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Tag: Sanremo 2023

A Gaza i primi aiuti, al Cairo il vertice per un cessate il fuoco

A Gaza i primi aiuti, al Cairo il vertice per un cessate il fuocoRoma, 21 ott. (askanews) – All’indomani del rilascio di due ostaggi americani da parte di Hamas, un convoglio di 20 camion ha attraversato il valico di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza, per portare aiuti umanitari alla popolazione dell’enclave palestinese sotto assedio dal 7 ottobre scorso, giorno degli attacchi di Hamas in territorio israeliano. Aiuti che però verranno distribuiti nella zona meridionale della Striscia, ha precisato l’esercito israeliano, mentre nel nord continuano gli attacchi lanciati da Israele contro obiettivi di Hamas, che hanno causato finora almeno 4.385 morti, secondo le autorità sanitarie di Gaza. E non si fermano gli scontri a fuoco al confine nord di Israele, a fronte dei ripetuti lanci di razzi dal sud del Libano per cui il gruppo sciita libanese Hezbollah pagherà un “caro prezzo”, ha detto oggi il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. L’esercito israeliano oggi ha reso noto che negli ha dichiarato oggi che “sono stati approvati i piani per espandere le attività operative. Le unità dell’Idf, sia in servizio regolare che in servizio di riserva, sono schierate sul campo e conducono esercitazioni di addestramento in conformità con i piani operativi approvati”.

L’assedio di Gaza e il timore di un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas in corso da 15 giorni, dopo l’attacco da parte del movimento estremista palestinese, che ha causato la morte di almeno 1.300 israeliani, sono al centro del vertice convocato al Cairo dal presidente egiziano Abdel-Fattah Al Sisi, che punta a concordare una roadmap per mettere fine alla crisi umanitaria a Gaza, avviare un negoziato per un cessate il fuoco e rilanciare quindi il processo di pace per dare attuazione alla soluzione dei due Stati. Dopo giorni di intensi negoziati, questa mattina è entrato nella Striscia di Gaza il primo convoglio di aiuti umanitari dall’inizio delle ostilità e dell’assedio imposto da Israele. Un convoglio composto da 20 camion carichi di medicinali e scorte alimentari che verranno distribuiti dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), secondo quanto riferito dalle autorità di Gaza, che hanno sollecitato la creazione di un “corridoio sicuro che funzioni 24 ore su 24 per rispondere ai bisogni umanitari e fornire servizi essenziali”.

Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, ha rimarcato che “questo primo convoglio non deve essere l’ultimo”, dicendosi “fiducioso” che rappresenti “l’inizio di uno sforzo sostenibile per garantire forniture essenziali – tra cui cibo, acqua, medicine e carburante – alla popolazione di Gaza, in modo sicuro, affidabile, incondizionato e senza ostacoli”. Ma il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che dal valico di Rafah arriverano nel sud della Striscia di Gaza cibo, acqua e medicinali, mentre “il carburante non entrerà”. Secondo le forze armate israeliane, sono circa 700.000 le persone che hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza, su una popolazione dell’area stimata in 1,1 milione, per raggiungere il sud dell’enclave. Mentre sono sei, su 20, gli ospedali che hanno risposto all’ordine israeliano di evacuare a sud. Il portavoce dell’esercito ha ribadito oggi che l’esercito “continuerà gli attacchi contro le roccaforti di Hamas nel nord di Gaza”, ma proseguono anche gli scontri a fuoco nel nord di Israele, dove oggi si è recato in visita il ministro della Difesa. Dall’altra parte del confine, nel sud del Libano, si è recato sempre oggi in visita il comandante della missione Onu (Unifil), generale Aroldo Lazzaro, “per valutare la situazione e per parlare con i peacekeeper”. Proprio riguardo al fronte nord, secondo il New York Times, l’amministrazione americana avrebbe chiesto cautela alle autorità israeliane, per scongiurare l’ingresso nel conflitto dell’organizzazione Hezbollah e un conseguente allargamento regionale della guerra.

Scenario che i leader riuniti oggi al Cairo, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, puntano a scongiurare, definendo una roadmap che preveda anche il rilancio del processo di pace per creare uno Stato Palestinese. Nei loro interventi di apertura dei lavori, i paesi arabi hanno condannato la “punizione collettiva” inflitta alla popolazione di Gaza, definendo ancora una volta come “linea rossa” lo sfollamento forzato dei civili dall’enclave, ammonendo poi l’Occidente sul “messaggio forte e chiaro che il mondo arabo sta ascoltando”, ha denunciato il re di Giordania. Ossia che “le vite palestinesi contano meno di quelle israeliane, che l’applicazione del diritto internazionale è facoltativa e che i diritti umani hanno dei limiti: si fermano ai confini, si fermano alle razze, si fermano alle religioni”.

A Gaza i primi aiuti, al Cairo vertice per (improbabile) cessate il fuoco

A Gaza i primi aiuti, al Cairo vertice per (improbabile) cessate il fuocoRoma, 21 ott. (askanews) – All’indomani del rilascio di due ostaggi americani da parte di Hamas, un convoglio di 20 camion ha attraversato il valico di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza, per portare aiuti umanitari alla popolazione dell’enclave palestinese sotto assedio dal 7 ottobre scorso, giorno degli attacchi di Hamas in territorio israeliano. Aiuti che però verranno distribuiti nella zona meridionale della Striscia, ha precisato l’esercito israeliano, mentre nel nord continuano gli attacchi lanciati da Israele contro obiettivi di Hamas, che hanno causato finora almeno 4.385 morti, secondo le autorità sanitarie di Gaza. E non si fermano gli scontri a fuoco al confine nord di Israele, a fronte dei ripetuti lanci di razzi dal sud del Libano per cui il gruppo sciita libanese Hezbollah pagherà un “caro prezzo”, ha detto oggi il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. L’esercito israeliano oggi ha reso noto che negli ha dichiarato oggi che “sono stati approvati i piani per espandere le attività operative. Le unità dell’Idf, sia in servizio regolare che in servizio di riserva, sono schierate sul campo e conducono esercitazioni di addestramento in conformità con i piani operativi approvati”.

L’assedio di Gaza e il timore di un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas in corso da 15 giorni, dopo l’attacco da parte del movimento estremista palestinese, che ha causato la morte di almeno 1.300 israeliani, sono al centro del vertice convocato al Cairo dal presidente egiziano Abdel-Fattah Al Sisi, che punta a concordare una roadmap per mettere fine alla crisi umanitaria a Gaza, avviare un negoziato per un cessate il fuoco e rilanciare quindi il processo di pace per dare attuazione alla soluzione dei due Stati. Dopo giorni di intensi negoziati, questa mattina è entrato nella Striscia di Gaza il primo convoglio di aiuti umanitari dall’inizio delle ostilità e dell’assedio imposto da Israele. Un convoglio composto da 20 camion carichi di medicinali e scorte alimentari che verranno distribuiti dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), secondo quanto riferito dalle autorità di Gaza, che hanno sollecitato la creazione di un “corridoio sicuro che funzioni 24 ore su 24 per rispondere ai bisogni umanitari e fornire servizi essenziali”.

Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, ha rimarcato che “questo primo convoglio non deve essere l’ultimo”, dicendosi “fiducioso” che rappresenti “l’inizio di uno sforzo sostenibile per garantire forniture essenziali – tra cui cibo, acqua, medicine e carburante – alla popolazione di Gaza, in modo sicuro, affidabile, incondizionato e senza ostacoli”. Ma il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che dal valico di Rafah arriverano nel sud della Striscia di Gaza cibo, acqua e medicinali, mentre “il carburante non entrerà”. Secondo le forze armate israeliane, sono circa 700.000 le persone che hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza, su una popolazione dell’area stimata in 1,1 milione, per raggiungere il sud dell’enclave. Mentre sono sei, su 20, gli ospedali che hanno risposto all’ordine israeliano di evacuare a sud. Il portavoce dell’esercito ha ribadito oggi che l’esercito “continuerà gli attacchi contro le roccaforti di Hamas nel nord di Gaza”, ma proseguono anche gli scontri a fuoco nel nord di Israele, dove oggi si è recato in visita il ministro della Difesa. Dall’altra parte del confine, nel sud del Libano, si è recato sempre oggi in visita il comandante della missione Onu (Unifil), generale Aroldo Lazzaro, “per valutare la situazione e per parlare con i peacekeeper”. Proprio riguardo al fronte nord, secondo il New York Times, l’amministrazione americana avrebbe chiesto cautela alle autorità israeliane, per scongiurare l’ingresso nel conflitto dell’organizzazione Hezbollah e un conseguente allargamento regionale della guerra.

Scenario che i leader riuniti oggi al Cairo, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, puntano a scongiurare, definendo una roadmap che preveda anche il rilancio del processo di pace per creare uno Stato Palestinese. Nei loro interventi di apertura dei lavori, i paesi arabi hanno condannato la “punizione collettiva” inflitta alla popolazione di Gaza, definendo ancora una volta come “linea rossa” lo sfollamento forzato dei civili dall’enclave, ammonendo poi l’Occidente sul “messaggio forte e chiaro che il mondo arabo sta ascoltando”, ha denunciato il re di Giordania. Ossia che “le vite palestinesi contano meno di quelle israeliane, che l’applicazione del diritto internazionale è facoltativa e che i diritti umani hanno dei limiti: si fermano ai confini, si fermano alle razze, si fermano alle religioni”.

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamento

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamentoRoma, 21 ott. (askanews) – “E’ la prima volta che mi confronto con questo tipo di esperienze. Avevo però chiara un’idea: non fare un docufilm celebrativo, ma volevo che ci fosse una buona parte di Adelmo anche rispetto a Zucchero, che parte dal paesino di provincia e poi viene sradicato a 11 anni e portato in Versilia, dove – a dire il vero – non mi sono mai trovato bene, ma li ho conosciuto mia moglie e sono nate le mie figlie. Questo sradicamento, soprattutto da mia nonna Diamante, mi ha fatto soffrire e ancora adesso ho la sensazione di non sentirmi mai a casa, da nessuna parte”. Lo ha raccontato Zucchero, alla Festa del Cinema di Roma, presentando il suo film “Zucchero – Sugar Fornaciari”, nelle sale il 23-24-25 ottobre.

“Ogni tanto ci sono questi pensieri un po’ malinconici, sperando che non sfocino in depressione – prosegue Zucchero – una cosa che non auguro a nessuno, perché è tosta superare certi momenti”.

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belle

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belleMilano, 21 ott. (askanews) – “L’andamento stagionale è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità, dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzata da pochissime piogge, mentre giugno ha presentato un clima fresco con qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo delle malattie della vite. A luglio e agosto le temperature si sono alzate notevolmente e purtroppo abbiamo risentito notevolmente della scarsità delle precipitazioni, ma le piogge di fine agosto sono state provvidenziali, riportando l’equilibrio che auspicavamo. I bellissimi e soleggiati mesi di settembre e inizio ottobre hanno fatto il resto, permettendoci di raccogliere uve davvero belle e di altissimo livello qualitativo. Nel bicchiere ci aspettiamo dunque vini davvero interessanti, di spiccata personalità e altamente rappresentativi del nostro territorio”. Questo, in sintesi, il punto sulla vendemmia e l’annata 2023 tracciato dal presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario, che segnala tuttavia un calo medio delle rese pari al 30% dovuto in larga parte agli eventi siccitosi e ai “temporali grandiniferi” registrati nei mesi passati.

“Sicuramente questo dato ci deve ricordare che il cambiamento climatico è ormai una realtà oggettiva che va affrontata con strumenti all’altezza della situazione” spiega il presidente, aggiungendo che “la natura sta cambiando rapidamente e da parte nostra è richiesta prontezza di risposta per salvaguardare al meglio la produzione mantenendo gli elevati standard qualitativi di oggi. Sicuramente – ha concluso Maccario – a tal fine sarà fondamentale il supporto delle Istituzioni in modo da permettere ai produttori di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte all’emergenza idrica di questi anni e per affrontare le problematiche legate al calo delle produzioni”. Il Consorzio, nato nel 1946, conta oggi poco più di 400 aziende associate e 13 Denominazione tutelate: quattro Docg e nove Doc.

Meloni: Giambruno? Sto bene, non ne voglio più parlare

Meloni: Giambruno? Sto bene, non ne voglio più parlareCairo, 21 ott. (askanews) – “Sto bene, sto molto bene, faccio il mio lavoro come sempre”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano come stesse dopo la rottura con il compagno Andrea Giambruno.

A chi le chiedeva della ‘parte politica’ del suo post di ieri su Facebook in cui annunciava la rottura, la premier ha replicato: “Non c’è una parte politica, non so cosa non sia chiaro del fatto che non voglio più parlare di questo”.

Atletica, Flik Flok: Caserta corre con i Bersaglieri

Atletica, Flik Flok: Caserta corre con i BersaglieriRoma, 21 ott. (askanews) – Sport, musica e solidarietà saranno protagonisti della XX edizione della “Flik Flok” che torna a cinque anni dall’ultima edizione. L’evento, organizzato dalla Brigata Bersaglieri “Garibaldi” dell’Esercito Italiano, si terrà nei giorni 28 e 29 ottobre a Caserta, in piazza Carlo di Borbone, dinanzi la Reggia, dove sarà allestito il grande villaggio “Cremisi”. Bersaglieri e cittadini correranno fianco a fianco nell’ambito della kermesse socio-sportiva che, dopo gli anni di stop imposti dalla pandemia, torna più forte di prima.

Nata nel 1991 come gara podistica prettamente militare, la Flik Flok negli anni si è evoluta in una manifestazione aperta alla cittadinanza. Organizzata insieme al Comune di Caserta, l’edizione 2023 è stata realizzata in collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio, Coni, Fidal, imprese locali oltre al patrocinio di istituzioni e fondazioni. Prezioso anche il contributo del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università degli studi “Luigi Vanvitelli” che ha progettato il layout del “Villaggio Cremisi”; si tratta di un campo polivalente che costituisce il “centro di gravità” dell’intera manifestazione sportiva. Sabato 28 le attività cominceranno ufficialmente alle ore 10 con la cerimonia dell’alzabandiera per poi proseguire attraverso eventi musicali, esibizioni sportive, momenti sociali fino alle 20. Domenica 29 si terranno le gare podistiche: alle ore 9 partiranno gli atleti impegnati nella 10 Km (competitiva Fidal valida per il campionato regionale di settore e di società master), alle 10,30 ci sarà il via per la 5 Km, corsa non competitiva, aperta a tutti. Spazio anche ai più piccoli: alle 11.30 ragazzi fino a 13 anni percorreranno 1000 metri nei giardini antistanti la Reggia con mamma, papà e Fido. Le premiazioni avverranno durante la mattinata.

“L’evento rappresenta un’importante occasione per sostenere lo sport e condividere con la cittadinanza i valori che da sempre l’Esercito Italiano si impegna a promuovere: solidarietà, disciplina, rispetto per il prossimo, lealtà, inclusione, spirito di squadra” afferma il Generale Mario Ciorra, comandante la Brigata Bersaglieri “Garibaldi”; Per il sindaco di Caserta, Carlo Marino, “Una festa della città che mette insieme i valori delle Forze Armate con quelli dell’associazionismo, dell’inclusione, della disabilità in un contenitore eccezionale di cui la Brigata Garibaldi e quotidianamente testimone”. Per il delegato regionale del Coni Michele De Simone, “la continuità di una manifestazione significa radicamento sul territorio e venti edizioni sottolineano come la Flik Flok faccia ormai parte di Caserta”. Alla presentazione hanno preso parte anche Francesco Apperti in rappresentanza dell’Ufficio scolastico della provincia di Caserta, Caterina Frettoloso, del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università Vanvitelli; Bruno Fabozzi, presidente del comitato regionale Fidal; il Ten. Col. Domenico Di Palo, presidente del Asd Garibaldi.

Grazie all’intensa attività di coinvolgimento delle scuole del territorio effettuata nelle scorse settimane dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi, all’evento è prevista una grande partecipazione di studenti degli istituti superiori di Caserta e provincia, impegnati anche nel concorso “Bersagliere Aldo Chiarini – Movm”. I militari hanno voluto, infatti, indurre i giovani a riflettere sul tema dei valori attraverso la produzione di un elaborato: i migliori lavori saranno premiati nell’ambito della manifestazione, il giorno 28 ottobre.

Meloni: la soluzione strutturale è “due popoli, due Stati”

Meloni: la soluzione strutturale è “due popoli, due Stati”Il Cairo, 21 ott. (askanews) – “Dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation e perdere il controllo di quel che può accadere, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il modo più serio per raggiungere questo obiettivo è la ripresa di una iniziativa politica per una soluzione strutturale sulla base della prospettiva ‘due popoli e due Stati’, una soluzione concreta e che deve avere una tempistica definita”. Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al summit per la pace del Cairo.

“Il popolo palestinese – ha aggiunto – ha diritto a una nazione che si governa da sé in libertà accanto a uno stato di Israele a cui deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e alla sicurezza. L’Italia è pronta a fare tutto ciò che è necessario” per questo.

”A Gaza 4.385 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani”

”A Gaza 4.385 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani”Roma, 21 ott. (askanews) – Dallo scorso 7 ottobre, giorno degli attacchi di Hamas e dell’inizio delle ostilità tra Israele ed Hamas, 4.385 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani, tra cui 1.756 bambini e 967 donne. Secondo questo ultimi bilancio, aggiornato dalla Sanità della Striscia di Gaza, altre 13.561 persone sono rimaste ferite e il 70% delle vittime degli attacchi israeliani sono bambini, donne e anziani. Il dicastero, riportato da Al Jazeera, aggiunge che molte persone sono ancora sotto le macerie.

Calcio, scontri e arresti prima di Verona-Napoli

Calcio, scontri e arresti prima di Verona-NapoliRoma, 21 ott. (askanews) – Incidenti a Verona prima di Verona-Napoli, match valido per la nona giornata del campionato di serie A in programma oggi alle 15. Intorno alle 10 di stamattina una cinquantina di tifosi del Napoli sono venuti a contatto con sostenitori del Verona nei pressi del parcheggio davanti alla Curva Nord. Circa 300 i tifosi soni stati bloccati dalla Polizia tra viale Piave, Porta Nuova e la zona del Bentegodi. Secondo quanto riporta il quotidiano ‘L’Arena’ alcuni sono stati accompagnati in Questura e per 36 di loro è scattato il divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Problemi anche alla Stazione Ferroviaria per l’accensione di fumogeni La polizia municipale è intervenuta sul posto per gestire la viabilità. Per la partita attesi ventimila tifosi, tremila dei quali napoletani.

Chi è stato Sergio Staino

Chi è stato Sergio StainoRoma, 21 ott. (askanews) – La satira, e non solo, piange la morte di Sergio Staino, 83 anni. Vignettista, fumettista, disegnatore tra i più noti in Italia, Sergio Staino è stato da sempre un’intellettuale della sinistra italiana, direttore anche dell’Unità tra il settembre e l’aprile del 2017 quando si dimise a seguito dello sciopero dei giornalisti contrari ai licenziamenti voluti dalla proprietà.

Nato a Piancastagnaio, in provincia di Siena, l’8 giugno 1940, Staino era figlio di un carabiniere. Portato sin da ragazzo per il disegno, laureato in architettura, aveva lavorato per lungo tempo come insegnante di educazione tecnica e si era stabilito a Scandicci, non lontano da Firenze, nel cuore della Toscana rossa. Al mondo del fumetto era approdato relativamente tardi, perché l’anno di nascita di Bobo è il 1979, quando il simpatico personaggio autoironico aveva esordito sulle pagine della rivista ½Linus», diretta all’epoca da Oreste Del Buono, riscuotendo subito un notevole successo. Iscritto al Pci, calvo, occhialuto, barbuto e piuttosto pingue, Bobo era una sorta di alter ego dell’autore, ne rifletteva le incertezze e la profonda sensibilità umana. Incarnando i sentimenti e le frustrazioni della sinistra italiana, Bobo ebbe un enorme successo. Bobo con i personaggi di contorno: la moglie Bibi, i figli Ilaria e Michele, il compagno brontolone Molotov, ancora intriso di mentalità stalinista. Staino collaborò negli anni con il Corriere della Sera, il Venerdì, la Repubblica, Cuore. Nel 1986 fondò Tango un settimanale satirico dell’Unità, che ebbe tra i collaboratori Altan, ElleKappa, Riccardo Mannelli, Michele Serra, David Riondino, Gino e Michele, Francesco Guccini. Lo diresse fino alla chiusura nel 1989 e dalla cui esperienza nacque Cuore.

Il suo lavoro tuttavia era molto apprezzato anche al di fuori del partito. Umberto Eco ebbe a dire che uno studioso del futuro, ignaro delle vicende italiane, avrebbe trovato nelle strisce di Bobo un’ottima fonte per comprendere i cambiamenti avvenuti nella nostra società a partire dagli anni Ottanta. Nel 1984 Staino aveva vinto meritatamente il premio della Satira di Forte dei Marmi. A Forattini, che lo aveva accusato di non avere il coraggio di rivolgere i suoi strali verso i dirigenti comunisti, Staino aeispose disegnando in prima pagina nel luglio 1986 Natta nudo e intento a ballare seguendo la musica di un’orchestrina diretta da Giulio Andreotti e Bettino Craxi. Il caso fece rumore e molti nel Pci non avevano presero bene quella trovata coraggiosa.

COllaborò per quasi un anno, nel 2018, con il quotidiano dei vescovi, Avvenire, pubblicando fumetti poi raccolti nel volume Hello Jesus (Giunti, 2019). Da ricordare anche la sua attività come sceneggiatore in due film: Cavalli si nasce (1988) e Non chiamarmi Omar (1992). Tra i tanti libri pubblicati, merita una menzione Quel signore di Scandicci (Rizzoli Lizard, 2020) una sorta di summa delle vicissitudini di Bobo. Sin dal 1977 Staino aveva accusato gravi problemi alla vista, causati da una progressiva degenerazione retinica, che con il tempo lo avevano reso quasi cieco. Aveva affrontato la malattia con estremo coraggio, assistito dalla moglie Bruna, e aveva continuato a lavorare fino all’ultimo, con l’aiuto del computer e con notevole fatica. Dal 2017 lavorava per ½La Stampa», ma non aveva perso la speranza di vedere rivivere ½l’Unità». Con il solito spirito equanime, riconosceva doti significative anche a Giorgia Meloni. Ma guardava alla vita pubblica con crescente perplessità: Oggi aveva detto in un’intervista, “c’è meno bisogno di satira. Oggi i politici si dissacrano da sé”.