Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Mario Dondero, le molte sfaccettature di un grande fotografo

Mario Dondero, le molte sfaccettature di un grande fotografoMilano, 21 giu. (askanews) – Un reporter che girava il mondo, frequentava intellettuali e scrittori, fotografava la realtà e la storia con uno sguardo sentimentale ed empatico. Palazzo Reale a Milano dedica una grande retrospettiva nell’Appartamento dei Principi a Mario Dondero, uno dei più importanti fotografi del secondo Novecento in Italia, morto nel 2015. Una mostra ampia, lineare, che sottolinea come non esista un solo modo di fotografare né un solo tipo di immagini. Esiste però lo sguardo unico e molteplice di chi quegli scatti li ha realizzati.

Raffaella Perna è la curatrice della mostra “Mario Dondero – La libertà e l’impegno”: “Dondero – ha detto ad askanews – è un fotografo che avendo fotografato per 60 anni ha attraversato tantissime tematiche e generi diversi, quindi è un fotografo molto complesso. Però c’è un approccio alla fotografia, alla pratica fotografica sempre appassionato, militante che in qualche modo emerge, riesce, ed è anche un po’ questa la magia della fotografia, di riuscire a restituire non soltanto ciò che l’occhio guarda e la scena rappresentata, ma anche l’occhio di chi sta dietro la macchina e guarda la realtà in un certo modo e non in un altro. Quindi è nel suo essere militante, politico, uomo della Resistenza a 16 anni che in qualche modo si rintraccia poi un’unitarietà all’interno delle mille sfaccettature della sua fotografia”. E la forza della mostra sta proprio nella pluralità del racconto, che passa dalle campagne italiane all’Irlanda, dal 1968 ai locali dove suonava Enzo Jannacci, dai ritratti dei più grandi artisti – come Francis Bacon o Alexander Calder, esposti vicini, ma anche Alberto Burri – fino agli ospedali di Emergency in Russia o a Kabul. Per incantarci con fotografie che segnano anche la storia letteraria del Novecento, come quella che immortala il commediografo Ionesco con gli attori de “La cantatrice calva” oppure l’intero gruppo degli scrittori del Nouveau Roman, con Robbe-Grillet e Samuel Beckett. E poi ritorna tante volte, a partire dai suoi Comizi d’amore, il volto di Pier Paolo Pasolini, che Dondero ha fotografato nel 1962 insieme alla madre. “È un ritratto che ben incarna questo rapporto viscerale, questo rapporto profondissimo che lega lo scrittore e regista alla madre – ha aggiunto Raffaella Perna – un rapporto che non lo abbandonerà mai e che in questa foto è espresso anche con una grandissima delicatezza attraverso questi differenti piani”.

Al termine del percorso espositivo si arriva con una sensazione molto chiara: che questa storia non sia finita, che queste fotografie continuino a essere attuali, presenti e vive. Che continuino a parlarci del mondo, ma soprattutto di noi.

Yoon a Macron: norme Ue non discriminino aziende Sudcorea

Yoon a Macron: norme Ue non discriminino aziende SudcoreaRoma, 21 giu. (askanews) – Il leader sudcoreano Yoon Suk-yeol ha chiesto l’aiuto del presidente francese Emmanuel Macron per garantire che le leggi commerciali dell’Unione europea non abbiano un impatto negativo sulle imprese sudcoreane. L’ha detto oggi il viceconsigliere di sicurezza nazionale Kim Tae-hyo, dopo che i due leader si sono incontrati ieri a Parigi.

“Il presidente Yoon ha chiesto un’attenzione speciale al presidente Macron, in modo che le nuove misure legislative commerciali promosse dall’Ue non abbiano effetti discriminatori sulle nostre imprese”, ha detto Kim, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. I leader hanno concordato di aumentare gli investimenti governativi reciproci nelle industrie avanzate, a partire dalle batterie ricaricabili.

Vino, nel Casertano torna “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”

Vino, nel Casertano torna “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”Milano, 21 giu. (askanews) – Il centro storico di Pontelatone (Caserta) si prepara ad accogliere la nuova edizione del “Casavecchia & Pallagrello Wine Festival”: tre giorni, dal 30 giugno al 2 luglio, di degustazioni, laboratori, musica, cucina di alta qualità e seminari di approfondimento per dare spazio e voce a questi vitigni autoctoni del Casertano e ai loro produttori.

“La riconoscibilità e personalità di questa manifestazione si ricollega ad una ben precisa caratteristica: associare in maniera incondizionata il vino al territorio di elezione rendendolo un tutt’uno, al fine di creare per l’enoturista un pacchetto completo” afferma il coordinatore dell’evento, Francesco Scaramuzzo, sottolineando che “oggi il Festival ha assunto sempre più il ruolo non solo di importante vetrina per il territorio ma soprattutto è un’occasione per promuovere la cultura enoica a livello nazionale come autentica espressione delle eccellenze e del dinamismo che stanno caratterizzando sempre di più il nostro Paese”. I banchi d’assaggio delle cantine e gli stand dedicati al food con menu incentrati sui prodotti del territorio si apriranno a partire dalle 20. Sabato 1 luglio alle 19 in piazzetta Municipio, si terrà la masterclass sul Pallagrello Bianco guidata dal giornalista Luciano Pignataro, e a seguire la scenografica filatura della mozzarella di bufala campana Dop. Domenica 2 luglio, sempre alle 19 in piazzetta Municipio, è prevista la masterclass sul Casavecchia guidata da Pietro Iadicicco, delegato provinciale Ais Caserta.

L’evento è promosso dalla Strada del Vino del Casavecchia di Pontelatone e dalla Pro loco di Pontelatone, in collaborazione con Comune di Pontelatone, Associazione italiana sommelier (Ais) e Unpli.

Vino, Cantina trentina Moser lancia il suo primo Sauvignon Blanc

Vino, Cantina trentina Moser lancia il suo primo Sauvignon BlancMilano, 21 giu. (askanews) – La Cantina trentina Moser aggiunge il Sauvignon Blanc alla sua linea di fermi “Warth”. Prodotto in purezza da un vitigno inedito per l’azienda, il nuovo vino è frutto dell’assemblaggio delle uve dei terreni calcarei allevati a guyot presso Maso Warth, sopra la città di Trento a 350 metri di altezza, e dei vigneti allevati a pergola trentina sui terrazzamenti sabbiosi e porfirici della Valle di Cembra, a 500 metri sul livello del mare. Selezionate e vendemmiate a mano, le uve vengono sottoposte a una pigiatura soffice, per procedere poi con la fermentazione in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento avviene in bottiglia per almeno un anno. Il Sauvignon Blanc si affianca a Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Lagrein, Teroldego e la sua riserva, Rubro, otto vini nati dal progetto di Carlo e Matteo Moser, oggi insieme alla guida dell’azienda vitivinicola.

“Il nostro primo Sauvignon Blanc nasce dalla volontà di esplorare le potenzialità di questo grande vitigno in un territorio vocato come il nostro, con uve allevate in un clima continentale, fresco, simile a quello della Valle della Loira, ma influenzato dalle Dolomiti” spiega Matteo Moser, enologo della cantina, aggiungendo che “siamo un’azienda dall’anima bianchista e con questa etichetta siamo riusciti ad affiancare al Riesling Renano, già presente nella linea Warth, un altro vitigno bianco nobile, di grande longevità, freschezza e beva, iniziando a produrlo proprio nel 2021, un’annata ottima per questa tipologia di vini”. Come gli altri vini della linea Warth, anche l’etichetta del Sauvignon Blanc è stata disegnata da Paolo Tait. “La simbologia dell’opera – sottolinea Carlo Moser – rappresenta il rapporto viscerale della nostra famiglia con la terra: le origini contadine, il valore del lavoro e del sacrificio, la ricerca dell’avanguardia unite al rispetto per il territorio, visto come risorsa da plasmare e conservare, per noi stessi e le nuove generazioni”.

Torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino

Torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del VinoMilano, 21 giu. (askanews) – Tavole rotonde, performance teatrali e musicali, passeggiate scientifiche nel vigneto, installazioni artistiche, ma soprattutto banchi d’assaggio di oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche d’eccellenza della Regione Lazio ma anche nazionali ed internazionali, oltre alle degustazioni guidate da esperti del settore, per un’ntensa tre giorni di eventi dedicati alla cultura del vino. Si tratta dell’ormai consueto appuntamento “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal Crea Viticoltura ed Enologia e dall’associazione Idee in Fermento, che si svolgerà da venerdì 23 a domenica 25 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale a Velletri (Roma).

Sarà il Cile il Paese ospite d’onore di quest’anno, a cui è dedicata l’apertura di venerdì 23 giugno alla presenza dell’ambasciatore con una degustazione dei grandi vini cileni e a seguire un incontro-dibattito Italia-Cile sulle due sponde dell’oceano con la professoressa Francesca Romana Stabile dell’Università Roma Tre. Nei tre giorni del Festival sono previste anche una masterclass delle aziende cilene Viña Falernia e Vinos Co.Pa, una verticale guidata di Cabernet Franc Ars Magna dei vini dell’azienda Omina Romana, oltre al focus su “Il Grigio di San Felice”. Altro appuntamento da segnalare è tutto al femminile: il vino raccontato dalle donne, imprenditrici, giornaliste, blogger. Presente anche una area food attrezzata per intervallare i momenti culturali e di degustazione, con un adeguato supporto gastronomico.

Infine, il gradito ritorno del noto attore Gianmarco Tognazzi che il 25 giugno, in una veste inedita, racconterà i vini de La Tognazza insieme all’enologo Andrea Miceli. L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono gratuiti.

Auto, Acea: a maggio vendite Ue +18,5%, in crescita bev e ibride

Auto, Acea: a maggio vendite Ue +18,5%, in crescita bev e ibrideMilano, 20 giu. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato europeo dell’auto. A maggio le immatricolazione sono aumentate del 18,5% a quasi 1 milione di unità (938.950). Si tratta, spiega l’Acea, l’Associazione europea dei produttori di auto, del decimo mese consecutivo di crescita. Tutti e quattro i maggiori mercati dell’Ue sono cresciuti, con i maggiori rialzi in Italia (+23,1%), Germania (+19,2%) e Francia (+14,8%).

Nei 5 mesi da gennaio a maggio, il mercato è cresciuto del 18%, a 4,4 milioni di unità, ma rispetto allo stesso periodo del 2019, quando sono state immatricolate 5,7 milioni di auto, le vendite sono ancora inferiori del 23%. Nei cinque mesi, i rialzi sono stati a due cifre nella maggior parte dei mercati, compresi i quattro maggiori: Spagna (+26,9%), Italia (+26,1%), Francia (+16,3%) e Germania (+10,2%). Quanto alle alimentazioni, a maggio si registra una decisa crescita della quota di mercato delle auto elettriche a batteria (bev) che passa dal 9,6% al 13,8%, grazie a un aumento delle vendite del 70,9% a 129.847 unità. Fra i mercati in evidenza Olanda (+118,4%), Svezia (+82,6%), Francia (+48,7%) e Germania (+46,6%). Nel periodo gennaio-maggio l’incremento delle vendite di bev è stato del 50% a 500mila unità. In seconda posizione le auto ibride che rappresentano quasi un quarto del mercato, con un aumento delle vendite del 27,6% a 234.380 unità. Prosegue il calo delle plug-in (-0,6%), la cui quota di mercato passa dall’8,8% al 7,4%.

Fra le alimentazioni tradizionali, prosegue la crescita delle vendite di auto a benzina (+12,6%) che detengono ancora la quota maggiore pari al 36,5% (-2 p.p). Al contrario, il mercato delle auto diesel è diminuito del 2,9% a maggio, nonostante i buoni risultati in due dei maggiori mercati: Italia (+24,3%) e Germania (+3,6%). Le auto diesel rappresentano il 14,3% del mercato Ue, in calo rispetto al 17,4% di maggio 2022. Fra i gruppi auto, a maggio Volkswagen registra un aumento delle vendite del 19,5% a 243.013 unità, pari a una quota di mercato del 25,9%. Stabili le vendite di Stellantis (-0,2%) a 179.296 unità, mentre la quota di mercato passa dal 21,5% al 18,1% complice il calo dei brand Fiat (-22,1%), Opel (-2,6%) e Citroen (-6,4%). Renault si conferma terzo gruppo con vendite in aumento del 35,9% a 104.089 unità, mentre la quota di mercato passa dal 9,7% all’11,1%.

Esame maturità, Valditara: viverlo con entusiasmo e con serenità

Esame maturità, Valditara: viverlo con entusiasmo e con serenitàRoma, 21 giu. (askanews) – “E’ un momento importante per 530.000 ragazze e ragazzi, è un momento di passaggio, in cui si tirano le somme di un percorso che, per la grande maggioranza dei giovani è durato 13 anni. Ci si apre ad una vita nuova, è un momento che deve essere vissuto con entusiasmo e con serenità”. Così, in diretta su Rtl 102.5, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in vista dell’esame di maturità che inizierà alle 8.30.

“Passate queste prove vi aspetta l’estate, vi aspettano le vacanze e poi vi aspettano nuovi impegni, molto stimolanti grazie ai quali voi costruirete la vostra vita. Credo che questo sia un momento che ricorderete e che anche a distanza di tanti anni, come è successo a me, ritornerà nella vostra mente con quella piacevole sensazione del bel tempo che è stato”, ha aggiunto Valditara.

Fisco, Gdf: in 17 mesi di attività scoperti 8.924 evasori totali

Fisco, Gdf: in 17 mesi di attività scoperti 8.924 evasori totaliRoma, 21 giu. (askanews) – Dall’inizio del 2022 alla fine di maggio 2023 la Guardia di Finanza ha individuato 8.924 evasori totali, vale a dire esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 45.041 lavoratori in “nero” o irregolari.

In diciassette mesi di attivita la Guardia di finanza ha scoperto, inoltre, 1.246 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 19.712, di cui 438 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di 4,8 miliardi. (segue)

Consiglio regionale Lombardia approva Prss, autonomia tra obiettivi

Consiglio regionale Lombardia approva Prss, autonomia tra obiettiviMilano, 20 giu. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato questa sera a maggioranza (43 voti a favore, 25 i contrari) il Prss, cioè il piano regionale per lo sviluppo sostenibile, documento programmatico che recepisce il programma elettorale con quale il presidente Attilio Fontana è stato confermato alle regionali del 12 e 13 febbraio. “Non abbiamo voluto proporre un libro dei sogni, ma piuttosto abbiamo cercato insieme al fondamentale tessuto sociale lombardo di individuare l’identità della Lombardia che vorremmo tra cinque anni e le fondamenta della Lombardia del 2030, e poi del 2050” ha detto Fontana in aula presentando il documento.

Il presidente ha sottolineato la necessità di uno sviluppo basato sulla sostenibilità, intesa come “sociale, ambientale ed economica” al tempo stesso. Tra i punti qualificanti c’è il tema dell’autonomia differenziata: “Vedo nell’ottenimento di maggiori forme e condizioni di autonomia una delle leve fondamentali per il pieno sviluppo della Regione. Come ho detto più volte, l’autonomia non è per me una sterile rivendicazione di poteri, quanto piuttosto una piena assunzione di responsabilità” ha ribadito, “lungi dall’esser un elemento divisivo dell’unità nazionale” ma strumento per “fare emergere le capacità dei governi regionali di valorizzare le proprie caratteristiche”. “I dati e i numeri del Prss ci dicono che è possibile trasformare i progetti di sviluppo in concretezza” ha osservato il capogruppo di Fdi, Christian Garavaglia, mentre per il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, il documento “è una clamorosa occasione persa che certifica l’immobilismo della giunta Fontana. Sono infatti passati quattro mesi dalle elezioni e non sono ancora stati affrontati i nodi essenziali riguardanti proprio lo sviluppo e la sostenibilità nella nostra regione”. Per il capogruppo del M5s, Nicola Di Marco, è “surreale che in trecento pagine di documento, di fronte alle crisi economica, ambientale, abitativa e dei servizi sanitari regionali, il centrodestra non sia riuscito a inserire nemmeno dieci obiettivi concreti”.

No anche da Onorio Rosati, di Avs, secondo il quale il piano è in “sostanziale continuità con le scelte fatte in questi anni in Lombardia”. Michela Palestra (Patto Civico) ha espresso “delusione” per “un programma generico che delega all’iniziativa dei privati materie strategiche come la sanità e i trasporti”. Lisa Noja (Azione-Italia Viva) si è soffermata in dettaglio su alcuni emendamenti da lei presentati in merito all’accessibilità delle strutture sanitarie e scolastiche alle persone disabili e all’inserimento lavorativo delle medesime. Jacopo Dozio (Lombardia Ideale) ha posto l’accento sul concetto di “sostenibilità sostenibile”, che fa riferimento alla persona come fulcro centrale di tutte le politiche. “Si tratta – ha detto – di una sostenibilità non ideologica, ma attenta ai bisogni della popolazione e delle imprese”.

A Parigi disgelo tra Meloni e Macron, l’interesse nazionale prevale

A Parigi disgelo tra Meloni e Macron, l’interesse nazionale prevaleParigi, 20 giu. (askanews) – Un’ora e quaranta di faccia a faccia nella Sala degli Ori al primo piano dell’Eliseo tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. La durata dell’incontro – senza delegazioni – mostra, con chiarezza, quanto ci fosse da discutere tra i leader di Francia e Italia dopo le tensioni degli scorsi mesi. Un incontro che ha richiesto una lunga preparazione diplomatica oltre che l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che era giunto a Parigi lo scorso 7 giugno per avviare la ‘ricucitura’ che oggi sembra portata a termine.

Alla fine la premier è soddisfatta. “L’incontro è andato bene” e “mi sembra che ci siano importanti punti di convergenza”, spiega ai giornalisti. Certo non si può dire che sia scoppiato un feeling profondo tra i due, ma la volontà è quella di lavorare insieme, in modo “pragmatico”, fa sapere l’Eliseo. “Le relazioni personali tra me e Macron tutte le volte che ci siamo incontrati sono state sui contenuti”, precisa Meloni, aggiungendo che “non leggerei la politica estera come se fosse una relazione tra ragazzini che litigano e fanno pace, sono gli interessi delle nazioni che vengono prima di tutto e mi pare che ci siano diversi punti di interesse comune tra Italia e Francia”. Anche Macron, da parte sua, conferma che “i legami fra le nostre società, economie, artisti e università fanno vivere ogni giorno la relazione unica fra Italia e Francia: talvolta vi possono essere delle controversie ma sempre in un contesto rispettoso”. Tra i dossier su cui collaborare Meloni mette naturalmente come prioritaria la questione dei migranti, anche in vista del Consiglio europeo di fine mese. E’ intollerabile “lo schiavismo del terzo millennio” e su questo “lavoriamo insieme”, assicura Meloni, che auspica da Bruxelles “passi avanti concreti rispetto a una visione che abbiamo già messo nero su bianco, cioè la difesa della dimensione esterna”. Su questo la premier trova il sostegno di Parigi: “Vogliamo rafforzare il controllo delle frontiere esterne di cui fa parte anche l’Italia come Paese di primo accesso, trovare l’equilibrio giusto di solidarietà e responsabilità di tutti i Paesi”, assicura l’inquilino dell’Eliseo.

Sulla riforma del Patto di stabilità Macron non si sofferma, ma la posizione francese è abbastanza vicina a quella italiana. “Non possiamo consentire” – dice la premier – che nel nuovo Patto di stabilità “tornino parametri oggi inadeguati, la grande sfida della nuova governance deve essere incentrata soprattutto sugli investimenti. Se ci siamo dati delle priorità non si può non tenere conto di questi elementi nella nuova governance. Gli investimenti sulle materie strategiche, transizione verde e digitale, difesa e sostegno all’Ucraina, non possono essere considerati come tutti gli altri. Su questo siamo d’accordo”. Nell’incontro non si è parlato di dossier come la Tav (“Ma l’Italia vuole procedere velocemente”) né degli interessi italiani di Vivendi, ma in futuro “potrà capitare l’occasione”. Allo stesso modo, non si è discusso del sostegno francese alla candidatura di Riad come sede dell’Expo 2030. Meloni, oggi, è arrivata a Parigi anche per appoggiare la candidatura di Roma all’assemblea del Bie e poi a un evento all’ambasciata italiana, con l’esibizione – tra l’altro – della cantante Elisa. “Non mi permetto di sindacare le scelte degli altri, Roma è un’ottima scelta che possono fare ancora 179 Paesi, ci concentriamo su chi ancora non ha espresso le sue preferenze e vedremo. La candidatura di Roma all’Expo 2030 – ha garantito – è unica nel suo genere, la forza di Roma è la capacità di mettere insieme antico e tecnologico e penso che sia ideale per ospitare l’Expo nel centenario del Bie perchè è stata la prima tra le megalopoli, la più inclusiva di sempre”.

Piena condivisione di vedute, infine, sul sostegno “fino a quando ce ne sarà bisogno” all’Ucraina, dove è appena diventato operativo il sistema missilistico di difesa italo-francese Samp T. “E’ uno dei tanti esempi di quello che possiamo fare insieme e confido che a partire dal dialogo di oggi lo faremo ancora meglio e ancora di più in futuro”, l’auspicio di Meloni.