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Tag: Sanremo 2023

Vino, dal 3 al 7 novembre la 32esima edizione di “Merano WineFestival”

Vino, dal 3 al 7 novembre la 32esima edizione di “Merano WineFestival”Milano, 18 ott. (askanews) – “La ricerca dell’eccellenza nel mondo dell’enogastronomia non ha mai fine, perché l’evoluzione stessa delle tecnologie e delle tecniche agricole non ha limiti definiti. Eccellenza è un concetto che deve andare di pari passo con il rispetto per la fertilità del nostro pianeta, dove l’uomo non accarezza il territorio nel quale vive, la Terra risponde con tutta quella serie di stravolgimenti che sempre più osserviamo”. Con queste parole pronunciate oggi, il patron Helmuth Kocher ha presentato ufficialmente oggi la 32esima edizione del “Merano WineFestival”, l’appuntamento dedicato al vino e all’enogastronomia di qualità che si terrà da venerdì 3 novembre a martedì 7 novembre con oltre 600 espositori e più di 1.500 vini in degustazione.

La kermesse nella cittadina altoatesina, a cui sono attesi circa 10mila visitatori, torna al format lanciato dal “WineHunter” Kocher: “bio&dynamica”, che suggella l’importanza del focus sul biologico, biodinamico, organico e orange, e “GourmetArena” in apertura, seguita dalle giornate centrali di “The Festival”, con espositori presenti per tutte le giornate di sabato, domenica e lunedì. Inoltre ci sarà più spazio per gli espositori internazionali, “super masterclass” nella cornice del Castello Principesco, un’area dedicata all’enologo Luca D’Attoma (“Luca D’Attoma: percorrendo l’Italia”) e il “The WH Buyers’ Club”. Sostenibilità è la parola chiave, “perché solo in questa direzione è possibile perseguire eccellenza, fino a superarla, come certificato dalle menzioni Iconic, Unique, Platinum e Next Platinum”. Si rinnova inoltre l’appuntamento con il Summit sulla sostenibilità “Respiro e Grido della Terra”: venerdì e sabato dalle 13 alle 15 al Teatro Puccini, un panel di esperti internazionali si confronteranno in sei talk sulle soluzioni per la viticultura e l’agricoltura di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Da sabato 4 a lunedì 6 novembre il Kurhaus ospiterà le selezioni del “The WineHunter” con una ancor più ricca sezione internazionale con prodotti provenienti dai cinque continenti. Come da tradizione, il martedì sarà targato “Catwalk Champagne” per gli amanti delle bollicine d’oltralpe, ma anche nazionali. Tra le 26 masterclass, i 22 showcooking e due presentazioni di libri, vale la pena segnalare in particolare, l’appuntamento di venerdì con “Dna Vernatsch”, la Schiava Gentile caratteristica dell’Alto Adige con nove produttori locali, e la masterclass “Resistenti Nicola Biasi – I vini del futuro” con Kocher, Attilio Scienza e Nicola Biasi. Sabato mattina il “Mercato della Terra” a cura di Slow Food Alto Adige in piazza della Rena, e dalle 16 alle 17 la masterclass “Eccellenza dall’Albania” by Cobo Winery con Luca Gardini. Domenica, la masterclass sui vini in anfora della Georgia, e la verticale “La storia di Masseto”: degustazione di tre annate in una tavola rotonda a cura di Roberto Camuto con la presenza di Lamberto Frescobaldi. Lunedì dalle 10 alle 12 al Castello Principesco, Oscar Farinetti, Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta condurranno “Le vite parallele di Tignanello & Sassicaia” con le annate 1990-2008-2018. E infine, alle 19.30 alla Cantina di Merano, la presentazione della nuova guida “Osterie d’Italia” di Slow Food Editore.

A Cinecittà World una fiera dedicata al mondo di Halloween

A Cinecittà World una fiera dedicata al mondo di HalloweenRoma, 18 ott. (askanews) – Sabato 21 e domenica 22 ottobre arriva a Cinecittà World la prima Fiera in Italia dedicata al mondo di Halloween. La Cinefiera Horror Show, prodotta da Streets of Undead, promette due giorni ‘spaventosi’ di puro intrattenimento tra spettacoli, contest originali, make-up point per lasciarsi trasformare in creature mostruose, dimostrazioni live di make-up body art e laboratori di make-up per bambini. Numerosi gli espositori a tema che invaderanno il Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma con il mostruoso Horror Village che sorgerà tra zucche stregate, balle di fieno, le 13 attrazioni da paura del Parco e le bare del cinema dove scattarsi un selfie accanto ai feretri di It, Frankenstein, Freddy Krueger, Jason (Venerdì 13), Dracula e Ghost Face (Scream).

Manikomio, Horror House e U-571 Erotika saranno infestati dai migliori figuranti Horror provenienti da tutta Italia, ma il programma della Fiera Horror più cinematografica e innovativa d’Italia prevede anche Meet & Greet con i professionisti del cinema horror oltre a giochi, gadget, fumetti a tema e tanto divertimento per tutti. Sabato 21 ci sarà il Contest Dark Halloween Cosplay a cura di Epicos sul Palco della Cinecittà Street, mentre nel Teatro 4 andrà in scena lo Spettacolo Live Vix Vocal, uno show di doppiaggio live mai visto prima, con le voci italiane degli attori preferiti dal pubblico, tra cui: la doppiatrice di Mercoledì, le voci italiane di Leonardo di Caprio, Angelina Jolie, Jennifer Aniston, Thor, The Walking Dead e la Casa di Carta.

Per i più temerari, domenica 22 alle ore 15 al Teatro 4 va in scena l’Horror Creative Content & Trailer: favolose proiezioni di teaser e trailer Horror-Thriller, progetti di giovani professionisti registi e produttori con tante special guests. Alle ore 16 si alza il sipario sullo show live mozzafiato “Ore d’Orrore” per scoprire insieme agli ospiti d’eccezione i segreti del genere più ricco di suspense. Fino alle 17 è possibile assistere alla trasformazione di bellissime modelle in creature spaventosamente affascinanti con la dimostrazione demo make-up body art. Halloween a Cinecittà World non finisce qui: dal 28 ottobre al 5 novembre il Parco sarà aperto tutti i giorni e la notte per tre grandi Halloween Nights il 28, 31 Ottobre -la notte delle streghe- e 4 Novembre con feste, spettacoli dal vivo, cene a tema, concerti, dj set e il magico spettacolo del Circo Bianco.

Biden a Netanyahu: Usa con Israele, strage ospedale a Gaza “non vostra”

Biden a Netanyahu: Usa con Israele, strage ospedale a Gaza “non vostra”Roma, 18 ott. (askanews) – “Voglio che il mondo sappia da che parte stanno gli Stati Uniti”. Joe Biden siede al fianco di Benjamin Netanyahu all’hotel Kempinsky di Tel Aviv. E’ arrivato da pochi minuti in Israele per ribadire il sostegno del suo Paese allo Stato ebraico. Nessun tentennamento: tra Israele e Hamas, gli Usa stanno dalla parte del suo storico alleato nella regione. Anche se “Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese”, sottolinea Biden, davanti alle telecamere, prima del colloquio privato e della riunione del gabinetto di guerra israeliano, a cui prenderà parte.

Il primo ministro dello Stato ebraico definisce il movimento palestinese “i nuovi nazisti, peggio dell’Isis”. Poi si rivolge con parole al miele al suo ospite, ringraziato pubblicamente per il sostegno. “C’è solo una cosa migliore di avere un vero amico come lei, presidente, ed è la sua presenza qui, profondamente commovente”, afferma Netanyahu, chiedendo a Washington, alla comunità internazionale, al “mondo civile” di “unirsi per sconfiggere” il movimento estremista palestinese. “Posso assicurarle presidente che Israele è unito e che sconfiggerà Hamas. La civiltà prevarrà nel Paese e nella regione”. Biden ascolta con attenzione, si dice “molto rattristato” delle “atrocità” compiute dal movimento al governo nella Striscia di Gaza, che fanno apparire l’Isis “forse più ragionevole”. Quindi accusa il gruppo estremista della strage di ieri all’ospedale al-Ahli: “da quello che ho potuto vedere, è stata fatta dall’altra parte, non da voi”, anche se “molti la pensano diversamente”, sottolinea. Una versione che sin dalle ore immediatamente successive all’attacco è stata ribadita con ostinazione da tutte le autorità israeliane competenti. “Nessun razzo israeliano ha colpito l’ospedale di Gaza”, hanno ripetuto le forze armate dello Stato ebraico, respingendo “categoricamente” ogni accusa di responsabilità nella strage alla struttura ospedaliera nella Striscia. A provocare centinaia di vittime civili, secondo quanto spiegato in conferenza stampa da un portavoce militare, sarebbero stati i “terroristi della Jihad Islamica”. E gli esperti non avrebbero rilevato danni strutturali agli edifici vicini né crateri compatibili con un attacco aereo israeliano.

A sostenere le accuse dei militari, ci sarebbero “prove verificate” dall’intelligence di Israele, ovvero “una conversazione tra agenti di Hamas” in cui qualcuno afferma che il lancio sarebbe arrivato “dal cimitero dietro l’ospedale”, ma “la sua traiettoria ha fallito ed è caduto sulla struttura ospedaliera”. Il dialogo è stato declassificato e reso pubblico dalle autorità competenti. “Stanno dicendo che pezzi del missile sono locali, non come quelli israeliani… Ma che Dio li benedica, non avrebbero potuto trovare un altro posto dove esplodere?” afferma una voce, secondo la traduzione i24News English. “Ti sto dicendo che è la prima volta che vediamo un missile come questo cadere ed è per questo che diciamo che appartiene alla Pij”, la Jihad islamica Palestinese. A questo punto, qualcuno chiede: “Cosa?”, e la prima voce risponde: “stanno dicendo che appartiene alla Jihad islamica palestinese”. “Ed è nostro?”, “Sembra di sì”. Insomma, secondo Israele, Hamas sapeva “con assoluta certezza che si trattava di un razzo lanciato dalla Jihad islamica palestinese”, un loro “errore”. Anche per questo avrebbe lanciato “una campagna mediatica globale con un numero gonfiato di vittime”, ha detto il portavoce Daniel Hagari, confermando che condivideranno con gli Stati Uniti i materiali di intelligence a disposizione di Israele. “È impossibile sapere cosa sia successo con la rapidità con cui Hamas ha affermato di saperlo”, ha quindi precisato, spiegando che “questo avrebbe dovuto essere un primo segnale di avvertimento” sulle responsabilità reali dell’attacco.

L’ospedale, situato nel centro di Gaza City, ospitava migliaia di sfollati che erano stati evacuati con la forza dal nord della Striscia. Molte vittime sono ancora sotto le macerie, ha spiegato il ministero della Sanità del governo di Hamas. Il numero dei morti e dei feriti “supera le capacità delle squadre mediche e delle ambulanze” e “i medici hanno eseguito interventi chirurgici a terra e nei corridoi, alcuni di loro senza anestesia”. Molte persone “sono ancora in attesa di essere operate, e le équipe mediche stanno cercando di salvare loro la vita in terapia intensiva”. Hamas, che controlla l’enclave, ha detto che più di 500 persone sono state uccise dai bombardamenti sull’ospedale. Il ministero della Sanità palestinese aveva precedentemente affermato che le stime preliminari indicavano un numero di vittime tra le 200 e le 300. La comunità internazionale si è detta “inorridita” dalle immagini giunte da Gaza ed ha condannato fermamente la strage. Diversi paesi arabi hanno assunto posizioni analoghe, ma hanno accusato duramente Israele per l’esplosione. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha detto che “è giunto il momento dell’unità globale dell’umanità contro questo regime usurpatore, più odiato dell’Isis, e la sua macchina omicida”. “Il tempo è finito”, ha aggiunto.

La Giordania ha annullato il vertice previsto per oggi tra il presidente americano Joe Biden e i leader di Giordania, Egitto e Autorità palestinese, denunciando “i massacri israeliani”: “ora non può fermare la guerra” e questo era l’obiettivo del vertice, ha fatto notare il ministro degli Esteri Ayman Al-Safadi. Ma secondo quanto fatto trapelare dalla Casa Bianca, Biden parlerà al telefono con il presidente egiziano e il leader dell’Anp sul volo di ritorno a Washington. Invece, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha detto che tornerà a Ramallah per un incontro urgente della leadership palestinese. Roma, 18 ott. (askanews) – Da parte sua, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha spiegato che “non esistono scusanti per colpire un ospedale con civili”. “I fatti vanno verificati e i responsabili chiamati a rispondere davanti alla giustizia”, ha dichiarato, intervenendo alla plenaria dell’europarlamento a Strasburgo, descrivendo il massacro nell’ospedale di Gaza City come “un inferno di fuoco” e una “tragedia senza senso che ha sconvolto tutti”. L’obiettivo dell’Ue resta comunque evitare un’ulteriore escalation. “Questo conflitto purtroppo si sta convertendo in un conflitto tra il mondo musulmano e il mondo cristiano, e noi questo non ce lo possiamo permettere”, ha confermato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. “Dobbiamo fare uno sforzo gigantesco per riuscire a evitare questa deriva, evitare che il conflitto si estenda alla frontiera con il Libano”. (di Corrado Acccaputo)

Unifol: olio extravergine, è allarme caos su concorrenza sleale

Unifol: olio extravergine, è allarme caos su concorrenza slealeRoma, 18 ott. (askanews) – Rischio caos per l’olio extravergine di oliva: dopo l’allarme sui prezzi e sulle (scarse) disponibilità, è la concorrenza “sleale” dei condimenti a generare preoccupazione nel settore. In molti scaffali della grande distribuzione, infatti, condimenti a base di oli vegetali e di oli extravergini di oliva arricchiti con qualche aroma vengono posizionati insieme agli oli extravergine di oliva, con il rischio di confondere i consumatori, attirati da prezzi molto convenienti.

La denuncia è di Unifol, l’Unione italiana delle famiglie olearie, associazione che raggruppa alcuni tra i più prestigiosi marchi del settore. “Sono sempre più numerosi i punti vendita dove la tutela del valore degli extra vergini sta venendo meno”, spiega il presidente Giuseppe Vacca, in rappresentanza dell’associazione. “La preoccupazione delle nostre aziende è che, in nome di guadagni facili, si giochi sulla poca chiarezza nei confronti dei consumatori e si presenti poi il conto ai produttori italiani onesti” aggiunge Vacca, sottolineando che l’associazione ha già sensibilizzato gli organi istituzionali di controllo, sul rischio di confusione ai danni dell’intero settore.

“L’olio extravergine di oliva sta attraversando un momento particolarmente delicato con i prezzi allo scaffale in forte aumento per la siccità che in Italia e nel bacino del mediterraneo ha colpito l’olivo nelle fasi di crescita più delicate, riducendo drasticamente le quantità di olive prodotte e aumentando i costi di produzione e di raccolta”, chiosa Zefferino Monini, Ceo dell’omonimo marchio spoletino. E per Giampaolo Farchioni, Ceo dell’omonima azienda, i condimenti a base di olii vegetali e oli extra vergini di oliva “non rappresentano un valore aggiunto in quanto mettono sullo stesso piano la raffinazione chimica degli olii vegetali con la naturale spremitura delle olive dell’extravergine. Un passo indietro nella trasparenza e comprensibilità, che sono diritti sacrosanti dei nostri consumatori”.

Chaberton Partners inaugura la nuova sede di Roma. Davide Cefis alla guida

Chaberton Partners inaugura la nuova sede di Roma. Davide Cefis alla guidaRoma, 18 ott. (askanews) – Chaberton Partners, la società di executive search fondata nel 2017 da Christian Vasino, inaugura oggi la nuova sede di Roma, per la cui crescita e sviluppo è stato chiamato Davide Cefis, professionista attivo da quasi 20 anni nelle aree dell’executive search e leadership consulting. Precedentemente, informa una nota, Cefis ha anche ricoperto ruoli di primo piano come senior executive nel settore della comunicazione d’impresa e degli affari istituzionali: come responsabile dei Government Affairs di Microsoft Corporation per il Sud Europa prima e, successivamente, come responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Esterne del gruppo bancario BNL.

“La nostra scelta di investire in una presenza diretta a Roma” ha dichiarato Christian Vasino, fondatore e CEO di Chaberton Partners, “nasce dalla volontà di cogliere appieno le opportunità legate alla fase di significativa crescita che sta conoscendo la Città, a cominciare dal settore dell’hospitality ed agli importanti progetti imprenditoriali che vedranno la capitale protagonista nell’ambito delle infrastrutture, trasporti, servizi, energia, media & entertainment. Sfide che richiedono alle grandi aziende coinvolte l’identificazione di figure manageriali esperte in grado di guidare in maniera efficace importanti processi di trasformazione”. Chaberton Partners continua così il suo percorso di crescita, con l’obiettivo di superare i 30 milioni di euro di fatturato nel 2023, in forte crescita rispetto ai 20,4 milioni di euro conseguiti nel 2022. Il piano di aperture di nuove sedi interesserà anche il 2024 ed è teso a rafforzare la presenza in Europa, con particolare riguardo ai mercati della Germania, Paesi Bassi e Spagna.

“I nostri piani prevedono una continua espansione, con l’obiettivo di consolidare a livello internazionale la nostra capacità di identificare talenti di prim’ordine e di offrire servizi pensati per garantire il successo a lungo termine delle organizzazioni, ha concluso Christian Vasino – rimarremmo però sempre fedeli al nostro approccio consulenziale all’executive search e manterremo una struttura societaria a capitale interamente privato che è unica nel mercato e ci consente di sviluppare agilmente i nostri progetti nel lungo termine”.

Borrell (Ue): bisogna impedire un conflitto tra il mondo islamico e quello cristiano

Borrell (Ue): bisogna impedire un conflitto tra il mondo islamico e quello cristianoBruxelles, 18 ott. (askanews) – “Stamattina ho ascoltato la voce della Moschea di al-Azhar al Cairo, e mi ha suscitato una enorme preoccupazione, perché questo conflitto purtroppo si sta convertendo in un conflitto tra il mondo musulmano e il mondo cristiano, e noi questo non ce lo possiamo permettere, perché la sicurezza delle nostre strade dipende da questo. E perché gli equilibri geopolitici mondiali dipendono anch’essi da questo. Dobbiamo fare uno sforzo gigantesco per riuscire a evitare questa deriva, evitare che il conflitto si estenda alla frontiera con il Libano”. E’ l’allarme lanciato oggi a Strasburgo dall’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, durante il dibattito nella plenaria dell’Europarlamento sul conflitto tra Hamas e Israele.

“In questi momenti tragici – ha detto Borrell – penso che l’Unione europea dovrebbe basare la sua risposta su quattro principi: la fermezza” con la chiara condanna del terrorismo di Hamas, “l’umanità”, con il rispetto del diritto internazionale umanitario, perché “anche le guerre hanno delle regole”, e questo significa che “non possiamo rendere tutta la popolazione di gaza responsabile per le azioni di Hamas”, e poi “la coerenza e una condotta politica attiva di fronte a questo conflitto”.“Dobbiamo fare in modo – ha indicato l’Alto Rappresentante – che le azioni degli Stati membri, di ciascuno di essi, siano compatibili con un’azione comune dell’Unione, e che le politiche comunitarie lo siano anch’esse, e questo pone la questione degli aiuti all’autorità palestinese e la questione degli aiuti umanitari per le vittime di Gaza”.

“Ero a Gaza quando si furono i bombardamenti del 2008 – ha ricordato Borrell -, e da allora o assistito a quattro guerre di questo tipo, e temo che se non porremmo fine a questa spirale di violenza, questo si ripeterà di nuovo fra qualche anno. Dobbiamo affrontare il conflitto israelo-palestinese. La pace tra Israele e i paesi arabi, anche se è una buona notizia, non reca la pace automaticamente tra Israele e la Palestina”. E se non ci sarà pace con i palestinesi “non ci sarà un esercito sufficientemente potente da garantire la pace per Israele”, ha sottolineato.“Ma la pace – ha osservato ancora l’Alto Rappresentante – non verrà da sé, bisognerà costruirla. Riconosciamo che la comunità internazionale, di cui noi siamo parte, non ha fatto tutto quello che avrebbe dovuto affinché gli accordi di Oslo, che hanno già 30 anni, fossero tradotti nella pratica. Proclamiamo tutti i giorni la soluzione dei due Stati ma, come mi ha detto il rappresentante palestinese alle Nazioni Unite, cosa facciamo per realizzarla, oltre che per proclamarla?” “Da Oslo a oggi – ha proseguito Borrell – si è moltiplicato per tre il numero dei coloni israeliani nei territori occupati, mentre lo spazio per un possibile Stato palestinese si è andato riducendo in un labirinto di chiazze non collegate fra di loro. E per quanto ci sembri lontana questa soluzione, per quanto sembri difficile, non abbiamo alternative. Perché qual è l’alternativa? Se non ci sono due Stati ce ne può essere solo uno; e come si vivrebbe dentro questo Stato, in che condizioni gli uni e gli altri? Se abbiamo soltanto una soluzione, mobilitiamo tutte le nostre energie politiche e L’Europa ne ha tante, per costruirla”.

L’Ue ha continuato a lavorare, ha ricordato ancora l’Alto Rappresentante, “per rilanciare un processo che ci possa condurre alla soluzione dei due Stati”. Ma ora “dobbiamo aumentare questo sforzo. Nelle Nazioni Unite abbiamo 60 paesi che si sono espressi a favore di questa soluzione, quindi impegniamoci qui e oggi. Questa sarebbe la migliore maniera di onorare i morti di entrambe le parti: costruire la pace fra loro. E questo può avvenire solo nell’architettura politica che è già stata concordata, che già c’è nelle risoluzioni delle Nazioni Unite, e che richiede l’impulso politico che l’Europa può contribuire a dare”.“Oggi, nel Consiglio di sicurezza dell’Onu si continuerà a discutere una risoluzione presentata ieri dal Brasile” che si voterà oggi. “Ciò che voteremo nel Consiglio di sicurezza e il modo in cui comunicheremo la nostra posizione politica su questo conflitto determinerà il ruolo dell’Europa nel mondo per molti anni”, ha concluso Borrell.

 

Unifol: nella grande distribuzione caos tra oli extravergini e condimenti

Unifol: nella grande distribuzione caos tra oli extravergini e condimentiMilano, 18 ott. (askanews) – Dopo la preoccupazione per i prezzi e l’annata con rese contenute, l’Unione italiana delle famiglie olearie punta il dito contro la concorrenza “sleale” dei condimenti. In molti scaffali della grande distribuzione, lamenta in una nota Unifol, condimenti a base di oli vegetali e di oli extravergini di oliva arricchiti con qualche aroma vengono posizionati insieme agli oli extravergine di oliva, con il rischio di confondere i consumatori, attirati da prezzi molto convenienti.

“Sono sempre più numerosi i punti vendita dove la tutela del valore degli extra vergini sta venendo meno – afferma il presidente Giuseppe Vacca, in rappresentanza dell’associazione – Una strategia che rischia di sacrificare un prodotto nobile e prezioso alleato della salute in nome del marketing e che rappresenta un passo indietro nella trasparenza a favore dei consumatori. Mettere sullo stesso piano prodotti frutto della raffinazione chimica con un prodotto figlio della spremitura di olive è infatti fuorviante”. “La preoccupazione delle nostre aziende è che, in nome di guadagni facili, si giochi sulla poca chiarezza nei confronti dei consumatori e si presenti poi il conto ai produttori italiani onesti” aggiunge Vacca, nel sottolineare che l’associazione ha già sensibilizzato gli organi istituzionali di controllo, sul rischio di confusione ai danni dell’intero settore.

“L’olio extravergine di oliva – sottolinea Zefferino Monini, Ceo dell’omonimo marchio spoletino – sta attraversando un momento particolarmente delicato con i prezzi allo scaffale in forte aumento per la siccità che in Italia e nel bacino del mediterraneo ha colpito l’olivo nelle fasi di crescita più delicate, riducendo drasticamente le quantità di olive prodotte e aumentando i costi di produzione e di raccolta”.

Alessio Planeta “Winemaker of the year” per rivista “Wine Enthusiast”

Alessio Planeta “Winemaker of the year” per rivista “Wine Enthusiast”Milano, 18 ott. (askanews) – Alessio Planeta, Ceo ed enologo della Cantina siciliana Planeta, si è aggiudicato il titolo di “Winemaker of the year” alla 24esima edizione del “Wine Star Award 2023” promosso dalla celebre rivista statunitense “Wine Enthusiast”. Il riconoscimento torna così in Italia dopo 16 anni, dato che l’ultimo italiano ad essere stato premiato era stato Carlo Ferrini nel 2007.

In un articolo su “Wine Enthusiast” con intervista al produttore che rappresenta “la 17esima generazione della famiglia Planeta” e “che ha avuto come mentore l’iconico enologo Carlo Corino”, si sottolinea tra l’altro che “nel mondo del vino, poche storie sono avvincenti come quella di Alessio Planeta e della sua influenza sul posizionamento del vino siciliano sulla scena internazionale”. L’enologo siciliano, classe 1966, ha spiegato di essere “profondamente onorato” per il premio, sottolineando di volerlo condividere “con la mia famiglia e tutti i nostri dipendenti, grazie ai quali abbiamo costruito giorno dopo giorno e con grande impegno, dedizione e passione la nostra azienda”.

I vincitori delle tredici categorie dei “Wine Star Awards” saranno premiati ufficialmente il 5 febbraio 2024 nel corso del “Wine Star Gala” all’Eden Roc a Miami, negli Stati Uniti.

Suppletive Senato, Sala: Cappato esperto interprete contemporaneità

Suppletive Senato, Sala: Cappato esperto interprete contemporaneitàMonza, 18 ott. (askanews) – “Non voglio parlare male di Galliani che conosco da una vita, però se qui noi su un tema importante come chi mandiamo al Senato la mettiamo ancora sul referendum ‘Berlusconi sì-Berlusconi no’ facciamo un errore e da parte mia non c’è nessun tipo di ideologia” sul punto, vista la posizione favorevole all’iscrizione di Berlusconi nella lista dei milanesi illustri conservata al Famedio del cimitero monumentale di Milano. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un appuntamento elettorale a sostegno del candidato del centrosinistra alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre per il seggio senatoriale di Monza che fu di Silvio Berlusconi.

Fare riferimento all’ex premier in questa campagna elettorale per il Senato, ha proseguito Sala, “vuole dire non avere capito il momento, perché anche in questo territorio della Brianza non va tutto bene e bisogna cercare di cambiare passo” ha continuato. “Da cattolico in passato ho appoggiato le posizioni di Marco con dei turbamenti all’interno, uno riconosce da che tipo di cultura è stato generato e io venga da una famiglia ultracattolica, ma è chiaro che la contemporaneità è tutto e deve guidare le nostre scelte” ha ribadito. Per fare politica, ha proseguito Sala, “devi avere una motivazione enorme perché richiede un impegno particolare. Da elettori dobbiamo essere assolutamente certi delle motivazioni di chi votiamo, ed è una caratteristica di Marco, con il quale non sono d’accordo su tutto”, ma sicuramente il suo “occuparsi di chi è in difficoltà è qualcosa che non si inventa”. L’esponente radicale, ha proseguito Sala, è “noto per le sue battaglie, ma ha anche collezionato un’esperienza politica molto profonda in questi anni e si è misurato con tutti gli aspetti rilevanti, sa di cosa parla. Per questo lo supporto con grande convinzione” ha concluso.

Oltre 5mila visitatori alla Roma Jewelry Week

Oltre 5mila visitatori alla Roma Jewelry WeekRoma, 18 ott. (askanews) – Cala il sipario sulla terza edizione della Roma Jewelry Week, la manifestazione ideata e curata dall’architetto Monica Cecchini, in scena nella Città Eterna con mostre diffuse di arte orafa, conferenze, talk e incontri dai Mercati di Traiano al Museo Napoleonico, fino a Palazzo Valentini e Palazzo Braschi. Oltre 5mila i visitatori dell’iniziativa che, promossa dall’associazione Incinque Open Art Monti, quest’anno ha visto la collaborazione organizzativa e logistica del Municipio I – Roma Centro, grazie all’assessore alla cultura Giulia Silvia Ghia, con la collaborazione di Alessandro Onorato, assessore capitolino ai grandi eventi, sport, turismo e moda e della Direzione dei Musei civici della Sovrintendenza capitolina Ilaria Miarelli Mariani.

Il tema del 2023 è “Second Life”: in linea con la nuova evoluzione tecnologica. La rassegna si pone come obiettivo quello di approcciare queste tematiche con uno sguardo riflessivo che non fugga dal presente e riesca a dialogare con il futuro. La conferenza “Dalla via della seta a Venezia” di Alessio Boschi, jewelry designer apprezzato in tutto il mondo, si è svolta a Palazzo Venezia grazie alla collaborazione di Edith Gabrielli direttrice del VIVE-Palazzo Venezia, con l’assessorato alla cultura del Municipio I Roma Centro. Attesa, dopo Madrid e Sofia, l’esposizione nel prestigioso sito archeologico dei Mercati Traianei con alcune delle creazioni svelate nel corso della mostra “Il prezioso cammino di Dante – La Divina Commedia” nei gioielli di Percossi Papi. Hanno accolto l’invito nella suggestiva location, per la cerimonia di consegna del “Premio Incinque Jewels”, vinto da Francesco Ridolfi, Simone Cipolla, Igor Quagliata e l’artista messicana Paula Guzman, La Presidente del Primo Municipio Lorenza Bonaccorsi, la dottoressa Lucia Cianciulli della Sovrintendenza Capitolina, l’attrice Amanda Sandrelli, il presidente della sezione moda di Unindustria Lazio Stefano Dominella, Barbara Brocchi, coordinatrice del dipartimento di design del gioiello Ied-Roma insieme agli studenti dell’Istituto, gli artisti Alessandro Arrigo e Myriam Bottazzi, la blogger e influencer Giorgia Zoppolato, nota come MissGiò, l’orafo e argentiere Claudio Franchi, , i designer Ivan Barbato, Maria Patrizia Marra, Rossella Ugolini, Cristiana Perali, Fontanagioielli. Ospiti d’eccezione Milano Faschion &Jewels che ha premiato Chiara Fenicia e Anna Pinzari, Teilor con il premio a Lisa Dal Pont e Francesca Pallaoro, Elena Donati, e Luca Daverio che ha premiato Angela Gentile.

Brindisi alla galleria “Incinque Open Art Monti”, fra gli ospiti la storica del gioiello Bianca Cappello, la giornalista Laura Astrologo Porché e Massimo Basile Ceo di Mb Media Consulting, Media partner dell’evento, la dottoressa Maria Rita Delli Quadri di Roma&Roma S.r.l., il console camerlengo del Nobil Collegio Sant’Eligio Aldo Vitali.