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Tag: Sanremo 2023

Lollobrigida: anticiperemo target su agrisolare di 3 mesi

Lollobrigida: anticiperemo target su agrisolare di 3 mesiRoma, 12 dic. (askanews) – “Anticiperemo di tre mesi il target sull’agrisolare, con un risultato premiato dalla Commissione con 850 milioni in più”. Lo ha ribadito il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo all’assemblea invernale 2023 di Confagricoltura a Roma sottolineando che sull’agricoltura “questo Governo ragiona insieme. Ci confrontiamo in una visione strategica per cui ognuno deve fare la propria parte per il sistema”.

“Ci sono cose che dobbiamo riformare insieme – ha poi detto il ministro – prendendo atto del fatto che ognuno ha fatto la sua parte. Ad esempio, il sistema delle assicurazioni in agricoltura va riformato. A partire da chi è in grado, come le associazioni, di parlare con lo Stato e con le compagnie assicurative”. “Uscirà quindi un nuovo bando che avrà dei correttivi, che stabilisce – ha spiegato – che chi è assicurato passa avanti, perché chi sceglie di proteggersi deve passare avanti. Se vogliamo avere un aistema equo e bilanciato a livello nazionale lo strumento è quello dell’incentivo e poi ragioneremo insieme per capire se esiste un meccanismo per dare equità e permettere a tutti gli agricoltori doi avere le stesse garanzie”.

Guerra in Medio Oriente, Hamas: le vittime palestinesi sono quasi 18.500

Guerra in Medio Oriente, Hamas: le vittime palestinesi sono quasi 18.500Roma, 12 dic. (askanews) – Il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza è salito a 18.412 persone dal 7 ottobre e più di 50.000 sono rimaste ferite, ha dichiarato Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità dell’enclave controllato da Hamas.

“Dall’inizio dell’aggressione nella Striscia di Gaza, 18.412 persone sono state uccise e più di 50.000 sono rimaste ferite”, ha detto il portavoce in una conferenza stampa, trasmessa dal canale televisivo palestinese Al-Aqsa.

Ambasciata Italia in Romania: comunità italiana a Christmas Bazaar

Ambasciata Italia in Romania: comunità italiana a Christmas BazaarRoma, 12 dic. (askanews) – Domenica scorsa la comunità italiana a Bucarest ha partecipato numerosa al Christmas Bazaar, iniziativa organizzata dall’IWA: International Women’s Association of Bucharest a supporto di ONG e progetti a favore dell’infanzia in difficoltà e dei più deboli. Lo rende noto l’Ambasciata d’Italia a Bucarest sul suo profilo Facebook pubblicando le foto della manifestazione e dei tanti volontari che hanno preso parte.

All’evento di beneficenza hanno partecipato 54 Paesi, coordinati dalla propria ambasciata o da associazioni di connazionali. “I nostri volontari, con il consueto entusiasmo e buonumore, hanno venduto prodotti tipici presso un ricco stand natalizio, allestito – insieme agli altri – negli spaziosi ambienti della Biblioteca Nazionale di Romania. Il corner italiano ha registrato il consueto grande successo di pubblico e di vendite”, si legge nel post.

“Nel corso della giornata, si è anche svolto un articolato spettacolo nel quale, in rappresentanza dell’Italia, si è esibita la soprano Noemi Gagliano, musicista e insegnante della Scuola Italiana Internazionale Bucarest ‘Aldo Moro’. IWA Bucharest destinerà i fondi raccolti al Christmas Bazaar ai progetti benefici più meritevoli. Lo scorso anno tre ONG di matrice italiana hanno visto approvate e dunque finanziate le proprie iniziative caritatevoli da parte di IWA”, conclude l’Ambasciata.

IIT: con il rutenio nuovo sistema più economico per produrre idrogeno

IIT: con il rutenio nuovo sistema più economico per produrre idrogenoMilano, 12 dic. (askanews) – Una innovazione basata su particelle di rutenio e un sistema di elettrolisi ad energia solare può consentire la produzione di idrogeno verde in modo più efficiente ed economico. E’ il risultato di una ricerca congiunta sviluppata dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova da BeDimensional, azienda spin-off dello stesso IIT. La tecnologia, sviluppata nel contesto delle attività del Joint-lab e descritta in due lavori consecutivi su riviste scientifiche internazionali, Nature Communications e il Journal of the American Chemical Society, si basa su una nuova famiglia di elettrocatalizzatori per la produzione di idrogeno che consentirebbero di abbattere i costi di produzione dell’idrogeno verde se prodotti su scala industriale.

I costi per ottenere ‘idrogeno “verde” – vale a dire che impiega energia da fonti rinnovabili nel corso del processo di produzione – dipendono infatti dall’efficienza energetica dei dispositivi che permettono la scissione delle molecole di acqua in idrogeno e ossigeno, ovvero gli elettrocatalizzatori. I ricercatori si sono focalizzati su un nuovo metodo che utilizzando specifici materiali catalitici e fonti di energia rinnovabile garantiscono una maggiore efficienza nella conversione dell’energia elettrica – quella che permette di scindere le molecole di acqua – in energia chimica, stoccata nelle molecole di idrogeno prodotte. “Nel nostro studio abbiamo dimostrato come, a scapito di una spesa iniziale leggermente maggiore nella costruzione di un elettrolizzatore, poiché usiamo un metallo prezioso quale il rutenio, è possibile massimizzare l’efficienza di una tecnologia robusta e ben sviluppata”, dicono Yong Zuo e Michele Ferri del gruppo di Nanochimica all’IIT di Genova. I ricercatori hanno utilizzato all’interno del catodo dell’elettrolizzatore delle nanoparticelle di rutenio – un metallo raro, simile al platino come comportamento chimico, ma molto più economico – dimostrando un’aumentata efficienza del dispositivo.

“Abbiamo realizzato analisi elettrochimiche, simulazioni teoriche e test sotto condizioni industrialmente rilevanti che ci hanno permesso di determinare l’attività catalitica dei nostri materiali e comprenderne il funzionamento a livello molecolare, ovvero il meccanismo della reazione di scissione dell’acqua sulla loro superficie – spiegano Sebastiano Bellani e Marilena Zappia di BeDimensional coinvolti nelle ricerche – Grazie ai dati raccolti, un’analisi tecno-economica ha inoltre dimostrato la competitività di questa tecnologia sia con i metodi di produzione di idrogeno (basati su fonti fossili) che con gli attuali elettrolizzatori”. ll rutenio è un metallo prezioso che si ottiene in piccole quantità come sottoprodotto dell’estrazione del platino (30 tonnellate annuali contro le 200 tonnellate annuali di platino) ma ad un minor costo (18.5 dollari al grammo contro i 30 dollari per il platino, o addirittura 150 dollari per l’iridio). La nuova tecnologia prevede l’uso di solamente 40 milligrammi di rutenio per kilowatt, contro l’uso massiccio di platino (fino ad 1 grammo per kilowatt) e iridio (fra 1 e 2.5 grammi per kilowatt) tipico degli elettrolizzatori a membrana.

Grazie all’uso del rutenio, i ricercatori di IIT e BeDimensional rendono possibile il miglioramento degli elettrolizzatori alcalini, una tecnologia in uso da molti anni perché tipicamente robusta e durevole. La stessa tecnologia venne ad esempio usata a bordo della navicella Apollo 11 che ha portato l’uomo sulla Luna nel 1969 – ma con un’efficienza ridotta. Inoltre, gli elettrolizzatori operanti in ambiente acido basano il loro funzionamento su elettrodi contenenti grandi quantità di metalli nobili quali platino ed iridio, la cui disponibilità rappresenta un collo di bottiglia non indifferente alla messa in opera su larga scala. La nuova famiglia di elettrolizzatori alcalini sviluppata è molto efficiente con lunga vita operativa, in grado di abbattere i costi di produzione dell’idrogeno verde. “In futuro, prevediamo di applicare la nostra tecnologia, e i catalizzatori nanostrutturati basati su materiali bidimensionali sostenibili, in grandi impianti di elettrolizzatori alimentati con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, tra cui l’energia elettrica prodotta da parchi fotovoltaici”, concludono i ricercatori. (nella foto: i ricercatori del Joint Lab IIT-Bedimensional)

Bankitalia, nel III trim spesa turisti stranieri in Italia +9,8%

Bankitalia, nel III trim spesa turisti stranieri in Italia +9,8%Roma, 12 dic. (askanews) – Nel terzo trimestre di quest’anno la dinamica di crescita del turismo da e per l’Italia ha continuato a rafforzarsi, grazie al costante recupero dei viaggi per vacanze. La spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 9,8 per cento e ha continuato a beneficiare soprattutto dell’aumento del numero di viaggiatori. Lo riporta la Banca d’Italia con gli ultimi dati sul turismo internazionale, spiegando che lo stesso fattore ha guidato la crescita della spesa dei viaggiatori italiani all’estero, pari al più 10,8 per cento, che in precedenza era invece legata principalmente all’aumento di quella pro-capite.

Il significativo incremento della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-Ue (+22,6 per cento) si è accompagnato a un lieve aumento di quella degli stranieri europei (+1,6 per cento). Nel frattempo, secondo Bankitalia la spesa degli italiani all’estero è cresciuta sia nelle destinazioni europee (+7,6 per cento) sia, in misura più sostenuta, in quelle extra-europee (+14,8 per cento).

Lo scorso settembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 2,8 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2022. La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (5,7 miliardi) è cresciuta del 6,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022 a fronte di un aumento di quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,9 miliardi) del 2,6 per cento. Dal 1996 la Banca d’Italia realizza un’indagine campionaria sul turismo internazionale basata su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere italiane (valichi stradali e ferroviari, porti e aeroporti internazionali). L’istituzione ricorda che il turismo rappresenta un importante settore dell’economia italiana, con un forte potenziale in termini di crescita e di occupazione nonché di integrazione sociale e culturale.

Collezione Peggy Guggenheim, nel 2024 Cocteau e Marina Apollonio

Collezione Peggy Guggenheim, nel 2024 Cocteau e Marina ApollonioMilano, 12 dic. (askanews) – L’eclettico Jean Cocteau e l’arte sperimentale di Marina Apollonio saranno i protagonisti del programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim, che, nel corso 2024, rende omaggio a due figure della scena artistica internazionale del XX secolo, con due grandi mostre monografiche. Dalla prima e più esaustiva retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Cocteau, poliedrico artista francese dalle mille sfaccettature, in apertura il 13 aprile 2024, si passerà, in autunno, al prezioso omaggio ad Apollonio, tra le maggiori esponenti dell’Arte cinetica e Op art.

Con la chiusura, il 18 marzo 2024, dell’acclamata mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, dal 13 aprile al 16 settembre la Collezione Peggy Guggenheim presenta Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, la più grande personale mai realizzata nel nostro paese dedicata a Jean Cocteau (1889-1963). Tra le figure più influenti del panorama artistico del XX secolo, Cocteau fu scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, disegnatore, regista, attore. Curata da Kenneth E. Silver, autorevole esperto dell’artista francese e storico dell’arte presso la New York University, la mostra getta luce sulla versatilità – o destrezza da giocoliere da cui il titolo dell’esposizione – che caratterizza il linguaggio artistico di Cocteau e per la quale venne spesso criticato dai suoi contemporanei. Attraverso una sorprendente varietà di lavori, oltre centocinquanta, che spazieranno dai disegni alle opere grafiche, dai gioielli agli arazzi, dai documenti storici, a libri, riviste, fotografie, documentari e film diretti dall’enfant terrible della scena artistica francese, Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere traccia lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima di Cocteau, ripercorrendo i momenti salienti della sua tumultuosa carriera artistica, nonché l’amicizia che lo legò a Peggy Guggenheim. Fu proprio con una mostra di disegni di Cocteau, suggerita da Marcel Duchamp, che Guggenheim iniziò la sua carriera artistica nella galleria londinese Guggenheim Jeune, nel 1938. Nell’autunno del 2024 sarà poi la volta della personale dedicata a Marina Apollonio (n. 1940), tra le protagoniste più importanti del movimento ottico-cinetico, sostenuta e collezionata dalla mecenate americana nel corso degli anni ’60. La mostra Marina Apollonio. Oltre il cerchio, a cura della storica dell’arte Marianna Gelussi, in apertura il 12 ottobre 2024, ripercorre la carriera dell’artista fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza il rigore della sua ricerca visiva, perseguita nella molteplicità della variazione e nell’eleganza dell’esecuzione, tra pittura, scultura e disegno, opere statiche, in movimento e ambientali, bianco e nero, ricerca cromatica, sperimentazioni tecniche e di materiali. Figura dall’opera marcatamente internazionale, questo meritato omaggio nelle sale del museo, a Venezia, città dove si trasferisce da bambina e compie i primi passi d’artista, diventa ulteriormente prezioso e mette ancora una volta in luce il ruolo di collezionista lungimirante di Peggy Guggenheim, sostenitrice delle giovani avanguardie. La mostra si inserisce ancora una volta nella tradizione espositiva della Collezione Peggy Guggenheim, che, accanto ad esposizioni di respiro internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra, sostenuti dalla mecenate, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Edmondo Bacci. L’energia della luce, Tancredi Parmeggiani, e ora Apollonio. La mostra rimarrà aperta fino al 3 marzo, 2025.

Dispensa Emila apre al Maximo il terzo ristorante nell’area di Roma

Dispensa Emila apre al Maximo il terzo ristorante nell’area di RomaMilano, 12 dic. (askanews) – “Dispensa Emilia” apre il suo terzo ristorante nell’area metropolitana di Roma. Il nuovo locale sarà nel centro commerciale Maximo Shopping Center di via Laurentina 865; l’inaugurazione è prevista il 14 dicembre. Con questa apertura diventano 39 i ristoranti della catena modenese caratterizzata da una offerta specifica di ricette della tradizione modenese e emiliana proposte in un format che unisce i vantaggi del fast food – servizio rapido, prezzo contenuto – a quelli del ristorante:servizio al tavolo, ingredienti preparati al momento, ambiente accogliente.

“Portare Dispensa Emilia a Roma è stata una sfida stimolante per il nostro brand, che propone specialità emiliane – commenta Alessandro Medi, amministratore delegato di Dispensa Emilia – ma i il calore e l’entusiasmo col quale siamo stati accolti ci hanno confortato fin da subito. A conquistare il cuore dei romani, tradizionalmente legati alla loro cucina tipica, è stata proprio l’originalità e la qualità della nostra offerta e la possibilità di gustarla nella dimensione ‘fast casual’ dei nostri ristoranti, che abbina la qualità dei nostri piatti alla rapidità e all’efficienza della ristorazione veloce e alla comodità del servizio al tavolo. Il successo delle prime aperture nella capitale ci ha ulteriormente convinti ad investire sull’area metropolitana di Roma, città chiave per il nostro sviluppo nel Paese, dove siamo orgogliosi di dare il nostro contributo anche all’occupazione, con 25 nuovi posti di lavoro creati con l’apertura di Roma Maximo”. L’apertura del terzo ristorante nell’area romana rientra la strategia di espansione di Dispensa Emilia fuori dai suoi confini regionali. Oggi i ristoranti del brand sono già presenti in 6 regioni: Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto.

Lollobrigida: Ue non ripeta errori passati su settore agricolo

Lollobrigida: Ue non ripeta errori passati su settore agricoloRoma, 12 dic. (askanews) – “Negli ultimi anni non si comprende a fondo se l’agricoltura sia stata marginalizzata come elemento culturale e anche economico. Certamente in Europa l’attenzione verso questo settore è stata inferiore a quanto necessario e all’interno della Ue c’è stato un atteggiamento teso a diminuire la produzione agricola. Il settore agricolo sul fronte della redditività è stato penalizzato in Europa e ora si deve tenere conto degli errori commessi in passato per non ripeterli”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla assemblea invernale di Confagricoltura in corso a Roma all’Auditorium Parco della Musica.

Lollobrigida ha poi ribadito che, per il settore agricolo, “servono strategie di riferimento a cui la politica deve fare ricorso nei momenti di emergenza, ma bisogna anche avere una visione di carattere strategico per affrontare le prospettive future”. “La centralità dell’agricoltura – ha concluso – si trova nel dettato costituzionale ed è strettamente connessa all’impresa: se non c’è redditività non si puà lavorare”.

Fumata nera dai 27 sulle Nuove tecniche genomiche

Fumata nera dai 27 sulle Nuove tecniche genomicheBruxelles, 12 dic. (askanews) – Il Consiglio Agricoltura dell’Ue non è riuscito ad adottare a maggioranza qualificata il suo “approccio comune” sulla proposta della Commissione europea relativa alla deregolamentazione parziale della messa a coltura e del consumo degli Ogm di nuova generazione, chiamati “Ngt” (“New Genomic Techniques”, ovvero “Nuove tecniche genomiche”).

L’Italia si è espressa a favore della proposta, insieme a circa la metà degli Stati membri (Francia, Olanda, Danimarca, Portogallo, Finlandia, Svezia, Irlanda, Estonia, Lettonia, Lituania e Repubblica ceca) mentre alcuni paesi (Grecia, Cipro) hanno espresso qualche perplessità o chiesto eccezioni per le isole, otto hanno indicato l’intenzione di opporsi (Romania, Croazia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria, Lussemburgo, Slovenia) e due (Germania e Bulgaria) hanno annunciato che si asterranno. Il ministro Francesco Lollobrigida, incontrando i giornalisti a margine del Consiglio, ha spiegato le posizioni dell’Italia, usando anche il termine “Tecnologie evolutive avanzate”, coniato dai gruppi d’interesse favorevoli alle Ngt, che evita di menzionare esplicitamente le modifiche apportate al patrimonio genetico delle piante, per non evocare la cattiva reputazione dei “vecchi” Ogm. “Abbiamo parlato delle Ngt, delle Tea, le Tecnologie evolutive avanzate; abbiamo specificato che, per quanto ci riguarda, nulla c’entrano con gli Ogm, che ribadiamo essere lontani da qualunque tipo di utilizzo da parte dell’Agricoltura italiana per produrre cibo da destinare all’alimentazione umana. Questo è il nostro modello e lo difendiamo”, ha detto Lollobrigida. “Ciò non toglie – ha continuato il ministro – che dobbiamo lavorare invece su un’accelerazione di quei processi che rendono le piante più forti, in grado di resistere alle fitopatie vecchie e nuove e al cambio climatico. E questo si può fare attraverso la ricerca e l’innovazione, cercando un nuovo passo avanti di quella rivoluzione verde della quale proprio l’Italia si è resa protagonista, avendo capacità in termini di genetica” di selezionare “sementi in grado di produrre di più e consumando meno suolo. Allora questa è la sfida che abbiamo riproposto”.

A un giornalista che faceva notare come le Ngt siano comunque il risultato di mutazioni genetiche prodotte in laboratorio, e che dunque non si possa dire che non c’entrano nulla con gli Ogm, Lollobrigida ha risposto: “Questo non lo dico io, perché non faccio lo scienziato, lo dicono i nostri scienziati, lo dicono alcuni esponenti della scienza in tutta Europa, come è stato ribadito anche oggi” durante la discussione in Consiglio Ue. La differenza rispetto ai “vecchi” Ogm, in effetti, sta nel fatto che nel caso delle Ngt i nuovi tratti genetici inseriti appartengono alla stessa specie dell’organismo che si vuole modificare (“cisgenesi”) e non provengono da altre specie (“transgenesi”). La tecnica è quindi descritta come una accelerazione di un possibile processo evolutivo naturale. “Si tratta – ha aggiunto Lollobrigida – di una accelerazione all’interno della della stessa tipologia, della stessa specie. Questo è quello che i nostri scienziati ci dicono, ed è quello che io mi permetto di rappresentare, credendo molto che i nostri ricercatori abbiano una capacità di rappresentarci le cose per come sono. E mi pare – ha rilevato – che in chiave europea questo messaggio sia ampiamente condiviso dalla maggior parte dei ministri che anche oggi sono intervenuti”. “Ma io non faccio lo scienziato, io faccio il politico, e mi baso sui dati scientifici, che come al solito vedono anche la comunità scientifica avere eventualmente opinioni non sempre sovrapponibili, ma tendenzialmente omogenee al messaggio che ho appena dato”, ha concluso il ministro.

La proposta della Commissione europea prevede di deregolamentare le piante selezionate con il ricorso alle “nuove tecniche genomiche”, non sottoponendole più alle rigorose norme Ue sugli Ogm (approvazione dopo valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura obbligatorie, distanza minima dalle piante convenzionali e biologiche, possibilità per gli Stati membri di vietarne la coltivazione sul proprio territorio). Questo varrebbe, tuttavia, solo per le piante risultanti da non più di 20 modificazioni genetiche. La regolamentazione attuale per gli Ogm resterebbe invece pienamente applicabile alle piante derivate da Ngt con più di 20 modifiche genetiche.

A Steriltom il premio Industria Felix per affidabilità e competitività

A Steriltom il premio Industria Felix per affidabilità e competitivitàMilano, 12 dic. (askanews) – Steriltom, azienda di trasformazione del pomodoro per il mercato BtoB, si è aggiudicata il premio Industria Felix, giunto alla sua quarta edizione nazionale.

L’azienda, si legge in una nota, è risultata “affidabile e competitiva, distinguendosi per le performance di gestione, l’affidabilità finanziaria e la sostenibilità. Durante la premiazione, è risultata l’unica realtà del settore agroalimentare italiano dedita alla sola trasformazione del pomodoro”. A ritirare il premio a Palazzo Mezzanotte a Milano è stato Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom che ha dichiarato ringraziato “tutti i collaboratori e chi lavora in filiera con noi, in particolare i nostri agricoltori. Questo premio riconosce gli sforzi fatti a livello gestionale e il nostro impegno per la sostenibilità dal campo alla trasformazione in fabbrica. Avanti così”.