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Tag: Sanremo 2023

Agroalimentare, a Piacenza la seconda edizione del Novalis Forum

Agroalimentare, a Piacenza la seconda edizione del Novalis ForumRoma, 8 nov. (askanews) – “Le aziende del settore agroalimentare: soluzioni innovative e novità normative per lo sviluppo di prodotti fitosanitari”. È questo il titolo della seconda edizione del ‘Novalis Forum’, un momento di confronto sui temi più attuali del settore agroalimentare, al quale parteciperanno esperti, aziende e rappresentanti delle istituzioni. Dopo la prima edizione del 2021 a Piacenza, e la pausa per il Covid, il Novalis Forum, promosso da Vitalia Consulting, si svolgerà martedì 21 novembre sempre nella città emiliana nella splendida location della Sala dei Teatini, l’ex Chiesa di San Vincenzo.

Il tema di questa seconda edizione guarda alle sfide poste da fenomeni come l’incremento della domanda di prodotti alimentari e gli effetti del cambiamento climatico. “L’approccio corrente – sottolinea Stefano Jondini, Ceo di Expedia e promotore dell’evento – associa difesa delle colture a tutela della salute e riduzione dell’impatto ambientale legati all’utilizzo di prodotti fitosanitari, con conseguente riduzione delle sostanze chimiche disponibili”. Dalle oltre 2000 sostanze attive approvate nei primi anni duemila si è passati alle circa 300 attuali, il che richiede lo sviluppo di nuove tecnologie che possano essere impiegate nella difesa delle colture. “Soluzioni – aggiunge Jondini – che includono, per esempio, approcci diversi come l’individuazione di nemici naturali degli agenti infestanti o alternative naturali o di basso impatto alle sostanze chimiche. Uno sforzo che vede coinvolte insieme diverse professionalità come aziende produttrici, centri di ricerca, laboratori, sperimentatori e consulenti”.

Perché Novalis Forum? In latino la parola Novalis significa “campo lasciato a riposo, a maggese”, una pratica la cui importanza non è ferma nel passato ma è stata recentemente ribadita dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo che ha promosso il maggese all’interno della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030. Così come un terreno usato intensivamente subisce un calo della fertilità e ha bisogno di un momento di stop per rigenerarsi e prepararsi per rendere ottimamente in futuro, così è necessario ogni tanto fermare le proprie attività quotidiane per confrontarsi e prepararsi e ripartire con i giusti strumenti per affrontare le sfide attuali e non farsi cogliere impreparati da quelle future. E’ questo lo spirito con cui è nato il Novalis Forum, offrire un momento di incontro e confronto tra i professionisti del settore, condividere conoscenze e informazioni e trasformarli in azioni che permettono di raggiungere le diverse aspettative di operatori agricoli, aziende e consumatori.

Imprese, Istat: nel III trimestre registrazioni +3,6%, fallimenti +5,4%

Imprese, Istat: nel III trimestre registrazioni +3,6%, fallimenti +5,4%Roma, 8 nov. (askanews) – Il numero complessivo di registrazioni di nuove imprese segna nel terzo trimestre un aumento pari al 3,6% su base congiunturale, dopo la diminuzione rilevata nel periodo precedente. Il numero complessivo di fallimenti aumenta del 5,4% rispetto al trimestre precedente e dell’11,4% rispetto al terzo trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Sul fronte delle registrazioni l’unico settore che risulta in diminuzione è quello dell’industria in senso stretto, in calo del 2,5%. Gli aumenti maggiori sono quelli dei trasporti (+8,6%), dei servizi di informazione e comunicazione (+6,6%), del commercio (+5,9%) e delle costruzioni (+5,5). Anche rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le registrazioni complessive risultano in aumento (+3,4%). Anche in questo caso l’industria in senso stretto è l’unico settore in flessione (-10,2%). Fatta eccezione per la modesta crescita nelle costruzioni (+1,4%) e il debolissimo aumento nei servizi di informazione e comunicazione (+0,2%), nei restanti settori si rilevano incrementi consistenti.

Istat: a settembre vendite al dettaglio -0,3% mese, +1,3% anno

Istat: a settembre vendite al dettaglio -0,3% mese, +1,3% annoRoma, 8 nov. (askanews) – A settembre si stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,3% in valore e dello 0,6% in volume. Sono in diminuzione sia le vendite dei beni alimentari (-0,2% in valore e -0,6% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,5% e -0,6%). Lo ha reso noto l’Istat.

Nel terzo trimestre del 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono stazionarie in valore e diminuiscono in volume (-1,3%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,8%) e calano in volume (-1,1%) mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore (-0,6%) sia in volume (-1,4%). Su base tendenziale, a settembre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,3% in valore e registrano un calo in volume del 4,4%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 5,5% in valore e diminuiscono del 3,1% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-1,8%) sia in volume (-5,2%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+5,3%), mentre Elettrodomestici, radio, tv e registratori registrano il calo più consistente (-7,9%). Rispetto a settembre 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+4%) e le vendite al di fuori dei negozi (+1,6%) mentre registrano una variazione negativa sia le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,2%) sia quelle del commercio elettronico (-2,6%).

Affitti case, idealista: calo dei canoni ad ottobre (-2,2%)

Affitti case, idealista: calo dei canoni ad ottobre (-2,2%)Roma, 8 nov. (askanews) – Cala il prezzo dei canoni di locazione in Italia, sceso del 2,2% a ottobre rispetto al mese precedente, per attestarsi a 12,7 euro/m2. Nonostante la flessione di ottobre, il prezzo di richiesta segna un incremento record pari al 12,3% negli ultimi 12 mesi, secondo l’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Regioni. Il prezzo medio delle locazioni è diminuito in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Trentino-Alto Adige (6,1%), Piemonte (2,6%), Umbria (0,8%), Sardegna (0,7%), Lombardia (0,6%) ed Abruzzo. Nella parte bassa del ranking, invece, i cali maggiori spettano al Lazio (-6%), seguito da Puglia e Molise (entrambe giù del 5,7%). Con ribassi percentuali superiori alla media del 2,2% registrato ad ottobre, troviamo Marche (-4,4%), Toscana (-4,4%), Friuli-Venezia Giulia (4,3%), Liguria (-3,6%), Calabria (-3,5%) e Valle d’Aosta (-2,3%). Il resto delle macroaree hanno registrato cali meno marcati.

Sul fronte dei prezzi, la regione più costosa per gli affitti risulta essere la Valle d’Aosta (20,6 euro/m2), a seguire troviamo Lombardia (17,7 euro/m2), Toscana (16,3 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14 euro/m2), Emilia-Romagna (13,5 euro/m2) e Lazio (12,8 euro/m2). Le altre regioni, che si attestano su valori inferiori alla media nazionale, variano da 12,4 euro al metro quadro in Liguria a 6,3 euro/mese del Molise, la regione con le locazioni più convenienti in Italia. Province.

Nel mese in esame, la tendenza provinciale dei canoni di locazione evidenzia un chiaro ribasso, con cali riscontrati in 65 delle 105 zone monitorate. Le province che guidano questa diminuzione sono Brindisi (-17,4%), Latina (-13,7%), Ravenna e Fermo (-12,5%), Lucca (-11,7%), Crotone (-11%), Belluno (-10,8%), e Massa Carrara (-10,2%). Le restanti variazioni al ribasso di ottobre oscillano tra il 9,8% di Crotone e lo 0,1% di Cagliari. Nel panorama delle province, Ferrara emerge come l’unica area a non aver subito variazioni di prezzo nell’ultimo mese. Al contrario, gli aumenti più significativi si concentrano a Trento (5,4%), Biella (5,3%), Bolzano (4,5%), e Rovigo (4,3%).

Lucca (27 euro/m2) si posiziona come la provincia italiana più costosa, seguita da Belluno (26 euro/m2) e Grosseto (24,9 euro/m2). La provincia di Milano si piazza al quarto posto con 21,6 euro al metro quadro, Roma sedicesima con 13,6 euro di media mensili. Dall’altra parte, Enna (4,8 euro/m2), Caltanissetta (5,3 euro/m2), e Alessandria (5,6 euro/m2) sono le province con gli affitti più accessibili. Capoluoghi. In contrasto con le tendenze regionali e provinciali, si osserva un maggior numero di capoluoghi in crescita (46) rispetto a quelli in calo (34), con 3 città che mantengono prezzi stabili a ottobre (Novara, Rimini e Savona). Le maggiori variazioni al rialzo si verificano a Monza (7%), Chieti (6%) e Firenze (5,7%), mentre i cali più evidenti riguardano Potenza (-5,4%), Campobasso (-5,2%) e Pesaro (-5,1%). Tra i principali mercati cittadini in aumento, oltre a Firenze, si includono Genova (3,6%), Napoli (1,9%), Milano (1,4%), e Palermo (0,7%). Al contrario, si registrano cali a Torino (-0,1%), Bologna (-0,9%), Venezia (-1,3%), e Roma (-1,5%). Milano si conferma come la città italiana con gli affitti più elevati, raggiungendo, a 22,9 euro/m², un record storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012. Firenze segue a 19,8 euro/m2, quindi Venezia e Bologna a 18 euro/m2, mentre Roma si posiziona sul quinto gradino delle città più care con i suoi 14,8 euro mensili. Al contrario, Vibo Valentia è la città più economica per l’affitto, con 4,7 euro al mese.

Manovra, Cisl: sabato 25 novembre manifestazione nazionale a Roma

Manovra, Cisl: sabato 25 novembre manifestazione nazionale a RomaRoma, 8 nov. (askanews) – Sabato 25 novembre alle ore 10,00 la Cisl scenderà in piazza Santi Apostoli, a Roma, per dar vita a una manifestazione nazionale dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. Lo rende noto la Segreteria Nazionale della Confederazione, che ha esercitato il mandato ricevuto dal Comitato Esecutivo del sindacato di via Po.

“Sarà una giornata di mobilitazione in cui intendiamo incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla legge di Bilancio, ma anche indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella manovra economica a cominciare dalle pensioni, con una marcia indietro sulle rigidità introdotte nelle regole di flessibilità e su aliquote e rendimenti dei trattamenti pensionistici di alcune categorie. Chiediamo più risorse sulla sanità, sull’istruzione, sugli enti locali, con lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato, più forti strumenti contro la povertà, sostegno della disabilità e della non autosufficienza. E daremo al Governo, al sistema delle imprese e anche agli altri sindacati, la bussola di un’agenda sindacale fondata sul protagonismo sociale nella individuazione delle politiche di crescita e di coesione. Vuol dire migliorare la manovra, ma andare anche oltre, guardando alla piena attuazione del Pnrr, al necessario cammino delle riforme , al rinnovo dei contratti pubblici e privati , alla definizione di un nuovo Patto sociale”. “È il sentiero che porta ad un grande accordo che passa dalla difesa e il riscatto del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, ad una nuova politica dei redditi; dal rilancio degli investimenti pubblici e privati al recupero di produttività, ad una riforma fiscale autenticamente redistributiva; ed al cambiamento delle legge Fornero , al rilancio delle politiche attive, della formazione e delle competenze, all’azzeramento dei morti sul lavoro; ad una nuova visione di politica industriale ed energetica , allo sblocco delle infrastrutture, alla ripartenza del Sud; alla valorizzazione della contrattazione a una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese”.

“Su questa agenda la Cisl incalza tutti gli attori responsabili che hanno a cuore il rilancio quantitativo e qualitativo del lavoro ed una ripartenza che metta a frutto ogni competenza e ogni energia riformista del Paese”.

Fondi Ue: commercialisti strategici per ottimizzazione risorse

Fondi Ue: commercialisti strategici per ottimizzazione risorseMilano, 8 nov. (askanews) – ‘Viviamo un momento storico cruciale, importantissimo per il programma di risorse europee, che va da NextGenerationEu alla programmazione dei fondi comunitari. Credo che il contributo dei commercialisti sarà prezioso, per contribuire a gestire l’enorme flusso di risorse, per rilanciare le politiche di sviluppo e di crescita produttiva e occupazionale della nostra Campania e del nostro Mezzogiorno’. Lo afferma l’europarlamentare Andrea Cozzolino, presentando il webinar ‘La programmazione Comunitaria 2021/2027: Opportunità per il territorio e ruolo del commercialista’ che si terrà venerdì 10 novembre alle ore 14,30 da Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo, promosso dagli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Campania.

‘I commercialisti possono svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo economico – ha sottolineato Eraldo Turi, numero uno dell’Odcec di Napoli – grazie alle competenze maturate nel campo finanziario, normativo e gestionale in grado di assistere le imprese, in particolare le Pmi, nell’accesso e l’ottimizzazione dei finanziamenti comunitari. Questo supporto contribuisce in modo significativo alla crescita economica, alla competitività delle imprese e alla riduzione delle disuguaglianze regionali, consentendo loro di utilizzare pienamente le opportunità offerte dalla programmazione europea’. Secondo Mario Lariccia, presidente Odcec di Avellino, ‘la programmazione comunitaria rappresenta un’opportunità imprescindibile per lo sviluppo dell’economia dei nostri territori’. ‘I commercialisti – ha detto – sono pronti a supportare con professionalità e competenza sia le imprese private nella determinazione delle misure più adatte alla realtà aziendale, che le istituzioni, quali certificatori delle spese sostenute, operanti come garanti della legalità, a tutela della fede pubblica’. Per Fabrizio Russo, presidente Odcec di Benevento, ‘le piccole e medie imprese sono fondamentali per l’economia in Italia ed in Europa, costituendo la maggioranza delle aziende e occupando la maggior parte dei lavoratori nel settore non finanziario’. ‘Tuttavia – ha aggiunto Russo – contribuiscono in modo limitato alle esportazioni globali. La Commissione Europea ha introdotto il programma ‘InvestEU’ per unire i finanziamenti dell’UE, inclusi quelli per le PMI e l’espansione internazionale. Inizialmente, il bilancio dell’UE avrebbe garantito 38 miliardi di EUR per sostenere progetti strategici in tutta l’UE, attirando oltre 650 miliardi di EUR di investimenti aggiuntivi tra il 2021 e il 2027. Questi strumenti aiutano a perseguire obiettivi di coesione sociale, promuovendo lo sviluppo economico e riducendo le disparità regionali, soprattutto nel Sud’.

Pietro Raucci, presidente Odcec Caserta, sostiene che ‘i fondi europei rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo della regione Campania e nell’abbattimento del divario con le regioni settentrionali d’Italia. Concentrare tali risorse su progetti dedicati all’istruzione, alla formazione professionale, all’innovazione tecnologica, all’ampliamento delle infrastrutture di trasporto e alla promozione della sostenibilità ambientale, insieme allo sviluppo delle piccole e medie imprese, è fondamentale.Questi investimenti daranno vita a nuove opportunità economiche, abbasseranno il tasso di disoccupazione e miglioreranno la qualità della vita dei cittadini campani, contribuendo contemporaneamente a una maggiore equità territoriale all’interno d’Italia. Ritengo che i commercialisti possano ricoprire un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse dei fondi europei, assicurando una gestione finanziaria efficiente e sostenibile per le imprese e le istituzioni locali della Campania’. Francesco Matacena, presidente Odcec Napoli Nord, ha evidenzia che ‘con la programmazione comunitaria 2021-2027, partecipiamo ad un ulteriore settennio di opportunità di investimento per il Paese e per le Imprese. ‘In Italia – ha detto – ci saranno più di 74 miliardi di euro di investimenti e circa 6,9 miliardi dedicati alla ‘Crescita e alla competitività delle Pmi’ nell’ambito dell’Obiettivo di Policy ‘Un’Europa più intelligente’. Il PR Campania Fesr programma circa 400 milioni sul medesimo obiettivo che in ogni caso non è l’unico che coinvolge le imprese. Noi commercialisti saremo al fianco delle Imprese per cogliere queste opportunità. Ci auguriamo da un lato di avere tempestiva conoscenza delle opportunità di finanziamento, cosi come previsto dal Regolamento Comunitario (art.49 del Reg 1060/2021) e dall’altro che i bandi siano semplici e agevolino la partecipazione, evitando i ‘click-day’, favorendo la qualità delle proposte progettuali, anche attraverso piattaforme informatiche che siano veramente strumenti di semplificazione’.

Felice Rainone, presidente Odcec Nola, sottolinea che ‘l’importanza delle risorse fornite dall’Unione Europea all’Italia, specialmente al Mezzogiorno, come un’occasione unica. Ritiene che sia un momento cruciale nella storia del paese per superare i deficit strutturali precedenti alla pandemia. Afferma che l’Italia ha dimostrato in passato la capacità di riprendersi ed evolversi economicamente’. ‘I commercialisti ‘giocano’ un ruolo cruciale in questo contesto, contribuendo alla legalità e svolgendo un ruolo sociale fondamentale nella loro professione – ha sottolineato Rainone – Questo ruolo è riconosciuto dalla comunità economica e sociale in cui operano, poiché utilizzano le proprie competenze e professionalità per promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. Vengono visti come agenti di sviluppo, collegando imprese, enti pubblici, cittadini e partecipando attivamente a tavoli istituzionali. Mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti e sviluppando nuove competenze e professionalità, è possibile sfruttare appieno l’occasione storica rappresentata dai finanziamenti europei per promuovere la crescita economica del paese e dei territori’. L’auspicio di Nunzio Ritorto, presidente Odcec di Sala Consilina, è che ‘la nuova programmazione dei fondi europei possa creare i presupposti per uno sviluppo delle imprese nell’ottica dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, agevolando progetti che consentono un’autonomia energetica con l’utilizzo di fonti rinnovabili’.

Per Agostino Soave, presidente Odcec Salerno, ‘la valorizzazione del territorio in termini di offerta di tipicità ed in termini esperienziali può essere un volano per lo sviluppo della competitività delle imprese del sud, volano capace di aumentare la capacità di attrazione del territorio e conseguentemente la crescita del fatturato delle aziende ivi localizzate’. Carmine Santangelo, presidente di Vallo della Lucania, ha rimarcato che ‘i fondi comunitari in aree disagiate come il Cilento, dove l’attrazione di investimenti privati è molto bassa, hanno un ruolo fondamentale. L’impiego di risorse pubbliche nelle infrastrutture invoglia il privato ad investire’. ‘Il finanziamento attraverso i fondi comunitari di iniziative private è fondamentale per la crescita dell’economia del territorio – ha aggiunto – In questo scenario i fondi del Pnrr rappresentano sicuramente la soluzione al contenimento della disoccupazione giovanile, ma occorre impiegarli su progetti produttivi che hanno superato un vaglio di economicità. Spendere i fondi in investimenti improduttivi da un risultato momentaneo ed apparente di benessere e crescita economica. I Dottori Commercialisti possono, se investiti di questo ruolo, essere di grande aiuto nella individuazione degli investimenti necessari al territorio’. Maria Cristina Gagliardi, consigliera delegata commissione Ricerca e programmi comunitari Odcec Napoli, sottolinea che ‘a 30 anni della nascita dell’UE l’Ordine dei commercialisti partenopeo, attraverso la commissione programmi comunitari, ha organizzato un focus a Bruxelles coinvolgendo tutti gli ordini della Campania allo scopo di rafforzare e creare nuove sinergie e convenzioni con gli enti e le istituzioni comunitarie così da favorire lo sviluppo e la promozione di un network in grado di fornire indicazioni e mezzi utili per promuovere una partecipazione più attiva degli attori(imprese, professionisti e istituzioni) sul nostro territorio, contribuendo in maniera efficace ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva’. Patrizio Carbone, presidente della Commissione Ricerca e programmi comunitari del Mediterraneo, ritiene che ‘le Pmi rivestono un ruolo essenziale nella promozione dello sviluppo economico e nella riduzione delle disuguaglianze regionali nell’ambito delle politiche di coesione dell’Unione Europea. Sono un pilastro imprenditoriale importante in regioni come la Campania, e la politica di coesione mira a sostenere la loro crescita e competitività. In questo contesto, i commercialisti svolgono un ruolo chiave nell’assistenza alle Pmi, fornendo competenze essenziali per ottenere finanziamenti, gestire risorse e garantire la conformità normativa. L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare sulle opportunità professionali offerte dalla nuova programmazione Comunitaria 2021/2027, con il Parlamento come luogo simbolico delle Istituzioni Europee’. All’incontro parteciperanno anche Ciro Fiola, presidente dell’UnionCamere della Campania; Dafne Agostini della Programmazione comunitaria Invitalia; Lorenzo Biondani, Programmazione comunitaria Invitalia); Vincenzo Girfatti, esperto di programmi e politiche comunitarie e Coordinatore Centro Europe Direct do Caserta; Cristina Gioffrè, vicedirettore Ufficio Bruxelles dell’Agenzia ICE; Monica Palumbo, vicepresidente Commissione Ricerca e programmi comunitari Mediterraneo Odcec di Napoli.

Interrogazione a Commissione Ue su fitopatie in agrumi italiani

Interrogazione a Commissione Ue su fitopatie in agrumi italianiRoma, 8 nov. (askanews) – Una interrogazione alla Commissione Europea affinché ci sia un intervento da parte di Bruxelles sulle fitopatie che stanno danneggiando la filiera italiana degli agrumi. A presentarla è stato l’europarlamentare leghista Gianantonio Da Re, membro del gruppo Identità e Democrazia: “mi aspetto che la UE agisca in fretta per salvaguardare la filiera agrumicola con strumenti finanziari specifici. In aggiunta, occorre intervenire per incentivare e garantire validi controlli al fine di impedire che prodotti già intaccati dalle fitopatie possano essere immessi nel mercato europeo”.

L’Italia è il secondo produttore europeo di agrumi dopo la Spagna, ma alcune fitopatie stanno minacciando l’intero comparto nazionale. A colpire gli alberi di limoni e arance (ma non solo), sono il Citrus black spot, proveniente dal Sudafrica, la Falsa Cydia, un lepidottero dannoso per le piante di agrumi e il cosiddetto “virus della tristezza” (Citrus tristeza virus), importato dal Sudest Asiatico. “La filiera agrumicola ha lanciato il suo segnale d’allarme – ha detto Da Re – In Italia, l’export degli agrumi fa registrare un fatturato di circa 250 milioni solamente a livello europeo”.

’VivaRai2!’, Fiorello: “Baricco per il dopo Augias? Rai è impazzita”

’VivaRai2!’, Fiorello: “Baricco per il dopo Augias? Rai è impazzita”Roma, 8 nov. (askanews) – Terza puntata di ‘VivaRai2!’, lo show mattutino di Fiorello che da questa settimana è tornato a suonare la sveglia di ‘mattina presto’ su Rai2. Il siciliano si è avventurato nella solita, improbabile, rassegna stampa: oggi il focus, tra gli altri, è stato su alcuni conduttori del mondo Rai.

“A Insinna ‘L’eredità’ di Insegno, idea Baricco per il dopo Augias. Ma io dico: Rai, siete pazzi? State prendendo un pluri-laureato, uno scrittore? Ci stiamo liberando della cultura e adesso la fate tornare?”, ha ironizzato Fiorello facendo riferimento ai precedenti commenti sulla ‘fuga di cervelli’ dalla Rai. “Mi dicono Insegno verso La7, la rete più corta del telecomando: farà ‘Il Mercante al Museo’”, ha aggiunto. ‘Fiore’ si è poi ‘spostato’ su Rai3: “Ho saputo che oggi Ranucci dovrebbe venire in Commissione di vigilanza. Chiedo di non toccare Ranucci, qualsiasi cosa abbia detto o abbia fatto. Se ci levate anche Ranucci da Rai3 è finita. Sigfrido, noi siamo con te: vai lì e fatti sentire. Io sono con lui, a prescindere”, ha concluso.

Non poteva mancare la satira politica: “Meloni ieri ha incontrato Rama per la questione migranti, c’è intesa per due centri in Albania. L’opposizione protesta e dice “faranno dei lager”. Sicuramente in Albania staranno meglio di come si sta negli stabilimenti Amazon nel periodo di Natale…”.

Italia-Corea, si intensifica la cooperazione in ambito spaziale

Italia-Corea, si intensifica la cooperazione in ambito spazialeRoma, 8 nov. (askanews) – Nell’ambito della visita in Corea del Sud del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella anche il settore spaziale firma un importante accordo volto a intensificare la cooperazione tra Italia e Corea del Sud nel campo della scienza e della tecnologia nel settore spazio.

A firmare il Memorandum of Understanding (MoU), il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente e il Ministro della Scienza e dell’ICT della Corea del Sud Lee Jong-ho, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica della Corea del Sud Yoon Suk-yeol. Il MoU – informa Asi – è parte di una serie di tre accordi firmati tra i due Paesi. Obiettivo del Memorandum è quello di potenziare le relazioni tra Italia e Corea del Sud, già precedentemente avviate, per un rapporto di strategico partenariato e promuovere e sostenere la collaborazione tra università, istituti di ricerca e imprese dei rispettivi Paesi.

Nello specifico attraverso il MoU si esploreranno le possibilità di implementare progetti di cooperazione nelle seguenti aree: la scienza e l’esplorazione dello spazio, l’osservazione della Terra con particolare attenzione al monitoraggio ambientale e alla gestione dei disastri, le tecnologie riguardanti i radar ad apertura sintetica, le applicazioni integrate e la promozione di iniziative nel settore spaziale per le industrie ed il commercio.

Federdistribuzione: a ottobre segnali ripresa consumi, mdd +5,4% a volume

Federdistribuzione: a ottobre segnali ripresa consumi, mdd +5,4% a volumeMilano, 8 nov. (askanews) – “Seppur i dati di settembre confermino ancora una situazione di debolezza dei consumi, nel mese di ottobre si registrano i primi segnali positivi, da 12 mesi a questa parte, sull’andamento dei volumi nel comparto alimentare”. Lo riporta in una nota Federdistribuzione commentando i dati Istat relativi alle vendite al dettaglio, alimentari e non alimentari, del mese di settembre quando a fronte di un incremento tendenziale a valore del +1,3% si è registrato un calo a volume del -4,4%.

“L’analisi dei dati di NielsenIq, relativi a ottobre, indica un dato relativo ai volumi nel comparto grocery, totale Italia, per l’insieme dei canali della distribuzione moderna, a +1,7%, contro un -0,1% di settembre e con un’inflazione relativa a questo paniere che scende al +5%, dal +7% di settembre – si legge nella nota – È importante inoltre registrare che nel segmento dei prodotti a marca del distributore i dati risultano ben più significativi: il trend a volume registrato a ottobre indica +5,4%, contro +2,5% di settembre, mentre l’inflazione su questi prodotti segna un -3,1%, scendendo al 3,4% dal 6,5% di settembre. La quota di mercato della mdd raggiunge a ottobre il risultato storico del 32,9%, con una crescita di 0,5% rispetto a settembre”. Per quanto riguarda l’industria di marca, pur migliorandolo, registra un trend a volumi in terreno negativo, -0,5% a ottobre, contro -1,6% di settembre, con l’inflazione su questo segmento che scende dal +7,6% al +6,2%, e la quota di mercato che perde lo 0,5%.

“Ottobre è il primo mese del ‘trimestre anti-inflazione’, che ha visto l’adesione pressoché unanime delle imprese della distribuzione. I dati rilevati da Niq evidenziano chiaramente che le numerose attività messe in campo dalle aziende a sostegno dell’iniziativa attraverso l’offerta dei prodotti a marca del distributore stanno avendo un riscontro positivo da parte delle famiglie italiane, che ne apprezzano sempre più la qualità e la convenienza – ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione – È altresì evidente che il ruolo marginale che l’industria di marca ha avuto sull’iniziativa del trimestre, con interventi limitati a qualche proposta promozionale, ne determina un’ulteriore perdita di quota di mercato”. “Per poter raggiungere un obiettivo di riduzione strutturale dell’inflazione e un sostegno al rilancio dei consumi è però necessario il contributo anche da parte delle imprese dell’industria dei beni di largo consumo, che deve necessariamente passare attraverso un intervento per ridurre i prezzi di listino – ha concluso – Vedremo se nei prossimi mesi i dati del ‘trimestre anti-inflazione’ saranno confermati, possiamo però affermare fin d’ora che il ruolo delle aziende della distribuzione moderna è stato fondamentale e lo sarà anche nei prossimi mesi, per continuare a sostenere le famiglie italiane nella spesa quotidiana”,