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Tag: Sanremo 2023

Salario minimo, Conte: da Meloni e maggioranza un no all’Italia

Salario minimo, Conte: da Meloni e maggioranza un no all’ItaliaRoma, 6 dic. (askanews) – “Dopo rinvii e balletti vari, si è consumata la pantomima di Giorgia Meloni, del Governo e di queste forze di maggioranza che hanno gettato la maschera: hanno votato no al salario minimo legale. E guardate, non hanno detto no al Movimento 5 stelle, non hanno detto no a Conte, primo firmatario di questa proposta. Hanno detto no all’Italia e in particolare a tre milioni e seicentomila lavoratrici e lavoratori che prendono buste paga vergognose”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un video pubblicato su Facebook.

“Guardate – ha aggiunto – che le buste paga della vergogna non hanno colori politici. Io sono convinto che anche elettori che hanno sostenuto queste forze di maggioranza hanno amici e parenti che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, a pagare un mutuo, a fare un pieno, a permettersi una vacanza con buste paga da fame. Giorgia Meloni deve avere rispetto per queste vite: oggi in radio ha detto che questa nostra proposta sul salario minimo la fa sorridere, a noi invece Giorgia Meloni non fa ridere affatto, e sicuramente non fa ridere l’atteggiamento pilatesco di questo governo e di Giorgia Meloni sul punto del no al salario min legale”. “Sono lavoratrici, lavoratori, noi li abbiamo incontrati, che si interrogano. Addirittura – ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio – si sentono messi in discussione, con questi contratti precari, con questi bassi stipendi, si sentono messi in discussione perché perdono dignità. Noi però la dignità siamo determinati a riconoscergliela, perché questa è una battaglia che non ci vedrà fermi fino a quando non vinceremo. La porteremo nel Paese, costringeremo questo governo a misurarsi con questa realtà su cui vogliono chiudere gli occhi. Vi prometto che vinceremo questa battaglia sul salario minimo legale”, ha concluso Conte.

La Russa: se Liliana Segre va in platea alla Scala mi siedo vicino

La Russa: se Liliana Segre va in platea alla Scala mi siedo vicinoRoma, 6 dic. (askanews) – “Dove ci sediamo non mi pare un problema, tutto è nato da una chiacchierata tra me e il sindaco (di Milano, Giuseppe Sala, ndr.), cui avevo anticipato che a me avrebbe fatto piacere avere la senatrice Segre sul palco d’onore. Io, in ogni caso, se rimane in platea andrò in platea vicino alla senatrice a vita, per essere coerente con questa mia idea”. Al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama il presidente del Senato, Ignazio La Russa, torna a commentare con i cronisti il suo auspicio che la senatrice a vita Liliana Segre venga fatta accomodare sul palco d’onore domani, a Milano, alla prima della Scala. Un segno di “solidarietà e speranza di pace per le vicende mediorientali”, aveva ribadito lo stesso La Russa in mattinata nel corso di una conferenza stampa.

Cybersicurezza, Gabrielli (Pol. Postale): confronto tra componenti

Cybersicurezza, Gabrielli (Pol. Postale): confronto tra componentiRoma, 6 dic. (askanews) – “È stato un momento di confronto necessario e di analisi. Queste occasioni ci permettono di assumere le strategie più proficue per quanto riguarda l’assetto della sicurezza nazionale in materia cibernetica. In questo momento è necessario che il mondo delle istituzioni e dei privati dialoghino. L’assetto istituzionale è necessario che preveda delle componenti che si occupino della cyber-sicurezza, a partire dall’ACN, la Polizia Postale che rappresento, il comparto Intelligence e la Difesa. Sono queste quattro componenti che garantiscono la sicurezza cibernetica del Paese, in questo momento è necessario avere un confronto tra queste a livello istituzionale e non solo”.

Lo ha dichiarato il Direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, in occasione dell’evento di lancio del National Security Hub, il primo Osservatorio sulla sicurezza nazionale ed internazionale.

Biennale Venezia: a New York per il Centro Internazionale Ricerca

Biennale Venezia: a New York per il Centro Internazionale RicercaMilano, 6 dic. (askanews) – La Biennale di Venezia presenterà martedì 12 dicembre alle ore 11.30 (UTC-5) il nuovo Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York.

Nell’occasione interverranno Roberto Cicutto, presidente della Biennale, che illustrerà il progetto Biennale College e, in particolare, i neonati College di Arte e Architettura; Andrea Del Mercato, Direttore generale dell’Istituzione, descriverà la struttura e l’organizzazione della Biennale; Debora Rossi, Responsabile dell’Archivio Storico, spiegherà come è nato il Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee; Cecilia Alemani, Curatrice della Biennale Arte 2022, racconterà cosa significa curare una Esposizione Internazionale d’Arte e ricorderà l’esperienza della prima mostra realizzata con materiali d’archivio scelti da tutti i 6 Direttori Artistici in carica nel 2020 dal titolo Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia. Il Centro nasce dal potenziamento delle attività dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC), impegnato nella ristrutturazione di una nuova sede all’interno dell’Arsenale, contigua agli spazi delle Mostre Internazionali e alla Biblioteca dei Giardini. Il bacino di partenza consiste nei materiali custoditi presso l’Archivio Storico, in continua espansione non solo per le attività proprie della Biennale ma anche per l’acquisizione di fondi terzi che affrontano e si misurano con i temi legati alle arti contemporanee.

Le recenti acquisizioni – Fondo Palazzo Grassi/Fiat, Fondo Luca Ronconi, Archivio Fondazione Luigi Nono, Archivio Luca Massimo Barbero, Fondo Tullio Kezich, Fondo Lorenzo Capellini, Archivio Premio Oderzo, Associazione Nuova Icona, Archivio Enzo Di Martino – confermano l’indirizzo e il programma dell’Archivio Storico e ampliano la sua missione e la caratteristica di luogo sempre più aperto, vitale e generativo, volto ad attivare nuove opportunità di ricerca e a valorizzare lasciti di artisti, conservandoli e mettendoli a disposizione di giovani studenti e appassionati ricercatori. La presentazione è anche l’occasione per ricordare l’avvio del progetto realizzato in collaborazione con Università e Istituti di alta formazione intitolato “Mappa Geopolitica degli artisti che hanno partecipato alle Biennali negli ultimi 20 anni (1999 – 2020)”. La ricerca vede al lavoro studenti e docenti di diverse università (IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano, Sapienza Università di Roma, Università IUAV di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Accademia di Belle Arti di Venezia e Conservatorio di Musica Benedetto Marcello Venezia) con l’obiettivo finale di una raccolta ordinata di dati condivisa, che consenta ai ricercatori di comunicare e di ampliare i confini dei loro studi.

Nell’ambito di questo nuovo progetto La Biennale di Venezia, produttrice di Esposizioni, Mostre e Festival Internazionali di Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica e Teatro, intende dilatare il dialogo fra i curatori dei diversi settori sui temi e i contenuti che hanno attraversato la storia della Biennale dalla sua fondazione ad oggi. In parallelo, La Biennale si pone l’obiettivo di sviluppare attività di studio su un duplice binario: quello della ricerca pura che parte dalla ricostruzione storica e quello che indaga l’influenza nel vivere civile che lo sviluppo delle arti può produrre. L’appuntamento del 12 dicembre sarà dedicato anche a far conoscere le azioni che La Biennale sta attuando concretamente nella sfida epocale del contrasto al cambiamento climatico e della transizione ecologica. Un primo risultato concreto in questo senso è stato il conseguimento della neutralità carbonica per la 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel 2021: uno sforzo importante, che ha reso la Mostra del Cinema il primo evento cinematografico di questo calibro ad aver ottenuto la certificazione di azzeramento di una componente fondamentale del proprio impatto ambientale. A partire dal 2022, il percorso di “neutralità carbonica” è stato raggiunto da tutte le manifestazioni della Biennale ed è impostato per tutte le prossime edizioni delle sue attività e iniziative.

Corrà (Italia del Vino): unire le forze, export sempre più decisivo

Corrà (Italia del Vino): unire le forze, export sempre più decisivoMilano, 6 dic. (askanews) – “Unire le forze mostrando al mondo un fronte comune e coeso è fondamentale per comunicare efficacemente l’eccellenza enoica italiana anche e soprattutto in ottica export. Per il 2024 Italia del Vino ha in programma di fare sistema nelle due principali fiere internazionali di settore: Vinexpo Parigi e Prowein Dusseldorf, con una partecipazione collettiva delle aziende del Consorzio. Continueremo poi a investire in progetti di ricerca e sviluppo, concentrandosi sull’innovazione tecnologica e sulla digitalizzazione, in linea con gli obiettivi indicati dall’Ue”. Lo ha detto Roberta Corrà, presidente di Italia del Vino, il consorzio con 25 soci e un fatturato aggregato che supera 1,5 miliardi di euro, con una quota dell’export nazionale di settore del 15%.

“In questo periodo storico in cui la tecnologia e la digitalizzazione giocano un ruolo sempre più cruciale – ha aggiunto Corrà – investimenti di questo tipo possono contribuire significativamente a migliorare la competitività e la sostenibilità del settore vinicolo italiano, all’interno di uno scenario internazionale che appare sempre più complesso e sfidante”. Il consorzio ricorda che dopo un biennio di crescita (+26% nel 2021 post-Covid e +6.6% nel 2022), nel 2023 il fatturato dell’industria vinicola italiana è atteso al primo calo dal 2020: le stime parlano di un passivo del 2,9%, a 13.3 miliardi di euro, di cui 7,65 sul lato export (-2.2%) e 5,61 sul versante del mercato nazionale (-4%).

“L’export risulta ancora e sempre di più la chiave di volta per rendere sostenibile il settore, anche se le proiezioni da qui al 2039 rispetto alla media 2010/19 vedono una crescita di 1,8 milioni di ettolitri (attorno quindi a 22,5-23 milioni), che compensa solo in parte l’ammanco generato dal mercato interno, con un saldo positivo di poco più di mezzo milione di ettolitri” precisa il consorzio, sottolineando che “l’evoluzione attesa, intesa come incrocio di dati demografici e di attitudine al consumo, indica che il mondo che consuma vino in futuro non costruirà più la sua crescita sul volume, ma molto più probabilmente sul valore espresso dalle bottiglie di vino. Una componente, quella del valore, che ha più declinazioni: il benessere fisico e spirituale, la sostenibilità ambientale ed etica, il consumo ‘sociale’, in cui il vino entra sempre di più in competizione serrata con altre bevande.” Italia del Vino occupa complessivamente 3.500 persone, e ha una produzione complessiva di oltre 230 milioni di bottiglie, con una superficie vitata totale di oltre 15mila ettari ubicati in 19 regioni italiane.

Crosetto: è prioritario evitare l’escalation del conflitto in Medioriente

Crosetto: è prioritario evitare l’escalation del conflitto in MediorienteRoma, 6 dic. (askanews) – “La priorità dell’Italia è evitare un’ulteriore esclation del conflitto a livello regionale”: lo ha rimarcato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa alla Camera sulle iniziative del governo sulla crisi a Gaza. Crosetto ha sottolineato che un allargamento del conflitto a conflitto regionale, “oltre alle gravissime ripercussioni politiche, economiche e umanitarie, innescherebbe un’ulteriore polarizzazione delle relazioni internazionali già messe a dura prova dal conflitto russo-ucraino e provocherebbe, verosimilmente, una nuova pressione migratoria, incrementando masse di rifugiate tra cui potrebbero infiltrarsi criminali o terroristi pronti a colpire”.

Museion Bolzano: programma 2024 di impegno sostenibile e sociale

Museion Bolzano: programma 2024 di impegno sostenibile e socialeMilano, 6 dic. (askanews) – Un programma, espositivo ma non solo, che vuole rappresentare un’idea di un impegno sostenibile verso la società. Il Museion di Bolzano, museo calato tanto nella contemporaneità progressiva quanto nella relazione con il proprio territorio, ha presentato il proprio 2024 nel corso di una conferenza stampa alla Casa degli Artisti di Milano. Anno che inizia, in continuità con i mesi precedenti, con le ultime settimane di “HOPE”, terzo capitolo del brillante progetto sulle Techno Humanities. “Nel 2023 – ha detto il direttore del Museion, Bart van der Heide – ci siamo posti l’obiettivo di creare spazi di speranza, comunità e appartenenza e di intendere il museo come un luogo attivo di immaginazione e di riscrittura della storia. ‘Da dove veniamo e dove vogliamo andare?’ rimane una domanda centrale anche nel 2024, per un confronto critico e proficuo con il patrimonio culturale e per attivare un dialogo tra giovani artiste e artisti visionari e figure storiche di riferimento. Al centro del programma, con un’attenzione sia regionale che internazionale, troviamo forme sostenibili di coproduzione, costruzione di comunità e solidarietà”.

Cosa segue la speranza, si chiede il Museion, il programma espositivo primaverile porta a una rinascita, sotto molti aspetti: le pratiche rigenerative sono al centro di RENAISSANCE_2024, una grande mostra di opere di giovani artiste e artisti legati a Milano e all’Alto Adige. Il loro lavoro, in bilico tra indipendenza e appartenenza, arte visiva e applicata, si può ritrovare anche nello spirito artistico di posizioni storiche italiane: contemporaneamente a questa mostra, infatti, viene riesaminata l’opera dell’artista ed editore Ezio Gribaudo in prospettiva contemporanea e internazionale, in collaborazione con il Kunstverein di Graz e l’Archivio Gribaudo di Torino. Altre figure storiche chiave italiane, il cui impegno socioculturale fa da modello per la pratica istituzionale di Museion, sono Alberto Garutti e Ugo Carrega: i loro progetti Cubo Garutti e Mercato del Sale sono al centro di due esposizioni legate alla collezione. Attraverso il loro lavoro su libri, nelle Accademie o nei centri culturali, i tre artisti sopracitati condividono un ruolo centrale di mediazione transdisciplinare, collegando realtà artistiche regionali e internazionali. Nel 2024 ricorre anche il centesimo compleanno dell’artista gardenese Adolf Valazza, al quale Museion dedica un omaggio partendo da opere della collezione. Infine, da settembre, la Collezione Enea Righi, una delle più importanti collezioni internazionali di arte contemporanea, occuperà per la seconda volta dal 2010 l’intero edificio, approfondendo la sua lunga collaborazione con Museion. Con il titolo Among the Invisible Joins, ripreso da uno scritto di Virginia Woolf, la mostra riunisce opere impegnate dal punto di vista sociopolitico e poeticamente toccanti, con posizioni emergenti e affermate a livello internazionale, tra arte, architettura e design.

Altri esempi chiave che delineano la sinergia tra pubblico e privato del 2024 sono due collaborazioni con fondazioni internazionali e le relative borse di studio, a sostegno dell’arte contemporanea emergente: la prima attivata in occasione di RENAISSANCE_2024, dove verrà assegnato a una o un artista parte della mostra il VG Award dalla Vordemberge-Gildewart Foundation, premio del valore di 60.000 franchi svizzeri; seconda occasione è una borsa di produzione per artiste e artisti del Sud-Est asiatico impegnati con i media, assegnata da Museion insieme alla Han Nefkens Foundation, che finanzia ogni anno un’opera video del valore di 15.000 dollari USA. Quest’anno è stato sostenuto l’artista Truong Cong Tung, il cui nuovo film sarà proiettato nel 2024 in varie istituzioni in Asia e a Bolzano, per poi diventare parte della collezione di Museion. Nello spirito del progetto di ricerca TECHNO HUMANITIES e della visione e missione formulata insieme al suo team, nel 2024 Museion continua a considerare il proprio lavoro come una pratica sostenibile, transdisciplinare e olistica. L’obiettivo è ancora quello di rafforzare il ruolo visionario, di conservazione e mediazione dell’istituzione verso gli ecosistemi artistici e creativi regionali e internazionali, e di espandere ulteriormente le attività e i campi d’azione in tutte e tre le aree progettuali – mostre, Museion Academy e Museion Art Club – attraverso collaborazioni versatili. L’ampliamento, la conservazione, la manutenzione e l’esposizione della collezione, nonché lo scambio con il pubblico locale e gli stakeholder, le comunità, i partner privati, aziendali, istituzionali e accademici costituiscono la ragion d’essere di Museion Academy e Museion Art Club.

Via della Seta, Tajani: l’accordo non era vantaggioso per noi

Via della Seta, Tajani: l’accordo non era vantaggioso per noiRoma, 6 dic. (askanews) – L’accordo sulla Via della Seta “non era vantaggioso per noi in prospettiva perchè Germania e Francia hanno avuto un fatturato superiore al nostro. Adesso vediamo come rafforzare il rapporto con la Cina ma già stiamo lavorando tanto con loro, c’è un partenariato strategico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi.

“Pochi giorni fa – ha ricordato – è stata in Cina il ministro Bernini, prima c’era stata la mia visita. Non c’è nulla di negativo nei confronti della Cina. Procediamo come abbiamo sempre proceduto, tutto va avanti”.

Crosetto: attacchi indiscriminati da entrambi i fronti in conflitto a Gaza

Crosetto: attacchi indiscriminati da entrambi i fronti in conflitto a GazaRoma, 6 dic. (askanews) – “La condotta delle operazioni su entrambi i fronti non garantisce sufficiente discriminazione tra obiettivi militari e civili”: lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’informativa alla Camera sulle iniziative del governo sulla crisi a Gaza.

“La condotta delle operazioni su entrambi i fronti, seppur con dinamiche e motivazioni differenti, ha avuto conseguenze dirette sui civili”, ha sottolineato il ministro, per cui “i ragionamenti basati sul diritto internazionale umanitario sono corretti, necessari, indispensabili, ma purtroppo sembrano sterili nell’attuale contesto di Gaza”.“Hamas impiega tattiche e procedure criminali, quali l’utilizzo di infrastrutture civili, ospedali in primis, per fini bellici, e l’uso della popolazione civile spesso come scudo – ha spiegato – nel contempo i bombardamenti israeliani, per quanto preaanunciati e condotti con sistemi d’arma che vengono definiti ad elevata tecnologia e precisione, non garantiscono discriminazione tra obiettivi legittimi e illegittimi, a causa dell’elevata densità di popolazione e della necessità di colpire i tunnel di Hamas, i cui accessi sono stati realizzati nella gran parte all’interno di edifici pubblici e privati”.

“Da tutto ciò deriva un quadro drammatico che rende complessi, difficilissimi gli sforzi della comunità internazionale per alleviare le sofferenze della popolazione civile e porre fine al conflitto”, ha rimarcato. 

Via della Seta, Tajani: accordo non era vantaggioso per noi

Via della Seta, Tajani: accordo non era vantaggioso per noiRoma, 6 dic. (askanews) – L’accordo sulla Via della Seta “non era vantaggioso per noi in prospettiva perchè Germania e Francia hanno avuto un fatturato superiore al nostro. Adesso vediamo come rafforzare il rapporto con la Cina ma già stiamo lavorando tanto con loro, c’è un partenariato strategico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi.

“Pochi giorni fa – ha ricordato – è stata in Cina il ministro Bernini, prima c’era stata la mia visita. Non c’è nulla di negativo nei confronti della Cina. Procediamo come abbiamo sempre proceduto, tutto va avanti”.