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Tag: Sanremo 2023

Meloni archivia la Via della Seta: il faro è il Partenariato Italia-Cina

Meloni archivia la Via della Seta: il faro è il Partenariato Italia-CinaNuova Delhi, 9 set. (askanews) – Anche senza il Memorandum sulla Via della Seta, che sarà archiviato, i rapporti tra Italia e Cina possono consolidarsi e crescere. E’ questo il senso del bilaterale, oggi a margine del G20 di Nuova Delhi, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier cinese Li Qiang.

Si è trattato del primo incontro di persona tra i due, arrivato a pochi giorni dalla visita in Cina del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Al centro del confronto i rapporti tra Roma e Pechino, proprio alla luce della questione della Via della Seta. La decisione dell’Italia di uscire dall’intesa è sostanzialmente presa ma ci sarà comunque un passaggio parlamentare prima dell’ufficializzazione. Se il percorso è delineato (la disdetta entro dicembre per non far scattare il rinnovo automatico) le diplomazie sono da tempo al lavoro per evitare che ci siano ‘contraccolpi’ nelle relazioni, che vedono un rilevante interscambio. Meloni – che entro la fine dell’anno sarà a Pechino – ha quindi voluto rassicurare Li sul fatto che l’Italia è “pronta a rafforzare e consolidare” le relazioni. Una posizione condivisa, fa sapere Palazzo Chigi, secondo cui dal colloquio è emersa la “comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali”. E senza la Via della Seta, il Partenariato strategico globale attivo da 19 anni “costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due nazioni in ogni settore di comune interesse”. Da parte sua Li Qiang ha auspicato una “relazione sana e stabile”, “necessaria per un migliore sviluppo”. Il primo ministro ha anche delineato un quadro di rapporti bilaterali in cui l’Italia dovrà garantire “un ambiente imprenditoriale equo, giusto e non discriminatorio” alle aziende cinesi, mentre Pechino “continuerà ad espandere l’accesso al mercato per creare maggiori opportunità per i prodotti di qualità italiani”. Nel pomeriggio Meloni ha incontrato anche il ‘padrone di casa’ Narendra Modi, congratulandosi per il “successo” del vertice. A Modi la presidente del Consiglio ha illustrato i temi della prossima presidenza italiana del G7, auspicando un “efficace coordinamento” con il G20. Al centro dell’agenda anche i rapporti bilaterali, in particolare la collaborazione in settori strategici, fra cui la transizione energetica, la digitalizzazione, lo spazio e la difesa.

In mattinata Meloni è intervenuta nella prima sessione dei lavori, dedicata all’ambiente, al clima e all’energia. “Il nesso clima-energia – ha sottolineato – è sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina e dall’uso delle forniture energetiche come un’arma di ricatto da parte di Mosca”. Anche a causa di questo nesso, quando si discute di transizione ecologica ed energetica, bisogna tener presente che “approcci troppo radicali o troppo asimmetrici” finirebbero non solo per “non garantire soluzioni efficaci” ma potrebbero anche “provocare pericolosi squilibri nel rapporto tra le nazioni e all’interno delle nazioni stesse”. Serve dunque, per Meloni, un approccio basato sulla cooperazione e sul dialogo: “La risposta al cambiamento climatico deve riguardare davvero tutti, altrimenti pensare che possa portare risultati apprezzabili è pura utopia. E al di là degli impegni sul contenimento del riscaldamento in corso, dobbiamo considerare prioritaria l’adozione di tutte le misure utili alla mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano soprattutto sui Paesi del sud globale”. A questo proposito, l’Italia “aspira a diventare un ponte tra Europa e Africa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi” e “sostenere la sicurezza energetica delle nazioni africane e mediterranee e rafforzare le esportazioni di energia verde”. In quest’ottica rientra il Piano Mattei, su cui il governo sta lavorando, ma anche la decisione di destinare all’Africa oltre il 70% del Fondo Italiano per il clima: 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per iniziative di mitigazione e adattamento. La premier oggi ha anche partecipato alla presentazione del progetto di corridoio economico marittimo e ferroviario tra Ue, India e Medio Oriente, in cui l’Italia con le sue imprese “è pronta a giocare un ruolo decisivo”. Domani la presidente del Consiglio interverrà nuovamente nel corso dei lavori e avrà incontri con i presidenti di Indonesia e Corea del Sud Joko Widodo e Yoon Suk-yeol prima della chiusura del summit e il rientro a Roma, con una ‘sosta’ in Qatar.

Mattarella: nostri valori invocano diritto Ucraina a resistenza

Mattarella: nostri valori invocano diritto Ucraina a resistenzaRoma, 9 set. (askanews) – “Il no alla guerra è risuonato forte dopo il Secondo conflitto mondiale, consentendo di dar vita all’Organizzazione delle Nazioni Unite, al processo di integrazione europea, alla creazione di alleanze, come la Nato, in grado di difendere i valori che ispirano le nostre società, è ciò che ci permette oggi, di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, di invocare, a voce alta, il diritto del popolo ucraino a resistere e a pretendere di essere arbitro del proprio futuro”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del discorso pronunciato a bordo della nave Cavour nel Golfo dell’Asinara (Sassari), per l’80esimo anniversario dell’affondamento della corazzata “Roma” ad opera dei tedeschi, avvenuto il 9 settembre 1943.

Fascismo, Mattarella: la lotta di Liberazione fu un secondo Risorgimento

Fascismo, Mattarella: la lotta di Liberazione fu un secondo RisorgimentoRoma, 9 set. (askanews) – “Siamo qui oggi a rendere onore a tanti patrioti. A dei valorosi che, onorando il giuramento di fedeltà alla bandiera, non intesero mai ammainarla. Marinai, soldati, avieri, carabinieri, finanzieri che, in giornate terribili per la Patria, non smarrirono il senso dell’onore e, con il loro comportamento e il loro sacrificio, resero onore all’Italia”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del discorso pronunciato nel Golfo dell’Asinara (Sassari), per l’80esimo anniversario dell’affondamento corazzata “Roma” ad opera dei tedeschi, avvenuto il 9 settembre 1943.

“Oggi – ha proseguito il Capo dello Stato – facciamo memoria dei marinai scomparsi in mare. A quanti, in particolare, nelle giornate dell’armistizio, persero la vita, con l’affondamento della corazzata Roma e dei cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi, colpiti dalla furia tedesca, in queste acque”. “Come ci hanno ricordato il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore della Marina, ottanta anni fa si consumava in queste acque una pagina dolorosa per la Marina e per l’Italia, in un momento di svolta che ha segnato profondamente la memoria collettiva del nostro Paese. Fu un sentimento di sbandamento che accompagnava lo svelamento di un inganno, quello del regime fascista, aggiunto alla acquisita consapevolezza della rottura del patto tra monarchia e popolo”.

“In quei terribili giorni e da lì sino alla fine del conflitto – ha sottolineato Mattarella -, l’Italia ha pianto migliaia di morti, uomini e donne, militari e civili, in patria e all’estero, accomunati dal desiderio di vivere in pace, in un paese libero, lasciandosi alle spalle la dittatura e gli orrori della guerra. Tanti italiani morirono perché la Patria riprendesse il suo autentico e libero percorso nella storia”. “Da quel 9 settembre del 1943 prese inizio il riscatto nazionale, la lotta di Liberazione – ha rimarcato il presidente della Repubblica -. Ad opera dei militari internati nei campi di concentramento in Germania, ai quali venne negato lo status di prigionieri di guerra. Dei martiri di Cefalonia. Dei combattenti nei Balcani e nelle isole mediterranee. Dei reduci dalla Russia e dall’Africa. Da tutti loro si levò la condanna nei confronti di un regime che si era unito al nazismo, tradendo i valori autentici del popolo italiano”.

La “condanna nei confronti di un regime che si era unito al nazismo, tradendo i valori autentici del popolo italiano”, “si levò dai soldati e dai giovani che, rifiutando di servire il governo collaborazionista di Salò, salirono in montagna, costituendo le prime formazioni armate. Umili voci ed eroici comandanti, come il capitano di vascello Adone Del Cima, comandante di nave Roma, medaglia d’argento al valor militare. L’Ammiraglio Carlo Bergamini, comandante delle Forze navali da battaglia, medaglia d’oro. Il capitano di corvetta Alessandro Cavriani e il Capo di terza classe Virgilio Fasan, imbarcati su nave Vivaldi, entrambi medaglia d’oro alla memoria. E del loro esempio siamo qui oggi a rinnovare la memoria, a ottant’anni di distanza”, ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del discorso pronunciato a bordo della nave Cavour nel Golfo dell’Asinara (Sassari), per l’80esimo anniversario dell’affondamento della corazzata “Roma” ad opera dei tedeschi, avvenuto il 9 settembre 1943. Mattarella ha proseguito: “Sono loro, come i fucilati, gli impiccati, i torturati, i morti di stenti e maltrattamenti nei campi di concentramento, le vittime di rappresaglia tedesca, da Marzabotto a Boves, alle Fosse Ardeatine, all’isola di Kos e di Lero, dove combatterono personalità come Leonetto Amadei, poi presidente della Corte costituzionale e Virgilio Spigai che sarebbe divenuto Capo di Stato Maggiore della Marina della Repubblica. Sono loro, che con i caduti a Porta San Paolo, a Montelungo, nelle Quattro Giornate di Napoli, hanno dato vita a un secondo Risorgimento, hanno contribuito al sorgere di una nuova Italia, ricostituendo quella unità nazionale che il fascismo aveva spezzato”.

“La loro eredità – ha sottolineato il Capo dello Stato – sono le istituzioni democratiche della Repubblica e la missione di pace iscritta nella nostra Costituzione all’art. 11 ove si afferma solennemente che ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli’”.

She’s Next, Visa premia tre imprese italiane a conduzione femminile

She’s Next, Visa premia tre imprese italiane a conduzione femminileRoma, 9 set. (askanews) – Visa, tra i leader globali nei pagamenti digitali, annuncia le tre imprenditrici che si sono maggiormente distinte nell’ambito della prima edizione italiana di She’s Next, il programma globale di Visa che mira a favorire la piccola imprenditoria femminile, lanciato a maggio in Italia per sostenere una maggiore inclusione delle donne nel tessuto economico del Paese. Tra le circa 300 candidature ricevute, le imprenditrici Sofia Santi, CEO di ONEBra, Francesca Matteoni, ideatrice dell’Accademia del Disegno, e Tiziana Ferraioli, fondatrice di Libera…Mente Imparo si sono aggiudicate beni e servizi per un valore fino a 10.000 euro per rendere più competitiva la loro impresa, insieme a opportunità di formazione e tutoring attraverso le piattaforme Visa dedicate alle PMI.

“Siamo felici della grande partecipazione alla prima edizione di She’s Next in Italia. È la dimostrazione, ancora una volta, che sostenere le micro, piccole e medie imprese a conduzione femminile sia semplicemente la cosa giusta da fare” ha dichiarato Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia: “In Visa riteniamo che le economie inclusive consentano alle persone e alle imprese di crescere e prosperare. E siamo orgogliosi del valore che She’s Next può portare alle imprenditrici italiane, anche grazie all’ecosistema che sta supportando il programma in Italia, come le organizzazioni di categoria, l’università, le istituzioni finanziarie e i media.” La premiazione ha avuto luogo in occasione del Festival “Il Tempo delle Donne”, organizzato in Triennale Milano dal Corriere della Sera, co-promotore di She’s Next insieme a Visa.

LE TRE IMPRENDITRICI SELEZIONATE ONEBra, la stampa 3D al servizio delle donne mastectomizzate. Sofia Santi è la fondatrice di ONEBra, azienda con sede a Trento che realizza, tramite la stampa 3D, coppe per reggiseni in grado di risolvere qualsiasi tipo di asimmetria dei seni, spesso causata da interventi di mastectomia. ONEBra ha sviluppato una app che consente alle utenti di effettuare la scansione del seno direttamente a casa e di ordinare le coppe personalizzate. L’azienda, che tramite un servizio di community offre anche un supporto informativo e psicologico alle donne, intende conseguire la certificazione medica di dispositivo sanitario e sviluppare una piattaforma e-commerce per i suoi prodotti.

Accademia del Disegno, l’arte accessibile a tutti. Francesca Matteoni è la fondatrice dell’Accademia del Disegno, scuola d’arte con sede a Impruneta, in provincia di Firenze, che a seguito della pandemia si è rinnovata attivando una piattaforma online che propone lezioni aperte a tutti, anche ai principianti, con corsi preregistrati fruibili ovunque e in qualsiasi momento. Francesca Matteoni ha l’obiettivo di rendere l’Accademia del Disegno una sorta di “Netflix dell’Arte” che, tramite un piccolo investimento mensile, dia la possibilità a chiunque di accedere a decine di ore di corsi tenuti da maestri d’eccezione. Libera…Mente Imparo, il valore del potenziamento cognitivo. Tiziana Ferraioli è la fondatrice di Libera…Mente Imparo, centro di formazione e potenziamento cognitivo con sede ad Angri, in provincia di Salerno, che offre percorsi specializzati a ragazzi e ragazze con difficoltà di apprendimento. Grazie all’esperienza pluriennale del suo team di professioniste, Libera…Mente Imparo ha la missione di realizzare attività specifiche di screening sul territorio per riconoscere i soggetti con difficoltà di apprendimento e agire per tempo con percorsi mirati, creando una collaborazione solida con le istituzioni scolastiche e le famiglie.

I riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria multidisciplinare, in rappresentanza dei diversi ambiti della società, composta da Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, Valentina Picca Bianchi, Presidente del Comitato Impresa Donna del MISE, Anna Lapini, Presidente del gruppo Terziario Donna di Confcommercio, Stefano Stoppani, Country Manager Visa Italia, Marco Ferrero, Chief Regional Officer Italy di Nexi, Laura Furlan, Direttore Generale Postepay, Stefania Gentile, CEO e General Manager Mooney, Raffaella Mastrofilippo responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment, Intesa Sanpaolo. Fra i giurati anche una rappresentanza di giornaliste delle testate del gruppo RCS: Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria del Corriere della Sera, Danda Santini, direttrice di iO Donna, Maria Luisa Agnese e Rita Querzè, giornaliste del Corriere della Sera.

Premiate al Sana le migliori birre artigianali gluten free e bio

Premiate al Sana le migliori birre artigianali gluten free e bioRoma, 9 set. (askanews) – Le migliori birre artigianali senza glutine, insieme alle migliori birre biologiche, sono state premiate a Bologna, nell’ambito delle attività di SANA – 35° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale. I podi del World Gluten Free Beer Award (WGFBA) e del premio Best Bio Beer, organizzati rispettivamente dai portali web Nonsologlutine e Piacevolezza con la collaborazione di Unionbirrai, infatti, sono stati ufficializzati in occasione della terza giornata dell’evento fieristico.

Il WGFBA, giunto alla decima edizione, ha visto la partecipazione di ottanta birre, distribuite nelle sette categorie previste dal concorso, con ventuno premi assegnati, a cui si aggiunge il podio “Premio speciale Fratelli la Bufala”, conferito alla birra che meglio si abbina alla pizza margherita, assegnato in partnership con la catena di pizzerie napoletane “Fratelli la Bufala”, che conta ben 35 sedi nel mondo. Sei in due categorie, invece, i premi assegnati per la quarta edizione del Best Bio Beer, che è dedicato alle birre biologiche artigianali, ovvero, per quelle non italiane, alle birre non pastorizzate e microfiltrate. SANA è stato anche occasione per Unionbirrai per inserirsi fra le proposte delle produzioni italiane di eccellenza di CIA – Agricoltori Italiani, con alcune birre prodotte con materie prime da agricoltura biologica. In particolare, ad aderire all’iniziativa dell’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti con le loro birre biologiche sono stati i birrifici Gilac, Il Mastio, Zuker e Valsenio.

“Con la partecipazione a SANA e la collaborazione con i due concorsi WGFBA e Best Bio Beer, abbiamo voluto puntare i riflettori su un segmento di mercato in espansione, come dimostrato anche dalla grande attenzione ad esso rivolta nelle giornate del Salone – commenta Simone Monetti, segretario nazionale Unionbirrai – La produzione di birra biologica e la presenza sempre maggiore di birrifici agricoli in Italia sono il riflesso di un crescente interesse per la qualità del prodotto, la sostenibilità e la valorizzazione del territorio”. “Sono molto soddisfatto della strada intrapresa da parte dei birrifici artigianali nella direzione della birra senza glutine e birra biologica. – aggiunge Alfonso Del Forno, fondatore dei due concorsi – Sono due settori in forte crescita e i birrifici hanno cominciato da anni a investire in questi settori, ritenuti innovativi anche nell’ultimo Report di Unionbirrai e OBiArt. Essere giunti alla decima edizione del WGFBA, nato quando in Italia la produzione gluten free era ancora nello stato embrionale, è motivo di orgoglio per me, visto che l’attuale produzione nazionale è leader nel mondo per queste tipologie di birra”.

Devastante sisma in Marocco, oltre mille il numero dei morti

Devastante sisma in Marocco, oltre mille il numero dei mortiRoma, 9 set. (askanews) – Si è aggravato a 1.037 morti e 1.204 feriti il bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Lo ha annunciato il ministero degli Interni di Rabat.

“Il bilancio delle vittime del terremoto è di 1.037 morti e di altri 1.204 feriti”, ha dichiarato l’emittente al Arabiya. Scene di panico, danni ingenti e un numero di vittime elevatissimo, destinato ad aumentare nelle prossime ore. E’ stata una notte da incubo quella vissuta dal Marocco, colpito da un terremoto devastante. Il sisma, di intensità pari a 7 sulla scala Richter, ha avuto il suo epicentro a 72 chilometri a sudest della città di Marrakesh, a una profondità di 10 chilometri. Secondo i media locali è stato il più forte mai registrato nel Paese. Al momento non sarebbero rimasti coinvolti cittadini italiani nel Paese, ha assicurato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La Farnesina, comunque, continua a seguire la situazione minuto per minuto.

Le mura della città vecchia sono crollate. Le persone sono corse in strada, mentre case ed edifici si sbriciolavano alle loro spalle. Parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakesh, lasciando ferite due persone. Il terremoto ha causato danni ingenti in diverse città. In una località della provincia di Al-Haouz, epicentro del terremoto, una famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata, secondo quanto riportato dai media. Oltre a Marrakesh, il sisma è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira, seminando il panico tra la popolazione. Il ministro degli Interni, Abdelouafi Laftit, ha affermato in una conferenza stampa, che molte delle vittime si trovano in aree remote del Paese. Il sisma, ha precisato, ha colpito anche una regione scarsamente popolata nelle montagne dell’Atlante e ci sono notizie di famiglie intrappolate sotto le macerie delle loro case.

Gli ospedali di Marrakesh hanno registrato un afflusso di feriti molto consistente e le autorità hanno invitato i residenti a donare il sangue. Le autorità marocchine, i militari e i servizi di emergenza stanno lavorando per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, ha detto Laftit, che ha ricordato anche diversi danni materiali, compreso il crollo di numerose case e altri edifici. Le forze armate, le autorità locali, i servizi di sicurezza e la protezione civile in tutte le regioni colpite continuano a mobilitarsi e a sfruttare tutti i mezzi e le capacità per fornire l’assistenza necessaria e valutare i danni, ha aggiunto il Ministro. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che circa 200 italiani si trovavano nell’area al momento del terremoto. Sono stati contattati dall’Unità di crisi e “al momento non si registrano vittime né feriti”, ha precisato il ministro, che ha assicurato tutta l’assistenza possibile dei nostri canali diplomatici ai connazionali che intendono lasciare il Paese. D’altra parte, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata a Nuova Delhi al vertice del G20, ha assicurato la “piena disponibilità” dell’Italia a fornire ogni aiuto necessario. Lo stesso Tajani ha precisato di avere già contattato il capo della Protezione civile, pronto ad intervenire se ci sarà una richiesta in tal senso da parte del governo del Marocco.

Assicurazioni in tal senso sono arrivate anche dai vertici dell’Unione europea, “pronta a fornire al Paese l’assistenza di cui ha bisogno”. Messaggi di solidarietà e vicinanza sono arrivati da numerosi leader mondiali. Tra questi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader del cremlino Vladimir Putin. L’Unione africana, infine, ha espresso “grande dolore” per le “tragiche conseguenze” del sisma. Secondo l’aggiornamento del ministero dell’Interno marocchino, le province più colpite sono state Al Haouz e Taroudant. Numerosi decessi si contano al momento anche a Chichaoua, Ouarzazate, Marrakesh, Azilal, Agadir Idaoutnan, Grande Casablanca e Yusufiyah. L’Istituto Geografico Nazionale spagnolo ha confermato infine che il terremoto è stato registrato in numerose aree del sud della Spagna, come Huelva, Malaga e le Isole Canarie. Tremori della terra sono stati avvertiti anche in Portogallo, secondo alcune testimonianze della popolazione locale.

E’ morto il sociologo Domenico De Masi: aveva 85 anni

E’ morto il sociologo Domenico De Masi: aveva 85 anniRoma, 9 set. (askanews) – E’ morto a Roma il sociologo e collaboratore di “InPiù” Domenico De Masi. Ne dà notizia il Fatto Quotidiano, testata di cui De Masi è stato direttore della “Scuola di cittadinanza”.

Nato a Rotello, in provincia di Campobasso, era professore emerito di Sociologia del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma, dove, tra l’altro, è stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Insieme a Ermete Realacci e Alessandro Profumo, è stato fondatore di “Symbola”, associazione delle imprese eccellenti. Si è spento a 85 anni dopo un’improvvisa malattia.

Ambiente, Salvini: No a legarsi mani e piedi alla Cina

Ambiente, Salvini: No a legarsi mani e piedi alla CinaRoma, 9 set. (askanews) – “Tutti in giro con l’auto elettrica tra 10 anni? Domandiamoci chi ci guadagna e chi ci guadagna di meno perché ad oggi il principale produttore di batterie elettriche per produrre le quali sta aprendo nuove centrali a carbone è la Repubblica popolare comunista cinese. Quindi green deal senza legarci mani e piedi a quello che è un regime comunista come quello cinese altrimenti avremo meno CO2 nell’aria ma più fabbriche chiuse. Senza ideologia ma con curiosità e spirito positivo”. Così il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini intervendo all’inaugurazione della Fiera del Levante di Bari.

Salvini: In legge di Bilancio non ci sarà tutto per tutti

Salvini: In legge di Bilancio non ci sarà tutto per tuttiRoma, 9 set. (askanews) – “Stiamo lavorando a una legge di bilancio dove non ci sarà tutto per tutti. Sarà una legge di bilancio, la prima di quattro, dove dobbiamo dare un’idea di paese chiara. La priorità, visto che non c’è tutto per tutit, è puntare sul lavoro, sul costo della vita. Aiutare lavoratrici e lavoratori e pensionati chiedendo un sacrificio a chi ha di più per aiutare in questo momento difficile chi ha di meno”. Così il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini intervendo all’inaugurazione della Fiera del Levante di Bari.

“Se è vero che c’è questo divario in costante aumento fra nord e sud, probabilmente è vero che non bisogna aver paura del cambiamento. Perché se continua ad operare il divario aumenterà. Il mio obiettivo, è arrivare tra quattro anni a fine legislatura a questa Fiera del Levante a commentare un paese più unito e più moderno dal Brennero a Lampedusa. L’impegno è per il rispetto del voto popolare, cioà che per i prossimi quattro anni ci sia la stessa squadra di governo perché le imprese hanno bisogno di un lasso di tempo che vada al di là di qualche mese. Per cinque anni ci hanno scelto e lavoreremo poi saranno i cittadini italiani a decidere”.

Pichetto: Sfida neutralità deve essere economica e sociale

Pichetto: Sfida neutralità deve essere economica e socialeRoma, 9 set. (askanews) – La sfida sulla neutralità delle emissioni deve diventare un’opportunità di crescita economica e sociale. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervenendo al convegno dei giovani di Forza Italia in corso a Gaeta.

“Siamo in un paese tra i più belli al mondo con la più alta biodiversità al mondo – ha affermato – il nostro dovere è utilizzare gli strumenti che abbiamo per raggiungere l’obiettivo in termini di neutralità fossile. Anche se la nostra quota di emissioni è lo 0,8% non è un buon motivo per non far niente. Noi dobbiamo essere più sostenibili e migliori degli altri, avere i prodotti migliori al mondo. Questa è la sfida, che deve essere un opportunità economica e di crescita sociale. La politica per raggiungere questo deve coniugare energia e ambiente, cosa che non è un controsenso ma sono due facce della stessa medaglia”. “La posizione Forza Italia e del governo sui due grandi temi e cioè la mitigazione dell’inquinamento e l’adattamento ai cambiamenti climatici – ha aggiunto – prevede un percorso al 2050 che impegna l’Italia a raggiungere la neutralità per quella data con uno step intermedio al 2030 come delineato dal piano nazionale integrato per l’energia e il clima che ho presentato il 30 giugno. Per l’adattamento al cambiamento climatico, il nostro percorso è già delineato. Nove mesi ho autorizzato l’acquisto di carbone per le centrali, ma un mese fa ho dato ordine di ridurre al minimo i motori di queste centrali. Potrei anche dire di chiuderle ma il quadro geo politico internazionale è tale che non possiamo avere certezze”.

“L’obiettivo previsto – ha aggiunto – è togliere il carbone per il 2025 avendo però i piedi per terra e ragionare con realismo. Il passaggio sucessivo è ridurre la dipendenza dal petrolio da cui ricaviamo due terzi della nostra energia. Terzo è il ribaltamento al 2030 del rapporto di produzione energia portando le rinnovabili da un terzo attuale ai due terzi contro le fossili.Vanno fatte per l’eolico e il fotovoltaico in particolare, valutazione di ordine paesistico-culturale, non possiamo devastare il paesaggio. Bisogna trovare un equilibrio. Nel 2050 dobbiamo arrivare alla decarbonizzazione totale. La questione emissioni sulla parte veicolare, riguarda l’emissione, non lo strumento. Io sono convinto che l’elettrico è l’autostrada. Il vincolo è l’emissione, idrogeno o biocarburante, deve dimostrare neutralità tra il carico e lo scarico. Noi dobbiamo arrivare a quello. Il governo – ha concluso – agirà senza impostazioni ideologiche e andrà avanti nei prossimi anni con il passo della realtà”.