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Tag: Sanremo 2023

Patto di stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riforma

Patto di stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riformaRoma, 20 dic. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue hanno raggiunto, durante una riunione straordinaria del Consiglio Ecofin via teleconferenza in corso questo pomeriggio, un accordo politico sulla revisione delle regole della “governance economica”, ovvero sulla riforma del Patto di stabilità. Lo afferma la presidenza di turno spagnola dell’Ue con un tweet sul suo account X (ex Twitter), definendo le nuove regole “equilibrate, realistiche, adatte alle sfide attuali e future”.

“Abbiamo un accordo politico. E’ una buona notizia per l’Europa”, ha affermato la ministra dell’Economia della Spagna Nadia Calvino, puntualizzando che l’accordo è stato unanime. Una prima reazione all’accordo viene dalla ministra delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag. “Sono felice che, dopo una lunga discussione e difficili negoziati, ora abbiamo raggiunto un buon accordo sulle regole di bilancio dell’Ue. È importante – afferma Kaagche queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino. Questo è il punto d’interesse comune di tutti gli Stati membri”.

“Per i Paesi Bassi è fondamentale che con questo accordo si proceda verso una riduzione del debito ambiziosa e sostenibile. Questo accordo prevede regole di bilancio che incoraggiano le riforme, con spazio per gli investimenti, e adattate alla situazione specifica dello Stato membro interessato. Funzionano in modo anticiclico, al fine di non interrompere la potenziale crescita economica. Inoltre, occorre anche rispettare meglio le regole, cosa che troppo spesso è stata un problema in passato”, conclude la ministra olandese.

Patto stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riforma

Patto stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riformaRoma, 20 dic. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue hanno raggiunto, durante una riunione straordinaria del Consiglio Ecofin via teleconferenza in corso questo pomeriggio, un accordo politico sulla revisione delle regole della “governance economica”, ovvero sulla riforma del Patto di stabilità. Lo afferma la presidenza di turno spagnola dell’Ue con un tweet sul suo account X (ex Twitter), definendo le nuove regole “equilibrate, realistiche, adatte alle sfide attuali e future”.

“Abbiamo un accordo politico. E’ una buona notizia per l’Europa”, ha affermato la ministra dell’Economia della Spagna Nadia Calvino, puntualizzando che l’accordo è stato unanime. Una prima reazione all’accordo viene dalla ministra delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag. “Sono felice che, dopo una lunga discussione e difficili negoziati, ora abbiamo raggiunto un buon accordo sulle regole di bilancio dell’Ue. È importante – afferma Kaagche queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino. Questo è il punto d’interesse comune di tutti gli Stati membri”.

“Per i Paesi Bassi è fondamentale che con questo accordo si proceda verso una riduzione del debito ambiziosa e sostenibile. Questo accordo prevede regole di bilancio che incoraggiano le riforme, con spazio per gli investimenti, e adattate alla situazione specifica dello Stato membro interessato. Funzionano in modo anticiclico, al fine di non interrompere la potenziale crescita economica. Inoltre, occorre anche rispettare meglio le regole, cosa che troppo spesso è stata un problema in passato”, conclude la ministra olandese.

Mattarella: nulla va dato per scontato, neanche democrazia e libertà

Mattarella: nulla va dato per scontato, neanche democrazia e libertàRoma, 20 dic. (askanews) – “Nulla può essere dato per scontato. La pace innanzitutto. Ma anche la democrazia, i valori su cui si fonda. A cominciare dall’idea di libertà”. Lo ha detto, tra le altre cose, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale per lo scambio degli auguri di Natale con le alte cariche.

“Nel nostro vocabolario comune – ha sottolineato – è entrata da qualche tempo la parola transizione. Racconta il nostro viaggio collettivo verso il futuro. E come sempre accade questo cammino può comportare dubbi, incertezze, resistenze e paure. Ma nel patrimonio comune del nostro popolo, nelle coscienze degli italiani, sono radicati i principi e i valori che danno senso all’idea di libertà così come ce la presenta la nostra Costituzione, di cui abbiamo celebrato i 75 anni. La libertà come premessa di pace, giustizia, uguaglianza, democrazia, coesione sociale, dialogo, tolleranza, solidarietà. Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento, l’imparzialità, principio guida della pubblica amministrazione, unitamente al suo dovere di efficienza e competenza. Su queste qualità, su questi doveri della funzione pubblica, si fonda la garanzia di libertà dei cittadini e dunque la loro fiducia nelle istituzioni. I presupposti etici e civili della democrazia vivono nei sentimenti della comunità. Le paure possono attenuare il senso di solidarietà e quindi il desiderio di partecipazione, possono affievolire la fiducia necessaria per farsi artefici del futuro”, ha concluso.

Certified Origins: in 2023 produzione italiana olio oliva sotto 300mila ton

Certified Origins: in 2023 produzione italiana olio oliva sotto 300mila tonMilano, 20 dic. (askanews) – In Italia quest’anno è attesa una produzione olivicola inferiore a 300mila tonnellate, sempre sotto la media nazionale, ma comunque in crescita del 23% rispetto al raccolto dell’anno precedente. Nei primi giorni di dicembre il mercato italiano si è stabilizzato, con un prezzo di circa 8,50 euro al chilo, ma la corsa agli acquisti per fare le scorte per il resto del mese e i primi mesi del 2024 ha portato il prezzo a 9,30 euro al chilo (valori medi). È quanto rilevato dall’Osservatorio di Certified Origins, azienda di produzione e distribuzione di olio d’oliva extravergine, che offre mensilmente una panoramica sui principali mercati del Mediterraneo.

In Spagna, primo produttore al mondo di olio d’oliva per volumi, la carenza di scorte dall’anno precedente e la seconda raccolta consecutiva ben al di sotto la media mantengono alto il valore del nuovo raccolto iberico influenzando di conseguenza il prezzo dell’olio a livello globale e trainando la domanda di olio Evo italiano. Fattori come l’incertezza di mercato, ancora in continua evoluzione, la mancanza di scorte e raccolti scarsi suggeriscono che la produzione, sia italiana sia globale, potrebbe essere insufficiente a soddisfare le esigenze di tutti i mercati nel corso del 2024.

Per quando riguarda l’Italia, nel Sud, dove si concentra la maggior parte della produzione del Paese, la situazione attuale mostra che, in particolare in Puglia, la raccolta è in linea con le previsioni di qualità. Anche in Sicilia, le stime sia in termini di produzione media sia di qualità sono rispettate. In Calabria, invece, si osserva una tendenza alla riduzione, sia nella quantità sia nella qualità, rispetto agli anni precedenti. Guardando alla Spagna, le condizioni climatiche favorevoli dell’autunno scorso hanno portato i produttori spagnoli a prevedere un modesto aumento nella produzione di quest’anno, con una crescita del 15%. Tuttavia, questo risultato è ancora inferiore alla media degli ultimi quattro anni, con un calo del 38%. La carenza di volumi dalla Spagna apre un’opportunità per incrementare l’export da parte di altri Paesi leader storici del settore come Italia, Grecia e Portogallo, insieme ad altri importanti aree produttive del Mediterraneo.

La naturale alternanza produttiva degli olivi, che quest’anno hanno avuto una fase di riposo dopo la stagione eccezionale del 2022/23, unita alle estreme condizioni meteorologiche estive, ha portato i produttori greci a stimare un marcato calo nella produzione di quest’anno. Si prevede una riduzione di circa il 40% rispetto alla raccolta precedente e del 28% rispetto alla media degli ultimi quattro anni. La qualità dell’olio prodotto quest’anno influenzerà significativamente i prezzi sul mercato dell’olio greco. I produttori tunisini hanno tratto vantaggio delle tanto attese piogge autunnali e da rendimenti migliori, grazie ai nuovi investimenti in frantoi e tecnologie. Per la stagione attuale, prevedono un raccolto di circa 200mila tonnellate (+22%). Anche in Marocco le stime sono positive, con previsioni di 171mila tonnellate (+10%). Qui, a causa degli alti prezzi attuali dell’olio d’oliva, i produttori destineranno ai frantoi una parte delle olive normalmente utilizzate per l’olio da tavola, aumentando così la loro produzione. La Turchia, diversamente, sta affrontando previsioni negative a causa del raccolto eccezionale dell’anno scorso, una primavera insolitamente piovosa e fredda, e il grave terremoto dello scorso febbraio che ha danneggiato l’intero settore agroalimentare. Di conseguenza, si prevede un raccolto di circa 180mila tonnellate, con un calo significativo del 57% rispetto al 2022/2023.

“Il mercato riserva ancora diverse incognite, tra cui le richieste dei consumatori, i blocchi alle esportazioni da parte di Turchia e Marocco, le instabilità politiche e un clima sempre più imprevedibile, che nel complesso potrebbero portare a nuove sfide per il settore – osserva Giovanni Quaratesi, head of corporate global affairs di Certified Origins – I nostri esperti si aspettano che entro la fine di quest’anno e l’inizio del 2024, potrebbero verificarsi ulteriori oscillazioni, sia nel mercato sia nella domanda. Ciò rende estremamente complesso fornire previsioni a lungo termine accurate, in particolare per quanto riguarda i prezzi, che si prevede potrebbero stabilizzarsi solo nel secondo trimestre del prossimo anno, a raccolta ultimata”.

Centro Ia di Torino, presentato lo statuto a Comune e Regione

Centro Ia di Torino, presentato lo statuto a Comune e RegioneRoma, 20 dic. (askanews) – Tappa fondamentale per l’avvio del Centro per l’intelligenza artificiale di Torino: questa mattina a Palazzo Chigi il ministro per le imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha presentato il nuovo statuto illustrandone i contenuti al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, presente a Roma e al sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto in videocollegamento da Torino.

La Fondazione è una persona giuridica di diritto privato con soci fondatori il ministero dell’Economia e delle Finanze, il ministero dell’Università e della Ricerca e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Oltre ai membri fondatori potranno farne parte tutte le persone fisiche e giuridiche che svolgono attività ad alto contenuto tecnologico ed innovativo nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Potranno inoltre essere inseriti anche soci sostenitori a supporto delle attività della fondazione, un aspetto questo di particolare interesse per il ruolo di Regione e Comune. La Fondazione verrà indicata come “AI4Industry” (Artificial intelligence for industry) ed avrà il suo focus come Centro italiano di ricerca per automotive ed aerospazio, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro all’anno prevista dal decreto legge del 25 maggio 2021. La Fondazione sarà guidata da un presidente affiancato da un consiglio di sorveglianza, che nominerà un direttore generale e che potrà avvalersi di un comitato scientifico. Un collegio dei revisori vigilerà sulla corretta gestione delle risorse.

Il Centro si occuperà di ricerca e trasferimento alle imprese dell’innovazione legata all’intelligenza artificiale a supporto dello sviluppo. L’obiettivo del governo è di presentare la Fondazione nel prossimo G7 sull’intelligenza artificiale in programma in primavera. Durante l’incontro è stato fatto il punto anche sul dossier delle candidature che Regione e Comune stanno raccogliendo per la sede del Centro. In particolare è stata comunicata al ministro Urso la presenza già di tre candidature. Un interesse e stato manifestato infatti dalla Fondazione Crt per mettere a disposizione gli spazi delle Ogr e da Tne per l’area di Mirafiori MRF Industrial Hub. Tra le candidature anche quella del Comune di Ivrea che mantenendo la sede del quartier generale a Torino potrebbe invece accogliere come sede satellite i laboratori del nuovo Centro negli spazi degli ex stabilimenti Olivetti, proprio dove l’intelligenza artificiale è nata e ha mosso i suoi primi passi. “Oggi abbiamo compiuto un passo fondamentale perché la condivisione dei contenuti dello statuto era indispensabile per far partire una Fondazione di cui si parla da anni ma che adesso finalmente prende l’avvio”, ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Il nostro obiettivo come istituzioni piemontesi è dare il massimo supporto e contributo fattivo alla sua realizzazione, a cominciare dal dossier delle location che potranno accogliere uffici e laboratori del Centro AI4Industry e la messa in rete delle eccellenze professionali e imprenditoriali di cui il Piemonte dispone in questo settore”. “Siamo molto soddisfatti perché da oggi riprende ufficialmente lo sviluppo di un progetto davvero importante per Torino. Il nostro territorio è da sempre all’avanguardia sui temi dell’innovazione e del progresso tecnologico e questo potrà sicuramente rappresentare una ulteriore risorsa per il Centro per l’intelligenza artificiale. Abbiamo illustrato al Ministro il nostro impegno come istituzioni per individuare in tempi brevi una sede che darà un contributo concreto all’avvio di questa nuova realtà”, ha aggiunto Cirio.

Lombardia, Mauro Fasano nominato nuovo direttore generale di Ersaf

Lombardia, Mauro Fasano nominato nuovo direttore generale di ErsafMilano, 20 dic. (askanews) – Il consiglio d’amministrazione di Ersaf, ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, ha nominato oggi come nuovo direttore generale Mauro Fasano. Laureato in agraria con specializzazione in scienze forestali, 61 anni, il nuovo dg ha maturato una lunga esperienza dirigenziale presso la Regione, prima di ricoprire la carica di Segretario Generale del Consiglio regionale durante la scorsa legislatura.

“Ersaf – commenta l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – rappresenta una risorsa preziosa per l’agricoltura lombarda, grazie alle competenze tecniche da sempre messe al servizio del settore che si declinano in attività di formazione, trasferimento dell’innovazione e promozione del nostro sistema agroalimentare, così come nella gestione del patrimonio forestale, nella salvaguardia della biodiversità e per la valorizzazione dell’agricoltura di montagna”. “Al direttore Fasano – concludono l’assessore e il presidente di Ersaf, Fabio Losio – vanno i migliori auguri di buon lavoro per le tante sfide che ci aspettano, prima fra tutte il potenziamento delle attività di ricerca per mettere a disposizione degli agricoltori lombardi esperienze e pratiche innovative e sostenibili”.

Il premio Ismaa 2023 al presidente di Confagricoltura, Giansanti

Il premio Ismaa 2023 al presidente di Confagricoltura, GiansantiMilano, 20 dic. (askanews) – Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha ricevuto il 20 dicembre a Roma il Premio Ismaa 2023 “Mediterraneo nel mondo”, per “il suo impegno a favore delle imprese agricole in un’ottica di crescita e internazionalizzazione”. A consegnargli la targa è stato il sottosegretario agli Affari esteri, Maria Tripodi.

Il presidente dell’Istituto Mediterraneo per l’Asia e l’Africa, Maurizio Barnaba, ha evidenziato nella motivazione anche l’impegno costante di Giansanti in Europa in qualità di vicepresidente del Copa. La cerimonia è avvenuta nella Sala Serpieri di Palazzo della Valle, alla presenza di numerose personalità del mondo politico italiano e internazionale. Il riconoscimento 2023 di Ismaa, la cui mission è sostenere e accompagnare la crescita delle sinergie economiche, politiche e culturali dell’Italia con i Paesi del Mediterraneo, dell’Asia e dell’Africa, è andato anche a Federica Favi, ambasciatrice d’Italia a Bruxelles, e ad Alessandro Terzulli, chief economist di Sace.

Mattarella: lo Stato non sia condizionato da potenti interessi privati

Mattarella: lo Stato non sia condizionato da potenti interessi privatiRoma, 20 dic. (askanews) – “Assistiamo a vari fenomeni di concentrazione di potere che si articolano in circuiti diversi da quelli tradizionali, spesso alternativi a quelli tipici delle prerogative statuali”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso al Quirinale per lo scambio di aguri con le alte cariche.

“Tra questi – ha spiegato Mattarella -, la privatizzazione della forza: molte guerre vengono combattute da milizie private che si affiancano agli eserciti o li sostituiscono. Dimensioni come lo spazio o l’ambito sottomarino sono, sempre più spesso, terreni dove si combattono conflitti fra interessi privati, fuori dal controllo degli stati. Oligarchi di diversa estrazione si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari) e nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri”. “Il fenomeno -secondo Mattarella – non è nuovo nella storia. Già in passato, anche lontano, grandi corporazioni si sono trovate a condizionare l’azione di governi, se non degli Stati. Con l’avvento della democrazia gli Stati non dipendono più da singoli interessi. E non deve avvenire”.

Mattarella: c’è chi elude fisco, anche con paradisi fiscali

Mattarella: c’è chi elude fisco, anche con paradisi fiscaliRoma, 20 dic. (askanews) – “Molti tra i detentori di grandi capitali del pianeta, persone e aziende, riescono a eludere quasi integralmente gli obblighi fiscali, soprattutto nei servizi all’informazione, oggi settori di punta e in continua crescita. Si tratta di un’altra questione che riguarda direttamente l’espressione della sovranità dei cittadini, ai quali viene chiesto di concorrere al finanziamento delle attività statuali in quanto titolari di diritti; mentre, contemporaneamente, c’è chi ritiene di potersi sottrarre a quel dovere, disconoscendo ruolo e natura dello Stato, talvolta avvalendosi di legislazioni compiacenti di alcuni Paesi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche dello Stato.

Quello della tassazione è, per Mattarella, un tema “di grande rilievo per la portata dei mutamenti in atto”: “un recente rapporto dell’Osservatorio fiscale dell’Unione europea fornisce in proposito alcuni dati allarmanti. Nel 2022 più della metà delle entrate delle imprese statunitensi risultavano contabilizzate nei paradisi fiscali: cinquanta anni fa, nel 1970, questa percentuale era prossima a zero. Nel 2021, 140 Stati hanno convenuto di istituire una global minum tax sulle imprese multinazionali, ma gli Stati Uniti e numerose altre nazioni tra le più ricche non hanno dato adeguata attuazione alla misura”.

Il salumificio Veroni acquisisce il prosciuttificio ProSus Gardenia

Il salumificio Veroni acquisisce il prosciuttificio ProSus GardeniaMilano, 20 dic. (askanews) – Veroni, storico salumificio di Correggio da giugno di proprietà dell’americana SugarCreek, acquisisce il 100% del prosciuttificio ProSus Gardenia, cooperativa agricola di produttori di suini che conta 65 soci allevatori e agricoltori tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, tra le realtà più affermate in Italia nel settore della trasformazione suina e della zootecnia. Lo si apprende da una nota.

L’obiettivo, si legge nella nota, “è continuare ad accrescere la propria competitività e flessibilità in Italia e sui mercati internazionali puntando sulla produzione di salumi di eccellenza made in Italy”. “Al fine di valorizzare reciprocamente le competenze e il know-how delle due aziende – si specifica – sono confermati tutti i dipendenti”.