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Tag: Sanremo 2023

Guterres: i nuovi insediamenti israeliani sono un ostacolo alla pace

Guterres: i nuovi insediamenti israeliani sono un ostacolo alla paceRoma, 20 giu. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “è profondamente turbato dalla decisione di ieri del governo israeliano di modificare le procedure di pianificazione degli insediamenti” e “ribadisce che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale” oltre a rappresentare “un ostacolo importante alla realizzazione di una possibile soluzione a due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’ONU.

Il Segretario generale, prosegue la nota, “esorta il governo di Israele a fermare e revocare tali decisioni ea cessare immediatamente e completamente tutte le attività di insediamento nel Territorio palestinese occupato e a rispettare integraalmente i suoi obblighi legali”.

Santalucia: sulla giustizia l’Anm non cerca lo scontro, ma non starà in silenzio

Santalucia: sulla giustizia l’Anm non cerca lo scontro, ma non starà in silenzioRoma, 20 giu. (askanews) – “L’Anm sta facendo ciò che ha sempre fatto da quando si è costituita, ossia partecipare al dibattito sui temi della giustizia. Fa parte del suo patrimonio di azione e di pensiero”. Lo dice in una intervista a “Il Dubbio”, Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. “Quelle battute del ministro – dice – sono incomprensibili perché hanno spostato l’attenzione dal piano dei contenuti al piano della legittimazione a parlare da parte di un soggetto collettivo quale è l’ Anm. Lo considero un incidente di percorso che penso non avrà un seguito. Non è pensabile che un ministro della Giustizia neghi la possibilità di poter interloquire su una specifica riforma del mondo giudiziario ad una associazione che agisce nel pieno rispetto dei principi e delle libertà costituzionali, quale quella di associarsi, come stabilito dall’articolo 18 della Costitutzione. In definitiva, considero quelle parole del ministro un atto di nervosismo, mi auguro momentaneo”. In questi ultimi giorni c’è stato un continuo ping pong tra le dichiarazioni di Nordio e quelle dei vertici dell’ Anm. “Noi – aggiunge Santalucia – non abbiamo mai portato il confronto su un piano diverso dei contenuti dell’intervento riformatore. Non siamo noi ad inscenare attacchi o polemiche. Ovviamente se il ministro fa un attacco di quel tipo non possiamo non rispondere. Però non abbiamo nessuna intenzione diáinnescareápolemiche. I magistrati non sono un funzionariato afono, sono dei professionisti impegnati nel portare il contributo di idee e esperienze che fanno in aula”. Ma l’accusa di Nordio è quella di essersi pronunciati prima ancora che fosse noto il testo del ddl, parlando di “interferenze”. “Ci siamo espressi sul ddl che entrato in Cdm e che girava abbondantemente tra i giornalisti che ci hanno interpellato. Non capisco come il dato cronologico possa far pensare ad una interferenza. Si è trattato semplicemente di una partecipazione al confronto. Dovremmo forse intervenire a legge approvata?” Il Guardasigilli ha anche detto che il suo interlocutore è il Csm. “Che il Csm sia un interlocutore istituzionale è fuor di dubbio. Che l’ Anm, ossia la rappresentanza della quasi totalità di tutti i magistrati, non possa prendere la parola è una posizione eccentrica”.

Landini: il governo sta pianificando il collasso della sanità

Landini: il governo sta pianificando il collasso della sanitàRoma, 20 giu. (askanews) – “Bisognerebbe investire nella sanità almeno il 9% del Pil. In linea con altri paesi in Europa, come ad esempio Germania e Francia”. Lo dice, in una intervista a “La Stampa”, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini commentando il rischio che le persone non possano più curarsi se non ricorrendo ai privati. “Da tempo la Cgil denuncia il definanziamento per la spesa sanitaria. Con il Def 2023 – sottolinea Landini – la spesa sanitaria torna addirittura a scendere, con un taglio del 2,4% (oltre 3 miliardi) nel 2024 rispetto all’anno in corso, e il finanziamento del sistema sanitario nazionale scende fino al 6,2% del Pil a partire dal 2025: il valore più basso degli ultimi decenni. Il governo sta quindi programmando e pianificando il collasso del sistema sanitario nazionale. Noi riteniamo, invece, che siano necessarie più risorse” tuona Landini che lancia la manifestazione indetta per sabato a Roma. “Saremo in piazza per rilanciare gli investimenti sugli ospedali pubblici e per impedire che la gente continui a morire sul lavoro, per tutelare la salute e la sicurezza”.

Valditara: saranno esami di Maturità sereni

Valditara: saranno esami di Maturità sereniRoma, 20 giu. (askanews) – Scatterà domani l’ora degli esami di maturità. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in una intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno” ha voluto rassicurare l’esercito dei maturandi parlando dell’esame di Stato come “un momento importante nella vita di ogni studente”. “L’esame di Stato – ha detto il numero uno del Ministero di viale Trastevere – non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale”. Domani, per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento. Che suggerimenti dà alle ragazze e ai ragazzi? “Prima di tutto, consiglio di affrontare l’Esame di Stato con spirito positivo, senza paura. Ho dato disposizione agli ispettori, che si rivolgeranno direttamente ai commissari, sia interni sia esterni, perché questo Esame di Stato si svolga in un clima di serenità. Ritornano le due prove nazionali eguali per tutti, il colloquio non sarà una interrogazione disciplinare. Le specifiche competenze disciplinari sono già state accertate con gli scrutini. Sarà piuttosto l’occasione per dimostrare quanto si è assimilato in termini di contenuti e di metodo, comprendendo il significato e lo spirito di ciò che si è studiato; sarà valorizzata la capacità critica, e la capacità di fare collegamenti interdisciplinari. Non dimentichiamoci poi – prosegue Valditara – che nella commissione sono presenti alcuni degli insegnanti che hanno seguito i ragazzi durante l’anno scolastico e conoscono perfettamente i propri studenti”.

Israele, Guterres: nuovi insediamenti un ostacolo alla pace

Israele, Guterres: nuovi insediamenti un ostacolo alla paceRoma, 20 giu. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “è profondamente turbato dalla decisione di ieri del governo israeliano di modificare le procedure di pianificazione degli insediamenti” e “ribadisce che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale” oltre a rappresentare “un ostacolo importante alla realizzazione di una possibile soluzione a due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’ONU.

Il Segretario generale, prosegue la nota, “esorta il governo di Israele a fermare e revocare tali decisioni ea cessare immediatamente e completamente tutte le attività di insediamento nel Territorio palestinese occupato e a rispettare integraalmente i suoi obblighi legali”.

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzionerà

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzioneràRoma, 19 giu. (askanews) – Più di sei ore di dibattito nel Pd per il primo vero “franco” chiarimento dell’era di Elly Schlein. Una discussione vera, con la segretaria democratica che sceglie di attaccare per difendersi dalle critiche delle ultime settimane e con una direzione che replica rispondendo per le rime, a cominciare da Lorenzo Guerini, ma con suggerimenti anche da parte di uno dei più convinti sostenitori della leader Pd come Giuseppe Provenzano, che chiede di non attaccare “strumentalmente la segretaria” ma che invoca anche “luoghi dove maturano le decisioni”. Alla fine si vota un documento di sintesi, che riassume le “sette piste” indicate dalla segretaria per “l’estate militante e di mobilitazione” che ha in programma per lanciare la corsa alle Europee del prossimo anno.

Schlein era stata netta aprendo i lavori: “Il gioco al logoramento del segretario non funzionerà, mettetevi comodi perché siamo qui per restare, e per restare insieme e fare quello che ci hanno chiesto alle primarie”. Le critiche per la partecipazione alla manifestazione M5s non sono andate giù alla leader Pd, come anche le polemiche striscianti delle scorse settimane: dalla sconfitta alle amministrative, al voto al Parlamento europeo su armi e Pnrr, passando per la sostituzione di Piero De Luca nel ruolo di vice-capogruppo alla Camera con Paolo Ciani, fino ad arrivare ai sindaci schierati a favore dell’abolizione dell’abuso di ufficio e, appunto, alla manifestazione di sabato. Tutte questioni sulle quali è riemersa la tradizionale anima turbolenta delle varie correnti Pd, a cominciare ovviamente dalla minoranza. Per questo la segretaria ha insistito molto: “L’avversario è la destra non è il mio compagno di partito, la gente è stufa di gare sul centimentro mentre Meloni spacca il paese”. E ancora: “Quando sento che non ci sarebbe una linea politica sorrido… Di contenuti e proposte siamo pieni, ma siamo bravi a coprirli con le polemiche. Se a qualcuno la linea non piace sarebbe più onesto ammetterlo, chi cerca l’incidente mi troverà da un’altra parte”.

Perché l’obiettivo, insiste Schlein, è costruire l’opposizione alla destra. Appunto attraverso la mobilitazione, le mille iniziative che la segretaria ha messo in calendario per le prossime settimane: la manifestazione contro l’autonomia di Calderoli, le iniziative nei territori sul Pnrr, le battaglie per il diritto alla casa, la mobilitazione sulla sanità (sabato prossimo con la Cgil), la segreteria che si terrà in Emilia Romagna per manifestare la vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione. Un Pd ‘di piazza, da combattimento, che deve avere una “identità chiara” perché “se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare più nessuno e lasciare spazio ad altri”. Peraltro, sottolinea, è vero che ai ballottaggi il candidati del Pd hanno perso, ma al primo turno è stato il primo partito e “in questi mesi è stata ritrovata una una connessione sentimentale con la nostra gente” e i sondaggi dicono che i democratici sono risaliti dal 16% al 21%. Ma è la sferzata sulle polemiche interne che agita la minoranza. Stefano Bonaccini cerca di evitare un’escalation di toni, chiede alla segretaria di evitare “approcci minoritari”, ma invita anche i suoi a “non indebolire” la segretaria, anche perché sarebbe “autolesionismo”. Al tempo stesso ricorda a Schlein che “se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora, perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.

Questo però non evita che Lorenzo Guerini, per esempio, rimproveri la segretaria: “Possiamo confrontarci, avere opinioni diverse. Ed è bene che ce le diciamo, e non è lesa maestà dircele. E non è utile – credo – la conclusione secondo me inutilmente polemica della tua relazione su questo punto”. Ma anche Gianni Cuperlo incalza: “Segretaria, il congresso è finito e tu hai il compito di guidare questa comunità. Tu incarni una domanda di innovazione che oggi è la tua e anche la nostra migliore risorsa. Ma attorno a quella spinta tu hai bisogno – direi il dovere – di portare tutto il partito a condividere la lotta, il linguaggio, il traguardo. Questo è il compito di chi guida”. Provenzano, poi, difende la scelta di andare in piazza con M5s, ma appunto chiede “un metodo democratico” per le decisioni. La discussione va avanti a lungo, la segretaria fa una breve replica poco prima delle 21, spiegando che il “pluralismo” è certamente “una ricchezza”, ma aggiungendo che bisogna evitare di fare il gioco della destra e dei media che raccontano un Pd diviso. Il primo “chiarimento” si conclude così, adesso c’è da lavorare per preparare le Europee del prossimo anno e Schlein si augura che cessino le turbolenze di queste settimane.

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo Pd

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo PdRoma, 19 giu. (askanews) – Le critiche e i distinguo certamente non sono “lesa maestà”, anzi “il pluralismo è una ricchezza”, ma è meglio evitare il rischio che la stampa “racconti il Pd per liti che non ci sono”. Così, secondo quanto si apprende, Elly Schlein avrebbe replicato in chiusura di direzione alle osservazioni arrivate durante il dibattito. In particolare era stato Lorenzo Guerini a dire che le diverse opinioni nel partito non rappresentano una “lesa maestà”.

La segretaria, viene spiegato, avrebbe appunto definito il pluralismo “una ricchezza”, come pure “la franchezza”, avvertendo però: “L’importante è non rischiare di indebolire l’alternativa alla destra”.

Meloni a Parigi da Macron (e per l’Expo 2030 a Roma)

Meloni a Parigi da Macron (e per l’Expo 2030 a Roma)Parigi, 19 giu. (askanews) – Dopo giorni di fitti contatti diplomatici sull’asse Roma-Parigi si sblocca l’atteso incontro bilaterale tra il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Atteso per la fase di ‘gelo’ – mai completamente chiusa – seguita alla polemica a distanza di novembre sulla nave Ocean Viking della ong SOS Mediterranée e poi alle dichiarazioni contro il governo italiano del ministro dell’Interno Gérald Darmanin (che avevano provocato l’annullamento di una visita di Antonio Tajani) e del capo del partito di Macron Stéphane Sejourné. Parole che Meloni, nell’immediatezza, aveva derubricato a “politica interna” ma che avevano lasciato il segno in rapporti non semplici, anche in vista delle prossime elezioni europee. Meloni, presidente dei conservatori di Ecr, lavora a un’alleanza con i popolari per superare la maggioranza Ursula, un progetto naturalmente avversato dal presidente francese. Meloni e Macron non hanno contatti dal G7 di Hiroshima, quando il presidente francese aveva offerto aiuto per gli alluvionati dell’Emilia-Romagna. Ad aprire la strada per una riappacificazione è stato, lo scorso 7 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Arrivato a Parigi per inaugurare la mostra “Napoli a Parigi – Il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, il capo dello Stato aveva avuto un pranzo con Macron. Non appare quindi casuale che, nella nota di annuncio dell’incontro previsto domani alle 17.30, l’Eliseo citi come primo punto “i rapporti bilaterali tra Francia e Italia, e in particolare l’attuazione del Trattato del Quirinale”, firmato dai due presidenti della Repubblica (con Mario Draghi premier). Sul tavolo “anche le questioni europee, in vista del Consiglio in programma a Bruxelles il 29 e 30 giugno”. In questo caso nella nota non si fa riferimento espressamente al tema dei migranti, anche se è scontato che Meloni abbia l’intenzione di porlo come una priorità. I due parleranno anche del vertice Nato di Vilnius dell’11 e 12 luglio e il bilaterale sarà l’occasione per riaffermare il “comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari”.

Prima di essere ricevuta all’Eliseo, martedì, a Parigi Meloni interverrà, al Palais des Congrès d’Issy, alla penultima Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (Bie) prima del voto di novembre che deciderà la città prescelta per l’Expo 2030. Roma se la deve vedere con Riad (che gode proprio dell’importante appoggio francese), Busan in Corea del Sud e Odessa in Ucraina. Insieme a Meloni per sostenere la candidatura della capitale italiana ci saranno anche il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Meloni dovrebbe poi ripartire martedì sera da Parigi per far rientro a Roma. L’agenda della settimana prevede anche un Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi probabilmente giovedì, giorno in cui la premier vedrà anche la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola.

Sudcorea, Yoon a Parigi per promuovere Expo2030 a Busan

Sudcorea, Yoon a Parigi per promuovere Expo2030 a BusanRoma, 19 giu. (askanews) – Il presidente Yoon Suk-yeol è arrivato in Francia oggi per promuovere l’offerta della Corea del Sud di ospitare l’Expo mondiale del 2030 nella sua città sud-orientale di Busan, la prima tappa di un tour di due nazioni che lo porterà poi in Vietnam.

Yoon parteciperà all’assemblea generale del Bureau International des Expositions (BIE), l’organismo internazionale incaricato di supervisionare l’Expo mondiale, martedì e mercoledì, con un discorso in inglese previsto per la presentazione della Corea del Sud il primo giorno. L’assemblea si terrà a Issy-les-Moulineaux, un comune nella periferia sud-occidentale di Parigi, e riunirà i delegati di tutti i 179 stati membri del BIE. I concorrenti di Busan per ospitare l’Expo 2030 sono Roma (che verrà presentata dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni), Riad, Odessa.

“Il governo e il settore privato, e i governi centrale e regionale, hanno compiuto sforzi a tutto campo come una squadra per ospitare l’Expo mondiale del 2030 a Busan, e ogni volta che ho incontrato leader stranieri, anch’io ho chiesto il loro sostegno”, ha detto Yoon durante una riunione di gabinetto la scorsa settimana. “La presentazione all’assemblea generale a cui hanno partecipato tutti i 179 Stati membri sarà un’opportunità per mostrare la visione distintiva dell’Expo di Busan”. Ospitare l’Expo è stato uno degli impegni della campagna elettorale di Yoon ed è anche incluso tra gli obiettivi della sua amministrazione. Si prevede che il mega-evento genererà benefici economici per un enorme 61mila milairdi di won (48 miliardi di dollari), attirando milioni di visitatori da tutto il mondo.

Yoon ha sfruttato quasi tutte le opportunità diplomatiche per cercare sostegno per Busan in competizione con le altre tre città candidate. Quella del presidente sarà la quarta presentazione delle città candidate prima della selezione del vincitore a novembre. Altri relatori della candidatura sudcoreana includeranno il rapper Psy (quello della hit mondiale “Gangnam Style”), membri del mondo accademico e capi di aziende startup, mentre Karina del gruppo femminile K-pop aespa e il soprano Sumi Jo parteciperanno virtualmente.

Mercoledì, Yoon parteciperà a un ricevimento ufficiale ospitato dalla Corea del Sud per raccogliere il sostegno delle delegazioni straniere. Domani a Parigi, Yoon terrà anche un vertice con il presidente francese Emmanuel Macron, concludendo una serie di incontri con i leader di tutti gli Stati membri del G7 e dell’Unione europea condotti negli ultimi due mesi. In particolare, i due leader dovrebbero parlare delle rispettive strategie indo-pacifiche dei loro paesi, della cooperazione su questioni di sicurezza internazionale e dell’approfondimento della cooperazione su intelligenza artificiale, spazio e industrie future all’avanguardia. Da Parigi, Yoon si sposterà giovedì in Vietnam per una visita di stato di tre giorni. Venerdì terrà un vertice con il presidente vietnamita Vo Van Thuong e discuterà i modi per approfondire il partenariato strategico globale stabilito tra i due paesi lo scorso anno. Terrà colloqui separati con Nguyen Phu Trong, segretario generale del Partito comunista del Vietnam, col primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh e Vuong Dinh Hue, presidente dell’Assemblea nazionale del Vietnam, e parteciperà anche a una cena di stato. Una delegazione aziendale di 205 membri accompagnerà Yoon nella visita, la più numerosa sotto l’attuale amministrazione, tra cui il presidente esecutivo di Samsung Electronics Lee Jae-yong, il presidente del gruppo SK Chey Tae-won e il presidente esecutivo del gruppo Hyundai Motor Euisun Chung. La first lady Kim Keon Hee accompagna il presidente sia in Francia che in Vietnam.

Belvedere di Palazzo Lombardia sarà intitolato a Berlusconi

Belvedere di Palazzo Lombardia sarà intitolato a BerlusconiMilano, 19 giu. (askanews) – Il belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale lombarda, porterà il nome di Silvio Berlusconi. Lo ha deliberato l’esecutivo regionale. “Una decisione unanime – ha commentato il presidente della Regione, Attilio Fontana – per ricordare, con un segno indelebile, l’uomo, il rappresentante istituzionale e l’imprenditore che ha sempre avuto nella Lombardia il suo punto di riferimento principale”. La decisione è stata condivisa con la famiglia e nei prossimi giorni verranno individuate le modalità per concretizzare l’iniziativa.

“L’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia al Presidente Silvio Berlusconi è stata la scelta migliore per onorare il suo straordinario contributo alla vita economica, politica, sportiva e televisiva di questo Paese” hanno commentato in una nota i rappresentanti di Forza Italia in giunta e il gruppo regionale del partito in Consiglio. “Il Belvedere è un luogo unico che offre una vista mozzafiato sulla città, e che domina tutto il territorio lombardo che il Presidente ha sempre portato con grande affetto nel cuore. Un simbolo di ascesa, un modo per ricordare la visione che Silvio Berlusconi ha sempre avuto: l’andare oltre, il superare i confini. Ringraziamo quindi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per la sensibilità che ha mostrato. È stata la scelta giusta. Buon viaggio Presidente, buon viaggio Silvio” hanno continuato gli esponenti di Fi.

La decisione, ha commentato Paola Pollini (M5s), “non può trovarci d’accordo. Una decisione presa d’imperio dalla maggioranza neanche all’unanimità, dal momento che nemmeno gli Assessori di Fratelli d’Italia erano presenti al momento del voto in giunta. Una scelta che divide e continuerà a dividere, mentre le istituzioni e i loro luoghi dovrebbero unire. Come M5S preferiremmo che la memoria di questo Paese si cementasse intorno a figure, che hanno saputo attribuire al proprio ruolo di servitori dello Stato valori decisamente più alti”.