Meloni: Isaraele ha diritto alla difesa, ma non sia vendettaCairo, 21 ott. (askanews) – Di fronte ad atti come donne e bambini decapitati “uno Stato è pienamente legittimato alla sua esistenza e alla difesa dei confini ma la reazione di uno stato non può essere mai motivata da sentimenti di vendetta: uno Stato fonda la sua reazione su ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza e tutelando la popolazione civile”. Lo ha detto, tra le altre cose, la presidente del consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al summit per la pace del Cairo. Questo per Meloni è il “confine” e “sono fiduciosa” che questa sia anche la posizione di Israele.
E’ morto Sergio Staino, celebre per il suo alter ego “Bobo”Roma, 21 ott. (askanews) – E’ morto, all’età di 83 anni, Sergio Staino, disegnatore e fumettista, celebre per il suo alter ego ‘Bobo’ che, con i commenti dissacranti della moglie Bibi e dei figli Ilaria e Michele (“non farmi domande troppo difficili, viviamo in tempi senza risposte”) ha accompagnato le fortune e le sventure della sinistra italiana e di tutta la politica. Staino era ricoverato in un ospedale di Firenze. Le sue condizioni si erano aggravate, dopo i problemi di salute di circa un anno fa e dai quali non si era ripreso.
Staino era nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena. Si era laureato in architettura e aveva insegnato educazione tecnica in vari licei. Bobo compare per la prima vola nel 1979 sulla rivista Linus e da allora Staino si era imposto come uno dei maggiori autori di satira, ma sempre in punta di fioretto, attraverso i maggiori quotidiani nazionali. Aveva anche collaborato col mondo della tv e del cinema. La sua esperienza professionale e di passione politica principale resta quella a L’Unità, di cui fu anche direttore tra il 2016 e il 2017.
Romaeuropa Festival al Mattatoio a Roma, gli spettacoli di oggi e domaniRoma, 21 ott. (askanews) – Tornano al Romaeuropa Festival il 21 ottobre in veste di coreografi gli italiani Panzetti/Ticconi per presentare Insel, una pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, il duo indaga geografia emotiva, spirituale e fisica del naufrago o dell’esiliato e il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo. A seguire, 71BODIES 1DANCE del coreografo spagnolo Daniel Mariblanca, un progetto in bilico tra scrittura coreografica e arti visive che comprende 71 corpi, 71 storie e altrettanti minuti di danza, sviluppato a partire da storie reali raccolte tra la Scandinavia e il continente europeo in un percorso che si sofferma sulle esperienze personali della comunità transgender. Nelle giornate del 20 e 21 ottobre il Mattatoio accoglie anche una mostra video-fotografica sul lavoro di Mariblanca.
Già vincitore di DNAppunti coreografici 2022, IRENE di Alessandro Marzotto Levy è in scena il 22 ottobre, un lavoro che affronta la perdita e attraversa lo spazio creato dalla mancanza. A seguire, per la nuova edizione 2023 del progetto DNAppunti coreografici dedicato alle coreografe e ai coreografi italiani emergenti, sono in scena i 4 progetti finalisti: Passing through di Lucrezia G. Gabrieli, Eat me di Giorgia Lolli, In perpetual blooming, despite the gods di Maya Oliva, Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini. Dal 19 al 22 ottobre Romaeuropa Festival presenta al Mattatoio Dancing Days, la rassegna a cura di Francesca Manica che seleziona, ogni anno, alcune delle più interessanti proposte della scena coreografica italiana ed europea sondandone i linguaggi e le estetiche. Un programma costruito in network grazie alla collaborazione con Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta i quattro lavori finalisti. Un’edizione della sezione dedicata alla studiosa e scrittrice Ada d’Adamo collaboratrice di lungo corso di Romaeuropa Festival, per cui ha curato numerose edizioni, e vincitrice di diversi premi letterari tra cui il Premio Strega 2023 col suo romanzo Come d’Aria (Elliot, 2023). Romaeuropa dedica il 20 ottobre un appuntamento (coordinato da Francesca Manica, a cura di Gaia Clotilde Chernetich) che intende dare centralità al suo sguardo e ai suoi studi sulla danza attraverso le voci di coloro che le sono stati vicini, aprendo così nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Intervengono Emio Greco, Silvia Rampelli, Chiara Ossicini, Francesca Pennini, Alessandra Sini, Luc Bouy e con il contributo di Chiara Bersani e Marta Ciappina.
Vino, il 23 ottobre Alba ricorda Renato Ratti, l’innovatore del BaroloMilano, 21 ott. (askanews) – In occasione dei 60 anni dall’approvazione della legge istitutiva delle Doc e Docg, la Città di Alba (Cuneo) ricorda Renato Ratti, “promotore vinicolo, uno dei primi a concepire il vino in termini moderni, su misura di un consumatore nuovo, e a puntare sulla qualità, la delicatezza e l’equilibrio del prodotto”. Lo ha comunicato lo stesso Comune piemontese, spiegando che lunedì 23 ottobre alle 21, al Teatro sociale “G. Busca”, si parlerà della sua vita e della sua attività in campo vitivinicolo e verrà proiettato in prima visione il video del progetto “Per Aspera ad Astra”, realizzato in collaborazione con Fondazione Radici e grazie al sostegno della Fondazione Crc.
“Ricordiamo uno dei grandi personaggi del mondo del vino, una persona di intuito straordinario che ha contributo a cambiare per sempre la storia del nostro territorio” ha affermato l’assessore comunale al Turismo, Emanuele Bolla, sottolineando che “siamo molto orgogliosi di poterlo fare con parenti ed amici, in una serata che si preannuncia emozionante e ricca di passione”. Nato a Villafalletto nel 1934, Ratti ottiene il diploma di Enotecnico alla scuola Enologica di Alba nel 1953 e inizia a lavorare prima alla Contratto di Canelli e poi alla Cinzano di Santa Vittoria. Nel luglio del 1955 parte per il Brasile inviato dalla Cinzano, investendo i suoi guadagni in vigne di Langa per produrre vini. Nel 1965 rientra in Italia, interrompe la collaborazione con la Cinzano e si stabilisce all’Abbazia dell’Annunziata di La Morra iniziando la sua attività di produttore vinicolo nella zona di Mercenasco. Nel 1971 l’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba, che lo aveva avuto tra i fondatori, pubblica il suo primo libro “Della vigna e del vino dell’Albese”, che rimane ancora oggi la più interessante, completa e documentata ricerca vinicola della zona, dalla quale non si può prescindere se si vuole conoscere la storia della nostra enologia. A questo, seguiranno altri volumi, “Civiltà sul vino” (1973), “Il manuale del saggio bevitore” (1974), “Guida dei vini del Piemonte” (1977), “Come degustare i vini” (1981), “Conoscere i vini d’Italia” (1985). Inoltre Ratti disegnò per il Barolo la prima mappa dei grandi cru di Langa. Morì a La Morra nel 1988.
Gli organizzatori dell’incontro, ricordano che Renato Ratti fu “uno dei primi a concepire il vino in termini moderni e su misura di un consumatore nuovo, a puntare sulla qualità, la delicatezza e l’equilibrio del prodotto”. Fu inoltre tra i fondatori della rassegna “La fiera del vino di Pasqua” (ora “Vinum”), nonché direttore del Consorzio del Barolo e del Barbaresco e del Consorzio dell’Asti. “Uomo di grande cultura e di notevole capacità manageriali – concludono i promotori della serata – seppe adoperarsi efficacemente per la costituzione delle Doc e delle Docg dei vini albesi”. Photo credits Fondazione Radici
P.A., Cgia: mala burocrazia costa più del doppio dell’evasioneRoma, 21 ott. (askanews) – La mala burocrazia che purtroppo attanaglia la gran parte della nostra Pubblica Amministrazione provoca un danno economico ai contribuenti italiani attorno ai 184 miliardi di euro l’anno. Un importo, quest’ultimo, più del doppio rispetto alla dimensione dell’evasione tributaria presente in Italia, che secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze stimata 84,4 miliardi di euro. La denuncia viene dall’Ufficio studi della Cgia che mette in evidenza un aspetto: nel rapporto “dare-avere” tra lo Stato e i contribuenti, l’aggravio economico delle “distorsioni” provocate dalla PA agli italiani ha una dimensione nettamente superiore alle mancate risorse che i contribuenti disonesti decidono di non versare all’erario. Detto ciò, se la qualità dei servizi offerti dal pubblico va assolutamente migliorata, è ancor più necessario contrastare l’evasione senza se e senza ma, ovunque essa si annidi. L’infedeltà fiscale, infatti, è una piaga sociale/economica inaccettabile che, tra le altre cose, penalizza i più deboli, perché riduce la qualità e la quantità dei servizi offerti dal sistema pubblico. Non solo. Non è nemmeno plausibile la tesi che non pagare le tasse sarebbe “giustificato” perché lo Stato funziona male. Se tutti pagassero quanto richiesto, la PA avrebbe più risorse a disposizione, probabilmente funzionerebbe meglio e si creerebbero le condizioni anche per tagliare in misura strutturale la pressione fiscale. Cam
Fisco, Abi: evasione a 96,3 mld nel triennio 2018-2020Roma, 21 ott. (askanews) – L’Abi rileva che, nella relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva, pubblicata in questi giorni dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel triennio 2018-2020 l’evasione fiscale e contributiva è stimata in 96,3 miliardi di euro annui, di cui 84,4 miliardi di mancate entrate tributarie e 11,9 miliardi di mancate entrate contributive. In rapporto al gettito potenziale, l’evasione fiscale e contributiva incide nel triennio mediamente per il 18,4%. Per valutare l’intensità dell’evasione fiscale, continua l’Abi, è esplicitato che alcuni settori, tra cui banche, assicurazioni, Pubbliche Amministrazioni ed Enti non commerciali, sono considerati con evasione nulla.
Commercio, Confesercenti: sempre meno aperture negoziRoma, 21 ott. (askanews) – Aprire un negozio, una missione sempre più impossibile. Caro-vita, rallentamento dei consumi e concorrenza della grande distribuzione e del web non accelerano solo le chiusure di imprese nel commercio, ma fanno crollare anche le nuove nascite. Per il 2023 si stima che abbiano tirato su la saracinesca per la prima volta solo poco più di 20mila attività nel comparto, l’8% in meno del 2022 e il numero più basso degli ultimi dieci anni: nel 2013 erano state oltre 44mila, più del doppio. A stimarlo è l’Osservatorio Confesercenti, sulla base di elaborazioni dei dati camerali. Una crisi di denatalità che ha falcidiato il tessuto commerciale e che, senza un’inversione di tendenza, è destinata a continuare: secondo le nostre stime, il numero annuale di iscrizioni di imprese nel commercio dovrebbe scendere a poco più di 20mila già quest’anno, per arrivare a circa 11mila nel 2030.
I Concerti nel Parco, al Teatro de’ Servi Roma al via con “Red Tango”Roma, 21 ott. (askanews) – Riparte la breve parentesi autunnale del festival, I Concerti nel Parco, Autunno 2022, che si svolgerà a Roma, da oggi al 3 dicembre, al Teatro de’ Servi di Roma; e dal 27 ottobre al 16 dicembre in altre Dimore Storiche della Provincia di Roma e del Lazio.
I Concerti nel Parco, Autunno 2023 è sostenuto dal MiC Ministero per la Cultura Direzione generale dello Spettacolo dal Vivo, dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo ed è realizzata in collaborazione La Bilancia Produzioni – Teatro de’ Servi e Ass. Cult. Karl Jenkins – Monte Compatri Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, introduce così quest’edizione autunno 2032: “Come di consueto, la programmazione si declina su piani musicali differenziati, passando dalla musica classica alla word, alla contemporanea d’autore al pop, volendo proporre al pubblico un variegato menù musicale, pensato per palati diversi, una programmazione che spazia liberamente in territori eterogenei, indirizzata a pubblici diversi per età, gusti, provenienza sociale nell’idea di creare vasi comunicanti permanenti tra il pubblico del teatro e quello della musica, spesso stranamente lontani fra loro…”.
Si inaugura al Teatro de’ Servi sabato 21 ottobre con replica domenica 22 ottobre ore 17.30 con “Red Tango”. Ritorna a grande richiesta l’ormai noto duo pianistico romano, Barbara & Claudia, ovvero Barbara Cattabiani e Claudia Agostini, e la partecipazione straordinaria di Salvatore Zambataro, alla fisarmonica, che aprirà la rassegna ’23 de I Concerti nel Parco con un nuovo programma tutto dedicato alla sensualità del tango L’originalità, la capacità di spaziare allegramente tra generi diversi e reinventare nuove modalità di approccio con la musica colta è sempre stata la loro principale caratteristica, così in ” Rosso Tango” non solo proporrannoi temi più noti del repertorio argentino di Gardel, Rodriguez, Villoldo e Piazzolla, in un turbine di virtuosismi tecnici ed appassionati dialoghi per quattro mani e venti dita ma proporranno anche arditi arrangiamenti di temi del repertorio classico, colonne sonore e due prime assolute di compositori romani Cesare Marinacci e Lucio Ivaldi, dedicate al duo pianistico.
Più frutta e verdura dopo i 60 anni: da cibi a base vegetale un’alternativaMilano, 20 ott. (askanews) – Entro il 2050, secondo l’Ocse, gli over 60 rappresenteranno circa il 21% della popolazione mondiale. Per arrivare in salute, la “silver generation” dovrebbe seguire una dieta varia ed equilibrata associata a una regolare attività fisica. Adottare un regime alimentare corretto rappresenta, infatti, una strategia contro fragilità e malattie croniche (soprattutto legate all’età avanzata).
Uno studio americano sottolinea che sostituire anche solo il 5% delle calorie totali della dieta quotidiana con proteine vegetali (al posto di quelle animali) porta a una riduzione del 38% del rischio di fragilità. Non solo, lo studio – che ha coinvolto oltre 85.871 donne di età superiore ai 60 anni – ha dimostrato come le donne che inseriscono nella dieta quotidiana un maggior quantitativo di proteine vegetali (6,2 g al giorno contro 3,8 g al giorno) registrano un rischio inferiore del 14% di sviluppare fragilità legata al passare degli anni. “Seguire una dieta ricca di frutta e verdura, così come di cereali integrali e legumi, è una regola sempre valida e diventa ancor più importante nella terza età, al fine di mantenere un generale stato di salute del nostro organismo. Il World cancer research fund infatti consiglia di assumere quotidianamente questo genere di alimenti e di distribuirne il consumo in almeno 5 porzioni nella giornata”, suggerisce Lucilla Titta, biologa nutrizionista e ricercatrice presso l’Istituto Europeo di Oncologia-IEO di Milano, che, in occasione del “Veganuary” (mese dedicato alla dieta vegana) e in collaborazione con il gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, ricorda quali sono i benefici di una dieta più ricca di proteine vegetali nella terza età.
Frutta e verdura sono considerati elisir di salute, tanto che l’Oms ne consiglia un consumo pari a 400 grammi al giorno. Il consumo quotidiano di frutta e verdura consente infatti di integrare l’apporto di fibra, di diminuire l’apporto energetico del pasto e di apportare sali minerali, vitamine e fitocomposti. Vitamina C, betacarotene e folati sono alcuni dei micronutrienti contenuti in frutta e verdura, di fondamentale importanza per il benessere dell’organismo e per la prevenzione di malattie croniche quali cancro, diabete, malattie cardiocircolatorie e obesità. “Verdure, cereali e legumi sono materie prime agricole tradizionali, che fanno parte da sempre della nostra alimentazione e che sono alla base dei prodotti a base vegetale: presenti sulle nostre tavole da oltre 30 anni, questi prodotti ci aiutano a portare in tavola uno degli ingredienti, i vegetali, che è fondamentale nella dieta mediterranea, considerata in tutto il mondo uno dei modelli alimentari più equilibrati e salutari – afferma Sonia Malaspina, presidente Gruppo Prodotti a base vegetale di Uif – I prodotti a base vegetale sono la risposta a una precisa richiesta del mercato e sono espressione di un comparto d’eccellenza in grado di affrontare scenari sempre più complessi e che riunisce aziende italiane ed estere, generando valore e indotto per il nostro Paese”.
Gran ballo viennese di Roma, il 28 ottobre evento beneficoRoma, 21 ott. (askanews) – Se una favola potesse prender vita, il Gran Ballo Viennese di Roma ne sarebbe senza dubbio la rappresentazione più reale. L’orchestra dal vivo che suona il valzer, gli abiti fiabeschi, la sala da Ballo del maestoso St. Regis Rome, ma soprattutto l’emozione unica delle giovani principesse e dei loro cavalieri. Sono questi gli elementi di una fiaba senza tempo che prenderanno corpo sabato 28 ottobre quando la Ritz Ballroom del St. Regis Rome, prima sala da ballo di Roma, farà da palcoscenico alla XV edizione del Gran Ballo Viennese di Roma.
La serata sarà condotta da Marianna Taormina, la giovane siciliana che nel 2018 ha indossato la fascia di Miss Sorriso e l’anno seguente ha rappresentato l’Italia al celebre Opernball di Vienna. Quest’anno il Charity Ball sosterrà una realtà associativa che condivide il suo spirito: essere un appuntamento dedicato all’universo femminile, si tratta dell’Associazione “Frida – Donne che sostengono donne”. Frida nasce nel 2008 dalla forza e dalla volontà di un gruppo di donne con specializzazioni differenti, opera in collaborazione con le istituzioni per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere, fornisce accoglienza e sostegno a donne vittime di violenza e realizza azioni di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di genere.
Chi sono le partecipanti al Gran Ballo Viennese di Roma? Tenaci, determinate, curiose della vita e di sé stesse, ma soprattutto libere “sognatrici” in grado di sfidare il mondo e le sue convenzioni. Questo l’identikit delle ragazze, di età compresa tra i 16 e i 25 anni provenienti da tutta Italia, pronte a volteggiare sulle note dei più famosi Valzer di Strauss e accompagnate dai loro cavalieri, appartenenti al 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, dell’Esercito Italiano. L’appuntamento da fiaba, tra i più attesi della stagione autunnale, è l’apice di un “format esperienziale” creato nel 2007 da Elvia Venosa e oggi trasformato in una realtà associativa consolidata: Associazione di Promozione Sociale (APS) Gran Ballo Viennese di Roma. Una realtà nata dal desiderio di raccontare l’esperienza di circa mille tra ragazze e ragazzi che hanno partecipato in questi anni al Ballo, con l’obiettivo di offrire un’alternativa alle nuove generazioni che non si riconoscono nei modelli sociali predominanti prendendo ad esempio la settimana di preparazione che precede l’evento stesso. Nonostante l’incessante battage mediatico, a cui assistiamo quotidianamente, su temi legati al gender gap, all’inclusione, al bullismo, troppo spesso proprio le giovanissime che incontriamo hanno gravi difficoltà a far sentire la propria voce. Essere fuori dal coro resta la cosa più difficile, non aderire ai canoni estetici e comportamentali proposti dalla società comporta “l’esclusione”, l’emarginazione sociale che in giovane età ha dei costi altissimi. Credere in valori come romanticismo, gentilezza, corteggiamento, rispetto reciproco, altruismo, condivisione può far sentire questi ragazzi mosche bianche. Lo scopo dell’Associazione è creare per queste ragazze e per i loro cavalieri dei momenti di incontro, delle occasioni speciali, anche attraverso il ballo di coppia, in cui incontrarsi, conoscersi e riconoscersi, fare amicizia nel modo più semplice e naturale possibile.
L’evento non si limita esclusivamente alla serata di Gala, ma come ogni anno, sarà preceduto da una settimana impegnativa e ricca di emozioni durante la quale per le partecipanti si alterneranno: lezioni di Bon Ton, svolte dall’Accademia Italiana di Galateo, ma anche di Make-up, con Pablo Gil Cagnè. Accompagnate dai rispettivi cavalieri, le ragazze, seguiranno lezioni di Valzer curate dal Maestro Fabio Mollica che, sin dalla prima edizione, si fa garante di coreografie da sogno. Grande novità di questa edizione l’importante collaborazione con la Sensual Dance Fit, il primo programma di danza e motivazione ideato dalla ballerina, coach internazionale ed imprenditrice Carolyn Smith e dedicato a tutte le donne, senza distinzioni: un progetto concepito per aiutarle a ritrovare la propria sensualità e femminilità attraverso semplici passi di ballo e movimenti di fitness. Grazie a questa collaborazione le ragazze parteciperanno ad una lezione creata appositamente per loro con l’insegnante certificata SDF – Serena Stagni. Gli ospiti, presenti alla serata di Gala, avranno la possibilità di immergersi nelle magiche atmosfere dei balli viennesi e danzare sulle note di un repertorio eseguito da un’orchestra dal vivo. Una serata unica, un crescendo di emozioni, che conquisterà ogni singolo spettatore. Il Charity Ball più glamour della Capitale è realizzato con il Patrocinio della Città di Vienna, dell’Ambasciata d’Austria in Italia e del Ministero della Difesa Austriaca.