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Tag: Sanremo 2023

Piave Dop, Csqa controllerà filiera per prossimi 3 anni

Piave Dop, Csqa controllerà filiera per prossimi 3 anniRoma, 6 dic. (askanews) – L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura ha rinnovato, con Decreto Ministeriale, l’autorizzazione a CSQA ad effettuare i controlli per la Denominazione di Origine Protetta Piave per i prossimi tre anni.

Il formaggio Piave DOP può contare oggi su una filiera da 1.900 tonnellate di produzione certificata, di cui il 12% destinato all’export, e 155 operatori capaci di generare 17,1 milioni di euro di valore alla produzione. Dal 2010 il Consorzio per la Tutela Formaggio Piave Dop salvaguarda e valorizza questa eccellenza con progettualità in Italia, Germania, Belgio, Stati Uniti, Canada e da quest’anno anche Cina e Giappone. La scelta di riconfermare CSQA, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni Geografiche, è dettata dalla volontà di continuare un percorso di tutela iniziato 13 anni fa, come spiega Modesto De Cet, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop: “dal 2010 l’impegno del Consorzio è di valorizzare e tutelare questo formaggio, in Italia e all’estero, e con la riconferma di CSQA rinnoviamo l’impegno costante ed imprescindibile di garantire ai consumatori e agli operatori una filiera certificata e controllata”.

Tajani: Rai, strumento per far conoscere l’Italia nel mondo

Tajani: Rai, strumento per far conoscere l’Italia nel mondoRoma, 6 dic. (askanews) – La Rai rappresenta “un modello del saper fare italiano, uno strumento per far conoscere meglio l’Italia, anche come azienda”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla conferenza stampa “Un mondo d’Italia”, organizzata dalla Direzione Rai offerta estero. “E’ uno strumento per tenere uniti alla madrepatria 7 milioni di italiani iscritti all’Aire”, ha aggiunto il ministro, ricordando poi che almeno 30 milioni di italiani, o di cittadini di origine italiana, vivono all’estero in questo momento.

Tajani ha ricordato che “la politica estera la fanno tutti coloro che presentano l’Italia, il prodotto italiano, la qualità italiana”. Dunque, ha sottolineato, “ci tengo molto al fatto che i risultati della Rai possano essere strumento di diplomazia italiana”. A questo proposito, il vicpresidente del Consiglio ha ricordato la necessità “di fare forse ancora di più nella collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura” e di “valorizzare questa collaborazione con il ministero degli Esteri”. Inoltre, ha insistito, “altra cosa importante è quella di poter far ascoltare la nostra lingua e far vedere immagini dell’Italia a chi potrebbe innamorarsi” del nostro Paese. In tal senso, “le trasmissioni della Rai possono essere utili”, ha aggiunto.

Di grande importanza, per il ministro, sono anche “la promozione del turismo delle radici, “che significa offrire opportunità e attirare investimenti”, e il contributo che la Rai può dare “per favorire il dialogo interreligioso”, attraverso trasmissioni capaci di “approfondire tematiche legate ad aspetti religiosi della vita del nostro Paese” anche in Stati “iperlaici come il Belgio e la Francia”. Insomma, si tratta di “un grande mosaico” e “la Rai si inserisce benissimo in questa visione dell’Italia nel mondo, che è il mio obiettivo di ministro degli Esteri”, ha detto in conclusione Tajani. “Grazie per quello che fate per far contare l’Italia nel mondo. Contate sul sostengo mio e del mio ministero. Insieme possiamo tutelare nel modo migliore l’interesse dell’Italia e farla conoscere meglio ai nostri connazionali”.

Meloni: mia vita ormai è in piazza, se ne è parlato senza pietà

Meloni: mia vita ormai è in piazza, se ne è parlato senza pietàRoma, 6 dic. (askanews) – “Si è parlato a volte senza pietà delle mie questioni personali, ma si mette l’elmetto in testa e si combatte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata su Rtl 102.5.

“Ho due quaderni, uno dove scrivo le cose da fare e le cose che penso e un altro dove scrivo per fissare le cose che mi voglio ricordare di dire, sono diventata un’amanuense a 46 anni, scrivo tutto a mano”, ha raccontato Meloni conversando con l’intervistatore che le ha chiesto: “Ci sono scritti dei segreti?” “Di segreti me ne sono rimasti pochi, la mia vita ormai è tutta in piazza”, ha replicato ridendo la premier. In chiusura di trasmissione ha parlato anche del selfie scattato con il primo ministro indiano Modi alla Cop 28 e da lei postato con l’hashtag #melodi. “E’ partito tutto al G20, con Modi ci eravamo salutati ridendo, sui social indiani era nato questo hashtag che ha spopolato in India e sono nati meme divertentissimi. A Cop 28 abbiamo scherzato, abbiamo fatto un selfie e gli utenti si sono molto divertiti”.

Salario minimo, SI volta le spalle in Aula: voi le voltate ai lavoratori

Salario minimo, SI volta le spalle in Aula: voi le voltate ai lavoratoriRoma, 6 dic. (askanews) – “Con questa proposta di legge per istituire un salario minimo di almeno 9 euro le opposizioni avevano un obiettivo semplice: intervenire sull’emergenza del lavoro povero e con quello strumento spingere la contrattazione collettiva ad alzare i salari. E voi l’avete affossata”. Lo ha affermato Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra intervenendo nell’aula di Montecitorio durante le dichiarazioni finali sul provvedimento relativo al salario minimo. “Voi con questa scelta avete voltato le spalle al Paese reale. Noi oggi di fronte a questa scelta – ha detto Fratoianni, voltando la spalle insieme ai parlamentari del gruppo – voltiamo le spalle a voi”.

“La legge che voi oggi affossate – ha proseguito l’esponente rossoverde – è una legge che puntava dritto al cuore del problema: in questo Paese i salari sono generalmente troppo bassi. Oggi voi state semplicemente dicendo agli italiani che chi lavora con salari troppo bassi deve continuare a farlo e che della condizione materiale dei cittadini ai voi non frega niente. Non vogliamo essere associati a questo scempio, ecco perchè ieri le opposizioni hanno ritirato le firme dalla proposta di legge. Quello che è successo in commissione e in quest’Aula è una brutta pagina della vita parlamentare, nella forma e sopratutto nella sostanza”.

Salario minimo, Schlein: governo con sfruttatori, avrà rabbia gente

Salario minimo, Schlein: governo con sfruttatori, avrà rabbia genteRoma, 6 dic. (askanews) – “State perpetrando l’antica legge della difesa della rendita e non del merito, avete scritto una delega per spazzare via il salario minimo, state spalancando la porta ad altri contratti pirata e volete reintrodurre le gabbie salariali… pensate che un insegnante al Sud debba prendere di meno che uno al Nord, volete dividere questo Paese più di quanto non è. Avete scelto di essere dalla parte degli sfruttatori mentre date una sberla agli sfruttati”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, rivolgendosi alla maggioranza in aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sulla proposta di legge di delega al governo sul salario minimo.

“Non ci rassegniamo all’idea che non sia il tempo di sanare le piaghe del lavoro in Italia, il lavoro povero. Il Pd pensa che lavoro e povero non debbano più stare nella stessa frase”, ha aggiunto Schlein rilanciando: “Avete la rabbia di milioni di italiani che vedono calpestata la loro dignità, non dovete giustificarvi qui dentro, in Parlamento, ma fuori, nelle piazze. Voi oggi avete perso”.

IA, Butti: grande opportunità per innovare Italia e PA amica imprese

IA, Butti: grande opportunità per innovare Italia e PA amica impreseRoma, 6 dic. (askanews) – “La trasformazione digitale, e in particolare l’intelligenza artificiale, impone un cambio di passo radicale. Guidare un Paese in direzione di un futuro prossimo, che sia al tempo stesso più innovativo, più inclusivo, più competitivo e anche più capace di sperimentare, richiede capacità e competenze sia nell’ambito pubblico che in quello privato. Grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile, ad esempio, rendere la pubblica amministrazione più amica del mondo delle imprese e dei cittadini, accelerando lo scambio con loro e modernizzando i servizi offerti”. È quanto afferma il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, nelle conclusioni del libro di Filippo Poletti dal titolo “Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello”, presentato oggi a Roma.

Il vero leader ai tempi dell’intelligenza artificiale – sostiene l’autore Filippo Poletti, giornalista e top voice di LinkedIn – deve avere cuore e cervello, prendendosi cura dei lavoratori e raggiungendo gli obiettivi di business prefissati con un impatto positivo sulla società. Sono queste le basi del nuovo “test del cuore e del cervello” per i leader ai tempi dell’intelligenza artificiale proposto dal Poletti: “I leader devono passare dalla fase dello stupore suscitato dall’arrivo di ChatGPT un anno fa a quella dell’adozione responsabile, nella consapevolezza che entro il 2028 il 50 per cento delle decisioni manageriali sarà preso in collaborazione con l’intelligenza artificiale. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterà, a parità di ore di lavoro, a una maggiore produttività in Italia, stimabile in oltre 310 miliardi di euro, quasi il PIL della Lombardia pari a un quinto di quello italiano. L’innovazione tecnologica, inoltre, permetterà ai professionisti di avere più tempo da dedicare ad attività ad alto valore aggiunto, consentendo loro, ad esempio, di diminuire il cosiddetto “debito digitale” che oggi li vede ricevere fino a 250 e-mail al giorno e quasi 150 chat su Teams”, prosegue Poletti. “Il leader di oggi deve essere un “traghettatore” – sottolinea il sottosegretario Butti – attento alle moltissime sfide che si accompagnano all’evoluzione tecnologica, come ad esempio la necessità di assicurare la riservatezza dei dati personali e strategici; oppure la sicurezza dei sistemi informatici, l’inclusione e la sostenibilità ambientale delle tecnologie, fino alle questioni etiche. Per ciascuna di queste sfide il leader deve individuare soluzioni rapide e soddisfacenti”.

A portare la voce della principale organizzazione rappresentativa delle imprese italiane è Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria con delega al Lavoro e alle Relazioni industriali, intervistato nel libro: “Il grande tema è avere politiche attive del lavoro, che siano in grado di affrontare i temi posti dalla transizione digitale. Una volta si nasceva in un’azienda e si facevano 35 anni nella stessa impresa per poi andare in pensione. Oggi si rischia di cambiare mestiere almeno 4 o 5 volte nella carriera lavorativa, soprattutto con l’arrivo della rivoluzione rappresentata dall’intelligenza artificiale. Naturalmente questo si può fare se esiste un meccanismo di ricollocazione delle persone. È necessario, dunque, attivare un processo che si prenda cura dei lavoratori, non dei posti di lavoro. Il tema centrale è di spostare la tutela dal singolo posto di lavoro a quella del lavoratore e, quindi, adottare politiche attive”. “Siamo all’inizio dell’era 5.0 – conclude Filippo Poletti, autore del libro insieme ad Alberto Ferraris -, che vedrà l’uomo collaborare con l’intelligenza artificiale. Serve una nuova leadership: all’intelligenza artificiale deve essere riservato il ruolo di “coach a bordo campo” e ai lavoratori quello di attori protagonisti della rivoluzione in atto”.

Il Presidente della Croce rossa: a Gaza “sofferenze intollerabili

Il Presidente della Croce rossa: a Gaza “sofferenze intollerabiliRoma, 6 dic. (askanews) – In un video pubblicato sul suo account X, la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), Mirjana Spoljaric, ha denunciato un “livello intollerabile di sofferenza umana”. “È inaccettabile che i civili non abbiano un posto dove andare a Gaza. Con l’assedio militare in atto, al momento non è possibile nemmeno una risposta umanitaria adeguata”.

Colpita dalla sua visita all’ospedale europeo di Gaza, la presidente del CICR testimonia: “Le cose che ho visto lì vanno oltre qualsiasi cosa possa essere descritta. Ciò che mi ha scioccato di più sono stati i bambini che hanno riportato ferite terribili e che hanno perso i genitori e non avevano nessuno che si prendesse cura di loro”. “Come attore neutrale, il CICR è pronto a sostenere nuovi accordi umanitari”, ribadisce Mirjana Spoljaric in un appello, raro per questa organizzazione internazionale storicamente nota per la sua discrezione, poiché il CICR, nel contesto dei conflitti, svolge spesso il ruolo di intermediario tra le parti.

Patto di stabilità, Meloni: è un momento delicato, non possiamo dire sì a regole che non possiamo rispettare

Patto di stabilità, Meloni: è un momento delicato, non possiamo dire sì a regole che non possiamo rispettareRoma, 6 dic. (askanews) – Per il nuovo Patto di stabilità “sono ore molto serrate della trattativa, è un momento davvero molto delicato. Crediamo che un’Europa seria debba tenere in considerazione le strategie che si è data. Il punto principale che poniamo sono gli investimenti: quando si fanno le regole sui parametri che gli Stati devono rispettare, non si può non tenere conto degli investimenti che l’Europa chiede. Ci sono altri punti di vista, stiamo facendo del nostro meglio per trovare una sintesi efficace ma ragionevole: l’unica cosa che non si può fare è dire di sì a regole che non si possono rispettare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata su Rtl 102.5. Le critiche al premierato “dimostrano che non si sa cosa dire perchè non abbiamo toccato il ruolo del presidente della Repubblica, in questo caso Sergio Mattarella, che è figura che per gli italiani rappresenta un assoluto punto di riferimento. Tutto quello che facciamo è dire che chi guida il governo lo debbano scegliere gli italiani. Questo è il problema di chi contesta la riforma perchè chi è stato abituato a fare il bello e il cattivo tempo facendo e disfacendo i governi nel Palazzo sulla pelle degli italiani, per realizzare programmi che nessuno aveva votato e mettere gente che nessuno aveva votato chiaramente ha un problema se si dice che questo gioco è finito”. La riforma prevede l’elezioni diretta del premier e meccanismi di stabilità perchè, ha detto ancora Meloni, “la sovranità appartiene al popolo e la cosa che l’Italia ha pagato di più nella sua storia è l’instabilità dei governi. Io penso che sia la riforma dalla quale dipendono tutte le altre e so che faranno di tutto per impedire di approvarla, penso che alla fine si arriverà al referendum e chiederemo agli italiani cosa vogliono fare. So che ci sarà un sacco di gente che si muoverà contro questo ma saranno gli italiani a dover decidere se essere padroni del loro destino o se vogliono continuare a farlo fare a chi ha pensato di essere padrone delle istituzioni e non lo era”.

Firenze, Giani: darò mio contributo per programma di Funaro

Firenze, Giani: darò mio contributo per programma di FunaroFirenze, 6 dic. (askanews) – “Mettiamo le cose in positivo. Adesso c’è un punto di riferimento. Sara Funaro è stata votata da più di 130 membri dell’assemblea, a votare contro sono stati 24. Una grandissima maggioranza. Cerchiamo di costruire intorno a Sara un programma che possa dare il senso di una prospettiva”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti sulle prossime elezioni a sindaco di Firenze.

“E’ importante – ha aggiunto Giani – il tema dello sviluppo di Firenze, la modernizzazione infrastrutturale, la sostenibilità ambientale, la promozione turistica e culturale all’altezza di quella che è la grande città capoluogo della Toscana. Io come presidente di Regione darò il mio contributo per rendere più forte il programma”.

Bce ipotizza vigilanza più approfondita su rischi liquidità banche

Bce ipotizza vigilanza più approfondita su rischi liquidità bancheRoma, 6 dic. (askanews) – Le crisi bancarie della scorsa primavera negli Stati Uniti potrebbero aver evidenziato la necessità, in Europa, di effettuare un monitoraggio di vigilanza “più granulare” nelle fasi di normalità, assieme a una maggiore frequenza nelle richieste di rendicontazioni addizionali alle banche. Lo ipotizza la Bce in un rapporto di analisi.

Il meccanismo di prevenzione e controllo dei rischi sulle liquidità approntato dalle istituzioni di vigilanza bancaria internazionale dopo la crisi finanziaria del 2007-2009 si è palesemente dimostrato incapace di impedire le crisi che la scorsa primavera hanno coinvolto la Silincon Valley Bank, e diverse altre banche degli Stati Uniti, e parallelamente il Credit Suisse in Europa. Nel bollettino macro prudenziale pubblicato oggi, la Bce rileva che questi episodi hanno “sollevato interrogativi” sul sé questo meccanismo – il chiamato Liquidity Coverage Ratio (Lcr), creato nel 2013 dal comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria – abbia “funzionato per come era stato concepito”.

E le risposte che l’istituzione si dà in questo rapporto semestrale sono articolate. La Bce parte dal fatto che il Lcr “non è concepito per coprire tutti i rischi estremi che coinvolgano fughe di depositanti come nei bank run, piuttosto deve assicurare che le banche possano affrontare un certo scenario di stress liquidità”. Inoltre alcuni rischi di liquidità, come la concentrazione dei finanziamenti o i rischi di liquidità intraday – cioè quelli che si possono innescare durante le operazioni ordinarie quotidiane – non sono esplicitamente indicati dal meccanismo, che il comitato di Basilea ha introdotto tra gli strumenti di monitoraggio delle autorità di vigilanza bancaria nazionali.

Secondo lo studio, però “le turbolenze di marzo non hanno portato a deflussi rilevanti per le istituzioni che ricadevano sotto la vigilanza bancaria della Bce. Anzi, i dati “confermano che i coefficienti del Lcr hanno coperto la maggior parte dei deflussi di depositi negli episodi di tensione tra il 2016 e il 2023”. Al tempo stesso, tuttavia, le turbolenze che si sono create sul sistema bancario nella scorsa primavera “hanno evidenziato ricadute di eventi estremi per i quali il Lcr non era stato disegnato”. E “l’identificazione anticipata di anomalie che riflettano rischi estremi (tail risks) è per questo essenziale e potrebbe richiedere approcci maggiormente dettagliati e un reporting più frequente durante i periodi di normalità”, dice la Bce.

L’istituzione ricorda che nell’Unione Europea le autorità di vigilanza bancaria hanno già la possibilità di richiedere rendicontazioni addizionali più frequenti alle banche vigilate. E che in futuro sarà opportuno effettuare “ulteriori monitoraggi” sul ricorso a requisiti prudenziali addizionali per assicurare l’efficace funzionamento del sistema Lcr.