Pd,Calenda: sabato non vado in piazza con Schlein, penso serva altroRoma, 8 nov. (askanews) – Azione non parteciperà alla manifestazione indetta dal Pd, con l’adesione del M5s, prevista per l’11 novembre. “Rispetto chi va in piazza ma non ci sarò, non ho pregiudizi, sui contenuti sono disponibile a lavorare con chiunque, anche con i Cinquestelle, ma non credo – ha spiegato il leader di Azione Carlo Calenda intervistato a L’Aria che tira su La7 – che funzioni andare in piazza di continuo, io sono andato alla manifestazione pro Ucraina, ma sulla manovra io credo che il lavoro vada fatto spiegando agli italiani cosa si deve fare. Detto questo rispetto altre scelte”.
Albania pubblica l’intesa con Italia: 16,5 mln per rimborso speseRoma, 8 nov. (askanews) – Il governo albanese ha pubblicato sul proprio sito Internet il testo completo – compresi i due allegati – dell’accordo con il governo italiano per la realizzazione di due centri per migranti.
L’allegato 2 prevede, tra le altre cose, che “entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del protocollo, la parte italiana accredita” a titolo “di anticipo o di incameramento dei rimborsi, l’importo di 16,5 milioni di euro” per “il primo anno di attuazione del protocollo”. Previsto anche che “entro 90 giorni dall’entrata in vigore del protocollo la parte italiana apre presso una banca di secondo livello, operante nella Repubblica d’Albania, un conto corrente dedicato esclusivamente al deposito delle risorse relative al fondo di garanzia” per il pagamento delle spese sostenute dall’Albania.
Coca Cola al fianco di Banco Alimentare: donazione per 1,5 mln di pastiMilano, 8 nov. (askanews) – Coca-Cola rinnova il suo sostegno a Banco Alimentare attraverso un’iniziativa che permetterà la distribuzione di generi alimentari per oltre un milione e mezzo di pasti, a partire dalla Giornata nazionale della Colletta alimentare, prevista per sabato 18 novembre. Nei sette anni di collaborazione l’iniziativa si è tradotta nella distribuzione 14 milioni di pasti a favore della comunità, un impegno da parte di Coca-Cola in chiave di sostenibilità sociale.
In vista delle festività natalizie torna poi il tour del Coca-Cola truck 100% elettrico, realizzato anche quest’anno in collaborazione con Volvo Trucks, che viaggerà per tutta la penisola, toccando le principali città italiane dove sarà presente la nostra Christmas area. “Siamo felici e onorati che ancora una volta Coca-Cola ci abbia voluti al suo fianco per la campagna natalizia, senza dubbio momento particolarmente significativo per l’azienda. E’ per noi importante poter realizzare partnership durature e poter contare sul sostegno continuativo di una realtà come Coca-Cola in un momento come quello attuale, segnato da una profonda crisi economica e sociale come confermato di recente anche dal rapporto sulla povertà dell’Istat secondo cui quasi il 10% della popolazione italiana è in difficoltà – ha detto Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – Ridare fiducia e speranza alle persone in difficoltà è, da sempre, il nostro obiettivo: possiamo raggiungerlo solo facendo squadra con chi, attento ai bisogni della società, si mette in gioco con noi”. “Siamo fieri di essere anche quest’anno al fianco di Banco Alimentare, nostro partner di lunga data che ogni Natale ci permette di regalare un momento di gioia a chi è in difficoltà – ha aggiunto Cristina Camilli, direttore comunicazione, relazioni istituzionali e sostenibilità Coca-Cola Italia – Coca-Cola crede da sempre nella magia del Natale e nell’importanza di coltivare gentilezza, generosità e condivisione, attraverso piccoli gesti, cercando di ricordare che lo spirito del Natale vive in tutti noi ogni giorno”.
Anche quest’anno è prevista la collaborazione con diversi partner, da Amazon ad Autogrill, per permettere a chi lo volesse di fare delle donazioni a favore di Banco Alimentare.
Sekurest, la piattaforma che offre protezione finanziaria e flessibilità di pagamento aviaggiatori e operatoriRoma, 8 nov. (askanews) – Sicurezza finanziaria e soluzioni di pagamento flessibili: queste le caratteristiche principali offerte da Sekurest, nuova piattaforma fintech che sbarca in un mercato, quello del turismo, sempre più digitalizzato ma non privo di complessità. Il progetto, informa una nota, nasce da un’idea di Carlo Schiavon, manager con esperienza ultratrentennale nel settore, che dopo aver individuato le maggiori aree di criticità della “filiera del viaggio” ha dato vita ad una startup con l’obiettivo di garantire protezione finanziaria e flessibilità di pagamento a viaggiatori e operatori del turismo.
Nella realizzazione del progetto è stato coinvolto un pool di aziende di eccellenza con servizi fra loro complementari, con cui Sekurest ha stipulato importanti accordi allo scopo di garantire ai propri clienti un’unica proposta innovativa di grande valore. “La sicurezza e la sostenibilità finanziaria sono tra le priorità in un settore, come quello turistico, caratterizzato da cambiamenti rapidi e da anni di incertezza. Il nostro progetto nasce con l’obiettivo di fornire una soluzione affidabile, semplice e sicura per proteggere i viaggiatori e tutti gli operatori della filiera, ma che in futuro potrà essere applicato anche ad altri settori e altri Paesi. Proprio per questo motivo poniamo grande attenzione al tema dell’internazionalizzazione, sostenuto dalle nostre business units” – commenta Carlo Schiavon, CEO e Founder di Sekurest. “Insieme ad un team di manager di grande esperienza, abbiamo individuato questa specifica esigenza del settore e lavorato per creare un servizio che rispondesse a questo bisogno. Il nome stesso è stato scelto nell’ottica di sottolineare una mission ben precisa: fornire protezione totale e sostenibilità finanziaria a operatori turistici, strutture ricettive, agenzie e viaggiatori, attraverso un ecosistema solido e all’avanguardia.”
Grazie a una piattaforma accessibile, veloce ed efficace, e a un sistema di servizi digitali integrati come Sekurest LOCK, Sekurest PAY e Sekurest CHAIN, la startup guidata da Schiavon si posiziona come nuovo punto di riferimento per la sicurezza finanziaria e l’innovazione nel turismo. Sekurest LOCK è un sistema di pagamento che nasce per proteggere consumatori, intermediari e fornitori di servizi turistici dai rischi di natura finanziaria. La soluzione garantisce i flussi di pagamento senza produrre rilevanti impatti sul cash flow degli operatori, grazie ad un sistema che prevede adeguati acconti e puntuali accrediti dei saldi subito dopo l’erogazione dei servizi. Nello specifico, il sistema consente di mettere in sicurezza tutte le transazioni finanziarie tra i vari attori della filiera custodendo gli importi in conti vincolati.
Sekurest PAY è una soluzione pensata per permettere alle aziende dell’industria dei viaggi e del turismo di offrire ai viaggiatori una completa gamma di strumenti di pagamento digitale sia nei punti vendita sia on line (bonifico, bancomat, carte di debito/credito, buy now pay later, finanziamento) e di gestire, monitorare e riconciliare tutte le transazioni all’interno di un’unica applicazione. Sekurest CHAIN è il servizio che consente al venditore di incassare gli importi dovuti dal viaggiatore e pagare istantaneamente i partner e/o i fornitori coinvolti nella stessa transazione. Chain semplifica l’organizzazione dei flussi finanziari, azzera il rischio credito e rende superflua la necessità di versare depositi o rilasciare garanzie, riducendo l’esposizione finanziaria degli operatori.
Commissione Ue raccomanda avvio negoziati con Ucraina, Moldova e BosniaBruxelles, 8 nov. (askanews) – La Commissione raccomanda al Consiglio Ue l’apertura dei negoziati di adesione con l’Ucraina, la Moldova e la Bosnia-Erzegovina. Lo ha annunciato oggi a Bruxelles la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante una conferenza stampa di presentazione del rapporto sull’allargamento dell’Unione, che il collegio dei commissari ha approvato.
Nonostante la guerra in corso, “l’Ucraina ha completato oltre il 90% delle azioni e riforme che erano state raccomandate dalla Commissione” per poter dare il via libera ai negoziati d’adesione, ha detto von der Leyen. E anche la Moldavia ha fatto molti progressi, in particolare per la riforma della giustizia, ha aggiunto. Comunque, sia per l’Ucraina che per la Moldavia, ha indicato la presidente della Commissione, sarà necessario completare tutte le riforme richieste prima che possa essere concordato il quadro negoziale tra i paesi candidati e il Consiglio Ue.
Per la Georgia, la Commissione raccomanda al Consiglio di concedere lo staus di candidato all’adesione. Riguardo ai tempi, von der Leyen ha spiegato che “La raccomandazione di aprire i negoziati di adesione sarà ora esaminata dal Consiglio a metà dicembre”. Se il Consiglio dà il via libera, “il lavoro può proseguire immediatamente”, e l’inizio dei negoziati “dipenderà dalla velocità del completamento delle riforme restanti” che sono in corso nei paesi candidati, per poter definire il “quadro negoziale” con ciascuno di loro. I paesi candidati dovrebbero “finire questo lavoro entro marzo”, ha detto von der Leyen.
A Napoli il Vesuvio MotorShow, in “pista” il mondo dei motoriRoma, 8 nov. (askanews) – Conto alla rovescia per la prima edizione del Vesuvio MotorShow il prossimo sabato 11 e domenica 12 novembre in via Brecce a Sant’Erasmo, a Gianturco (Napoli). Primi arrivi in quella che diventerà una vera e pista-esibizione con pit stop di Formula1, rally, Gran Turismo, Ferrari Challenge, F3, 500 da gara, esposizione di Supercar, prove di cambio gomme, sound, regolarità, Foodtruck ed anche la squadra corse di kart Officina 27 Motorsport. Sono gli ingredienti della prima edizione del Vesuvio MotorShow, organizzato da Afrodite Service di Antonio Olivieri e co-organizzato da Gemma Buiano imprenditrice e influencer, che rende Gianturco la sede di un grande evento di motori e sicurezza stradale patrocinato da Regione Campania, Comune di Napoli, Automobil Club d’Italia. Si potrà assistere a sfilate di auto da competizione, one-off e classiche, parate in strada di auto da sogno ed esibizione di drifting. Poi food truck, una postazione diretta radio, stand per gadget e tanto altro ancora. Presenze di eccezione la Ferrari 488 Challenge, esposta dal gruppo Adler, classificata al terzo posto alle finale mondiali svoltesi sulla pista del Mugello lo scorso 29 ottobre; la Aston Martin GT3 Vantage di Pietro Nappi, re delle cronoscalate. E ancora la squadra corse di kart Officina 27 Motorsport; braccio napoletano di CRG dove sono nati Verstappen, Hamilton, Rosberg. Vesuvio MotorShow sarà anche l’occasione per assistere alle evoluzioni di Salvatore Marraffino, stunt man già apprezzato in serie televisive come La Squadra, Gomorra. Programma complete su Vesuviomotorshow.it. Anteprima venerdì 10 novembre riservata alle scuole del territorio con lezioni teoriche di Guida Sicura. Scuole protagoniste anche di un concorso: “Progetta la tua Supercar del futuro”. I migliori elaborati verranno successivamente premiati durante l’evento. “Motorhome” d’eccezione il Gold Tower Lifestyle Hotel, struttura alberghiera perla di Napoli est della Famiglia Pugliese che incarna al meglio la filosofia dei lifestyle hotel con la cura del dettaglio, gli ambienti raffinati e sta contribuendo a ridisegnare l’area di un quartiere all’insegna dell’hospitality. Una sfida lanciata nel 2022 rivelatasi già vincente. IL PROGRAMMA – Il 10 novembre anteprima dedicata alle scuole, sabato 11 novembre l’apertura della “pista” di Brecce a San’Erasmo. Semaforo verde dalle 11.30 (fino alle 18), poi sarà un’accelerata tutta d’un fiato con esibizioni e prove di accelerazioni di auto da pista; a seguire auto da rally e drifting tra i birilli con la possibilità di salire a bordo delle auto. Domenica (ore 10-17) si replica il programma. LE AUTO – Si potranno ammirare auto da sogno quali Lamborghini Huracan Evo, Bugatti Veron, Ferrari SF 90 488 pista, Maserati MC20. Omaggio per la bellissima Taraschi Urania 750 sport protagonista del Gp di Napoli negli anni 50; e ancora la Formula1 Hesketh 308E di Cosimo Turizio, ancora in gara sulle strade italiane. Altre bellissime si uniranno al gruppo durante il week end. Macchine d’epoca Alfa Romeo, Ferrari, McLaren e Maserati. Due I prototipi Osella esposti dalla squadra corse di Tommaso Carbone. Francesco Canta mister Cars & Coffee il format che unisce appassionati e possessori delle dreamcar, arriverà con la Ferrari 458 speciale con il tributo Niki Lauda. SICUREZZA – Non c’è evento di motori senza parlare di sicurezza. La Polizia Stradale sarà al fianco dell’evento con propri uomini e mezzi per parlare di Sicurezza. Poi stand di “Guidare sicuri” di Marco Mongelluzzi, la scuola di pilotaggio per la sicurezza stradale. Previste anche dimostrazioni di pit stop e cambio gomme della Show Car di F1. (info per partecipare info@vesuviomotorshow.it). Il coordinamento del Vesuvio MotorShow è affidato a Michele Muoio e Ciro Montuoro, area marketing e comunicazione del Gold Tower Lifestyle Hotel. Nella giornata della domenica inoltre trenta vetture saranno impegnate in un Tour della Campania attraverso Vega Food, WineTour in cantina, pranzo nella splendida Villa Alma Plena a Caserta. Antonio Olivieri (Founder MotorShow 2023): “Il Vesuvio MotorShow è una festa del motorsport dove potremo vivere uno spaccato di quello che il mondo dei motori offre. Supercar, Formula1, Kart, Rally, quanti vorranno intervenire potranno vivere una esperienza immersiva in via Brecce a Sant’Erasmo che si trasformerà in una vera e propria pista con esibizioni ed esposizioni. Per la prima volta, in tempi recenti, abbiamo replicato una piccola Monza in una grande capitale come Napoli” Marco Zuppetta (direttore Gold Tower Lifestyle Hotel): “Come Gold Tower Lifestyle Hotel siamo orgogliosi di fare da Motorhome del Vesuvio MotorShow. In meno di due anni di vita abbiamo già ospitato diversi eventi motoristici facendo di via Brecce Sant’Erasmo un punto di riferimento della vita sociale della città e non solo e continuando a lavorare su un percorso di sviluppo delle eccellenze del territorio”.
Per la Corte dei conti è urgente finalizzare la fase di revisione del PnrrRoma, 8 nov. (askanews) – “Appare sempre più urgente una spedita finalizzazione della fase di revisione del Piano per rimuovere fattori di incertezza, sia per le iniziative che rimarranno gestite nell’ambito del Pnrr sia per quelle che dovranno fuoriuscirne, consentendo a soggetti responsabili e attuatori gli opportuni adattamenti”. Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno approvato la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel primo semestre 2023.
Per la Corte, buoni i risultati raggiunti dagli obiettivi europei: “risultano conseguiti tutti e 28, quelli del primo semestre. Un po’ meno performanti i dati sul fronte delle 54 scadenze con rilievo unicamente nazionale. Di quelle in scadenza a giugno scorso, risulta concluso il 74%. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 (la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano), a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del III trimestre 2023”. L’esame sul sistema di gestione e controllo sulle attività del Pnrr – affidato all’Organismo indipendente di audit – prosegue la l’Alta corte contabile – ha messo in luce controlli coerenti con il quadro normativo e svolti in modo efficace e adeguato al contesto di riferimento. “Anche le verifiche sulla rendicontazione della spesa delle Amministrazioni titolari – aggiunge -, pur con alcune difficoltà, si mostrano in linea con quanto richiesto dall’assetto regolamentare e sono eseguite con tempistiche contenute. Per assicurare il tempestivo espletamento delle verifiche e garantire la liquidità ai soggetti attuatori andrà costantemente monitorata l’adeguatezza organica delle strutture di controllo, soprattutto quando – con l’avanzamento delle iniziative – aumenteranno i riscontri a rendiconto sulle spese effettuate”.
La dinamica inflattiva ha comportato un aumento dei prezzi dei progetti previsti dal Piano stimabile nell’ordine del 10,7%. La Corte ha evidenziato come la scelta del Governo di far fronte a questi incrementi con le risorse del Fondo opere indifferibili sia risultata efficace. Gli interventi assistiti da risorse integrative fanno emergere, in media, aumenti di prezzo del 12,6%. Le risorse aggiuntive del Fondo hanno rappresentato il 17% del finanziamento Pnrr iniziale.
Israele avanza a Gaza, tensioni tra Netanyahu e UsaMilano, 8 nov. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden conferma di aver chiesto una ‘pausa’ di tre giorni nei combattimenti a Gaza al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha affermato che le forze di difesa israeliane (Idf) stanno circondando Gaza City e operando al suo interno oltre ad aver già ucciso “migliaia di terroristi, dall’alto e dal sottosuolo”. Compreso il capo della divisione armi e attrezzature belliche di Hamas Muhsin Abu Zina: era “uno dei leader nella produzione di armi” per Hamas, hanno spiegato dall’Idf. E le tensioni tra l’amministrazione americana e Netanyahu sembrano confermate dalle parole del segretario di Stato Antony Blinken, che dal G7 di Tokyo ha detto che non ci può essere una nuova occupazione o un ridimensionamento del territorio a Gaza dopo la fine della guerra, pur ipotizzando “essere necessario un periodo di transizione”. PAUSE E FUTURO A GAZA Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, insieme con i ministri degli Esteri G7 di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Giappone e Italia ha affermato di sostenere una pausa nei combattimenti “per facilitare l’assistenza urgentemente necessaria, lo spostamento dei civili e il rilascio degli ostaggi” detenuti da Hamas.
Tuttavia proprio Blinken da Tokyio ha affermato che “pace e sicurezza durature” nella regione significano “nessuna rioccupazione di Gaza dopo la fine del conflitto” e “nessun tentativo di bloccare o assediare Gaza”. Il futuro della Striscia deve essere l’unificazione con la Cisgiordania, secondo l’amministrazione americana, ma Blinken suggerisce che Israele possa governare la Striscia di Gaza per un “periodo di transizione”. “Gaza non può continuare ad essere governata da Hamas” ha detto Blinken. “Ciò inviterebbe semplicemente alla ripetizione del 7 ottobre. È anche chiaro che Israele non può occupare Gaza. Ora, la realtà è che potrebbe essere necessario un periodo di transizione alla fine del conflitto. Non vediamo una rioccupazione e quello che ho sentito dai leader israeliani è che non hanno alcuna intenzione di rioccupare Gaza”. Intervenendo a Tokyo, Blinken ha anche detto: “Tutti noi vogliamo porre fine a questo conflitto il prima possibile. E nel frattempo, ridurre al minimo le sofferenze dei civili. Ma come ho discusso con i miei colleghi del G7, coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente ne deriverebbe. Hamas è rimasto sul posto, con più di 200 ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre, ancora, e ancora e ancora”.
PATATA BOLLENTE PER CAMPAGNA USA Il tutto mentre la guerra in Medio Oriente è entrata nel secondo mese e comincia a rappresentare una vera patata bollente per la campagna elettorale americana di Biden che nei giorni scorsi ha visto più di 50 dipendenti del Comitato Nazionale Democratico firmare una lettera aperta in cui si chiede a Biden sforzi per un cessate il fuoco. Mentre in queste ore il Congresso americano ha votato a favore di un provvedimento di censura per la retorica sulla guerra Israele-Hamas di Rashida Tlaib, l’unica esponente palestinese-americana del Congresso stesso. E anche in Gran Bretagna la questione mediorientale inizia a riguardare gli asset politici interni: Imran Hussain, portavoce del partito laburista britannico per i diritti dei lavoratori, ha dichiarato che si dimetterà dopo il rifiuto del capo del partito Keir Starmer di sostenere un cessate il fuoco umanitario a Gaza. Chiaro è comunque che Israele è sotto crescente pressione internazionale affinché prenda in considerazione una pausa umanitaria nelle operazioni contro Hamas a Gaza, ma l’esercito israeliano insiste che non ci sarà alcun cessate il fuoco ed è pronto a colpire il gruppo militante “ovunque sia necessario”, comprese le infrastrutture civili se Hamas le utilizza. Un piano postbellico di Israele che preveda una “occupazione continua” di Gaza è stato negato da parte del consigliere senior del primo ministro Netanyahu, Mark Regev intervistato da Christiane Amanpour della CNN. Anche se il ministro della Difesa Yoav Gallant afferma che Israele avrà piena libertà di azione a Gaza dopo la guerra. “MORTI CHE CAMMINANO” Jonathan Conricus, portavoce ad interim dell’esercito israeliano, ha descritto la leadership di Hamas dentro e fuori Gaza come “morti che camminano” in un’intervista a Sky News in Australia. Ha anche detto che il sistema di tunnel permette al gruppo terrorista di nascondersi, ma “lentamente li stiamo raggiungendo tutti e ogni giorno di lotta, si ottengono progressi”.
Intanto le forze di difesa israeliane affermano che le truppe hanno arrestato 37 palestinesi ricercati, tra cui 10 membri di Hamas, durante raid notturni in tutta la Cisgiordania. Il bilancio delle vittime da una parte e dall’altra del conflitto resta terrificante: almeno 1.300 civili e soldati uccisi nel massacro di Hamas il 7 ottobre, con 241 ostaggi tenuti a Gaza e 40 dispersi. Il Ministero della Sanità controllato da Hamas a Gaza parla da parte sua di oltre 10.000 morti.
M.O., Israele avanza a Gaza, tensioni tra Netanyahu e UsaMilano, 8 nov. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden conferma di aver chiesto una ‘pausa’ di tre giorni nei combattimenti a Gaza al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha affermato che le forze di difesa israeliane (Idf) stanno circondando Gaza City e operando al suo interno oltre ad aver già ucciso “migliaia di terroristi, dall’alto e dal sottosuolo”. Compreso il capo della divisione armi e attrezzature belliche di Hamas Muhsin Abu Zina: era “uno dei leader nella produzione di armi” per Hamas, hanno spiegato dall’Idf. E le tensioni tra l’amministrazione americana e Netanyahu sembrano confermate dalle parole del segretario di Stato Antony Blinken, che dal G7 di Tokyo ha detto che non ci può essere una nuova occupazione o un ridimensionamento del territorio a Gaza dopo la fine della guerra, pur ipotizzando “essere necessario un periodo di transizione”.
PATATA BOLLENTE PER CAMPAGNA USA Il tutto mentre la guerra in Medio Oriente è entrata nel secondo mese e comincia a rappresentare una vera patata bollente per la campagna elettorale americana di Biden che nei giorni scorsi ha visto più di 50 dipendenti del Comitato Nazionale Democratico firmare una lettera aperta in cui si chiede a Biden sforzi per un cessate il fuoco. Mentre in queste ore il Congresso americano ha votato a favore di un provvedimento di censura per la retorica sulla guerra Israele-Hamas di Rashida Tlaib, l’unica esponente palestinese-americana del Congresso stesso. E anche in Gran Bretagna la questione mediorientale inizia a riguardare gli asset politici interni: Imran Hussain, portavoce del partito laburista britannico per i diritti dei lavoratori, ha dichiarato che si dimetterà dopo il rifiuto del capo del partito Keir Starmer di sostenere un cessate il fuoco umanitario a Gaza.
Chiaro è comunque che Israele è sotto crescente pressione internazionale affinché prenda in considerazione una pausa umanitaria nelle operazioni contro Hamas a Gaza, ma l’esercito israeliano insiste che non ci sarà alcun cessate il fuoco ed è pronto a colpire il gruppo militante “ovunque sia necessario”, comprese le infrastrutture civili se Hamas le utilizza. Un piano postbellico di Israele che preveda una “occupazione continua” di Gaza è stato negato da parte del consigliere senior del primo ministro Netanyahu, Mark Regev intervistato da Christiane Amanpour della CNN. Anche se il ministro della Difesa Yoav Gallant afferma che Israele avrà piena libertà di azione a Gaza dopo la guerra. PAUSE E FUTURO A GAZA
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, insieme con i ministri degli Esteri G7 di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Giappone e Italia ha affermato di sostenere una pausa nei combattimenti “per facilitare l’assistenza urgentemente necessaria, lo spostamento dei civili e il rilascio degli ostaggi” detenuti da Hamas. Tuttavia proprio Blinken da Tokyio ha affermato che “pace e sicurezza durature” nella regione significano “nessuna rioccupazione di Gaza dopo la fine del conflitto” e “nessun tentativo di bloccare o assediare Gaza”. Il futuro della Striscia deve essere l’unificazione con la Cisgiordania, secondo l’amministrazione americana, ma Blinken suggerisce che Israele possa governare la Striscia di Gaza per un “periodo di transizione”. “Gaza non può continuare ad essere governata da Hamas” ha detto Blinken. “Ciò inviterebbe semplicemente alla ripetizione del 7 ottobre. È anche chiaro che Israele non può occupare Gaza. Ora, la realtà è che potrebbe essere necessario un periodo di transizione alla fine del conflitto. Non vediamo una rioccupazione e quello che ho sentito dai leader israeliani è che non hanno alcuna intenzione di rioccupare Gaza”.
Intervenendo a Tokyo, Blinken ha anche detto: “Tutti noi vogliamo porre fine a questo conflitto il prima possibile. E nel frattempo, ridurre al minimo le sofferenze dei civili. Ma come ho discusso con i miei colleghi del G7, coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente ne deriverebbe. Hamas è rimasto sul posto, con più di 200 ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre, ancora, e ancora e ancora”. “MORTI CHE CAMMINANO” Jonathan Conricus, portavoce ad interim dell’esercito israeliano, ha descritto la leadership di Hamas dentro e fuori Gaza come “morti che camminano” in un’intervista a Sky News in Australia. Ha anche detto che il sistema di tunnel permette al gruppo terrorista di nascondersi, ma “lentamente li stiamo raggiungendo tutti e ogni giorno di lotta, si ottengono progressi”. Intanto le forze di difesa israeliane affermano che le truppe hanno arrestato 37 palestinesi ricercati, tra cui 10 membri di Hamas, durante raid notturni in tutta la Cisgiordania. Il bilancio delle vittime da una parte e dall’altra del conflitto resta terrificante: almeno 1.300 civili e soldati uccisi nel massacro di Hamas il 7 ottobre, con 241 ostaggi tenuti a Gaza e 40 dispersi. Il Ministero della Sanità controllato da Hamas a Gaza parla da parte sua di oltre 10.000 morti.
Ligabue, il 10 e 11 novembre in concerto al Mediolanum Forum MilanoRoma, 8 nov. (askanews) – Dopo il successo delle prime due date all’Arena di Verona e delle prime dodici date indoor, il nuovo tour di Luciano Ligabue prosegue fino a dicembre nei principali palasport. Venerdì 10 e sabato 11 novembre l’artista sarà in concerto al Mediolanum Forum di Milano.
Una scaletta diversa per ogni concerto, in cui oltre ad alcuni brani contenuti nel nuovo album “Dedicato a noi”, non mancheranno le hit più amate dal pubblico e tante sorprese che renderanno ogni concerto unico. Sul palco Luciano Ligabue sarà accompagnato da “IL GRUPPO”: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso).
Di seguito le prossime tappe del tour, prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa: 10 novembre 2023: MILANO – MEDIOLANUM FORUM 11 novembre 2023: MILANO – MEDIOLANUM FORUM 13 novembre 2023: GENOVA – STADIUM 14 novembre 2023: GENOVA – STADIUM 16 novembre 2023: LIVORNO – MODIGLIANI FORUM 18 novembre 2023: ROMA – PALAZZO DELLO SPORT 19 novembre 2023: ROMA – PALAZZO DELLO SPORT 21 novembre 2023: EBOLI – PALA SELE 22 novembre 2023: EBOLI – PALA SELE 24 novembre 2023: BARI – PALA FLORIO 25 novembre 2023: BARI – PALA FLORIO 27 novembre 2023: REGGIO CALABRIA – PALASPORT 28 novembre 2023: REGGIO CALABRIA – PALASPORT 30 novembre 2023: MESSINA – PALARESCIFINA 1 dicembre 2023: MESSINA – PALARESCIFINA 28 dicembre 2023: ZURIGO (Svizzera) – HALLENSTADION