Ucraina, la dichiarazione finale del G20: no all’uso della forza per acquisire territoriNuova Delhi, 9 set. (askanews) – “Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, ricordando la discussione di Bali, abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali e le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dall’Assemblea Generale dell’Onu e ha sottolineato che tutti gli Stati devono agire in modo coerente con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza. In linea con la Carta delle Nazioni Unite, tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza per cercare di acquisire territori contro l’integrità territoriale e la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato. L’uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del G20 di Nuova Delhi.
“Chiediamo a tutti gli Stati di sostenere i principi del diritto internazionale, compreso quello dell’integrità territoriale e della sovranità, il diritto internazionale umanitario e il sistema multilaterale che salvaguarda la pace e la stabilità”. E’ quanto si legge nelal dichiarazione finale del G20 di Nuova Delhi. “La risoluzione pacifica dei conflitti”, “così come la diplomazia e il dialogo sono fondamentali”, si aggiunge.
Pd, Schlein: dispiace per chi va via, ma forse aveva sbagliato primaMilano, 9 set. (askanews) – Dispiace quando qualcuno va via dal partito, ma se non si condividono le battaglie su lavoro, diritti, salario minimo, allora “forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, intervistata alla festa del Fatto Quotidiano, circa gli addii al partito registrati da quando lei è segretaria, ultimi i circa 30 esponenti liguri che ieri hanno scelto Azione.
“Se il Pd avesse fatto sempre tutto bene io non avrei mai vinto le primarie del Pd. Allora forse – è la premessa di Schlein – c’era una forte spinta dalla base per ritrovare un’identità chiara intorno ad alcuni temi: giustizia sociale, riduzione delle diseguaglianze; conversione ecologica; lavoro di qualità. Su questi temi – prosegue il ragionamento Schlein – si può stare insieme, anche con diverse sensibilità al nostro interno. Credo sia un’agenda che unisce anche le varie sensibilità del Pd”. Alle insistenze degli intervistatori sugli addii al partito, Schlein ribatte: “Credo che è sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andare via, dopodiché se ci rendiamo conto che qualcuno può non sentirsi a casa in un Pd che si batte per salario minimo, ambiente, diritti e lavoro di qualità, allora forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Del resto “noi abbiamo svolto un congresso dopo una sconfitta molto dura alle elezioni politiche. Molti commentatori ipotizzavano la fine, la morte del Pd. Così non è stato perchè abbiamo fatto un congresso vero, sul futuro. La partecipazione alle primarie è il segno di un partito vitale, tutt’altro che morto” con un elettorato che “esprimeva anche un bisogno di cambiamento, e il cambiamento incontra sempre resistenze”.
Pichetto: convinto che scelta per il futuro sia fusione nucleareRoma, 9 set. (askanews) – “Consumeremo sempre più energia in futuro. Possiamo fare eolico, fotovoltaico, geotermico, idrogeno. Ma il futuro, il modello è il sole. Sono convinto che la scelta sia la fusione nucleare con la quale si riesce a creare energia pulita. Sarà una gestione di voi giovani perché avremo concretezza sulla fusione tra 30 anni. Un passaggio intermedio potrà esserci la quarta generazione ma è una valutazione che si farà in questo decennio che è appena iniziato”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervenendo al convegno dei giovani di Forza Italia in corso a Gaeta.
Meloni vede premier Cina: partenariato strategico faro rapportoNuova Delhi, 9 set. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi, a margine dei lavori del Vertice G20 di New Delhi, un incontro con il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese Li Qiang.
Prima occasione di contatto diretto tra i due capi di governo – si legge in una nota – il colloquio ha confermato la “comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali”. “Forti entrambe di una storia millenaria – prosegue il comunicato – Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due nazioni in ogni settore di comune interesse”.
Lavoro, Usb: Superati gli 800 morti nel 2023Roma, 9 set. (askanews) – Sono stati superati nelle ultime ore gli 800 decessi del lavoro nel solo 2023, nello specifico secondo i dati raccolti da USB e Rete Iside si parla di 622 uccisi sul proprio posto di lavoro e 180 morti in itinere. Lo riferisce in una notsa l’Unione sindacale di base.
In questi giorni, dice l’Usb, siamo impegnati, insieme alle altre forze che compongono il comitato, nella raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che introduce il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro nel codice penale: una norma che alla luce di quanto avviene nel Paese ci appare sempre più necessaria. Siamo convinti, infatti, che possa avere un effetto pratico di deterrenza immediato, ponendo finalmente un freno a chi taglia sulle misure a tutela di salute e sicurezza; queste troppo spesso sono viste come un costo, da ridurre per aumentare i profitti. Migliaia di firme sono state raccolte in questa prima settimana di mobilitazione sui posti di lavoro, ma gran parte della politica istituzionale rimane sorda a questo vero e proprio grido da parte del Paese. Alla raccolta firme stanno partecipando con grande impegno anche familiari di vittime del lavoro. Emma Marrazzo ed Alberto Orlandi, rispettivamente madre e compagno di Luana D’Orazio operaia uccisa il 3 giugno 2021, hanno partecipato alle raccolte di fronte alla Piaggio di Pontedera e all’orditura di Montemurlo dove ha perso la vita la giovane lavoratrice, risucchiata da un macchinario manomesso per aumentarne la produttività. All’Acciaierie D’Italia di Taranto è intervenuto Amedeo Zaccaria, padre di Francesco operaio dell’Ex Ilva che, a causa di mancata manutenzione sulla gru su cui stava operando e di dispositivi di sicurezza mancanti, è precipitato da 60 metri d’altezza.
Nelle ultime ore hanno perso la vita un ragazzo di 27 anni di Mortara, in Piemonte, colpito da un malore mentre lavorava in banca, mentre un uomo di 75 anni è stato schiacciato dal ribaltamento del proprio trattore in Lombardia. Un vigilante ha perso la vita all’Ikea di Maddaloni, anche lui colpito da un malore, un operaio Anas è stato, invece, travolto in una rotatoria presso l’aeroporto di Cosenza. Il reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro serve, ed al più presto. Ricordiamo che è aperta anche la procedura di firma online: tutte le info su leggeomicidiosullavoro.it
Di seguito i dati dei decessi per regione: Lombardia 115; Campania 82; Veneto 67; Piemonte 59, Lazio 56; Sicilia 52; Puglia 49; Emilia Romagna 46; Toscana 43; Calabria 42; Abruzzo 41; Marche 31; Friuli Venezia Giulia 25; Sardegna 21; Umbria 19; Liguria 17; Basilicata 11; Alto Adige 10; Trentino 8; Estero 6; Molise 5; Valle d’Aosta 4.
Pd, Schlein: spiace per chi va via, ma forse aveva sbagliato primaMilano, 9 set. (askanews) – Dispiace quando qualcuno va via dal partito, ma se non si condividono le battaglie su lavoro, diritti, salario minimo, allora “forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, inrtervistata alla festa del Fatto Quotidiano, circa gli addii al partito registrati da quando lei è segretaria, ultimi i circa 30 esponenti liguri che ieri hanno scelto Azione.
“Se il Pd avesse fatto sempre tutto bene io non avrei mai vinto le primarie del Pd. Allora forse – è la premessa di Schlein -c’era una forte spinta dalla base per ritrovare un’identità chiara intorno ad alcuni temi: giustizia sociale, riduzione delle diseguaglianze; conversione ecologica; lavoro di qualità. Su questi temi – prosegue il ragionamento Schlein – si può stare insieme, anche con diverse sensibilità al nostro interno. Credo sia un’agenda che unisce anche le varie sensibilità del Pd”. Alle insistenze degli intervistatori sugli addii al partito, Schlein ribatte: “Credo che è sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andare via, dopodichè se ci rendiamo conto che qualcuno può non sentirsi a casa in un Pd che si batte per salario minimo, ambiente, diritti e lavoro di qualità, allora forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Del resto “noi abbiamo svolto un congresso dopo una sconfitta molto dura alle elezioni politiche. Molti commentatori ipotizzavano la fine, la morte del Pd. Così non è stato perchè abbiamo fatto un congresso vero, sul futuro. La partecipazione alle primarie è il segno di un partito vitale, tutt’altro che morto” con un elettorato che “esprimeva anche un bisogno di cambiamento, e il cambiamento incontra sempre resistenze”.
Bonaccini a Schlein: sbaglia chi lascia il partito, ma un Pd piccolo e radicale non serveMilano, 9 set. (askanews) – “Sbaglia chi lascia il partito, ma si torni subito a una vocazione maggioritaria. Un Pd piccolo e radicale non serve”. Stefano Bonaccini, presidente del Pd, commenta così – in un’intervista al “Domani” – l’addio al partito di una trentina di dirigenti genovesi approdati ad Azione.
“Credo che ci sia bisogno di tutto fuorchè di questo. Rispetto le scelte di tutti ma non condivido. Batteremo la destra quando smetteremo di rubarci personale politico e lo zero virgola qualcosa”. E tuttavia “è essenziale che il Pd recuperi rapidamente la proprio vocazione maggioritaria: abbiamo bisogno di un partito più grande ed espansivo che punti a tornare al governo, non di un partito più piccolo e radicale. Credo che Elly sia la prima a doversi e volersi fare carico di questo”, conclude.
Il sisma in Marocco, la testimonianza degli italiani che vivono a Marrakesh: le case sono imploseMilano, 9 set. (askanews) – Il racconto del sisma che ha devastato il Marocco causando centinaia di morti, fatto da alcuni italiani che vivono e lavorano a Marrakesh, tra paura e danni. La Farnesina ha fatto sapere che tutti i nostri connazionali stanno bene. Giancarlo Passaro, titolare del locale La Bottega, racconta ad askanews la notte di paura. “Verso le 11 meno un quarto, abbiamo sentito una grossissima scossa, ha iniziato tutto a tremare, mi trovavo nel locale che gestisco che è nella città nuova, all’improvviso i miei collaboratori e i clienti hanno iniziato a correre in strada. Il locale si trova davanti alla chiesa cattolica, il campanile ha iniziato a oscillare. Ci siamo trovati tutti in strada, non abbiamo gli stessi problemi della medina perché abbiamo più spazio. In medina le strade sono strette con le case una attaccata all’altra. Le mura della città sono danneggiate e molte case sono implose. Poi c’è stata anche una scossa di assestamento, nessuno è rientrato, siamo stati fuori, io sono rientrato a casa molto tardi e non abbiamo dormito. Abbiamo paura che arrivi ancora qualcosa, è stata una brutta esperienza. Grazie a Dio stiamo tutti bene, ma è ancora difficile comunicare perché le linee sono interrotte”. Molti italiani stanno usando i social network per comunicare ad amici e parenti la situazione nel paese nord africano, proprio perchè non è facile telefonare. Mauro Parmesani, imprenditore e titolare del riad Infinity Sea House, racconta la situazione: “Il mio riad è non ha avuto danni perchè l’ho costruito con doppio muro e ha tenuto tutto, ma alcune zone di Marrakesh sono danneggiate e grossi problemi ci sono nei villaggi di montagna dove ci sono le case in terra essiccata che sono crollate. Nel momento del sisma i miei clienti sono comunque usciti in strada per qualche ora ma poi sono rientrati. Stamattina sono partiti perché era finito il soggiorno e l’aeroporto è funzionante. Sono sicuro che nella città verrà ripulito tutto rapidamente, perché l’intervento della famiglia reale è molto incisivo e credo che presto tutto sarà in ordine. In ogni caso nessuno degli italiani che vivono qui ha avuto danni o problemi”.
G20, il primo ministro indiano Modi annuncia l’accordo sulla “dichiarazione congiunta” finaleRoma, 9 set. (askanews) – Il primo ministro indiano Narendra Modi – il cui paese detiene quest’anno la presidenza del G20 – ha annunciato pubblicamente che è stato raggiunto un accordo per una dichiarazione congiunta finale del vertice in corso a Nuova Delhi.
“Amici, ho appena ricevuto una bella notizia. Grazie al duro lavoro dei nostri team e alla vostra collaborazione, il vertice dei leader del G20 di Nuova Delhi ha concordato una dichiarazione congiunta”, ha detto il premier indiano. “La presidenza indiana del G20 – ha rivendicato – è stata la più ambiziosa nella storia del G20. 73 risultati (linee di impegno) e 39 documenti allegati (documenti della presidenza, esclusi i documenti sui risultati del gruppo di lavoro). Con 112 risultati e documenti della presidenza, abbiamo più di ha raddoppiato il lavoro sostanziale delle presidenze precedenti. La presidenza indiana del G20 è stata la più ambiziosa e orientata all’azione tra tutte le presidenze del G20”.
Il devastante sisma in Marocco, la solidarietà e l’offerta di aiuti dai leader mondialiRoma, 9 set. (askanews) – A poche ore dal sisma che ha colpito il Marocco, provocando centinaia di morti e feriti, i leader mondiali hanno inviato messaggio di solidarietà e vicinanza al re Mohammed VI e al popolo marocchino.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con “dolore” il tragico bilancio del sisma. Meloni – si legge in una nota – ha espresso “vicinanza e solidarietà” al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la “piena disponibilità” dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza. Messaggi di vicinanza e disponibilità a fornire tutto “l’aiuto necessario” sono stati espresi anche dai vertici dell’Unione europea. “L’Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili”, ha confermato il presidente del Consiglio ue Chasrles Michel. “Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole”, ha scritto su X, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. E mentre la leader del Partlamento Ue Roberta Metsola si è detta vicina al popolo marocchino “in questo momento difficile e tragico”, l’alto rappresentante Josep Borrell ha confermato che l’Ue è “pronta a fornire al Marocco l’assistenza di cui ha bisogno”.Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “devastato” dalla notizia e ha aggiunto che il suo Paese è “pronto ad aiutare con i primi soccorsi”. In una dichiarazione del Cremlino, il presidente Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze, affermando che la Russia condivide “il dolore e il lutto dell’amichevole popolo marocchino”.
Il primo ministro ad interim spagnolo, Pedro Sanchez, ha scritto su X: “Tutta la mia solidarietà e il mio sostegno al popolo del Marocco in seguito a questo terribile terremoto”. Mentre il turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso le sue condoglianze al popolo marocchino, aggiungendo che il suo Paese – che è stato colpito da un forte terremoto all’inizio di quest’anno – è pronto a offrire sostegno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha manifestato la sua solidarietà al Marocco, inviando al Marocco le sue “più sentite condoglianze”, “in questo tragico momento”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da parte sua, “ha dato istruzioni per fornire tutta l’assistenza necessaria al popolo marocchino”, secondo un comunicato del suo ufficio.
Anche il primo ministro indiano Narendra Modi, in apertura dei lavori del G20 a Nuova Delhi, si è detto “estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco” ed ha confermato la disponibilità dell’India a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”. L’Unione africana, infine, ha espresso “grande dolore” per le “tragiche conseguenze” del sisma.