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Tag: Sanremo 2023

Meloni: Rai compie 70 anni, ancora oggi garanzia pluralismo-democrazia

Meloni: Rai compie 70 anni, ancora oggi garanzia pluralismo-democraziaRoma, 3 gen. (askanews) – “Settant’anni fa la Rai iniziava le sue trasmissioni e da quel momento non ha mai cessato di accompagnare il processo collettivo di crescita e cambiamento culturale, sociale e civile. Colgo l’occasione di quest’importante anniversario per ringraziare la Rai del lavoro che da 70 anni svolge nel narrare la nostra Nazione. Oggi il Servizio Pubblico radiotelevisivo e multimediale, pur in un mercato fortemente diversificato, resta garanzia di pluralismo e democrazia, e trova ancora il suo fondamento nella vocazione di settant’anni fa”. E’ quanto ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.

Musei, Sangiuliano: corretta gestione economica per reinvestire

Musei, Sangiuliano: corretta gestione economica per reinvestireMilano, 3 gen. (askanews) – Una “battaglia” del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è la “corretta gestione economica” dei poli museali e del patrimonio culturale italiano in modo da “finanziare le numerose iniziative” in corso, come l’apertura di nuovi musei e la riqualificazione dei servizi culturali offerti. Lo ha spiegato lo stesso ministro, intervistato a Mattino cinque news su Canale 5.

Sull’aumento dei biglietti di ingresso ai musei e ai siti culturali c’è “un po’ una resistenza ideologica e anche demagogica, perché se noi non facessimo pagare in assoluto i musei, poi dovremmo togliere queste entrate dal bilancio dello Stato e farli ricadere sulla fiscalità generale – ha detto il ministro – Quindi il biglietto che non paga il miliardario americano che viene a Roma e spende ventimila dollari per il soggiorno con la sua famiglia lo faremmo ricadere sull’operaio italiano. E questo francamente non mi sembra giusto”. Il ministro ha rivendicato di aver sbloccato “tante risorse” e ha ricordato le iniziative in corso. “Per finanziare queste iniziative occorre anche una gestione corretta dal punto di vista economico”. Sangiuliano ha quindi fatto notare che “il museo degli Abba in Svezia costa 19 euro, più o meno quanto gli Uffizi o il Parco archeologico del Colosseo”. E ha aggiunto che il ministero sta lavorando su questo aspetto: “Stiamo intervenendo anche su questo. Per esempio dal luglio dello scorso anno si paga il Pantheon, che sta generando cifre importanti: oltre 1,2 milioni di euro al mese”.

Cosmo: materia oscura potrebbe fare luce su origine campi magnetici

Cosmo: materia oscura potrebbe fare luce su origine campi magneticiRoma, 3 gen. (askanews) – I mini-aloni di materia oscura dispersi nel Cosmo potrebbero funzionare come sonde ultrasensibili dei campi magnetici primordiali. È quanto emerge da una ricerca teorica della SISSA e apparsa su “Physical Review Letters”.

Presenti su grandissime scale, i campi magnetici si trovano ovunque nell’Universo. La loro origine è però ancora oggetto di discussione tra gli studiosi. Un’intrigante possibilità è che i campi magnetici si siano originati all’inizio dell’Universo stesso, formatisi addirittura entro un secondo dal Big Bang, essi sarebbero quindi campi magnetici primordiali. Nello studio, i ricercatori hanno mostrato che se i campi magnetici fossero davvero primordiali potrebbero causare un aumento nelle perturbazioni di densità della materia su piccole scale. L’effetto finale di questo processo sarebbe la formazione, per l’appunto, di mini-aloni di materia oscura. I quali, a loro volta, se individuati, potrebbero suggerire un’origine primordiale dei campi magnetici. Così facendo, in un apparente paradosso, la parte invisibile del nostro Universo potrebbe essere utile per scoprire l’origine di una componente di quello visibile.

“I campi magnetici sono ovunque nel Cosmo” spiega Pranjal Ralegankar della SISSA, autore della ricerca. “Una teoria possibile sulla loro formazione sostiene che quelli osservati finora potrebbero esseri prodotti nelle prima fasi del nostro Universo. Questa impostazione non trova però spiegazione nel modello standard della fisica. Per cercare di fare luce su questo aspetto e trovare un modo per individuare i campi magnetici ‘primordiali’ con questo lavoro proponiamo un metodo che potremmo definire ‘indiretto’. Il nostro approccio si basa su una domanda: qual è l’influenza dei campi magnetici sulla materia oscura?”. È noto che non ci possa essere una interazione diretta. Ma, spiega Ralegankar, ce n’è una indiretta. Che passa per la gravità. I campi magnetici primordiali possono potenziare le perturbazioni di densità di elettroni e protoni nell’Universo primordiale. Quando queste diventano troppo grandi, influenzano i campi magnetici stessi. La conseguenza è che le fluttuazioni su piccola scala vengono soppresse. Spiega Ralegankar: “Nello studio mostriamo però qualcosa di inaspettato. La crescita di densità dei barioni indurrebbe gravitazionalmente la crescita delle perturbazioni della materia oscura senza che queste possano poi essere annullate. Ciò comporta che, su piccole scale, si assisterebbe a un loro collasso che produce dei mini-aloni di materia oscura”. La conseguenza, continua l’autore, è che sebbene le fluttuazioni di densità della materia barionica sia cancellata, queste lasciano delle tracce attraverso i mini-aloni. Il tutto soltanto attraverso delle interazioni gravitazionali.

“Queste evidenze teoriche – conclude Pranjal Ralegankar -suggeriscono altresì che la loro attuale abbondanza dei mini-aloni sia determinata non dall’odierna presenza dei campi magnetici primordiali ma piuttosto dalla loro forza nell’Universo primordiale. Così, il rilevamento di microaloni di materia oscura suggerisce l’ipotesi che i campi magnetici primordiali si siano formati molto presto, addirittura entro un solo secondo dopo il Big Bang”. (Crediti: Lucie Chrastecka)

Guggenheim Bilbao, 2023 da record con 1,3 milioni di visitatori

Guggenheim Bilbao, 2023 da record con 1,3 milioni di visitatoriMilano, 3 gen. (askanews) – Il Museo Guggenheim di Bilbao ha chiuso il 2023 con numeri da record, anche per uno dei luoghi di cultura contemporanea più noti al mondo: nell’anno appena passato i visitatori sono stati 1.324.221, con una crescita di oltre 35mila presenze rispetto al 2022. In particolare, sottolineano dal museo, 1.152.072 persone sono venute da fuori i Paesi Baschi, ed è un dato significativo perché negli alti due anni di grandi risultati, il 2017 e il 2022, decine di migliaia di visitatori erano venuti dalla stessa regione del museo, per via di iniziative di gratuità riservate ai residenti. In qualche modo il bilancio del 2023 sancisce anche un ritorno all’effettiva valutazione del peso dell’istituzione culturale sulla scena del mercato.

Il numero di visitatori stranieri nel 2023 è tornato ai livelli pre pandemia: ora ammontano al 60% del totale, 10% in più rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio sono al 16% francesi, al 7% tedeschi, al 6% britannici e stessa percentuale per gli statunitensi. Dall’Italia arriva invece a Bilbao il 4% dei visitatori. Sul fronte digitale il museo Guggenheim parla di una continua crescita sui social media e di oltre 3,2 milioni di visite al sito Web. In crescita rispetto al 2022 anche i dati sull’impatto economico del Guggenheim Bilbao per il territorio. Nel dettaglio la domanda generata dalle attività del museo nei Paesi Baschi è ammontata a 762,2 milioni di euro; il contributo del museo al PIL è arrivato a 657,6 milioni: questi dati hanno portato a generare ulteriori entrate per il Tesoro della regione pari a 103,4 milioni. E sul fronte occupazionale l’attività del museo ha contribuito a mantenere 13.855 posti di lavoro. Nel 2023 infine il museo Guggenheim ha raggiunto circa il 78% di auto finanziamento, risultato che lo pone ai vertici tra le istituzioni culturali europee.

Dopo questa pioggia di numeri si può anche azzardare una lettura più trasversale di come si è arrivati ai risultati del 2023, ovviamente partendo dalle mostre principali che, per l’anno appena concluso sono state sei, dedicate a Juan Mirò, a Oskar Kokoschka, a Lynette Yiadom-Boakye, a Yayoi Kusama, a Picasso scultore e a Gego. Queste ultime due sono ancora in corso e si concluderanno tra gennaio e inizio febbraio. A tutte queste va aggiunta anche la grande esposizione sulle opere della collezione realizzata per il 25esimo anniversario del museo che si era aperta nell’agosto del 2022 per durare fino a fine febbraio 2023 e, successivamente, il nuovo display di una parte di queste, visitabili sostanzialmente per tutto il 2023 e 2024. Altro elemento di attrattività culturale che non può non essere considerato è quello delle opere esposte in maniera permanente: dalle famosissime sculture che stanno all’esterno del museo come il “Puppy” di fiori di Jeff Koons o il grande ragno-madre di Louise Bourgeois, fino soprattutto alle installazioni interne al museo come il “Soffitto spaziale” di Lucio Fontana, le scritte luminose di Jenny Holzer e le enormi strutture de “La materia del tempo” di Richard Serra.

E’ chiaro che parte dell’attrattività globale del museo Guggenheim di Bilbao deriva dalla sua iconicità come edificio e come collezione – il grande Rothko giallo e rosso, gli enormi dipinti pop, il mare prodigioso di El Anatsui, per non dire poi degli immensi Kiefer, peraltro ora non esposti – ma le mostre temporanee sono allo stesso modo decisive per mantenere alto l’interesse del pubblico, oltre che la vivacità culturale dell’offerta. In questo senso è sempre affascinante vedere come il museo equilibra le scelte proponendo, per esempio per il 2023 due artisti spagnoli di fama storicizzata e universale (Mirò e Picasso), un’artista internazionale che va per la maggiore oggi e che attira pubblici assolutamente trasversali (Kusama, come vediamo anche in Italia con la mostra a Bergamo sempre sold out), un’artista già importante sul mercato e tra la critica, ma ancora non così nota al grande pubblico (Yiadom-Boakye, mostra meravigliosa) e un nome storicizzato, ma per certi versi di “seconda fila” dell’arte di fine Ottocento e inizio Novecento, che viene in qualche modo riscoperto (Kokoschka). Come si vede, e questa è una tendenza che si riscontra praticamente in tutti i grandi musei internazionali, la parola chiave è equilibrio, che implica poi una riflessione sui diversi pubblici e le diverse domande che le esposizioni vanno a porre e a stimolare. Ed è grazie a questi incastri e bilanciamenti che i musei di arte moderna e contemporanea riescono a parlare a sempre più persone, nel caso del Guggenheim Bilbao a oltre 1,3 milioni di visitatori. (Leonardo Merlini)

Musei, Sangiuliano: nel 2023 aumento visitatori e incassi su 2022

Musei, Sangiuliano: nel 2023 aumento visitatori e incassi su 2022Milano, 3 gen. (askanews) – Nel 2023 nei musei italiani sono aumentati i visitatori e gli incassi. Lo ha reso noto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ospite a ‘Mattino Cinque News’ su Canale 5. “Stiamo elaborando bene i dati del 2023 ma possiamo dire che il 2023 ripetto al 2022 fa registare un incremento visitatori in numero assoluto e un aumento degli incassi nel sistema museale”, ha detto il ministro. “Questa – ha aggiunto – è una voce importante perché tutte le risorse vengono reinvestite nella valorizzazione, nella tutela e nella qualità dei servizi offerti ai turisti. Nel mondo aumenta la domanda di bellezza, di conoscere, di fare esperienze nei nostri musei. Dobbiamo intercettare questa domanda in due modi. Innanzitutto garantendo aperture quasi sempre e soprattutto elevando la qualità dei servizi offerti”.

Musei aperti per le feste, Sangiuliano: numeri oltre aspettative

Musei aperti per le feste, Sangiuliano: numeri oltre aspettativeMilano, 3 gen. (askanews) – Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano giudica positivamente l’apertura dei poli museali e dei siti archeologici italiani durante le festività natalizie e respinge le critiche di chi ha affermato che l’iniziativa ha avuto scarso successo di presenze. “I numeri sono stati veramente positivi, al di là di ogni più rosea aspettativa – ha detto il ministro, ospite a ‘Mattino Cinque News’ su Canale 5 – C’è stato un sito come il Colosseo che è esploso di presenze, oppure Pompei. Poi qualche altro sito ha avuto un po’ meno presenze. Ma l’iniziativa è stata assolutamente positiva”.

Il ministro ha spiegato che si è trattato da un’iniziativa “che nasceva dal buonsenso; in queste ferie natalizie in Italia sono venuti tantissimi turisti da tutto il mondo e anche molti cittadini italiani hanno deciso di trascorrere le festività in una città diversa dalla loro città di origine. Era giusto offrire loro qualcosa, soddisfare la loro domanda di bellezza all’interno della quale sono richiestissimi i nostri musei e i nostri parchi archeologici. E quindi – ha concluso Sangiuliano – ci siamo organizzati. Ringrazio ancora una volta il personale che ha aderito a questa iniziativa su base volontaria e credo che sia stato un successo. Ma questo lo hanno constatato i giornalisti”.

Al via i saldi, Confesercenti-Ipsos: budget da 267 euro

Al via i saldi, Confesercenti-Ipsos: budget da 267 euroRoma, 3 gen. (askanews) – Saldi invernali al via. Tra oggi – in Valle d’Aosta – e venerdì 5 gennaio nel resto d’Italia, iniziano le vendite di fine stagione invernali 2024, primo grande appuntamento commerciale dell’anno e uno tra i più attesi dai consumatori. Quattro su dieci hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, e c’è un ulteriore 56% che acquisterà in caso di offerta interessante e che quindi non ha preventivato la spesa. Ma il cambiamento climatico complica la partita dei commercianti: le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autunno-inverno, ed i negozi arrivano ai saldi senza avere praticamente mai avuto l’occasione di venderle a prezzo pieno.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti sulle vendite di fine stagione, integrato da una survey condotta sulle piccole e medie imprese associate a Fismo, l’associazione dei negozi di moda Confesercenti. Il 40% ha già individuato cosa comprare, e prevede di acquistare entro domenica 7 gennaio, con un budget medio previsto di 267 euro a persona, anche se il 38% prevede di spendere meno di 150 euro. Una polarizzazione confermata dal fatto che la maggior parte assoluta dei consumatori – il 56% – comprerà solo di fronte ad un’offerta convincente. Una quota in crescita rispetto agli scorsi anni, segnale di una maggiore attenzione da parte delle famiglie: l’onda lunga dell’inflazione pesa ancora sui bilanci, e l’acquisto in saldo diventa meno impulsivo e più ragionato.

Chi è intenzionato a comprare cerca soprattutto calzature – 58% delle indicazioni – seguite a stretto giro da maglioni e felpe (56%). La classifica dei desiderata degli italiani per i saldi invernali 2024 prosegue con l’intimo (34%), gonne e/o pantaloni (33%), magliette, canottiere e top (29%), camicie e camicette (27%). Sotto la media le indicazioni per capispalla (21%, lo scorso anno erano il 27%). Il 19% cercherà una borsa, mentre il 17% un abito/completo; il 15% si orienterà invece sulla biancheria per la casa, il 13% su foulard, cappelli e altri accessori. Il 12% dei consumatori segnala interesse per l’acquisto di cinture e il 10% per articoli di piccola pelletteria, portafogli e portacarte. Sui saldi, i negozi fisici mantengono saldamente la preferenza dei consumatori: li sceglie l’83%, contro il 51% che prevede di acquistare online. A convincerli è la sensazione di avere più garanzie presso un punto vendita fisico, confermata dal 47% degli intervistati.

M.O., domani possibile Consiglio sicurezza Onu su Mar Rosso

M.O., domani possibile Consiglio sicurezza Onu su Mar RossoMilano, 2 gen. (askanews) – Imminente riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per affrontare il tema degli attentati condotti nel Mar Rosso dalle milizie yemenite Houthi. “È probabile che il consiglio si riunirà sulla questione presto, probabilmente anche domani”, ha detto ai giornalisti l’inviato francese delle Nazioni Unite Nicolas de Riviere quando gli è stato chiesto della risposta internazionale agli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi del Mar Rosso. “La situazione è brutta”, ha detto de Riviere, secondo quanto riportato da Al Jazeera. “C’è una ripetizione di violazioni e azioni militari in quest’area”, ha aggiunto.

Auto, il 2023 si chiude con 1.566.448 immatricolazioni (+18,9%)

Auto, il 2023 si chiude con 1.566.448 immatricolazioni (+18,9%)Roma, 2 gen. (askanews) – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunica che a dicembre 2023 sono state immatricolate 111.136 autovetture a fronte delle 104.965 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 5,88%. Il 2023 si è chiuso con 1.566.448 immatricolazioni di auto, il 18,96% in più del 2022. I trasferimenti di proprietà sono stati 416.680 a fronte di 402.769 passaggi registrati a dicembre 2022, con un aumento del 3,45%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 527.816, ha interessato per il 21,06% vetture nuove e per il 78,94% vetture usate.

Centomila follower per Poletti, il giornalista delle buone notizie

Centomila follower per Poletti, il giornalista delle buone notizieMilano, 2 gen. (askanews) – Primi 100mila follower per il Top Voice di LinkedIn Filippo Poletti che dal 5 maggio 2017, tutte le mattine alle ore 7, racconta una buona notizia legata al mondo del lavoro: classe 1970, è il giornalista italiano più seguito sul social media delle professioni grazie al taglio positivo dei suoi contenuti. Davanti a lui, nella top 15, figurano personalità come Luca de Meo di Renault, la premier Giorgia Meloni, Nerio Alessandri di Technogym, l’ex calciatore Giorgio Chiellini, Cristina Scocchia di Illy, Carlo Bonomi di Confindustria e Stefano Domenicali di Ducati.

“Ciascuno è artefice della propria influenza anche in rete, sia essa positiva o negativa. Io ho deciso di essere un Top Voice delle buone notizie. Dal 2017 a oggi ho pubblicato su LinkedIn 3.680 post, tutti con un taglio positivo o propositivo”, spiega Poletti. Parafrasando lo scrittore David Foster Wallace, “le belle storie – dice Poletti – possono spostare metaforicamente le montagne, almeno nel cuore di ciascuno di noi. E possono anche contribuire a diffondere il clima di fiducia all’interno del Paese”.

Pensando ai temi caldi del 2024, “parità di genere, smart working e welfare continueranno a interessare i lavoratori sui social media – prevede Poletti, autore del libro ‘Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello’ -. Sicuramente, dopo l’avvio dell’orario ridotto a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Luxottica o Lamborghini, il tema della riorganizzazione del lavoro continuerà a essere centrale. Sotto questo aspetto la maggiore produttività generata dall’intelligenza artificiale permetterà di efficentare i tempi di lavoro, facendo risparmiare tempo prezioso alle persone e permettendo loro un maggiore bilanciamento tra vita e lavoro”.