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Tag: Sanremo 2023

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-Nord

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-NordRoma, 27 nov. (askanews) – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.


La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. I consumi delle famiglie tornano, invece, in negativo nel 2024 (-0,1% contro +0,3% nel Centro-Nord), frenati dalla crescita dimezzata del reddito disponibile delle famiglie rispetto all’anno scorso (+2,3% nel 2024 contro il +4,5% del 2023) e da una dinamica dei prezzi in rallentamento, ma lievemente più sostenuta rispetto al resto del Paese. A politiche invariate, il 2025 rappresenta un anno di passaggio verso differenziali territoriali di crescita guidati da fattori strutturali sfavorevoli al Sud, a causa del rientro dalle politiche di stimolo agli investimenti privati e di sostegno ai redditi delle famiglie, solo parzialmente compensati dall’impatto positivo degli investimenti del Pnrr. Dal prossimo anno, la Svimez evidenzia i rischi di un ritorno alla “normalità” di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese: nel 2025 il Mezzogiorno tornerà a crescere meno del Centro-Nord (+0,7% contro +1,0%), confermando questa tendenza nel 2026 (+0,8% contro 1,1%).


Nel triennio 2024-2026, al Sud gli investimenti del Pnrr valgono 1,8 punti percentuali di Pil meridionale (1,6 punti nelle regioni del Centro-Nord). In media, circa tre quarti della crescita del Pil del Mezzogiorno nel triennio è legata alla capacità di attuazione degli investimenti del Piano, a fronte di circa il 50% nel resto del Paese.

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energetico

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energeticoRoma, 27 nov. (askanews) – Il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop è il vincitore del Premio per l’efficientamento energetico alla quinta edizione della Rassegna del giornalismo agroalimentare e agroindustriale “Pro Sud”, tenutasi dal 21 al 23 novembre scorsi al Museo nazionale del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria.


La vittoria, arrivata insieme al Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp e il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Dop, è il riconoscimento “al contributo fondamentale nel garantire la qualità e l’autenticità della ricotta di bufala campana Dop, eccellenza gastronomica del Sud Italia”, come si legge nella motivazione. “Attraverso l’attività del Consorzio, guidato dal presidente Benito La Vecchia – prosegue la motivazione – si è rafforzata la promozione di un prodotto che esprime al meglio il patrimonio culturale e culinario del territorio. Il Consorzio ha inoltre intrapreso azioni significative per l’efficientamento energetico e la sostenibilità, dimostrando come l’innovazione possa convivere con il rispetto delle tradizioni”. A ritirare il premio è stato proprio il presidente del Consorzio, Benito La Vecchia: “la ricotta di bufala Dop – ha detto – si sta affermando sempre di più come simbolo di freschezza, genuinità, cibo salutare per gli sportivi e adatto anche ai più piccoli. Inoltre, cresce anche l’interesse degli addetti ai lavori: dai pasticcieri agli chef stellati, l’utilizzo come ingrediente riesce a esaltare tantissime ricette”.

Il Piemonte a Friburgo per gli Agrifood Tech Days

Il Piemonte a Friburgo per gli Agrifood Tech DaysRoma, 27 nov. (askanews) – Accordi da sviluppare fra il Piemonte e il Cantone svizzero di Friburgo per la promozione incrociata dei rispettivi prodotti, per la condivisione di buone pratiche e ricerca in agricoltura e lo sviluppo di progetti comuni transfrontalieri. È l’agenda di lavoro emersa dagli incontri avuti nei giorni scorsi dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni agli Italy-Switzerland Agrifood Tech Days all’Haute école d’ingénierie et d’architecture di Friburgo (Svizzera).


Gli Agrifood Tech Days sono un importante workshop bilaterale dedicato allo sviluppo tecnologico e alla ricerca applicata all’agricoltura fra i due Paesi confinanti, e hanno visto la partecipazione fra gli altri dei rappresentanti dell’Ice – Istituto per il Commercio Estero, del Politecnico di Torino e dell’Università della Svizzera Occidentale, la cui rettrice è la cuneese Luciana Vaccaro. Annuncia l’assessore Bongioanni: “dagli incontri è nata tutta una serie di opportunità di scambio estremamente interessanti per le due regioni transfrontaliere. Con il ministro degli Affari Economici del Canton Friburgo, Olivier Curty, abbiamo avviato il discorso di una possibile collaborazione per la promozione incrociata dei nostri patrimoni agroalimentari. Il mercato elvetico è molto interessato al cibo di qualità del Piemonte, con i suoi vini pregiati, formaggi, nocciole e tartufi: il Cantone di Friburgo potrebbe rappresentare un partner ideale per scambi culturali e commerciali”


“Un punto di partenza – prosegue l’assessore – potrebbe essere l’organizzazione di eventi congiunti, come fiere e festival gastronomici che mettano in luce i prodotti tipici di entrambe le regioni. Puntiamo a presentare le eccellenze del cibo piemontese in Svizzera già nella primavera 2025”. Un altro fronte su cui sviluppare progetti congiunti è quello della ricerca e innovazione in agricoltura, su cui il Piemonte sta puntando con sempre maggiore decisione. “La collaborazione – prosegue Bongioanni – potrebbe estendersi alla creazione di progetti di agricoltura sostenibile e biologica, promuovendo pratiche agricole che rispettano l’ambiente e che potrebbero beneficiare di scambi di conoscenze tra agricoltori piemontesi e friburghesi”. Fra i possibili temi l’adozione di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza delle coltivazioni e ridurre l’impatto ambientale, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.


L’accordo bilaterale potrebbe essere infine lo strumento pilota su cui sperimentare a livello internazionale le opportunità della Filiera Corta che sta prendendo forma in Piemonte. Spiega Bongioanni: “si potrebbero sviluppare reti di distribuzione condivise, sfruttando le sinergie tra i mercati locali e le piattaforme online per la vendita di prodotti tipici in tutta Europa”.

Meloni: bene il cessate il fuoco in Libano, ora stabilizzare l’area

Meloni: bene il cessate il fuoco in Libano, ora stabilizzare l’areaRoma, 27 nov. (askanews) – “L’Italia accoglie con favore l’annuncio di un cessate il fuoco in Libano, obiettivo per cui il Governo era da tempo impegnato”. Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Il cessate il fuoco offre ora l’opportunità per la stabilizzazione del confine tra Israele e il Libano e il ritorno degli sfollati alle loro case. La piena applicazione della risoluzione 1701 costituisce la strada maestra per giungere a questo obiettivo. Insieme ai partner Ue e G7, l’Italia continuerà a lavorare in questa direzione, attraverso la presenza del nostro contingente all’interno di Unifil – che non ha mai lasciato le proprie postazioni durante questi mesi di combattimenti – e continuando a svolgere un ruolo guida nel sostegno internazionale alle Forze Armate libanesi”, aggiunge.

Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025: Marisa Cuomo miglior Cantina

Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025: Marisa Cuomo miglior CantinaMilano, 27 nov. (askanews) – È quella di Marisa Cuomo la Miglior Cantina della Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025, il volume curato da Luca Gardini. Il premio le è stato attribuito ieri sera nel corso dell’evento di presentazione delle edizioni 2025 delle Guide de L’Espresso al Teatro Arcimboldi di Milano. Alla serata hanno partecipato oltre un migliaio di ospiti, tra cui il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, volti noti dello spettacolo e protagonisti dell’enogastronomia internazionale.


Ecco gli altri principali riconoscimenti assegnati dalla guida uscita a 45 anni dalla prima edizione: i Migliori produttori under 40 sono Paolo e Aldo Rabotti di Cantina Monte Rossa, mentre il Miglior enologo è Fabio Mecca di Paternoster. Per quanto riguarda i Premi speciali, il Miglior vino spumante è il “Valdobbiadene Docg Extra Brut Tridik Quota 430 2023” di Colesel; il Miglior vino bianco da uve autoctone è il “Gavi Docg del Comune di Gavi La Meirana 2023” di Broglia; il Miglior vino bianco è il “Collio Doc Bianco Fosarin 2022” di Ronco dei Tassi; il Miglior vino rosato è il “Calabria Igt Rosé Pescanera 2023” di Ippolito 1845; il Miglior vino rosso da uve autoctone il “Montepulciano d’Abruzzo DocDocheìo 2021” di La Valentina; il Miglior vino rosso è il “Vigneti delle Dolomiti Igt Rosso San Leonardo 2019” di Tenuta San Leonardo; il Miglior vino dolce è “Emilia Bianco IGP Passito Thea 2022” di Tre Monti; il Vino promessa è il “Colli Maceratesi Doc Ribona Altabella 2023” di Fontezoppa. Infine la Miglior area vitivinicola è stata giudicata la Valtellina. I primi 3 vini del mondo sono stati attribuiti allo sloveno Marjan Simcic per il “Sauvignon Vert Opoka Ronc Zegla Goriska Brda 2022”; all’albanese Cobo e Kuqja e Beratit per il “Gran Reserve 2020”; e all’austriaco Josef Fischer per il “Riesling Smaragd Ried Kreuzberg 2022”.


La categoria “Top 5 sotto i 15 euro” ha visto prevalere il “Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Le Vaglie 2023” di Santa Barbara; il “Romagna Pagadebit Dop Strati 2023” di Enio Ottavian; il “Sannio DOC Aglianico Piedirosso 2021” di La Fortezza; il “Friuli Colli Orientali Doc Friulano 2023” di Ronco Dei Pini e il “Sicilia DOC Tenuta Presti e Pegni Benuara 2022” di Cusumano. I “Top 5 naturali” sono il “Cinque Terre Doc Sciacchetrà 2022” di Possa, il “Romagna Albana Secco Docg Frangipane 2023” di Tenuta La Viola, il “Buttafuoco Doc Solinghino 2023” di Picchioni, il “Marche Igt Rosso K’UN 2020” di Clara Marcelli “Cerasuolo d’Abruzzo Doc Anfora 2022” di Francesco Cirelli. Infine, i “Top 5 orange” sono andati al “Lazio Igt Bellone Nzù 2021” di Marco Carpineti, al “Custoza Doc Crea Macerato 2021” di Albino Piona, al “Venezia Giulia Igt Vitovska 2021” di Skerk, al “Roccamonfina Igt Fiano Zagreo 2020” de I Cacciagalli, e al “Terre Siciliane IGP Zibibbo in Pithos 2023” di Cos.

Guida Ristoranti 2025 de l’Espresso: Klugmann conquista i 5 Cappelli

Guida Ristoranti 2025 de l’Espresso: Klugmann conquista i 5 CappelliMilano, 27 nov. (askanews) – Antonia Klugmann, celebrata chef dell’Argine a Vencò (Gorizia) ha conquistato i 5 Cappelli de La Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia 2025. Il riconoscimento le è stato consegnato ieri sera nel corso dell’evento delle Guide de L’Espresso andato in scena al Teatro Arcimboldi di Milano e che ha visto oltre un migliaio di ospiti, tra cui volti noti dello spettacolo, rappresentanti delle istituzioni e protagonisti dell’enogastronomia internazionale ritrovarsi insieme per la presentazione delle nuove edizioni 2025.


Il curatore del volume, Andrea Grignaffini, ha così motivato la scelta del premio alla 45enne chef triestina: “Un giusto tributo a una cuoca che, nella remota bellezza della periferia italiana, lavora con una meticolosità assoluta, ispirandosi alla natura per raggiungere l’essenza del gusto”. Tra le novità 2025, l’ingresso di 70 nuovi ristoranti e la presentazione di 12 premi speciali, tra cui uno dedicato al servizio di sala. Il premio al pranzo dell’anno è stato assegnato allo chef Niko Romito del Ristorante Reale. I 5 Cappelli, con un punteggio di 19,5 su 20 sono andati a Le Calandre di Massimiliano Alajmo, Osteria Francescana di Massimo Bottura, Piazza Duomo di Enrico Crippa, e Reale di Niko Romito. I 5 Cappelli, con un punteggio di 19 su 20 a Cracco di Carlo Cracco, Duomo di Ciccio Sultano, L’Argine a Vencò di Antonia Klugman Uliassi di Mauro Uliassi.


A 45 anni dalla prima edizione, la serata delle Guide de L’Espresso è stata aperta dalle parole del direttore de L’Espresso, Emilio Carelli: “Uniti dalla passione per la buona cucina e per il vino di qualità, abbiamo coinvolto i più importanti chef nazionali, produttori di vini d’eccellenza, giornalisti e cultori del settore”, e arricchita dagli interventi del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’assessora alla Mobilità di Milano, Arianna Censi, e di Gianluca Ianuario, presidente de L’Espresso, che ha consegnato il premio per il Miglior progetto di ristorazione solidale alla Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, riconoscendo “lo straordinario impegno nel promuovere valori di inclusione, solidarietà e sostenibilità” attraverso il lancio del Ristorante Ruben a Milano. In questa cornice si pone anche il progetto di espandere ulteriormente il messaggio di inclusione e sensibilità: presto, infatti, verrà lanciata una versione internazionale delle Guide, per portare l’impegno e la visione di questo progetto oltre i confini nazionali.


I premi conferiti durante la presentazione sono stati attribuiti per il Miglior dolce a “Fragilità, Gioco al cioccolato 2024” di Massimiliano Alajmo (Le Calandre di Rubano); per il Miglior pasticcere a Luca Villa del Ristorante Imàgo-Hotel Hassler di Roma; per il Miglior locale etnico a Moi Omakase di Prato; per la Miglior trattoria a Trattoria Vino e Cibo di Senigallia; per la Miglior proposta italiana all’estero a Oliver Piras e Alessandra Del Favero de Il Carpaccio del Royal Monceau di Parigi; per il Miglior Maitre ad Achille Sardiello del Ristorante Pipero di Roma; per il Miglior sommelier a Rudy Travagli dell’Enoteca La Torre Villa Laetitia di Roma; per la Miglior carta dei vini La Ciau del Tornavento di Treiso; per il Miglior team di sala a Dal Pescatore Santini di Canneto sull’Oglio (Mantova). Il Miglior chef emergente è Luigi Coppola di Casa Coloni a Paestum; il Miglior piatto è “Da Gragnano a Bangkok” di Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena; il Pranzo dell’anno (Cappello di platino) è quello del Ristorante Reale di Castel di Sangro di Niko Romito.

Ue, nuova Commissione: l’impossibile maggioranza verso la fiducia

Ue, nuova Commissione: l’impossibile maggioranza verso la fiduciaStrasburgo, 26 nov. (askanews) – Una maggioranza politica impossibile, più ampia, anche se potrebbe essere numericamente inferiore, a quella di luglio che ha rieletto Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato: è quella che si sta profilando per il voto di fiducia alla nuova Commissione europea che si terrà domani a Strasburgo nella plenaria del Parlamento europeo.   Uno scenario che è stato salutato con favore, oggi a Strasburgo, dal capogruppo del Ppe, Manfred Weber, il vero regista della manovra che ha reso possibile questo risultato paradossale, che però solo lui rivendica: un maggioranza inedita al Parlamento europeo per il voto di fiducia, con un sostegno  che va dai Verdi alle componenti più moderate dei Conservatori dell’Ecr (il gruppo di Giorgia Meloni e di Fdi) passando per il Popolari, i Socialisti e Democratici (S&D) e i Liberali di Renew. Un maggioranza che però, a parte il Ppe, nessuno degli altri gruppi riconosce come tale, vedendola semmai come un’eccezione rarissima, quasi un accidente della storia, e certo non come un’esperienza da ripetere sistematicamente, come invece sembra volere il Ppe.


I Verdi, Renew e S&D non non hanno intenzione di stare nella stessa barca dei Conservatori; e anzi, se la maggior parte dei loro eurodeputati alla fine voterà per la Commissione von der Leyen II, il boccone più amaro che hanno dovuto ingoiare è stata la vicepresidenza esecutiva affidata al conservatore Raffaele Fitto; una vicepresidenza vista, appunto, come un riconoscimento formale dell’ingresso dell’Ecr nella maggioranza. L’Ecr, a sua volta, non vuole avere nulla a che fare con i Verdi e con i Socialisti, di cui si considera un antagonista politico. Ma i Conservatori (che per il centro sinistra dovrebbero essere ostracizzati dai lavori parlamentari con il ‘cordone sanitario’,  così come lo sono gli altri due gruppi di estrema destra, i Sovranisti dell’Ens e i ‘Patrioti’), hanno risposto alle lusinghe del Ppe, accettando di votare a favore di tutti i commissari designati (salvo la belga Hadja Lahbib, su cui si sono spaccati) durante le audizioni di conferma, e sono entrati di fatto, in questo modo, nella maggioranza.


D’altra parte, siccome non riconosce il ‘cordone sanitario’ e non lo applica ai Sovranisti e ai ‘Patrioti’, l’Ecr è in posizione ideale per fare da ponte tra il Ppe e le due formazioni di estrema destra, con cui formalmente i Popolari non negoziano. Il ruolo dei Conservatori, così, diventa essenziale per far prevalere la maggioranza di centro-ultradestra, nei casi in cui il Ppe lo deciderà opportuno, per mettere in scacco il centro sinistra e i Verdi. Ad esempio nelle importanti decisioni legislative da prendere nei prossimi due anni, sull’immigrazione e l’asilo (con la nuova lista dei paesi terzi ‘sicuri’ e l’esternalizzazione della gestione dei richiedenti asilo e dei migranti irregolari da rimpatriare) e su una possibile marcia indietro nel Green Deal (a partire dalle norme sulle auto a zero emissioni e dal meccanismo Cbam dei dazi climatici alle frontiere).     Una maggioranza impossibile, si diceva, per la fiducia alla nuova Commissione von der Leyen, che probabilmente si ripeterà solo nelle risoluzioni non vincolanti del Parlamento europeo in politica estera (sull’Ucraina). In tutti gli altri casi, le decisioni saranno prese o con la vecchia ‘maggioranza Ursula’, provvisoriamente rilanciata dalla ‘piattaforma di cooperazione firmata dal Ppe, S&D e Renew il 20 novembre (che è molto più vaga e parecchio lontana da un vero e proprio ‘contratto di coalizione’), in molti casi con il sostegno dei Verdi; oppure dalla nuova ‘maggioranza Venezuela’, formata dalla collaborazione organica del Ppe con l’Ecr e l’appoggio ‘esterno’ dell’ultradestra. Una maggioranza alternativa che si è già espressa, inizialmente, nel voto della plenaria di settembre sul Venezuela, e poi altre volte, in particolare nel recente tentativo di annacquare il regolamento Ue contro la deforestazione.


Questo gioco pilotato dal Ppe delle due maggioranze (che nell’Italia della Dc Giulio Andreotti aveva chiamato ‘politica dei due forni’ ) avrà probabilmente un effetto deleterio sulla dinamica legislativa e sulla stabilità politica del Parlamento europeo, nonché sulla credibilità e affidabilità dei negoziatori (soprattutto quelli dei Popolari) nei lavori parlamentari. Ma garantirà al Ppe la certezza che saranno sempre le sue priorità politiche ad avere la meglio, e mai quelle di un’allenza che non le condivida. Un successo strategico che porta la firma di Manfred Weber, e che è stato assecondato, oltre che dall’Ecr, dalla stessa von der Leyen.   L’ultimo atto di questa strategia è stato compiuto proprio da von der Leyen ieri, quando ha scongiurato un possibile, compatto voto contrario dei Verdi alla fiducia per la nuova Commissione, riconoscendo finalmente e formalmente (dopo un assordante silenzio durato diverse settimane, e in tutto il processo delle audizioni) che il gruppo ecologista ‘fa parte della maggioranza europeista nel Parlamento europeo, come piattaforma con cui voglio continuare a lavorare, ad esempio su argomenti come il raggiungimento dei nostri obiettivi climatici, il ‘Clean Industrial Deal’, la riduzione della burocrazia’ e l’impegno nella situazione geopolitica globale. La cooperazione con il gruppo dei Verdi, ha rilevato ancora von der Leyen, ‘è stata costruttiva nell’attuale mandato e ha svolto un ruolo importante nel garantire una maggioranza europeista per la mia rielezione a presidente della Commissione a luglio’.


L’occasione per questo riconoscimento è arrivato ieri contestualmente all’attesa conferma della nomina (di cui si sapeva fin dall’estate) del belga Philippe Lambert, ex capogruppo dei Verdi negli ultimi 10 anni, a consulente della presidente della Commissione europea, incaricato di ‘aiutare a sostenere la transizione verso un’economia a impatto climatico zero’. Poche ore dopo, ieri sera a Strasburgo, l’assemblea del gruppo dei Verdi si è espressa a stretta maggioranza a sostegno del voto di fiducia per la nuova Commissione, mentre la minoranza voterà contro o si asterrà.       Weber ha dato la sua benedizione alla ‘larga maggioranza’ dai Verdi all’Ecr durante una conferenza stampa oggi a Strasburgo: ‘Voglio ringraziare tutti i colleghi del Centro – ha detto – per essere riusciti nell’ultima settimana metterci insieme e a far funzionare la piattaforma’ di cooperazione con S&D e Renew. ‘Abbiamo anche il supporto dei Verdi e di gran parte del gruppo   Ecr per una nuova maggioranza nel Parlamento europeo, per un consenso ampio; e io, come leader del Ppe, sono alquanto contento di questo. E voglio sottolineare – ha continuato Weber – che il gruppo Ecr è stato cruciale per consentire l’approvazione   dei candidati dei Liberali e dei Socialisti’ per la nuova Commissione europea ‘con la maggioranza dei due terzi richiesta nel processo di valutazione delle audizioni. Abbiamo visto che l’Ecr è stato responsabile e ha votato a favore dei candidati individuali’. ‘Il Ppe – ha aggiunto – ha lavorato per un’ampia maggioranza di centro nel Parlamento europeo, dai Verdi alla parte ragionevole delle forze conservatrici’ che comprendono gli italiani di Fdi (ma non i polacchi del Pis, ndr), e questo ora sta diventando una realtà. Per me è questa è una buona giornata, ne sono lieto. Perché abbiamo bisogno di stabilità in un senso ampio nel Parlamento europeo, altrimenti non potremo mantenere l’impegno di perseguire gli interessi dell’Europa, e c’è molto in gioco per i prossimi cinque anni’. ‘Riguardo ai Verdi, io sottoscrivo pienamente – ha affermato il capogruppo del Ppe – la definizione secondo cui sono parte della maggioranza europeista; è chiaro che i Verdi sono un partito totalmente pro-Europa, con un convinto programma europeista, così come il Ppe: non ci sono dubbi. Ma la Piattaforma rimane com’era, con i Socialisti e i Liberali, con le responsabilità speciali, che abbiamo concordato tra tutti e tre questi gruppi, per formare le necessarie maggioranze per domani’. E poi, ‘quando che la Commissione inizierà a lavorare sono convinto che tutto girerà attorno a questo centro’.   Alle elezioni europee, ha ricordato Weber, ‘180 milioni di elettori hanno votato per questo Parlamento e dato stabilità al centro; è vero, l’estrema destra è cresciuta, ma anche il Ppe è cresciuto e ora stiamo costituendo una solida maggioranza’. ‘Posso dire che la macchina decisionale del Parlamento europeo, con i relatori e i coordinatori, funzionerà, e sarà gestita dal centro: questo è chiaro’. E ‘il solido sostegno che c’è ora alla Commissione, dai Verdi all’Ecr, penso sia un messaggio positivo di stabilità’, ha concluso il capogruppo del Ppe. 

Dl fiscale, Mattarella frena su fondi ai partiti

Dl fiscale, Mattarella frena su fondi ai partitiRoma, 26 nov. (askanews) – Il Quirinale ha lanciato un altolà al Parlamento per l’ipotesi dell’inserimento all’interno del decreto fiscale di una norma per assegnare l’intero 2×1000 dell’Irpef ai partiti politici, compresa la quota inoptata, che finora ora restava all’erario. La notizia arriva dal Sole 24 Ore, fonti del Colle la confermano.


Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano di Confindustria, avrebbe fatto filtrare le sue riserve per la disomogeneità di materia dell’emendamento (in origine del Pd,riformulato dal Governo) con il Dl Fiscale, per il fatto che l’argomento andrebbe affrontato con una riforma autonoma e non con un emendamento a un decreto legge che ha la corsia preferenziale di necessità e urgenza, infine per l’impatto sulle finanze pubbliche e sulle libere scelte dei cittadini a proposito della destinazione delle entrate pubbliche.

”Emozioni”, Gianmarco Carroccia e Mogol raccontano Lucio Battisti

”Emozioni”, Gianmarco Carroccia e Mogol raccontano Lucio BattistiRoma, 26 nov. (askanews) – Prosegue “Emozioni, La mia vita in canzone…”, una serie di concerti narrati con Gianmarco Caroccia e Mogol, insieme sul palco per raccontare Lucio Battisti.


Un viaggio per scoprire, tra aneddoti e ricordi, la genesi di alcune tra le più famose canzoni del celebre duo Battisti – Mogol, attraverso la voce di chi ne ha composto i testi e l’”interpretazione perfetta” di chi oggi contribuisce a mantenere vivo il mito di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Ecco l’elenco delle date prodotte da Gruppo Anteprima di Valorio & associati: – Mercoledì 27 novembre – CATANIA – Teatro Metropolitan – Giovedì 28 novembre – PALERMO – Teatro Golden – Domenica 22 dicembre – NAPOLI – Teatro Acacia


Ad accompagnare Gianmarco Carroccia e Mogol sul palco ci sarà una band composta da Marco Cataldi (arrangiamenti e chitarre), Alessandro Patti (basso), Bruno D’ambrosio (batteria e percussioni), Dario Troisi (pianoforte e synth), Christian Vilona (sax, flauto e voci) e Michele Campo (violino).

A Terni il primo Tavolo della Produttività sulle mPMI umbre

A Terni il primo Tavolo della Produttività sulle mPMI umbreRoma, 26 nov. (askanews) – L’Associazione Entrobordo porta la Spedizione dei Mille a Terni il 3 dicembre: un tavolo di discussione per rilanciare la produttività delle mPMI umbre in collaborazione con il Comune di Terni e in presenza delle associazioni di categoria


L’Associazione Entrobordo, promotrice della campagna nazionale “Spedizione dei Mille”, assieme al suo Centro Studi ProduttivItalia, in collaborazione con il Comune di Terni, organizza un tavolo di discussione dedicato al tema della produttività e dell’innovazione nelle micro, piccole e medie imprese (mPMI) del territorio, che si terrà il 3 dicembre 2024 nella città di Terni. “L’evento – sottolinea una nota – rappresenterà un’importante occasione per imprenditori, amministrazioni locali, sindacati, associazioni di categoria, enti di ricerca e istituti universitari per confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità per migliorare la competitività delle aziende localiW. L’incontro sarà il primo di una serie di eventi in programma, a cui seguirà un tavolo di discussione a L’Aquila, un momento fondamentale per aprire un dialogo diretto tra imprenditori locali, rappresentanti delle istituzioni, sindacati, associazioni di categoria, enti di ricerca e istituti universitari. Durante il tavolo di discussione, verranno affrontati temi cruciali come l’accesso alle tecnologie innovative, l’ottimizzazione dei processi aziendali e il miglioramento della produttività nelle mPMI, con un focus particolare sulle peculiarità delle imprese del territorio umbro.


L’evento entrerà nel vivo del dibattito con un tavolo di discussione moderato da esperti, dove imprenditori e amministratori locali si confronteranno sulle possibilità di migliorare la produttività delle mPMI del territorio con progetti realizzabili e azioni concrete, sfruttando le opportunità offerte dall’innovazione per diventare più competitive sul mercato. A parlarne saranno Marco Travaglini, Presidente dell’Associazione Entrobordo, organizzatrice dell’evento; Alessandro Pajewski, direttore della Fondazione Gran Sasso Tech; Guido Verdecchia, Presidente del Gruppo Consiliare di maggioranza; Sergio Cardinali, Assessore con delega allo sviluppo economico; Confartigianato Imprese Terni. A moderare il dibattito sarà il giornalista di Tag24 Umbria, Federico Zacaglioni. L’obiettivo principale è creare una rete territoriale di collaborazione tra gli attori chiave per favorire lo sviluppo economico e produttivo della zona. Durante l’evento verranno annunciati i 50 Percorsi di Consapevolezza gratuiti, che saranno distribuiti alle prime imprese del territorio che si registreranno. Percorsi progettati per aiutare le imprese a prendere decisioni più informate, evitando fornitori inaffidabili, investimenti sbagliati e motivando il cambiamento. Ognuno di questi strumenti offre un percorso concreto verso l’innovazione, comprensivo di 3 ore di consulto gratuito e una relazione tecnica dettagliata, che include un piano di marketing e di comunicazione, nonché indicazioni per ottenere finanziamenti e risorse per la crescita aziendale. Questo strumento rappresenta il primo passo concreto verso un cambiamento che mira a rendere le PMI più competitive e resilienti sul mercato.


La Spedizione dei Mille è una campagna di ricerca e sperimentazione sul territorio, ideata da Entrobordo e il Centro Studi ProduttivItalia in collaborazione con la Fondazione Gran Sasso Tech con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’innovazione e della produttività nelle mPMI italiane. Il progetto è volto a ridefinire il concetto di produttività nel contesto delle micro, piccole e medie imprese (mPMI) italiane. La visione si basa sulla convinzione che la produttività non sia semplicemente una questione di ore lavorate o di unità prodotte, ma che sia legata alle competenze progettuali e alla capacità di cambiamento. Le mPMI italiane, pur essendo il cuore pulsante dell’economia nazionale, spesso si trovano intrappolate in un “mercato OFF”, tagliato fuori dall’innovazione e dai processi di ottimizzazione della produttività. La “Spedizione dei Mille” vuole colmare questo divario, offrendo strumenti concreti e creando un ecosistema di supporto per queste imprese. Il progetto prevede l’organizzazione di eventi in tutto il Paese, con la collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni di categoria, sindacati, enti di ricerca e istituti universitari.


Attraverso la distribuzione gratuita di 1000 Percorsi di Consapevolezza in tutto il territorio italiano e il lavoro di promozione di decine di Project Promoter sparsi nelle varie regioni, la campagna mira a colmare il divario che separa le PMI italiane dall’innovazione, favorendo l’accesso a strumenti pratici per migliorare la produttività. La missione di Entrobordo è creare una rete territoriale di supporto per le PMI, mettendo in contatto imprenditori, istituzioni e consulenti esperti per facilitare l’adozione di pratiche innovative. L’Umbria, con i suoi 854.000 abitanti, si distingue per una bassa densità abitativa e un tessuto economico fortemente caratterizzato da micro, piccole e medie imprese. La regione, ricca di patrimoni culturali e tradizioni, presenta una demografia particolarmente concentrata nelle aree urbane, come Perugia e Terni, mentre le zone rurali continuano a registrare uno spopolamento significativo. Questo fenomeno, unito alla mancanza di figure professionali altamente qualificate, influisce direttamente sulle opportunità di crescita delle mPMI umbre. Nonostante un aumento del numero di lavoratori dipendenti, il tasso di crescita del PIL regionale rimane inferiore alla media nazionale, accentuando l’urgenza di strategie che supportino la competitività e l’innovazione. Il panorama economico umbro si basa prevalentemente su settori come manifattura, commercio e turismo, che, sebbene siano pilastri locali, hanno visto un calo delle attività imprenditoriali, evidenziando le difficoltà economiche dell’area. Tuttavia, si osserva un’evoluzione positiva nell’adozione del digitale: il 75% delle imprese umbre è oggi presente online, con significativi progressi nel cloud computing e nell’uso della banda larga. L’internazionalizzazione mostra segnali promettenti, con una crescita delle esportazioni del 30% tra il 2019 e il 2023, posizionando l’Umbria oltre la media del Centro Italia in questo ambito. L’accesso a buone infrastrutture stradali, ferroviarie e aeree, con l’aeroporto di Perugia che collega la regione a importanti destinazioni italiane ed europee, aggiunge valore strategico alla regione. Le mPMI umbre si trovano in una fase cruciale, con numerosi punti di forza, tra cui il patrimonio culturale e turistico, la sinergia pubblico-privato e la collocazione geografica vantaggiosa. Tuttavia, debolezze come lo spopolamento, l’invecchiamento demografico, la scarsità di competenze avanzate e una digitalizzazione ancora parziale evidenziano l’importanza di un approccio strutturato. Minacce come il rischio sismico, i cambiamenti climatici e la concorrenza internazionale mettono alla prova la resilienza delle imprese locali. Nonostante queste sfide, le opportunità offerte dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresentano una leva fondamentale per sostenere la transizione verso una maggiore digitalizzazione, la sostenibilità e l’espansione delle imprese umbre. In questo contesto, la Spedizione dei Mille si pone come una risposta concreta e attiva, volta a fornire alle PMI regionali idee e strumenti per affrontare il cambiamento.