ormai fondamentale, se non decisiva nella vita di ciascun Paese. È al contempo indispensabile avere gli strumenti giusti, gli strumenti più adatti per affrontare e gestire tutti gli aspetti legati alla comunicazione. Ecco perché le partnership già avviate dall’Ateneo e quelle che formalizzeremo nelle prossime ore viaggiano su un ‘doppio binario’: un corposo e completo percorso didattico accanto a un periodo di ‘prova sul campo’ in alcune delle principali realtà italiane e internazionali, nei settori privati e in quelli pubblici. Il Master rappresenta un’occasione in più di formazione di alto livello sia per professionisti che già operano, sia per chi si sta affaccia al mondo del lavoro”. Da Riga, dal Centro di Eccellenza Stratcom della NATO, è intervenuto Benjamin Delhomme, Senior Expert IA che ha sottolineato l’importanza delle università nel divulgare la consapevolezza della comunicazione strategica in una società platformizzata e sempre più soggetta a operazioni di disinformazione nell’ecosistema virtuale. La data ultima per la presentazione delle domande di ammissione sarà il 31 gennaio mentre la prima lezione, della prima edizione del Master, è prevista venerdì 7 febbraio. L’intero percorso sarà in modalità mista, con una sola presenza al mese nella città di Viterbo. Gli stage formativi saranno facoltativi. Diverse le convenzioni, sia con la Pubblica Amministrazione che con le società partners.

Lollobrigida: valorizzare di più scuole agrarie e alberghiere

Lollobrigida: valorizzare di più scuole agrarie e alberghiereRoma, 27 nov. (askanews) – “In ottica di scelta scolastica vanno valorizzate di più le scuole agrarie e le scuole alberghiere, che sono eccezionali ma che vengono talvolta penalizzate da un approccio culturale che le considera marginali, pur garantendo una capacità di occupazione e di reddito superiori rispetto alla media”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che oggi ha preso parte alla inaugurazione di a Verona della 33esima edizione di JOB&Orienta, il Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che per quattro giorni animerà la città scaligera.


Il ministro, si legge in una nota, ha sottolineato l’importanza per il sistema formativo di saper recepire e rispondere alle richieste del mondo del lavoro, “per garantire ai giovani un percorso occupazionale più certo, una redditività più alta, un rafforzamento della nostra economia interna”. Sulla proposta del liceo made in Italy, il ministro Lollobrigida ha evidenziato che “l’intuizione è fondamentale: risponde all’esigenza del Paese di continuare a rappresentare il made in Italy e di preservare la qualità italiana nei settori corrispondenti alle nostre produzioni di qualità”.

Roma, sport e solidarietà contro la mafia: rinasce Montespaccato

Roma, sport e solidarietà contro la mafia: rinasce MontespaccatoRoma, 27 nov. (askanews) – Siglato oggi al ministero per lo sport e i giovani l’accordo triennale per la rigenerazione sociale del quartiere romano di Montespaccato e per lo sviluppo del programma “Talento & Tenacia”. A poco meno di un mese dall’attesa sentenza della Corte di Cassazione sulla confisca definitiva dei beni appartenenti al clan malavitoso dei Gambacurta è ufficiale la firma del “Patto di Quartiere” proposto dall’ASP Asilo Savoia alle Istituzioni per non vanificare più di 6 anni di intensa attività sociale al servizio della comunità.


Promotori e firmatari dell’accordo il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma e il Commissario dell’Agenzia italiana per la Gioventù Federica Celestini Campanari, oltre ovviamente al Presidente dell’azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia” Massimiliano Monnanni. L’accordo nasce dall’appello lanciato dall’ASP all’indomani dell’atto intimidatorio verificatosi ad agosto scorso nell’impianto sportivo confiscato alla criminalità ed intitolato a Don Pino Puglisi che raccoglie oltre 600 tra bambini, ragazzi e giovani e che in questi anni ha innescato un processo di riscatto e cambiamento della ex borgata romana per lunghi anni sotto scacco della criminalità.


A partire da oggi e per la durata di un triennio tutte le istituzioni firmatarie si sono impegnate a concorrere, anche finanziariamente, alle diverse linee di attività ed azioni previste dal programma “Talento & Tenacia – crescere nella legalità”, ideato dall’Asilo Savoia nel 2016 ed oggetto di un primo accordo con la Regione Lazio dal 2017 grazie al quale, attraverso il recupero di beni sequestrati alla criminalità per attività sportive a valenza sociale, oltre all’esperienza del “Don Pino Puglisi”, è nata anche la “Palestra della Legalità” di Ostia. (Segue)

Fao e Aiea celebrano a Vienna 60 anni di partnership

Fao e Aiea celebrano a Vienna 60 anni di partnershipRoma, 27 nov. (askanews) – “L’obiettivo finale è produrre di più con meno. Prepariamoci insieme per i prossimi 40 anni”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), QU Dongyu, che oggi a Vienna è intervenuto al convegno per i 60 anni del Centro congiunto FAO/AIEA di tecniche nucleari nell’alimentazione e nell’agricoltura, tenutosi si durante una riunione ministeriale dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.


Il centro è stato istituito nel 1964 per promuovere l’uso della scienza nucleare per aumentare la sicurezza alimentare, la produttività agricola e la sostenibilità ambientale. Nei suoi primi anni, il Joint Centre ha svolto un ruolo chiave nel promuovere le tecniche nucleari in agricoltura, contribuendo a quella che oggi è nota come la “Rivoluzione verde”. Ha inoltre fornito indicazioni ai paesi nello sviluppo di piante più produttive e resilienti attraverso la mutagenesi vegetale e l’introduzione di tecniche nucleari per migliorare l’assorbimento dei nutrienti delle piante. Il direttore generale della Fao ha poi parlato a una sessione della Conferenza ministeriale dell’AIEA sull’iniziativa Atoms4Food, una collaborazione tra la FAO e l’AIEA lanciata al World Food Forum della FAO a Roma nell’ottobre 2023. L’iniziativa promuove tecniche nucleari innovative che migliorano la produttività agricola, riducono le perdite alimentari, garantiscono la sicurezza alimentare, migliorano la nutrizione e si adattano alle sfide della crisi climatica. “Con la ricerca e le tecnologie all’avanguardia sviluppate attraverso i nostri laboratori, e gli strumenti e le piattaforme che ottimizzano i punti di forza di entrambe le agenzie, possiamo garantire l’applicazione di tecniche nucleari e correlate comprovate in ambito alimentare e agricolo per apportare benefici di vasta portata su larga scala”, ha spiegato.


A un anno dal suo lancio, l’iniziativa ha ora una tabella di marcia per guidare la trasformazione in varie aree, tra cui sistemi di coltivazione, produttività del bestiame, gestione delle risorse naturali e sicurezza alimentare, ha affermato il Direttore generale. Ad oggi, dieci paesi hanno ufficialmente richiesto supporto tramite Atoms4Food e altri quattro paesi stanno fornendo supporto finanziario o tecnico in aree specifiche.

Migliaia in piazza a Roma per i diritti delle persone sorde

Migliaia in piazza a Roma per i diritti delle persone sordeRoma, 27 nov. (askanews) – Migliaia di persone sorde, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno riempito Piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere al Governo interventi concreti contro la discriminazione e a favore di una maggiore inclusione e accessibilità. Organizzata dall’Ente Nazionale Sordi (ENS), la manifestazione ha visto il presidente dell’ENS, Angelo Raffaele Cagnazzo, lanciare un forte messaggio: “Noi persone sorde vogliamo essere visibili, ma restiamo ancora invisibili alle istituzioni”.


“Ho detto al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che il vero sordo è il Governo”, ha dichiarato Cagnazzo dal palco, sottolineando la necessità di creare un tavolo tecnico operativo trasversale che coinvolga l’ENS e altre associazioni per affrontare le molteplici problematiche ancora irrisolte. “Questa piazza rappresenta la determinazione della comunità sorda a non rimanere inascoltata. Oggi chiediamo al Governo non solo di ascoltarci, ma di agire con interventi concreti e immediati. Le nostre richieste non sono straordinarie, chiediamo venga attuato l’art. 3 della Costituzione: vogliamo pari diritti, accessibilità e inclusione in ogni ambito della vita quotidiana. È inaccettabile che nel 2024 le persone sorde siano ancora escluse dal lavoro, dalla cittadinanza, dalla mobilità e dalla piena partecipazione alla società civile. Il riconoscimento della LIS, sancito dalla legge del 2021, è solo un punto di partenza: serve un impegno serio per garantire che le persone sorde siano cittadini di serie A, come tutti gli altri. Ci aspettiamo risposte precise e concrete a partire da oggi stesso”, ha aggiunto Gino Salvatori, Segretario Nazionale dell’Ente.


Tra le richieste principali avanzate durante la manifestazione: – Trasporti e Patenti Speciali: l’ENS ha chiesto al Ministero dei Trasporti di eliminare le limitazioni che impediscono alle persone sorde di ottenere patenti per guidare mezzi pesanti, attualmente riservate a chi ha residui uditivi. “Negli altri Paesi europei è già possibile – spiega Cagnazzo – perché possiamo sopperire con la nostra grande capacità visiva. Si possono predisporre soluzioni come segnalazioni luminose. Inclusione significa anche permetterci di essere conducenti di mezzi pesanti”. – Lavoro e Collocamento Obbligatorio: La comunità sorda chiede un intervento sulla legge 68/1999, affinché sia riservata una quota dell’1% per il collocamento obbligatorio delle persone sorde. “Tanti datori di lavoro preferiscono assumere persone senza difficoltà comunicative, temendo di dover sostenere i costi di un interprete – denuncia Cagnazzo – e questo porta a un’alta disoccupazione tra le persone sorde. Le altre associazioni godono del 7% di quote riservate e non vogliono rinunciare all’1% per noi. È una disparità inaccettabile”. – Cittadinanza e Permessi di Soggiorno: Un’altra richiesta chiave è rivolta al Ministero dell’Interno: eliminare i test scritti in lingua italiana per il rilascio della cittadinanza o dei permessi di soggiorno a persone sorde straniere. “Molti non possono superare questi esami perché non sono adeguati alle loro competenze linguistiche. Bisogna permettere di sostenere i test in LIS. Non serve una nuova legge, basta cambiare le disposizioni”. – Salute e Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): L’ENS ha chiesto un aggiornamento del nomenclatore previsto dai LEA, attualmente basato su sussidi obsoleti, e una standardizzazione su tutto il territorio nazionale. “Il fine ultimo è garantire la comunicazione, ma i LEA sono datati e non rispondono alle esigenze reali delle persone sorde”. – Formazione e Interpreti LIS: Il presidente dell’ENS ha chiesto un riadeguamento delle norme sulla formazione degli interpreti LIS, permettendo anche a enti privati di erogare i corsi. “L’università non sempre riesce a garantire la specificità e la qualità necessaria per formare interpreti adeguati. Chiediamo che l’ENS possa tornare a organizzare questi corsi. È fondamentale per garantire un servizio di interpretariato qualificato”. – Incontro con il Ministro per le Disabilità: durante la manifestazione, il ministro Alessandra Locatelli ha convocato una delegazione dell’ENS per un incontro. “Pretendiamo la presenza di referenti di tutti i ministeri interessati – ha sottolineato Cagnazzo – perché le nostre istanze riguardano trasversalmente trasporti, lavoro, salute, istruzione e altri ambiti”. Sebbene la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non fosse presente, è stata formalizzata – riferisce ai manifestanti il Presidente di ENS – una delega al ministro Locatelli per affrontare le richieste della comunità. – Inclusione Sociale e Parità di Diritti: Cagnazzo ha concluso il suo intervento con un appello: “Noi vogliamo essere cittadini di serie A. Oggi siamo cittadini di serie C. Chiediamo di essere inclusi nella vita sociale, civile e politica come tutti. La nostra battaglia è per la dignità e per il rispetto dei diritti fondamentali”.


Sul palco si sono alternati rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. Tra questi, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico: “La società non può ignorare i diritti di tutti. L’articolo 3 della Costituzione ci impone di rimuovere gli ostacoli. Abbiamo presentato emendamenti per aumentare l’indennità di comunicazione”. Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, ha ribadito l’impegno del suo partito: “La legge sul riconoscimento della LIS è stata una conquista. Adesso lavoreremo per cambiare le norme sull’accesso al lavoro per le persone sorde”. Sostegno anche da Davide Faraone (Italia Viva) e Gianmauro Dell’Olio (Movimento 5 Stelle). “L’ENS continuerà a battersi per garantire pari diritti alle persone sorde, coinvolgendo tutte le forze politiche e le istituzioni”, ha concluso Cagnazzo.

Mascarino (Federalimentare): conferma Fitto in Ue vittoria Italia

Mascarino (Federalimentare): conferma Fitto in Ue vittoria ItaliaRoma, 27 nov. (askanews) – “Come Federalimentare avevamo auspicato che il ministro Fitto venisse confermato nel ruolo di vicepresidente esecutivo nella prossima Commissione europea e sapere che la sua figura istituzionale rappresenterà l’Italia in un ruolo apicale così prestigioso non può che rallegrarci e farci essere fiduciosi per il futuro”. E’ quanto dichiara in una nota Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare.


“Commentiamo una vittoria del sistema Paese che per l’industria alimentare e per il mondo delle imprese rappresenta l’occasione per colmare le profonde differenze sociali, economiche e territoriali attuali. Differenze – aggiunge Mascarino – che nel tempo hanno creato una sperequazione fra i nostri modelli di mercato, nella concorrenza fra Stati e nella nostra capacità di essere competitivi nei confronti dei player internazionali”. “Cina e Stati Uniti – prosegue il presidente di Federalimentare – rappresentano i mercati verso i quali sarà decisivo adottare strategie che mettano in sicurezza la competitività delle nostre imprese e che diano nuovo vigore al sistema industriale europeo. La Federazione – conclude Mascarino – è convinta la nuova Commissione Ue dovrà adottare delle profonde riforme che siano strategiche, di sistema e con una visione nel lungo periodo che tuteli imprese e industrie. L’esperienza e l’autorevolezza del ministro Fitto alla guida della vicepresidenza esecutiva per la Coesione e per le Riforme darà quella spinta innovatrice che l’Italia e l’Europa attendevano da tempo e che sarà determinante per rendere le economie europee maggiormente competitive e resilienti”.