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Tag: Sanremo 2023

Roma, Italia viva: missione impossibile rinnovo carta d’identità

Roma, Italia viva: missione impossibile rinnovo carta d’identitàRoma, 16 giu. (askanews) – “I romani che vogliono rinnovare la carta di identità stanno diventando sempre più consapevoli, loro malgrado, del fatto che si tratta di una missione quasi impossibile e si approcciano ormai con una certa rassegnazione al sistema di prenotazione online Agenda Cie. I tempi per un appuntamento sono lunghissimi – parliamo di alcuni mesi di attesa, magari per trovare disponibilità in un Municipio lontano dalla propria residenza – e questo nonostante le tante rassicurazioni su snellimento e semplificazione delle procedure che arrivano periodicamente dell’Amministrazione. Gli Open Day del week end sono un’iniziativa apprezzabile, ma è evidente che non possono bastare a far fronte alle richieste né tantomeno rappresentare la soluzione del problema. Sull’erogazione di un servizio così importante per i cittadini serve insomma un cambio di passo che purtroppo ancora non vediamo. La tanto sbandierata città dei 15 minuti resta un miraggio”. Così Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.

Migranti, naufragio in Grecia: arrestati nove scafisti. Frontex: +158% i flussi nel Mediterraneo centrale

Migranti, naufragio in Grecia: arrestati nove scafisti. Frontex: +158% i flussi nel Mediterraneo centraleRoma, 16 giu. (askanews) – Nove presunti scafisti egiziani sono stati arrestati in Grecia, dopo il drammatico naufragio di un barcone di migranti al largo della costa greca che ha provocato la morte di almeno 78 persone. Una fonte portuale ha riferito all’Afp che tra gli arrestati figura il capitano dell’imbarcazione che si è capovolta prima di affondare. Secondo la stessa fonte, il peschereccio aveva lasciato l’Egitto vuoto prima di imbarcare i migranti a Tobruk, città portuale nella Libia orientale, ed era poi salpato per l’Italia. I sospetti arrestati a Kalamata, il porto della penisola del Peloponneso dove sono stati trasferiti i sopravvissuti, sono sospettati di “traffico illegale” di esseri umani, secondo l’agenzia greca Ana. Centoquattro persone sono state tratte in salvo e presto dovrebbero essere trasferite in un centro di accoglienza per migranti a Malakasa, a Nordest di Atene. I superstiti sono tutti uomini, per lo più siriani (47), egiziani (43), oltre a 12 pachistani e due palestinesi, secondo le autorità greche. Più di venti persone rimangono ricoverate a Kalamata.

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha affermato di “temere che altre centinaia di persone” siano annegate “in una delle tragedie più devastanti nel Mediterraneo in un decennio”. Le ricerche nella zona dove si è consumata la sciagura proseguono. Il Mediterraneo centrale rimane la principale rotta migratoria verso l’Ue, attraverso cui passa la metà di tutti gli arrivi di migranti irregolari rilevati alle frontiere esterne dell’Unione, che nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 102.000, il 12% in più rispetto a un anno fa, afferma Frontex, l’Agenzia per i guardacoste e le frontiere esterne dell’Ue, nel suo rapporto mensile pubblicato oggi. Nel Mediterraneo centrale, nei primi cinque mesi dell’anno, il numero di rilevamenti è più che raddoppiato (158%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli arrivi sono stati 50.318 in cinque mesi, di cui 8.026 solo a maggio. È il numero più alto registrato dal 2017. Le nazionalità più presenti nei flussi sono quelle della Costa d’Avorio, dell’Egitto e della Guinea. Più di 2.700 ufficiali del Corpo permanente e del personale di Frontex, riferisce l’Agenzia, sono coinvolti in varie operazioni a sostegno degli Stati membri e dei paesi limitrofi nella protezione delle frontiere esterne dell’Ue e nella lotta alla criminalità.

L’aumento dei flussi lungo la rotta mediterranea contrasta con la loro diminuzione lungo le altre rotte. Complessivamente, a maggio sono stati rilevati 19.800 attraversamenti irregolari delle frontiere (di cui 8.026 nel Mediterraneo centrale), con un calo del 31% su base annua. Gli ingressi da altre rotte migratorie verso l’Ue hanno registrato riduzioni che vanno dal 6% lungo il Mediterraneo occidentale fino al 47% sulla rotta dell’Africa occidentale. Queste riduzioni sono principalmente correlate a lunghi periodi di maltempo lungo le rotte interessate, che hanno reso ancora più rischiosi i viaggi a bordo di imbarcazioni non idonee alla navigazione. Tuttavia, conclude Frontex, “la pressione migratoria nella regione” del Mediterraneo “rimane elevata, e possiamo aspettarci un aumento dell’attività dei trafficanti nei prossimi mesi”.

Vino, cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia cento anni

Vino, cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia cento anniMilano, 16 giu. (askanews) – La cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia il primo centenario dalla nascita. Era infatti il 1923 quando 24 viticoltori la fondarono attorno ad un maso del XVI secolo a Cornaiano (Bolzano), con l’obiettivo di produrre e commercializzare insieme il vino, intuendo la necessità e la forza della condivisione per aggiungere valore al loro lavoro.

Oggi a rinnovare quel progetto lungimirante ci sono 200 soci che lavorano 220 ettari di terreni collocati nell’Oltradige e nella Bassa Atesina, che danno vita a quattro linee di vini (Classici, Vigneti, Flora e Solisti) per un totale di circa 1,5 milioni di bottiglie l’anno, che interpretano il carattere tipico dei vitigni storici della regione come Pinot Bianco, Pinot Noir e Vernatsch, e di alcune varietà internazionali, come Sauvignon e Chardonnay, sui quali si è concentrata particolarmente la ricerca degli ultimi anni. Protagonista indiscusso della produzione complessiva della cooperativa è il Pinot Nero, la cui presenza nelle vigne è passata dagli iniziali 20 ettari degli anni Ottanta agli attuali 40 e che oggi viene proposto in cinque etichette. “Siamo orgogliosi di questo importante traguardo reso possibile grazie alla perseveranza del lavoro di generazioni di viticoltori che continuano con tenacia a costruire il proprio futuro investendo sull’identità enologica di queste colline” ha dichiarato il presidente di Cantina Girlan, Oscar Lorandi, aggiungendo che “il nostro obiettivo è quello di portare avanti il sogno dei nostri padri fondatori rinnovando, con l’evoluzione dei mercati e delle scelte dei consumatori, quel concetto di autenticità che ci porta ad essere riconosciuti con vini in cui è evidente l’origine e l’interazione tra vitigno e terroir. La nostra missione – ha concluso – è quella di continuare in questo percorso dando sempre maggiore centralità al lavoro dei nostri soci per consolidare nel tempo questo grande sogno comune”.

“Il nostro è un modello virtuoso di crescita che si è via via consolidato negli anni, basato sui valori condivisi della sostenibilità in tutti gli ambiti produttivi: rispetto e tutela del suolo e della vigna, salvaguardia dell’eccellenza della materia prima, risparmio delle risorse energetiche, attenzione alle persone e all’ambiente di lavoro inteso anche come spazio di socialità, comunicazione tra soci e staff tecnico, progettualità partecipata” ha sottolineato la Cantina, concludendo che “a questi si aggiungono la stabilità dei management che si sono succeduti nel tempo e le opportune scelte strategiche che hanno rafforzato l’identità e la riconoscibilità del marchio”. Da qualche mese la Cantina ha inaugurato il “Wine Club di Girlan” dove si fa cultura del vino attraverso visite e degustazioni, momenti di incontro e confronto.

Vino, debutta in Italia la capsula luxury in puro stagno “Tempo”

Vino, debutta in Italia la capsula luxury in puro stagno “Tempo”Milano, 16 giu. (askanews) – Debutta in Italia “Tempo”, l’evoluzione in versione luxury della capsula per vini e liquori di Crealis. Ultima innovazione di Rivercap, azienda spagnola del gruppo, questa capsula è realizzata in puro stagno, “materiale nobile e malleabile che si adatta perfettamente al collo della bottiglia, e realizzata in un unico pezzo senza giunture.

“In un contesto di progressiva premiumizzazione del mercato, in particolare del vino, vogliamo proporre una finitura che suggerisca attenzione al dettaglio e al contempo artigianalità” ha spiegato Davide Pagano, general manager di Enoplastic, l’azienda italiana responsabile per oltre un quarto delle vendite complessive di Crealis. “Il design dalla forma ondulata e irregolare, diverso per ogni capsula, ricorda l’effetto visivo della ceralacca: un tocco ‘senza tempo’, appunto, che richiama attraverso il packaging la tradizione di un imbottigliamento di qualità, con soluzioni personalizzabili in maniera sartoriale per il cliente”. In una nota, la società spiega che “diffuse specialmente in Spagna per i vini di alta gamma, le capsule in stagno si distinguono per una malleabilità e morbidezza resistenti all’invecchiamento, e rappresentano un sigillo di garanzia anche cerimoniale nel rituale di apertura della bottiglia”.

“Come tutte le capsule in stagno della gamma ‘Tinclass’, anche queste sono interamente riciclabili e decorate con inchiostri ad acqua. Il 100% dello scarto non decorato viene riutilizzato, mentre quello decorato viene inviato a un centro di riciclo per trovare una seconda vita” precisa infine l’azienda, ricordando che le capsule in stagno firmate Crealis sono certificate “Pure Tin”, il logo internazionale che garantisce che i fornitori di stagno utilizzati aderiscono al “Codice di Condotta e standard etici” di International tin association (Ita).

Ucraina, Cremlino: Putin aperto a contatti. Missili russi su Kiev mentre arriva la missione africana di pace

Ucraina, Cremlino: Putin aperto a contatti. Missili russi su Kiev mentre arriva la missione africana di paceRoma, 16 giu. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin è ancora “aperto” a contatti per discutere le opzioni di soluzione della questione ucraina. L’ha affermato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Il presidente Putin era, è e rimane aperto a qualsiasi contatto per discutere possibili opzioni per risolvere il problema ucraino”, ha detto il portavoce ai giornalisti a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF).

Intanto, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e altri leader africani sono arrivati oggi in Ucraina per proporre la loro mediazione di pace, hanno visitato prima la cittadina di Bucha vicino a Kiev, teatro di un massacro di civili attribuito all’esercito russo, poi si sono diretti a Kiev. Nel frattempo, l’aeronautica ucraina ha segnalato l’arrivo di diversi missili da crociera Kalibr russi e la difesa aerea di Kiev è entrata in azione. “Esplosione nella capitale, nel quartiere di Podil”, ha scritto su Telegram Vitali Klitschko, sindaco della capitale ucraina. Secondo Suspilne, l’emittente statale ucraina, sono state udite delle esplosioni a Kiev. L’attacco poco dopo che il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa è arrivato nella capitale a capo di una delegazione di pace, che dovrebbe recarsi anche a Mosca. Un allarme aereo è scattato in gran parte dell’Ucraina con segnalazioni di missili da crociera Kalibr lanciati dal Mar Nero. L’allarme è poi rientrato: l’aeronautica ucraina afferma di aver respinto “sei missili Kinzhal, sei missili da crociera Kalibr e due droni da ricognizione”.

Migranti, rapporto Frontex: flussi +158% in Mediterraneo centrale

Migranti, rapporto Frontex: flussi +158% in Mediterraneo centraleLussemburgo, 16 giu. (askanews) – Il Mediterraneo centrale rimane la principale rotta migratoria verso l’Ue, attraverso cui passa la metà di tutti gli arrivi di migranti irregolari rilevati alle frontiere esterne dell’Unione, che nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 102.000, il 12% in più rispetto a un anno fa. Lo afferma Frontex, l’Agenzia per i guardacoste e le frontiere esterne dell’Ue, nel suo rapporto mensile pubblicato oggi.

Nel Mediterraneo centrale, nei primi cinque mesi dell’anno, il numero di rilevamenti è più che raddoppiato (158%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli arrivi sono stati 50.318 in cinque mesi, di cui 8.026 solo a maggio. È il numero più alto registrato dal 2017. Le nazionalità più presenti nei flussi sono quelle della Costa d’Avorio, dell’Egitto e della Guinea. Più di 2.700 ufficiali del Corpo permanente e del personale di Frontex, riferisce l’Agenzia, sono coinvolti in varie operazioni a sostegno degli Stati membri e dei paesi limitrofi nella protezione delle frontiere esterne dell’Ue e nella lotta alla criminalità.

L’aumento dei flussi lungo la rotta mediterranea contrasta con la loro diminuzione lungo le altre rotte. Complessivamente, a maggio sono stati rilevati 19.800 attraversamenti irregolari delle frontiere (di cui 8.026 nel Mediterraneo centrale), con un calo del 31% su base annua. Gli ingressi da altre rotte migratorie verso l’Ue hanno registrato riduzioni che vanno dal 6% lungo il Mediterraneo occidentale fino al 47% sulla rotta dell’Africa occidentale. Queste riduzioni sono principalmente correlate a lunghi periodi di maltempo lungo le rotte interessate, che hanno reso ancora più rischiosi i viaggi a bordo di imbarcazioni non idonee alla navigazione.

Tuttavia, conclude Frontex, “la pressione migratoria nella regione” del Mediterraneo “rimane elevata, e possiamo aspettarci un aumento dell’attività dei trafficanti nei prossimi mesi”.

Musica, I Sigur Ros pubblicano “Atta”:primo album in studio in 10 anni

Musica, I Sigur Ros pubblicano “Atta”:primo album in studio in 10 anniRoma, 16 giu. (askanews) – I Sigur Rós pubblicano il loro nuovo lavoro, il primo album in studio in dieci anni. Il disco si intitola ÁTTA, contiene dieci brani ed è il loro lavoro più intimo ed emotivamente diretto fino ad oggi. E’ disponibile in digitale da venerdì 16 giugno, e su supporto fisico dall’1 settembre per BMG. “Blóðberg”, il primo brano estratto dall’album, è uscito lunedì ed è disponibile in streaming e in download.

I Sigur Rós riescono a penetrare il rumore e le distrazioni del mondo per portarti una verità ed un sentimento puro come poche altre band. Come si sente in ÁTTA, c’è un nuovo impulso e una inedita spinta nella band che arriva con una nuova line up. Il polistrumentista Kjartan Sveinsson è tornato all’ovile – dopo aver lasciato la band nel 2012 – per unirsi al frontman Jónsi e al bassista Georg Holm. Come tre amici in una stanza, lasciando che le sensazioni parlassero da sole, si sono ritrovati a “voler avere solo una batteria minima e che la musica fosse davvero scarna, fluttuante e bella”, spiega Jónsi. “Stiamo invecchiando e diventando più cinici, quindi volevo solo che ci commuovessimo in modo che provassimo qualcosa!”

Sveinsson concorda: “Volevamo permetterci di essere un po’ drammatici e andare lontano con questi arrangiamenti. Il mondo ne ha bisogno in questo momento. È difficile da descrivere, ma per me tutto è sempre aperto ad interpretazione. le persone possono pensare e sentire come vogliono.” Registrato in più continenti – nello studio della band di Sundlaugin in Islanda, nei leggendari Abbey Road Studios nel Regno Unito e in numerosi studi negli Stati Uniti – ÁTTA si appoggia all’orchestra e tocca tutto ciò che ha reso i Sigur Rós uno dei più ambiziosi e acclamati gruppi degli ultimi tempi, con quasi dieci milioni di album venduti, segnalando al contempo una possibilità entusiasmante ed espansiva per il loro futuro.

ÁTTA presenta in primo piano la London Contemporary Orchestra diretta da Robert Ames, insieme agli ottoni eseguiti dai collaboratori islandesi di lunga data Brassgat í bala. È mixato e coprodotto da un altro collaboratore con cui han lavorato in passato ossia Paul Corley. In un mondo post-pandemia dilaniato da guerre, turbolenze economiche, guerre culturali e discorsi brutalmente divisivi, ÁTTA unisce portando benessere “È quello che la musica chiedeva e diceva da sé”, rivela Hólm.

“Questo disco suona come un album dei Sigur Rós, ma è più introverso di prima. È molto espansivo con questo suono di archi, ma guarda più dentro che fuori”. Anche per Jónsi, sia i Sigur Rós che gli ÁTTA esistono puramente nel momento, riflettendo i momenti in cui potremmo averne più bisogno. “Quando ci rimettiamo al lavoro, parliamo sempre di ogni album come se fosse l’ultimo”, aggiunge. “Pensiamo sempre al cambiamento climatico, allo scorrimento del destino e all’inferno. Il mondo si è sentito un po’ desolato nel realizzare questo album, ma forse c’è speranza. Quando c’è oscurità, c’è luce”. I Sigur Rós celebreranno ÁTTA con una serie limitata di date molto speciali, esibendosi con un’orchestra di 41 elementi per la prima volta in Europa e Nord America; tutti gli spettacoli sono andati esauriti in tempo di record. Il tour prende il via al Meltdown Festival nel Regno Unito il giorno dell’uscita dell’album, dove la band si esibirà con la London Contemporary Orchestra, che li accompagnerà anche nelle successive date del tour europeo. Saranno accompagnati dalla Wordless Music Orchestra in Nord America. Tutte le date orchestrali saranno dirette da Rob Ames. I Sigur Rós arriveranno a luglio in Italia per quattro concerti: 9 LUGLIO – ROMA “ROMA SUMMER FEST 2023” – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA 11 LUGLIO – BARI “LOCUS FESTIVAL” – FARO BORBONICO PORTO DI BARI 12 LUGLIO – LUCCA – “LUCCA SUMMER FESTIVAL” – PIAZZA NAPOLEONE 13 LUGLIO 2023 – MANTOVA – PIAZZA SORDELLO

Bologna, l’ultimo saluto di Prodi alla moglie Flavia Franzoni

Bologna, l’ultimo saluto di Prodi alla moglie Flavia FranzoniBologna, 16 giu. (askanews) – Si è aperta alle 9 nella Chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna la camera ardente di Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, scomparsa martedì all’età di 76 anni durante una camminata con il marito e alcuni amici sul sentiero di San Francesco tra Perugia e Assisi. I funerali sono celebratidal cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Tante le persone che sono arrivate per portare un ultimo saluto a Flavia Franzoni, tanti amici di famiglia e parenti che sono stati accolti sul sagrato della chiesa dall’ex premier assieme ai figli Giorgio e Antonio. Sono presenti, tra gli altri, l’ex ministro ed ed ex segretario del Partito democratico Enrico Letta, l’ex ministro dell’Industria nel governo Dini, Alberto Clò. In San Giovanni in Monte sono arrivati anche l’imprenditore Luigi Abete, l’ex presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annamaria Artoni, l’economista Alberto Quadrio Curzio, l’ex tesoriere del Pd di Bologna, Mauro Roda, il medico sportivo Francesco Conconi. Nell’immagine-ricordo di Flavia Franzoni è stata ripresa un passaggio del libro dei Proverbi dell’Antico Testamento: “Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste”. Lo stesso passaggio letto durante la messa delle esequie. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato una corona di fiori per i funerali di Flavia Franzoni, la moglie dell’ex premier Romano Prodi. I fiori sono stati consegnati e portati all’altare della chiesa di San Giovanni in Monte da due carabinieri in alta uniforme.

Flavia Franzoni era una “donna molto umile, molto attenta e molto impegnata. Abbiamo condiviso con lei tanti momenti, in questa simbiosi forte, profonda, di amore con Romano”, ha detto il fondatore e presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che è arrivato a Bologna nella Chiesa di San Giovanni in Monte per portare il proprio cordoglio all’ex premier Romano Prodi. Flavia Franzoni è morta martedì, mentre i due sposi stavano percorrendo con amici un tratto del cammino di San Francesco tra Perugia e Assisi. E, il sentiero di San Francesco, secondo il fondatore del Gruppo Abele “era un po’ lo spirito di quella famiglia: molto creativa, molto vera, molto sobria, molto autentica. Prodi – ha aggiunto il sacerdote – è un uomo che la politica l’ha vissuta proprio come servizio per il bene comune. Va un po’ in contrasto in questo momento tutto questo”. Don Luigi Ciotti concelebra la messa delle esequie che sarà presieduta dal cardinale di Bologna, Matteo Zuppi.

La guerra per il nome “Zoom”: controversia sul copyright in Giappone

La guerra per il nome “Zoom”: controversia sul copyright in GiapponeRoma, 16 giu. (askanews) – Chi non conosce “Zoom”, la piattaforma per le videoconferenze che ha avuto un’ampia diffusione soprattutto nel periodo pandemico? Bene, la compagnia con base negli Usa, ha un problema, neanche piccolo: è coinvolta in un’intricatissima battaglia legale sul suo efficacissimo nome con una compagnia giapponese.

Il contenzioso – racconta Nikkei Asia – è iniziato presso il tribunale distrettuale di Tokyo nell’autunno del 2021 e ora la controversia si estende a 29 paesi. La questione si è ulteriormente complicata dall’inaspettato coinvolgimento di un’altra parte, il produttore di materiali da cancelleria nipponico Tombow Pencil. “Noi speriamo che alla fine cambino il nome del servizio”, ha dichiarato Masahiro Iijima, amministratore delegato del gruppo di Zoom Corp., produttore giapponese di apparecchiature audio elettroniche, secondo Nikkei Asia.

Nell’autunno del 2021, la società giapponese ha intentato una causa presso il tribunale distrettuale di Tokyo contro Zoom Video Communications (ZVC), società statunitense che sviluppa e gestisce sistemi di videoconferenza, chiedendo un’ingiunzione per violazione del marchio “Zoom” e danni a 10 milioni di yen (71.700 dollari). Secondo i documenti del tribunale, la società tech sembra sostenere che “non vi è alcun timore di errata identificazione o confusione” tra le due compagnie. Con le due parti ancora in disaccordo, la Zoom giapponese ha intentato una causa simile in Germania nel 2022. In risposta, Zoom Video ha chiesto alle autorità IP negli Stati Uniti, in Cina e in altri paesi di cancellare i marchi Zoom già registrati lì. La rissa legale si è estesa a 29 paesi.

Zoom Corp., con sede in Giappone, è stata fondata nel 1983. L’azienda produce e vende dispositivi musicali elettronici, inclusi registratori audio di livello professionale. Circa l’80% del fatturato dell’azienda, superiore a 13 miliardi di yen, proviene dall’estero. Ha acquisito il marchio “ZOOM” non solo in Giappone ma anche in Europa, negli Stati Uniti nel 2008 e in Cina nel 2021. Zoom Video è stata fondata in California nel 2011, iniziando il funzionamento su vasta scala del suo sistema di videoconferenza basato sul Web “Zoom” nel 2013.

“Intorno al 2018 la nostra assistenza clienti ha iniziato a ricevere richieste che ci confondevano con il sistema di web conferencing”, ha affermato Iijima di Zoom giapponese. Zoom Corp. ha chiesto a Zoom Video di affrontare la questione, ma la società statunitense non ha dato risposte. Zoom Video ha cercato di ottenere un marchio in Giappone nel 2020, ma l’Ufficio brevetti non ha permesso di registrarsi nella stessa categoria di Zoom Corp. e le trattative tra le due società sono iniziate nel gennaio 2021. Durante quelle trattative, Zoom Video ha proposto di risolvere la questione con un pagamento in denaro. Tuttavia, Zoom Corp. era profondamente diffidente e Iijima ha affermato che la sua azienda “ha continuato a essere trattata in modo insincero”. La società giapponese ha continuato a chiedere che il servizio di web conferencing cambiasse nome e le trattative si sono interrotte. In particolare, la questione s’incentra sulla somiglianza dei marchi tra le due aziende. In Giappone, poi, il quadro è ancora più complicato. Nella controversia una terza società, la Tombow Pencil, con sede a Tokyo. Nel suo deposito al tribunale distrettuale di Tokyo, Zoom Video ha osservato che Tombow Pencil aveva acquisito un marchio per il logo “ZOOM” nel 2000, prima della registrazione di Zoom Corp. nel 2006. Tombow Pencil ha venduto a lungo una serie di penne a sfera e matite meccaniche con questo marchio. Se Tombow Pencil avesse posseduto un marchio esclusivamente per la cancelleria, non sarebbe rilevante per la controversia Zoom Video-Zoom Corp. Ma il suo marchio ha avuto un impatto inaspettato perché è stato registrato in una categoria che comprende i programmi per computer. Si pensa che Tombow Pencil abbia registrato il nome in questa categoria perché all’epoca stava pensando di sviluppare una stilografica elettronica. Di conseguenza, i marchi Zoom Corp e Tombow Pencil coesistono nella stessa categoria di marchi in Giappone. E questo, per Zoom Video è una legittimazione, alla luce anche della differenziazione dei design del logo. Inoltre, secondo i documenti depositati da Zoom Video presso il Japan Patent Office nell’ottobre 2021, la compagnia ha chiesto a Tombow Pencil di trasferire i diritti del marchio e le trattative sono in corso. Il nome “Zoom” è ormai così noto da essere quasi sinonimo di sistema di videoconferenza, ma non è chiaro come si svilupperà la disputa legale. Alcuni esperti affermano che la complessità della battaglia deriva dal fatto che le categorie di marchi giapponesi non hanno tenuto il passo con il cambiamento tecnologico.

Il Lombardia Aerospace Cluster torna a Parigi

Il Lombardia Aerospace Cluster torna a ParigiRoma, 16 giu. (askanews) – Torna, dopo gli anni di stop causati dalla pandemia da Covid-19, il tanto atteso appuntamento con il Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, tra le più importanti vetrine al mondo per il settore, in programma dal 19 al 23 giugno 2023. Insieme al Lombardia Aerospace Cluster e ai grandi player del distretto presenti negli chalet, a fare mostra di sé, dei propri prodotti e dei propri progetti saranno anche 17 imprese, in larga parte Pmi, di quello che è, per competenze e valore della produzione, uno dei più importanti indotti nazionali ed europei del comparto aerospaziale.

Il Cluster, in continuità con il percorso di internazionalizzazione avviato con la supporto della Camera di Commercio di Varese, sarà presente all’appuntamento parigino con un proprio stand istituzionale nella Hall 1 del salone (stand G 283), nell’area italiana. Si tratta di uno spazio all’interno del quale gli operatori internazionali potranno entrare in contatto con tutto il Cluster e, nello specifico, con 12 aziende presenti fisicamente con i propri rappresentanti e cataloghi. Parliamo di aziende come: AMM, Ase, Aviochem, Aviometal, Cordon Electronics Italia, Eligio Re Fraschini, Flame Spray, GFM, Italiana Ponti Radio, Jointek, Mecaer Aviation Group e Merletti. A queste si affiancheranno le 5 imprese che con i loro stand individuali circonderanno lo spazio istituzionale: Aerea, Logic, Secondo Mona, Selt e Technosprings. Questa la presenza del Lombardia Aerospace Cluster ad un appuntamento, quello di Le Bourget, che richiamerà a Parigi oltre 2.450 espositori provenienti da 49 Paesi per un totale di quasi 140mila visitatori attesi.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI – Il calendario di incontri del Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget sarà, anche per questa edizione, fitto ed impegnativo. Da segnalare, tra i tanti appuntamenti, la visita di una delegazione di Regione Lombardia, composta da Raffaele Cattaneo, Sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali e Maria Luisa Scalise, Relazioni Internazionali per la Presidenza. A visitare lo stand del Cluster lombardo dell’aerospazio saranno, inoltre, il Presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello e la Presidente del CTNA, Cluster Tecnologico Nazionale Aerospace, Cristina Leone. In programma anche una serie di incontri con varie delegazioni di altri cluster nazionali e internazionali. In occasione di questi meeting, il Cluster, per promuovere le competenze e le specializzazioni del sistema produttivo aerospaziale lombardo, presenterà la piattaforma di e-scouting Aerospace Matchmaking Interceptor. Si tratta di uno strumento realizzato in collaborazione con il CTNA, che mappa le imprese in ambito di prodotti, tecnologie e servizi e che sarà prossimamente allargato anche ad altri distretti regionali soci del CTNA.